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Di Redazione (del 27/11/2020 @ 20:35:39, in Comunicato Stampa, linkato 767 volte)

Avviati i lavori della Provincia di Lecce per la messa in sicurezza della strada provinciale che collega Noha a Galatina. Un problema annoso, uno dei tanti ereditati dall’amministrazione Amante.

Una strada altamente trafficata percorsa sia dai cittadini che risiedono a Noha, ma anche da numerosi mezzi pubblici e privati che si muovono dai comuni dell’hinterland per il trasporto degli studenti che si recano nelle scuole di secondo grado di Galatina o anche solo per proseguire verso altre destinazioni.

Un intervento che, oltre al rifacimento del manto stradale, intende porre rimedio in modo risolutivo al pericoloso ristagno dell’acqua piovana in prossimità dell’incrocio della strada provinciale con Viale Don Tonino Bello, motivo di pericolo per tutti ma in particolar modo per le centinaia di ragazzi che frequentano le scuole di secondo grado in prossimità della zona.

Come speso accade i risultati sono il frutto di un gioco di squadra e fondamentale è stata l’attenzione e la disponibilità del nostro consigliere provinciale Danilo Patera che con me ha seguito l’iter, ma un ringraziamento lo devo alla Provincia, nella persona l’Ing. Anna Maria Riccio che segue personalmente i lavori e ai responsabili della ditta Monteco per l’immediato intervento di recupero dei rifiuti abbandonati lungo il tratto stradale

 
Di Antonio Mellone (del 28/11/2020 @ 12:49:29, in I Beni Culturali, linkato 1384 volte)

Non c’è nohano che almeno una volta nel corso di una campagna elettorale per le comunali non abbia sentito il candidato di turno strepitare dalla tribuna dei comizi in merito alla torre dell’orologio di Noha: o per denunciarne il degrado, o addirittura per prometterne il recupero. Veramente dai suddetti palchi è schizzato via di tutto, talvolta anche sotto forma di grugniti o starnazzi, quando non ragli, e con tanto di belati di approvazione e scalpiccio di zoccoli, ovverosia ovazioni (lemma che deriverà probabilmente da ovis) e applausi dei followers del momento. Roba da farti rivalutare le tesi lombrosiane sulle quali avevi nutrito qualche riserva.

Ma lasciamo nell’urna (nel senso ormai di ossario) i pOLITICI trapassati e concentriamoci su di un’opera, la torre dunque, che ci auguriamo sopravviva a vecchi e nuovi imbonitori.

Ebbene sì, diffidente per diciamo educazione letteraria verso le emozioni e le parole già fatte proprie da altri, sono abituato, come asseriva Calvino, più a scoprire le bellezze nascoste e spurie che quelle palesi e indiscutibili. Voglio dire che mi ostino ancora a parlare delle Casiceddhre di Noha più che, per esempio, dei Sassi di Matera (benché manchi poco alle prime per diventare appunto dei sassi); della Throzza, ormai ricettacolo di bottiglie della Dreher (gli scemi birrazzamuniti sono pressoché topici), più che dell’orvietano Pozzo di San Patrizio; e finalmente della guglia nohana con orologio e campanile più che del Big Ben di Londra - dove la Nostra sembra dire alla sua gemella londinese: “keep me that now I fall” (tienimi che mo’ cado), per ottenerne poi in risposta: “Il Big Ben ha detto stop”.

Ora lo sanno pure i sassi di cui sopra che le campane della torre civica di Noha sono mute come manco il venerdì santo da almeno tre decenni: ma il problema vero non è tanto il loro marchingegno, e quindi le lancette dell’orologio pubblico più fermo della storia d’Italia, quanto la struttura portante dello stesso pinnacolo che rischia di rovinare a terra da un momento all’altro, atteso che né la mano visibile del governo né quella “invisibile” del mercato si sono mai degnate, come si dice, di mettere punta di niente su questo bene culturale eretto nel 1861.

Uno può pensare che la tutela del minareto di piazza San Michele non sia tra le emergenze del momento (evidentemente non lo è da un secolo e mezzo a questa parte) visti i mille problemi chiamati priorità che il Comune ha per la testa; poi gli capita di consultare qualche sito di informazione locale e s’imbatte nei trionfalistici comunicati stampa della Giunta come per esempio quelli di settembre scorso: il primo sulla “vita nuova” che avrà la Torre dell’orologio di Galatina grazie a un finanziamento di 140.000 euro da parte di non so più chi, e il secondo sugli ulteriori 130.000 euro destinati all’eradicazione dei pini del viale don Bosco. E qui uno viene colto da un duplice viluppo di sentimenti antitetici tra loro: da un lato non può che rallegrarsi per il restauro del torrione galatinese, nonostante il florilegio di “riqualificazioni” e “valorizzazioni” (tipici motti loro che sottendono quasi sempre un cartellino con codice a barre) e gli immancabili “turismo”, “turista”, “turistico”, come se un ambiente più prezioso e civile servisse più ai gitanti che ai residenti; e dall’altro va in escandescenze (una cosa del genere infatti farebbe venire i nervi perfino a Madre Teresa) non tanto al pensiero che viale don Bosco cambierà denominazione in via don Diboscato e la città passerà da “Ogm Free” a “Tree free”, ma per il fatto che non solo la classe dirigente ma anche buona parte della popolazione sia convinta che nel centro abitato si possa fare a meno degli alberi di alto fusto in quanto “creano problemi all’asfalto” (e non, al contrario, l’asfalto agli alberi). Questo è il livello.

Nel frattempo la Torre di Pisa di Noha ha quasi perso la pazienza, e tra poco qualche cornicione, nonché l’asta metallica che in cima alla cupoletta regge ancora per quotidiano miracolo la banderuola segnavento, e forse pure qualcos’altro.

Ora vedrai che s’inventeranno l’n-esimo decreto sicurezza: il che mi provocherebbe un’imprecazione, rigorosamente in pectore, che se proferita otterrebbe senza dubbio l’encomio della Cei, ma soltanto per lo sfoggio di conoscenze teologico-agiografiche.

I nostri posteri, invece, non esiteranno un secondo nel mandarci sonoramente in quel posto che inizia per f e finisce per anculo.  

Antonio Mellone

 
Di Redazione (del 28/11/2020 @ 18:23:42, in Comunicato Stampa, linkato 808 volte)

Il Centro Polivalente di Noha ospiterà il CSM, Centro Salute Mentale, che continuerà a svolgere la sua funzione a sostegno degli utenti di Galatina e dei comuni del Distretto Socio Sanitario.

È la risposta immediata che l’amministrazione del Sindaco Marcello Amante ha dato accogliendo, senza esitazione alcuna, le istanze della Direziona Generale ASL Lecce e delle numerose famiglie supportate da questo importante servizio sanitario.

Nell’emergenza Covid-19 la salvaguardia di utenti e personale sanitario CIM richiedeva una soluzione alternativa all’attuale allocazione nei locali del presidio ospedaliero, peraltro sede innaturale e non prevista dalla normativa, e che oggi è destinato anche a fronteggiare la pandemia.

In assenza di immediata e adeguata soluzione interna alla Asl vi era il rischio concreto dell’interruzione del servizio con un accorpamento alla sede centrale di Nardò. Per questo il Sindaco Marcello Amante, con una nota alla Direzione Generale Asl Lecce, ha comunicato la disponibilità ad ampliare la convenzione già in essere dal novembre 2019 con la quale ci si rendeva disponibili al trasferimento anche del Centro Igiene Mentale.

La convenzione, sottoscritta più di un anno fa, prevedeva già il trasferimento nei locali del Polivalente del Centro Diurno la cui sede Asl originaria è ancora oggi indisponibile. Si volle dare anche all’epoca una risposta alle istante di altrettante famiglie e utenti per un servizio che riteniamo di alta utilità sociale, ma ad oggi purtroppo, per ragioni tutte interne alla burocrazia degli uffici ASL, l’apertura del Centro Diurno non ha avuto seguito, malgrado le numerosi sollecitazione del Sindaco Amante che continuerà nella sua azione affinché anche questo possa avvenire nel più breve tempo possibile.

Il mancato completamento di alcune opere nel Polivalente di Noha era uno dei problemi ereditati dall’amministrazione del Sindaco Marcello Amante. Oggi, con costanza e determinazione, è stato reso pienamente funzionale, si è risolto l’annoso problema della mancanza di una adeguata cabina elettrica per l’utilizzo degli ascensori e l’attivazione del sistema di efficientamento energetico. 

L’aver contribuito a mettere totalmente a disposizione dei cittadini galatinesi il Polivalente di Noha nella sua naturale destinazione di utilità sociale, dove già da qualche anno opera l’Associazione Abilmente Insieme, gratifica tutta l’amministrazione e mette fine a quanto da me stessa denunciato da cittadina negli anni passati per aver permesso un uso improprio dell’immobile nell’interesse di pochi.

Loredana Tundo

Assessore ai Lavori Pubblici

 
Di Redazione (del 30/11/2020 @ 18:25:03, in Comunicato Stampa, linkato 566 volte)

Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio nell’abitato di Noha (Le). I lavori riguardano l’inserzione di nuove opere acquedottistiche in via Cadorna angolo Via Verdi e Via Messina.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere parzialmente e temporaneamente la normale erogazione idrica il 01.12.2020 solo nelle seguenti vie: Cadorna, Verdi, Cesare Battisti e  Messina.

La sospensione avrà la durata di 6 ore, a partire dalle ore 8:00 con ripristino alle ore 14:00.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

 
Di Redazione (del 30/11/2020 @ 18:38:38, in Comunicato Stampa, linkato 1306 volte)

Questo maledetto virus aveva deciso di cancellare il nostro fantastico e tanto atteso evento giunto ormai alla sesta edizione…

Ci stava riuscendo, ma la nostra voglia di fare si è dimostrata più forte…

Abbiamo dovuto rimodulare la VI^ Ed.ne dell’evento benefico “Bimbulanza in piAzza” che avrà una veste grafica e delle modalità di svolgimento leggermente diverse dalle precedenti edizioni, ma lo spirito dell’iniziativa resterà sostanzialmente immutato: destare costantemente l’attenzione delle Istituzioni e dei cittadini sull’importanza della Bimbulanza, la prima ambulanza pediatrica del sud Italia, all’acquisto della quale la cittadinanza di Galatina ha partecipato con numerosi e partecipati eventi benefici.

La Bimbulanza garantisce i trasporti da e per i principali nosocomi nazionali: Gaslini di Genova, Besta di Milano, Sant’Orsola di Bologna, Bambino Gesù di Roma e molti altri.

Il costo dei trasferimenti è interamente a carico dell’Associazione Cuore e mani aperte – OdV e comprende, tra l’altro, i pedaggi autostradali, i rifornimenti di carburante, la responsabilità civile e le altre assicurazioni necessarie e soprattutto l’onorario dovuto al personale infermieristico e sanitario che sale a bordo.

Viene, infatti, garantita la presenza dello specialista legato alla patologia del minore e/o di un medico rianimatore e di un infermiere. Nei casi in cui ciò sia possibile a bordo sale anche un volontario clown per allietare ulteriormente il viaggio.

Il mezzo può garantire i trasporti gratuitamente grazie alla Carità cristiana che mai è mancata in questi anni e ai contributi legati al 5 x mille.

Tutto il ricavato della VI^ Ed.ne verrà infatti interamente devoluto al progetto Bimbulanza.

Come si svolgerà la VI^ Ed.ne?

Semplice, vi basterà contattare “Il Covo della Taranta” in c.so Garibaldi,13 a Galatina al numero 393-5659584 e chiedere, sia in modalità “asporto” che in modalità “consegna a domicilio”, il “Menù Bimbulanza”.

Al costo di 12euro avrete una pizza a scelta tra Diavola, Margerita, Napoletana e Capricciosa, una bevanda a scelta tra birra da 0,33, Coca-Cola e aranciata e una porzione di patatine fritte piccola.

La promozione è valida tutti i giorni escluso il SABATO.

Con ogni menù “Bimbulanza” riceverete un biglietto numerato che avrà una duplice funzione: garantire la massima trasparenza al fine di conoscere praticamente in tempo reale l’ammontare della quota da destinare in beneficenza e permettere all’acquirente la partecipazione all’estrazione di simpatici premi; il biglietto sarà appunto il titolo per consentire il ritiro di detti premi.

Per unirci in un simbolico abbraccio abbiamo ideato un contest fotografico con simpatici premi. Il funzionamento è molto semplice: vi basterà caricare una o più vostre foto su Facebook mentre degustate il “Menù Bimbulanza” aggiungendo l’hastag #bimbulanzagalatina. La foto che al termine del contest avrà realizzato il maggior numero di reazioni riceverà un simpatico premio.

Piero Russo

 
Di Redazione (del 30/11/2020 @ 18:46:23, in NohaBlog, linkato 993 volte)

Ce l’abbiamo fatta. Si anche quest’anno, siamo riusciti a ufficializzare per l’ennesima volta il nostro grido di allarme, quello per il Creato, sempre più degradato. Lo abbiamo fatto piantando due nuovi alberi al Giardino della Madonna delle Grazie. Due piante che si vanno ad aggiungere ad altre tre già messe a dimora nei giorni scorsi da qualche nostro concittadino sensibile alla causa.

Poca cosa, viene da dire, ed è vero se facciamo il confronto con la desertificazione in corso, cinque piante non fanno nemmeno la fatidica goccia nell’oceano. Considerando ciò il rischio di scivolare nell’amarezza prevale facilmente sul buon umore.

Viene a mancare perfino la voglia di dirlo, tanto che queste nostre buone intenzioni, quelle di continuare a ripetere a destra e manca che gli alberi ci danno l’ossigeno, che non sono loro a disturbare il nostro cammino, che sia un marciapiede, una strada asfaltata, una casa o qualsivoglia altro nostro alibi insostenibile, che loro, gli alberi, sono molto più importanti del 5G, dei comparti di abitazioni a schiera a scapito di tante abitazioni vuote, delle decine e decine di ettari di impianti fotovoltaici, che con la scusa del fabbisogno di energia verde, stanno (loro) desertificando le nostre campagne come fosse ( e lo è) un’altra pandemia. E non ci stanchiamo mai di dire che le risorse di questa Terra non sono infinite e che a doversene preoccupare dobbiamo esserlo tutti, dal primo all’ultimo: amministratori pubblici, politici, padri e madri, e nessun’altro escluso.

 

Canto notturno di un pastore ...

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