Di Albino Campa (del 22/07/2012 @ 23:42:33, in Eventi, linkato 4708 volte)

La scuola di Noha c'è, eccome!. Anche sotto il sole cocente di luglio.
Eccovi alcuni flash sulla bella iniziativa promossa dalla scuola di Noha e coordinata dalla prof.ssa Rita Colazzo

Si ascoltano i comandi Tutti sulla scacchiera! Le prime prove all'aperto
Il gruppo dei tamburellisti Si insegnano i passi della pizzica
I solisti Si costruiscono i costumi di scena

POLO II SEDE DI NOHA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

  • Gli scacchi questi sconosciuti
  • Io canto

Il 03/07/2012 hanno avuto inizio i , sotto la guida delle docenti Colazzo Rita Maria e Coluccia Barbara, i progetti extra curriculari su menzionati confluiti in seguito nel più realistico “ Scacco matto live”, che ha perseguito i medesimi obiettivi dei suoi fratelli e vale a dire:

 
Di Albino Campa (del 19/07/2012 @ 22:28:52, in Fidas, linkato 2780 volte)

Fidas Noha e Casa Betania presentano lo spettacolo musicale culturale artistico dal nome "Note Libere in tour" a cura di Luigi Moscara, siete tutti invitati venerdì 20 Luglio ore 21.00 presso il campo di calcetto Madonna delle Grazie di Noha.

Mentre sabato 21 Luglio dalle ore 17.30 alle ore 19.30 donazione straordinaria del sangue presso la Casa del Donatore di Sangue in via Calvario, 15 di Noha.
A tutti i donatori di questo sabato speciale in regalo un bellisimo set BEACH TENNIS e due biglietti della lotteria 2012.

 

 

 
Di Albino Campa (del 19/07/2012 @ 00:00:00, in Eventi, linkato 3173 volte)

Sabato 14 gennaio 2012 è ormai per Noha una data da libro di storia.
Salvatore Borsellino, un simbolo vivente dell’antimafia, il fratello di Paolo (il giudice fatto saltare da una bomba mafiosa nel 1992, qualche mese dopo l’attentato che fu fatale anche a Giovanni Falcone ed ai suoi angeli custodi) è venuto a trovarci a Noha.
Salvatore Borsellino ha parlato per un’ora e mezza sull’agenda rossa, sulla trattativa tra Stato e mafia, sul papello, ecc.
Eccovi il video di quell’incontro formidabile. 
La sala della scuola media di Noha non conteneva la popolazione accorsa ad ascoltare quest’uomo mite ma determinato e coraggioso, più volte interrotto dagli applausi, che ci incitava tutti a non tacere, a parlare, anzi ad urlare e soprattutto a resistere, resistere, resistere!
Salvatore Borsellino ha raccontato di quanto era bella la sua Palermo, con la sua ineffabile “conca d’oro”, la pianura palermitana un tempo interamente coltivata ad agrumeto, oggi vittima di un’espansione urbanistica incontrollata; di quanto era romantica la villa liberty nelle adiacenze di casa sua, poi rasa al suolo per la fame degli speculatori e dei palazzinari; di quanto sia importante non partire e non abbandonare la propria terra cercando altrove la propria realizzazione, in quanto chi parte dal sud risolve un problema, chi rimane invece risolve il problema; di quanto è importante difendere il nostro territorio dal cemento, dall’asfalto, dalle pale eoliche e dai pannelli fotovoltaici che distruggono e soprattutto sono inefficienti (in quanto l’energia deve essere prodotta ed utilizzata in loco e non trasferita a migliaia di chilometri di distanza); che i veri eroi sono i giudici ed i ragazzi che hanno dato la propria vita per la legalità e non il sig. Mangano, lo stalliere di Arcore, condannato per mafia, ma definito “eroe” dal “miglior presidente degli ultimi 150 anni”, quello del cucù alla Merkel, quello con i tacchi rialzati e con il pelo trapiantato e colorato di arancione. Sì, quello che vuol di nuovo ritornato in campo, anzi quello che non se n’è mai andato e che avremo tra i piedi ancora per un bel po’…

 
Di Antonio Mellone (del 18/07/2012 @ 00:00:00, in NohaBlog, linkato 4076 volte)

Recentemente  mi son capitate per le mani alcune fotocopie di articoli di giornale (quelle  stesse recapitate nelle mani di molti concittadini).
Stavolta il termine “fotocopia” è da intendersi nella duplice accezione: fotocopia di articoli (estrapolati da una testata giornalistica) e articoli-fotocopia (nel senso che i “diversi” articoli tratti dai “diversi” giornali danno l’impressione di essere uno la fotocopia dell’altro). Potrei sbagliarmi di grosso, per carità. Ma il dubbio rimane, eccome.
Sì, perché la vera differenza tra un articolo e l’altro sembra essere soltanto la firma del “giornalista” (si fa per dire) oltre che ovviamente la denominazione del “giornale” (si fa sempre per dire), e qualche periodo qua e là rimaneggiato.
Finanche le foto a corredo degli “articoli” (chiedo venia, ma non riesco proprio ad omettere le virgolette), le loro inquadrature, il formato, i sorrisi di circostanza dei protagonisti stampigliati sulla carta sono i medesimi. In questi pezzi perfino le risposte riportate nell’“intervista” sembrano frutto di una clonazione non eterologa: capita sovente che l’intervistato esprima gli stessi concetti, ma certamente a seconda dell’interlocutore o della domanda – a meno che non si sia di fronte ad un Robocop qualsiasi - li esterni di volta in volta con parole diverse, e non nella stessa ed identica maniera, punti, virgole, trattini e virgolette inclusi.
Ora è pur vero che - almeno in linea teorica - potrebbe accadere che una scimmia battendo a caso i tasti di una macchina da scrivere (o di un computer)  finisca per comporre la Divina Commedia (e magari riesca pure in photoshop a clonare delle foto scattate da altri), ma converrete con me che si tratti di un evento con una probabilità così remota che non sbaglieremmo di molto se la facessimo tendere a zero. Così come credo che sia pressoché nulla la probabilità che questi “giornalisti” di quotidiani a tiratura locale e finanche nazionale abbiano per puro caso (come nella storia della scimmia e della Commedia) effettuato le stesse battute in modo tale da ottenere quale risultato finale dei report giornalistici, testimonianze incluse, pressoché identici.
Non so se qui siamo di fronte a casi di vero e proprio plagio o a casi - molto comuni per la verità - di ampie ed inconfessate citazioni, né, a dire il vero, m’interessa più di tanto.

 

Eccovi di seguito un pezzo tratto da 'il Galatino', Anno XLV, n. 13 del 13 luglio 2012. Il nostro concittadino Biagio Mariano ha sfilato insieme a tante altre persone per cercare in qualche modo di abbattere il muro di omertà che ancora oggi oblitera la verità sul caso di Emanuela Orlandi, figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia, scomparsa in circostanze misteriose nel 1983.

 
Di Michele Stursi (del 15/07/2012 @ 22:58:31, in Letture estive, linkato 6619 volte)

Tout commence par une interruption (PAUL VALÉRY).
Ecco, la questione è se davvero esistono le interruzioni nella nostra vita, oppure se quelle che noi ci ostiniamo a chiamare interruzioni non sono altro che degli stupidi pretesti per affogare la noia, per dare ritmo alla monotonia  e intensità alle cose che circondano.
“Ora basta”, “ è ora di cambiare”, “sono davvero stufo, ho bisogno di fare altro”. Sono queste le frasi dietro le quali nascondiamo la nostra ipocrisia, dentro le quali affoghiamo la nostra vanità. Abbiamo tutto, ma crediamo di non avere nulla. Corriamo, ci affanniamo per arrivare all’apice e quando siamo in cima, a respirare a pieni polmoni, ci viene improvvisamente il voltastomaco e ci chiediamo cosa ci siamo saliti a fare lassù, cosa abbiamo cercato di inseguire.

 
Di Antonio Mellone (del 11/07/2012 @ 00:00:00, in NohaBlog, linkato 2987 volte)

"A proposito di segnaletica orizzontale che ha invaso il centro di Noha. Se non vi piacciono i salamelecchi e se volete andare al succo della questione saltate la prima parte dell'articolo e leggete subito la seconda, quella dopo gli asterischi"

Uno dei primi atti posti in essere dalla nuova Amministrazione Comunale testé insediata - almeno a quel che ci risulta e per quanto riguarda Noha - sembra essere il rifacimento della “segnaletica orizzontale” (o “segni sulla carreggiata” come si chiamavano un tempo). Stiamo parlando di quell’insieme di strisce e scritte tracciate sulla pavimentazione stradale “con funzione di prescrizione o di indicazione, al fine di regolamentare la circolazione dei veicoli e delle persone” (fonte Wikipedia).
Si comprende bene come a volte certe decisioni siano “dovute e non procrastinabili” in quanto i segnali stradali di terra sono da considerarsi a tutti gli effetti uno dei più importanti presidi per la sicurezza dei cittadini.
Tuttavia all’occhio (o all’osservatore) un po’ più attento non sfuggono certi particolari.

 
Di Albino Campa (del 10/07/2012 @ 00:02:05, in Eventi, linkato 2071 volte)

Il 15 Luglio alle ore 20.30 in Piazzetta XI Settembre nei pressi del campo sportivo di Noha
la palestra Phisica organizza un Saggio di Hip-hop, siete tutti invitati.

 

 

 

 

 

 
Di Michele Stursi (del 08/07/2012 @ 22:26:18, in Letture estive, linkato 3164 volte)

Riprendo in mano, ad estate inoltrata, la rubrica “Consigli di lettura per l’estate” consigliandovi di leggere l’opera omnia (pochi romanzi di rapida lettura, tutti editi da Nottetempo) di Milena Agus, partendo magari da Sottosopra (Nottetempo, pp 168, 2011), ultimo lavoro, e andando a ritroso. Buona lettura!     

Dice che non siamo mai come ci vorrebbero gli altri
Possiamo dispiacercene molto, perfino morirne.
Oppure accettare di essere al rovescio, come nelle filastrocche.
da Sottosopra, pag. 84

Non l’ho mai fatto, forse perché non mi è mai capitata l’occasione, forse perché mi sono sempre rifiutato. Scegliere prima l’autore e poi il libro era, sino a poco tempo fa, un’esperienza che non mi sarei mai sognato di fare, semplicemente perché il metodo adottato sino ad allora (ovvero, scegli il libro indipendentemente da chi l’abbia scritto) non mi aveva mai recato cattive delusioni. Sottosopra l’ho acquistato invece dopo aver conosciuto la sua scrittrice, lo scorso 12 maggio in occasione del Salone Internazione del Libro a Torino.
Apriamo una breve parentesi. Era la prima volta che, per curiosità più che altro, andavo ad un salone del libro (oramai ve ne sono a centinaia) e l’esperienza mi ha convinto a non farci più ritorno. Il motivo è semplice: odio le cose spropositate, le megalomanie, le esagerazioni, non perché mi facciano sentire più piccolo di quanto già mi percepisca, ma semplicemente perché quasi sempre deludono. Il salone del libro è quanto di più lontano dal concetto di libro si possa percepire, è la visione materiale, limitata e qualunquista della letteratura, un modo come un altro per speculare sui sogni dei lettori. Chiusa la parentesi.

 

Canto notturno di un pastore ...

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