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Di Redazione (del 30/11/2018 @ 13:29:01, in Comunicato Stampa, linkato 1169 volte)

L’atmosfera natalizia arriva in Città!

Il Comune di Galatina propone la seconda edizione di Natale in tutti i sensi, una rassegna di eventi organizzata dall’Assessorato alle attività produttive e dall’Assessorato alla cultura. Una città che si veste di luci e di colori, di allegria e di quella magia che avvolge il Natale, infondendo calore e senso di comunità.

Dall’8 dicembre e per tutto il periodo natalizio, la Città si arricchirà di eventi culturali, musicali, teatrali, animazione per bambini, proiezione di video-mapping e classici mercatini natalizi, con la preziosa collaborazione delle associazioni e di aziende private del territorio.

Le manifestazioni avranno inizio ufficialmente l’8 dicembre con l’accensione dell’Albero in Piazza San Pietro e l’inaugurazione di Tra leggenda e magia, Il mondo di Babbo Natale presso il Palazzo della Cultura.

E poi ancora, alcune manifestazioni, organizzate in collaborazione con Libermedia, presso la Biblioteca comunale “P. Siciliani”:

 
Di Redazione (del 30/11/2018 @ 13:28:01, in Comunicato Stampa, linkato 902 volte)

Sabato 1 dicembre a Levèra faremo un viaggio nella tradizione musicale ellenica.

Taxidi nasce dall’incontro di musicisti italo-greci, uniti dalla comune passione per la Grecia, la sua cultura e la sua musica.

Il gruppo propone brani di propria composizione e brani della tradizione musicale ellenica, da pezzi più popolari a canzoni provenienti dalle isole più remote del mar Egeo.

Nel repertorio troviamo i celebri Sirtaki, Rebetiko, Hassaposerviko e 

molte altre forme musicali di carattere festoso e da ballo.

 

Taxidi sono stati protagonisti del documentario etnografico “Tria Loja”, ideato e prodotto da Meditfilm, un viaggio musicale e culturale che dal cuore Grecìa salentina porta direttamente sulle sponde della Grecia.

Il video è stato presentato a Kalamata, nel Peloponneso, nell'ambito di un incontro per valorizzare il forte legame che unisce questa terra e il Sud Italia.

 
Di Redazione (del 30/11/2018 @ 13:19:01, in Comunicato Stampa, linkato 1056 volte)

La residenza “Celestino Galluccio” apre le porte, sabato 1 dicembre 2018, a partire dalle 16.30 in via di Corigliano, a Galatina, per accogliere il Rotary Distretto 2120 Puglia e Basilicata presieduto dal dottor Antonio Coluccia. Una giornata particolarmente significativa, per gli ospite della residenza per anziani, che saranno allietati da una serata all’insegna del divertimento, ma anche per la Rsa che in questa occasione brinderà al nuovo corso della storica casa di riposo di via Corigliano che ha completato la ristrutturazione interna e l’iter amministrativo per l’autorizzazione all’esercizio dell’attività.

Il Rotary ha scelto la residenza per la sua Giornata della solidarietà. Aperitivo, panettone e spettacolo di intrattenimento a cura del gruppo “I malandrini” saranno gli ingredienti della serata. La Rsa ringrazia i soci del Rotary che hanno scelto la residenza per la Giornata della solidarietà che in questo caso si concretizza nel donare gioia agli anziani.

 
Di P. Francesco D’Acquarica (del 28/11/2018 @ 19:46:17, in NohaBlog, linkato 1390 volte)

Bellissimi questi ricordi, mentre P. Francesco ricorda e si emoziona nel rivedere quei posti dove è stato bambino, ci regala dettagli  storici del nostro territorio che altrimenti non avremmo potuto conoscere. Ci permette anche di notare, ahimè, la condizione di abbandono di quella campagna e di solennità perse riguardanti i viali e il caseggiato.

Un aspetto, questo dell’abbandono, riscontrabile un po’ ovunque nelle nostre campagne:

canali colmi di rifiuti, vore ingolfate da discariche d’ogni genere (come la Marsellona del sito in questione), recinzioni senza “scarichi” che di fatto sono barriere, e ruderi. Questo è spesso lo scenario che accomuna le nostre campagne.

Non basta dire che la colpa è di questo Ente o di quel Comune, forse servirebbe di più un esame di coscienza collettivo.

Marcello D’Acquarica

Emozioni e ricordi

Quanti ricordi, quante emozioni vissute nella campagna di Noha il 23 novembre scorso. Mi si è data l’occasione di rivisitare quella che era stata la proprietà dei Signori Gizzi. L’estensione dei loro terreni tanti anni fa era enorme, oggi è suddivisa in 10 proprietari diversi.

Quando ero piccolo, vi sto parlando di un po’ di anni fa, (dal 1935 al 1945), durante l’estate mia madre mi portava a trovare il nonno (suo papà) che coltivava la campagna nella contrada “Monta-nara”, rretu lu muredhra, a lli Chiriatti, che confinava con li Gizzi. Lì conobbi Don Nicola, che poi divenne mio padrino di Cresima. Giusto perché chi legge si possa rendere conto di quale periodo sto parlando: io ho ricevuto il sacramento della Cresima il 27 giugno 1945.

I Gizzi erano una delle tante famiglie immigrate a Galatina, (come i Liguori, gli Astarita, i Pennino, e via dicendo). Abitavano a Galatina in Via Siciliani al numero 73, ma l’estate venivano qui, nella campagna di Noha, per godersi la frescura.

Il padre, Vincenzo (il M° Gizzi), nato a Castel di Sangro, in provincia dell’Aquila, il 10 febbraio 1854, fece di Galatina la sua città, dove morì all’età di 86 anni. Era direttore di banda (da qui il soprannome di “capibanda” dato a tutti i componenti della sua famiglia), e aveva una forte influenza sui figli: una ragazza, casalinga, Marianna Grazia, detta donna  Nina  e tre maschi: don Eugenio, professore di musica, don Raffaele tipografo e don Nicola, coltivatore diretto.

Don Eugenio fu professore di matematica nella scuola ‘media’ privata galatinese, ubicata presso l’Orfanotrofio femminile, che evidentemente funzionava anche da pensione, visto che teneva lezione soltanto per le studentesse esterne, pendolari o fisse. E tuttavia egli considerò l’insegnamento della matematica il modo più onesto e leale di guadagnare per vivere, mentre i suoi interessi intellettuali più profondi lo portarono a coltivare la musica, e meglio ancora la nobile arte della composizione, alla quale dedicò tutta la sua vita personale e privata.

Don Raffaele, impiantò una tipografia, dislocandola in via Siciliani, esattamente a fianco dell’abitazione della famiglia.

L’altro, don Nicola, divenne meccanico, tra i primi attivi a Galatina, fra l’altro proprietario di una moto (una “Guzzi”), di quelle che raramente circolavano nel territorio provinciale. Era a suo modo uno spirito creativo, studioso delle meccaniche motoristiche, tanto da venire poi chiamato ad insegnarle nella locale Scuola d’Arti e Mestieri. Aveva aperto un’attrezzatissima officina in via Turati, e anche lì riceveva i propri allievi, impartendo loro “lezioni pratiche” che completavano il ciclo di quelle teoriche tenute nelle aule scolastiche. I galatinesi lo rispettavano e per loro era “don Nicola”, il professore che di pomeriggio era in tuta, con le mani nere di olii e di grassi, e non di rado, la sera, teneva corsi complementari sui motori a scoppio per due e per quattro ruote.

Nessuno dei fratelli Gizzi si sposò: perciò questo cognome non è più presente a Galatina e la loro proprietà fu lasciata in eredità alla Chiesa Madre.

Nello scrigno dei miei ricordi ricordo bene donna  Nina e i tre maschi: don Eugenio, don Raffaele e don  Nicola. Il padre don Vincenzo, non l’ho mai conosciuto. Mi avevano insegnato a chiamarli con il  ‘don’ perché gente ricca e benestante. Quando si spostavano da Galatina alla campagna, dovevano passare per forza da Noha, davanti a casa mia in Via Aradeo e ricordo ‘lu durote’ con il cavallo guidato da don Raffaele. Ho potuto assistere alla morte di don Eugenio, perché da ragazzino ogni tanto andavo a trovarli e mi trovai nei momenti estremi della sua vita. Poi entrai in seminario e non ne seppi più nulla.

Nel periodo in cui i Gizzi erano in campagna, don Nicola,  che era molto pio, ogni giorno in bicicletta veniva a Noha prima delle ore 13 per fare la Santa Comunione. In quel tempo non c’era ancora la Messa della sera e per aver diritto alla Santa Comunione bisognava essere digiuni dalla mezzanotte, astenendosi anche dal bere l’acqua. Lui osservava il digiuno eucaristico fino alle ore 13, l’ultima ora possibile per ricevere l’Eucaristia: nel pomeriggio ciò era vietato, e lui ci veniva ogni giorno. Essendo mio padrino di Cresima, a volte si fermava dai miei, chiedendo di vedere la mia pagella scolastica per informarsi sul mio andamento di piccolo allievo alle elementari. Alla mia prima Messa celebrata a Noha (3 aprile 1961) mi regalò il calice per la celebrazione. Conservo anche una registrazione della sua voce che feci con il registratore “Geloso” quando ero già sacerdote.

A distanza di tanti anni ho rivisto quella campagna che avevo frequentato nella mia infanzia. Forse il mese di novembre non è il tempo migliore, perché la pioggia abbondante di quei giorni non mi ha permesso di entrare nei campi allagati. Ma ho avuto l’impressione di una campagna abbandonata. Mi ha impressionato la ‘vora’ ingolfata con il canale di scolo che non è più canale ma palude a ridosso dei terreni allagati. Il grande viale d’entrata con i due filari di rose che dalla strada conduceva all’abitazione non c’è più, ma è rimasto un  triste passaggio senza la solennità di 70 anni fa; le maestose colonne con il cancello sono state rimosse e sistemate vicino alla villetta che era abitata dai Gizzi: per fortuna la casa è ancora quella. Gli alberi da frutta non ci sono più. La villetta ora è abitata per poco tempo durante i mesi estivi e gli uccelli ne diventano gli abituali abitanti abusivi.

Ho rivisitato quello che era il soggiorno dell’abitazione dove la famiglia Gizzi consumava il pranzo. Ho rivisto con l’immaginazione la famiglia Gizzi riunita per il pranzo, dove a volte io capitavo e mi offrivano la frutta che per me era come una rarità. Ho rivisto l’angolo dove c’era una specie di  poltrona: lì don Nicola si sedeva e, a suo modo, quando andavo a trovarlo, mi coccolava. Anche la volta della sala è ancora affrescata come allora: mi è sembrato come se il tempo si fosse fermato.

Ringrazio Angelo Di Benedetto, detto Lillino Papatore, l’attuale proprietario dell’ex villino Gizzi, che mi ha dato la possibilità di rivivere uno squarcio della mia infanzia. Gli ho regalato il volume “Noha, storia, arte e leggenda” pubblicato nel 2006 insieme ad Antonio Mellone. Insomma, grazie a lui ho rivissuto un altro tassello della storia di Noha mescolato alla storia della mia vita.

 

  P. Francesco D’Acquarica

 

Manuel e Marco partono per un viaggio in Turchia dove vivranno un’esperienza ben oltre la semplice vacanza lontana dalle rispettive mogli. S’imbatteranno infatti in un mondo completamente diverso da quello Occidentale, dove avranno modo di entrare in contatto con una Istanbul segreta, sconosciuta alla maggior parte dei turisti, con le sue contraddizioni, con la sua cultura e la sua storia. 
In un precipitarsi degli eventi, Manuel si troverà coinvolto in una storia che affonda le sue radici nel fondamentalismo islamico: scoprirà infatti che Fatima, una giovane ragazza conosciuta in un locale che è una sorta di limes, di confine tra ciò che è la vita di tutti i giorni e quella sotterranea, lontana dagli occhi della gente, è stata reclutata per compiere un attacco kamikaze.
Con l’aiuto di Ermes, enigmatica e ambigua figura che si presenta come un importante uomo d’affari tedesco, e Viola, una ex fiamma di Manuel, riuscirà a sottrarla al suo destino di morte.

 
Di Redazione (del 28/11/2018 @ 19:31:07, in Comunicato Stampa, linkato 957 volte)

Anticipa il Natale la squadra del presidente Santoro, si veste di buonismo con una prestazione altalenante e alla fine recita il mea culpa lasciando due punti ai casertani.

Non comincia bene il prepartita nel PalaPanico: lo scirocco bagna il parquet, lo rende scivoloso e solo a pochi minuti dall’inizio della gara i giudici dichiarano l’impraticabilità. Titubanti nella decisione, come se il maestrale fosse alle porte e spazzasse da un momento all’altro il vento da sud est, lo saranno anche durante la gara con decisioni intempestive(1 e 3 set), più frutto di proteste della navigata panchina campana che di oggettivi riscontri.

Il campo di riserva che accoglie le due squadre è nella vicina Cutrofiano , grazie alla disponibilità del presidente del CUORE DI MAMMA CUTROFIANO, dottor Roberto Mengoli, che attiva l’organizzazione per l’ospitalità.

Il minuto di silenzio prima della gara, con lo scambio di palloncini rossi tra i giocatori e il nastro rosso sul petto dei tecnici, è il tributo che pubblico ed atleti rendono alla memoria dell’arbitro nazionale Federica De Luca e di suo figlio Andrea , vittime di una furia omicida, che deve scuotere le coscienze di tutta la società civile .

Ora la gara.

 
Di Redazione (del 26/11/2018 @ 20:43:09, in Comunicato Stampa, linkato 1147 volte)

Giovedì 29 novembre alle ore 16,30 presso la sala Celestino Contaldo - Palazzo della Cultura - avverrà il primo incontro per la presentazione del D.U.C.  per Galatina.

I distretti urbani del commercio (D.U.C.) sono delle associazioni che mettono insieme le Amministrazioni Comunali, gli operatori commerciali (in forma singola o associata) e tutti i soggetti interessati alla valorizzazione del territorio, quali ad esempio: Camere di Commercio, fondazioni, pro-loco e altre associazioni di promozione turistica, imprese private, sindacati, associazioni di consumatori e utenti.

La regione Puglia ha promosso i distretti urbani del commercio come strumento per perseguire le seguenti finalità:

  • Realizzare una politica organica di valorizzazione del commercio nei centri urbani e negli altri ambiti commerciali naturali.
  • Promuovere l’aggregazione fra operatori per la realizzazione di politiche e di servizi comuni.
  • Incrementare la collaborazione fra le amministrazioni locali, gli operatori commerciali e dei servizi favorendo il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati allo sviluppo e alla promozione del territorio.
  • Favorire la collaborazione fra comuni in un ottica di ottimizzazione delle risorse, e di copianificazione territoriale per l’ottimizzazione del servizio distributivo ai cittadini.
  • Valorizzare le specificità territoriali ed elevare il livello di servizio commerciale presente e atteso nei diversi ambiti concorrenziali.
  • Favorire l’interrelazione fra commercio e turismo e la valorizzazione dei prodotti del territorio.
  • Costruire un sistema di governance, di competenze e di conoscenze per lo sviluppo del distretto.
  • Migliorare la qualità degli spazi pubblici e la loro fruibilità con interventi strutturali di riqualificazione urbana
  • Proporre e definire i progetti di valorizzazione commerciale previsti dall’art. 16 L. reg. 11/2003.
 
Di Redazione (del 26/11/2018 @ 20:36:20, in Comunicato Stampa, linkato 1012 volte)

L’esordio in trasferta per gli under 14 guidati dal tecnico Laura Pendenza e dal suo vice Antonio De Matteis è stato più che positivo, fornendo una prova autoritaria contro il Lecce Volley sconfitto per 3-0.

Hanno trovato spazio tutti i convocati, rompendo così il ghiaccio emotivo in un prologo che potrebbe ritagliare uno spazio importante nel campionato per De Matteis e compagni. Nel primo set mister Pendenza ha mandato in campo Perrone, Magurano, Arcadi, De Matteis, Nava e Lamacchia, inserendo poi Cucurachi nel finale di gioco.

Nelle altre due frazioni hanno trovato modo di esprimersi anche Gabrieli, De Blasi e Vallone che hanno concorso alla vittoria con i punteggi di 25-8,25-10 e 25-15 festeggiando così la prima vittoria.

Martedì 27 subito una controprova importante ospitando alle ore 17.00 ,nella palestra Giovanni XXIII, i pari età della BCC Leverano di mister Luca Firenze.

Il gruppo Under 16 del tecnico Giuseppe Dicillo comincia a trovare quella lucidità che gli permette di essere più continuo. Dopo aver incassato nelle prime due gare due sconfitte per 3-2  contro Leverano e Calimera, ha raddrizzato la barra imponendosi in casa contro il Nardò e fuori casa contro lo Squinzano con identico punteggio di 3-0.

Il prossimo impegno vedrà Carrozzini e compagni ospitare, giorno 29 novembre alle ore 18.30, il Lecce Volley in una gara assolutamente da vincere per stare in scia alla capolista Leverano.

Non è un compito improbo per Cafaro, Esposito, Baldari, Perrone, De Matteis, Mazzotta, e Giannuzzi, capitanati da Andrea Carrozzini, ma mister Dicillo saprà motivarli e, all’occorrenza, sferzarli verbalmente per raggiungere l’obiettivo.

 
Di Redazione (del 26/11/2018 @ 20:32:40, in Comunicato Stampa, linkato 920 volte)

La Showy Boys Galatina ha iniziato la sua avventura sportiva nel campionato provinciale categoria under 14. Dopo l’avvio del torneo riservato ai giovani under 18, il Comitato Fipav di Lecce ha dato l’ok per l’inizio del campionato under 14 che vede la compagine bianco-verde allenata da Gianluca Nuzzo schierare in campo i suoi allievi nati negli anni 2005 e 2006.

Sedici le squadre partecipanti e suddivise in due gironi. La Showy Boys è stata inserita nel girone B composto da Virtus Tahira Castro, Falchi Ugento, Flyblue Volley Taviano, Fulgor Tricase, Casarano Volley, M.B. Volley Ruffano e Progetto Azzurra Alessano. Il regolamento del torneo prevede le partite con formula all’italiana con gare di andata e ritorno, accesso alla fase finale delle prime quattro classificate dei due gironi che disputeranno i quarti e con le vincenti a sfidarsi nella final four provinciale.

Nella gara inaugurale del torneo, i giovanissimi allievi della Scuola Volley hanno affrontato i Falchi Ugento sul campo del PalaOzan della cittadina messapica. Il risultato ha dato ragione alla Showy Boys che si è aggiudicata il match con un rotondo 3-0 e i parziali di 25-14, 25-7, 25-4.

 

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