Di Albino Campa (del 22/04/2012 @ 16:29:49, in NohaBlog, linkato 3081 volte)

Comunico quanto di mia conoscenza, in merito alle unità facenti parte del cosiddetto "Castello di Noha"  ossia che come confermato dai diretti interessati, sono stati acquistati tutti i locali al piano terra, compresi quelli delle cossiddette "Casiceddhre ".

Mi rifaccio a quanto confermato dai nuovi inquilini (o più precisamente da uno di questi).

Oltre che confermare la circostanza, non sono in grado di dare altre precisazioni, in quanto non ho curato professionalmente la fase finale delle trattative.

 

Al di fuori dell'aspetto professionale esprimo una mia considerazione di carattere personale:

Condivido fino in fondo battaglia che state conducendo unitamente ad altre associazioni di Noha per la salvagurdia della testimonianza storica dell'intero complesso.

In tal senso fu anche tutelato con la classificazione (A1) di centro storico in fase di redazione e approvazione del PUG.

 

Mi auguro solo che i nuovi occupanti diano maggior valore alla struttura, con un recupero compatibile e di vera salvaguardia.

 
Di Antonio Mellone (del 20/04/2012 @ 08:00:01, in NohaBlog, linkato 3752 volte)

Per riprendere il discorso iniziato con l’articolo a mia firma dal titolo “Il candidato” apparso recentemente su questo sito, vi racconto un aneddoto realmente accaduto.

Qualche giorno addietro, m’incontra per caso a Noha un signore di mia conoscenza (non ne dirò ovviamente il nome) che dall’interno della sua macchina, abbassando il finestrino mi fa: “Allora ti stai cimentando!?”

Non ci voleva mica una laurea alla Bocconi per capire subito due cose: la prima, che alludesse ad una mia candidatura alle imminenti amministrative per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale di Galatina (a ridaje!) e la seconda, strettamente connessa alla prima, che avesse letto il mio succitato articolo (o che quanto meno avesse visto la vignetta satirica di Marcello a corredo di quell’articolo).

Insomma, si vedeva da mille miglia di distanza quanto il mio interlocutore giocasse in qualche modo a fare lo gnorri.

Dico subito che il suo tentativo di sfottò (?) fu stroncato da una mia battuta spontanea e fulminea che giocando con l’assonanza - e non con l’etimologia del gerundio che aveva utilizzato l’astante - fu la seguente: “Ormai lo dovresti sapere a memoria che sono contrario al cemento!”. E gli ribadivo anche che quell’Antonio Mellone, candidato, non era il sottoscritto (che invece è candido, vale a dire senza macchia di tessere partitiche).

E’ stata sufficiente questa risposta lapidaria per lasciare a bocca asciutta l’amico che in una manciata di nanosecondi se la svignava scomparendo dalla mia vista...

 
Di Antonio Mellone (del 12/04/2012 @ 00:00:00, in NohaBlog, linkato 2613 volte)

Scorrendo le liste degli aspiranti ad un seggio in seno al consiglio comunale di Galatina mi sono per caso imbattuto in un Antonio Mellone, candidato dal Partito Democratico. Dapprima m’è sorto il dubbio che m’avessero candidato a mia insaputa (cosa che oggi fa tanto trendy), ma questo sospetto è stato fugato da una lettura appena più attenta dei dati.

Orbene, a scanso di equivoci, vorrei subito dire che nessuno mi ha candidato senza il mio permesso e che quel signore - che non ho il piacere di conoscere di persona - non è che un mio omonimo dal quale pare mi distingua più di un elemento.

Intanto l’aspirante consigliere comunale è della classe del 1961, mentre il sottoscritto ha la ventura (qualcun altro potrebbe dire la fortuna, o la sfortuna, a seconda dei punti di vista) di essere nato sei anni dopo, cioè nel 1967.

 
Di Albino Campa (del 08/04/2012 @ 00:09:29, in NohaBlog, linkato 1884 volte)

.........

 
Di Antonio Mellone (del 30/03/2012 @ 07:30:00, in NohaBlog, linkato 2936 volte)

Nel 1519, Raffello così scriveva al papa Leone X, che lo aveva incaricato di censire e disegnare le cadenti antichità di Roma: “Ma perché ci doleremo noi de’ Goti, Vandali e d’altri perfidi nemici, se quelli li quali come padri e tutori dovevano difendere queste povere reliquie di Roma, essi medesimi hanno lungamente atteso a distruggerle?

Queste parole vergate cinque secoli fa dal Sanzio sembrano non solo attuali, ma indirizzate proprio a noi altri, nohani del 2012.

Ho già detto altrove che Noha non è una città per turisti in fila con tanto di guida poliglotta (anche se – incredibile ma vero! – è capitato anche questo). Ma, come attestato ormai da schede storiche, libri, articoli, raccolta di firme e trasmissioni televisive, Noha presenta finalmente un patrimonio culturale di tutto rispetto. Purtroppo, accade sovente di ignorare i tesori a noi più vicini, forse perché nascosti in un angolo oscuro, in atteggiamento di umiltà o ritrosia; o perché su di essi non s’è mai fermata la superficiale attenzione degli uomini, che cercano lontano le cose belle, proprio perché non sospettano neppure che esse siano tanto vicine, in mezzo a noi.    

Fosse solo questo! A volte non ci contentiamo di snobbare i nostri beni culturali nostrani (e chi ne parla e ne scrive) ma con pervicace ostinazione finiamo per diventare noi altri i vandali (qualcuno direbbe vangàli) immemori della nostra stessa identità.    

A volte sono i proprietari stessi di questi beni che - con l’ebete consenso di qualche firma facile apposta in qualche ufficio comunale da qualche dirigente di bocca buona - non sapendo (e ormai non volendo) dare un valore all’oro che si ritrovano per le mani, permettono lo scempio diuturno che è fatto di dimenticanza, di miopi interessi, di caprino oltraggio, di oscurantismo, dunque, di mattoni e cemento senza se e senza ma, a ridosso di questi beni. E questa è storia contemporanea: solo chi gioca a mosca cieca anche da adulto non s’accorge di quello che sta accadendo ad uno dei beni culturali più singolari di Noha, e al povero giardino di aranci e zagare che lo circondava fino all’altro giorno. Io credo che una proprietà che permetta che il suo patrimonio sia devastato non è degna di possederlo: certi beni dovrebbero essere di chi se li merita!

Il patrimonio storico-artistico di Noha non ha un valore puramente speculativo e teorico, ma ha anche una “missione sociale”: quella di rendere l’ambiente nel quale viviamo più prezioso e civile. Se non salvaguarderemo il nostro patrimonio (che dovrebbe essere “comune”) saremo un territorio senza futuro. I beni culturali sono la nostra antimafia. Senza di essi la mafia (che purtroppo esiste eccome!) la farà da padrone, nei secoli dei secoli. Amen.

Un ultima chiosa.

 
Di Albino Campa (del 09/03/2012 @ 15:44:55, in NohaBlog, linkato 2249 volte)

LIBERA. Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie, presieduta da don Luigi Ciotti nasce il 25 marzo 1995 con l'intento di diffondere legalità, partecipazione e giustizia. TERRE di PUGLIA-LIBERA TERRA è il nome della cooperativa sociale fondata il 31 gennaio 2008 da giovani pugliesi per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla Sacra Corona Unita. Nei comuni di Torchiarolo e San Pietro Vernotico vi sono circa 30 ettari di vigneto e uliveto, nel comune di Mesagne altri 20 ettari coltivati a grano, carciofi, pomodori.

SABATO 10 MARZO 2012
ORE 9 –CONTRADA RONCELLA –Noha di Galatina (LE)
Responsabilità e Partecipazione per la potatura di un uliveto confiscato
Due piccoli passi, insieme ai tantissimi piccoli passi che stanno muovendo l'Italia verso la XVII GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE che si terrà a Genova il 17 Marzo 2012.

 
Di Marcello D'Acquarica (del 08/03/2012 @ 00:00:00, in NohaBlog, linkato 2113 volte)

8 Marzo 2012

..........

 
Di Antonio Mellone (del 01/03/2012 @ 07:00:00, in NohaBlog, linkato 3875 volte)

Tra le tante novità storiche introdotte dalla buonanima dell’Osservatore Nohano non si può non menzionare quella delle vignette satiriche. Si badi bene: qui non si sta dicendo che codeste scenette umoristiche illustrate fossero cosa ignota ai nohani; si sta invece ribadendo il fatto che vignette satiriche a contenuto glocal (ma soprattutto local con personaggi e situazioni nohan-galatinesi) siano comparse per la prima volta nella storia della nostra comunità su quel giornalino che fu ciclone benemerito per alcuni, iattura per altri. E questo proprio grazie all’arte e al genio enciclopedico di Marcello D’Acquarica, maestro d’amore per Noha.

Le vignette di Marcello si contano ormai nell’ordine delle centinaia di unità (se non proprio delle migliaia) e da un po’ di tempo a questa parte abbiamo la fortuna di goderne via web quasi quotidianamente - così come si fa con la tazzina del caffé mattutino - ammirandole nella sua rubrica “Una vignetta al giorno”, regolarmente aggiornata  dall’Albino Campa, patron di questo sito.

Confesso che, tranne qualche rarissima eccezione, mi piacciono le vignette di Marcello; le trovo esteticamente belle, originali, e poi ancora sagaci e mordaci al punto giusto. Certo, è capitato anche a me di dissentire da qualche sua striscia satirica, diciamo così, poco felice o poco azzeccata. Ed ho anche espresso codesto mio disappunto, scrivendone liberamente sul sito di Noha. Ma una cosa è dir questo (di una vignetta), un’altra è indire le crociate contro una persona (vi assicuro mitissima) che fa dell’arte e della libertà del pensiero il suo modo di essere e di fare.

 

Incontro con Antonio Mellone, fondatore de L’Osservatore Nohano

Come è stato il 2011 per la nostra Galatina e qual è la tua speranza per 2012?

Queste le domande fatte al collega Antonio Mellone, direttore de L’Osservatore Nohano.

<L’Osservatore Nohano, la rivista on-line del sito www.noha.it, di cui sono stato editorialista nonché uno dei fondatori (ma non “il direttore”: figura che non è mai esistita per questo periodico atipico e un po’ clandestino) ha cessato di esistere lo scorso 9 gennaio 2012, dopo un lustro di nove uscite mensili puntuali come un orologio svizzero.

Abbiamo deciso di smettere per scelta strategica, pensando che L’Osservatore Nohano avrebbe forse dato più fastidio da morto che da vivo. Ciò detto, ribadisco il fatto che il sito noha.it continua ad essere vivo e vegeto e ricco di contenuti. Anche attraverso questo sito (il discorso vale anche per gli stupendi ed utilissimi siti di Galatina, che consulto ogni giorno) si può riuscire a scorgere nella vita quotidiana locale molti elementi di generalità ed universalità.

 

Canto notturno di un pastore ...

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