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Di Redazione (del 03/05/2018 @ 19:04:58, in Concerto di Capodanno, linkato 1396 volte)

E’ stato un pomeriggio domenicale, quest’ultimo del mese di aprile, festoso e ricco di calore sportivo in un PalaPanico gremito ,che ha ospitato la Final Four Under 13 nella versione 3x3.

La manifestazione organizzata dalla società Olimpia S.B.V.  Galatina ,su mandato del Comitato FIPAV di Lecce, ha visto gareggiare Fulgor Tricase, Showy Boys Galatina, Conad Squinzano e Olimpia SBV.

Nella prima sfida in programma i ragazzi di mister Pendenza si sono imposti sulla Conad Squinzano per 2-0(15-12, 15-12), prenotando la finale, mentre a seguire la Fulgor Tricase si è arresa anch’essa per 2-0(15-9, 15-10) alla Showy Boys , determinando così la seconda finalista.

Lo scontro sportivo tra le due società galatinesi è stato preceduto dalla finalina tra Squinzano e Tricase che ha visto prevalere i rossoblù tricasini del professor De Blasi per 2-0 ,occupando così il terzo gradino del podio.

La finale tutta galatinese , abbastanza tirata e sempre in bilico ,ha visto alla fine primeggiare i ragazzi di Laura Pendenza ed Antonio De Matteis che si sono fregiati del titolo di campioni territoriali con il punteggio di 2-0(15-12,15-13).

Ora un impegno abbastanza difficile è rappresentato dalle fasi regionali a cui parteciperanno ambedue le squadre finaliste , per misurarsi nelle fasi eliminatorie con i pari età di Altamura, San Giuseppe di S. Marzano,Sava , Alberobello e Materdomini Castellana.

Alla premiazione delle quattro squadre finaliste sono intervenuti il vicepresidente territoriale FIPAV Piero De lorentis che ha portato il saluto del Presidente Pierandrea Piccinni , il vicesindaco ed assessore allo sport e alle politiche giovanili ,signora Maria Rosaria Giaccari, il campione della pallavolo salentina degli anni 80, Dario Preste , ed il vice presidente dell’Olimpia SBV signor Francesco Liguori.

 
Di Redazione (del 02/05/2018 @ 22:56:14, in NohaBlog, linkato 1098 volte)

Eccovi "Lampadine", un brano de La Municipàl (made in Noha) trasmesso al Concertone romano del Primo Maggio 2018.

Bravissimi Carmine e Isabella. Come diceva quel tale: tutte le strade portano a Noha, e poi se nasci Tundo non puoi morire quadro.

La redazione

 
Di Redazione (del 02/05/2018 @ 20:14:16, in Comunicato Stampa, linkato 2656 volte)

Organizzata dai volontari del Servizio Civile Nazionale del Progetto “Monitor 5016”, l’iniziativa “Bimbi in Bici”, è dedicata agli alunni delle classi quarte della scuola primaria - Istituto comprensivo Polo 2 - secondo il seguente calendario:

  • 15, 22 e 29 maggio 2018 – Galatina;
  • 3, 17 e 24 maggio 2018 – Noha.

L’aumento del traffico automobilistico nelle città e nelle aree urbane, rappresenta oggi un vero problema ambientale che ha come conseguenza l’aumento dell’inquinamento dell’aria. Per tutelare l’ambiente che ci circonda è necessario ripensare al nostro modo di muoverci, solo cominciando a cambiare le abitudini di trasporto potremmo restituire spazio ai mezzi alternativi all’automobile, come i percorsi pedonali e ciclabili. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare i bambini all'utilizzo quotidiano della bicicletta come mezzo di trasporto sano ed ecologico, proponendo in maniera ricreativa il suo corretto utilizzo e la conoscenza delle norme della segnaletica stradale.

I volontari, coinvolgendo i Poli Didattici del territorio comunale, organizzeranno tre giornate di incontro in ogni classe quarta che aderirà al progetto, della durata di due ore ciascuno. Durante il primo incontro i volontari faranno vedere ai bambini un filmato che ha al centro il tema dell’inquinamento a causa dei mezzi di trasporto e parleranno poi della strada, della segnaletica stradale, del pedone e dei comportamenti da tenere e da evitare quando si va a piedi. Durante il secondo incontro, invece, verrà approfondito l'uso della bicicletta, partendo dagli antenati della bici fino ad arrivare alle parti essenziali che compongono la bicicletta di oggi, verranno quindi introdotte le principali norme che regolano la circolazione con le biciclette. Nell'ultimo incontro, infine, i volontari rilasceranno ai bambini la BiciPatente

 

MADRE ELISA MARTINEZ

Le opere delle Suore Figlie di Santa Maria di Leuca a favore degli emarginati e dell'infanzia abbandonata

 

Venerdì 4 maggio 2018 alle ore 18.00

 

Sala Monsignor Gaetano Pollio, chiesa di San Biagio, via Vito Vallone, Galatina.

 

Saluti istituzionali del sindaco Marcello Amante e del vicesindaco Maria Giaccari

 

Interventi

 

- S. E. Mons. Donato Negro, Arcivescovo Diocesi di Otranto

- S.E. Mons. Vito Angiuli, Vescovo Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca

- Mons. Sabino Lattanzio, Postulatore generale Cause di beatificazione

- Rev.ma Madre Ilaria Nicolardi, Madre generale Congregazione Figlie di    Santa Maria di Leuca

- Mons. Aldo Santoro, Parroco Chiesa Matrice

 

Modera Noel Alberto Vergine, presidente IV Commissione consiliare.

Intermezzo musicale a cura dell'Orchestra giovanile “Giovanni Pascoli” diretta dal professore Antonio Mastria.

Madre Elisa Martinez (1905-1991) si è distinta con le suore in un diuturno lavoro andando incontro agli emarginati, ai carcerati, alle madri nubili e dedicandosi all'educazione della prima infanzia. La Religiosa, nata a Galatina fondò l'Istituto delle Figlie di Santa Maria di Leuca a Miggiano (Le).che attualmente opera in Italia, Svizzera, Spagna, Francia, Portogallo, Canada, India e Filippine.

 
Di Redazione (del 02/05/2018 @ 20:04:10, in Comunicato Stampa, linkato 924 volte)

Non era solo la BCC Leverano a scendere sul parquet del  PalaPanico , sabato scorso, decisa a definire la formalità OLIMPIA S.B.V. e a consolidare la posizione di vertice.

Dall’altra parte della rete vi era il gruppo di atleti di casa ,pieno di speranze e di paure, votato però a ribaltare, se possibile, un pronostico sfavorevole o quanto meno raggranellare il minimo sindacale.

Spirava sulle gradinate un sentimento di speranza dei tifosi e  dei dirigenti di una società che, partita con un passo falso ma non con insipienza tecnica, ha raddrizzato parzialmente la barra, alimentando le possibilità fino all’ultima gara.

E poi vi erano le cassandre, presenti o malcelate sulla tribuna, la cui preveggenza pendeva inesorabilmente in modo negativo per gli atleti di mister Stomeo , auspicando loro la disfatta sportiva.

Le variabili in gioco nella formula delle combinazioni che si potevano verificare sui tre campi di Potenza, Bari e Galatina , lasciavano percentuali non  certo incoraggianti ai tifosi bianco-blu-celesti.

Solo una netta vittoria da tre punti contro il gruppo capitanato da capitan Orefice poteva assicurare l’acquisizione certa dell’undicesimo posto e quindi la permanenza nella terza serie nazionale: oppure, una sconfitta secca di Ostuni e Castellana rispettivamente a Potenza e a Bari.

Nessun elemento poteva giocare a favore dei galatinesi, se non una gara perfetta che avrebbe reso vani gli  eventuali exploit dei diretti avversari: ma se il cuore e l’ardimento dei padroni di casa era innegabile, altrettanto non si poteva pensare a un’arrendevolezza dei leveranesi , votati ad una vittoria netta per non concedere opportunità di vantaggi al Lamezia nello scontro diretto per i play off.

La concomitanza di svolgimento delle gare, prevista dai regolamenti federali nello stesso giorno ed orario ,non dava vantaggi di alcun genere  a nessuno ed allora , con il punto d’onore che da dicembre si riconosce al gruppo capitanato da Guarini , l’Olimpia SBV ha conquistato il primo set per 25 a 18, resistendo fino al 23 punto nel secondo ,per poi crollare sfiduciata nel terzo e quarto.

Le frammentarie notizie che giungevano dai campi di Bari e Potenza  tenevano in tensione  i tifosi che non abbandonavano il PalaPanico aspettando i risultati ufficiali.

La gara che poteva valere una stagione ,o meglio la permanenza o  la retrocessione , si giocava al PalaPergola dove l’Orthogea Ostuni aveva strappato il secondo set al Potenza  che in vantaggio di due set ad uno veniva impegnato allo spasimo, riuscendo a prevalere ai vantaggi (29-27) e ad incamerare il bottino pieno.

L’urlo dei tifosi, dirigenti  ed atleti scioglieva in vari modi liberatori la tensione che ha attanagliato tutto l’ambiente per buona parte del campionato, lasciando sfogo a personalissime rivalse verbali.

Se qualcuno pensava di scommettere  ,anche un solo centesimo, sulla salvezza di questa squadra che al termine del girone di andata aveva un solo punto, nessuno lo avrebbe fatto anche trattandosi di una così esigua puntata .

Lo scoramento aveva attanagliato anche il gruppo: i soli a tirare avanti caparbiamente sono stati i dirigenti e i tecnici nonostante diversità di vedute su alcune situazioni che sono state “lavate “in casa . Il lavoro su cui si è concentrato Giovanni Stomeo e il fido Antonio Bray è stato quello di recuperare stimoli e motivazioni soprattutto in Santo Buracci , che sembrava essersi sfiduciato.

L’arrivo di Lentini ha ricompattato tutta la rosa: Buracci si è appropriato dell’autostima che inconsciamente aveva smarrito, trovando nel laterale siciliano una condivisione del peso delle responsabilità e del fronte d’attacco.

D’altra parte fare un girone di ritorno mettendo in carniere 18 punti  vorrà pur dire qualcosa.

 
Di Antonio Mellone (del 01/05/2018 @ 09:58:35, in Necrologi, linkato 2785 volte)

Se n’è andata la Rita Gentile. In questo caso nome e cognome li devi proferire all’unisono, senza iato. Il secondo, più che altro, è un aggettivo qualificativo. E questo lo può testimoniare chiunque l’abbia conosciuta, e sono in tanti - non soltanto il sottoscritto che, cresciuto praticamente a casa sua, è in “conflitto di interessi”.

La malattia, lunga, inesorabile, l’aveva quasi immobilizzata, povera Donna, resa come una bambina, incapace di badare a se stessa: lei, buona come il pane, che aveva fatto tanto lavoro, di notte e di giorno, china su quel telaio di ricamatrice, quasi iperattiva, e poi pronta a non far mancare nulla alle sorelle, al fratello, agli amati nipoti, e a chiunque le avesse chiesto una mano. Negli ultimi tempi crescevano i suoi silenzi, la voce più fioca, il bel volto sempre curato ridotto all’essenziale. Poi quelle parole indecifrate che recavano visioni a noi precluse. E la mia mano sinistra nella sua destra.

 

Canto notturno di un pastore ...

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