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Di Redazione (del 24/08/2021 @ 10:44:26, in Comunicato Stampa, linkato 1322 volte)

Chi aveva espresso perplessità non si era sbagliato: Piazzetta Galluccio è stata una scelta pessima.  Altre piazze (Piazza San Pietro per antonomasia), altri spazi, altre aree (lo spazio mercatale del Quartiere Fieristico) avrebbero meglio ospitato la tappa galatinese de “La Notte della Taranta”. I pochissimi posti a sedere, nel rispetto delle norme anticovid, sono stati subito occupati, centinaia di galatinesi, di cittadini arrivati dai comuni e dei tantissimi turisti, non hanno potuto assistere al concerto. Delusi, amareggiati, arrabbiati hanno invaso le strade del centro cittadino.

La necessità di garantire le norme di distanziamento e di sicurezza non può giustificare questa decisione. In altro luogo più adeguato sarebbe stato possibile controllare gli ingressi, come è stato fatto da Via Zimara, dove si è allestita la postazione di controllo dei pass, dei certificati e dei tamponi  da parte della Società Human Goals. Prima della tappa di ieri a sera, si sono svolti altri 17 concerti, e non si è verificato il caos di Galatina.

Quello della nostra Città, da quando è stata inserita nel circuito dello spettacolo itinerante, che nel mese di agosto tocca numerosi centri del Salento, e non solo, (quest’anno le tappe sono 22), è divenuto, perché patria del tarantismo, un appuntamento importante prima del Concertone finale di Melpignano del 28 Agosto.     

Questa decisione scellerata dell’amministrazione municipale di Galatina (nella cui maggioranza sono presenti quelle forze di destra che hanno sempre osteggiato questo fenomeno musicale popolare), è in linea con l’operato della giunta Amante. Da oltre quattro anni, assistiamo ad gestione della cosa pubblica fatta di provvedimenti estemporanei e inadeguati agli interessi della nostra comunità.

 
Di Antonio Mellone (del 21/08/2021 @ 21:41:54, in Fetta di Mellone, linkato 2915 volte)

Ci ho dovuto riflettere alquanto prima di tagliare quest’n-esima fetta: infatti, nelle migliori scuole di giornalismo (che io non ho frequentato, ma so come va il mondo avendo fatto il militare a Cuneo, vabbè a Milano) dicono che la notizia non sia il cane che morde l’uomo, ma il contrario. Ergo questo pezzo sarebbe (stato) totalmente inutile in un contesto diverso, o per meglio dire normale.

È che però, nelle mie ricerche sull’archeologia nohana, non mi sembra di essermi mai imbattuto in una cerimonia solenne di tal fatta: pertanto, salvo sviste o omissioni, trovandomi nel campo, appunto, delle notizie, essendo questo avvenimento il primo nel suo genere, mi accingo a lasciare su questa pergamena (elettronica) quelle impressioni che, pur con i miei illimitati limiti, ho la presunzione di pensare contribuiscano a fare la Storia del mio paese, scritta finalmente in maiuscolo e d’ora in poi mai più di serie Zeta.

Ebbene, senza tirarla troppo per le lunghe, il primo di agosto scorso due ragazzi si sono uniti civilmente ovvero – preferisco questa seconda formula -  sono convolati a nozze: si tratta di Jerry Misciali di Noha e di Antonio Antonazzo di Parabita. Non me ne vorranno, gli sposi, se per questo passaggio utilizzo alcune immagini pescate dai loro profili social, quindi già pubbliche, e nemmeno gli autori delle rispettive foto, nei confronti dei quali mi dichiaro sin d’ora disponibile a citarne il nome quale giusto guiderdone al loro copyright.    

Nel titolo parlavo di fichi. Ma ci terrei a precisare che non v’è alcun riferimento alla botanica, dunque alle Moracee nelle centinaia delle loro varietà e ai relativi frutti eduli, freschi o essiccati; e men che meno al modo di dire “Fare le nozze coi fichi secchi”, pare coniato nel 1896 in occasione del matrimonio tra Vittorio Emanuele di Savoia e la principessa Elena del Montenegro per indicare le non proprio prosperose finanze dell’augusta consorte. Oltretutto, per la cronaca, i fichi di certe geografie rientrano nella categoria dei presidi slow food, vere e proprie eccellenze gastronomiche, e sembra ne fossero stati offerti in abbondanza, insieme ad altre leccornie s’intende, persino nel “rinfresco” reale seguito allo sposalizio di William e Kate.

Invece questa volta mi riferisco al concetto più popolare (magari gergale) di fico, allorché in maniera icastica vogliamo far riferimento a qualcosa o a qualcuno che risponda agli attributi di piacevole, accattivante, originale, sollecitandone al contempo approvazione, compiacimento e complimenti.

 
Di Redazione (del 20/08/2021 @ 13:46:05, in Comunicato Stampa, linkato 692 volte)

Le Associazioni “TappiAmo Galatina - raccolta eco-solidale tappi di plastica – Virtus Basket Galatina”, “Legambiente Galatina – circolo La Poiana” e “NOI Ambiente e Beni Culturali”, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Galatina, organizzano per domenica 22 agosto, una “Giornata Ecologica” per la pulizia delle aree verdi di Galatina e Frazioni. L’evento si svolgerà nel rispetto del protocollo di sicurezza sanitaria anti Covid-19.

Il punto di ritrovo è previsto per le 08.00 di Domenica 22 agosto presso Piazza Alighieri a Galatina.

Si prega di dare conferma di partecipazione, indicando inoltre la zona preferita di intervento (Galatina, Noha o Collemeto), ai seguenti numeri:

Silvana Bascià: 327-7315048 (anche Wathsapp);
Sandro Argentieri: 333-4368532 (anche Wathsapp);
Piero Luigi Russo: 349-8471729 (anche Wathsapp).

In base alle conferme di partecipazione ricevute decideremo su quante e quali aree verdi intervenire, fermo restando che l’iniziativa sarà replicata anche nelle settimane a venire.

 
Di Redazione (del 19/08/2021 @ 14:06:46, in Comunicato Stampa, linkato 1050 volte)

Galatina vedrà un secondo massiccio piano strade, che coinvolgerà quasi diciottomila metri quadrati per la città e le sue periferie, più di seimila per la frazione di Collemeto, quasi cinquemila e cinquecento per la frazione di Noha.

I lavori, dopo la gara per l’assegnazione prevista per la metà di settembre, prevedono l’ammodernamento, la sistemazione, la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza delle nostre strade, tanto attraverso interventi di manutenzione della vecchia, quanto la realizzazione della nuova pavimentazione stradale.

Un intervento importante, per un totale di più di 480 mila euro, grazie ai fondi messi a disposizione dalla Legge di Bilancio (260 mila euro) e dalle casse comunali (220 mila euro), che consentirà al cittadino di attraversare strade sicure e adeguate, e che va a coinvolgere i seguenti punti:

 
Di Redazione (del 19/08/2021 @ 14:04:22, in Comunicato Stampa, linkato 587 volte)

Giovedì 19 agosto 2021, alle ore 21:00, a Galatina, nella suggestiva cornice di Piazzetta Galluccio, il duo Musica Nuda aprirà la XXI edizione de I Concerti del Chiostro, una stagione concertistica nata a Galatina nel 1998, finanziata dalla Regione Puglia e divenuta, con lo scorrere degli anni, una delle più interessanti e qualificate del Salento, sotto la direzione artistica del maestro Luigi Fracasso.

Musica Nuda, una coppia composta da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, unitasi professionalmente nel 2003.

Petra Magoni è una pluripremiata cantante jazz, che ha partecipato per due volte al Festival di Sanremo: nel 1996, con la canzone E ci sei e nel 1997, con Voglio un Dio.

Nel corso della sua carriera artistica, Petra ha lavorato nel mondo della dance, sia come cantante, che come autrice, collaborando con diversi esponenti della musica italiana ed internazionale: Stefano Bollani, Ares Tavolazzi, i Tetes de Bois, Morgan e tanti altri ancora.

Ferruccio Spinetti è un contrabbassista, cresciuto con la Piccola Orchestra Avion Travel, un gruppo italiano di musica pop – jazz. Già docente ai corsi “Siena Jazz University” presso la scuola Siena Jazz, di contrabbasso e musica d’insieme, è stato insegnante di contrabbasso, basso e musica d’insieme al Conservatorio Rossini di Pesaro.

 

Checché se ne dica in giro e nonostante i correnti festeggiamenti d’ordinanza, Dante Alighieri non è scomparso dalla circolazione settecento anni fa.

Vero è che ci han provato in tutti i modi - a farlo fuori, dico - ma il tipo è duro a morire.

Ultimamente ce la stiamo mettendo tutta (riuscendoci senza tante difficoltà) non solo a botte di incendi alla selva oscura e al giardino dell’Eden, ma anche con il politically correct, la satira degradata a barzelletta, l’ideologia imperante che non prevede l’uso del No ma solo teste in continua annuenza, l’illusionismo dello sport (tipo calcio e olimpiadi: il famoso oro alla patria), l’eclissi di pensatori, intellettuali e filosofi in grado di immaginare un’alternativa al solito andazzo, l’ostracismo nei confronti di chi osi formulare un pensiero autonomo, la criminalizzazione del dubbioso, del disubbidiente e (dio ce ne scampi e liberi) addirittura del critico di tecnici, comitati, competenti e migliori, spesso autori dei più leggendari fiaschi della storia.

Si sa che l’Alighieri non aveva peli sulla lingua e non le mandava a dire, tanto che (semplifico) fu costretto a svignarsela in esilio per sottrarsi a una condanna a morte causata dalle sue idee politiche. Per la cronaca codesta condanna rimase diciamo in vigore fino al 2008, allorché il consiglio comunale di Firenze, bontà sua, pur con qualche secolo di ritardo, gliela revocò.

È inutile qui riaffermare quanto Dante fosse poco o punto incline al Dolce stil novo quando aveva da mandare al diavolo qualcuno: le sue invettive sono ormai proverbiali e ne sparpagliò a bizzeffe in molti suoi scritti, inclusa dunque la Commedia. Chi non ricorda quella contro la “serva Italia di dolore ostello”, il violento attacco nei confronti di Pisa e dei pisani “vituperio delle genti”, e la filippica addosso ai genovesi “d’ogne costume e pien d’ogne magagna”; per non parlare di critiche e atti d’accusa verso papi, ordini monastici, personaggi politici, e le sempre numerose pecore in gregge, ammassate, credule e imbelli nella (vana) attesa di una qualche immunità.

Ed eccovi allora un brano dell’Inferno - il canto XXXIII per la precisione - girato nel perimetro delle mura del Castello di Noha: è quello nel quale il Poeta fa raccontare al conte Ugolino della Gherardesca la sua tragica storia, quella della morte per fame prima dei suoi figli e poscia sua, avvenute nell’antica torre della Muda. In questo pezzo sentirete parlare di tradimento (il peccato più grave in assoluto) e di traditori, e quindi di accuse, incriminazioni e sfuriate.

Ora non vorrei, dal mio canto, aver assestato il colpo di grazia all’ancor vivo ghibellin fuggiasco; voi, dal vostro, siate indulgenti con me, evitando per una volta di spedirmi all’inferno.

Antonio Mellone

 
Di Redazione (del 13/08/2021 @ 12:14:17, in Comunicato Stampa, linkato 825 volte)

Si è chiuso favorevolmente l’iter amministrativo presso l’Ufficio Nazionale Marchi e Brevetti che ha definito tale possibilità, anche in relazione al marchio Pasticciotto di Galatina®.

L’Amministrazione Comunale ha voluto in questo modo dotarsi di uno strumento di comunicazione che permetterà di rafforzare il legame identitario tra il dolce tipico cittadino ed il territorio. Un legame creato nel corso dei secoli attraverso l’operosità di maestri pasticcieri che hanno saputo conservare l’originalità della ricetta e che oggi ci permette di vantare una diffusa presenza di pasticcerie artigiane di alta qualità.

In questi giorni sono iniziate anche le iscrizioni alla neonata “Accademia del dolce”, associazione cittadina di pasticcieri che avrà, in accordo con l’Amministrazione Comunale, l’utilizzo del marchio. Verrà concordato un disciplinare di produzione che garantisca l’originalità e l’artigianalità del prodotto permettendo quindi di utilizzare apposite vetrofanie ed una comunicazione univoca che, nel rispetto di ogni singola produzione, racconti il territorio e la sua tradizione dolciaria.

Nel progetto rientra anche il lavoro per l’attribuzione della DE.CO (Denominazione Comunale) che è un riconoscimento a quei prodotti ritenuti “tipici”, o legati storicamente al luogo di produzione, con l’obiettivo di censire e valorizzare i prodotti agroalimentari e le tradizioni legate alla storia ed alla cultura del territorio, così da promuoverle e garantirne la sopravvivenza.

 
Di Redazione (del 12/08/2021 @ 23:02:36, in Comunicato Stampa, linkato 710 volte)

Dopo il successo di Sauris in Friuli (in allegato uno stralcio dell'articolo de Il Sole 24ore visionabile integralmente al seguente link  https://www.ilsole24ore.com/art/sauris-rinasce-il-cashback-AEVGgyb?refresh_ce=1) e l'attesa per l'appuntamento in Costa Smeralda Sardegna a settembre, partono i preparativi per l'evento che si terrà a Galatina dal 18 al 20 marzo 2022.

Il progetto, partito ufficialmente a maggio, dopo un primo quadrimestre di incontri nel territorio, entra nella sua fase di sviluppo. E l’impegno ha premiato Galatina, che è stata scelta come Borgo del Cashback, tra i primi in assoluto, ed ospiterà in primavera un evento alla quale parteciperanno famiglie e professionisti da tutta Italia, che avranno l’opportunità di conoscere la Città, degustare le sue squisitezze (il pasticciotto in primis) e vivere delle esperienze nelle aziende convenzionate.

“Sarà un’occasione importante – afferma Antonio Torretti, referente del progetto Tutti insieme x Galatina – per far conoscere la nostra Città in un periodo che solitamente non vede la presenza di molti turisti. Uno strumento di marketing reale per valorizzare le bellezze architettoniche, gastronomiche e culturali di Galatina, per invogliare le centinaia di persone presenti a decidere di scegliere come meta per le proprie vacanze la nostra città.

 
Di Michele Scalese (del 11/08/2021 @ 17:08:36, in Comunicato Stampa, linkato 675 volte)

Il Circolo PD “Giovanni De Benedetto” di Noha, con il presente atto, dichiara apertamente la presa di posizione nettamente contraria alle ultime dichiarazioni del Presidente della Giunta Regionale Michele Emiliano, mediante le quali lo stesso esprime sostegno al candidato Sindaco del Comune di Nardò Pippi Mellone, esponente della destra neterina.

Con non poco imbarazzo non possiamo esimerci dal ribadire come - soprattutto nell’odierno scenario sociopolitico - sia utile tracciare una decisa linea di confine tra destra e sinistra, contrastando per questo un pensiero nazionalpopolare di quanti sfruttano il nostro Partito per un proprio tornaconto, mancando di rispetto ai tanti militanti che contrastano quotidianamente il pensiero di una destra populista e priva di qualsivoglia valore morale. Se così non fosse si darebbe vita ad una classe politica annacquata e prostituita intellettualmente a qualsivoglia linea di pensiero.

 

Canto notturno di un pastore ...

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