Dal 4 Aprile al 2 Maggio, per cinque settimane consecutive, ogni lunedì (dalle 14.45 alle 15,28 circa) Gianmaurizio Foderaro curerà e condurrà Radiounomusica Special Musicultura, un programma cucito addosso, per l’appunto, su Musicultura. Ogni volta tre quarti d’ora per ascoltare i brani finalisti, familiarizzare con i rispettivi autori, accogliere a sorpresa le testimonianze di colleghi che ce l’hanno fatta, non che le impressioni degli studenti delle Università di Macerata e di Camerino, che seguono da vicino tutto l’articolato iter selettivo del concorso.
Ma c’è anche un secondo appuntamento con gli artisti finalisti di Musicultura, che sempre su Radio 1, per cinque sabati consecutivi (dal 9 Aprile al 7 Maggio) saranno ospiti e protagonisti di Stereonotte.
Nel periodo di programmazione radiofonica, Il pubblico potrà approfondire ulteriormente la conoscenza di questi artisti visitando i siti web www.radiouno.rai.it e www.musicultura.it, dove troverà anche le indicazioni complete per votare la canzone preferita e scegliere così due degli otto vincitori.
I numeri a disposizione, da completare aggiungendo il codice dell’artista prescelto sono: 899.03.03.36 da telefono fisso, e 47.70.776 per gli sms, entrambi attivi dalle ore 14,45 di lunedì 4 Aprile. L’introito del televoto (dedotti i costi del servizio) sarà devoluto alla Comunità di Sant’Egidio a sostegno delle adozioni a distanza.
Le canzoni di Musicultura 2011 sono pronte a debuttare anche sulle frequenze di Rai Italia Radio, che le rilancerà oltre confine. Da lunedì 11 aprile, sarà Rossella Diaco a curare la programmazione dei sedici brani e le interviste ai loro autori nell’ambito di Taccuino italiano e di Notturno italiano.

Il brano di CARMINE TUNDO in arte ROMEUS  che ha presentato al FESTIVAL di MUSICULTURA 2011 dall' 11 Aprile sarà in onda su RADIO RAI 1

 
Di Albino Campa (del 05/04/2011 @ 21:59:30, in NohaBlog, linkato 3134 volte)
Per cosa viviamo? È una domanda alla quale ognuno cerca di dare una risposta nella propria vita. Non siamo sicuri se valga la pena vivere per i soldi, la famiglia, la casa, il lavoro, l’amore. C’è chi accumula ricchezze, chi sperpera, chi vive nella povertà più assoluta, chi sceglie di abbandonarsi al caso. Ma di quello che stiamo facendo, cosa ci rimane? Una casa dove poter invecchiare? Chi siamo stati noi in questa vita? E se a me non rimane niente, cosa rimane a voi di me? Forse la mia eredità o forse solo il ricordo. Molto poco direi. Eppure ci affanniamo dalla mattina alla sera come se dovessimo dare conto a qualcuno del tempo. Il tempo che oggi ci viene messo a disposizione dall’Assoluto (ci viene dato perché esso non sa cosa farsene del tempo),il tempo, dicevo non è più considerato un diritto, un dono. Le ore devono “volare” per noi, non trascorrere, come se sempre avessimo fretta che arrivi il dopo. Ma cosa c’è dopo? Siamo sempre in ansia perché arrivi presto il domani, come se l’oggi fosse passato inutilmente.
 
Di Albino Campa (del 25/03/2011 @ 12:11:13, in NohaBlog, linkato 2200 volte)

Utilizzerà Internet, la Rete, il Web per raccontare un mondo spesso sconosciuto, fatto di emozioni, di sofferenze, di voglia di vivere. Lo farà per aprirsi alla realtà circostante, per dire "io ci sono: conoscimi". Lo farà attraverso le nuove tecnologie, perché sono più immediate, veloci, dirette. "Darà voce a chi sente le voci", una frase forte pronunciata dal presidente Maria Mazzone, per far comprendere il vissuto intenso di tante persone. Si tratta della società cooperativa sociale "L'Adelfia" che, in tutto il territorio pugliese si occupa da quasi trent'anni di persone disagiate e con problemi psichici. Non bastava il giornale "Cantieri", L'Adelfia ha deciso di entrare in rete per aprire le sue porte attraverso il progetto "La nostra voce in web".

 
Di Albino Campa (del 21/03/2011 @ 12:05:38, in NohaBlog, linkato 3450 volte)

Andrea Ferreri, conquista un prestigioso terzo posto in quello che rappresenta il massimo evento sportivo per le arti marziali cinesi

Verrebbe quasi da dire, “dalla Cina con furore”: ecco a voi la medaglia di bronzo dei mondiali di kung fu-Sanda, Andrea Ferreri. Ebbene sì, il ragazzo di Noha torna nella sua Galatina al termine della nota competizione continentale tenutasi ad Hong Kong. La conquista del prestigioso terzo posto in quello che rappresenta il massimo evento sportivo per le arti marziali cinesi, inorgoglisce tutto il Salento e in particolare il ds della polisportiva Zen Shin Antonio Buono, premiato con la targa di miglior coach della competizione iridata.

Il maestro galatinese traccia gli obiettivi agonistici del ragazzo: “Il prossimo match di Andrea è previsto nel mese di giugno a Parigi per l’Euro Liga; al momento ci godiamo il risultato storico appena conseguito. La manifestazione mondiale si ripete una volta l’anno e tra due edizioni, l’evento avrà luogo a Vercelli; in prospettiva, uno stimolo in più per impegnarci a far meglio”. Un bronzo che vale come un oro per il giovane Ferreri, unico atleta italiano nella categoria dei -56 kg tra una moltitudine di orientali. Dopo le prime scalate al vertice, il diciottenne salentino ha dovuto cedere solo in semifinale dinanzi al beniamino di casa e principale favorito al titolo; atleta cinese sconfitto poi nella finalissima a causa dei traumi all’arto inferiore sinistro infertigli dal granitico salentino.

 
Di Albino Campa (del 21/03/2011 @ 00:00:00, in NohaBlog, linkato 2938 volte)

Il 21 marzo, primo giorno di primavera, è stata istituita nel 1999 dalla Conferenza Generale dell’UNESCO la Giornata mondiale della poesia.

Ma cos’è la poesia? Non è semplice dare una risposta a questa domanda, forse perché non esiste una risposta. A scuola ci insegnano che la poesia è un genere letterario, come il teatro e la prosa; i nostri professori ci invitano a studiare i poeti e a leggerne le poesie, a fermarci a riflettere sui contenuti e ad analizzare la struttura del testo.

È solo allora che ci rendiamo conto che occorrono fiumi di parole per provare a interpretare il pensiero di un poeta; giriamo intorno alle parole, le scuotiamo come fossero rami di mandorlo e ce ne stiamo in basso, a bocca aperta, ad aspettare che qualcosa cada giù, ai nostri piedi.

Quei versi ci sembrano innocenti, musicalmente incantevoli, ma soffermandosi un attimo a riflettere, provando magari a rileggerli più volte, è inevitabile non essere turbati da una qualche visione sconvolgente, controcorrente e inusuale allo stesso tempo, del mondo. Quello che fino ad un attimo prima ci circondava, l’universo intero, assume un nuovo aspetto, un nuovo significato, una nuova veste, grazie appunto al suggerimento del poeta.

Poesia, quindi, potrebbe essere a mio dire, la visione interiore del mondo che ognuno di noi si porta a spasso nella vita e che solo in pochi riescono ad esprimere. Le parole esistono perché noi le abbiamo messe al loro posto e dovremmo essere noi a sceglierle: poeta, quindi, è l’uomo in grado di addomesticare le parole.   

 

Il nome di Romeus è tra i finalisti di Musicultura, il festival della canzone popolare d'autore 2011. Un grande in bocca al lupo da parte tutti noi!

Musicultura ha scelto le sedici proposte che accedono alla fase cruciale del concorso. Sedici artisti per sedici canzoni stilisticamente eterogenee, accomunate da un’urgenza espressiva che fotografa un’Italia in musica desta, tutt’altro che ripiegata su sé stessa. In un panorama musicale segnato, a volte afflitto, dal pullulare dell’effimero c’è o no bisogno di talenti che abbiano realmente qualcosa da dire e che anche per questo siano potenzialmente in grado di durare nel tempo? La risposta di Musicultura a questa domanda è affermativa. Da qui la ricerca, condotta con trasparenza e dinamismo, di un “certo tipo” di proposte.

E in questa XXII edizione,
ecco le “ipotesi” artistiche che Musicultura si sente di segnalare:

 
Di Albino Campa (del 28/01/2011 @ 21:37:16, in NohaBlog, linkato 3987 volte)

Eccovi un bellissimo video che ritrae la sala prove e registrazioni di Carmine Tundo, in arte ROMEUS, cittadino di Noha, arredata con strumenti musicali e con gli olii su tela che le fanno da sfondo.
Come si potrà vedere, qui si fondono musica e pittura, suoni e immagini.
Ancor più bella questa musica e queste immagini in quanto figlie di artisti nohani.
Ma qual è l'artista per eccellenza, amica dei plurisecolari ulivi di Puglia, se non la splendida PAOLA RIZZO? E qual è la voce più rock e graffiante di questo inizio secolo italiano se non quella di Romeus?
Buon ascolto e buona visione.

 
Di Albino Campa (del 17/01/2011 @ 13:57:07, in NohaBlog, linkato 2874 volte)
L’idea di un Palazzo della Cultura mi ha sempre affascinato, ma mai del tutto convinto. Il mio dubbio è soprattutto di origine semantica. È facile, infatti, fraintendere il significato di quest’espressione figurata che, se presa alla lettera, vorrebbe associare alla cultura un qualsiasi palazzo, ma nella fattispecie rappresenterebbe una maniera originale e garbata di dire che la cultura ha un punto di riferimento all’interno della città. Il problema è che, delle volte, si preferisce ricorrere alla formula "Palazzo della Cultura", avvalorandola in genere con nomi di persone che illo tempore hanno realmente prodotto cultura, esclusivamente per mettere a tacere fastidiosi "scrupoli di coscienza".
Mi spiego meglio. La cultura, a mio parere, non può essere racchiusa in un palazzo, non è un bene sociale contenibile, ma è soggetta ad un continuo riciclo, a un movimento incessante, delle volte impercettibile, ma sempre presente. Allo stesso tempo è anche importante individuare luoghi strategici all’interno della città, in cui vien facile coltivare una cultura di cui tutti possono servirsene a piacere, quando lo desiderano e in maniera del tutto gratuita. Quindi il Palazzo diviene il luogo in cui è facile trovare la Biblioteca Civica "P. Sicialiani", il "Museo Civico P. Cavoti", la biblio-mediateca, la sala convegni "C. Contaldo" e il Centro Progetto Giovani, quivi non relegati per scontare pene di alcun tipo, ma soltanto per comodità.
 
Di Albino Campa (del 10/01/2011 @ 21:37:07, in NohaBlog, linkato 6784 volte)

Per comodità cerco, e a volte ci riesco, d’arrivare in abbondante anticipo a lezione. Oggi però (7 gennaio per chi scrive) sembra proprio non sia la mia giornata fortunata: ho già sette minuti di ritardo e ancora non ho preso posto nella sala “C. Contaldo” del Palazzo della Cultura a Galatina, dove il Prof. Paolo Maria Mariano dovrebbe tenere la sua lezione. Mi ci vuole poco comunque a trovare una seggiola, a togliere fuori dal taschino carta e penna e attendere con pazienza l’inizio dell’esposizione.

Premetto che questa è la prima volta che prendo parte alle lezioni dell’Università Popolare “Aldo Vallone” – che non è l’Università della terza età, come il Prof. Virgilio ci tiene giustamente a ricordare porgendo il suo invito ai più giovani – e se mi si chiede di spiegare i motivi di questo ritardo (il secondo), sono sincero, dovrei inventarmene qualcuno di sana pianta. Di sicuro, però, sarei in grado, semmai fosse necessario, di legittimare la mia presenza alla lezione di oggi, e comincerei proprio commentando quello strano“Una casa lungo la Neva”, ora proiettato nella prima slide.

 

Canto notturno di un pastore ...

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