dic222010
Il Tar annulla le autorizzazioni del Comune per l’interramento dei cavi e blocca i lavori di un impianto fotovoltaico in contrada «Robertini Piccola» nella periferia di Galatina.
Il provvedimento del Tribunale amministrativo di Lecce è giunto nei giorni scorsi in accoglimento di una apposita istanza proposta da alcuni cittadini proprietari di terreni nell’area individuata per il progetto.
Motivo del contendere un nulla osta rilasciato dal Comune di Galatina ad Italgest Photovoltaic per l’interramento di alcuni cavi elettrici per l’impianto fotovoltaico su una strada denominata “Robertini piccola” di proprietà privata dei cittadini frontisti.
I lavori di scavo erano necessari per consentire il passaggio di un cavidotto dell’impianto fotovoltaico da 6,5 megawatt autorizzato con determinazione del dirigente del servizio energia della Regione puglia, previa autorizzazione del Comune.
Decisamente contrari a tali lavori i cittadini che, per bloccare la realizzazione dell’impianto, avevano deciso di presentare ricorso al Tar.
Il giudice amministrativo ha ritenuto legittima la richiesta di annullamento reputando incontestabile il fatto che la strada vicinale individuata per i lavori di scavo “sia sostanzialmente utilizzata solo dai proprietari dei fondi frontisti e non assolva quindi alle esigenze più generali relativi alla circolazione stradale; esigenze che potrebbero portare a concludere per la sussistenza di un qualche diritto di uso pubblico sull’area di proprietà privata”. Per il Comune di Galatina il diritto di uso pubblico doveva essere desunto dalla richiesta di alcuni proprietari di asfaltare il tratto stradale.
Valutate le ragioni addotte dai cittadini rappresentati dall’avvocato Fabio Lazari, il presidente della prima sezione del Tribunale amministrativo, Antonio Cavallari, ha accolto il ricorso disponendo per l’annullamento del nullaosta rilasciato dal Comune e le relative autorizzazioni all’interramento dei cavi elettrici.
fonte: lagazzettadelmezzogiorno.it
ago022013
Il 19 luglio 2013 è stato firmato l’atto di impegno tra la regione puglia e la società SASP INNOVATION s.r.l. per la realizzazione del progetto ECOMOBILI-TRE, risultato vincitore del concorso “Principi Attivi 2012-Giovani Idee per una puglia migliore”,classificandosi al secondo posto della graduatoria finale.
Con il progetto ECOMOBILI-TRE verrà sviluppata e realizzata un’alternativa idea di ecomobilità urbana basata su una nuova tipologia di veicolo come mezzo di locomozione, consistente in una bicicletta a pedalata assistita elettricamente avente due ruote anteriori ed una posteriore. Caratteristica peculiare di tale bicicletta è quella di essere “basculante”, ossia quella di poter essere guidata in modo del tutto analogo ad una bicicletta tradizionale con singola ruota anteriore. Infatti, nonostante la doppia ruota anteriore, la bicicletta basculante si inclina lateralmente in curva garantendo la stessa manovrabilità di una bicicletta tradizionale e la stessa possibilità di districarsi agevolmente nel traffico cittadino.
Il vantaggio nell’utilizzo di due ruote anteriori consiste in una maggiore sicurezza e stabilità rispetto ad una bicicletta tradizionale, aspetti da tener fortemente in considerazione nella mobilità urbana dove il pericolo di caduta è elevato a causa della frequente presenza di fondo sconnesso e di pavimento stradale con scarsa aderenza.
L’utilizzo della doppia ruota anteriore è ancor più indicato per le biciclette a pedalata assistita, poiché in questo caso il rischio di caduta è addirittura più alto, visto che la velocità media di percorrenza di tali veicoli è superiore a quella di una bicicletta di tipo “muscolare”. Se a tutto ciò si aggiungono i vantaggi legati all’utilizzo della pedalata assistita elettricamente, che permette di percorrere in modo economico ed ecologico tragitti più lunghi di quelli percorsi con una normale bicicletta, si ottiene una miscela di elementi potenzialmente vincenti per la diffusione della mobilità ecosostenibile.
L’idea costituisce fondamentalmente un’innovazione di prodotto basata su principi di sicurezza e di ecomobilità sostenibile ed in forte coerenza con le attuali esigenze di risparmio economico, di aumento della sicurezza stradale e di riduzione dell’inquinamento ambientale.
Il progetto, che verrà sviluppato in partnership con il comune di Zollino (LE), l’Unione dei Comuni della Grecia Salentina ed il comune di Galatina (LE), è nato dall’esperienza nel campo dei veicoli dei due giovani ingegneri Antonio Sponziello e Alessia Santandrea che hanno messo a punto l’idea della bicicletta basculante proteggendola con il brevetto internazionale “Tilting Three-Wheeled Vehicle with Innovative Mechanical Assembly”. La presentazione del veicolo avverrà nella primavera del 2014 mediante dei veri e propri test drive aperti al pubblico che ne giudicherà le prestazioni mediante la compilazione di un questionario di valutazione.
Per informazioni sul progetto scrivere a antonio.sponziello@libero.it
![]() |
![]() |
|
Vincitore del concorso Principi Attivi 2012 – Giovani Idee per una puglia migliore
nov082010
Mercoledì 10 novembre 2010 alle ore 16.00 presso il Palazzo della Cultura “Zeffirino Rizzelli” nella Sala C. Contaldo in Piazza Alighieri, organizzato dal Comune di Galatina, il 2° convegno dal tema: “CDR Stato delle conoscenze in campo ambientale e sanitario in materia di coincenerimento”.
Interverranno:
Modererà il dibattito il giornalista Danilo Lupo.
ago172014
Mimino Montagna non smette mai di stupirci. Stavolta si è felicemente trovato al centro dell’esistenza mediatica molto probabilmente a sua insaputa. Giornali e televisioni locali hanno presentato il nostro sindaco come il paladino della salvaguardia degli ulivi del Salento, che dico, di puglia: un ecologista inflessibile, un ambientalista irriducibile, un verde incredibile (ai suoi stessi occhi).
Infatti, il nostro eroe armato di penna (speriamo non di sega) vorrebbe debellare la Xylella fastidiosa: sicché, grazie alla collaborazione di un badante, il consigliere comunale Antonio Congedo, ha inviato a sua eccellenza il Prefetto di Lecce una viva e vibrante missiva in cui si è fatto promotore di un “tavolo istituzionale” (si auspica non in legno d’ulivo) con tutti i sindaci della provincia attraverso il quale chiedere “approfondimenti su tutti gli agenti causali del “Complesso del disseccamento rapido dell’olivo”; confermare la presenza di Xylella fastidiosa mediante l’applicazione di tecniche diagnostiche integrate secondo quanto previsto dai protocolli ufficiali EPPO; definire la patogenicità e la virulenza del ceppo di Xylella fastidiosa rilevata sulle piante infette; definire il ruolo delle piante ospiti e dei vettori nell’epidemiologia del batterio; sperimentare delle cure agro ecologiche volte alla salvaguardia del patrimonio olivicolo e spontaneo del Salento”. Iniziativa encomiabile, non c’è che dire. Già me lo vedo Mimino nostro intento a studiarsi di notte e di giorno tutte le carte sulla Xylella fastidiosa (fastidiosa a questo punto soprattutto per lui) cercando di capirci qualcosa, e sicuramente con l’intento di convincere tutti gli altri sindaci del circondario a preservare “l'inestimabile patrimonio arboreo di questo territorio”.
Peccato che accanto al dottor Jekyll(ella) ci sia anche il lato B di mister Montagna. Ed è qui che nasce il dramma. Sì, perché non si sa bene se “l’inestimabile patrimonio arboreo di questo territorio” possa essere preservato, per dire, anche cementificando 26 ettari di campagna collemetese per l’impianto di un pantomatico Mega-Porco commerciale, strombazzato come la panacea dei nostri problemi economico-occupazionali con l’ausilio dei due (questi sì) sempreverdi slogan: “volano per lo sviluppo” e “ricadute occupazionali”. Ovvero se la salvaguardia di questo patrimonio valga soltanto per gli alberi degli altri comuni e non anche per quelli del suo feudo di Galatina (come la quercia vallonea che sta per essere asfaltata da una striscia di cemento, che con un certo sense of humour si osa definire circonvallazione – che guarda caso fa rima con lottizzazione ndr).
Ancora. Non si capisce come sia possibile conciliare il Montagna A dal B allorché da un lato il suo consiglio comunale delibera a stragrande maggioranza la contrarietà al TAP che dovrebbe sbarcare sulle coste di Melendugno (con falcidia non solo di flora marina ma anche di vegetazione terrestre), mentre quando si tratta di metterci la faccia, per esempio ritirando la sponsorizzazione istituzionale al comitato festa patronale del suo paese, fa finta di non coglierne il nesso, nicchia, mantiene le distanze come un “re tentenna” qualsiasi, facendo il paio con il don Abbondio della situazione.
Come credere a questi amanti della natura a targhe alterne che, forse senza accorgersene, fanno di tutto - con comparti edilizi, aree mercatali, circonvallazioni inscritte che non circoscrivono, mega-porci commerciali, impianti di compostaggio ana(l)erobico di 30.000 tonnellate annue, aborti di supermercati fuoriporta (vedasi Lidl), palestre inservibili (ovvero fruibili solo come installazioni di arte contemporanea), asili infantili buoni solo per essere inaugurati - per far mancare la terra sotto i palieddhri, non riuscendo mai, chissà se per dislessia congenita o per interessi di bottega, a proferire un perentorio “Stop al consumo del territorio”?
E come la mettiamo con il fatto che il suo capobastone, cioè il nostro beneamato Matteo Renzi, sì quello che sembra voglia governarci a colpi di tweet, afferma per esempio di vergognarsi di andare a parlare dell’accordo Gazprom o di South Stream “quando potrei raddoppiare la percentuale del petrolio e del gas in Italia e dare lavoro a 40mila persone [sic!] e non lo si fa per paura delle reazioni di tre, quattro comitatini”?
E’ vero: come la mettiamo, mister Montagna, con questi “quattro comitatini” che perlopiù sono composti da gente per bene, che si battono per le coste ioniche e adriatiche premiate con tante Bandiere Blu, che lottano per un’economia sostenibile (che dovrebbe poter contare sulla qualità dell’ecosistema mare-territorio), che si oppongono alle strade a quattro follie (una per tutte la devastante ss. 275), che sono preoccupati di veder incombere tante piccole Costa Concordia al largo dei litorali pugliesi, che vogliono difendere il vero oro blu ed i suoi orizzonti dalle torri petrolifere, che sono terrorizzati dall’incubo degli scheletri di metallo a poche miglia dalla costa, che temono come l’ebola le chiazze nere di residui oleosi e di altri indicibili inquinanti, che non s’inchinano agl’interessi delle multinazionali le quali non la vogliono mica smettere di spolpare il mondo?
Non so se Mimino Montagna dopo aver ottenuto “l’importante attestato di stima da parte di Matteo Renzi nei confronti della persona e della sua azione politica […] che hanno fatto della nostra Città uno dei centri di riferimento del movimento renziano […] (cfr. comunicato del comitato “Galatina Cambia Verso con Matteo Renzi” del mese di novembre 2013) sia o meno d’accordo con le parole del suo boss costituente (o prostituente a seconda dei punti di vista), pappa e ciccia con il noto pregiudicato assegnato ai servizi sociali.
Nel caso Montagna sconfessasse il suo capobanda sarei pronto a chiedergli scusa a caratteri cubitali. In caso contrario io sarò ancora una volta destinato a beccarmi del profeta di sventura (non è la prima volta), anzi del professorone (per questo titolo mi sono a suo tempo attrezzato) e soprattutto del gufo (secondo i neologismi renziani); mentre mister Montagna potrà aspirare con fiducia ad uno dei cento seggi del nuovo Senato di non eletti e soprattutto nominati.
Cari i miei venticinque lettori, sapete cosa penso? Meglio gufo che cuccuvascista come loro.
Antonio Mellone
ott182010
Marcello D’Acquarica
lug152013
- Ha l'Amministrazione Montagna chiesto, in occasione del rendiconto intermedio di liquidazione illustrato nell'incontro del 28 giugno u.s., al Dott. Spagnulo perché una società che sostanzialmente ha solo debiti e crediti, dopo un anno dall’inizio della liquidazione, non ha ancora risolto il proprio iter?
Galatina in Movimento
Galatina Altra
Nova Polis Galatina
Movimento per il Rione Italia
mag032017
Il Comune di Galatina collaborerà con l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza nelle attività volte alla prevenzione e contrasto all’evasione fiscale, secondo criteri di efficienza, economicità e collaborazione amministrativa. È quanto ha deciso il Commissario Straordinario Guido Aprea mediante un apposito atto deliberativo, che mira a sottoscrivere e far proprio un protocollo d’intesa trilaterale, mirato per l’appunto alla lotta contro l’elusione fiscale. L’intesa, formalizzata nella mattinata di oggi a Lecce tra il dottor Aprea ed il colonnello Salsano, comandante provinciale della Guardia di Finanza, discende dall’accordo del marzo 2016 sottoscritto a Bari tra l'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale della puglia, la Guardia di Finanza – Comando Regionale puglia e l'ANCI puglia, che prevede la partecipazione dei Comuni pugliesi al contrasto dell'evasione fiscale ed all'accertamento tramite segnalazioni qualificate relative a diversi ambiti (commercio e professioni, urbanistica e territorio, proprietà edilizie e patrimonio immobiliare, residenze fiscali all'estero, beni indicanti capacità contributiva). Con la sottoscrizione del protocollo di intesa le parti si impegnano a definire le modalità di accesso alle banche dati, necessarie al fine di trasmettere agli Uffici dell'Agenzia delle Entrate competenti le segnalazioni qualificate ed immediatamente utilizzabili per gli accertamenti fiscali. “Si tratta – ha detto il Commissario Straordinario, dr. Guido Aprea – di un importante documento che testimonia la volontà del Comune di Galatina di perseguire buone pratiche e progetti virtuosi, tese a contrastare in modo serio e deciso l’evasione fiscale, una piaga che oltre a causare danni all’economia rappresenta un brutto malvezzo che colpisce i cittadini onesti e rispettosi della legge”. Adesso, dopo la firma del protocollo tra il dottor Aprea, il colonnello Bruno Salsano, comandante provinciale della Guardia di Finanza, ed il Dr. Antonino Di Geronimo, Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate, il Comune di Galatina avrà uno strumento operativo per la lotta all'evasione.
Il Commissario Straordinario Città di Galatina
Dr. Guido Aprea
Il Comandante Provinciale Guardia di Finanza
Col. Bruno Salsano
Il Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate della puglia
Dr. Antonino Di Geronimo
feb222017
Sabato 25 Febbraio, ore 10:00 si svolgerà presso la Sala Pollio - Via Vito Vallone - c\o Chiesa di San Biagio - Galatina l'evento di consegna di 3 DEFIBRILLATORI e 6 corsi BLS-D ai 3 Istituti Comprensivi Polo 1, Polo 2 e Polo 3 di Galatina. La donazione è frutto del taglio degli stipendi dei consiglieri regionali M5S puglia e si inserisce nel percorso iniziato a giugno 2015 con la decisione partecipata avvenuta online, di destinare attrezzature e apparecchiature sanitarie al territorio pugliese.
La prima tappa è stata il 6 ottobre 2016 presso l'ospedale San Paolo di Bari, poi si è proseguito con l'ospedale Santissima Annunziata di Taranto, Gallipoli, Lecce e tanti altri sino a giungere a Galatina. L'occasione dell'evento ha come scopo l'informazione della cittadinanza di Galatina della disponibilità sul proprio territorio di attrezzature salvavita. Sono invitati all'evento i Dirigenti Scolastici, il Primario di pediatria dell'ospedale Santa Caterina Novella di Galatina, il Commissario prefettizio, i comandanti di VV.UU., PS e CC, le associazioni sportive, medici di medicina generale, i pediatri e saranno presenti i consiglieri M5S Cristian Casili e Antonio Trevisi.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Attivisti 5 Stelle Galatina
giu242013
Per info e prenotazioni:
3206932342; 3297669635; 3881197170;
soulkitchen.galatina@gmail.com.
Facebook: soul.kitchen.galatina
Sitoweb: https://sites.google.com/site/soulkitchengalatina
ago092018
A distanza di qualche giorno dalla nostra prima denuncia sulla perdita dei finanziamenti regionali inerenti il piano triennale di edilizia scolastica si rendono necessari ulteriori chiarimenti a beneficio dei cittadini, confusi dalle argomentazioni demagogiche, vuote e pretenziose, date dall’Amministrazione comunale.
Innanzi tutto bisogna chiarire alla città che quelli presentati dal comune di Galatina nella loro quasi totalità non erano progetti (né esecutivi né definitivi) ma dei semplici studi di fattibilità per i quali sono stati incaricati 12 professionisti costati alla collettività oltre 20.000 euro.
Non sappiamo in base a quale criterio o merito (poi ce lo dirà il Sindaco in consiglio comunale) la scelta sia ricaduta su questi professionisti, quel che è certo è che a fronte di un’importante spesa, il risultato è stato scoraggiante se consideriamo i punteggi ottenuti così bassi da collocare Galatina negli ultimi posti della graduatoria.
L’ammissione in graduatoria indica l’idoneità di un progetto o di uno studio di fattibilità ad essere potenzialmente finanziabile qualora ottenesse per l’appunto dei punteggi tali da collocarlo in posizione utile per il finanziamento.
Ebbene oggi è stata pubblicata la graduatoria dei progetti che verranno finanziati e tra le 155 scuole beneficiarie non è presente nessuna delle scuole galatinese mentre figurano quelle di Soleto, Cutrofiano, Seclì ed Aradeo, a riprova che quanto dichiarato dal Sindaco Marcello Amante e dall’Assessore Loredana Tundo non risponde al vero. Erano stati loro infatti, nel tentativo di salvare la faccia davanti all’ennesima umiliazione della nostra città, a dichiarare che i progetti avrebbero ottenuto poco meno di otto milioni di euro.
A questo punto i casi sono due: o il Sindaco Amante e l’Assessore Tundo mentono sapendo di mentire oppure questa amministrazione è buona per qualunque attività (magari in settori dove possano fare danni solo a stessi) meno che a poter fare politica dove invece i danni si ripercuotono sull’intera collettività.
L’unica possibilità che avremmo di ottenere qualche finanziamento si realizzerebbe solo qualora la regione puglia potesse aumentare la dotazione finanziaria di svariati milioni di euro, tale da coprire anche i progetti arrivati ultimi. Una circostanza che noi ci auguriamo ma che, allo stato attuale, appare altamente improbabile e rispetto alla quale l’Amministrazione si è aggrappata nel tentativo di illudere ed incantare i cittadini.
Ciò che appare triste e disarmante davanti a questa ennesima presa in giro nei confronti di una città mortificata, è che una parte di cittadini creda ancora alle illusioni ed ai sogni che questa amministrazione cerca di vendere, mentre in realtà la città sta sprofondando nel nulla più assoluto.
Giuseppe Spoti
Consigliere comunale – Partito Socialista
apr112017
Una Showy Boys Galatina cinica e spietata sbanca Ostuni nella giornata di andata della semifinale play off promozione. La compagine di mister Nuzzo vince per 3-0 nella delicata trasferta in terra brindisina, al cospetto della Pallavolo 2000 Ostuni, formazione che in tutta la stagione, in casa, aveva rimediato una sola sconfitta.
Il valore della vittoria cresce se si considera che i ragazzi della Showy Boys hanno disputato una bella prestazione sia a livello individuale che di collettivo e giocando una buona pallavolo.
Ai bianco-verdi è bastata poco più di un'ora per aggiudicarsi la vittoria e con un inizio di gara "fulminante". Sul punteggio di 2-5 il tecnico dell'Ostuni è già costretto a chiamare il primo time out tecnico. Forte la pressione accusata dai padroni di casa incapaci di reagire agli attacchi e alla grinta della Showy Boys (15-25). Nel secondo set i locali cercano la rimonta e si portano sul 12-10 ma le loro velleità svaniscono presto perché i galatinesi si riportano avanti (12-14). Solo nel finale l'Ostuni cerca di restare in partita ma il parziale si chiude sul 23-25. In vantaggio per 2-0, la Showy Boys torna a colpire e lo fa anche grazie al suo gioco a muro. La difesa tira su ogni pallone e per gli ospiti il finale di partita si fa tutto in discesa (21-25).
Brava la squadra di coach Nuzzo in tutti i fondamentali. Ottimo il servizio che ha fatto saltare la linea di ricezione avversaria e buona la ricezione che ha consentito una efficace distribuzione a tutti i reparti. L'approccio alla gara molto positivo e la voglia di conquistare un successo esterno nella semifinale play off sono stati il motore di una Showy Boys agguerrita e in cui tutte le componenti hanno dato il massimo contributo.
Sabato 22 aprile al palazzetto dello sport "Fernando Panico" di Galatina si giocherà la gara di ritorno che deciderà a chi andrà il pass per la finale play off. In questi giorni, però, c'è da preparare il prossimo impegno della stagione che vede il team di Gianluca Nuzzo partecipare Sabato 15 aprile alla Final Four di Coppa puglia.
www.showyboys.com
ago252021
A Galatina (LE) l’impianto del colosso Colacem produce dagli anni Cinquanta diverse tipologie di cemento. Gli impatti sul territorio sono rilevanti. Cinque organizzazioni, e diversi Comuni, hanno ricorso al Tar regionale per chiedere l’annullamento del rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Provincia. La sentenza, decisiva, è prevista per ottobre
Il cementificio Colacem di Galatina © Atlante dei conflitti ambientali
In Salento non si ferma la battaglia delle associazioni ambientaliste contro il cementificio di Galatina del colosso Colacem Spa, che in puglia produce diverse tipologie di cemento dagli anni Cinquanta. Ad agosto cinque organizzazioni -CittadinanzAttiva puglia, Coordinamento Civico Ambiente e Salute, Italia Nostra, Forum Amici del Territorio Ets, Noi Ambiente e Beni Culturali- hanno deciso di costituirsi nel procedimento pendente presso il Tar di Lecce, ad adiuvandum al Comune di Soleto (LE), relativo alla richiesta di annullare la determinazione provinciale per il rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), rilasciata al cementificio nel 2018 con scadenza nel 2030.
Si tratta dell’ultimo passaggio di una mobilitazione che dal 2017 vede gruppi di cittadini e organizzazioni territoriali denunciare le conseguenze causate dall’impianto sulla salute e sull’ambiente, documentate da ricerche e studi scientifici nazionali ed europei. Nel 2012 l’Agenzia europea dell’ambiente inseriva Colacem Galatina tra le industrie a maggiore impatto ambientale e sanitario, a causa delle sue emissioni, posizionandola al 586esimo posto su scala europea. Secondo l’istituto, erano emesse 584mila tonnellate di ossido di carbonio annue e 2.420 tonnellate di ossidi di azoto con un costo dei danni ambientali e sanitari calcolato tra 37 e 67 milioni di euro. Nel 2019 “Protos”, uno studio coordinato dall’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa e condotto dalla Asl di Lecce per indagare sui fattori di rischio per tumore polmonare in Salento, ha confermato l’esistenza di un cluster tra i 16 Comuni dell’area intorno al sito Colacem: qui, come era già stato indicato in una ricerca pubblicata nel 2014 dall’Istituto superiore di sanità, è stato registrato un sensibile eccesso di incidenza per tumori polmonari rispetto ai casi attesi.
I prossimi mesi saranno cruciali. “La sentenza del Tar di Lecce, prevista per ottobre, è attesa da tre anni. Il percorso è iniziato nel 2018 quando i Comuni di Galatina e Soleto (in adiuvandum a Corigliano d’Otranto, Aradeo, Martano, Cutrofiano e Sogliano Cavour) hanno fatto ricorso al tribunale per chiedere l’annullamento dell’Aia, considerata insufficiente per tutelare i cittadini”, spiega ad Altreconomia una portavoce del Coordinamento Civico Ambiente e Salute a nome delle realtà coinvolte. Il tribunale deciderà se rinnovare o meno l’autorizzazione.
A pesare sulla decisione del Tar saranno i risultati contenuti nelle oltre cento pagine di una consulenza tecnica, richiesta nel 2018 proprio dal tribunale al fine di verificare se le disposizioni della Provincia fossero state idonee a tutelare l’ambiente e la salute e se fossero state rispettate da Colacem. Realizzata durante più di un anno di ricerca dai periti Mauro Sanna, Nazzareno Santilli e Lucia Bisceglia e consegnata lo scorso maggio, “ha evidenziato profonde carenze strutturali e una situazione preoccupante”, prosegue la portavoce. In particolare, si legge nel documento, l’autorizzazione rilasciata dalla Provincia non avrebbe previsto alcuna limitazione né alcun particolare vincolo per l’impiego di petcoke (un residuo solido prodotto dalla raffinazione del petrolio, ndr) in alternativa al carbon fossile. Sono anzi considerati equivalenti.
Inoltre la perizia sottolinea i limiti sulle emissioni e sul loro monitoraggio, considerato discontinuo. Secondo i tecnici, la Provincia non avrebbe considerato che nel forno dell’impianto di Galatina non finisce solo il carbone ma che “è effettuato un recupero di materia di rifiuti per mezzo del loro trattamento termico”. Ma questo dovrebbe cambiare la normativa di riferimento: se fosse applicata correttamente, i limiti alle emissioni di ossidi di zolfo dovrebbero essere pari a 50 mentre quelli previsti nell’autorizzazioni sono il quadruplo; quelli di carbonio organico totale dovrebbero essere pari a 10 ma il limite è di 80.
Intanto nel marzo 2021 Colacem ha proposto una istanza di riesame per rivedere l’autorizzazione già rilasciata dalla Provincia. Si tratta, secondo le associazioni, di un tentativo di arrivare a un accordo che faccia cessare la materia del contendere superando, con un nuovo provvedimento Aia, l’eventuale giudizio negativo del tribunale che metterebbe a rischio il futuro dello stabilimento. Al riguardo si esprimerà la Conferenza di servizi il prossimo settembre. “La sentenza del Tar avrà una rilevanza nazionale”, prosegue la portavoce del Coordinamento Civico Ambiente e Salute. “La nostra organizzazione si è occupata anche degli impatti che Colacem produce sugli altri territori dove è attiva a Gubbio (Perugia) e a Sesto Campano (Isernia). Secondo il ‘Rapporto sostenibilità 2019’ dell’azienda, si prevede di bruciare CSS (combustibile solido secondario) nel forno di Galatina. Un aspetto che ci preoccupa ulteriormente”, conclude.
Ma gli impatti di Colacem non sarebbero riconducibili solo al contestato mancato controllo sulle emissioni. “La produzione di cemento penalizza le attività agricole e altera il paesaggio. Bisogna ricordare che è legata alle cave da cui è estratta la materia prima. Si aggiunge che i mezzi pesanti trasportano il cemento fino ai porti di Otranto e Gallipoli perché il prodotto è destinato principalmente all’esportazione”, spiega Marcello Sicli di Italia Nostra Salento. “Il Salento è già colpito da un ingente numero di cave dismesse e Colacem concorre in modo rilevante al consumo di suolo. Per intervenire con efficacia bisogna considerare il ciclo di produzione nella sua interezza”.
giu052019
Una scelta irrazionale, come può Ager pensare di far confluire i rifiuti organici degli Aro 6-7-8-11 della provincia nel sito di stoccaggio e trasferenza situato tra Galatone e Galatina ?
Quand’anche dettata dall’emergenza, non può essere certamente una scelta condivisa.
È una soluzione insostenibile per il territorio interessato e in particolare per le comunità di Galatina e Galatone, sia per la localizzazione dell’impianto molto vicino all’abitato e a numerose attività di ricezione turistica, che per la viabilità inadeguata e pericolosa, già oggi teatro di frequenti e gravi incidenti.
Per questo, ponendomi al fianco del collega Sindaco Filoni, esprimerò formalmente e fattivamente, in ogni sede o modo, la mia contrarietà a questa soluzione. Da primo cittadino agirò a tutela della sicurezza della comunità galatinese, a salvaguardia dell’ambiente e della salute degli abitanti il territorio.
Allo stesso modo manifesto altrettanta contrarietà per le soluzioni che AGER sembra prospettare e che porterebbero i rifiuti da frazione organica del Salento, per essere smaltiti, al nord Italia o in altre regioni del sud, con un aggravio dei costi. Alla fine a pagare il prezzo più salato saranno i cittadini, ma anche i sindaci che, come sempre, saranno additati come coloro che aumentano i tributi.
Da componente dell’ANCI puglia mi farò portatore di un’istanza affinché, se a tali soluzioni si arriverà, il governo regionale individui una soluzione utile a evitare che i costi di questa “emergenza prevedibile” non gravino sui Comuni e sui cittadini.
Ufficio Stampa Marcello Amante
gen222016
La decisione di lasciare l’incarico tecnico fiduciario di Assessore ai Lavori Pubblici, Sport e Politiche giovanili, assegnatomi tre anni e mezzo fa, trae origine da motivazioni di natura professionale e personale.
Un nuovo impegno professionale sopraggiunto e a cui non posso sottrarmi, mi terrà fortemente impegnato nei prossimi mesi. Per questo motivo è diventato sempre più complicato riuscire a conciliare, impegni professionali e privati con l’azione amministrativa efficace e continuativa che i settori di mia competenza meritano.
Fin dall’inizio del mio mandato è stata una mia prerogativa quella di seguire giornalmente gli uffici di cui mi sono occupato perché ritengo che il lavoro di squadra sia fondamentale per raggiungere i risultati sperati. Ho cercato sempre di esprimere grandi energie ed entusiasmo nel ruolo assegnatomi anche in virtù delle mie competenze professionali e in quest’ottica ho lavorato affiancando e sostenendo gli addetti ai tre settori. E’ stato per me un onore servire la comunità nella quale vivo.
Dei tanti impegni presi per Galatina alcuni sono stati portati a termine, altri sono stati ben avviati o sono state poste le basi per il loro avvio, pertanto, non essendo più le mie competenze tecniche strettamente necessarie, ritengo corretto lasciare l’incarico affidatomi. Sono certo che il nuovo assessore saprà e potrà lavorare in continuità con quanto fatto finora. Rimango comunque a disposizione fornendo la mia esperienza per portare a termine gli obiettivi che questa amministrazione può raggiungere. Ciò che fino adesso abbiamo fatto o quello che avremmo potuto fare lo rimetto al giudizio altrui.
Colgo l’occasione per rinnovare la stima nei confronti del Sindaco Cosimo Montagna, ringraziarlo per avermi dato l’opportunità di vivere un’esperienza molto impegnativa ma edificante e costruttiva e che mi ha permesso di venire a contatto con tantissime realtà e persone interessanti, con i loro problemi, aspirazioni e aspettative. Ho incontrato, ascoltato e collaborato con molte delle associazioni del territorio, grandi risorse per la nostra città.
Nel corso di questo periodo ho apprezzato le qualità del sindaco Montagna: l’impegno, la dedizione, la pazienza, la forza per rappresentare un’intera comunità, e, in particolar modo, la professionalità e la dedizione che l’hanno portato più volte a sacrificare tempo e attenzione alla sua carriera, ma soprattutto alla sua famiglia, per il bene comune.
Un ringraziamento anche a tutti i consiglieri di minoranza e di maggioranza e gli assessori che mi hanno sostenuto nell’espletamento del ruolo politico – amministrativo. Mi lega a loro un sentimento di stima e amicizia.
L’attività di Giunta è stata sempre un lavoro di squadra portato avanti in un clima di grande disponibilità, collaborazione e trasparenza nel rigoroso rispetto della legalità e dell’interesse della comunità.
Ringrazio anche i dipendenti comunali e l’ufficio della Polizia Municipale, tutti secondo le loro competenze e disponibilità, mi hanno sempre coaudivato e consigliato al meglio. Un grazie particolare a tutta la struttura dei Lavori Pubblici, con loro ho condiviso strategie e visioni operative per fare il meglio. Il loro lavoro è una vera risorsa per Galatina. Il lavoro amministrativo per essere efficace deve sempre essere svolto in sinergia tra tutte le componenti amministrative e politiche della comunità.
In ultimo, ma non per ultimo, ringrazio tutto il Partito Democratico che mi ha sempre incoraggiato e stimolato alla risoluzione condivisa dei problemi.
Fare politica è un’esperienza faticosa ma entusiasmante, occorre lavorare per favorire la partecipazione di tutti i cittadini alla vita e alle scelte della comunità.
Di seguito riporto i più significativi interventi effettuati e lo stato di definizione degli stessi da giugno 2012 a gennaio 2016:
Ristrutturazione Cine Teatro Cavallino Bianco. I lotto funzionale
Importo progetto I lotto funzionale: 1.300.000,00 euro
Regione puglia: 800.000,00 euro
Comune Galatina: 500.000,00 euro
LAVORI COMPLETATI al 100%
Inaugurazione Teatro effettuata il 28 novembre 2015.
Ristrutturazione Cine Teatro Cavallino Bianco. II lotto funzionale
Adeguamento funzionale torre scenica e utilizzo completo dei palchi.
Importo progetto II lotto funzionale: 800.000,00 euro
Regione puglia: 800.000,00 euro
Lavori da appaltare e realizzare entro 2016.
Adeguamento e miglioramento rete fognatura bianca Rione Italia
Importo progetto: 700,000,00 euro
Finanziamento: Regione puglia
LAVORI COMPLETATI al 100%
Scuole. Tutti gli istituti comprensivi. Poli 1, Polo 2, Polo 3
Interventi di manutenzione straordinaria scuole Galatina e frazioni
Importo totale progetti: 500.000,00 euro
Finanziamento: Comune di Galatina e Ministero
LAVORI COMPLETATI al 100%
Riqualificazione ed efficientamento Scuola Noha e aree adiacenti.
Importo progetto: 400.000,00 euro
Finanziamento: Regione puglia. Importo da restituire in 10 anni senza interessi.
LAVORI COMPLETATI al 100%
Progetto di messa in sicurezza e rifacimento via Bianchini.
Primo di tre interventi previsti ognuno di 250.000,00 euro.
Importo progetto: 250.000 euro
Finanziamento: Regione puglia (49%) e Comune di Galatina (51%)
LAVORI COMPLETATI al 100%
Progetto di pavimentazione stradale e pubblica illuminazione.
Importo progetto: 300.000,00 euro
Finanziamento: Comune di Galatina
LAVORI COMPLETATI al 95%
Progetto di riqualificazione Corso Porta Luce.
Rifacimento e riqualificazione di Corso Porta Luce, Sostituzione Illuminazione pubblica con Pali Artistici, Realizzazione Pista ciclabile, Rifacimento tappetino stradale, Nuovo rondò incontro via d’Enghien.
Importo progetto: 250.000,00 euro
Finanziamento: PIRU
PROGETTO COMPLETATO AL 70%. I lavori riprenderanno nelle prossime settimane.
Progetto di riqualificazione via principessa Iolanda, via Caforo angolo piazza Alighieri, via Giuseppina del Ponte.
Importo progetto: 250.000,00 euro
Finanziamento: PIRU
PROGETTO COMPLETATO AL 90%.
I lavori riprenderanno nelle prossime settimane.
Progetto riqualificazione Ex convento Santa Chiara.
Importo progetto: 1.000.000,00 euro
Finanziamento: PIRU
Procedura d’appalto dei lavori in corso.
Progetto di Riqualificazione basolato centro storico.
Importo progetto: 500.000,00 euro
Finanziamento: PIRU
Gara effettuata e aggiudicata
Inizio lavori: I lavori inizieranno nelle prossime settimane.
Centro Polivalente viale don Bosco
Finanziamento: PIRU
Struttura inaugurata e utilizzata.
Palestra via Montinari
Finanziamento: PIRU
In attesa di essere concessa in uso.
Asilo Nido viale don Bosco
Finanziamento: PIRU
Lavori completati
Tra qualche settimana l’asilo di via Pavia si trasferirà al nuovo asilo di viale don Bosco.
Trasferimento Uffici Comunali presso l’ex Tribunale.
E’ stato svolto un grande lavoro di squadra per individuate le somme necessarie attraverso la devoluzione dei mutui e rendere possibile l’adeguamento degli ambienti dell’ex tribunale al fine di ospitare molti uffici comunali in un’unica struttura.
E’ previsto che entro il 2016 verranno trasferiti gli uffici LLPP, Urbanistica, Vigili Urbani, Suap e Ufficio anagrafe all’ex tribunale con un risparmio sulla spesa pubblica e un miglioramento del servizio per tutti i cittadini.
Di seguito alcune delle iniziative che hanno coinvolto il settore SPORT:
Utilizzo delle palestre scolastiche comunali
E’ stato difficile coordinare e definire il calendario dell’utilizzo delle palestre scolastiche comunali, ma ogni anno con l’impegno e la volontà di tutte le società sportive si è definito il calendario di utilizzo degli spazi sociali per lo sport.
Festa dello Sport 2014
La festa dello Sport “Sport Day 2014” ha visto la partecipazione di tante società sportive e di tanti ragazzi delle scuole degli istituti comprensivi. E’ stata una tre giorni di sport e partecipazione nello scenario della villetta San Francesco.
Festa dello Sport 2015
Festa dello Sport organizzata in collaborazione con SALENTIADI, le olimpiadi del Salento. Bellissimo evento sportivo interamente organizzato presso il complesso sportivo del Palazzetto dello Sport.
Green Olympic Games
Progetto che oltre a sensibilizzare sulla corretta separazione dei rifiuti per un ambiente migliore ha promosso i valori dello sport tra i più giovani.
Struttura Sportiva di Noha
La struttura sportiva di Noha ha ricominciato a vivere grazie all’impegno di alcune società sportive che l’hanno riaperta e ora quotidianamente è al servizio dei cittadini.
Patrocinio e contributi economici a varie iniziative sportive
E’ stato un piacere e un onore patrocinare numerosissime iniziative sportive tenutesi in questi anni. Un grazie va a tutte le numerosissime società sportive che iniettano energia positiva nel tessuto sociale alimentando lo spirito sportivo dei galatinesi.
Di seguito alcune delle iniziative che hanno coinvolto il settore POLITICHE GIOVANILI:
Chiostro d’Estate. Estate 2012
Concerti, presentazioni di libri, convegni, spettacoli teatrali e musicali nella cornice del Chiostro dei Domenicani, scenario suggestivo ed entusiasmante. Una serie di artisti e iniziative differenti, da Cesko degli Après la Classe al cantante folk milanese Andrea Labanca, passando per serate jazz, convegni, proiezioni di film d'epoca, dj set di artisti locali e il suggestivo concerto di Mino De Santis.
Festa della musica. Giugno 2013
Musica, cultura e arte. Queste le parole chiave della prima edizione a Galatina della Festa Europea della Musica. Dal 21 al 23 giugno 2012 sono stati tre giorni di musica tra rock, pop, hip-hop e musica popolare, presentazione di libri e una mostra di fumetti a cura di Lupiae Comix. Il tutto è stato realizzato all'interno del Chiostro del Palazzo della Cultura di Galatina e in piazza Galluccio. Tra i vari gruppi presenti alla manifestazione, I TOROMECCANICA e la GIOVANE ORCHESTRA DEL SALENTO, diretta da Claudio Prima. E’ stata notevole la presenza di giovani musicisti come i PLUG IN, CAMDEN TRIO, DYING PURPLE, T.GARAGE, SOOP & NINTAI e l’ORCHESTRA SPARAGNINA.
Ciclofficina sociale presso Mercato Coperto
Grazie alla collaborazione di alcune associazioni è nata all’interno del mercato coperto la CiclOfficina Sociale, spazio di socialità, incontro e condivisione. Un luogo dove promuovere la mobilità lenta e sostenibile, il riuso, il riciclo e la partecipazione attiva.
Mercato S…coperto,
Manifestazione realizzata all’interno dell’ex sede del Mercato Coperto in via Principessa Iolanda. Proposta rivolta al mondo giovanile della città che ha bisogno di spazi destinati alla socializzazione. L’iniziativa ha coinvolto le associazioni culturali della Città. L’iniziativa ha avuto lo scopo di rivitalizzare uno spazio di proprietà comunale in disuso, situato al centro della città e che già in passato è stato luogo deputato ad iniziative di partecipazione giovanile .All’interno dell’ex mercato coperto si sono svolti incontri d’autore, musica ed happening di discussione scientifica divulgativa.
Servizio civile nazionale
In tre anni più di venti ragazzi hanno lavorato presso il Comune di Galatina sviluppando progetti nei settori delle Politiche giovanili, Biblioteca Comunale, Museo e Ambiente. Il servizio civile è una iniziativa fondata sui principi della solidarietà sociale e vede i giovani i primi promotori del processo di partecipazione, in grado di trasformare una società in cui il cittadino è solo colui che riceve un freddo ed astratto servizio ad una società in cui tutti hanno la possibilità di essere attivi e socialmente utili.
Rassegna Giovanile NOTE A MARGINE
Note a Margine è stata una Rassegna “periferica” che ha avuto l’obiettivo di coinvolgere ed includere le Periferie della città come luoghi di riferimento alternativi e vitali, da un punto di vista non solo urbanistico ma soprattutto umano e sociale. Luoghi che spesso ispirano forme d'arte e movimenti sociali rappresentanti di un vero e proprio sottobosco multiculturale e multietnico, un workinprogress costante e perpetuo, un laboratorio continuo. Spazi inespressi e inascoltati da recuperare e trasformare, da aiutare ad emergere.
Con l'aiuto dell'associazionismo giovanile è stato scelto di selezionare alcuni “interlocutori d'eccezione” che grazie ai loro contributi hanno potuto affrontare il tema della periferia in luoghi prettamente periferici attraverso dei personali approcci che spaziano dal mondo della musica a quello del cinema, dal teatro alla letteratura, al cibo ai graffiti, dall’hip hop alla street art. La ciliegina sulla torta è stata l’opera regalata alla Città di diversi artisti di graffiti che hanno abbellito, con la loro arte, il muro della scuola di via Ugo Lisi.
Galatina, 22 gennaio 2016
Andrea Coccioli
apr132021
Se i dati sono quelli pubblicati oggi a pagina 3 di Quotidiano di puglia, Galatina ha un inverosimile primato. Occupa il primo posto nella classifica dei “furbetti” della provincia di Lecce che hanno ricevuto la somministrazione della prima dose del vaccino anticovid: sono infatti 771, su un totale di 1753 registrati nella nostra provincia, coloro che sotto la classifica di “Altro” sono stati ammessi tra le categorie con precedenza rispetto ad altre. Queste vaccinazioni sono state effettuate in 23 presso il P.O. S. Caterina Novella e 748 presso in nosocomio cittadino di Via Roma. Il medesimo giornale mette in risalto la circostanza che “Il numero più significativo è quello relativo all’Ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina con 748 vaccinati non riconducibili alle categorie degli operatori sanitari, del personale non sanitario, degli ospiti delle RSA, degli anziani, del personale scolastico e delle forze dell’ordine”.
Una denuncia pesante e che si commenta da sola. Un uso massicciamente distorto da parte di chi doveva organizzare e controllare l’uso delle dosi vaccinali. Noi chiediamo, e lo chiedono anche i cittadini, al sindaco, Marcello Amante, e alla Direzione Sanitaria dell’Ospedale di fare luce su quanto accaduto, verificando gli elenchi e prendendo nei confronti dei responsabili i provvedimenti previsti e annunciati dalla Regione puglia.
Così come sollecitiamo che si proceda con urgenza alla vaccinazione dei soggetti affetti da disabilità e ai loro più stretti assistenti.
PARTITO DEMOCRATICO
CIRCOLI DI GALATINA E NOHA
feb072014
Martedì mattina, 4 febbraio 2014, un collega sottopone alla mia attenzione una pagina del più diffuso giornale locale, cioè “Il Quotidiano di Lecce”, o “Nuovo Quotidiano di puglia”, o come diavolo si chiami, indicandomi un trafiletto in cui si parlava di Noha.
Il collega sa bene, e da tempo, che ho una certa idiosincrasia nei confronti di quell’ammasso di morbida carta a più veli (a mio avviso ottimo per la differenziata) e non tanto perché di proprietà della famiglia Caltagirone (sì, l’Azzurra, figlia di Francesco Gaetano, e moglie in seconde nozze - i valori della famiglia! - di Pier Ferdinando Casini - in nomen omen), ma perché, davvero, preferisco impiegare i ritagli delle mie ore nella lettura di ben altre penne. Non si tratta di snobismo, ma, diciamo così, di personale allocazione ottimale di una risorsa sempre più scarsa come il tempo.
Comunque, quando si tratta di Noha, metto da parte ogni remora, supero ogni barriera architettonica, abbatto steccati e cancelli, e mi fiondo voracemente nella lettura di ogni riga, ogni parola, ogni sillaba che la riguardano, fossero pure vergate, queste righe, sulle superfici più impensate o improbabili del mondo, ovvero riportate su giornali satirici (come in questo caso).
Stavolta, il suddetto collega, inconsapevole, m’ha posto sotto gli occhi un esilarante articoletto, senza firma (per fortuna dell’autore) dal titolo “Primule e lampade per la vita e un premio a don Coluccia” (cfr. il pezzo originale riportato di seguito), in cui l’anonimo “giornalista” (con le virgolette), ovvero pseudo-giornalista (senza virgolette), si esibiva nella descrizione puntuale di un evento che ha avuto luogo a Noha nel pomeriggio inoltrato di domenica 2 febbraio 2014. Così si esprimeva il nostro veggente al passato prossimo: “Domenica sera, invece, Casa Betania ha lanciato 45 lampade volanti, accompagnate da una coreografia di danza sui trampoli […]. Musica ed artisti di strada […]”. Notare l’avverbio invece che rende il tutto più verosimile.
Peccato che domenica sera lo spettacolo in programma de quo non ha avuto luogo per via della pioggia. Anzi è stato rimandato a domenica prossima.
Chissà cosa avrà visto di volante l’anonimo cronista (forse degli asini), o chi si fosse mosso sui trampoli (forse lo stesso “letterato”), e dove l’elzevirista avrà incontrato gli artisti di strada (come lui), o quando il poveretto avrà scorto non uno ma ben “2000 lumi, forniti da Casa Betania, accesi dalle famiglie di Noha e esposti alle finestre delle case [sic!]”, per parlarne così compiutamente. Anzi convintamente, dettagliatamente, qualunque-mente (“mente”, stavolta, è voce del verbo).
Dopo il famoso the future in the past (noto nella grammatica inglese), questo genius loci ha inventato the past in the future (ormai noto nella idolatrica pugliese).
Il giornalista, l’abbiam ripetuto un milione di volte, dovrebbe essere un whatchdog (cane da guardia) e non un hotdog; così come il giornalismo non può essere un copia-incolla continuo, o il riporto di un comunicato stampa.
Purtroppo per questi pseudo-giornalisti nostrani, la verità brilla della sua stessa perspicuità, e non manca mai all’appuntamento delle loro figuracce.
Poi uno dice che il sottoscritto legga solo “Il Fatto quotidiano”.
Ma, signori, secondo voi non è meglio il Fatto che il distratto, il contraffatto, l’accatto, anzi il mentecatto Quotidiano?
Antonio Mellone
apr122018
È arrivata ufficialmente la comunicazione che la nostra Città si è aggiudicata il bando regionale sui fondi previsti per il dipartimento “Sviluppo economico, innovazione, istruzione, formazione e lavoro - sezione istruzione e università”. Il finanziamento, di un milione di euro, servirà per una nuova costruzione e in particolare per dotare, finalmente, il Secondo Polo di una palestra propria. “Siamo orgogliosi di esserci aggiudicati anche questo bando – dice l’assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica Loredana Tundo – perché salvaguardando i bambini e ripartendo dalle scuole e dalla cultura si può costruire l’idea che abbiamo di Città. Dotare l’Istituto Comprensivo II Polo di una Palestra completa e adeguata è un importante traguardo, raggiunto grazie ai fondi messi a disposizione dal Ministero e dalla Regione, che rivendichiamo con orgoglio. La sinergia con le Istituzioni porta a risultati come questo ed è, vista la criticità del momento e le difficoltà in cui versano le casse comunali, l’unica via percorribile.”
Ufficio Stampa Marcello Amante
dic052018
A Noha c’è un bel gruppetto di ragazzi che sta facendo la rivoluzione.
Si tratta del collettivo di Levèra, il centro culturale ubicato in via Bellini, che da un annetto a questa parte sta provando, riuscendovi finalmente, a infrangere l’ancestrale pax locale - intesa purtroppo come penuria di impulsi intellettuali diretti a un elettroencefalogramma per troppo tempo parallelo a (se non proprio coincidente con) l’asse delle X.
Giuro, non pensavo arrivasse a fare di un luogo sufficientemente decentrato, come quello nohano, un epicentro di onde ideali così lunghe da reindirizzare i segnali che pervengono ai nostri sensi (tra cui immagini e suoni) dall’amigdala (sede delle emozioni - soprattutto della paura) al cervello neocorticale (luogo della ragione, del discernimento, e quindi della critica).
Sì, servono più strumenti (inclusa la frequenza di un circolo culturale come questo) per liberarsi dal giogo opprimente del caporalato politico, emanciparsi dal tifo nei confronti dei burattinai di turno, sciogliere il cappio della sempreverde servitù neo-conformista, e superare una buona volta l’analfabetismo funzionale sopra e sotto i palchi dei comizi.
Senza nulla togliere alle altre benemerite associazioni del territorio, di circoli Arci come il Levèra di Noha non ve n’è (scusate il pleonasmo) di uguali in tutta la puglia quanto a numerosità e soprattutto qualità delle iniziative culturali. Levèra - che con licenza poetica potrebbe anche essere letta come parola tronca (dunque come voce del verbo) - non è nata per provocare un terremoto, ma per provare a innescare un bradisismo positivo, un spinta costante verso l’alto, sì da permettere alla nostra Terra di godere possibilmente di più ampie vedute, e magari di più chiari orizzonti.
Levèra ha dato il La a una rivoluzione gentile che passa dalla stagione teatrale (il cartellone 2018/2019 è di tutto rispetto) alla presentazione di libri, dalle lezioni di recupero impartite da insegnanti volontari ai concerti dal vivo (abbiamo avuto artisti già in tournée mondiali), dal cinema (anche con la presenza di registi e attori protagonisti dei film) ai laboratori di scrittura creativa (ne ho usufruito anch’io: voi mi direte: invano), dalla ginnastica posturale ai corsi di danza, dai convegni/dibattiti sui temi di più stringente attualità ai percorsi esperienziali di musicoterapia e arti integrate, alle installazioni artistiche, ai workshop con studenti di ogni ordine e grado…
Il circolo è già frequentato da tanta bella gente, ma c’è un altro po’ di spazio per chiunque abbia ancora voglia di partecipare alle iniziative culturali nohane a chilometri e a spese zero (partecipazione fisica, dico, non tramite un like).
La cultura (ormai è scientificamente dimostrato) è l’investimento che stacca i dividendi più alti.
‘Na parola mo’ a farlo capire a chi, per denigrarti, arriva perfino a darti del colto.
Antonio Mellone
P.S. A proposito di investimenti in cultura, consiglio il recente svelto libretto della mia prof. di Economia Aziendale Paola Dubini: “Con la cultura non si mangia - Falso” (Idòla/Laterza, Bari-Roma, 2018).
lug032012
E’ stato presentato oggi presso la sala convegni del convitto Palmieri a Lecce il progetto estivo Open Days della regione puglia in collaborazione con puglia Promozione.
Per 13 settimane aperture straordinarie in notturna dei luoghi più belli di puglia: il giovedì sarà dedicato alle masserie didattiche, il venerdì alla scoperta di parchi, sport,e natura, il sabato chiese e musei aperti. Open Days ha una caratteristica: è totalmente gratuito e vuole anzitutto stimolare la conoscenza da parte dei pugliesi degli straordinari tesori che insistono sulla regione. Non solo, Open Days sarà anche un punto di riferimento per tutti i turisti che sceglieranno la puglia come meta turistica per la loro estate.
Anche Galatina è stata coinvolta nel progetto Open Days e la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria osserverà un’apertura straordinaria serale fino alle 21.30. Dal 7 luglio si potranno ammirare anche di sera gli splendidi affreschi quattrocenteschi, ogni sabato per 13 sabati consecutivi.
Un appuntamento che potrebbe diventare anche un appuntamento per tutta Galatina ed in particolare per il suo centro storico.
Ed e’ qui che suona il tasto dolente: dobbiamo, ancora una volta, segnalare l’estremo degrado nel cuore pulsante del centro storico di Galatina. Mi riferisco allo squallido spettacolo di Vico Crocifisso ed un tratto di Via del Balzo in cui i terribili odori, percepibili anche dalla più frequentata via Robertini, le scritte sui muri, porte spalancate in cui regna sovrana sporcizia e disordine, non potrà aiutare di certo “il turista felice” che verrà a visitare Galatina. Telecamere a circuito chiuso, quotidiana sorveglianza e, soprattutto, pulizia potranno aiutare a prevenire atti di vero e proprio vandalismo ai danni di un patrimonio comune.
So che l’amministrazione è molto sensibile e saprà trovare la giusta soluzione. Auguro un buon lavoro a tutti per questa estate galatinese già iniziata.
ago122021
Dopo il successo di Sauris in Friuli (in allegato uno stralcio dell'articolo de Il Sole 24ore visionabile integralmente al seguente link https://www.ilsole24ore.com/art/sauris-rinasce-il-cashback-AEVGgyb?refresh_ce=1) e l'attesa per l'appuntamento in Costa Smeralda Sardegna a settembre, partono i preparativi per l'evento che si terrà a Galatina dal 18 al 20 marzo 2022.
Il progetto, partito ufficialmente a maggio, dopo un primo quadrimestre di incontri nel territorio, entra nella sua fase di sviluppo. E l’impegno ha premiato Galatina, che è stata scelta come Borgo del Cashback, tra i primi in assoluto, ed ospiterà in primavera un evento alla quale parteciperanno famiglie e professionisti da tutta Italia, che avranno l’opportunità di conoscere la Città, degustare le sue squisitezze (il pasticciotto in primis) e vivere delle esperienze nelle aziende convenzionate.
“Sarà un’occasione importante – afferma Antonio Torretti, referente del progetto Tutti insieme x Galatina – per far conoscere la nostra Città in un periodo che solitamente non vede la presenza di molti turisti. Uno strumento di marketing reale per valorizzare le bellezze architettoniche, gastronomiche e culturali di Galatina, per invogliare le centinaia di persone presenti a decidere di scegliere come meta per le proprie vacanze la nostra città.
Abbiamo già coinvolto diverse attività e presentato l’evento nel mese di giugno a Bologna, avendo già le prime prenotazioni. Naturalmente, l’invito a mangiare un pasticciotto nella Città che ne ha visto la nascita, è stato uno dei momenti più apprezzati”
Anche per questa ragione, pur essendo in estate, sarà dato supporto a quanti lo chiederanno, saranno distribuite card in alcuni punti della Città e saranno forniti e/o spiegati gli strumenti per ottenere i vantaggi per ogni acquisto.
Oltre alle somme accantonate per Tutti insieme x Galatina, infatti, ogni possessore di card riceverà una % di cashback (ritorno di denaro) per ogni acquisto e degli shopping points (punti con valore economico) da spendere nelle attività cittadine. Per vedere l'elenco delle attività aderenti ad oggi scaricare la app MYWORLD oppure visitare il sito istituzionale. WEB: www.tuttinsiemexgalatina.it EMAIL: info@tuttinsiemexgalatina.it TEL: 3295443270
Per richiedere gratuitamente la card cliccare sul seguente link e compilare con i propri dati:
Antonio Torretti
Valorizzare l’economia locale «La rete di imprese locali che abbiamo creato nell'antico borgo di Sauris ha l’obiettivo di coinvolgere l’intera comunità e sostenere lo sviluppo, anche turistico, del territorio – dichiara Michela Mosconi, amministratrice delegata di myWorld Italia –. Il turismo è uno dei settori più provati dalla pandemia, ma giocherà un ruolo di prima linea per trainare questa ripresa». Gli aderenti che decidono di registrarsi in myWorld non devono sostenere alcun costo e i vantaggi che ricevono consistono in cashback e shopping points (punti speciali che possono essere utilizzati per accedere a offerte speciali delle Pmi Partner). Si riceve il cashback semplicemente scaricando l’app gratuita e creando un profilo con i propri dati. L’idea della direzione di myWorld è quella di estendere questo format in tutte le regioni italiane per dare una spinta propulsiva all’economia locale e valorizzare il territorio sia in termini di visibilità turistica sia in termini di risparmio sulle spese effettuate non solo nelle giornate di festa, ma tutto l’anno. Attualmente sono quattro i borghi che si sono candidati per la prosecuzione del progetto e si trovano in puglia, Piemonte, Liguria e Sardegna. MyWorld è una multinazionale presente in 55 Paesi (ultima entrata la Russia), con oltre 150mila aziende partner e 15 milioni di clienti, che offre programmi e soluzioni di promozione e fidelizzazione clienti in tutto il mondo. |
apr262021
Oggi voglio raccontare una storia, una storia di ordinaria ingiustizia, una delle tante, non la mia, ma quella di mio padre, classe ’48. Oggi, a distanza di un anno dall’inizio di questa pandemia finalmente, seppur in ritardo, è il suo turno per la somministrazione della prima dose di vaccino. Oggi 26 aprile 2021 alle 9,50 siamo in fila insieme per raggiungere quel diritto così tanto atteso. Un diritto che ad oggi sa più di abbracci mancati a nipoti e figli, di telefonate lontane che non hanno il dono della presenza, un diritto che sa che di paura, reclusione e dolore, per chi come mio padre ha perso un fratello in dieci giorni a causa del Covid. Siamo lì insieme al centro polivalente in via Don Bosco a Galatina e sin da subito capisco che non sarà un buongiorno il nostro.
“Mi scusi Signora, ma suo padre non risulta in elenco, deve tornare in farmacia dove ha fatto la prenotazione e lì le diranno cosa fare”. Insieme al volto sgomento di mio padre, tanti altri volti in fila come il suo sono nella stessa situazione, il più dei quali soli, non tutti hanno la fortuna di aver figli disoccupati come il mio.
Torniamo in auto, mio padre inizia ad agitarsi, lo sono anch’io, ma bisogna rimanere calmi, un diritto è un diritto e tutto si risolverà, gli dico. Di corsa arrivo in farmacia, lui mi aspetta in auto, o meglio ci gira intorno per tutto il tempo. Verifico la prenotazione. “È tutto ok signora, ritorni al centro polivalente, non si capisce perché rimandano indietro le persone con tanto di prenotazione, noi dai qui più che stamparne un’altra identica non possiamo fare”.
Torniamo al centro, nel frattempo la protezione civile fa su e giù per cercar di risolvere il problema, i prenotati non in lista aumentano e inizia il malcontento e lo sgomento generale. “I prenotati non in lista da questa parte”, su e giù di gambe e poi, “i prenotati non in lista vengano con me, un medico li attende per parlarci”. Inizia la processione dei disperati al seguito dell’operatore di protezione civile che ci conduce in una stanza.
“Guardate sarò franco con voi, stanno combinando un casino con queste vaccinazioni, perché l’unica cosa che conta e far passare il messaggio che le vaccinazioni stanno procedendo. Non siete in lista perché le vaccinazioni si stanno sovrapponendo, non ci sono dosi previste per voi, ma ci sono 100 dosi di AstraZeneca che se volete possiamo farvi. Proprio stamattina abbiamo ricevuto una circolare che la classe 60-70 anni”, bla bla bla… non presto attenzione, la rabbia prende il sopravvento, mio padre ha 73 anni, diabetico, cardiopatico, ex soggetto oncologico, assume farmaci anticoagulanti e non può fare l’AstraZeneca. Chiedo parola, comunico quanto appena ho riportato al medico e il suo sguardo appena capisce che non può fare quel vaccino volge altrove, avanti il prossimo, caso risolto, grazie e arrivederci. Nessuno in quella stanza ha detto Signor Bellone, prendo nota del suo nominativo, la richiameremo a breve per fissare un altro appuntamento e ricevere la dose di Pfizer a cui ha diritto, ci scusi per il disagio, ma il suo diritto è al sicuro.
Usciamo da quel centro, il volontario della protezione civile ci scorta mortificato, rientriamo in auto e mio padre inizia a piangere e mi dice ”portami a casa, non voglio fare più niente” e lì mi dico “ecco questa è la risposta che il 99% dei “bravi” cittadini davanti alla violazione di un diritto hanno, l’impotenza, la rinuncia, ma io sono o no una disoccupata per giusta causa, sono o no parte di quell’1% che non ci sta più a subire le ingiustizie senza dire nulla. Quel “così vanno le cose” impotente, sordo, oggi non sarebbe stato muto, perché siamo noi a scegliere di subirlo, novantanove volte su cento.
Lo riporto a casa e inizio a muovermi, chiamo il medico di famiglia, racconto l’accaduto alla segretaria che mi dice, “non è possibile, io prendo il nominativo di tuo padre, ma non so se e quando riuscirà a fare il vaccino, lui per età e patologie ha diritto a Pfizer e noi per ora abbiamo ultimato le liste di prenotazione e non so se ce ne saranno altre, ci sarebbe da chiamare i carabinieri”. Carabinieri, parola sentita già più volte nel corso della giornata. Torno al centro polivalente, scettica, ma convinta di volerci veder chiaro. Chiamo tre volte il 112 per richiederne l’intervento, nessuna risposta. Mi rimetto in auto e vado alla stazione dei carabinieri di Galatina, trovo ascolto e comprendo di non esser la prima ad esser ascoltata lì per questioni legate al vaccino, ma l’unica strada percorribile con loro è la denuncia, il coinvolgimento di un avvocato e probabilmente alla risoluzione dell’ingiustizia mio padre sarà già morto di morte naturale. Oppure, altra strada proposta dai carabinieri, è scrivere il mio reclamo nella sezione online prevista dalla Regione puglia relativa ai disservizi sanitari. Uno di quei servizi in cui nella migliore delle ipotesi la risposta è “Gentile cliente, attualmente tutti gli operatori sono occupati la preghiamo bla bla bla…”
Ci sarà un garante per il diritto alla salute? Inizio a cercare informazioni e scopro che esiste. Wow esiste! La figura del Garante per il Diritto alla Salute è stata istituita nel nostro ordinamento dall’art. 2 della legge 8 marzo 2017, n. 24 “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”, meglio nota come legge Gelli, non Licio Gelli, che quella pure è un’altra storia tutta italiana.
Il difensore Civico, nella sua funzione di garante per il diritto alla salute può essere adito gratuitamente da ciascun soggetto destinatario di prestazioni sanitarie per la segnalazione di disfunzioni del sistema dell’assistenza sanitaria. Sale quel minimo di entusiasmo necessario, ma prima di cantar vittoria, cose del tipo basta un poco di zucchero e la pillola va giù, scopro che tale figura, quella del Garante, è nella realtà un centauro, un ippogrifo, una creatura leggendaria annoverata nella mitologia classica, giacchè solo 3 Regioni su 20 risultano aver dato attuazione a tale figura. E la puglia? No, in puglia per inciso pare non sia operativa neanche la funzione del Difensore Civico, pur istituito da legge regionale nel 1981. Pare non sia necessaria, pare che il principio del “così vanno le cose”, di cui sopra, sia un ottimo regolatore delle controversie e che questo basti a sentirsi tutelati nei propri diritti.
Volete sapere com’è andata a finire la storia per ora?
Mio padre, risulta formalmente rinunciatario del vaccino, non può richiedere un’altra prenotazione in farmacia e, a meno che il medico di famiglia non riapra la sua lista interna quando e come non si sa, sarà l’ennesimo caso di privazione di un diritto. Ma è un uomo fortunato, ha una figlia disoccupata che aveva tempo da perder per raccontare questa storia, per lui e per tutti quelli che come lui conoscono solo il verbo del “così vanno le cose e così devono andare”
Mariangela Bellone
lug072011
Eccovi di seguito un articolo a firma di Antonio Mellone sulla nostra 'RadioInOndAzioni' apparso sull'ultimo numero de "il Titano", supplemento economico de "il Galatino", n. 12 del 24 giugno 2012. Insomma W Interet Libero, W la libertà!
La puglia passerà al digitale terrestre entro la fine del corrente anno o al massimo entro il primo semestre del 2012. Questa bella notizia apprendiamo leggendo il calendario del passaggio al digitale. Tradotto in parole semplici vuol dire che per poter guardare i programmi della televisione saremo costretti – come hanno fatto o faranno anche in altre regioni – a riempire le nostre case di alcune scatole chiamate “decoder” da collegare in qualche modo all’apparecchio televisivo. Senza questo decoder le nostre televisioni (a meno che non siano acquistate in tempi recenti con il marchingegno incorporato) diventerebbero un semplice soprammobile.
Fonti più che attendibili ci informano che il digitale terrestre di fatto è un digitale sottoterrestre (o extraterrestre: cioè roba dell’altro mondo), in quanto si tratta di un vero e proprio ferrovecchio, una tecnologia obsoleta morta e sepolta ma temporaneamente risuscitata dall’endemico italico conflitto d’interessi che sembra avere quale obiettivo precipuo quello di far fare i soldi a chi i soldi li ha già: in questo caso i proprietari (più ricchi) delle vecchie reti televisive. Il tutto a discapito dell’innovazione vera, della democrazia e della libertà d’informazione.
Per fortuna la realtà supera l’immaginazione al potere, e il futuro prima o poi arriva. Per fortuna, cioè, a prescindere dalle scelte politiche sceme, c’è una realtà che non vuol perder tempo, che va per conto suo, e soprattutto contro l’archeozoico vento sinistro degli insipienti e gli ottusi. E questa realtà è un mondo in fermento, ricco di idee e di persone libere, pronte a cavalcare le punte più avanzate della comunicazione non allineata attraverso l’utilizzo di una tecnologia che non potrà più essere fermata, tanto meno da un decreto ministeriale.
C’è una tecnologia che invece sta crescendo a ritmi esponenziali (almeno in altre parti del mondo non tanto distanti dal patrio Jurassic Park), ed è la connessione ad Internet.
In rete si possono vedere già da oggi, anzi da ieri l’altro, centinaia di canali televisivi: a condizione che la linea arrivi, che sia veloce e che abbia un costo ragionevole. L’Italia purtroppo sembra relegata ad uno degli ultimi posti quanto a connettività (a momenti la Libia ha più connettività di noi), visto che le suddette tre condizioni necessarie non sono pienamente realizzate, e questo per precise scelte strategico-politiche volte a trasformarci tutti in pecore mute da tosare in tranquillità e possibilmente con il sottofondo della voce del padrone.
Mentre in altre parti del mondo si studiano “ponti unici di comunicazioni”, come sta cercando di fare Microsoft con l’integrazione in Skype di molte piattaforme (MSN, Lync, Hotmail, Outlook, Exchange…), in Italia stiamo perdendo terreno, tempo e denaro con il digitale terrestre e con i decoder. Ma tant’è.
Per fortuna la realtà supera l’immaginazione al potere, e il futuro prima o poi arriva. Per fortuna, cioè, a prescindere dalle scelte politiche sceme, c’è una realtà che non vuol perder tempo, che va per conto suo, e soprattutto contro l’archeozoico vento sinistro degli insipienti e gli ottusi. E questa realtà è un mondo in fermento, ricco di idee e di persone libere, pronte a cavalcare le punte più avanzate della comunicazione non allineata attraverso l’utilizzo di una tecnologia che non potrà più essere fermata, tanto meno da un decreto ministeriale.
Queste persone non bisogna rintracciarle a “Chi l’ha visto?”, né dall’altra parte del globo, ma vivono e operano accanto a noi. Per accorgersene basta aprire gli occhi e magari connettersi in rete.
Uno dei protagonisti della locale rivoluzione cultural-tecnologica in corso è il mite ma determinato nostro concittadino Tommaso Moscara. Il quale, non pago dell’esperienza non semplice di aver dato i natali e linfa continua al cliccatissimo sito www.galatina2000.it, luogo ormai topico di incontro e di dibattito della Galatines’ community, s’è messo in testa anche di “fare la radio”: la neonataRadioIndOndAzioni(d’ora in poi Radioinondazioni).
Radioinondazioni non è una radio come le altre tradizionali che trasmettono con le frequenze in FM. Radioinondazioni – ascoltabile su Galatina2000.it e su Noha.it e sicuramente su altri siti sui quali è stata “importata” – è una web-radio, cioè una radio on-line che permette agli utenti di tutto il mondo di collegarsi per ascoltare in streaming musica e pensieri trasmessi dal computer di un altro.
Moscara ha pensato bene che fosse ora di inondarci di novità a partire da Galatina, la bella addormentata nel Salento, e ha dato vita ad una radio che non è un juke-box senz’anima e a basso costo (i veri costi di una web radio sono il tempo da dedicarle, la determinazione, e la voglia di mettersi in gioco) ma un cuore vivo e pulsante, un collettore dinamico di arte dei suoni e informazioni, un marchingegno che ricorda il tempo rivoluzionario di trenta e passa anni fa, quello delle radio libere (di cui Tommaso sembra aver sempre avuto il pallino).
La prima web radio di Galatina, dunque, è un microcosmo che sta interessando una crescente fetta di pubblico giovanile (giovani di tutte le età, s’intende) grazie anche a quell’aggregatore di ascolti e moltiplicatore di social network che è Facebook, acceleratore di particelle di questa bellissima neorealtà. Sono questi i passi che porteranno anche in Italia il fenomeno che da tempo si registra negli Stati Uniti: cioè il sorpasso degli ascolti delle radio “solo web” su quelli delle radio in FM.
In un futuro non tanto lontano non ci si collegherà alla web radio soltanto stando seduti a tavolino con il computer (e internet) acceso, ma anche in mobilità, tramite I-Phone e altri apparecchi da casa, in auto, e persino in spiaggia, anche senza il bisogno di accendere il computer.
Nella neonata Radioinondazioni s’è voluto addirittura strafare con le novità. Ci sono dei programmi originali ed in diretta come il “Tutti pazzi per la radio” in cui la creatività di alcuni ragazzi straordinari di Galatina si manifesta in forme finora considerate inedite; ci sono programmi culturali di approfondimento sui libri, come quello condotto da Michele Stursi addirittura da Pisa (per una web radio lo studio è il mondo, nel senso che si può avere un ospite “in studio” anche a mille e passa chilometri di distanza); c’è ancora il programma “il Lunedì” condotto da Francesca dalla bella voce e soprattutto dalla dizione finalmente non marcatamente paesana, anzi attenta all’ortoepia, cioè alla corretta pronuncia delle singole parole, e dei suoni della lingua, ma anche alla forma e alla terminologia.
Sì, ci sia consentita questa breve digressione: la radio è una palestra per gli speaker e fare una radio glocal come questa che ha l’ambizione di travalicare gli angusti “confini provinciali” significa anche migliorarsi prestando attenzione all’accento, alla dizione ed alla cadenza, che nei limiti del possibile dovrebbero essere senza pesanti o meschine inflessioni (benché il nostro salentino non presenti intonazioni enormemente difformi da quelle della lingua nazionale). E finanche a Galatina s’inizia ad abbandonare il “carzilarghismo” per prestare finalmente attenzione alla rotondità del linguaggio studiato e connaturale insieme e alla ricerca di una cadenza che non stanchi e che non aberri dalla caratteristica modulazione della lingua italiana. Punto.
Non si può, infine, non citare “Quello che le donne non dicono”, il programma con la musica che si crea addirittura dal vivo. È la trasmissione-spettacolo condotta per due ore di seguito ogni venerdì a partire dalle 19.30 dalla pittrice Paola Rizzo, in diretta dal suo studio d’arte ubicato in Piazza Castello a Noha (e ritrasmessa in replica in altre giornate ed orari). Qui, di volta in volta, viene invitata una band emergente per live acustici in studio, come ad esempio i Rino’s Garden, gli Indi-Ka, i Muffx, gli Adria, i Camden, Gigi Cinto, i Ghigni Five, i Toromeccanica, gli Shotgun, i Jack in the head, e tanti altri ancora. È incredibile la grinta e l’alto livello professionale di questi giovani gruppi dalla firma per lo più anglofona: il che la dice lunga sull’orientamento culturale prevalente.
Radioinondazioni è una radio giovane, alle prime armi, ma con tanta voglia di crescere e di trasmettere musica e programmi, anche di nicchia. Non avendo l’assillo dello share, infatti, su Radioinondazioni si potrebbe perfino parlare di filosofia o di matematica o di diritto o di beni culturali o di educazione civica, insomma di materie che – solo ad evocarle – potrebbero provocare l’urticaria da allergia alla massa dei grande-fratello-dipendenti.
Radioinondazioni ha molta strada da percorrere e, a detta del suo fondatore e dei suoi amici collaboratori, c’è ancora tanto da fare e migliorare, per esempio nella puntualità dell’inizio dei programmi o nell’organizzazione o nella pianificazione del palinsesto o in dettagli tecnici che talvolta hanno fatto registrare fastidiosi fruscii in cuffia soprattutto nel corso di qualche concerto dal vivo… Ma, a pensarci bene, questi sono lussi che Tommaso Moscara può permettersi. Questo coraggioso pioniere, infatti, ha il torto ed il merito di aver fatto la prima web radio nella storia di Galatina.
dic292022
Meno male che il 22 dicembre scorso a Noha, oltre al concerto per i cinquant’anni del Continiello (dico il bell’organo a canne di comunità), erano previsti nel pomeriggio inoltrato ben altri appuntamenti tra piazza San Michele e via Castello, tipo gli artisti di strada, i canti natalizi a cura delle scuole nohane, il mercatino, le caldarroste, l’assaggio dei dolciumi della tradizione, e l’immancabile Babbo Natale con la sua casetta downtown (insomma Magic Christmas contro Magic Crisi), se no davvero non avremmo saputo come riuscire a ospitare nella parrocchiale di San Michele Arcangelo il pubblico suppletivo in aggiunta a quello intra et extra moenia dei melomani (melomani, puntualizzo, non mellomani) che già la gremivano fin dai primi istanti del diciamo soundcheck, non essendovi in commercio né i banchi da chiesa a castello, e men che meno i doppi turni concertistici come pare facciano per esempio a Helsinki; per non parlare poi dei cachet da capogiro – ergo fuori dalla nostra portata - da riconoscere all’organista per gli straordinari.
Sembra che alla fine (miracolo di Natale) entrambe le cose quasi in contemporanea, ma stocasticamente indipendenti, abbiano registrato robusti indici di gradimento.
Tornando al Concerto diciamo che solo chi si cimenta a organizzarne uno arriva a comprendere il senso più profondo dei suoi significato-etimologia-sinonimi-e-contrari. Per credere provate voi a fissarne una data nell’ambito di una rassegna organistica in corso, trovare una chiesa aperta in grado di ospitarne uno (sia di concerto e sia di organo funzionante), contattare un organista disponibile, stilare un programma plausibile, invitare un pubblico deciso ad accorrervi (non è un concerto di Vasco Rossi su spiaggia demaniale eh), e afferrerete all’istante i concetti di Concorso, Accordo, Intesa, Collaborazione, Armonia, Affiatamento et sim., cioè appunto Concerto.
Ed è proprio questo il nostro caso: un Festival Organistico del Salento e il suo direttore M° Francesco Scarcella pronti a dir di sì senza indugio già a fine settembre; il parroco don Francesco che con la sua santa pacienza proferisce l’ennesimo “Eccomi” e, a proposito di alta fedeltà, lavora come gli altri all’invito di fedeli e infedeli; un amico artista di nome Marcello D’Acquarica che collabora no-profit, anzi a perdere, e dedica il suo tempo libero prima alla redazione del cartellone dell’evento che, tra immagini, lessico, stemma, caratteri, tonalità dei colori, orario, logo del ministero della cultura e quello della regione puglia, preposizioni semplici e articolate, ha richiesto undici (un-di-ci) versioni, per non parlare dei raffinati bassorilievi in terracotta con le effigi delle tre torri, dei velieri e dell’organo a canne paesano offerti in dono rispettivamente al direttore artistico, al concertista e al parroco; sant’Albino Campa (martire), patron di Noha.it e di Nohaweb, che ha realizzato il servizio fotografico della serata, e che, insieme a Marcello, ha permesso le riprese video in diretta proiettate su grande schermo grazie agli attrezzi forniti da Tommaso Moscara de “il Galatino” e dal mio collega Antonio Sambati; un programma che viaggia nel tempo e nello spazio, dal XVII secolo ai giorni nostri, dalla Germania alla Francia, da Sava a Noha, e quindi dal Fischer a mesciu Bach e al Greco [se giovedì scorso gli antichi autori avessero per caso ascoltato l’esecuzione dei loro pezzi avrebbero sicuramente esclamato: “Però, che belle opere che abbiamo scritto!”, ndr.]; un pubblico colto e raccolto, in sintonia con i brani proposti e decisamente incline a conceder la lode al “candidato” sotto forma di applausi a scroscio; il prof. M° Antonio Rizzato, severo, accorto, a tratti ieratico, attento a dettagli, disciplina, perfezione di tecnica e suono, ma così umile e indulgente e comprensivo con tutti, disposto a seguire il suo allievo passo passo, divenendone, per l’occasione, addirittura assistente e registrante (sarebbe più o meno come un arcivescovo che serve la messa al suo parroco), e dunque coprotagonista del risultato finale; e infine, ma non ultimo, l’organista savese Mattia Francesco Greco che studia, suona, danza leggero su tastiera e pedaliera, improvvisa e diverte, sta al gioco, e dà vita a un concerto d’organo che, come noto, non solo innalza lo spirito e sana il corpo, ma diventa altresì fatto politico, Vangelo e Costituzione, segno di pace (meglio il suono della bombarda ad ancia dell’organo che il fragore di una bombarda lancia proiettili), nonché tutela dei beni comuni, abbattimento di steccati, lotta alle disuguaglianze, e mai più musica classica o erudita per élites e classi dominanti, ma musica tout court per tutti: “[…] Canne tutte diverse, ma nessuna più importante di un’altra”, scriveva don Donato Mellone che mezzo secolo fa volle questo monumentale “organo vitale”.
Strumento che, confesso, ogni tanto suono anch’io.
Ma in codeste evenienze si parla (e a lungo) di organo a cane.
Antonio Mellone
mar142013
La mattinata del lunedì di pasquetta dalle prime ore dell’alba e fino a mezzogiorno, nelle vicinanze della cappellina della Madonna delle Cuddhrure di Noha, si daranno appuntamento tutti i cavalli della puglia per galoppare, sfilare e trottare su un’area ampia di terreno, bella e ricca di erbe selvatiche.
lug192019
I comuni della provincia di Lecce non si sono lasciati scappare l'occasione: hanno rispettato tutte le regole, potendo godere così dei 6 milioni stanziati in favore di questo territorio nella manovra economica.
A darne notizia per primo è Leonardo Donno, portavoce alla Camera dei deputati del M5S e membro della Commissione Bilancio.
«Il nostro Governo - spiega - ha dimostrato ancora una volta come l'attenzione per i territori ed il sostegno ai sindaci siano assolute priorità. I Comuni in provincia di Lecce, dal canto loro, si sono attenuti alle regole imposte e hanno tutti rispettato i termini ultimi di presentazione dei progetti ed avvio lavori. Così facendo di quei sei milioni non è andato perduto neanche un euro».
Un passo indietro. Nell'ambito della Manovra economica il Governo ha attivato un fondo da 400 milioni di euro destinato ai piccoli comuni, quelli al di sotto dei 20 mila abitanti. Di questi circa 6 milioni sono stati destinati ai comuni della provincia di Lecce.
«Si tratta di fondi da utilizzare per realizzare piccole opere in settori vitali come l'edilizia pubblica, la manutenzione e la sicurezza del territorio - spiega ancora Donno - la manutenzione delle strade, la prevenzione del rischio sismico e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali. I lavori di cui sopra dovevano essere avviati entro il 15 maggio( poi prorogati con lo Sblocca Cantieri al 10 Luglio) . E così è stato. Tutti i Comuni, nessuno escluso, hanno avviato i cantieri entro e non oltre la scadenza imposta».
Più nel dettaglio (e come si evince dalla tabella in allegato) in Legge di Bilancio è stato introdotto un contributo di 40 mila euro per i comuni fino a 2 mila abitanti, di 50 mila euro per quelli fino a 5 mila abitanti, di 70 mila euro per i comuni fino a 10 mila abitanti e di 100 mila euro per quelli fino a 20 mila abitanti. Con il contributo bisogna coprire il 100% dell'importo delle opere. Nessun cantiere deve restare in stand by.
«Questi maggiori investimenti locali -continua Donno- si vanno ad aggiungere ad 1 miliardo di euro di maggiori fondi, derivanti dallo sblocco degli avanzi di amministrazione per i comuni virtuosi. Non solo. Con la norma Fraccaro, contenuta nel Decreto Crescita, il Governo ha stanziato in favore di tutti i Comuni d'Italia, 500 milioni di euro per opere di efficientamento energetico e sviluppo sostenibile. Di questi 21 milioni saranno destinati alla puglia. Più nel dettaglio 6.750.000 euro saranno destinati al comune di Lecce e a quelli della provincia. Sono previste soglie contributive che vanno dai 50mila euro per i comuni con popolazione fino a 5mila abitanti ai 250mila euro erogati in favore dei comuni oltre i 250mila abitanti. Le risorse - prosegue il deputato - finanzieranno opere per promuovere il risparmio energetico negli edifici pubblici e per consentire l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Inoltre i Comuni potranno utilizzare i fondi anche per la messa in sicurezza delle scuole. Infine, si potranno finanziare progetti per la mobilità sostenibile e per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Le opere, in quest'ultimo caso, dovranno essere avviate dai Comuni entro il 15 ottobre 2019, pena la perdita del beneficio economico. Considerando il comportamento virtuoso dimostrato dal territorio, siamo fiduciosi che anche questo finanziamento sia captato dalle amministrazioni nella sua totalità.
Ce la stiamo mettendo tutta per dare ossigeno agli enti territoriali massacrati fino ad oggi dal Patto di Stabilità interno -chiosa il deputato - e dal principio del Pareggio di Bilancio. Per la puglia è per la mia Provincia, si tratta di un’occasione preziosa, una grandissima opportunità per avviare quel grande piano di messa in sicurezza del territorio che i Comuni e le Province, da soli, non sono in grado di sostenere».
Grazie e buon lavoro
Leonardo Donno
lug252017
Importante novità per la stagione sportiva 2017/2018. Acqua Minerale Maniva stringe il proprio legame con la Showy Boys Galatina. Maniva, in qualità di fornitore ufficiale, affiancherà la prima squadra bianco-verde negli incontri del campionato nazionale di I° Livello serie C e nelle sedute tecniche e lo stesso farà con le formazioni giovanili, sia nelle gare federali che negli allenamenti.
Il marchio Maniva, che ha già collaborato con realtà pallavolistiche quali Montichiari e Verona e calcistiche quali, solo per citarne alcune, Milan, Sampdoria, Genoa, Parma, Brescia e Verona, rafforza la sua presenza nel sud Italia e scende in campo con la Showy Boys, storico club di Galatina, per promuovere il progetto “Acqua e Sport”.
Orgoglio per le origini e la tradizione, trasparenza e correttezza della società sportiva, forte spirito di squadra, sana e leale competizione, sono alcuni dei valori che meglio identificano la Showy Boys. In essa si incarnano gli stessi valori di cui deve farsi portatore lo sport per essere maestro di vita e accompagnare la crescita psico-fisica dei giovani atleti. Valori che vengono rappresentati dall’identità aziendale di Maniva che da gruppo di rilievo nazionale nel proprio mercato di riferimento punta sulle persone e sulle loro doti gestionali e commerciali. Obiettivo di questa collaborazione è diffondere uno stile di vita sano, pulito e veicolare il messaggio attraverso la pratico della disciplina sportiva della pallavolo.
La scelta di Maniva di sponsorizzare la Showy Boys assume uno specifico valore se si considera che l’acqua è un elemento essenziale nell’alimentazione di un atleta e che, grazie alle sue caratteristiche di prodotto, l’acqua Maniva ben si adatta alle esigenze di chi pratica attività sportiva. In particolare, grazie al suo pH alcalino, agevola l'eliminazione dell'acido lattico prodotto dal nostro corpo durante l'attività fisica e agevolandone i tempi di recupero.
“Siamo orgogliosi di aver stretto questo accordo di sponsorizzazione – dichiarano dalla Showy Boys - ringraziamo l’azienda per aver dimostrato grande attenzione nei confronti della nostra società sportiva e per aver condiviso progetto e valori”. Dalla sede centrale arriva la risposta di Maniva Spa: “questa collaborazione rafforza il binomio tra lo sport, la pallavolo in questo caso, e l’azienda da sempre impegnata a sostenere e diffondere a tutti i livelli e in molte discipline i principi di uno stile di vita sano ed equilibrato. La partnership con la Showy Boys ci porta in puglia, nel Salento, per una sinergia importante e una forte promozione sul territorio del nostro progetto e dei nostri valori condivisi con la società galatinese”.
www.showyboys.com
ott122016
Nell’ambito del Servizio Civile Nazionale, il Comune di Galatina ha predisposto due nuovi progetti, con i criteri aggiuntivi fissati dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 1230 del 2 agosto 2016, da presentare presso la Regione puglia entro il termine di scadenza fissato per il prossimo 17 ottobre, per la successiva fase di valutazione ed eventuale approvazione.
Una nuova opportunità che l’Ente mette a disposizione dei giovani tra i 18 e i 28 anni che, mossi da uno spirito solidaristico, scelgono di dedicare un anno della loro vita ad un’esperienza di coesione sociale e dunque a favore della comunità, impegnandosi quotidianamente in attività e settori diversificati.
I progetti presentati dagli Enti iscritti agli Albi Regionali sono finanziati dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, con risorse relative all’anno 2017.
Il Comune di Galatina ha predisposto ed approvato per l’invio ai fini della valutazione i seguenti progetti che coinvolgeranno nr. 8 volontari:
Progetto Biblioteca (nr. 4 volontari), mira ad un triplice e ambizioso obiettivo: conferire valore sociale alla lettura, allargare le base dei lettori, piccoli e grandi, aprendosi alla popolazione straniera, e costituirsi come strumento per l’integrazione sociale degli immigrati presenti sul territorio.
Progetto Ambiente (nr. 4 volontari), ha lo scopo di confermare le buone pratiche adottate con la politica ambientale portata avanti nel corso degli ultimi anni e capace di trasmettere spunti di conoscenza, al fine di disegnare percorsi partecipati e condivisi tra le componenti scolastiche, sociale e decisionali del territorio.
Con riferimento ai criteri aggiuntivi l’Ente ha previsto la co-realizzazione della formazione generale, in seguito alla eventuale approvazione dei suindicati progetti, insieme al Comune di Cutrofiano anch’esso impegnato nella predisposizione di una proposta progettuale.
Per i progetti presentati nell’anno 2015 e approvati dalla Commissione Regionale (per un totale di 12 unità) e per i quali si è proceduto ad acquisire le relative domande di ammissione alle procedure di selezione, si comunica che a breve, e con apposito avviso sul sito dell’Ente, saranno convocati i giovani ammessi a partecipare.
CITTA’ DI GALATINA - UFFICIO STAMPA
mar062014
Leggendo i comunicati stampa stilati dalla Roberta sul tema del compostaggio, il primo dubbio che salta in mente è: ma questa ci è o ci fa? E considerato che i suoi compagni di merende a palazzo Orsini non battono ciglio (e a dire il vero nemmeno i membri mosci della sedicente opposizione) possiamo qui tranquillamente chiederci, includendoli tutti insieme appassionatamente: ma questi ci sono o ci fanno?
In uno dei suoi interventi così scrive la vice-sindachessa sui siti di Galatina e dintorni: “Come annunciato [dalla stessa infallibile papessa, ndr.] il Comune di Galatina ha formalizzato la sua candidatura ad esser sede di un impianto di compostaggio, con lettera del 15.2.2014 inviata al Presidente dell'ATO Lecce, dott. Paolo Perrone [toh guarda, chi non muore si rivede: uno dei più illustri esponenti della famiglia proprietaria della Pantacom srl, quando uno dice il caso]. Con tale comunicazione il Comune [per favore, la prossima volta, dopo la parola Comune aggiungete l’espressione “tranne uno: Antonio Mellone”, che a questo punto sta seriamente pensando di cancellarsi dall’anagrafe cittadina, ndr.], ha espresso, in linea con quanto previsto nel Piano Regionale dei Rifiuti, la volontà di realizzare sul proprio territorio un impianto di compostaggio integrato, che comprenda cioè sia la fase anaerobica che quella aerobica” [ma sì, mettiamo tutto insieme, non facciamoci mancare nulla, se è festa è festa per tutti, ndr.].
Poi uno per farsi un’opinione prova a leggere “il Quotidiano di Lecce”, e si mette l’anima in pace. E sì, perché il lettore, poveretto, in quell’accozzaglia di carta, almeno nella pagina in cui si parla di Galatina, cosa ti trova? Ma ovviamente il riporto del comunicato-stampa della Roberta (con la sua bella foto sorridente - sempre quella) già apparso sui suddetti siti internet. Sì, signora mia, qui pare funzioni così: il giornalista-pubblicista-nostrano, anziché fare il cane da guardia dell’informazione (come richiesto dai manuali), sembra scodinzolare a destra e a manca come un qualsiasi cane da passeggio o da riporto. Con un bel copia-incolla, un po’ di virgolette e qualche frase a casaccio – e, già che c’è, allegando pure l’asserzione di qualche politico della sedicente oppositore - ti confeziona in quattro e quattro otto un bell’articolo-sandwich, pronto per l’uso promiscuo.
Peccato che il malcapitato lettore (ma certe volte uno se le cerca: ma cambi quotidiano, no?) scorrendo quelle locuzioni non ci capisca una beneamata mazza, e soprattutto non sia spinto a chiedersi se tra le righe dei comunicati di volta in volta scodellati urbi et orbi si nasconda qualcosa d’altro, come, per esempio, delle incommensurabili stupidaggini. Ma sai, ci sono giornalisti e “giornalisti”: i primi, senza virgolette, sempre più rari, di inchiesta; gli altri, con le virgolette, da siesta.
Ma se uno si studia ben bene le carte (diciamo che lo dovrebbe fare ogni cittadino degno di questa carica), si documenta, chiede informazioni agli amici, magari tra i ricercatori universitari (nelle facoltà di Chimica, di Agraria, di Ingegneria, per dire), oppure effettua delle ricerche un po’ più oculate in internet, capisce che qui c’è qualcosa che non quadra, e che soprattutto c’è poco da scherzare.
Intanto diciamo che il sistema aerobico e quello anaerobico - per il trattamento della frazione dell’umido dei rifiuti da trasformare eventualmente in fertilizzante - sono due cose diametralmente opposte [ma la Roberta vorrebbe farle tutte e due contemporaneamente, integrandole, ndr].
L’aerobico degrada la sostanza organica in modo, diciamo così, naturale, senza produrre gas combustibili. Questo sistema, se utilizza sostanza organica derivante da raccolta differenziata spinta, fatta per bene, produce fertilizzante ottimo per l’agricoltura, sotto forma di compost di qualità. Ma per questa roba non ci sarebbe il bisogno di creare un mega-impianto da 30.000 tonnellate. Solo i pazzi o i criminali auspicherebbero una cosa del genere [quindi si farà certamente qui da noi, ndr.]. Nei paesi dell’Europa del Nord, per dire, si usa compostare la materia organica a livello micro, di quartiere o al più di comune, e non macro con la creazione di ecomostri inutili, dannosi e costosi, come quello che si vorrebbe impiantare in chissà quale area del Comune di Galatina.
L’anaerobico, invece, agisce per lo più a caldo (azionando delle pompe di calore), e produce metano ed altri gas di scarico (dai quali i nostri amministratori, attraverso cogeneratori, pensano di ottenere energia termica, elettrica e soprattutto “pulita” – come se qui in puglia non producessimo già quattro volte tanto l’energia di cui necessitiamo, con tutte le centrali elettriche che ci circondano: dal fotovoltaico all’eolico, senza considerare Cerano e compagnia bella. Volete scommettere sul fatto che questi per convincerci ci racconteranno pure la favola della riduzione del costo della bolletta energetica?). E poi con l’anaerobico bisogna per forza ragionare in termini di 30.000 tonnellate di rifiuti. Se fosse inferiore questo tonnellaggio il marchingegno rischierebbe di incepparsi.
Ma l’anaerobico, oltre ai gas, produce anche “percolato” (vocabolo derivante da per-colare, è intuitivo), una porcheria liquida che inquina il suolo e la falda acquifera per molti moltissimi anni.
Ma i danni non finiscono mica qui: il rifiuto esausto dell’anaerobico, poi, si fa finta di “stabilizzarlo” con l’aria (con successivo processo aerobico) al fine di ottenere un prodotto che in maniera truffaldina viene ancora una volta definito “compost”, ma che invece è una roba di infima qualità, o comunque di gran lunga inferiore al compost aerobico. Il più delle volte gli scarti di questo tipo di “compostaggio” sono dei nuovi rifiuti da portare ancora una volta – indovina dove? - in discarica. Si tratta di un materiale che se si utilizzasse nelle campagne provocherebbe la contaminazione del terreno e quindi delle piante, in saecula saeculorum.
Nei prossimi giorni torneremo in argomento: ci sono ancora un sacco di chicche da approfondire e raccontare a chi vuol intendere (agli altri è inutile ca li fischi). E non siamo che all’inizio di questa via crucis.
Ebbene sì, gli esponenti dell’amministrazione Montagna devono sudarselo per davvero questo Oscar per il loro nuovo film dal titolo: “La grande monnezza”.
Antonio Mellone
gen292013
Eccovi di seguito il dettaglio del discorso di Giuseppe Cisotta, del quale, sabato scorso - in occasione della stupenda (e molto partecipata) festa di ringraziamento presso la Masseria Colabaldi indetta per l'ottima riuscita del presepe vivente di Noha - è stato pronunciato a braccio un condensato molto sintetico per via dell'emozione dell'interessato
Buonasera a tutti, e grazie per aver accettato l’invito per questa serata, spero piacevole per tutti.
Il presepe vivente di quest’anno, a detta di molti, è stato un presepe da dieci e lode. Quello che fino ai primi di novembre sembrava impossibile, nell’arco di un mese e mezzo è diventato realtà. Come per miracolo.
Ho visto volti sereni e volti preoccupati, voci fiduciose e voci sfiduciate. Non so se, all’inizio, io facessi parte dei primi o dei secondi.
Ma poi, superata ogni barriera, grazie a voi, ho visto finalmente donne e uomini lavorare con armonia. Non più facce contrite o arrabbiate, e non più voci di capi o duci, ma persone unite da un solo obiettivo: l’amore per noi, per Noha, per la nostra comunità, nel vero clima natalizio.
E’ stata, anche quella di quest’anno, un’esperienza bella, esaltante, una sfida contro noi stessi, superata grazie a tutti.
Se dovessi qui ringraziare uno per uno i protagonisti di questo presepe, dovrei parlare da mo’ fino a domani mattina.
E sicuramente mi dimenticherei di qualcuno.
Sì, perché qui dovrei partire ringraziando i proprietari della masseria per averci permesso anche quest’anno di allestire una vera e propria opera d’arte, per finire citando uno per uno i tecnici, i sostenitori, i responsabili della parrocchia, i vigilanti, il servizio d’ordine, gli addetti al pronto soccorso, i vigili urbani. Ed ovviamente tutti i personaggi del presepe, l’angelo-cantante, e poi i famigliari dei personaggi ed i famigliari degli organizzatori, mogli, padri, figli, fratelli, nonni, sorelle (non fosse altro che per la pazienza dimostrata nel sopportarci).
Dovrei ringraziare chi ha lavorato di giorno e di notte affinché questa antica masseria diventasse un set perfetto per il teatro del presepe più bello del Salento. Ognuno ha lavorato secondo le proprie possibilità, ma certamente senza risparmiarsi.
Dovrei ringraziare anche chi si è occupato della comunicazione, chi della fotografia, chi dei video, chi dei contatti con il pubblico, chi ha disegnato i manifesti e volantini, chi ha dato un parere, chi ha votato sul sito di Noha per le ormai famose “presepiarie”, chi ha stampato i manifesti, chi li ha distribuiti, chi si è occupato dei vestiti dei personaggi, chi ha dato una mano al bancone dell’offerta dei prodotti e chi da dietro le quinte ha prodotto il cibo per i visitatori, chi ha fatto da sponsor ed anche chi mi ha detto di non poter mettere mano al portafogli. Ringrazio davvero anche questi ultimi, perché so che se avessero potuto, avrebbero sostenuto con tutto il cuore il nostro che è anche il loro presepe vivente di Noha.
Ringrazio anche chi ci ha dato delle idee per l’allestimento, ed anche chi ci ha fatto delle critiche (che guai se non ci fossero).
Ringrazio chi ci ha concesso il patrocinio: la regione puglia, la provincia di Lecce ed il comune di Galatina.
Ma dovrei ringraziare anche chi ha trascorso le notti qui in masseria per fare la guardia, chi ci ha preparato qualcosa da mangiare durante i lavori, chi ha prestato i suoi automezzi per il trasporto delle cose, delle strutture, dei bagni chimici, delle luci, degli altoparlanti, del fieno, del legno, dei tavoli; dovrei ringraziare chi ci ha prestato le attrezzature, chi la filodiffusione, e chi ha messo a disposizione quello che aveva di più caro: gli utensili antichi che hanno trasformato questa masseria in un vero e proprio museo degli antichi mestieri e dell’arte contadina.
Dovrei ringraziare anche coloro che hanno messo a disposizione i loro animali da cortile che contraddistinguono il nostro presepe rendendolo particolare, e forse più originale rispetto a tutti gli altri.
E per essere giusto dovrei ringraziare uno per uno anche i cavalli, gli asinelli, i maialini, le oche, le pecore e gli agnellini, i vitelli, i conigli, e via di seguito, che hanno recitato la loro parte nel migliore dei modi. E ovviamente uno per uno le migliaia di visitatori provenienti da ogni parte della provincia di Lecce, d’Italia ed anche dall’estero.
Ma devo ringraziare anche questa stupenda Masseria Colabaldi, le sue mura rugose, il suo cortile, il suo portale, l’atrio, le stalle, il forno, le cucine, le stanze nobili, le terrazze. Abbiamo fatto rivivere questo bene culturale molto caro ai nohani, un monumento che sta in piedi da secoli, sfidando i colpi secchi del tempo.
Grazie a tutti. E grazie anche a tutti quelli che ho dimenticato di citare.
Concludo dicendo che questa esperienza mi ha fatto capire tante cose.
Intanto che la felicità si trova nelle piccole cose, nell’armonia con le persone, con la natura, con noi stessi, nell’ascolto dei nostri figli. Dovrebbero essere i desideri dei nostri figli a dare ordini al futuro.
Io penso che le persone felici non siano quelle che vivono la propria vita nel lusso più sfrenato, ma quelle che vivono pienamente in un piccolo mondo (come per esempio quello di Noha) fatto di strette relazioni basate sulla famiglia e sull’amicizia. Questo presepe mi ha insegnato che siamo sulla buona strada per eliminare le barriere tra di noi, per eliminare dal vocabolario le parole “estraneo”, “egoismo”, “interesse di parte”, “avidità”.
Con questa esperienza abbiamo creato relazione, dialogo, solidarietà, condivisione, comunicazione, rapporto con gli altri, stima reciproca. Mettendo in comune la passione per le cose belle, genuine, senza secondi fini, facendo sparire l’io per concentrarci sul noi, abbiamo ottenuto quella che si chiama “qualità della vita”.
Abbiamo cercato e raggiunto un terreno comune, un cemento sociale, una sfida comunitaria, una forza comune.
Se ci rendiamo conto di questa forza, noi possiamo fare miracoli, e non soltanto a Natale, e possiamo davvero raggiungere qualsiasi obiettivo.
Noi nohani possiamo, anzi dobbiamo dire che non siamo secondi a nessuno.
Con le piccole cose, con la solidarietà senza steccati, con lo scambio gratuito del tempo e dei beni, con la pura gioia di contribuire al bene comune, con l’idea che il beneficio per uno non sia un danno per l’altro, noi riusciremo a far fronte tranquillamente alla crisi che sembra non lasciarci speranza.
Solo in questo modo, restando uniti, aiutandoci e incontrandoci come abbiamo fatto qui alla Masseria Colabaldi per il nostro presepe, costruiremo una corazza forte contro tutte le crisi, e soprattutto daremo un futuro migliore e più umano ai nostri figli. Saremo una comunità migliore.
Qui ho capito, grazie a voi, che il benessere degli altri è il mio benessere.
Grazie a tutti, e buona serata.
Giuseppe Cisotta
nov292019
Nell’udienza al Tar di Lecce del 27 novembre scorso la discussione del ricorso a difesa dell’Ospedale di Galatina è stata rinviata al 6 maggio 2020. Un rinvio necessario a rendere attuale il dibattimento alla luce del nuovo Regolamento ospedaliero varato dalla Regione puglia a settembre e che abbiamo voluto impugnare visto che il nostro diritto alla salute, alla luce dei nuovi provvedimenti, continua a non essere tutelato.
Quello che fa indignare ancora di più è il fatto che Regione e Asl di Lecce continuano a produrre documenti che attestano le buone performance dell’Ospedale e nonostante ciò lo hanno svuotato di discipline essenziali quali Cardiologia, Chirurgia, Ortopedia, Gastroenterologia e Pneumologia. Uno scippo a tutto campo che non ha tenuto conto neppure delle previsioni del Dm 70 del 2015 che negli ospedali di base, tale è classificato Galatina, prevedono una dotazione minima di reparti tra cui ortopedia e chirurgia.
Continuerò a battermi per l’ospedale, visto che chi dovrebbe farlo rimane inerte e non mi riferisco solo all’amministrazione comunale che pure manifesta un silenzio assordante, ma a tutti i consiglieri regionali e ai parlamentari (con riferimento specifico a quelli di opposizione) che non hanno firmato il ricorso sottoscritto da centinaia di cittadini e non hanno assunto nessuna iniziativa significativa limitandosi a passerelle da campagna elettorale.
Assisto a politiche sanitarie con due pesi e due misure: Galatina perde Cardiologia e Pneumologia, Geriatria, ma a Copertino e Casarano vengono lasciati sia la Cardiologia che la Geriatria. In più è stata fatta la forzatura di lasciare Neurologia e Rianimazione a Casarano, mentre a Galatina non si permette di avere reparti che hanno funzionato benissimo e servono visto che la rete ospedaliera è carente di posti letto per quelle discipline tant’è che è quotidiano il ricorso all’extralocazione dei pazienti.
Sono convinto che ci sia una volontà politica mirata a far chiudere l’ospedale di Galatina e la prova la possiamo desumere dal fatto che il punto nascita di Scorrano dovrebbe chiudere su richiesta del Ministero della Salute perché ha un numero troppo basso di parti eppure, con l’ultimo Regolamento che abbiamo impugnato viene potenziato a scapito di Galatina.
La misura è colma ed è inaccettabile il risvegliato interesse per la sanità da parte di quei politici che dovendosi presentare alle prossime regionali cercando di dimostrare un impegno che non hanno mai avuto. Per non parlare poi dell’amministrazione Amante che addirittura si è intestata la paternità dello scempio affermando che è frutto di accordi presi dal sindaco a Bari. Ma le elezioni arrivano per tutti e noi cittadini abbiamo buona memoria.
Mi auguro che la Regione non continui a deliberare atti che dilatano il tempo del processo e allontanano la pronuncia dei giudici che devono dire l’ultima parola sul rispetto del diritto alla salute dei cittadini di Galatina e dei comuni limitrofi.
Il consigliere di opposizione della Lista De Pascalis
Giampiero De Pascalis
ago312015
Per Note a Margine (rassegna estiva a cura dell'Assessorato alle Politiche Giovanili- Galatina) il viaggio e(t)nogastronomico con Pino De Luca e Carlo Vallone il 1 settembre al Palazzo della Cultura
La pagina più bella dei circa quaranta racconti, attorno al vino e ai suoi intrecci umani e musicali, contenuti nel libro “Per Canti e Cantine” di Pino De Luca ospite a Galatina il 1 settembre per la rassegna Note a Margine, è quella dal titolo Romantica.
In sole tre paginette è racchiusa tutta la “visione” di questo poliedrico insegnante di informatica di cinquantasei anni che da anni cura per il “Nuovo Quotidiano di puglia” una rubrica settimanale che narra di cibo e vino, scrive per VinoWay, Affari Italiani ed è vicedirettore della rivista “Leccelente.”:
Il racconto su “Il rosato di Primitivo” inizia così:
“...E quanto è bello riconoscere i propri limiti. Io non so parlar d'amore, né di vino o d'altro. Provo solo a raccontare emozioni e suggestioni che sa provocarmi un calice di sangue della terra, cercando di comprendere quanta fatica d'uomo e quanta sapienza in quel calice si racchiudono e da esso emanano.
Non mi permetto di stilare elenchi ordinari, corredati di stelle, strisce, bicchieri, bottiglie, cappelli o palandrane: solo chi sa per davvero ha diritto d'armarsi di matita rossa e blu ed emettere giudizi e voti. Per parte mia, questo mestiere provo a farlo da molti lustri in un campo assai diverso, fatto di bit, circuiti, fork e join.”
Un libro dunque che racchiude alcuni scritti, rivisitati ed arricchiti, pubblicati fra il 2011 e il 2012 nella rubrica del venerdì del «Nuovo Quotidiano di puglia». Un percorso fra le province di Brindisi, Lecce e Taranto, attraverso campagne e paesi piccoli e grandi, un pellegrinaggio per una quarantina di cantine, visitate spesso senza dichiararne la ragione, arricchito da canzoni vecchie e nuove alcune delle quali sembrano scritte apposta per un vino.
Il risultato è questo consapevole e appassionato atto d’amore per la vite e per la vita, perché “viviamo tempi tristi e amari, sarebbe un crimine non provare ad attenuarne il peso”.
Una serata completata dalla gentile e generosa presenza del Dott. Carlo Vallone e la sua Azienda Agricola Santi Dimitri che per l'occasione ha selezionato il suo miglior vino il Fiano Ruah che avremo l'onore di degustare a fine incontro
Il tutto coordinato dalla professionalità del giornalista Antonio Liguori, il moderatore della serata.
mar202019
Conferenza "Vora Bosco e Grave Rotolo, Finestre aperte sulle Acque sotterranee"
“Le vie dell’acqua” è il titolo della rassegna dedicata alla scoperta del patrimonio e delle criticità geologiche del territorio di Galatina, organizzata da Studio Lagna, con il patrocinio del Comune di Galatina e dell’Ordine dei Geologi della puglia. Si articola in due incontri dedicati ai temi delle cavità carsiche, delle acque sotterranee e della pericolosità idraulica del territorio comunale.
Il primo convegno si è tenuto il 16 marzo presso il Circolo Arci Levèra di Noha (Galatina – LE) ed è stato trasmesso in diretta facebook, disponibile in questo video l’inizio dei lavori e il primo intervento di Mario Parise:
Vora Bosco e Grave Rotolo, sono due inghiottitoi carsici di grande importanza scientifica: ad oggi, sono infatti le uniche cavità pugliesi note, in cui si raggiunge direttamente la falda profonda dall’esterno.
Grave Rotolo, la grotta più profonda di puglia, è situata in agro di Monopoli (BA), nelle Murge di Sud Est; Vora Bosco si apre, invece, a poche centinaia di metri dall’abitato di Noha (LE) e rappresenta un perfetto spaccato della geologia locale.
Un progetto di studio, finanziato dalla Regione puglia, ha permesso il monitoraggio delle acque di falda intercettate dalle due cavità, rendendo possibile la misurazione diretta di una serie di parametri chimici e biologici.
La ricerca, coordinata dal Prof. Mario Parise, geologo dell’Università degli Studi di Bari, ha coinvolto numerosi Enti e gruppi speleologici, impegnati per più di un anno nella raccolta dei preziosissimi dati.
La presentazione dei risultati del monitoraggio ha visto gli interventi di:
Mario Parise – CNR IRPi – Università degli Studi di Bari
“Progetto Vora Bosco e Grave Rotolo”
Francesco De Salve – Gruppo Speleologico Leccese ‘Ndronico
“Attività di monitoraggio di una falda acquifera: Vora Bosco”
Salvatore Inguscio – Laboratorio Ipogeo Salentino di Biospeleologia “Sandro Ruffo”
“La fauna acquatica sotterranea di Vora Bosco”
Ha moderato l’incontro il Presidente dell’Ordine dei Geologi della Regione puglia, Salvatore Valletta
(fonte: www.scintilena.com)
Andrea Scatolini
giu182013
Tre giorni per festeggiare la Festa Europea della Musica. Tra i protagonisti i Toromeccanica, la Giovane Orchestra Salentina di Claudio Prima e il rock, pop e hip-hop di tante giovani band emergenti. Un evento patrocinato da Regione puglia e puglia Sound. Protagonista anche la lettura con i fumetti di “Calleo e i Gatti di Venezia” a cura di Lupiae Comix e POST di Paolo Paticchio.
Musica, cultura e arte. Saranno queste le parole chiave della prima edizione a Galatina della Festa Europea della Musica. Dal 21 al 23 giugno tre giorni di musica tra rock, pop, hip-hop e musica popolare, inoltre la presentazione di libri e una mostra di fumetti a cura di Lupiae Comix, realizzati all'interno del Chiostro del Palazzo della Cultura di Galatina. Tra i vari gruppi presenti alla manifestazione, spiccano I TOROMECCANICA e la GIOVANE ORCHESTRA DEL SALENTO, diretta da Claudio Prima, notevole la presenza di giovani musicisti come i PLUG IN, CAMDEN TRIO, DYING PURPLE, T.GARAGE, SOOP & NINTAI e l’ORCHESTRA SPARAGNINA , gruppi emergenti nel panorama musicale salentino.
La Festa della Musica, nata in Francia nel 1982, ha mosso i primi passi verso uno sviluppo più organico nel 1985 in occasione dell’anno europeo della Musica. Dal 1995, è stato fissato una data ufficiale per l’evento, il 21 giugno. In ogni paese europeo vengono organizzate numerose attività che esaltano il ruolo della musica e cercano di favorire gli incontri tra musicisti provenienti da tutta l’Europa.
L’evento galatinese è organizzato dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Galatina in collaborazione con l’associazione Galatina2000, proponente dell’iniziativa, con l’apporto dei Laboratori Urbani P.Art e l'Associazione Futura Città. La voglia di realizzare la Festa della Musica anche a Galatina, nasce da un esperimento avviato dall’associazione Galatina2000 durante il periodo invernale: ossia MusicalBox Live Cover, un format web trasmesso quindicinalmente attraverso la piattaforma internet della webtv Inondazioni.it dove, dai locali dei Laboratori Urbani P.Art, giovani cover band si sono esibite in diretta streaming.
Sede principale della Festa della Musica sarà il chiostro del Palazzo della Cultura di Galatina dove si svolgeranno una serie di attività culturali che hanno lo scopo di coinvolgere in momenti di socializzazione soprattutto i più giovani. Durante le prime due giornate, attraverso la magia dei libri e dei fumetti, si attenderà il buio della notte per accendere la musica. Venerdì 21 giugno, protagonista sarà il rock e il pop dei PLUG IN, CAMDEN TRIO, DYING PURPLE e T.GARAGE. Mentre sabato 22 giugno sarà il turno del gruppo musicale del Liceo A.Vallone di Galatina, i Safe Crash, con la chicca finale dei TOROMECCANICA, vincitori di puglia Sound e premio della critica al Concerto del Primo Maggio 2013 di Roma, per continuare fino a tarda notte con Sugar Dj, deejay ufficiale di Fashion Holidays by Ditutto.it.
Domenica 23 giugno invece la manifestazione avrà una doppia sede, il Palazzo della Cultura dove inizialmente sarà l’hip-hop a fare da padrone, con i RAIN WORDS, gruppo musicale dell’Istituto Tecnico “M.Laporta” di Galatina, concludendo con il concerto dei SOOP & NINTAI e il dj set finale di Dj Giorgio Rude, uno dei deejay più amati nel genere reggae-hip hop. Mentre seconda location sarà Piazza Galluccio, a illuminarla sarà per prima l’esibizione dell’ORCHESTRA SPARAGNINA ed infine della GIOVANE ORCHESTRA DEL SALENTO, diretta da Claudio Prima.
Associazione Galatina2000
apr162018
L'Ambito Territoriale Sociale (A.T.S.) di Galatina sin dal 2014 continua, anche con la settima implementazione del Programma Ministeriale P.I.P.P.I., a promuovere sui territori dei comuni di Aradeo, Cutrofiano, Neviano, Sogliano Cavour e Soleto, di cui capofila Galatina, una politica d’intervento psicosociale innovativa così come voluto dalla governance dell’Assessorato al Welfare della Regione puglia.
Il Coordinamento Istituzionale dell’A.T.S. , in modo lungimirante, avendone colto negli anni la ricaduta positiva sulle famiglie e sui bambini, ha nuovamente accolto con grande entusiasmo l’opportunità di ricandidarsi a P.I.P.P.I. che ha reso lo stesso Ambito il solo, per la seconda volta, in puglia, a portare avanti il livello avanzato con un bacino di destinatari di ulteriori n. 20 nuclei familiari aderenti allo stesso. In quattro anni, il lavoro di prevenzione messo in campo dalla rete istituzionale attivatasi (Servizi Sociali comunali, Servizi Sociali d’A.T.S., Consultori Familiari, Scuole, Servizi specialistici del Distretto Socio Sanitario di Galatina: Servizio per le Dipendenze, Servizio di Neuropsichiatria Infantile e Centro di Salute Mentale e Privato sociale) ha riguardato una popolazione di oltre un migliaio di cittadini a favore dei quali sono stati attivati dispositivi di potenziamento continuo tra Gruppi Genitori, Gruppi Bambini, interventi nelle classi e reti di famiglie solide e solidali.
L’inserimento nel livello avanzato del Programma ha determinato, inoltre, la nascita di un nuovo soggetto quale garante della trasferibilità e dell’adattamento di P.I.P.P.I. nell’A.T.S.. Si tratta di un Laboratorio Territoriale (Lab T), unico in puglia, che si occupa di valutare ed innovare le progettualità proposte dall’A.T.S. attraverso il metodo della valutazione partecipativa e trasformativa. E’ composto dai tre formatori e Coach (Dr. Antonio Dell’Anna – già componente del Gruppo Territoriale, Dr.ssa Cinzia Riccardi e Dr.ssa Barbara De Simone – entrambe già Coach del Programma), dal Referente Territoriale (Dr.ssa M. Teresa Bianco - Responsabile dell’Ufficio di Piano dell’A.T.), dal Presidente dell’A.T.S. - (Prof. Antonio Palumbo assessore alle politiche Sociali del Comune di Galatina) e dai Tutor Lab T in rappresentanza del Gruppo Scientifico dell’Università di Padova (Ph Marco Ius e Ph Sara Colombini).
L’A.T.S. garantisce la presenza in organico dell’expertise per gestire processi di formazione e di valutazione in maniera competente e progressivamente autonoma attraverso i tre formatori specializzati dal gruppo Scientifico del Labrief dell’Università degli Studi di Padova. Essi, dunque, avranno il compito di coordinare le attività del Lab T, rilevare i bisogni formativi nonchè svolgere attività formative iniziali e continue per le Equipe multi professionali, anch’esse formate per lo specifico dell’intervento nel Programma P.I.P.P.I..
Il lavoro del Lab T sta portando alla stesura ed all’attuazione di un progetto innovativo i cui risultati saranno presentati nel convegno nazionale del 4 dicembre 2018.
In questo contesto di innovazione, l’A.T.S. di Galatina sta per varare una modellizzazione della valutazione partecipativa e trasformativa del lavoro con le famiglie, sostenendo l’istituzione di un tavolo di stakeholders denominato Centro Ascolto Mediterraneo per le Famiglie.
“Nella logica dell’ottimizzazione della spesa pubblica, in termini economici e professionali” – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali Antonio Palumbo - e a fronte di risultati di rilevanza scientifica, appare oggi concluso il periodo degli “interventi a pioggia” e del lavoro sull’urgenza. E’ indispensabile lasciare spazio alla co-progettazione multi professionale con le famiglie, finalizzato al miglioramento della qualità della vita. Per il Coordinamento Istituzionale la pluriennale partecipazione al Programma rappresenta un elemento di orgoglio in quanto, grazie al lavoro svolto negli anni, ha permesso la creazione di un Laboratorio Territoriale di ricerca e formazione, unico in puglia che vede gli operatori sperimentarsi in una nuova metodologia di lavoro con le famiglie che è destinata a diventare strutturale su tutto il territorio nazionale”.
Ufficio Stampa Comune di Galatina
mag162012
In fase sperimentale, da mercoledì 23 maggio 2012, a Noha, si va a scuola a piedi e si prende il Piedibus.
Alle 7.55 dalla Trozza e alle 8.00 da via Bellini angolo via D’Annunzio, due file di alunni, guidate dagli accompagnatori, si snoderanno tra le vie del paese sino a raggiungere la scuola
e poi, alle 13.22 s’incammineranno per riportare tutti a casa!
Si parte, però da lontano: l’Assessorato alla Mobilità della Regione puglia, all’inizio dello scorso anno, bandisce il concorso “Cicloattivi@Scuola 2011” al fine di promuovere lo sviluppo di pratiche di mobilità sicura e sostenibile. L’Istituto Comprensivo Polo 2 di Galatina vi partecipa con il progetto “Leggere Passi Leggeri. Il piedibus di Noha” e lo vince, con altre 49 scuole pugliesi.
In questo anno scolastico si sono avuti diversi incontri per realizzare le prime fasi del progetto con la partecipazione delle istituzioni locali e di diverse associazioni: “Città Fertile” di Galatina, “Le Sentinelle” di Noha, i “Presidi del Libro”, la Parrocchia San Michele Arcangelo di Noha, il Comando dei Vigili Urbani e il Comune di Galatina, la Biblioteca Giona – Presidio del libro di Noha e naturalmente con l’indispensabile collaborazione di alunni e genitori delle classi coinvolte.
Stabilite due linee casa - scuola – casa, nel Laboratorio dei Segni e dei Segnali i ragazzi hanno realizzato i disegni da utilizzare nei cartelli che contrassegnano i Capolinea, le fermate,
le Case – Amiche. I due percorsi, Linea A- Azzurra e Linea B – verde, sono inoltre segnalati sui marciapiedi da impronte di “piedi” azzurre e verdi. Realizzarle è stato proprio divertente!
Ed ora, nel periodo climatico più favorevole a sperimentare la passeggiata mattutina e quella
di pre-pranzo, la prima per meglio affrontare l’impegno scolastico di fine anno, la seconda per stuzzicare l’appetito quel tantino più del solito, il Piedibus di Noha parte!
Il Progetto è però più ampio e articolato e prevede numerose altre iniziative partecipate sul territorio, di cui, naturalmente, vi terremo informati. “Buon Piedibus a tutti!”.
lo staff del Piedibus di Noha
apr262021
Una comunità supera le difficoltà e cresce in modo armonioso se tutti lavorano e si impegnano insieme, ognuno per la sua parte. Destinare il 5x1000 al Comune di residenza oppure ad una Associazione del territorio è una scelta intelligente. Significa destinare direttamente ai Servizi Sociali del proprio Comune di residenza, e non allo Stato, una parte delle imposte Irpef pagate con la Dichiarazione dei redditi.
Non si sborsa un centesimo in più, semplicemente si lasciano le risorse finanziarie sul territorio. I cittadini possono destinare al momento della dichiarazione dei redditi il 5 per mille della propria imposta sul reddito alle attività sociali del Comune di residenza: basta una firma sulla dichiarazione dei redditi.
Non comporta alcun costo aggiuntivo per il contribuente e non sostituisce la possibilità di destinare l’8 per mille.
Negli anni scorsi le donazioni al Comune di Galatina sono cresciute notevolmente, grazie anche alle campagne di sensibilizzazione condotte dall’Amministrazione comunale. Sono 391 i cittadini galatinesi che hanno destinato la loro quota al Comune di Galatina con una erogazione complessiva di euro 13.873,78 per l’anno d’imposta 2018 e di euro 8.664,89 per l’anno 2019. Siamo il primo comune per donazioni della Provincia di Lecce ed il terzo in puglia dopo Bari e Taranto.
Le risorse sono state utilizzate sia per sostenere le famiglie in situazione di difficoltà sia per potenziare le strutture che erogano i servizi e permettere loro di svolgere le loro funzioni in maniera più efficiente.
Nell’anno 2020 le somme sono state così destinate:
La richiesta che rivolgo a tutti i cittadini è quella di riflettere sull’opportunità di sostenere l’operato dei Servizi Sociali Comunali in questo periodo di grande difficoltà per molti nostri concittadini e nella prossima dichiarazione dei redditi sottoscrivere la destinazione del 5xmille al Comune di Galatina.
Con un solo gesto si può fare molto per la nostra Città. Grazie per la Vostra Scelta.
Antonio Palumbo
Assessore alle Politiche Sociali
nov162012
La quota di partecipazione al Salento Day Camp è di € 15 e le iscrizioni scadono il 21 novembre.
Per iscriversi mandare un’e-mail a afpromotions@libero.it indicando:
- Nome e Cognome
- Data di nascita
- Regione, provincia e comune di residenza
- Almeno due o tre ruoli che puoi ricoprire in campo
- Situazione cartellino: tesserato, svincolato o mai stato tesserato
- Nome esatto del club con il quale sei tesserato (se tesserato)
- Numero di cellulare (di un tuo genitore se minorenne)
Il regolamento completo è disponibile sul sito www.salentosoccer.it.
Per informazioni:
Antonio Forte
Team Manager Salento Soccer Eventi
Cell. 347.2636797
Gianpiero Danieli
Responsabile tecnico Salento Soccer Eventi
335.1522368
Gianpaolo Pezzuto
Agente FIFA e osservatore Padova calcio.
329.2587483
Antonio Gravinese
Coordinatore Salento Soccer Eventi e osservatore
320.0395312
ott022017
Questo insistere nel voler installare ad ogni costo un centro commerciale (l'ennesimo ) a due passi da una città come Galatina, che ha un bellissimo centro anche ricco di servizi commerciali e altro, e non mancano nemmeno i tanti supermercati d'ogni specie, tutto questo insistere, dicevo, lascia pensare alla disperazione di un mostro che sta esalando gli ultimi rantolii.
• Abbiamo la falda che si sta assottigliando ed è già inquinata dai fitofarmaci.
Trovare un pozzo artesiano indenne dai veleni è molto difficile se non impossibile.
Per fortuna si sono svegliate Asl di Lecce e Regione con il Progetto Minore. E speriamo che siano capaci di portarlo a termine (Acque contaminate? Asl vuole vederci chiaro con il progetto "Minore"
"la puglia è al terzo posto nella classifica delle regioni che utilizzano prodotti fitosanitari, il loro uso non è sufficientemente monitorato nelle acque sotterranee. Tra questi spicca il noto Glifosate, un erbicida dichiarato potenzialmente cancerogeno e massivamente usato dagli agricoltori, anche per contrastare gli effetti della temuta Xylella. “ http://www.lecceprima.it/…/acque-contaminate-asl-vederci-ch…)
• Abbiamo l'aria che ogni giorno cambia minestra (vedi in ultimo le esalazioni quotidiane della zona industriale Galatina-Soleto).
• Abbiamo la terra intrisa da almeno quarant'anni di rifiuti (che fra l'altro derivano esattamente da un tipo di commercio brucia e fuggi - forse dallo stesso genere del famigerato megaporco desiderato).
• Abbiamo una massa di personaggi accecati da tutto questo "bendischifo", vedi ultime bandierine d'allarme di Cerano-Enel; Ilva; Cementir, etc.
E la nuova amministrazione di Galatina, con tutto il rispetto, non riesce a vomitare il boccone di contrada Cascioni, rimettendocelo sul piatto.
Ma di cosa ci stiamo preoccupando?
Abbiamo la corretta misura delle priorità?
Ma davvero l’occupazione (di quante persone?) necessita la produzione di tanti morti?
Sembra una guerra. Durante la 2a Guerra Mondiale ci furono fra militari e civili, 444.000 morti in cinque anni e mezzo.
Oggi in Italia, ogni anno muoiono per patologie tumorali 87000 persone all'anno, moltiplicato per cinque anni e mezzo, si superano di gran lunga i caduti dell'ultima guerra in Italia.
Quanti altri concittadini dobbiamo veder morire prematuramente per toglierci la crema con cui affoghiamo la coscienza?
Marcello D'Acquarica
apr162018
Un nuovo importante finanziamento è stato portato a casa dall’Amministrazione Comunale Galatinese. Nell’ambito del settore turistico, la Regione puglia, nei mesi scorsi, aveva messo a disposizione dei comuni fondi per la diffusione e la promozione territoriale attraverso la presenza di giornalisti e opinion leader e la realizzazione di educational tour finalizzati alla pubblicizzazione e alla commercializzazione del prodotto turistico presso mercati mirati attenti ai nuovi trend e ai bisogni del viaggiatore.
Il progetto galatinese, incentrato sulla riscoperta delle origini di un fenomeno importante come quello del tarantismo, culturale e popolare al tempo stesso, è stato ritenuto positivo e ha consentito l’arrivo di quattordici mila euro che serviranno per rilanciare l’offerta turistica e migliorare gli strumenti già in possesso, sfruttando le potenzialità del nostro territorio.
“Accogliamo con grande soddisfazione – afferma l’assessore al Turismo Nico Mauro – i risultati che giungono dalla Regione puglia e che premiamo, ancora una volta, l’operato della nostra amministrazione, attenta a saper sfruttare i fondi messi a disposizione per operare sul territorio. È nostra intenzione valorizzare al meglio quanto ci viene riconosciuto e proseguire verso questa strada di collaborazione con le Istituzioni.”
Ufficio Stampa Marcello Amante
feb132012
Si concluderà domenica 19 febbraio Oblivium, la Mostra d’Arte Contemporanea di Claudio Scardino, curata da Francesco Luceri e Daniela Bardoscia e realizzata in collaborazione con l’Università popolare “Aldo Vallone” e il Museo d’Arte “P. Cavoti” con i patrocini del Comune di Galatina, della Provincia di Lecce e dell’Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione puglia. Il percorso artistico ha visto protagonista, nelle sale del museo galatinese, la più recente delle performance artistiche della cosiddetta “arte partecipata” di Scardino, scultore, artista multimediale e pittore, che, formatosi nei più floridi centri artistico-culturali italiani, avvezzo a prestigiose partecipazioni a eventi d’arte nazionali e internazionali, ha conquistato con la sua scultura Athena il pubblico statunitense e con Diana ed Enrico VIII (entrambi esposti per Oblivium) l’internazionale MoMM (Museum of Modern Media). “Finding ways to define reality and be in reality is the big question of our time” scrive l’artista e scrittrice australiana Marlene Sarroff, “Throughout his career there has been no limits to his invention, combining art with life, he looks for the most appropriate situations and then dives into the reality to be completely soaked in it”. Conclude il suo intervento scrivendo “This is where Claudio Scardino performances, really become a magical tool”. Gli “strumenti magici” di cui parla Sarroff, sono ancora per pochi giorni a vostra disposizione. L’Oblio è iniziato l’1 febbraio e, ancora per questa settimana, è possibile intraprendere un percorso catartico, tra i volti e i colori dell’artista leccese. I visitatori potranno ancora essere protagonisti − costretti “a consegnare nelle sapienti mani dello sculture quel pezzo di noi stessi che nasconde un embrione d'artista smarrito e confuso”, come scrive la curatrice − con l’Action Painting, intitolata “Opera Continua”, ultimo invito rivolto dallo Scardino ai visitatori, al grido bellico latino “Pugna!” (Combatti!): chi lo vorrà, armato di colori a cera (forniti in loco), potrà divenire guerriero dell’arte condivisa scardiniana. Varcando la sottile linea rossa che simboleggia il mitologico fiume Lete, corso d’acqua di purificazione e dispensatore di dimenticanza, si attraversa l’oblio dei tempi, per ascoltare, attraverso la visione di Scardino, gli echi del passato, dei miti greci e latini, in un recupero di alcuni frammenti della nostra identità multiculturale. Con il sovrano inglese, poi, molto apprezzato dai visitatori, si ritorna alla modernità e si approda alla seconda parte di Oblivium, nel vorticoso affacciarsi dei ricordi, che riguardano l’esperienza dell’artista. Per concludere degnamente il percorso, sarà esposta per il week-end un’opera scultorea, inedita, di Scardino. Verrà, inoltre, predisposta una installazione audio dell’artista, accompagnamento auditivo verso l’oblio. Chiuderà la mostra un programma speciale: a partire dalle 18.30, spettacolo di letture sceniche, sapientemente interpretate da Michela Maria Zanon (artista) e Gianluca Conte (poeta) dell’Associazione culturale “Eterarte”; a seguire, un’esibizione musicale degli alunni della Scuola Secondaria “G. Pascoli”. Al termine, lo Scardino proporrà la realizzazione di una scultura in azione, che intersecherà con la creazione artistica teatralità e danza. Oblivium batterà il suo crepuscolo con uno spettacolo di danza, classica e contemporanea, a cura della “Europe Dance School” di Nadia Fiorella Martina, che empirà di vita e poesia le statiche sale del Museo “P. Cavoti”. I visitatori lasceranno questo trasognante viaggio nell’arte, musica e poesia con un rinfresco e una degustazione della simposiaca bevanda, gentilmente offerta dalle Cantine Santi Dimitri.
I curatori colgono l’occasione per ringraziare tutti i convenuti e per lanciare un messaggio: «È possibile far rivivere la nostra città, aprendosi a nuove e giovani forme di cultura. Oblivium, evento eccezionale per tutta la puglia, è stata allestita senza un solo Euro pubblico. Certamente, se avessimo potuto contare su qualche finanziamento, l’evento sarebbe stato ancora più prestigioso. Ciò nonostante, è stato un successo. Ci auguriamo, per il futuro, che le amministrazioni appoggino le forze che si stanno costituendo per una rinascita culturale del territorio, che finiscano gli oscuri tempi dei finanziamenti clientelari, per permettere al nostro territorio, ricchissimo di potenzialità storico-culturali inespresse, una crescita moderna e florida. Oblivium è il nostro messaggio: è possibile far vivere Galatina, il Museo “Cavoti” e la Cultura. Esistono persone disposte a mettere a disposizione di tutti la loro passione e la loro esperienza. La Cultura è la vera crescita».
Museo civico d’Arte “P. Cavoti”
Piazza Alighieri Alighieri, n. 51,
Galatina (LE), 73013
Tel. 0836/567568
e-mail: info@museocavoti.it
Per info: daniela.bardoscia@alice.it; tel. 3297669635, 3881197170
apr032012
Depositate a Palazzo Orsini gli elenchi con i nominativi (sedici per lista), ma anche i simboli delle liste e dei partiti e il nome del candidato sindaco che intendono sostenere.
In questa tornata elettorale sono in quattro a correre per la poltrona di primo cittadino, ben venti le liste che si contenderanno i voti e, addirittura, trecentoventi i candidati alla carica di consigliere comunale.
Sono cinque i simboli del centrosinistra che appoggiano la candidatura a sindaco di Cosimo Montagna. Per il Partito Democratico si ricandida il gruppo consiliare dell’ultima amministrazione con Piero Lagna, Daniela Sindaco e Daniela Vantaggiato. La Federazione della Sinistra si stringe attorno a Roberta Forte, Apollonio Tundo e Dino Santoro. Sempre all’interno dell’area di centrosinistra, l’Italia dei Valori punta su Luigi Boselli ed infine Sinistra ecologia e libertà con Vendola e la lista civica Montagna Sindaco.
Cinque anche le liste che sostengono la ricandidatura di Giancarlo Coluccia. L’ex sindaco è appoggiato da Io Sud, suo partito di riferimento, Futuro e Libertà per l’Italia, Udc e dalle liste civiche Partito della Nazione e Città migliore. Per il partito della senatrice Adriana Poli Bortone ripresentano la loro candidatura gli ex consiglieri comunali Luigi Cisotta e Nicola Surdo, mentre Fli, schiera l’attuale segretario cittadino, Pierantonio De Matteis. Per il partito dello scudocrociato, infine, scendono di nuovo in campo il vice sindaco uscente, Lilli Villani, e l’ex presidente del consiglio comunale, Cosimo Marra.
Antonio Pepe candidato della coalizione di centrodestra, conta sul sostegno di quattro liste: Popolo delle Libertà, La pugliaprima di tutto, Partito Socialista Italiano e Città libera. Quest’ultima lista civica presenta un ex consigliere comunale, Maria Grazia Sederino, mentre per il Pdl, scontata è la ricandidatura di Francesco Sabato e Giuseppe Viva, anche loro consiglieri uscenti. Si riconferma in blocco l’ex gruppo consiliare dei Socialisti, Marcella Biancorosso, Giuseppe Spoti, Massimo Sparapane e Antonio Garzia.
Il quarto candidato alla carica di primo cittadino è Carlo Gervasi con la sua coalizione composta da sei liste civiche. La lista Polis, che nell’ultima tornata elettorale ha appoggiato la candidatura dell’ex sindaco Coluccia, che per queste elezioni amministrative passa, invece, a sostegno di Carlo Gervasi. Tra i nomi presenti nella lista Polis, gli ex consiglieri comunali Francesco Carrozzini e Andrea Maio. Le altre liste civiche sono quella del Movimento Rione Italia, Galatina Altra, Galatina in movimento, Socialdemocrazia con Gervasi e Lista Gervasi.
CANDIDATO SINDACO: COSIMO MONTAGNA | |
![]() |
![]() |
LISTA MONTAGNA De Pasquale Paolo Fachechi Augusto Cesare Grassi Anna maria Levanto Maria Maggio Valeria Masciullo Antonella Mastrolia Barbara Mele Antonio Mino Alessandro Nobile Vincenzo Patera Salvatore Quarta Annamaria Romano Pasquale Schirinzi Pietro Serra Salvatore Vergaro Valentina |
FEDERAZIONE DELLA SINISTRA Forte Roberta Abaterusso Luigi Carmine BeccarisiAngela Congedo Antonio Contaldo Salvatore D'Amico Fabio De Pascalis Luigi Cesare Greco Massimo Lezzi Simona Longo Luigi Mele Paola Perrone Sergio Dantoro Santo (detto Dino) Spedicato Francesco Antonio Tundo Apollonio Viva Roberta |
![]() |
![]() |
PARTITO DEMOCRATICO Vantaggiato Daniela Baffa Fernando Colazzo Salvatore Congedo Mirko Lagna Alessandro Lagna Giuseppe Lagna Luigi Antonio Lagna Piero Luciano Marra Massimo Mellone Antonio Minardi Antonio Miri Gianni Sindaco Daniela Spagna Maria Teresa Tempesta Emilio Tundo Daniele |
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' Cuppone Claudia S. In De Benedittis Cafaro Chiara Codazzo Antonio Orazio Colazzo Graziano De Giovanni Corrado Gigante Pietro Mandorino Maria Addolorata Manna Andrea Mariano Maria Misciali Lina Panico Giuseppe Perrone Riccardo Rossetti Vanessa Tesoro Andrea Angelo Valentini Fabiana Vantaggiato Marco |
![]() |
|
IDV Boselli Luigi Giuseppe Sabella Patrizia Gabrieli Paola Galante Biagio Gentile Antonio Greco Luigi Mandorino Vincenzo Margiotta Marco Marino Norma detta Sonia Marra Alberto Marra Marco Masciullo Maria Grazia Panico Claudio Specchia Priscilla Valentini Donata Vinsper Beatrice Maria |
|
CANDIDATO SINDACO: CARLO CARMINE GERVASI | |
![]() |
![]() |
LISTA GERVASI Bianco Marcella Cappello Elisa De Matteis Paola Esposito Maria Rosaria Detta Sara Gerardi Giuseppe Giannuzzi Daniela Lisi Federico Luceri Vincenzo Mangia Enzo Palama’ Mario Palumbo Beniamino Patera Antonio Patera Danilo Perrone Alessandro Stasi Carlotta Stefanelli Rosi |
GALATINA ALTRA Florido Carmela Detta Carmen Gorgoni Maria Antonietta Maiorano Annalisa Mangia Flora Maria Luce Musca Maria Luce Panico Valentina Del Coco Vincenzo Detto Enzo Marra Antonio Ciccardi Giuseppe Detto Pino Perrone Antonio Antonaci Paolo Bodelmonte Angelo Forletti Fabio Perrone Mario Surdo Enrico Surdo Marco |
![]() |
![]() |
SOCIALDEMOCRAZIA CON GERVASI Al Aarag Luca Attanasi Sara Beccarisi Santo Candito Helenio Cascio Giampiero Cascione Andrea Cudazzo Andrea Gatto Andrea Loreta Gianfranco Maglio Marta Mangia Loredana Marra Valentina Micheli Donato Luigi Murciano Rocco Giovanni Detto Gianrocco Sanso’ Giuseppe Serafini Giuseppe |
NOVAPOLIS GALATINA Valente Raimondo Carrozzini Francesco Tundo Cesario Carratta Simone Spinelli Santino Antonio Campa Maria Antonietta Greco Pietro Greco Alessandro Coluccia Michele Garzia Chiara Carratta Fabio Spagna Rosario Jari Maio Andrea Santoro Luigi Vincenti Francesca Tarantino Cosimo |
![]() |
![]() |
MOVIMENTO PER IL RIONE ITALIA E PER GALATINA Bello Massimo Russo Piero Luigi Leopizzi Cinzia Surdo Pietro Forte Antonio Coluccia Tonia Ciriolo Alessandro De Pirro Franco De Blasi Pantaleo Massimo Ciccarese Stefano De Pascali Luciano Rizzo Antonio Santoro Gianpiero Gugliersi Salvatore Arcadi Giuseppe Perrone Gianpiero |
GALATINA IN MOVIMENTO Amante Marcello Pasquale Ancora Cosimo Caiaffa Aida Cucurachi Livio Bonuso Eligio Marco De Micheli Manuela Farmo Massimiliano Furio Oreste Detto Cosimo Galluccio Giacomo Giannini Massimo Grato Pasquale Mauro Nicola Detto Nico Palumbo Stefania Romano Fortunato Stefano Romano Stefano Villano Pasquale |
CANDIDATO SINDACO: GIOVANNI CARLO COLUCCIA | |
![]() |
![]() |
IO SUD Bodelmonte Antonio Cioffi Roberto Cisotta Luigi Di Bella Mauro D’Onghia Milena Gaballo Gianluca Ingrosso Daniele Mandorino Pierluigi Margiotta Angelo Micia Pietro Misciali Marzia Monastero Pompilia Papadia Pierpaolo Surdo Nicola Tardi Antonio Villano Nico |
UDC Marra Cosimo Villani Pasqualina detta Lilli Quarta Davide Arcuti Vito Antonio Baldari Massimo Calabrese Maria Grazie Clementi Matteo Chirco Anna Maria Ciccardi Biagio Pasquale De Blasi Simona De Paolis Lucia Grappa Gabriele Notaro Graziano Tundo Salvatore |
![]() |
|
FLI FINI De Matteis Pierantonio Aloisi Lucio Chiriatti Daniel D’Errico Pietro Fedele Gianluca Francone Salvatore Giaccari Matteo Maggio Luciano Margiotta Adriano Onorato Francesco Perrone Antonio Stefanelli Maria Luce Surdo Piero Massimo Toma Giuseppe Venuto Alberto Vergari Pasquale |
150 Aloisi Lucia Arcadi Pietro De Lorenzis Ernesto De Pandis Romina Fulco Giuseppe Inguscio Vincenzo Leto Antonio Notaro Antonio Sambati Pietro Santoro Lucia Santoro Maria Serena Scarcia Marco Serra Carmine Roberto Liaci Giorgio |
CITTA' MIGLIORE Ballarino Giancarlo Beccarisi Alessio Calimero Natale detto Natalino Coluccia Salvatore Frisenda Massimiliano Greco Maria Angela Lupo Francesco Margiotta ilario Margiotta Maurizio Maria Mariano Elisa Marra Francesco Mazzotta Luigi Dario Paglialunga Antonio detto patta Perrone Gloria Stefanizzi Alba Mazzotta Federica |
|
CANDIDATO SINDACO: ANTONIO PEPE | |
![]() |
![]() |
LA puglia PRIMA DI TUTTO Abaterusso Luigi Aloisi Alessandro Bianco Paola Carrozzo Maria Concetta Fulvi Michele Greco Antonio Gugliersi Antonio Leone Francesca Maiorano Tommaso Antonio Marti Giacomo Mita Fernando Russo Davide Andrea Sabella Antonio Schilardi Yari Schirinzi Antonio Alessandro Stefanelli Donato Maurizio |
CITTÀ LIBERA Barbaro Gianluca Carlino Pierlorenzo D’Elia Roberto De Iaco Annarita Geusa Marco Lupo Danilo Antonio Mandorino Alessandro Mariano Emanuele Masciullo Pierluigi Notaro Giovanni Dario Ferrero Marina Rigliaco Luigi Schirinzi Paolo Sederino Maria Grazia Vergaro Renato |
![]() |
![]() |
PDL Aloisi Stella Ciarfera Gianluca Fazzi Giuseppe Cosimo Filieri Carmine Franco Dario Lombardi Ivan Magnolo Antonio Marra Antonio Papadia Antonio Perrone Tommaso detto Tommy Sabato Francesco Santoro Salvatore Saracino Cristina Dolores Stomaci Luigi Todisco Anna Rita Viva Giuseppe detto Bepi |
SOCIALISTI Spoti Giuseppe detto Peppino Biancorosso Marcella Coluccia Maurizio Congedo Antonella De Lorenzis Lorena D’Errico Pietro Forte Luca Garzia Antonio Lazzari Giampiero Lattarulo Donato Marrocco Giuseppe Nuzzaci Luigi Russo Cosimo Roberto Santo Lucio Antonio Schirinzi Antonio Sparapane Massimo |
feb022017
“IL FUTURO COMINCIA ADESSO” sono le parole chiave dell’incontro informativo-formativo sul tema “La robotica e sue applicazioni”, che si terrà Venerdì 3 febbraio 2017 presso l’Istituto Professionale “Falcone e Borsellino” di Galatina.
Dopo il saluto del Dirigente Scolastico, prof.ssa Ornella Castellano, e la relazione dell’ing. Luigi Ranieri (ICT Training Centre-Cisco ASC), saranno presentati degli oggetti 3D progettati e realizzati dagli alunni dei diversi settori: Servizi SOCIO-SANITARI con QUALIFICA O.S.S. (protocollo di intesa con la Regione puglia), Settore ODONTOTECNICO, Indirizzo MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA (Elettrotecnica, Elettronica, Meccanica e Termomeccanica) e Servizi COMMERCIALI (con QUALIFICA di OPERATORE GRAFICO e DIPLOMA DI TECNICO DELLA PROMOZIONE COMMERCIALE E PUBBLICITARIA).
Il pensiero computazionale è la chiave per riuscire bene nel proprio futuro. Per questo la Scuola intende promuoverlo e svilupparlo nelle giovani generazioni, affinché possano trovare soluzioni innovative e creative ai problemi di ogni giorno. Il nuovo laboratorio nasce dall’esigenza di creare spazi alternativi per l’apprendimento che, attraverso l’uso delle nuove tecnologie, permettano di sperimentare forme di apprendimento collaborativo e laboratoriale per la realizzazione di oggetti 3D, partendo dalla scannerizzazione di oggetti reali, passando alla modellazione tramite software, fino alla realizzazione di prototipi reali tramite due tecnologie di stampa differenti.
Obiettivi del progetto sono: sperimentare forme innovative di didattica attraverso l'utilizzazione in campo educativo della robotica; permettere agi studenti di apprendere divertendosi; stimolare e favorire il pensiero creativo, sviluppare il pensiero logico e la capacità di correlazione; sviluppare la capacità di analizzare e risolvere i problemi; accrescere le capacità decisionali; accrescere il senso di responsabilità e aumentare la propria autostima attraverso la sdrammatizzazione dell’errore, riconsiderato semplicemente come uno dei momenti dell’apprendere;rafforzare la capacità di lavorare per ottenere un obiettivo attraverso la creazione di ambienti di apprendimento flessibili, dedicati alla formazione nell’era digitale. Avvicinare gli studenti al mondo della ricerca e abituarli al metodo sperimentale facilitare la lettura di fatti o fenomeni nell’area scientifica e in quella tecnologica attraverso la costruzione di modelli stimolare le loro capacità di schematizzare, descrivere "problemi", utilizzare codici sintetici e condivisi. Saranno rafforzate non solo le competenze digitali di base di studenti e docenti ma anche competenze trasversali, con particolare riferimento alla creatività digitale, l’inclusione sociale e l’occupazione.
I.I.S.S. "Falcone e Borsellino" - Galatina
lug182019
I progetti del Servizio Civile "Monitor 7018" e "In reading 2018" presentati dal Comune di Galatina si sono classificati, rispettivamente, al terzo posto con 76 punti e al sesto posto con 73 punti nella graduatoria regionale, sui 200 progetti accettati, pubblicata con A.D. n. 70 del 16/07/2019 della Regione puglia. I due progetti impegneranno 8 ragazzi/e in attività del settore ambientale e culturale.
"Si tratta di un brillante risultato che premia un lavoro di squadra coordinato dall'assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Galatina che consentirà di dare continuità ad una programmazione finalizzata al coinvolgimento delle giovani generazioni in attività socio/culturali e ambientali" ha commentato la Vicesindaco e assessore alle Politiche Giovanili Maria Giaccari.
Ufficio Stampa - Marcello Amante
lug262021
Martedì 27 luglio alle 19 dal Museo Pietro Cavoti di Galatina parte l’inaugurazione della sezione outdoor di InTrance, festival di fotografia e arte contemporanea, curato da Alessia Rollo. La prima edizione della manifestazione, inserita all’interno della rassegna estiva e culturale “A Cuore Scalzo”, proporrà in spazi urbani, palazzi storici e corti del comune salentino, fino al 31 agosto, una mostra diffusa di opere di artisti italiani e internazionali - Ornella Mazzola, Federico Estol, Alejandra Carles-Tolra, Giulia Frigieri, Myrto Papadopoulos, Roberto Tondopó, Gloria Oyarzabal - che si aggiungono a quelle di Rossella Piccinni, Yolanda Domínguez e Rubén H. Bermúdez già in esposizione nella Gigi Rigliaco Gallery. Durante l’inaugurazione, coordinata dall’amministrazione comunale, il pubblico potrà seguire il percorso espositivo per scoprire insieme alla curatrice le opere in mostra e per apprezzare, con alcune guide turistiche, i luoghi d’interesse del festival tra cui Palazzo Orsini, Palazzo Gorgoni, Piazza Dante Alighieri e l’Ex Complesso Monastico delle Clarisse. Qui la serata si concluderà intorno alle 21 con le selezioni musicali del duo Underspreche, in collaborazione con “FeelM”, residenza artistica promossa dal Sei Festival di Coolclub, in sinergia con la sede leccese del Centro Sperimentale di Cinematografia e il DAMS dell’Università del Salento, che fino al 31 luglio sarà ospitata dal Castello Volante di Corigliano D’Otranto. Fino al 15 settembre, inoltre, “In Trance Lab - Il Mio corpo…!”, proporrà una serie di attività culturali e incontri partecipati promossa dall’Associazione 34° Fuso che prenderà il via venerdì 30 luglio alle 21 in Piazza San Pietro con “Il corpo tra immagini antiche e tabù contemporanei”. Dopo un tour guidato nella mostra che partirà sempre dalla Piazza alle 19:30 e si diramerà attraverso vari punti d’interesse della città, i partecipanti potranno degustare diverse tipologie di birre artigianali - grazie al format “Dopolavoro con l’archeologo”, finanziato dalla Regione puglia nel Programma straordinario in materia di cultura e spettacolo per l’anno 2020 - partecipando alla conversazione tra Flavia Frisone, docente di Storia Greca e Presidente del Corso di Laurea Triennale in Beni Culturali dell’Università del Salento e l’influencer Denise D’Angelilli - Due dita nel cuore, moderata dalla giornalista e scrittrice Loredana De Vitis.
Partendo dalla storia della città di Galatina legata al fenomeno del tarantismo, di corpi posseduti non solo dal morso della taranta, ma anche dallo sguardo degli antropologi ed etnografi negli anni ’50, InTrance vede proprio nel corpo il leit motiv di questa prima edizione del festival per sviluppare un percorso che lo libera da pregiudizi e stereotipi geografici, sociali, sessuali. Il corpo è un luogo, oggetto nella storia dell’arte e simbolo di un’evoluzione di pensiero, spazio politico, sociale, economico e di genere. Non è un contenitore passivo e le sue azioni non sono solo segni che richiamano l’attenzione su forme astratte, anzi, è soggetto alla nascita e alla decadenza e acquisisce specifiche abilità e capacità oltre a manchevolezze e debolezze. Il corpo non è un’entità statica, immobile, al contrario cresce e si sviluppa relazionandosi con l’ambiente in molteplici forme.
«Galatina ha potenzialità enormi e sta finalmente vivendo un tempo di maturità culturale e di coraggio tali da generare InTrance, un festival di fotografia e arte contemporanea per scoprire il cuore di Galatina e le sue radici», spiega Cristina Dettù, assessora alla cultura di Galatina. «Artisti internazionali e ospiti da ogni parte d'Italia e del mondo saranno presenti nella nostra città. Si tratta di un progetto che fa tremare le gambe, un progetto ambizioso per cui tutta Galatina investe non solo in termini culturali e turistici, ma anche sociali, economici e di sviluppo del territorio».
InTrance propone un festival di fotografia di artisti contemporanei che lavorano sul tema del corpo come luogo di espressione di forme di pensiero, questioni di genere, identità personale e collettive della società contemporanea attraverso differenti approcci fotografici che spaziano dalla fotografia documentaria, al reportage, alla messa in scena e con diverse cifre stilistiche che passano dalle immagini di archivio, al fanzine, alla fotografia di presa diretta fino alla performance. Fino all’8 agosto la Gigi Rigliaco Gallery ospita Rossella Piccinno | Bride’s journey and funeral; Yolanda Domínguez| Little black dress, Poses; Rubén H. Bermúdez | Y tu porquè eres negro?. Fino al 31 agosto, invece, saranno allestite le opere di Ornella Mazzola (Corte di Palazzo Orsini), Federico Estol (Corte Palazzo Gorgoni), Alejandra Carles-Tolra e Giulia Frigieri (Piazza Dante Alighieri), Myrto Papadopoulos, Roberto Tondopó, Gloria Oyarzabal (Ex Complesso Monastico delle Clarisse). Il Museo Civico “Pietro Cavoti”, inoltre, sarà anche residenza d’artista con Claudia Mollese.
Dal 30 luglio, come detto, prenderà il vai anche “In Trance Lab - Il Mio corpo…!”, attività culturali e laboratoriali a cura dell’Associazione 34° Fuso con l’obiettivo di avviare un processo di partecipazione attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle associazioni locali nelle diverse azioni del festival. Oggi gli operatori culturali hanno una responsabilità sociale ben precisa che consiste nel sostenere l’educazione alla bellezza e il protagonismo civico per contribuire allo sviluppo di una società più equa. Attuare politiche partecipative, inclusive e sostenibili, significa riconoscere un “valore” culturale, sociale, economico che va oltre quello già inestimabile che il patrimonio possiede. Per questo motivo la rassegna prevede il coinvolgimento attivo delle realtà locali, ognuna delle quali è stata chiamata a co-progettare un percorso educativo finalizzato alla costruzione di un racconto corale e multidisciplinare sul tema del corpo.L’incontro di apertura si pone al contempo quale momento di divulgazione del patrimonio archeologico identitario e di riflessione sui temi del contemporaneo connessi al ruolo della donna a partire dai reperti più emblematici delle collezioni archeologiche salentine, in un ambiente del tutto informale e degustando una birra artigianale a km0. L’appuntamento rientra nel progetto “Dopolavoro con l’archeologo” finanziato dalla Regione puglia nel Programma straordinario in materia di cultura e spettacolo per l’anno 2020 e vede la collaborazione tra 34° Fuso e i musei archeologici coinvolti nelle attività (Museo Diffuso di Cavallino dell’Università del Salento, Museo Archeologico Sigismondo Castromediano, USA - Museo Archeologico dell’Università Salento, Area Archeologica di Roca Vecchia/Melendugno, Parco dei Guerrieri e Museo di Vaste, Museo Civico Pietro Cavoti di Galatina, Museo del Mare Antico e il Museo della Preistoria di Nardò). Altri partner coinvolti nell’iniziativa sono The Monuments People APS, M(u)ovimenti, La Capagrossa Coworking, Cooperativa Sociale Orient-Occident; Aps Terre Archeorete del Mediterraneo, Associazione Culturale Articolo 9.
InTrance Lab proseguirà con “Il mio corpo suona!”, laboratorio per bambini sulla musica del corpo a cura di Giovani Realtà Aps e condotto da Ettore Romano ed Elisa Romano (6-20-23-27-30 Agosto e 5 Settembre); “Il mio corpo parla!”, laboratorio di storytelling a cura di Maira Marzioni (5/7 agosto); “Il mio corpo canta!”, laboratorio di canto polifonico ideato e diretto da Rachele Andrioli per donne che amano cantare (16-17-22 agosto), “Il mio corpo accoglie” a cura di 34° Fuso Aps e Arci (6-7-10 settembre) e “Il mio corpo si racconta” a cura di Agribimbi - Adalgisa Romano (10 settembre). Tutte le attività sono gratuite. Info e prenotazioni info@34fuso.it - 3271631656
apr042017
Leggiamo in queste ore che parlamentari e consiglieri regionali del centro-dx ( Rocco Palese, Roberto Marti, Francesco Bruni, Erio Congedo, Luigi Manca) hanno fissato un incontro presso l'ospedale di Galatina invitando anche il candidato Sindaco Giampiero De Pascalis perchè preoccupati profondamente del destino dell’Ospedale.
Vorremmo ricordare al sig. Giampiero De Pascalis che molti personaggi politici di questo gruppo erano amministratori pubblici e/o svolgevano funzioni di assessori e consiglieri regionali quando nel 2004 il governo di centrodestra presieduto dal governatore Fitto (capo della formazione politica denominata COR) iniziò lo smantellamento dell'Ospedale di Galatina sopprimendo ben cinque reparti e precisamente, (giova alla storia ricordarlo) : Neurologia, Urologia, Otorinolaringoiatria, Oculistica, Geriatria.
Come mai adesso si ergono a difensori dell'Ospedale di Galatina dopo aver fatto iniziare il suo declino? Ci sembrano lacrime di coccodrillo, proprio come quelle di questo simpatico rettile che, dopo aver mangiato la sua preda, si mette a piangere lacrime liberatorie.
Ma andiamo con ordine, perchè è bene rinfrescare la memoria al candidato Sindaco De Pascalis.
Dopo l’azione nefasta di Fitto e compagni, grazie all'impegno politico ed istituzionale del centrosinistra ed insieme ai comitati spontanei nati per la difesa dell'Ospedale, ben due strutture complesse sono rientrate a Galatina e precisamente Geriatria da Nardò e Pneumologia da San Cesario.
Oltretutto, le branche di Pneumologia, Cardiologia e Dialisi hanno permesso di garantire il percorso della terapia intensiva anche quando l'Ospedale è stato classificato “di base” in relazione al decreto 70. (… ingiustamente !!!)
Dove stava nel frattempo il candidato Giampiero De Pascalis sia nelle vesti di semplice cittadino, che in quelle di candidato alla Regione puglia nelle liste di Forza Italia????
L'amministrazione di centro-sx ed il PD che ne è stato parte importante, sono stati sempre in primo piano nel difendere l'Ospedale di Galatina. Lo testimoniano, se mai ce ne fosse bisogno, le numerose iniziative pubbliche intraprese e gli atti amministrativi ad esse connesse, non ultimo il ricorso al TAR intrapreso dalla giunta Montagna alcuni mesi orsono.
Chiediamo pertanto al sig. de Pascalis, che adesso intende indossare la toga di difensore assoluto dell’Ospedale ( ruolo che certamente non gli si addice) di attivarsi perchè, l'on. Fitto, suo sponsor, intervenga pubblicamente per difendere l'ospedale di Galatina, senza spendere risorse per il nuovo nosocomio previsto a Maglie.
Allo stesso modo chiediamo che la stessa posizione venga assunta dagli esponenti istituzionali regionali dell’UDC che appoggiano la sua candidatura.
La demagogia e la strumentalizzazione fatta sulla pelle dei cittadini, per qualche voto in più, pensiamo che non paghi.
Per quanto ci riguarda continueremo a fare la nostra battaglia consapevoli che l'ospedale è un bene comune che va salvaguardato, senza strumentalizzazioni di parte.
Il Segretario
Antonio De Matteis
mar192015
Straordinario obiettivo raggiunto dall'Amministrazione comunale di Galatina, che per il terzo anno di fila ha avuto approvati e finanziati i progetti di Servizio Civile Nazionale.
A testimoniare l'eccellente risultato è l'Assessore alle politiche giovanili Andrea Coccioli: "Con grande entusiasmo e soddisfazione posso comunicare la positiva conclusione del procedimento di valutazione dei progetti di Servizio Civile ordinari presentati dall'assessorato alle politiche giovanili e redatti anche quest'anno da Giampaolo Bernardi. Oggettivamente si tratta di risultati importanti, riconosciuti e premiati dalla commissione e che posizionano il Comune di Galatina tra le eccellenze della progettazione regionale del servizio civile con una percentuale di approvazione e finanziamento dei progetti del 100%. Continuiamo così a raccogliere i frutti del duro lavoro portato avanti con la convinzione di voler far bene, e teniamo fede all'impegno assunto con i giovani che vivono il territorio: quello di offrire loro un'opportunità di crescita personale e l’acquisizione di competenze importanti e utili anche nel loro prossimo futuro professionale.
Il sindaco Cosimo Montagna si dice soddisfatto del risultato raggiunto e aggiunge che “Le persone in età giovanile si trovano di fronte a tante incertezze e difficoltà da rappresentare oggi una categoria sociale a rischio. La possibilita di essere assunti per un anno e contribuire a far crescere le proprie competenze professionali assume una valenza importante in uno scenario complicato per quanto riguarda le nuove possibilità occupazionali. Inoltre con il bando di servizio civile appena avviato avremo un'importante contributo di risorse che ci permetterà di offrire servizi concreti ed efficaci ai nostri cittadini.”
Grazie ai nuovi progetti di Servizio Civile Nazionale saranno impegnati 14 giovani per un intero anno e i settori di intervento sono sono le politiche giovanili, l'ambiente, la biblioteca ed il museo.
L'euforia per gli ottimi risultati, continua l’Assessore Andrea Coccioli, non deve farci perdere la giusta prospettiva del servizio civile, che è quella fondata sui principi della solidarietà sociale ed è quella che vede i giovani i primi promotori del processo di partecipazione, in grado di trasformare una società in cui il cittadino è solo colui che riceve un freddo ed astratto servizio ad una società in cui tutti hanno la possibilità di essere attivi e socialmente utili, ed in cui i giovani del servizio civile lasciano il segno indelebile e positivo della propria esperienza.
Veniamo ora ai numeri della progettazione 2014:
Il Comune di Galatina si posiziona al primo posto tra i comuni della Regione puglia per numero di progetti approvati, ben quattro, mentre tra gli enti accreditati all'Albo regionale si posiziona al terzo posto dopo l'ANCI e la Provincia di Foggia, che però hanno una diversa e più complessa struttura organizzativa.
Inoltre i progetti hanno ottenuto un punteggio che li posiziona tra i primi sette della regione: ciò conferma ancora una volta la qualità progettuale delle proposte presentate dal Comune di Galatina.
mar282017
"La Basilica di Santa Caterina d'Alessandria a Galatina ed i Monumenti Orsiniani a Soleto, incontro tra Oriente ed Occidente, riflessione per l'Europa di domani"
La manifestazione avrà inizio Sabato 1 Aprile 2017 alle ore 10.00 presso il Teatro Tartaro di Galatina con la Proiezione dei documentari sui Monumenti Orsiniani di Galatina e Soleto: "La legenda Aurea di Galatina " prodotto da RAI STORIA , e "Santo Stefano a Soleto" prodotto da IN-Cul.Tu.Re , cofinanziato dal MIUR e con la collaborazione del MIBACT, per le Scuole Secondarie del Distretto di Galatina, con il commento dello Storico dell'Arte Luigi Manni e delle curatrici di IN-Cul.Tu.Re Paola Durante e Sofia Giammaruco.
Sempre Sabato 1° Aprile alle ore 18.00 si proseguirà presso il Teatro Tartaro con una Tavola Rotonda sulla "Basilica di Santa Caterina di Galatina” ed in particolare sul suo ciclo di Affreschi; interverranno gli Storici dell’Arte Prof.ssa Maria Stella Calò Mariani, Emerita dell'Università di Bari; Dott.ssa Antonella Cucciniello, Direttrice dei Musei del Palazzo Reale di Napoli; Prof.ssa Anna Trono, Docente di Economia Politica presso il Dipartimento di Beni Culturali dell'Università del Salento; Dott.ssa Eugenia Vantaggiato, Segretario Regionale MIBACT per la puglia; Arch. Maria Piccarreta, Soprintendente Belle Arti e Paesaggio per le province di Lecce, Brindisi e Taranto.
La Tavola Rotonda sarà coordinata dal Prof. Rosario Coluccia, Ordinario di Linguistica Italiana e Accademico della Crusca.
Anche quest'anno, nella giornata di Domenica 2 Aprile, avrà luogo il Corteo Storico di Maria d'Enghien, che percorrerà le vie del Centro Storico al mattino a Soleto, e nel pomeriggio-sera a Galatina.
Nelle giornate di Sabato 1° Aprile nel pomeriggio, e per tutta la giornata di Domenica 2 Aprile, si terranno visite guidate nei luoghi Orsiniani con l'assistenza di esperte guide turistiche; si inizierà da Palazzo Orsini, attuale Palazzo di Città, per passare poi alla Basilica di Santa Caterina con il Suo Chiostro ed il Museo; analogamente a Soleto si terranno visite guidate alla Guglia degli Orsini ed alla Chiesa di Santo Stefano.
Sempre nelle giornate di Sabato e Domenica i Ristoratori del centro Storico di Galatina e di Soleto proporranno agli Avventori ed ai Turisti un Menu con i piatti tipici della tradizione Medievale del Salento, con la consulenza dei Ricercatori e dei Docenti dell'Istituto Alberghiero "A.Moro" di Santa Cesarea Terme; analogamente Docenti ed Alunni dell'Istituto Alberghiero di Santa Cesarea offriranno al Pubblico una dimostrazione dei principali piatti medievali.
nov032011
Per far posto a una centrale fotovoltaica hanno commesso un delitto
«Un bel paesaggio una volta distrutto non torna più e se durante la guerra c' erano i campi di sterminio, adesso siamo arrivati allo sterminio dei campi», scrisse Andrea Zanzotto, scomparso una ventina di giorni fa. Pensava alla sua campagna veneta, ma non solo. Ed è il dolore del grande poeta trevigiano che ti viene in mente guardando l' angosciante servizio che una giornalista di Telerama, un' emittente pugliese, ha dedicato allo stupro del paesaggio nel Comune di Carpignano Salentino, poco a nord di Maglie, nel Salento. Dove le ruspe hanno estirpato centinaia di bellissimi ulivi per fare posto a una centrale fotovoltaica.
L' abbiamo scritto e riscritto: nessuno, a meno che non accetti la rischiosa scommessa nucleare, può essere ostile alle energie alternative e in particolare a quella solare. Ma c' è modo e modo, luogo e luogo. Un conto è sdraiare i pannelli in una valletta di un' area non particolarmente di pregio e da risanare comunque perché c' erano i ruderi di una dozzina di capannoni d' amianto, come è stato fatto in Val Sabbia col consenso di tutti i cittadini, di destra e sinistra, un altro è strappare quelle piante nobilissime che la stessa Minerva avrebbe donato agli uomini e che fanno parte della nostra storia dalla Bibbia all' orto di Getsemani fino alle poesie meravigliose di Garcia Lorca: «Il campo di ulivi / s' apre e si chiude / come un ventaglio...». C' è una legge in vigore, laggiù nel Salento. La numero 14 del 2007. Il primo articolo dice che «la Regione puglia tutela e valorizza gli alberi di ulivo monumentali, anche isolati, in virtù della loro funzione produttiva, di difesa ecologica e idrogeologica nonché quali elementi peculiari e caratterizzanti della storia, della cultura e del paesaggio regionale». Né potrebbe essere diversamente: l' ulivo è nello stesso stemma della regione. È l' anima della regione. Eppure, denuncia Telerama, il progetto di quell' impianto «Saittole» da un megawatt della Solar Energy, è stato regolarmente presentato al Comune di Carpignano e da questi approvato nonostante l' area fosse agricola e fertile. Di più, l' autorizzazione finale è stata data dallo stesso assessore regionale all' agricoltura Dario Stefano che oggi dice: «Verificherò». Certo è, accusano il Coordinamento Civico apartitico per la Tutela del Territorio e il Forum Ambiente e Salute del Grande Salento, che quegli alberi che crescevano solenni su quattro ettari di uliveto secolare, come dimostrano le immagini registrate, «sono stati espiantati e ripiantati accatastati gli uni agli altri come pali di una fitta palizzata, lungo il margine del fondo, senza neppure le dovute prescritte cure d' espianto riportate nella stessa autorizzazione, ad esempio la prescrizione della presenza di una zolla del raggio di almeno un metro». Un delitto. Che fa venire in mente quanto scriveva Indro Montanelli: «Ogni filare di viti o di ulivi è la biografia di un nonno o un bisnonno». Buttare giù quelle piante non è solo una porcheria: è un insulto ai nostri nonni. RIPRODUZIONE RISERVATA
Stella Gian Antonio
(2 novembre 2011) - Corriere della Sera
nov132012
Noha, 13 Novembre 2012
LETTERA APERTA A:
-Gentilissimo signor Sindaco del Comune di Galatina, Dottor Cosimo Montagna.
-Assessore con delega alle Politiche sociali, alla Cultura e polo biblio-museale, al Diritto allo studio e servizi scolastici, Prof.ssa Daniela Vantaggiato.
Oggetto:
Istanza riguardante l’attuazione di un procedimento amministrativo al fine di apporre un vincolo giuridico (finalizzato al loro recupero) dei Beni Culturali di Noha.
Gentilissimo Signor Sindaco e Assessore, con la presente, mi faccio carico di riassumere in breve i vari sforzi profusi dai nohani al fine di tutelare e valorizzare i Beni Culturali di Noha:
A questo punto mi chiedo e Vi chiedo, se è giusto che un dipendente dello Stato (o comunque in possesso di incarico) non si faccia vivo (come forse suo dovere), ed attenda invece che sia un privato cittadino, come il sottoscritto, a sollecitare una risposta, qualunque essa sia.
Non pensate che anche i Beni Culturali di Noha abbiano un minimo di dignità e dunque, anch’essi, una specie di diritto di cittadinanza? Non trovate deprimente lo scempio infinito cui questi beni vengono sottoposti, prima dai privati proprietari e poi dal pubblico (che dovrebbe limitare un po’ l’ignavia del privato, così come previsto dalla Legge)?
Vi ritengo, gentile Sindaco e Assessore, persone degne di fiducia e attente agli impegni di cui Vi siete fatti carico. Per questo Vi chiedo di incontrarci al più presto, affinché possa meglio spiegarVi lo stato dell’arte del lungo processo che porterà (porterebbe) al vincolo di salvaguardia sui suddetti beni culturali. Sono certo che un Vostro intervento nei confronti della Sovrintendenza accelererà, anzi sbloccherà l’iter che sembra essersi inceppato per chissà quali strampalati marchingegni. Ogni giorno trascorso senza un nostro intervento equivale ad un colpo di piccone alla bellezza, all’arte e dunque al benessere di tutta la collettività.
Distinti saluti
Marcello D’Acquarica
feb242016
Il Teatro è amicizia, amore, buonumore, diversi sostantivi per comunicare e promuovere la stagione di prosa 2016 che andrà in scena nel rinnovato Teatro Storico Cavallino Bianco, organizzata dalla Città di Galatina in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese (TPP) e con il Patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) e della Regione puglia - Assessorato all’Industria turistica e culturale.
“Accade solo a teatro che le emozioni prendano forma” - afferma Daniela Vantaggiato, Assessore alla cultura della Città di Galatina - “a teatro, perimetro magico delle azioni e dei sentimenti che, come qualcuno ha scritto in questi giorni, appartiene a noi e a chi ci ha preceduti #ilcavallinoèanchemio vorrei dicessero tutti i Galatinesi nel momento in cui andranno a fare l’abbonamento per la Stagione, sì il Cavallino è un luogo, è luogo dell’umanità e dell’anima dei Galatinesi come di tutti coloro che da sempre fanno teatro calcando il palcoscenico o sedendo in platea! Poco importa!”. Accadrà anche al Teatro Cavallino Bianco ed amicizia, amore e buonumore prenderanno vita, diventeranno protagonisti di questa stagione 2016, dove per cinque serate, si aprirà il sipario alle ore 21:00. Dal 26 febbraio al 21 aprile 2016, il palco ospiterà spettacoli di prosa e non solo.
26 febbraio 2016 CANTO… ANCHE SE SONO STONATO con la partecipazione di STONATO BAND & SWING OUT DANCERS. Coreografie Elena Capriati. Stonato Band: Davide Saccomanno - pianoforte, Antonio Di Lorenzo - batteria, Davide Penta - basso, Mino Lacirignola - tromba, Fabrizio Scarafile - sax. Swing Out Dancers: Tiziana Loconsole, Luisa Losito. Regia SAVINO ZABA.
#aggiungiunabbonamentoateatro
Il servizio di vendita degli abbonamenti e dei biglietti è disponibile presso l’Ufficio IAT (via Vittorio Emanuele II, 35 – Torre dell’Orologio) tutti i giorni dalle 09:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:00
Il botteghino del Teatro Cavallino Bianco sarà aperto solo il giorno degli spettacoli dalle ore 19:00
ott102013
Le chicche contenute nella famosa Convenzione siglata tra il Comune di Galatina e la Pantacom , quella che ha dato il via libera al Mega-porco commerciale in contrada Cascioni, non finiscono mai di stupire per la loro numerosità e per la loro ridicolaggine.
Antonio Mellone
feb192020
Dare sicurezza ai cittadini amministrati è un dovere di chi governa una città. Pertanto, l’installazione in alcune strade e piazze di diciassette videocamere di sorveglianza è una notizia importante, in particolare in una realtà, come Galatina, che, negli ultimi tempi, ha subito pesanti atti vandalici, con bombe carta contro civile abitazione, in Via Modena, e auto, in Via Delle Rose.
Il Partito Democratico esprime soddisfazione per il contributo di 120.000 euro concesso dalla Regione puglia e per la sottoscrizione del protocollo con la Prefettura.
Al contrario di quanto accaduto in altre occasioni, questa volta gli amministratori non si sono lasciati sfuggire questa opportunità: di recente si è preferito disertare il bando per interventi di abbattimento delle barriere architettoniche (PEBA), di cui Galatina ha tanto bisogno; qualche tempo fa si è scelto di non partecipare a quello per la bonifica delle periferie e la raccolta straordinaria dei rifiuti abbandonati.
Il nostro auspicio è che le somme stanziate vengano quanto prima utilizzate e si mettano in moto da subito tutte le procedure per la realizzazione del circuito di sicurezza. Non verremmo che il contributo finisse nel dimenticatoio e nei meandri della burocrazia, come accaduto per quello di 30.000 euro, concesso sempre dalla Regione, per la rimozione dell’amianto e dei rifiuti speciali.
Il PD vigilerà affinché ciò non avvenga!
PARTITO DEMOCRATICO
CIRCOLO DI GALATINA
dic022012
Nonostante qualche titubanza iniziale, e qualche maldestra operazione matematica di sottrazione, anche quest’anno il presepe vivente presso la Masseria Colabaldi di Noha verrà allestito dagli stessi ragazzi che ebbero per primi l’idea e la voglia di far rivivere, seppur per qualche giorno, uno dei beni culturali nohani da decenni in balia di sterpaglie e menefreghismo.
Il “gruppo Masseria Colabaldi”, già da tempo al lavoro per la terza edizione del più bel presepe vivente (anzi presepe vivo) di puglia vorrebbe render noto ai cittadini che la masseria è aperta a tutti coloro che vorranno aderire alla manifestazione sia nelle vesti dei figuranti che in quelle di collaboratori del disegno, dell’organizzazione, e della realizzazione del presepe nohano.
Sarebbe bella una partecipazione corale di tutti gli esponenti della nostra società civile, senza alcuna esclusione o distinzione “di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” [art. 3 Cost.].
Vangelo e Costituzione, come dice don Andrea Gallo, dovrebbero essere le nostre due bussole. Anzi le nostre due stelle comete.
Antonio Mellone
P.s. S’era sparsa una voce in giro secondo la quale alcuni uomini di buona volontà avrebbero voluto allestire un presepe presso la casa rossa. Secondo il nostro modesto parere – già altre volte ribadito – sarebbe stupendo, meraviglioso, inedito, un motivo di attrazione particolare in più per Noha. E poi in quei dintorni sembra esserci già tutto l’occorrente. Perfino il palazzo di Erode.
mar082017
Il team under 16 della Showy Boys Galatina approda alla fase regionale. Dopo aver conquistato la final four provinciale, conclusasi con un terzo posto in virtù del successo sul Progetto Azzurra Alessano, i giovani allievi bianco-verdi superano i confini territoriali per giocarsi con pieno merito la fase eliminatoria regionale.
Il Comitato Fipav puglia ha stilato quattro gironi composti da tre squadre che disputeranno le gare previste in calendario. La Showy Boys di mister Nuzzo è stata inserita nel girone B assieme a Polisportiva Amatori Volley Bari e Polisportiva Frascolla Taranto. Nella prima giornata, i galatinesi saranno impegnati Domenica 19 marzo (ore 11) nella trasferta a Carbonara di Bari mentre nel turno successivo, Giovedì 23 marzo (ore 17), ospiteranno al Palazzetto dello Sport “Fernando Panico” la formazione tarantina della Frascolla.
“L’accesso alla fase regionale è un bel traguardo per il gruppo da me allenato – dichiara coach Gianluca Nuzzo – arriva dopo la competizione della final four provinciale e soprattutto una regular season che hanno visto gli under 16 distinguersi per gioco e risultati. Il torneo regionale è una opportunità da sfruttare per confrontarsi con i pari età di altre realtà sportive e da vivere con il massimo entusiasmo e divertimento”.
Organico Under 16
Carachino Giacomo, Carcagnì Alessio, Carlucci Antonio, Coluccia Paolo, De Pascalis Giulio, Esposito Lorenzo, Loreta Ludovico, Martina Marco, Petracca Marco, Rizzello Giulio, Rossetti Mirko, Salvio Matteo, Schiattino Francesco, Scorrano Stefano, Stifani Emanuele, Urso Giovanni. Allenatore: Nuzzo Gianluca
www.showyboys.com
nov102020
Va bene che per la pandemia dobbiamo essere più comprensivi verso chi governa, ma guai ad esagerare. Mi pare che di esagerazioni dobbiamo parlare a proposito di quanto sta accadendo all’Ospedale di Galatina. La Regione puglia ha deciso di convertire l’intero nosocomio alla cura del Covid. Hanno chiuso l’Ospedale senza che vi fossero le condizioni per una ripartenza con la cura dei pazienti Covid facendo un doppio danno al Salento che non ha più un ospedale per la cura dei no-Covid verso i quali l’offerta di servizi è sempre più ridotta e non ha neppure un ospedale dedicato ai Covid. Chissà se la Corte dei Conti avrà eccezioni al riguardo, ma ora il problema sta in questo imbarazzante e dannoso limbo.
Eppure nessuno parla, non si sente la voce dei sindaci del distretto socio sanitario, non si sente la voce dell’opposizione peraltro già timida nella prima legislatura guidata da Emiliano. Si consuma la distruzione dell’Ospedale di Galatina nell’indifferenza generale.
Mi domando come sia stato possibile ipotizzare di destinare alla cura del Covid un ospedale la cui terapia intensiva e semi-intesiva è scritta solo sulla carta, non c’è un’area cuore pur essendo ormai noto che il contagio può determinare problemi cardiaci, non c’è una Pneumologia visto che – sempre la Regione – ha deciso di chiuderla.
Nel frattempo, a pochi giorni di distanza dalla chiusura dell’Ospedale, la Asl di Lecce ha destinato al Covid il Dea che ha una capacità di 330 posti letto. Qual è la ratio di tutto questo pasticcio? La Regione ha chiesto alla Asl di Lecce 380 posti per fine mese. Con la destinazione del Dea al Covid non ha più senso continuare a tenere chiuso Galatina e mi appello all’assessore regionale alle Politiche della Salute, Pier Luigi Lopalco, affinché metta ordine e restituisca l’Ospedale al territorio. Mi auguro che tutta questa confusione non sia la premessa per dare un colpo mortale al Santa Caterina Novella: a pensar male, a volte si colpisce nel segno.
Il consigliere di opposizione della Lista De Pascalis
Giampiero De Pascalis
lug152019
Il GAL Valle della Cupa srl, nell’ambito del PSR 2014-2020 Misura 19 "Sostegno allo sviluppo locale LEADER" Sottomisura 19.2 " Sostegno all'esecuzione nell'ambito degli interventi della strategia" ha pubblicato il BANDO Azione 2 - Creazione e sviluppo di impresa per rafforzare l’offerta di servizi di turismo esperienziale, accoglienza ed ospitalità Intervento 2.2 - Pacchetto multimisura per l’avvio di nuove pmi extra agricole
(BURP n. 78 del 11 Luglio 2019)
SOGGETTI BENEFICIARI
Microimprese e piccole imprese, persone fisiche che avviano nuove attività extra-agricole, nelle aree rurali, presentando un progetto di diversificazione, nell’ambito dei servizi turistici, attività artigianali e attività agroalimentari.
ATTIVITÀ FINANZIABILI
Investimenti a sostegno di processi di qualificazione delle aziende non agricole per favorire la creazione di nuovi servizi turistici a supporto dello sviluppo del turismo esperienziale.
Le imprese dovranno far riferimento ai seguenti comparti:
1. Servizi turistici: guide turistiche, noleggio di attrezzature sportive e ricreative, noleggio biciclette, noleggio di altre attrezzature sportive e ricreative, altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio, attività delle guide e degli accompagnatori turistici, attività creative, artistiche e di intrattenimento, attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali, altre attività di intrattenimento e divertimento non altrove classificate, attività di organizzazioni che perseguono fini culturali, ricreativi e la coltivazione di hobby, ecc;
2. Attività artigianali: terracotta, legno, ferro battuto, pietra leccese, ricami, cuoio ed eventuali altre attività artigianali della Vdc che realizzino un prodotto finito;
3. Attività agroalimentari: trasformazione e commercializzazione prodotti tipici.
TIPOLOGIA DEGLI INVESTIMENTI E COSTI AMMISSIBILI
Per l’avviamento: Non sono previsti costi ammissibili.
Per lo sviluppo aziendale:
• Ristrutturazione ed ammodernamento di beni immobili necessari per lo svolgimento delle attività anche in termini di accessibilità ai diversamente abili;
• Modesti ampliamenti, nell’ambito di opere di ammodernamento o ristrutturazione dei fabbricati, necessari esclusivamente per gli adeguamenti tecnologici e igienico-sanitari, di volumi tecnici e per l’eliminazione delle barriere architettoniche;
• Sistemazione delle aree esterne che interessano l’attività;
• Acquisto di arredi e di attrezzature per lo svolgimento di attività;
• Acquisto o sviluppo di programmi informatici e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore, marchi commerciali;
• Spese generali ammissibili fino ad un massimo del 12% dell’investimento.
TIPOLOGIA ED ENTITÀ DEL SOSTEGNO PUBBLICO
Il pacchetto, oltre a finanziare aiuti all’avviamento di nuove attività, comprende l’aiuto in conto capitale nei limiti di seguito stabiliti:
a. Per l’avviamento: l’aiuto sarà corrisposto nella forma di un premio di € 10.666,67 per le PMI extra agricole. L’aliquota di sostegno è pari al 100%;
b. Per lo sviluppo aziendale:
Il sostegno sarà concesso nella forma di contributo in conto capitale pari al 50% della spesa ammessa al beneficio. E’ previsto l’investimento minimo di Euro 30.000,00. La spesa massima ammissibile per ciascun intervento è pari a Euro 42.000,00.
CONDIZIONI DI AMMISSIBILITÀ
Tra le altre, la presentazione di un piano aziendale contenente elementi minimi, come specificato nel bando ed il raggiungimento del punteggio minimo di 30 punti, così come previsto dai criteri di selezione.
LOCALIZZAZIONE INTERVENTI
Esclusivamente nell’area territoriale di competenza del GAL VALLE DELLA CUPA S.R.L. (Comuni di Arnesano, Cavallino, Lequile, Lizzanello, Monteroni di Lecce, Novoli, San Cesario di Lecce, San Donato di Lecce, Galatina, San Pietro in Lama, Squinzano, Surbo, Trepuzzi).
RISORSE FINANZIARIE MESSE A DISPOSIZIONE
Spesa Pubblica totale: Euro 760.000,00
Scadenza per il rilascio della domanda di sostegno sul portale SIAN: ore 23.59 del 23 Settembre 2019. Scadenza per l’invio della documentazione: ore 23.59 del 24 Settembre 2019 (fa fede il timbro apposto sul plico dall’Ufficio Postale o dal Corriere accettante)
“Attraverso il sostegno offerto dall’ Intervento 2.2 del Bando AZIONE 2 del GAL VALLE DELLA CUPA viene offerta una reale possibilità di sviluppo di piccole attività commerciali nell’abito dell’artigianato e dei servizi turistici - afferma l’Assessore alle attività produttive Nico Mauro - Si attivano così concrete possibilità di sviluppo economico del territorio e per questo è necessario darne il giusto rilievo e mettere a conoscenza, soprattutto i giovani, di questa opportunità di finanziamento”.
In allegato si pubblica il bando integrale.
E' possibile scaricare l'Elenco Regionale dei prezzi delle opere pubbliche - Anno 2019 al seguente link:
http://www.regione.puglia.it/elenco-prezzi-2019
https://www.valledellacupa.it
giu172016
Il Comune di Galatina organizza, per sabato 18 giugno (ore 18.00), presso il Palazzo della Cultura – sala “C. Contaldo” - Piazza Alighieri – un seminario di studio sulla Sanità dal tema: “Dalla composizione degli interessi, al bene comune”.
L’iniziativa rappresenta una rilevante occasione al fine di elaborare – al termine di lavori – uno specifico “documento” da trasmettere alla Presidenza della Regione puglia.
Alla luce del processo decisionale, avviato dalla Regione puglia, volto a varare il nuovo piano di riordino, si è ritenuto produttivo assicurare ogni utile approfondimento perché non solo Galatina, ma anche le altre città del Salento, più direttamente interessate al piano, possano partecipare allo stesso con proposte in grado di segnalare percorsi essenziali. In grado di migliorare l’uso delle risorse finanziarie disponibili e ad indicare utili percorsi per assicurare preziose economie.
Ai saluti del Direttore Medico Ospedale di Galatina, Giuseppe DE MARIA, seguiranno gli interventi di Raffaele CALABRO’ (La Sanità nell’epoca della “Rivisitazione della spesa”), Ettore Attolini (Stili di vita e prevenzione), Michele Lattarulo (Le possibili economie sulla spesa farmaceutica), Pasquale Orlando (Le risorse finanziarie del FESR), Massimo Marra (Le nuove tecnologie). Introduce e modera Tonio Tondo, conclusioni di Cosimo Montagna.
giu062018
Premessa importante - Seguono ora cenni di storia di tre Vescovi di Nardò che ne hanno guidato la Diocesi mentre a Noha era arciprete Monsignor Paolo Tundo: storia dei nostri giorni, quando la storia diventa quasi come un diario, per averla vissuta in qualche modo io stesso in prima persona. Nella prossima puntata terminerò la storia di don Paolo Tundo tracciando alcuni tratti del Vescovo Corrado Ursi, poi cardinale e arcivescovo di Napoli. Farò del mio meglio per essere imparziale.
P. Francesco D’Acquarica
![]() |
![]() |
Nicola Colangelo (1879 - 1937)
Vescovo dal 16 dicembre 1935 al 27 giugno 1937
Motto: Ducam et reducam (Condurrò e ricondurrò)
Dal 1935 al 1937 il Pontefice fu:
Pio XI (1857-1939) Papa dal 1922 al 1939
Arciprete di Noha
Mons. Paolo Tundo (1888-1962), parroco dal 1934 al 1962
Nicola Colangelo nacque in Schiavi d’Abruzzo, provincia di Chieti, da Luigi e da Rosaria Di Primio, quarto di undici figli, l’undici novembre 1879. Il 4 aprile 1903 fu ordinato sacerdote e, per desiderio del suo Vescovo, Pietropaolo, entrò nel pontificio collegio leoniano di Roma.
Si addottorò in diritto canonico presso la pontificia università di S. Apollinare, conseguì al Leoniano il diploma di pedagogia ecclesiastica, di ascetica e di sociologia. Nel seminario diocesano di Trivento fu padre spirituale, insegnò diritto canonico, sacra Scrittura ed elementi di ebraico, infine ne fu rettore. Nel 1912 fu parroco a Schiavi d’Abruzzo, suo paese d’origine, e vi restò per circa un ventennio. Fece riparare la chiesa, che poi abbellì mediante tre altari in marmo: della Vergine dei miracoli, del protettore San Maurizio e l’altare maggiore (que-st’ultimo fu eretto a sue spese in ricordo della promozione a vescovo). Nel 1931, Nicola Maria Di Girolamo, Vescovo di Cajazzo, già suo compagno di studi, lo elesse vicario generale e rettore del Seminario di quella diocesi.
Il 4 aprile 1932 fu eletto Vescovo di Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria e fu consacrato a Cajazzo (Benevento) il 26 giugno da Nicola Di Girolamo e dai co-consacranti Giovanni Giorgis, Vescovo di Trivento, e Attilio Adinolfi, Vescovo di Anagni. Il 17 settembre 1932, fece l’ingresso in Oppido Mamertina e constatò la triste condizione materiale e morale della diocesi, che presentava ancora profonde tracce dell’immane flagello tellurico del 1908. La cattedrale ed il palazzo vescovile erano sistemate in baracche di legno, i locali del seminario erano stati in gran parte distrutti. Colangelo si adoperò per la ricostruzione della cattedrale, di altre chiese e rifece in gran parte il seminario.
Il 16 dicembre 1935, all’età di 56 anni, fu traslato alla sede di Nardò, della quale prese possesso il giorno dell’ingresso, 26 aprile 1936, pur rimanendo amministratore di Oppido Mamertina, sino alla presa di possesso del successore. Colangelo diede vita al Bollettino ufficiale della diocesi e per la quaresima del 1937 vi pubblicò la prima lettera pastorale: L’ora presente e l’azione cattolica.
Grande impulso diede alla preparazione del primo congresso eucaristico di Parabita, che si doveva svolgere dal 29 giugno al 2 luglio 1937, invitando i vescovi della puglia ed il cardinale Alessio Ascalesi, arcivescovo di Napoli, ad intervenire. Non potè però essere presente allo svolgimento del medesimo, essendo stato inaspettatamente ed immaturamente colpito dalla morte, proprio pochi giorni prima, il 25 giugno 1937, all’età di 58 anni.
I familiari vollero che fosse sepolto nella tomba di famiglia del suo paese di origine, Schiavi d’Abruzzo, dove giace. Nel decennale della sua morte, il 30 giugno 1947, nella parrocchia di San Maurizio, dove fu parroco per circa 20 anni, fu murata una lapide con relativo mezzo busto in marmo e con la seguente epigrafe:
L’Ecc.mo e Rev.mo Nicola Colangelo, Vescovo di Nardò
del nostro popolo di Schiavi d’Abruzzo decoro ed onore
lasciò le impronte delle sue qualità
e con tutte le forze tutto osò
per la salute delle anime
1879 - 1937
Relazione con la chiesa di Noha
![]() |
![]() |
L’arciprete a Noha in questo periodo, l'abbiamo già detto, era Don Paolo Tundo. Nato a Noha nel 1888, primo di sette figli da Luigi e Giovanna Colazzo, fu ordinato Sacerdote a 26 anni. Il primo incarico pastorale fu quello di viceparroco ad Alliste, poi cappellano militare durante la prima guerra mondiale in Albania. Nel 1920 era già a Noha, prima come “Sostituto parroco” e cioè vice-parroco, poi nel 1933 come Economo Curato e nel giugno 1934 finalmente come Arciprete di Noha.
Fu molto attivo nel guidare la chiesa nei tempi turbolenti e drammatici della seconda guerra mondiale. Durante il “Ventennio” fu anche Podestà occupandosi, senza risparmiarsi, dei problemi della sua gente.
Diede vita (e non c’erano ancora i computer) ad un giornalino parrocchiale intitolato “Il Buon Pastore” che faceva arrivare in ogni famiglia. Fin dall’inizio del suo ministero diede nuovo impulso alla Confraternita della “Madonna delle Grazie” che durante l'arcipretura di don Vitantonio Greco si stava spegnendo.
La sua opera più importante fu la costruzione di una scuola materna per i bambini di Noha che fece erigere su un terreno di sua proprietà e che affidò alle "Suore discepole di Gesù Eucaristico".
Volle fortemente che la scuola fosse affidata in maniera stabile ad una congregazione di religiose, donando loro anche l’immobile. Bisogna sapere che nel 1941 già esisteva una scuola materna affidata ad una congregazione di Suore Antoniane. La scuola era situata in una abitazione privata di Via Cadorna angolo Cesare Battisti che anch'io frequentai. Ma le Suore, spaventate per un furto subìto di notte mentre erano in casa, decisero di abbandonare Noha, e lo fecero di lì a poco definitivamente.
Nel verbale della Confraternita della Madonna delle Grazie in data 5 Maggio 1941 (è l'anno del furto) c’è questa annotazione: Il 5 Maggio 1941 si sono riuniti i Confratelli. Hanno deliberato L.100 a favore delle Suore costituite a Noha. Sembrerebbe di capire come fosse un rimborso per i danni subìti nel furto. Quelle Suore abbandonarono Noha, ma don Paolo perseverò nel suo impegno a favore di una scuola materna. Ora la scuola di via Carso è molto ben frequentata, non solo perchè sono aumentate le famiglie con gli alloggi della "Zona 167", ma anche perchè vengono anche alcuni bambini dalla vicina Galatina. Le “Suore Discepole di Gesù Eucaristico” dedicano tutto il loro entusiasmo, impegno e cura per l'assistenza e la cura delle nuove generazioni.
Don Paolo morì, possiamo dire, improvvisamente, il 30 giugno del 1962, nel giorno del suo onomastico, la festa di S. Paolo che in quel tempo era celebrata il 30 giugno, e riposa nel camposanto di Noha nella seconda cappella a sinistra dell’ingresso, fatta erigere dalle sue sorelle.
Altri Sacerdoti di questo periodo
* Don Gerardo Rizzo (1924-2007), nipote di don Paolo.
* Ma vi è anche Don Donato Mellone (1925-2015), anche lui suo nipote, che sarà poi suo successore nell’arcipretura di Noha.
Altri sacerdoti che in questo tempo in qualche modo hanno avuto a che fare con la chiesa di Noha sono:
* Papa Dunatu (Don Donato Frisullo di Aradeo)
* Papa Vitu (Don Vito Zizzari di Seclì e Padre Spirituale della chiesa della Madonna delle Grazie a Noha)
* Papa Liberatu (Don Liberato Demitri di Nardò).
Non ci sono particolari notizie sulla chiesa di Noha che riguardano il Vescovo di Nardò se non le solite cose di abituale amministrazione.
![]() |
![]() |
Gennaro Fenizia (1889 - 1952)
Vescovo dal 17 agosto 1938 al 21 luglio 1948
Motto: Posuit fines tuos pacem (Portò la pace )
Dal 1938 al 1948 il Pontefice fu:
Pio XII (1876-1958) Papa dal 1939 al 1958
L’arciprete è sempre don Paolo Tundo (1888-1962).
Gennaro Fenizia nacque a Napoli il 10 luglio 1889, fu ordinato sacerdote il 16 agosto 1914 ed era professore di scienze in un liceo di Napoli, quando il 17 agosto 1938 fu eletto Vescovo di Nardò dal Papa Pio XI. Fu consacrato il 30 ottobre 1938 e fece l’ingresso solenne in Nardò il 4 dicembre.
Nel febbraio 1940 indirizzò al clero ed ai fedeli della diocesi la lettera pastorale dal titolo: L’educazione cristiana.
Per incrementare la vita pastorale, eresse alcune nuove parrocchie.
Il 31 maggio 1942 intraprese la visita pastorale, che terminò nel 1945, la cui descrizione è molto frammentaria e di nessun rilievo.
Il 5 giugno 1945 dichiarò la Vergine del perpetuo soccorso patrona di Porto Cesareo, frazione di Nardò.
Dal 30 maggio al 6 giugno 1948 celebrò in Nardò il I congresso eucaristico diocesano con la partecipazione di alcuni Vescovi della puglia e del cardinale Alessio Ascalesi, Arcivescovo di Napoli. A ricordo, all’ingresso dell’episcopio, il 3 ottobre 1948, accommiatandosi da questa diocesi, fu posta una lapide in marmo avente lo stemma vescovile e la seguente scritta:
A Dio Ottimo Massimo
Dal 30 maggio al 6 giugno del 1948 a Nardò
l’Ecc.mo Vescovo Gennaro Fenizia
reggendo la diocesi neretina
il I congresso Eucaristico con esultanza
di fede e di amore
alla presenza dell’Emin.mo Card. Ascalesi fu celebrato
il clero e il popolo al loro pastore posero con animo grato
Nardò 3 ottobre 1948
L’anno successivo mons. Gennaro Fenizia fu traslato alle diocesi di Cava e Sarno il 21 luglio 1948, restando amministratore apostolico di Nardò sino all’arrivo del nuovo Vescovo. Risiedette sette mesi, da maggio a novembre, a Cava e cinque mesi, da dicembre ad aprile, a Sarno (Salerno). Attese specialmente alla ricostruzione del seminario di Cava, che 33 anni prima era stato abbattuto, perchè pericolante. Dopo alcuni anni di episcopato in quelle diocesi, all’età di 64 anni, morì a Cava dei Tirreni il 20 novembre 1952 e fu sepolto in quella cattedrale. Nel 1939, il Vescovo Alfredo Vozzi fece porre sulla tomba un piccolo monumento e questa epigrafe:
Qui nella pace di Cristo riposa risorgituro
GENNARO FENIZIA
napoletano che
nominato Vescovo di Nardò
il 17 agosto 1938
traslato alle chiese di Cava e Sarno il 21 luglio 1948
per singolare zelo delle anime in ogni campo rifulse
pastore buono e saggio amò i Sacerdoti
particolarmente i più umili
assai benemerito per molte opere
tra cui assolutamente insigne e lodevole
la ricostruzione del seminario diocesano di Cava
già da 35 anni abbandonato
all’età di 64 anni
immaturo non impreparato il 20 novembre 1952
colpito dalla morte
lasciò presso tutti grandissimo rimpianto
Il suo immediato successore
l’Ecc.mo Mons. Alfredo Vozzi questa lapide
tra il plauso generale del Clero e del popolo
il 4 ottobre 1959 pose.
Relazione con la chiesa di Noha
La visita pastorale del 1942 la ricordo anch’io. Ero un bambino di appena sette anni. Mi è rimasta impressa nella memoria l’accoglienza festosa del Vescovo da parte della popolazione. Rimasi incantato nell’osservare quel vecchio (così mi parve) tutto vestito di color rosso-violaceo, accolto sotto un baldacchino all’entrata del paese. Era la prima volta che vedevo un Vescovo e pur essendo ancora piccolo, capivo che si trattava di un personaggio molto importante. Accompagnato così sotto quel pallio retto da sei aste impugnate da altrettanti robusti signori si avviò verso la chiesa parrocchiale come in processione solenne con tutta la popolazione.
Rividi lo stesso vescovo, Mons. Fenizia, qualche anno dopo quando a Parabita frequentavo il seminario dei Missionari della Consolata. Era il 1947, io ero già più grande. Venne a trovarci mentre stavamo in un momento di ricreazione. Facemmo corona attorno a lui: questa volta lui era più dimesso. Lo salutammo e fu tutto più familiare e direi quasi normale.
Il 14 dicembre 1939 don Paolo Tundo festeggiò il suo XXV° anniversario di sacerdozio. Nella chiesa di S. Michele il Vescovo Gennaro Fenizia celebrò il solenne pontificale alla presenza di molti sacerdoti convenuti da più parti. L’antico organo a canne e a mantice con una orchestra d’archi al completo accompagnò i canti eseguiti da una schola cantorum polifonica, composta da numerosi parrocchiani. Al pranzo offerto dal festeggiato partecipò anche il Vescovo Fenizia con numerosi convitati sacerdoti e laici, personalità e amici di don Paolo.
Mons. Gennaro Fenizia venne ancora a Noha il 30 novembre 1946 (evento straordinario in quel tempo) per l’ordinazione sacerdotale di Don Gerardo Rizzo, (Noha 1924-2007). E fu ancora Mons. Fenizia che consacrò sacerdote nella cattedrale di Nardò Don Donato Mellone (Noha 1925-2015), nipote e successore di don Paolo all’arcipretura di Noha.
![]() |
![]() |
Francesco Minerva (1904 - 2004)
Vescovo di Nardò dal 16 sett. 1948 al 17 dic.1950
Motto: Nulla sapientia sine fide (Senza fede non c'è saggezza)
Dal 1948 al 1950 il Pontefice era:
Pio XII (1876-1958) Papa dal 1939 al 1958
L’arciprete di Noha
Don Paolo Tundo (1888-1962), parroco dal 1934 al 1962
Francesco Minerva nacque a Canosa di puglia, diocesi di Andria, il 31 gennaio 1904. Il 16 aprile 1927 fu ordinato sacerdote e in luglio si laureò in teologia.
Divenne poi cancelliere della curia vescovile, padre spirituale del seminario di Andria, insegnante di religione nel ginnasio e nell’avviamento. Nel 1931 conseguì la laurea in giurisprudenza nell’università di Bari ed il 10 aprile 1932 divenne arciprete della cattedrale di Canosa.
Il 16 settembre 1948 fu eletto vescovo di Nardò dal Papa Pio XII e fu consacrato il 31 ottobre 1948 nella cattedrale di Canosa da Ferdinando Bernardi (1874-1961), già Vescovo di Andria e allora Arcivescovo di Taranto, assistito da Fra’ Giuseppe Di Donna, Vescovo di Andria, e da Giuseppe Ruotolo (1884-1978), nativo di Andria e Vescovo di Ugento.
Il 21 novembre 1948 inviò al Clero ed al popolo la prima lettera pastorale; il 4 dicembre ne prese possesso ed il 12 fece il solenne ingresso in diocesi.
Dall’otto al 15 maggio 1949 celebrò il I congresso mariano diocesano a Parabita. Il congresso si concluse con l’incoronazione dell’immagine della Madonna della Coltura, immagine bizantina ivi venerata da molto tempo, dipinta su un monolito.
Rifece la parte del seminario diocesano prospiciente l’episcopio, riportando l’ingresso al lato dove era stato ai tempi di Sanfelice, rendendo più ampia e più regolare la piazzetta antistante.
Nel settembre 1950 fu nominato amministratore apostolico di Lecce ed il 24 dicembre da Pio XII fu traslato in quella diocesi, restando amministratore apostolico di Nardò. Il 18 marzo 1951 si trasferì a Lecce, accommiatandosi da Nardò, dove sulla facciata del seminario fu scoperta una lapide marmorea con l’iscrizione:
Mons. FRANCESCO MINERVA
dal 12 dic. 1948 al 24 dic. 1950
Vescovo di Nardò
questo vetusto seminario rinnovando
rese viva espressione del suo apostolico zelo
Il popolo di Nardò riconoscente
18 Marzo 1951
Per raggiunti limiti di età, rassegnò le dimissioni il 27 gennaio 1981, rimanendo Arcivescovo emerito dell'arcidiocesi di Lecce, ma ritirandosi nella nativa Canosa, pur continuando per molti anni a trascorrere l'estate nel Salento.
Morì il 23 Agosto 2004, a cento anni e sette mesi circa, compiuti il 31 Gennaio 2004.
Relazione con la chiesa di Noha
Nel congresso mariano di Parabita del Maggio 1949 la chiesa di Noha partecipò con un folto gruppo di pellegrini con il suo parroco don Paolo Tundo. Quella volta a Parabita c’ero anch’io perché frequentavo il seminario missionario dei Padri della Consolata, proprio lì, accanto al Santuario della Coltura, e fu tutto una festa.
Il congresso mariano, il primo congresso diocesano, voluto dal Vescovo Francesco Minerva, si concluse con l’incoronazione della Madonna della Coltura, con la partecipazione del Cardinale Alessio Ascalesi, Arcivescovo di Napoli. L’evento straordinario e tutte le celebrazioni in programma furono preparate dai Missionari della Consolata che in quel tempo gestivano il Santuario della Madonna, ed io ebbi l'onore di partecipare a tutte le celebrazioni come seminarista e facendo parte del "piccolo clero" che il Vescovo Minerva tanto preferiva.
P. Francesco D’Acquarica
lug132014
Da socio e fruitore devo purtroppo constatare che la vita sociale di Fiera di Galatina e del Salento Spa continua ad essere abbastanza difficile e offuscata.
Nella conferenza stampa del 19.07.2013 il liquidatore Dott. Spagnulo aveva riferito di aver notato nelle precedenti gestioni “ cose poco chiare”; con lettera del 02.07.2014 ha affermato di avere già da tempo dato incarico ad un pool di tecnici di sua fiducia per comprendere se la gestione dei finanziamenti ricevuti dall’Ente fiera sia stata corretta, ma fino ad oggi gli esiti di tale indagine sono ancora ignoti.
Inoltre, ancora ad oggi non è dato di sapere chi siano i “fruitori che ancora oggi presentano fatture per presunte migliorie realizzate”, come da dichiarazione rilasciata dal Liquidatore in un articolo apparso sul Nuovo Quotidiano di puglia del 04.11.2012.
A ciò si aggiunga la problematica connessa al fatto che l’impianto di climatizzazione dei padiglioni, pur installato pochi anni fa, non è più funzionante, e che nessuna contestazione in merito, a quanto è dato di sapere – visto che nessuna comunicazione ufficiale in merito è ancora giunta – nessuna contestazione è stata rivolta alla ditta installatrice.
Così come, nessuna comunicazione ufficiale è ancora giunta in merito alla richiesta, sempre rivolta dal sottoscritto, di sapere se le “fatture per presunte migliorie realizzate”, cui il liquidatore aveva fatto riferimento, sono le medesime per le quali sarebbe stata intentata causa contro Fiera di Galatina e del Salento Spa, causa poi, sempre a quanto è dato di sapere, conclusa transattivamente con la rinuncia, da parte di Fiera di Galatina e del Salento Spa, di cospicui crediti effettivamente vantati nei confronti dei medesimi fruitori a fronte della rinuncia, da parte del terzo, ad ogni credito portato dalle fatture menzionate.
Senza contare, poi, tutte le problematiche sorte con l’affidamento della gestione degli spazi espositivi a Fiera Salento Srl, in parte già balzate agli onori della cronaca, e le questioni attinenti il licenziamento degli ex dipendenti dell’Ente Fiera. Abbiamo assistito in questi giorni a una diatriba tra il Sindaco e Fierasalento srl su chi fosse la colpa della mancata realizzazione della Campionaria e non voglio entrare in merito anche perché leggendo il contratto è facile capire chi dice il falso, ma una cosa posso dire con certezza anche perché ho pagato sulla mia pelle, che tutti e due sapevano che la struttura era sprovvista di agibilità.
Ritengo che un intervento serio del “Palazzo del Potere” si imponga, naturalmente avendo come obbiettivo la soluzione dei problemi e non l’annientamento della struttura produttiva, visto che il Quartiere Fieristico di Galatina (LE) potrebbe ritornare a essere il fiore all’occhiello di una realtà comunale florida e che invece, allo stato attuale, assomiglia più ad una nave in mezzo ad una tempesta.
feb282011
Si è conclusa la diatriba sul coincenerimento del CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti) da parte di Colacem fra i Comitati territoriali e le Istituzioni Pubbliche, Lunedì scorso, 21 febbraio 2011, il Consiglio Provinciale ha deliberato l’iter autorizzativo per il cementificio Colacem al fine di poter incenerire rifiuti persino extra-salentini nelle sue fornaci! Ecco in sintesi un breve excursus della vicenda:
Anche se questi ultimi sono evidentemente in maggioranza numerica, avranno semplicemente il “potere” di subire gli effetti che sortiranno da questo esperimento legalizzato. Siccome tutti finora, sia da una parte che dall’altra della controversia, hanno ostinatamente dichiarato conoscenze e certezze su pro e contro dell’ipotesi dell’incenerimento del CDR, senza mai apportare prove oggettive, diciamocelo pure chiaramente: l’area del comprensorio di Soleto, Galatina, Noha, Cutrofiano e Sogliano, e speriamo in un raggio non maggiore, sarà il laboratorio sperimentale e gli abitanti le cavie. E le cavie, si sa, si ammalano e muoiono quasi sempre per cause sconosciute, o per colpe di faccendieri impunibili.
ago062019
La Città di Galatina è tra i soli 5 Enti dell'area geografica Sud Italia ammessi alla partecipazione del progetto RiformAttiva, su un totale di 18 amministrazioni ammesse in tutta Italia. Si tratta di un prestigioso progetto realizzato dal Dipartimento della Funzione Pubblica con il supporto di Formez PA, nell'ambito del PON "Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020" e che ha l'obiettivo di sostenere l'attuazione della riforma della Pubblica Amministrazione, attraverso un percorso condiviso di collaborazione che metta a disposizione degli enti locali soluzioni e modelli relativi alle principali aree di interesse della riforma Madia.
Il Comune di Galatina, in particolare, parteciperà all'area di interesse relativa al tema delle valutazioni della performance. Tema, questo, strategico e che arriva nel solco già tracciato dalla recente ammissione, tra i 12 comuni di tutta la puglia, al progetto “Reti di conoscenza per la diffusione di buone pratiche in materia di FOIA”, promosso dal Consiglio Regionale insieme ad Anci puglia.
Il Comune avrà l'opportunità di usufruire gratuitamente della consulenza del Formez per implementare e raffinare soluzioni organizzative efficaci per la programmazione del fabbisogno e potrà confrontarsi e far parte di una rete di amministrazioni impegnate in processi di riforma e innovazione, attraverso la partecipazione a workshop, seminari e attività di formazione.
"E’ importante entrare in una rete di amministrazioni virtuose, confrontarsi con altre realtà per valutare e migliorare la propria performance” afferma l’assessore all’innovazione tecnologica Cristina Dettù. “L’ingresso all’interno del progetto RiformAttiva rappresenta per il nostro ente non solo un prestigio a livello nazionale ma anche un’ottima opportunità di crescita e innovazione, a disposizione di tutta la macchina amministrativa del Comune di Galatina al fine di ottenere risultati migliori ed efficienti” conclude l’assessore.
Ufficio Stampa - Marcello Amante
lug152014
Nei giorni scorsi, su uno dei siti più seguiti di Galatina è apparsa una lettera aperta di Onofrio Introna, ex-socialista ora di SEL (il cui acronimo probabilmente starà per Sinistri, Ecomafìa e Levità), nella quale il presidente del consiglio regionale pugliese cercava di ricondurre a più dorotei consigli l’ing. Marco Potì, sindaco di Melendugno, a proposito del gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline).
L’Introna, continuando mielosamente ad appellare con il nome di battesimo il sindaco, fiero oppositore al TAP (almeno finora), dopo aver fatto una sviolinata ad “una delle più belle spiagge pugliesi, la vostra San Foca”, inizia a farneticare circa il “ruolo strategico dell’approvvigionamento di gas azero per le famiglie, per le imprese e per il Paese”, trattandosi nientepopodimeno che del “passante di un’infrastruttura capace di assicurarci una notevole autonomia energetica, di sdoganarci dall’oligopolio russo-maghrebino e di calmierare i prezzi”. Sì, come no.
Il cosiddetto rappresentante regionale cita poi un articolo di Lino Patruno della Gazzetta del Mezzogiorno, che francamente non m’era proprio saltato in mente di andare a leggere, data la mia idiosincrasia nei confronti di questo tipo di carta stampata (che sembra vada a braccetto con quell’altro morbido foglio a più veli, altrimenti detto “il nuovo Quotidiano di Lecce”, o qualcosa del genere). E avrei fatto comunque bene, pregno com’è, quel pezzo, di una serie di qualunquistiche scemenze, come ad esempio: “Più che gridare all’eresia e alla scomunica, questo dovrebbero fare tutti i comitati del “no”: valutare caso per caso, in modo che l’eventuale “no” non sia ideologico ma motivato. Cioè più fondato” [credo che sia il Patruno a non aver valutato caso per caso; i comitati No-Tap hanno invece da anni valutato, studiato, approfondito e soprattutto capito il progetto TAP più di quanto non si possa immaginare, grazie anche all’intervento di tecnici, ingegneri, geologi, fisici, avvocati, biologi ed altri professionisti, che hanno redatto migliaia di pagine di report senza compromessi e soprattutto sponsor, “con giudizio e senza pregiudizio”, ndr.]. E poi ancora: “In questo conflitto il Sud resta fermo, non sapendo bene cosa è meglio” [invece, caro Patruno, un certo Sud sa bene cosa sia meglio e cosa peggio; forse – ha ragione - magari non proprio tutto il Sud, come quello dei lettori di certi quotidiani, ndr.]. Ed infine: “Ci si chiede come mai ci sono sindaci che si fanno asfaltare da eolico e fotovoltaico selvaggio, accontentandosi in cambio di elemosine buone comunque a vincere le elezioni” [bè, questo francamente ce lo chiediamo anche noi, ndr.].
Ma lasciamo il Patruno alle sue elucubrazioni, e ritorniamo a Introna. Il quale, chiede ancora a Marco Potì di valutare (positivamente obviously) “la chiara disponibilità offerta dall’amministratore delegato della TAP Giampaolo Russo” [non si sa bene a cosa, questa chiara disponibilità, forse a sponsorizzare finalmente anche la festa patronale di Melendugno, o a elargire qualche altra elemosina, ndr.].
Sentite quest’altro stralcio che sembra scritto più con lingua e saliva che con penna e inchiostro: “L’imminente visita del presidente dell’Azerbaijan potrebbe essere una valida occasione per il Comune di Melendugno, per i comuni vicini, per la Regione puglia e per l’attivismo del Governo Renzi. [slurp, ndr]. Potrebbe dare all’Italia la possibilità di non voltare le spalle ad una fonte di energia pulita, a bassa incidenza sull’ambiente”. Chiaro? Spalanchiamo le porte al presidente Ilham Aliyev [tipico presidente dittatore: eletto per la prima volta nel 2003 ereditando la leadership del suo defunto padre, ndr.], trattiamo con lui e la sua corte, stringiamo pure accordi economici con l’Azerbaijan [un paese che ha infranto tutte le regole sui diritti civili e dove numerosi oppositori sono finiti in carcere, un paese al 160° posto su 180 per le limitazioni alla libertà di stampa; anche se, con questo giornalismo, manco l’Italia sembra scherzare più di tanto, ndr.] che ci fornirà tanta energia pulita [sic!]. E poi vuoi mettere? Approfittiamo dell’“attivismo di Renzi”, l’uomo della Provvidenza2, che con 80 euro ci sta portando fuori dal baratro.
Non è il caso di continuare a chiosare altri frammenti della lettera intronata (se non altro per non stancare anche il più paziente dei nostri 25 lettori, i quali, con banale processo inferenziale, avranno già colto il succo di tutto il resto delle corbellerie presidenziali).
Ma non possiamo omettere, a mo’ di conclusione di queste note, un paio di considerazioni in merito alla pubblicazione di questa lettera da parte del “giornalista” del frequentatissimo sito galatinese con il titolone <<“TAP, un’occasione da non perdere”>>, con tanto di virgolette. Noi (che non siamo giornalisti ma semplici osservatori) ci permettiamo di sollevare qualche perplessità, intanto in merito alla locuzione-titolo, che, salvo errori od omissioni, non abbiamo rinvenuto nel corpo della lettera, e tuttavia riportata in alto e a caratteri cubitali come si trattasse di discorso diretto [Vuoi vedere che il titolo non è tratto da un dispaccio di agenzia ma dalla viva voce dell’Introna – ascoltata magari in un altoparlante telefonico? Sennò cosa c’entrano quelle virgolette? Ndr]. La seconda chicca sta nella foto a corredo dell’articolo pubblicato in onore del presidente del consiglio regionale pugliese, foto che riproduce l’immagine di un mare limpido, incontaminato, calmo, trasparente, di rara bellezza, ed una costa rocciosa intonsa [insomma di eventuali nefasti effetti del TAP nemmeno l’ombra. E’ proprio il caso di dirlo: da quella fotografia non si capisce né si vede un tubo, ndr]. La terza, forse la più importante, è che su quel famoso sito è comparsa la lettera di Onofrio nostro, ma, guarda un po’, non la pronta risposta di Marco Potì [che invece qui potete trovare di seguito in formato pdf].
Del resto cosa c’era da aspettarsi da certi “giornalisti” “indipendenti” (virgolette a sostantivo e attributo) che, a proposito della nota sponsorizzazione della festa dei SS. Pietro e Paolo, avevano blaterato di “tartassato Comitato festa”, di semplice “aiutino della TAP”, e - in merito al flash-mob del 29 giugno scorso, organizzato dai non-sponsor-tap davanti alla chiesetta di San Paolo – di manifestazione “strumentale e tecnicamente fuori luogo e fuori tempo”? [E, di grazia, quando ed eventualmente dove si sarebbe dovuta tenere codesta manifestazione? A San Foca? O direttamente in Azerbaijan, magari in pieno inverno? ndr]
Ragazzi, con certa “informazione” andrà a finire TAP (Tutto A Puttane).
Antonio Mellone
dic182016
Così ti capita di ritornare a Milano “per ossigenarti”, come vai ripetendo periodicamente ai tuoi amici (sì, devi usare le virgolette dacché il sindaco sovente è costretto a bloccarne il traffico, causa superamento livelli di PM10 o forse 11 e qualche cosa).
Lo fai più volte l’anno, anche se il punto di accumulazione di codeste visite pastorali usualmente coincide con l’apertura delle feste natalizie, prima fra tutte quella di Sant’Ambrogio patrono, con ponte dell’Immacolata incorporato.
E’ più forte di te: non ce la fai proprio a saltare l’appuntamento con la tua Alma Mater, né l’incontro con qualcuno dei tuoi ex-compagni di corso anche se può capitare d’imbatterti nel bocconiano di turno tra il milione-e-quattro di milanesi con la stessa probabilità con la quale potresti più o meno fare un terno in una tombolata parrocchiale.
E’ successo così per puro caso anche con la Anna, per dire, girovaga per le amene stradine di Brera (e dove sennò visto che vi abita), e sei dunque costretto a declinarne l’invito a pranzo in compagnia di altri, atteso che la tua agenda meneghina è piena zeppa di altri rendez-vous convivial-pantagruel-prenatalizi da lì a poche ore.
Stavolta è mancato all’appello il Matteo Fini della situazione, nonché la Manuela e pure la Donatella che, menomale, non hanno profili face-book (le quali s’erano tanto raccomandate quasi all’unisono: “Se non mi chiami quando sei qua, m’offendo di brutto”. Per carità: rimanga il segreto tra noi e fb), e chissà quanti superstiti ‘amici miei’ del tempo che fu. Fortuna che non han saputo niente la Samantha e la Titty, sennò chi le sente quelle.
Ma non puoi davvero completar tutto in soli sei giorni, altrimenti, oltre a tutto il resto (Navigli, colonne di San Lorenzo, San Maurizio, michelangiolesca Pietà Rondanini, pièce al Carcano, varie ed eventuali) come avresti fatto a visitare anche “Lo stupore e la luce”, cioè la mostra sul Vedutismo del Canaletto e di suo nipote Bellotto alle Gallerie d’Italia, nei locali di quella che fu la filiale di piazza della Scala della Banca Commerciale Italiana, sì proprio quella dove mettesti piede tu per la prima volta da neoassunto in quel glorioso istituto di credito.
Ma devi tagliar corto ché le divagazioni potrebbero portarti lontano, e concentrarti sulla gita mattutina fuoriporta con Pasquale Marannino (bitontino, onde Milano ringrazia la puglia per averle fornito i novelli milanesi) e la sua auto che taglia freddo e nebbia alla volta delle abbazie di Chiaravalle e Viboldone, alla ricerca di pace, organi a canne e affreschi di scuola giottesca.
In auto - archiviato finalmente con un sospiro di sollievo il tema del referendum costituzionale - non puoi fare a meno di parlare della prole (la sua: tu non dovresti averne sparsa per il globo, ma il condizionale è d’obbligo in certi casi), e tra gli altri l’attenzione ricade su Luca Marannino, il grande di casa, anzi a quanto ti è dato di capire subito un grande ‘tout court’.
Luca, che oggi è al secondo anno di Matematica (Matematica pura, si badi bene, non le varie ingegnerie matematiche, nucleari, elettroniche – quisquilie, Antonio Congedo - o peggio ancora le economie cui si dedicarono quelle mezze calzette del papà e del suo amico nohano), nel 2015 ha pubblicato un libro per Mondadori (Luca lo chiama libello, vabbé), dal titolo: “Secchione ma non troppo”.
L’hai acquistato subito grazie al buono che t’ha regalato la Giuliana la sera precedente (ma non bastava la cena, e che cena, a casa sua? No.) e ti sei messo a divorarlo senza alcun indugio stravaccato sul divano (divano-terapia col segno meno davanti, Marannino jr.), sacrificando giusto le ore che avresti invece dedicato ad un paio di sieste pomeridiane. Libro stupendo (al netto della quarantina di punti esclamativi – tu li usi ormai solo per il fattoriale di un numero naturale, vale a dire n!: e lo riferisci all’autore del pamphlet, così, solo perché non si monti più di tanto la testa).
Perché asserisci che Luca è un grande? Bè, non (solo) perché in terza media aveva già letto una quarantina di libri di quelli lunghi, o perché ha preso sempre dieci in tutte le materie (e pensare che tu rimproverasti la Romano, la tua insegnante di Mate, per un dieci all’ultimo compito in quarta superiore: “Prof., ma è pazza? Che figura. Ma mi metta nove, non dieci. Suvvia, un po’ di democrazia. E che diamine”) e addirittura la ‘laude’ finale al Berchet di Milano, o perché gioca discretamente a pallacanestro, scia, suona il pianoforte da più di dieci anni (ma solo gli spartiti dei grandi autori, s’intende), o perché ha fatto teatro (Elisabetta, dovresti leggere le sue pagine sul tema a proposito “di quel margine di errore, che è poi un margine di libertà in fin dei conti, a fare la differenza tra il successo e l’insuccesso”: nel senso che rispetto al copione “bisogna sempre aggiungere o togliere qualcosa di proprio, lasciarsi un margine di errore”), o perché segue i ragazzi dell’oratorio, o perché ha la ‘zita’, è simpatico e ironico, aiuta i compagni di studi che necessitano di una mano, dà consigli a professori alunni e genitori, scrive benissimo, o perché un po’ ti somiglia. Per dire.
Ma soprattutto perché a tratti riesce perfino a burlarsi di se stesso. E un po’ anche a prenderti per il culo.
Antonio Mellone
giu132020
Dopo appena poche settimane dall’introduzione da parte della Regione puglia del fascicolo sanitario elettronico, arriva, infatti, immediata la risposta del locale nosocomio che, grazie alla raccolta fondi Doniamoaiutiamovinciamo, avrà a disposizione 8 tablet RUGGED di tipo medicale con “Barcode scanner”, che garantiranno l’introduzione della cartella clinica elettronica. La nuova cartella clinica digitale raccoglierà i dati del paziente in occasione di qualsiasi contatto con la struttura sanitaria, da una semplice visita a un ricovero, archiviando anche i dati da altre strutture sanitarie, così da rendere tutte le informazioni immediatamente accessibili agli operatori. Raccoglierà informazioni di carattere amministrativo e sanitario con riduzione di costi di cancelleria e rischi di trasmissione tra gli operatori sanitari del contagio, legato invece all’uso di carta e penna.
La cerimonia di consegna si è svolta oggi, sabato 13 giugno, presso la Sala stampa dell’Ospedale Santa Caterina Novella di Galatina alla presenza del Direttore Medico del Santa Caterina Novella Giuseppe De Maria, dei Responsabili delle Unità Operative a cui è stato consegnato il Tablet e naturalmente dei privati, e dei rappresentanti delle Associazioni e delle Aziende che hanno contribuito alla raccolta fondi alle quali va tutta la nostra gratitudine e riconoscenza. In particolare dobbiamo ringraziare i dipendenti interni e le maestranze delle ditte esterne dello stabilimento di Galatina della Colacem per la consistente donazione.
Nelle prossime settimane, a conclusione della raccolta fondi, seguiranno ulteriori consegne di ausili medici sempre a favore del locale Ospedale.
Confidiamo, oggi più che mai, che i responsabili della riorganizzazione sanitaria pugliese sapranno tradurre questo generoso slancio della Cittadinanza in un doveroso rilancio del Santa Caterina Novella.
Doniamoaiutiamovinciamo
lug122019
La Città di Galatina e Arci Lecce presentano sabato 13 luglio, "Intrecci di notte – La cultura unisce", una serata ricca di iniziative, inserita nell’ambito della rassegna estiva “A cuore scalzo”, promossa dall'amministrazione comunale.
Tra le iniziative in programma il concerto gratuito della “BandAdriatica” in Piazza San Pietro, oltre a dibattiti, testimonianze, stand gastronomici, workshop e spettacoli per continuare a crescere come comunità responsabile e consapevole attorno alle tematiche della migrazione e dell’accoglienza.
Sarà il coro Made in World, composto da richiedenti asilo e rifugiati ospiti nei progetti di accoglienza integrata gestiti da Arci Lecce e diretti dal maestro Andrea Cataldo, ad aprire il concerto di Claudio Prima e compagni che condurranno il pubblico in un vero e proprio viaggio musicale tra le coste del Mediterraneo.
BandAdriatica, la band che voga sulle onde agitate della musica salentina con elementi di tutte le coste sonore del Mediterraneo, porterà in scena l'ultimo lavoro Odissea. Uno spettacolo coeso e potente, arricchito da nuove coreografie, dove i linguaggi si armonizzano con le melodie popolari nel fervore meticcio delle città portuali.
Dall'ex Monastero di Santa Chiara a Piazza San Pietro, i luoghi più significativi della città si intrecceranno con un programma ricco di iniziative, sostenibile e eco-friendly.
L’evento sarà rigorosamente plastic-free, grazie al Comune di Galatina risultato vincitore del bando “Ecofeste” promosso dalla Regione puglia; saranno utilizzate posate e stoviglie completamente compostabili e verrà distribuito materiale informativo. Fondamentale sarà la presenza di Officine Cittadine, che porterà “in piazza” una serie di laboratori e attività, per favorire la partecipazione cittadina nella realizzazione di una società democratica, economicamente efficace, socialmente equa, ecologicamente sostenibile e culturalmente diversificata.
Numerosi anche gli espositori presenti lungo alcune strade del centro storico, tra cui l’associazione Nerò di Zollino con zafferano e legumi, l’apicoltore Saverio Alemanno, Canapa e Dintorni con prodotti tessili di canapa e Luna Laboratorio Rurale.
Ad aprire la serata, ore 19.30, in Piazza Galluccio, l'incontro di presentazione con gli interventi di Marcello Amante, sindaco di Galatina, Cristina Dettù, assessora alla Cultura e Anna Caputo, presidente di Arci Lecce. A seguire la performance teatrale di Gianluca Carrisi dal titolo “Le regole del viaggio”, attraverso il quale l’attore salentino interpreterà gli appunti che due etiopi rifugiati scrissero prima di partire da Addis Abeba per raggiungere le coste europee.
Dalle 20.00 Piazza Galluccio ospiterà il laboratorio gratuito a cura di Blablabla "Arte migrante. L'immigrazione spiegata ai bambini" e per l’intera durata della manifestazione l'esposizione dei lavori artigianali realizzati dai ragazzi richiedenti e gli stand gastronomici con cibo dal mondo curati dal progetto Sprar "Safia Ama Jan" di Galatina.
Uno spazio speciale sarà dedicato al progetto "Gombo - il frutto dell'integrazione" di Arci Lecce e grazie alla collaborazione del Panificio "Notaro" e della Pasticceria "Dolce Arte", sarà possibile degustare alcuni piatti della tradizione salentina cucinati con la tipica pianta originaria dell'Africa.
Nella stessa piazza, sarà possibile partecipare dalle 20 alla "biblioteca vivente", con la collaborazione del Servizio Civile "In reading 2017”.
Inoltre, rientra nell’ambito di Intrecci di Notte anche l’iniziativa dell’associazione Egerthe: la presentazione del libro LAMIERE, introdotto da Ettore Marangi, missionario a Nairobi, e con l’intervento di Phina Ajuoga. L’evento si terrà al Palazzo della cultura (P.zza Alighieri) a partire dalle ore 20.00.
A partire dalle 21.00, all'interno dell'ex Monastero di Santa Chiara, restituito recentemente alla città, si svolgerà lo spettacolo di Milonga a cura di Almavals di Stefania Filograna, accompagnati dal duo Lucia Conte e Monica Terlizzi. Spazio alla musica jazz, invece, in Piazza Orsini con Filippo Bubbico che sullo sfondo della storica Basilica di Santa Caterina, accompagnato da Dario Congedo e Gino Semeraro, porterà in scena una contaminazione artistica inedita.
“Intrecci di Notte è, prima di tutto, una sfida culturale – afferma l’assessore alla cultura Cristina Dettù - un progetto ambizioso che vuole regalare alla Città non solo un programma ricco di eventi, ma anche un messaggio importante: far scorrere lungo le strade e le piazze di Galatina l’essenza vera della cultura, quella di unire, creare, intrecciare le maglie della propria vita, del sapere, delle proprie emozioni per realizzare un qualcosa di unico, che sia in grado di aprire la mente e il cuore, resistendo alle storture della civiltà di oggi. Un festival che già nella sua organizzazione, rappresenta l’”intreccio” perfetto di tutto questo”.
Ufficio Stampa - Marcello Amante
ago072018
12 su 12! Premiato Il 100% dei progetti presentati dall’amministrazione Amante per il bando del “piano regionale triennale di edilizia scolastica 2018/2020”, ritenuti “formalmente e sostanzialmente ammissibili”, cui si aggiunge il 13° presentato dalla Provincia di Lecce. Tutti ineriti in graduatoria e ritenuti finanziabili.
L’aver partecipato al bando, in un’ottica di risultati a media scadenza, evidenzia ancora una volta l’impegno del Sindaco Marcello Amante e della sua squadra a riportare finalmente la città nel solco della programmazione, nella consapevolezza che l’ottimo risultato ottenuto permetterà nel medio termine l’adeguamento alle migliori norme di sicurezza delle scuole cittadine.
Poco meno di 8 milioni di euro di finanziamenti richiesti per interventi finalizzati all’eliminazione di rischi, all’ottenimento del certificato di agibilità, all’adeguamento alla normativa antincendio, di riqualificazione del patrimonio infrastrutturale scolastico, di adeguamento alle norme igienico sanitarie, di abbattimento delle barriere architettoniche, di adeguamento a norma degli impianti tecnologici esistenti e alla sicurezza antincendio e di efficientamento energetico, nonché per la realizzazione di palestre scolastiche nelle scuole o d’interventi volti al miglioramento delle esistenti.
Le strutture scolastiche di Galatina, Noha e Collemeto saranno messe a norma e rese ampiamente sicure a tutela dei ragazzi e del personale che le vive quotidianamente.
La programmazione nazionale 2018-2020 è già finanziata con un impegno dello Stato di 1,7 MLD, da ripartire su base regionale, per il finanziamento dei singoli piani annuali e le risorse assegnate alla Regione puglia ammonteranno presumibilmente tra 90 -100 milioni di euro.
L’aver chiaramente specificato nel bando che “Il piano regionale triennale di edilizia scolastica potrà essere utilizzato da parte dello Stato o dalla Regione per la concessione di finanziamenti relativi all’edilizia scolastica, diversi da quelli di cui al Decreto Interministeriale del 3 gennaio 2018” permetterà alle amministrazioni in graduatoria di attingere a fondi supplementari anche da ulteriori bandi regionali e nazionali o di accedere anche a ulteriori finanziamenti messi a disposizione da altri enti (INAIL- VVFF).
Nell’ambito del citato “ciclo di programmazione unitaria”, è stabilito che si darà priorità agli investimenti definiti. In particolare per la sub-graduatoria “B”, lì dove Galatina è presente con 11 dei 12 progetti con 3 nei primi 30 posti e tutti entro il 63°; ciò offre ampi margini di finanziabilità.
Il Sindaco Marcello Amante si dichiara “estremamente soddisfatto del lavoro svolto dall’ufficio Direzione Territorio e qualità Urbana, guidato dall’Arch. Nicola Miglietta, che ha ben coordinato il pool di professionisti incaricati alle redazione dei progetti risultati poi tutti premiati”. Dello stesso tenore il pensiero dell’Assessore ai Lavori Pubblici Loredana Tundo che rivendica “il successo politico dell’amministrazione nell’aver dato concretezza al proprio programma di governo, perseguendo con determinazione quest’opportunità. La soddisfazione è maggiore poi se si pensa che i benefici saranno percepiti quasi totalmente dai nostri figli”.
Questi i progetti presentati:
TIPOLOGIA DI PROPOSTA PROGETTUALE “B”
Interventi finalizzati all’eliminazione di rischi, all’ottenimento del certificato di agibilità degli edifici scolastici e all’adeguamento degli stessi alla normativa antincendio, ovvero interventi di riqualificazione del patrimonio infrastrutturale scolastico, attraverso interventi di adeguamento alle norme igienico sanitarie ed in materia di abbattimento delle barriere architettoniche e finalizzati all’adeguamento a norma degli impianti tecnologici esistenti e alla sicurezza antincendio.
TIPOLOGIA DI PROPOSTA PROGETTUALE “C”
Ampliamenti per edifici esistenti in possesso del certificato di agibilità
Ufficio Stampa Marcello Amante
giu032021
Caro Sindaco Amante, finalmente i lavori di ristrutturazione della casa del Pellegrino di Via Cavour sono terminati. E questo è un bene, certamente. Ora arriva la parte più difficile. La gestione virtuosa dell'immobile. L'occupazione della struttura per persone in difficoltà dovrebbe a questo punto avvenire con celerità e nel rispetto dei più bisognosi.
Ma vorrei fare due precisazioni al suo post su Facebook alquanto riduttivo nel trasmettere una informazione completa ai cittadini. L'immobile non è in abbandono da decenni. Era gestito dai Frati minori di Santa Caterina che poi lo hanno riconsegnato al comune di Galatina.
Seconda precisazione. L'Amministrazione comunale con sindaco Cosimo Montagna ha intercettato i fondi necessari necessari per la ristrutturazione, ha scritto il progetto sociale di riutilizzo e ha affidato incarico ai progettisti.
(Finanziamento POR puglia FESR 2014/2020
Approvato con del. GR 1735 del 6/10/2015
Con AD n 564 dell’ 8/11/2016 ammesso a finanziamento “promuovere l’inclusione sociale, la lotta alla povertà e ogni forma di discriminazione”; Destinazione:
“CENTRO SOCIALE PER ADULTI IN DIFFICOLTÀ “).
La ditta incaricata ha finalmente ultimato i lavori grazie soprattutto ai tecnici dei LLPP e appi tecnici esterni incaricati.
Ad ogni modo, tutto bene quel che finisce bene. Ora, al lavoro per dare valore al bene comunale.
Buon lavoro!
Andrea Coccioli
gen102017
Voglio sapere di cosa stanno riempiendo la discarica De Pascalis, quella ubicata a metà strada tra Noha e Galatina. Voglio sapere cosa succede ad un fischio da casa mia.
Ne avrei il diritto come cittadino oppure è stata soppressa la sovranità che un tempo apparteneva al popolo stanziato su di un territorio? Vuoi vedere che è passato con la maggioranza dei SÌ il famoso Referendum del 4 dicembre scorso e io non me ne sono accorto?
No, non ditemi che è entrata in vigore la “nuova” costituzione Boschi-Verdini che prevede il “principio di supremazia”, e quindi i territori non contano più una cippa (posto che prima qualcosa contassero).
Può darsi. Ma se anche dovesse essere passata quella riforma a mia insaputa, io sottoscritto, l’ultimo dei cittadini di Noha, esigo di sapere.
*
Di recente, m’han fermato per strada un bel po’ di nohani chiedendomi lumi in merito a ‘sta benedetta discarica. M’hanno raccontato di decine di Tir autoarticolati che, pieni zeppi di non si sa bene cosa, vanno a svuotare i loro mega-cassoni nella cava de quo.
Io son cascato dal pero. Non ne sapevo nulla, anche perché – come mi dicono - i noti giornaletti caltagironei parlano di presepi viventi da Latiano a Fasano, senza citare, per dire, anche quello di Noha (salvo poi pubblicarne a tutta pagina una bella immagine), mentre i siti “giornalistici” locali - dopo i primi spot pubblicitari di qualche anno fa a favore di discarica - sembra che, come il sottoscritto (che tutto è men che un “giornalista”), non si siano accorti di nulla.
Mi raccontano, questi cittadini, che pare siano dirette alla volta di quella cava profonda centinaia ma forse anche migliaia di traversine ferroviarie in cemento o qualcosa di simile. E che subito dopo vengano interrate o coperte da altro materiale. Vai a sapere.
Ora. La prima domanda è la seguente: è vero ciò che va dicendo la ‘vox populi’? Ci è permesso avere qualche informazione più dettagliata in merito?
Sul sito internet della cava De Pascalis si trova l’elenco dei materiali autorizzati per il conferimento in quella discarica. Orbene, salvo miei errori od omissioni, nella lista non risulterebbero elencate traversine ferroviarie in cemento o in altro materiale.
Si parla, è vero, di “rifiuti provenienti da costruzioni e demolizioni” (tipo mattoni, ceramiche, mattonelle, scorie in cemento, materiali da costruzione, eccetera) ma, salvo smentite dell’ultima ora, non mi pare che le traversine ferroviarie rientrino nella fattispecie. In realtà si parla anche di “pietrisco per massicciate ferroviarie”, ma salvo interpretazioni estensive mi chiedo se le traversine possano rientrare nella voce “pietrisco”. E poi, posto che le traversine siano conferibili e che si tratti di sole traversine, chi controlla che il materiale non sia impregnato di sostanze pericolose in grado da provocare danni al terreno e alla falda acquifera sottostante?
Sapevo che le traversine lignee dismesse dalle ferrovie statali se non sono da considerarsi “rifiuto speciale” poco ci manca. D’accordo, quelle conferite nella discarica nohan-galatinese non sono traversine in legno ma in cemento armato: ciò non toglie che non possano contenere olii, composti chimici o altre schifezze pericolose (mica le lavano o le trattano prima di gettarle in quella cava).
Comunque sia: sono io sottoscritto libero di non fidarmi di ciò che (non) ci raccontano?
Atteso quanto è successo nel Salento negli ultimi quarant’anni, con le discariche abusive sparpagliate ovunque e con le altrettante munite di autorizzazioni ministeriali (tipo la Burgesi) che nascondono le più pericolose e impensate sostanze inquinanti - tanto che la nostra provincia fa ormai concorrenza alla Terra dei Fuochi, un baffo a Gomorra e non ha rivali in Italia quanto a percentuali crescenti di malati di cancro e di altre malattie legate all’avvelenamento del territorio - mi è lecito fasciarmi la testa ancor prima di rompermela?
Posso dirvi che sono preoccupato anch’io, insieme ai nohani che mi hanno fermato per strada chiedendomi informazioni che non ho saputo fornire? Son padrone di chiedere che tutti (mica uno ogni tanto: dico tutti) gli automezzi che si presentano su viale Carlo Alberto dalla Chiesa, diretti alla volta della ex-cava De Pascalis vengano sottoposti a controllo preventivo?
Attenzione: per controllo non intendo il “controllo formale” della documentazione (non saprei che farmene), né i “controlli interni” eventualmente posti in essere dalla proprietà (non prendiamoci in giro: i proprietari fanno il loro mestiere: cioè soldi, business, profitti sul ciclo di questi particolari rifiuti, mica solidarietà sociale), ma ispezioni, verifiche ed esami da parte di soggetti terzi, tipo, chessò io, Arpa puglia, Asl, Polizia locale, Carabinieri di nuclei speciali [non si possono più citare le Guardie Forestali, in quanto il loro corpo è stato sciolto nell’acido dal precedente governo, sicuramente a causa della scomparsa delle foreste: gli unici Boschi superstiti evidentemente saranno quelli ancora al governo e, giacché, anche legati al nome di qualche banca rotta,ndr.].
*
In conclusione, vorrei che fossero accertate, per ogni accesso alla cava (Per. Ogni. Accesso. Alla. Cava.) la quantità e la qualità del conferito, e che nemmeno uno spillo uno non consentito venga gettato o sversato in quella discarica privata a chilometro zero.
E’ permesso chiedere o tutto questo è forse chiedere troppo?
Infine. E’ esagerato pretendere che i candidati al prossimo venturo governo di palazzo Orsini abbiano a cuore il bene del suolo, dell’acqua e dell’aria del nostro territorio, e siano dunque espressione più del bene comune che dei potentati economici anche locali interessati a ben altro? No, così, tanto per sapere.
Antonio Mellone
nov092017
Segui il profumo della tradizione, riscopri il valore autentico di un patrimonio senza tempo e lasciati conquistare dal dolce ritmo della vita pugliese. Visite guidate, aperture straordinarie, laboratori di enogastronomia e artigianato locale, installazioni creative, videoproiezioni, performance open space ti racconteranno la puglia in autunno. Tutto questo è Inpuglia365 – Sapori e colori d’autunno programma dell’Agenzia Regionale del Turismo (ARET) pugliapromozione.
Il progetto Profumi e Sapori...dal centro alla campagna, inserito nel programma regionale, promosso dall’Associazione “Città Nostra”, vi porterà per quattro week-end alla scoperta di cinque comuni – Castrignano dei Greci, Cutrofiano, Galatina, Sogliano Cavour e Soleto –, tra visite guidate ai luoghi di interesse turistico-culturale e laboratori di pratica e conoscenza delle attività connesse al settore dell’enogastronomia e delle produzioni tipiche. Ti aspettano itinerari, eventi ed attività gratuite.
Sabato 11 novembre 2017, ore 16.00, itinerario alla scoperta di Galatina, tra arte e tarantismo. Un viaggio per le vie del centro antico, tra vicoli, corti e piazze. Il fascino delle dimore gentilizie, dei gioielli barocchi dell’architettura religiosa e l’incanto degli affreschi della Basilica di Santa Caterina d’Alessandria. Apertura straordinaria della Chiesa SS. Trinità, un tempo sede della congregazione della Misericordia o dei Battenti. Una stupefacente esperienza multisensoriale, grazie agli intermezzi musicali a cura di “FONÈ Vocal Ensemble”, della Scuola di Canto Fonè & Ragtime del m° Stefano Luigi Mangia ed i profumi, i colori di una città viva con le sue produzioni agroalimentari tipiche realizzate con amore da Panificio Notaro accompagnate dal vino novello. Una spensierata tavolata di San Martino.
Domenica 12 novembre 2017, ore 10.00, laboratorio di pratica e conoscenza per riscoprire l’arte della pasta fatta in casa con un grano autoctono salentino, Senatore Cappelli.
Su richiesta servizi dedicati a target specifici d’utenza (es.: celiaci, famiglie con bambini, pet friendly, etc.)
Meeting point: Info Point Galatina - Casa del Turista, via Umberto I n.36, Galatina (LE)
T. +39 0836 569984 E: iat.galatina@gmail.com
Partecipazione gratuita con prenotazione
Seguiteci su Instagram | Facebook • Info Point Galatina
#AssociazioneCittaNostra #inpuglia365 #WeAreinpuglia
apr232014
L’Amministrazione Comunale di Galatina invita, con le Autorità Civili, Militari e Religiose, tutti i Cittadini, gli Studenti e le Associazioni a partecipare alla Festa della Liberazione del 25 aprile 2014 organizzata a Palazzo della Cultura, con inizio alle h.18,30.
Un’ occasione per ricordare in modo speciale il dono della Libertà conquistata dal movimento della Resistenza, con il racconto della storia dei partigiani salentini che partirono da Galatina e da tanti altri luoghi del Salento, rispondendo all’appello per la lotta contro i nazifascisti.
Assisteremo alla prima della proiezione del film documentario Partigiano Salento. Presente!con la regia di Sergio Spina. Un’ opera che vede la luce a poco più di un anno dall’accoglimento da parte della Giunta Comunale della proposta avanzata da Oistros - Centro di ricerca della Cultura e dello Spettacolo - e sostenuta dall’Assessorato alla Cultura, con l’intento di produrre un lavoro cinematografico con e per le nuove generazioni. Scelta motivata, oltreché dall’alta qualificazione dei soggetti proponenti, dalla condivisione dell’obiettivo di far emergere e trasmettere la memoria collettiva di un periodo storico di questa Città e delle azioni di tanti figli di puglia e di riscattare un territorio di cui nei manuali di storia non vi è traccia, rendendo pubblici documenti, testimonianze, frammenti di ricordi raccolti nelle strade, nelle piazze e nelle case di chi può rievocare esperienze di coraggio.
La mole delle registrazioni effettuate è notevole. Solo una parte, contenuta nel documentario in consegna questi giorni, è stata rifinita per la presentazione al pubblico in occasione della Festa della Liberazione del prossimo 25 aprile. L’idea di inserire nel circuito di RAI Edu tutto il lavoro prodotto espressa dal regista Sergio Spina non può che inorgoglire l’Amministrazione e tutti coloro che condividono l’impegno di far conoscere la storia dei partigiani salentini e dell’antifascismo nel Salento.
Sergio Spina è uno dei personaggi più creativi e innovativi della televisione italiana. Attivo nella Tv di Stato sin dal 1954, è stato il regista di Strapaese, uno dei primi programmi andati in onda, e di Mixer, speciale condotto da Giovanni Minoli,oltre a numerosissime altre opere tra documentari, inchieste e film.
Il regista tornerà a Galatina per questa occasione speciale di presentazione del lavoro che ha condotto principalmente nella nostra città e con la collaborazione di tanti uomini e donne che ancora lottano per tenere vivi gli ideali della Liberazione. L’appuntamento del 25 aprile si arricchisce della testimonianza diretta di Nicola Santoro, autore del libro “Internato 159534” nel quale si racconta la terribile esperienza vissuta dai soldati italiani prigionieri nei campi di lavoro nazisti. Hanno garantito la loro partecipazione all’evento rappresentanti dell’ANPI,Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Ha accettato l’invito il Sottosegretario al Lavoro, on. le Teresa Bellanova.
giu202019
«Regioni e Province autonome hanno a disposizione 250 milioni di euro per interventi di rigenerazione e riorganizzazione urbana finalizzati ad ampliare l’offerta di edilizia residenziale pubblica e la messa in sicurezza ed efficientamento degli edifici esistenti. Per la puglia sono disponibili 14.123.530,25 euro: un’opportunità importante per affrontare con maggiore efficacia il problema della carenza di alloggi sociale e dell’ammodernamento del patrimonio di edilizia sociale esistente». Lo afferma in una nota Leonardo Donno, deputato del MoVimento 5 Stelle.
«Ora ciascuna Regione individuerà i comuni che possono presentare le proposte di intervento e l’elenco sarà approvato da un prossimo decreto che definirà anche procedure, tempistica e modalità di monitoraggio del programma. Grazie all’impegno del Movimento 5 Stelle l’Italia torna ad affrontare seriamente la questione della carenza di alloggi di edilizia sociale, e lo fa partendo dal principio del consumo di suolo zero e del massimo grado possibile di risparmio energetico» conclude.
M5S
ago092017
Nella mattinata del 9 agosto, il sindaco Marcello Amante, accompagnato dal consigliere Vito Albano Tundo, ha incontrato il direttore del Dipartimento delle Politiche della Salute e benessere sociale della Regione puglia, Dottor Giancarlo Ruscitti.
In un confronto schietto e cordiale si è fatto il punto della situazione riguardante l’attuazione del piano di riordino ospedaliero e, ovviamente, le ricadute più o meno immediate sull’Ospedale Santa Caterina Novella.
Grande disponibilità all'ascolto del Dottor Ruscitti sulle istanze portate dal Sindaco Amante che, supportato dai dati dei flussi di accesso al nosocomio galatinese, ha manifestato la preoccupazione per le conseguenze negative che ogni eventuale ridimensionamento del Santa Caterina Novella avrebbe oggi sulla condizione generale della sanità Galatinese e, ancor più, sulla già critica condizione dell'Ospedale Vito Fazzi di Lecce. È evidente infatti che quest’ultimo non riuscirebbe a supportare un aumento di flussi comportando un disservizio per una gran fetta di salentini che vedrebbero ridotta la loro possibilità di accesso alla sanità pubblica. Ben informato sulle dinamiche della sanità salentina, il Dott. Ruscitti ha rassicurato il Sindaco Amante sulla disponibilità ad un "congelamento" temporaneo delle azioni di riordino sul nostro nosocomio nell'attesa di valutare l'impatto che avranno sul sistema sanitario locale le disattivazioni in fase di attuazione. In un clima di disponibilità e dichiarata reciproca collaborazione, il Dottor Ruscitti ha accettato l'invito del Sindaco Amante a visitare, nel mese di settembre, l'Ospedale Santa Caterina Novella.
Ufficio Stampa Marcello Amante
ott312019
Il Piano di riordino ospedaliero pugliese deve essere rivisto. È quanto chiede al Ministro della Salute, Roberto Speranza, il portavoce alla Camera dei deputati del M5s Leonardo Donno. Nelle scorse ore il deputato ha depositato un'interrogazione che pone una serie di interrogativi sulla gestione della sanità in puglia e delle strutture ospedaliere destinate a declassamento o chiusura. Per Donno «una serie di iniziative intraprese dal Governatore pugliese evidenziano lo spreco di denaro pubblico. Una questione seria che richiede un intervento governativo» dice.
Andiamo con ordine. Lo scorso 17 maggio il deputato aveva presentato una prima interrogazione sulla riconversione dell'ospedale "Veris Delli Ponti" di Scorrano e del "Santa Caterina Novella" di Galatina e la contestuale realizzazione, ex novo, dell'ospedale del Sud Salento, così come determinato dal Riordino Ospedaliero della Regione puglia.
«Già in quell'occasione -spiega Donno- avevo evidenziato al Ministro la necessità di acquisire specifiche informazioni su un processo che in puglia mette a rischio il destino di nosocomi per anni punti di riferimento del territorio. Informazioni -specifica il pentastellato- necessarie a stilare un'analisi costi-benefici, da confrontare con quella già stilata dal Governatore di puglia Michele Emiliano, tale da rendere a suo avviso recessari tagli e declassamenti degli ospedali esistenti».
A spingere Donno a sollecitare nuovamente il Ministro è stata la trasmissione d'inchiesta televisiva condotta da "Le Iene" andata in onda lo scorso 22 ottobre. «Nel servizio-denuncia dedicato alla sanità pugliese -spiega il deputato- si evidenziava come l'ospedale sito nel comune di Terlizzi (BA), oggetto di recenti lavori per un investimento pari a ben 10 milioni di euro, fosse in realtà in fase di declassamento o addirittura chiusura. Stessa sorte già toccata ad altri ospedali pugliesi, come quello di Rutigliano declassato a poliambulatorio per servizi specialistici, che si mostra attualmente in uno stato di abbandono e di degrado con la sola postazione di guardia medica. Idem nelle città di Bari, Toritto e Alberobello, dove sono presenti piscine terapeutiche interamente ultimate ed oggi in stato di abbondono, nonostante siano spesi diversi milioni di euro per la loro realizzazione.
Paradossale, inoltre, la situazione dell'ospedale di Santa Maria degli Angeli di Putignano, più volte ristrutturato e ampliato, ma declassato con il piano di riordino. Qui il reparto di pediatria, fiore all'cchiello del nosocomio, è stato trasferito in un ex obitorio strutturalmente non idoneo, il tutto in ragione della futura costruzione del nuovo ospedale presso il comune di Monopoli. Sperperi ai quali Emiliano non è nuovo -chiosa Donno- e non solo in sanità. Basti pensare alle spese pazze per la nuova sede della Regione e, non ultime, quelle per i rimborsi d'oro agli avvocati, oggetto di un'inchiesta avviata sulla scorta delle denunce dei consiglieri regionali pentastellati». Non finisce qui.
«Nello stesso servizio vengono, tra l'altro, evidenziati seri dubbi sulle assunzioni dei dirigenti delle ASL di Bari -continua Donno- alcuni dei quali privi dei requisiti necessari a rivestire l'incarico ricoperto ed altri con procedimenti penali in corso. Per non parlare del bluff assunzioni -incalza Donno- sono tantissime quelle effettuate (ai sensi dell'ex art. 15 septies del D.Lgs. n. 502/1992) che, tuttavia, invece di restare a tempo determinato, sono state di fatto reiterate, realizzando una sorta di stabilizzazione di fatto. Il tutto nell'evidente intento di aggirare i chiari pronunciamenti della Corte Costituzionale sulla normativa pugliese. Anche su questo -dice il depuatato- credo sia necessario un monitoraggio a tutto campo. Non escluderei l'ipotesi commissariamento».
Le richieste avanzate dal deputato al Ministro sono chiare: «Chiedo - si legge nell'interrogazione depositata a sua firma - se non ritenga opportuno, previa ricognizione delle strutture esistenti e degli investimenti operati, avviare una fase di revisione del piano di riordino pugliese, richiedendo in primis una specifica analisi costi-benefici in ordine agli effetti connessi alla costruzione dei nuovi ospedali piuttosto che alla piena operatività di quelli già esistenti. E infine -si legge ancora- se non si ritenga opportuno avviare, con strumenti interni al parlamento, un'inchiesta relativa alle assunzioni dei dirigenti delle ASL della Regione puglia, al fine di garantire la massima trasparenza e legalità. Quest'ultima richiesta fa il paio con il quadro tratteggiato dalla Procura di Foggia nei confronti di Angelo e Napoleone Cera, padre e figlio, rispettivamente ex deputato Ucd e consigliere regionale dei Popolari dal 17 ottobre agli arresti domiciliari per tentata concussione, ma indagati anche in ordine ad altre due fattispecie di reato (induzione indebita e corruzione). Padre e figlio, infatti, avrebbero bloccato il tentativo di internalizzazione del servizio Cup della Asl di Foggia a favore della Gpi Spa, azienda amica dei due Cera, nella quale lavora anche la moglie di Napoleone.
Il terzo e ultimo addebito vede indagati anche il Presidente della Regione puglia, Michele Emiliano, e l'assessore Regionale al Welfare Salvatore Ruggeri. In buona sostanza - scrive il gip - l'ipotesi accusatori contempla un do ut des avente ad oggetto la nomina (da parte del presidente Emiliano) di un soggetto indicato dai Cera come commissario dell'aso di Cheuti, in cambio del sostegno elettorale dei Cera a Francesco Miglio, candidato sindaco di San Severo, caldeggiato dal presidente
«Mi chiedo -conclude Donno- se questi episodi, con intercettazioni ormai pubbliche e inchiesta in atto, non siano sufficienti a rendere necessaria e impellente una revisione dell'operato della classe dirigente, nell'ambito della sanità in puglia».
mag082019
Tutti i cittadini degni di questa carica sono invitati a partecipare al convegno sugli ulivi di puglia organizzato da Salento Km0, con il patrocinio del Comune di Galatina.
Nel corso dell'incontro, al quale parteciperanno alcuni esperti del settore, si proverà a presentare una visione leggermente diversa da quella fino ad oggi scodellata dai principali mezzi di informazione: il che, probabilmente, aprirà nuovi scenari e finalmente un pizzico di speranza in più rispetto all'eradicazione e all'avvelenamento di storia e geografia della nostra terra.
Gli organizzatori
feb132023
Le osservazioni tecniche sulle potenziali criticità sanitarie dell'impianto, come accennato stasera, verranno trasmesse in Provincia con richiesta di allegarle agli atti del procedimento AIA.
Mi sono soffermato stasera sul contesto epidemiologico del distretto di Galatina e sulla necessità di ridurre la pressione ambientale e il livello di rischio sanitario nell'area già gravata da un'elevata incidenza di patologie.
Galatina è identificata dall'Istituto Superiore di Sanità come "area cluster per tumori polmonari"; il Distretto di Galatina (comprendente anche i Comuni limitrofi) è l'area con la più alta incidenza complessiva di neoplasie e di malattie polmonari croniche nella Provincia di Lecce (dati del Registro Tumori della ASL Lecce, del Registro Tumori puglia e dell'Osservatorio Epidemiologico Regionale). Persino la salute pediatrica in quest'area necessita di un'attenzione particolare dal momento che nel distretto di Galatina sono state riscontrate alterazioni reversibili di indicatori generali di esposizione ad inquinanti ambientali nei bambini in valore doppio rispetto a quello osservato per la Città di Lecce nell'ambito di una estensione dello Studio Europeo MAPEC LIFE Plus.
Parliamo di un contesto epidemiologico, quello del distretto di Galatina, in cui, secondo il registro tumori di Lecce c'è, rispetto a tutta l'intera provincia, la più elevata incidenza per tutti i tipi di tumori, oltre ad un tasso più elevato di mortalità per malattie polmonari.
Dal nuovo rapporto dell'Osservatorio epidemiologico regionale
sulla mortalità e i ricoveri ospedalieri, per quanto riguarda la specifica situazione del distretto socio sanitario di Galatina, la mortalità, nel sesso maschile, fa registrare eccessi per tutti i tumori, per il tumore dell'esofago, per il tumore del polmone, per le malattie dell'apparato respiratorio, in particolare per le malattie polmonari croniche, e per tutte le cause; anche l'ospedalizzazione fa evidenziare eccessi per tumore dell'esofago, tumore del polmone, tumore della vescica, malattie ereditarie e degenerative, malattie cerebrovascolari e dell'apparato respiratorio, tra cui la pneumoconiosi, e le malattie dell'apparato urinario nel sesso maschile; tra le donne, gli eccessi di ricoveri rispetto all'atteso riguardano le malattie ischemiche acute e le malattie cerebrovascolari. La criticità sanitaria dell'area di Galatina è ulteriormente attestata dal ri-scontro di danni nel Dna delle cellule della mucosa orale dei bambini di Galatina, come emerso dallo studio Impair condotto dall'università del Salento (prof. ssa A. De Donno) ed estensione dello studio europeo Mapec: nei bambini esaminati è stata riscontrata una frequenza di micronuclei (indice di esposizione a inquinanti ambientali esterni o indoor) doppia rispetto a quella riscontrata nella città di Lecce; dati confermati anche dallo studio Impair 2 in cui sono stati ripetuti i campionamenti sui bambini di Galatina, ma anche di Soleto, di Sogliano, di Sternatia e Cutrofiano. In questo contesto insiste anche lo stabilimento Colacem di Galatina, classificata come industria insalubre ai sensi del Testo Unico delle Leggi Sanitarie; viene collocata, dalla AGENZIA AMBIENTALE EUROPEA (EEA), al 586° posto nella graduatoria degli impianti fonte di maggior danno sanitario in Europa, essendo accredita per 584.000 tonnellate di CO2 annue e 2420 tonnellate di ossido di azoto (NOx) emesse (ma per quantità di NOx emessa la Colacem di Galatina è al 250° posto).Il cementificio Colacem di Galatina, con un'area ubicata in prossimità dei centri urbani di Galatina e dell'Unione dei Comuni della Grecia Salentina, secondo l'Agenzia Ambientale dell'Unione Europea (European Environmental Agencv, EEA), ha causato tra il 2008 e il 2012 un inquinamento tale da generare costi per danni ambientali e sanitari compresi fra 37 e 67 milioni di euro (http: nivonv.eea.europteuipublicationsicost-of-air-pollution). Questi 37-67 milioni di euro significano malattie e morti, quantificate. Di questi 67 milioni di euro una piccola parte sono soldi statali, regionali ma la grossa parte sono soldi che i cittadini hanno tirato fuori di tasca propria. La valutazione dell'EEA, come riconosciuto dalla stessa agenzia ambientale, é perfino sottostimata per non aver incluso un'analisi economica degli impatti sull'ecosistema e sulla biodiversità. Tale valutazione, inoltre, non tiene conto di numerose condizioni morbose della gravidanza e del periodo pesatale e di patologie croniche non-trasmissibili metaboliche, endocrine e neuro-degenerative che numerose evidenze scientifiche mettono potenzialmente in relazione alla complessa miscela di inquinanti emessa dai cementifici.
gen272011
Parte il concorso fotografico di beneficenza “Vecchi e Antichi Mestieri”, organizzato dall’associazione A.E.C. in collaborazione con l’associazione “Cuore e mani aperte Onlus” di Don Gianni Mattia per l'acquisto di una Bimbulanza.
“Il primo appuntamento per promuovere la nostra iniziativa – dice l'avv. Valentina Castorina, presidente A.E.C. Provincia di Lecce e vice presidente puglia – sarà il 29 gennaio p.v., dalle ore 9.30 con continuazione fino alle 20.30, presso il Centro Commerciale Ipercoop Lecce Mongolfiera Surbo.
In tale occasione saranno presenti anche i volontari clown dell’associazione “Cuore e mani aperte Onlus” che, oltre ad animare e rallegrare la giornata, daranno maggiori informazioni sul progetto di acquisto di una Bimbulanza, una vera e propria ambulanza attrezzata per rendere meno traumatico il viaggio dei bambini bisognosi di cure verso strutture mediche e/o ospedaliere l'ospedale.
Il concorso fotografico, aperto a tutti i fotografi dilettanti, amatori e professionisti, consentirà di raccogliere fondi destinati all'acquisto della “Bimbulanza”.
Le fotografie costituiranno un vero e proprio viaggio fra quelli che un tempo erano gli antichi mestieri praticati nel nostro territorio, così ricco di spunti interessanti, di tradizioni e di magiche atmosfere
Nelle prossime settimane – continua l'avv. Castorina – seguiranno ulteriori incontri grazie, anche, al supporto e sostegno di numerose associazioni e gruppi che, con entusiasmo, stanno partecipando alla raccolta fondi”.
Potrete trovare tutte le informazioni dettagliate ed il regolamento del concorso sul sito www.tutelare.it.
mag272011
mar272014
Il Centro Sportivo Italiano – Comitato di Terra d’Otranto promuove e organizza il Progetto “Sport Anch’io”, finanziato dalla Regione puglia, Assessorato allo Sport con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale delle persone più svantaggiate (appartenenti all’area della disabilità e del disagio sociale, economico, linguistico e culturale) attraverso la pratica di diverse discipline sportive, in particolar modo quelle meno diffuse: atletica, scherma, equitazione, tennis-tavolo, bocce, biliardino oltre a percorsi di animazione ludico-sportiva. Tali attività saranno svolte sia in integrazione con gruppi normodotati e privi di situazioni di svantaggio con obiettivi di inclusione sociale e sia in gruppi omogenei al fine di migliorare il benessere fisico.
La partecipazione al progetto è aperta a tutti senza limite anagrafico, gli iscritti saranno suddivisi in tre categorie: minori, adulti e over. Sono previsti tre incontri settimanali nel complesso sportivo “S. Domenico Savio” di Galatina e presso altre sedi specifiche attrezzate; nel caso dell’equitazione le lezioni si svolgeranno presso la sede dell’ASD Trekking Horse Club a Sogliano Cavour, partner di progetto insieme alla Cooperativa L’Adelfia di Alessano e all’ASP Istituto Immacolata di Galatina.
A partire da giugno, inoltre, i minori iscritti al progetto potranno frequentare il Campus Estivo CSI 2014. I partecipanti saranno inoltre coinvolti durante le manifestazioni che l’ente di promozione sportiva Centro Sportivo Italiano Comitato di Terra d’Otranto organizza nell’anno sportivo, in particolar modo “Grand Prix – Le strade del Salento2014” che prevede la partecipazione dei destinatari del progetto alle gare podistiche che nel periodo estivo attraversano il Salento al fine di promuovere il nostro territorio anche dal punto di vista turistico.
Per le iscrizioni e per avere ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alla segreteria attiva nei giorni di martedì e giovedì dalle 17:30 alle 19:00 e sabato dalle 10:00 alle 12:00 presso la sede di progetto, il complesso polisportivo “S. Domenico Savio” di Galatina in via Gorizia. E’ possibile inoltre scaricare il modulo d’iscrizione dal sito del CSI di terra d’Otranto al seguente link:http://terradotranto.csi-net.it
Ecco tutti i contatti: Tel/fax 0836.562977 E-mail:terradotranto@csi-net.it; fb: Terra d’Otranto; Twitter: @CSI_Galatina
apr102018
Stamattina al bar m’è andato il caffè di traverso.
E stavo pure rischiando un aneurisma cerebrale per il superamento dei picchi di guardia della pressione arteriosa. Mica per il caffè (oltretutto decaffeinato), ma perché m’è venuta la felice idea di dare un’occhiata al Diciamo Giornale più letto in loco, vale a dire il Quotidiano [non il Fatto, quell’altro: lo strafatto, ndr.].
Perché?
Date un’occhiata, per favore, alle pagine 2 e 3 del giornale datato 9 aprile 2018, e ditemi voi se non sono tutte da incorniciare.
Si parte con l’Economia - probabilmente studiata su Millionaire (o forse nel Billionaire) - con un bel titolone: “I lacci della burocrazia frenano gli investimenti «Più facile in Russia»”.
L’autore piagnucola su quanto sia “faticoso programmare investimenti sul territorio” [poverini, come sudano, e soprattutto come s’offrono, ndr.], e sul fatto che questo benedetto “sviluppo” e questa sacra “riqualificazione del territorio” sono costretti a scontrarsi contro il “‘muro in cemento’ della burocrazia” [mica con quell’altro meno metaforico, cioè con il muro di calcestruzzo, nossignore, ndr.].
E, mamma mia, ma quanto tempo si perde per creare “strutture turistico ricettive extra-lusso” visto che stiamo qui ad interrogarci “ancora sull’impatto ambientale delle stesse”. Meglio dunque dare subito il via alle Opere che farne fare una Via.
Be’, in effetti non si capisce come mai, nonostante lo “Sblocca-Italia”, in puglia ci siano delle riserve naturali non ancora trasformate in “eco-resort”, foreste di ulivi secolari non ancora destinati a “villaggi all-exclusive”, porti selvaggi non ancora corretti in “porti turistici”, e torri antiche non ancora convertite in “case-vacanze”.
Il “giornalista” continua a parlarci di “riqualificazione” [quando sento questo lemma avverto subito puzza di fregatura: il solito malpensante, ndr.], riqualificazione, dicevo, di “una fortezza che risale al 1450, nella marina tra Savelletri e Torre Canne” per “realizzare […] un centro per avvenimenti sociali, culturali e matrimoni”.
E certo, il matrimonio di lusso prima di tutto. Poi – ma solo se rimarrà qualcosa del banchetto nuziale – tutto il resto, come la storia, gli studi, la ricerca, l’arte, l’intangibilità del patrimonio culturale, e dunque l’articolo 9 della Costituzione.
Nell’altra pagina, un altro Diciamo Articolo dal titolo: “Da Colaninno a Briatore: voglia di puglia, e poi la fuga” [per fuga s’intenderà la sfiga del Twiga, ndr.], con tanto di riporto del Pensiero Unico Briatoregno, tipo: “Nel Salento siete indietro di 30 anni”, e poi ancora: “Vi servono alberghi a picco sul mare”, e altre delizie del genere.
Non manca il doveroso riferimento al progetto dell’“Oasi Sarparea” di Mrs Daighton, la lady di ferro (e cemento) inglese che s’è messa in testa, anch’ella, di farci sviluppare come si deve, e con decine, che dico, centinaia di nuovi posti di lavoro. A completare la grande opera, e a far schizzare il Pil locale, mancherebbe soltanto un novello centro commerciale, un bel gasdotto nuovo di zecca, e l’eradicazione di un po’ di ulivi (ma solo qualche decina di migliaia, tra sani e curabili) con la scusa dell’emergenza Xylella.
Sapete da dove son nate queste due interessantissime pagine di Economia & soprattutto Commercio quotidiano [roba da 110, lode, e calcio in culo accademico, ndr.]? Dal racconto della storia di un magnate [che sarà probabilmente voce del verbo, ndr.], uno “tra i 300 più ricchi della Svizzera”, desideroso di ballare in puglia, un uomo di 73 anni dall’occhio vispo e una bella $ sbarrata incisa nell’iride: il signor René de Picciotto. Un nome che è tutto un programma.
![]() |
![]() |
Antonio Mellone
nov102014
mag082019
Giovedì 9 maggio, alle ore 20.30, saranno Angelo Branduardi e Fabio Valdemarin ad animare Largo Osanna a Soleto con il concerto “Camminando camminando in due” , unica tappa in puglia, evento inserito nella XX edizione internazionale de “I Concerti del Chiostro”.
Come ha dichiarato il direttore artistico della rassegna musicale il M° Luigi Fracasso, Angelo Branduardi è un artista originale, un cantautore dallo stile unico e inconfondibile che si contraddistingue sul panorama musicale nazionale ed internazionale da oltre 40 anni.
Fabio Valdemarin è un “musicista in fuga” pendolare tra l’Italia e l’America, pianista di formazione classica con tendenza alle divagazioni pop e jazz, vanta collaborazioni con artisti pop del calibro di Vanoni, Mannoia, Lavezzi e Neffa ed è autore di musiche da film e musiche di scena per personaggi dello spettacolo di particolare talento e fama, quali sono il trasformista Arturo Brachetti ed il mentalista Vanni De Luca.
“Siamo felici ed emozionati ad ospitare un artista di alto calibro come Angelo Branduardi, -
dichiara il sindaco di Soleto Graziano Vantaggiato, - sono previsti arrivi da tutto il sud Italia e non solo, ma noi siamo pronti ad accogliere tutti i presenti che vorranno assistere al concerto. Ringrazio il M°Luigi Fracasso e tutto il suo staff per la meravigliosa Stagione Concertistica nel nostro paese”. Questo concerto sarà un viaggio in musica che ormai non si ferma più, ma prosegue”ad libitum” cercando nuove soluzioni, tappa dopo tappa e sarà sicuramente più complesso potendo contare sul pianoforte, organo, tastiere e tromba di Fabio Valdemarin oltre che, naturalmente sulle chitarre e sul violino del Maestro Branduardi. Presenteranno un concerto acustico, alla ricerca delle emozioni più profonde e della immediata comunicazione tra musicista e pubblico.
L’evento è gratuito con posti a sedere e in piedi.
Per informazioni: 3292198852
nov092017
Si rinnova, domenica 12 Novembre, l’appuntamento con “ 99 Borghi” e il “Racconto di puglia”; la scoperta della puglia più autentica attraverso i suoi borghi ritorna per emozionare ancora una volta; protagonisti della giornata saranno i colori e i sapori dei borghi in autunno.
L’iniziativa, promossa da Confcommercio puglia, in collaborazione con Confguide puglia e pugliapromozione, prevede diversi tour dal Gargano al Salento, realizzati dalle guide certificate della rete Confguide puglia.
Galatina, partecipa all’ evento con una visita guidata gratuita, a cura di Romina Mele, che interesserà il borgo antico; partendo da Piazza San Pietro si scopriranno chiese, palazzi nobiliari e case a corte. Lungo il percorso si visiteranno la Cappella di San Paolo, la Casa Museo del Tarantismo e la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria.
La visita terminerà presso la sede della Proloco Galatina, per una presentazione di prodotti tipici autunnali.
Appuntamento domenica 12 Novembre, Piazza San Pietro ore 10.00
La prenotazione, attraverso il sito 99Borghi.it, è consigliata ma non obbligatoria.
Romina Mele
Guida turistica regione puglia
giu162019
Cala il sipario sulla XX Stagione Concertistica Internazionale I Concerti del Chiostro, diretta egregiamente dal M° Luigi Fracasso e sostenuta da Regione puglia, Comune di Soleto, Grecìa Salentina, Conservatorio “T. Schipa” di Lecce, Gal Porte a Levante, Club Unesco Galatina, Ipab di Soleto e dagli sponsor presenti per questo appuntamento, che, anno dopo anno, si conferma essere uno degli eventi più qualificati del Salento.
Per questa edizione, la location è cambiata: città protagonista è stata Soleto. Dimostrando estrema sensibilità il sindaco Graziano Vantaggiato, a nome della comunità del grazioso borgo salentino, ha ospitato i sei appuntamenti de I Concerti del Chiostro, con artisti di livello nazionale ed internazionale. A ben vedere una rassegna di eccellenza che rende onore all’Associazione Musicale, presieduta dal M° Luigi Fracasso, Maria Grazia De Benedittis – vice presidente, Antonello Romano – segretario, Mario De Paolis – consigliere, Antonio Serra – direttore organizzativo, Gloria Romano – ufficio stampa.
“Che bella realtà I Concerti del Chiostro! Grazie a Luigi Fracasso, grazie a tutti gli organizzatori e agli artisti partecipanti – dichiara Graziano Vantaggiato - mi auguro che la bellezza del vostro amore per la musica e l’arte che riuscite a trasmettere a tutti noi possa continuare sempre ad emozionare. I Concerti del Chiostro devono essere un evento culturale presente ogni anno!”
A dare il via alla XX Stagione di concerti lo scorso 28 marzo è stato l’affiatato Duo Pollice al pianoforte, che ammirato sui palcoscenici delle maggiori Istituzioni Europee per le loro esecuzioni cariche di patos, ha eseguito musiche di Mozart, Rossini, Verdi e Puccini. A seguire la flautista Luisa Sello ha emozionato il pubblico, sempre numeroso, con il programma “Quadri di colore”, tre sentimenti legati alla musica e a temi della vita: Arte, Amore e Gioia, eseguendo musiche di Bach, Mozart, Vivaldi, Verdi e G. Rossini.
Dalla musica classica al jazz: il 13 aprile protagonista è stato The Italian Trio, uno splendido esempio di trio italiano, risultato della partnership di tre esponenti del jazz tricolore come Dado Moroni al piano, Rosario Bonaccorso al basso e Roberto Gatto alla batteria.
Il 9 maggio l’ospite più atteso della XX Stagione è stato Angelo Branduardi insieme al polistrumentista Fabio Valdemarin, che, con il concerto “Camminando, camminando in due”, ha richiamato nella gremitissima Piazza Osanna spettatori provenienti da Roma a tutto il Sud Italia.
Penultimo appuntamento con il talentuoso Duo Carrozzo-Fasiello, nato nel 2018 dal desiderio di esaltare e promuovere la musica da camera per pianoforte e sassofono.
L’appuntamento del 9 giugno ha chiuso mirabilmente la rassegna con l’esecuzione del “Carnevale degli animali” del compositore francese Camille Saint-Saëns. Ai due pianoforti lo stesso direttore artistico Luigi Fracasso insieme a Paolo Cuccaro, con I Concerti del Chiostro Ensemble composto da: Luigi Bisanti al flauto, Fernando de Cesario al clarinetto, Ivo Mattioli e Danilo Mattioli ai violini, Cristian Musio alla viola, Laura Ferulli al violoncello, Davide Codazzo al contrabbasso ed Enrico Donateo alle percussioni.
“Oggi più che mai, sostenere una rassegna di musica classica presuppone sensibilità smisurata e coraggiosa determinazione. Onore al sindaco Vantaggiato, che ha colto la sfida vincendola alla grande! - dichiara il M° Fracasso - Un doveroso ringraziamento lo rivolgo a lui e al numeroso pubblico sempre caloroso. Alla XXI edizione!”.
Gloria Romano
Ufficio Stampa
giu302020
Giovedì 25 giugno 2020 alle ore 16.00 presso la sede comunale denominata “Santa Chiara” sita in piazzetta Galluccio a Galatina, si è svolta la sessione di concertazione della Cabina di Regia tra Ufficio di Piano dell'Ambito Territoriale Sociale di Galatina (Galatina, Aradeo, Cutrofiano, Neviano, Sogliano Cavour e Soleto) le OO.SS. CIGL, CISL e UIL ed il Terzo Settore, per l'approvazione della II annualità del Piano di Azione Locale Povertà.
Il tavolo, occasione per ridiscutere le linee programmatiche dell'Area povertà del IV PSDZ del quale il Piano Povertà è parte integrante, si è aperto con l’intervento del Dott. Antonio PALUMBO – Presidente delegato del Coordinamento Istituzionale dell’ATS Galatina - che ringraziando i progettisti Giacomo CARDINALE, Viola MADAGHIELE ed il Responsabile amministrativo Antonella MELE per il lavoro svolto, ha illustrato le linee programmatiche del Piano di Azione Locale Povertà II annualità, mirato al potenziamento dei servizi di presa in carico e dei sostegni, in forma di tirocini di inclusione sociale, in favore dei beneficiari RDC/RED.
L’Ambito di Galatina – continua PALUMBO – da sempre attento alle problematiche della povertà, con il presente Piano, in linea con quanto previsto dal vigente Piano Sociale di Zona di Galatina e dall'Avviso 1/2019 PaiS del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, ha definito in maniera plastica una serie di servizi personalizzati per l’inclusione sociale e lavorativa in grado di accompagnare l’intero nucleo familiare verso l’autonomia combattendo le diseguaglianze determinate dalla povertà economica, educativa e sociale.
A seguire, le Organizzazioni Sindacali intervenute (Ada Chirizzi per CISL, Raffaele Romano per CIGL e CIGL SPI, Giliano Negro e Maurizio Frivoli per UIL e Silavna Tundo per UIL Pensionati) - per bocca di Ada CHIRIZZI di CISL Lecce - preso atto della proposta di programmazione illustrata, hanno, da un lato condiviso appieno la vision dell’Ambito di Galatina (il primo tra gli Ambiti del Salento ad approvare il Piano Povertà), della quale hanno apprezzato in maniera particolare la scelta operata nella composizione delle Équipes Multidisciplinari (EEMM) per le funzioni di Pre-assessment, Assessment e presa in carico e dall'altro ribadito, rispetto al modello di governance realizzato dall’ATS Galatina per l’articolazione della RETE della protezione e dell’inclusione sociale, la necessità di passare ad un step successivo con una strutturazione formale della stessa attraverso la sottoscrizione di un protocollo operativo.
Medesima soddisfazione è stata espressa da Domenico MARTI - Cooperativa Polvere di Stelle- che in rappresentanza del Terzo Settore, ha condiviso anch'egli il progetto, ribadendo rispetto alla parte relativa al progetto “Spreco Meno” per la redistribuzione delle eccedenze alimentari, la necessità di un nuovo sostegno economico da parte della Regione puglia per far sì che le Azioni realizzate con detto progetto pilota possano trovare vero consolidamento, indirizzando la comunità dell’ATS di Galatina verso politiche virtuose di produzione, raccolta, trasformazione e distribuzione delle eccedenze alimentari.
Ufficio stampa Marcello Amante
sindaco di Galatina (LE)
feb012014
"Eccovi di seguito un articolo a firma di Antonio Mellone, apparso sul n. 1, anno VI, de "Il Foglio Lequilese" (mensile al quale Antonio collabora da circa un anno e mezzo). Si tratta di un ciclo di lezioni d'Economia impartite ai ragazzi di terza delle scuole medie di Lequile e di San Pietro in Lama.
Per quanto ovvio, il nostro professore (ormai senza virgolette) è disponibile a replicare questi incontri presso le scuole medie di Noha e/o di Galatina. Basta un fischio da parte degli interessati."
“Pronto, direttore? Allora, quando potremmo fissare qui a scuola gli incontri con gli alunni della terza media?”.
E’ la prof. Graziella Mazzotta che mi chiama al telefono per stabilire - in maniera non perentoria ma lapidaria e granitica - le date delle lezioni propedeutiche alla visita guidata presso la mia filiale da parte dei ragazzi dell’ultimo anno dell’Istituto Comprensivo Statale di Lequile – San Pietro in Lama.
Sì: professoresse, preside e il resto del personale scolastico, ma anche chi scrive, danno per scontato il fatto che qui c’è ormai una bella tradizione da rispettare (che va vieppiù consolidandosi e strutturandosi), come quella dei meeting tra gli uomini della banca del territorio, il Banco di Napoli, del quale sono un indegno direttore, e la platea della gioventù studiosa lequilese.
Quest’anno poi (mi si conceda questa digressione di natura personale) il sottoscritto vi ha partecipato, oltre che con la sua solita nota motivazione, anche, diciamo così, con più titoli, avendo affrontato positivamente, precisamente il 18 luglio 2013, il famoso concorsone pubblico per docenti indetto dal Ministero (MIUR). Ebbene, dopo uno studio “matto e disperatissimo” di leopardiana memoria, nel corso del solleone dello scorso anno chi scrive ha superato anche lo scoglio dell’esame orale conclusivo insieme ad altri 21 concorrenti superstiti (all’inizio, prima della falcidia, ne eravamo 1500 circa nella sola puglia) diventando ufficialmente – se così si può dire – professore di Economia (classe di concorso A017, Discipline Economico-Aziendali). Questa cosa m’è particolarmente gradita; e questo non tanto perché l’insegnamento è da sempre la mia passione o, se vogliamo, il mio hobby (il che è vero), ma soprattutto per il fatto che il miglior metodo per imparare le cose è insegnarle.
Ma lasciamo da parte i casi “particulari” della vita, ché le divagazioni potrebbero portarci fuori dal seminato, e ritorniamo al futuro di Lequile, cioè agli splendidi ragazzi delle terze classi delle medie convenuti in aula magna in ben tre incontri di un’ora e mezza cadauno, con l’assistenza delle ottime insegnanti (come si fa a non citare la prof. Rosa Chiara Serio, e poi ancora la prof. Cristina Aralla, e la prof. Adele Talesco, oltre alla prof-gancio già menzionata all’inizio di queste note?).
Le conversazioni dal tema “Le parole dell’Economia” hanno toccato tanti argomenti (oltre che un nuovo vocabolario) che vanno dai bisogni ai beni economici, dalla moneta al risparmio, dalla legge della domanda e dell’offerta al mercato, agli attori del sistema economico, alla teoria della banca, al concetto di benessere, di ricchezza, di Pil, di equilibrio. E poi ancora, per sommi capi ma non senza rigore, i concetti di interesse, investimento, prestito, azioni e obbligazioni, carte di credito, conti correnti, borsa valori…
C’è da rimaner sbalorditi per la curiosità, l’attenzione, la partecipazione ed il coinvolgimento degli studenti di Lequile, e soprattutto per il loro contributo al dialogo o al dibattito in aula attraverso domande e risposte mai banali, anzi il più delle volte sagaci e mordaci. Congratulazioni a docenti e discenti di questa bellissima scuola.
Mi piacerebbe che al di là delle nozioni (o del nozionismo, che secondo me non guasta mai), ai ragazzi di Lequile rimanesse impresso il fatto che lo studio serve soprattutto a dare più o meno valore a persone ed accadimenti, ma anche a cogliere le differenze tra i pesi specifici delle cose. Vorrei che davvero il loro patrimonio fosse composto da alcuni concetti essenziali, come per esempio il fatto che l’essere sia più importante dell’avere, che la vita vissuta sta nel provare il bisogno (mentre il suo appagamento è la morte), che la vera forza non sta nella violenza (verbale o fisica) ma nell’accoglienza e nella comprensione dell’altro, che la scuola è il monumento, anzi il bene culturale più importante per una persona e per una comunità intera, che chi sa si diverte di più di chi non sa, che è giusto nutrire dei dubbi piuttosto che presumere di avere la certezza in tasca, che la felicità sta nel trovare un ostacolo o un muro (e nel provare ad abbatterlo o scavalcarlo), che il lemma lotta è voce del verbo amare.
Non mi rimane che augurare ad insegnanti ed a studenti lequilesi di sognare sempre l’impossibile. E di realizzarlo ogni giorno.
P.S. Ora resto in attesa della visita dei piccoli turisti di Lequile nella filiale della mia banca (che avverrà un giorno di questi).
E poi m’aspetto di leggere un resoconto redatto dai miei piccoli ospiti proprio su questi incontri ravvicinati del terzo tipo. Magari dalle stesse colonne di questo “Il Foglio lequilese”.
feb162011
L'unica vera infrastruttura di cui ha urgentemente bisogno il Grande Salento sono i Grandi Boschi !!!
No ad altro asfalto e cemento:
le infrastrutture vere che più mancano al Grande Salento sono i "Grandi Boschi"!
Mentre alcuni politici parlano nel Grande Salento di altre infrastrutture ridondanti che rischiano di compromettere ancora altro territorio pugliese si leva l'appello preventivo dal mondo ambientalista del Grande Salento per indicare la strada della pacificazione e della crescita vera e virtuosa del territorio!
Contro anche le devastazioni intollerabili degli impianti industriali speculativi d'energia rinnovabile nelle campagne pugliesi: la richiesta perentoria per una mobilitazione e risposta forte dello Stato a repressione e bonifica degli scempi in corso e per la ricostruzione del vitale tessuto connettivo forestale e di naturalità oggi compromesso all’inverosimile e portato al livello massimo storico di degrado, ad un livello tale da costituire un’emergenza nazionale abbisognante del massimo e più urgente intervento risolutore dello Stato!
L'Onu proclama il 2011 Anno internazionale delle foreste: si RIFORESTI LA puglia!
Il Ministro salentino Raffaele Fitto e il presidente Antonio Gabellone della Provincia di Lecce, e quelli delle Province di Brindisi, Massimo Ferrarese, e di Taranto, Gianni Florido, insieme al Presidente Nichi Vendola della Regione puglia, si preoccupino dei problemi più gravosi e seri, delle vere infrastrutture vitali che mancano da decenni e decenni al Salento: I GRANDI BOSCHI !
Non altre strade e strade in territori vergini o che consumano altro suolo!
Sì, solo ad interventi infrastrutturali che migliorano infrastrutture esistenti!
Ma non si accetterà mai più il consumo di altro suolo integro, naturale e rurale, per nessuna altra infrastruttura fotocopia e ridondante in tutto il Grande Salento!
E' il Grande Salento l’area con la maggiore percentuale di suolo cementificato ed asfaltato d'Italia, la zona dello Stivale, dell'intera Nazione isole incluse, con la minore percentuale di superficie boschiva.
Un territorio, peraltro, a grave rischio di desertificazione naturale, come segnalato dall'ONU, cui si aggiunge oggi quella artificiale, spaventosa, terrificante, del flagello da fotovoltaico nei campi!
Ed il Grande Salento era invece, fino a non molti decenti or sono, terra di boschi e foreste immense e pittoresche, nel leccese, nel tarantino e nel brindisino!
Se oggi ciò non è più così, se il vitale tessuto connettivo forestale di questa terra è stato depauperato all'inverosimile, non si deve ai cosiddetti "cambiamenti climatici" o a qualche altro effetto naturale, ma solo e soltanto all'azione devastatrice dell'uomo, alla barbarie del fuoco doloso e della scure indiscriminata, all' iper-infrastrutturazione, all'iper-sfruttamento del territorio, alle esigenze voraci dell'industria e dell'industrializzazione selvaggia, alla mala politica, alla speculazione, all'avidità di denaro facile, alla colonizzazione e svendita del Salento!
Questa è un EMERGENZA, e deve essere la priorità politico-amministrativa delle tre province! Del Grande Salento!
La vera prioritaria infrastruttura veramente vitale che manca a noi salentini è quella dei vasti boschi pubblici e privati, della riforestazione del Grande Salento!
L'unica sulla quale nessun cittadino in buona fede o sano di mente avrà mai nulla da eccepirvi contro! Un’infrastruttura la cui ricostruzione, attraverso un massiccio intervento statale, costituisce un fattore strategico di sviluppo e di benessere autentico per il sud della puglia, nonché una notevole occasione di impiego e lavoro per numerosissimi giovani ed imprese locali.
L'assenza dei naturali boschi nel Grande Salento è causa di dissesto idrogeologico, di cambiamenti microclimatici locali, di diminuzione della fertilità dei suoli, di interruzione di una naturale rigenerazione-purificazione dell'aria dall'inquinamento, di diminuzione della piovosità, di impoverimento della biodiversità (cui l' ONU ha dedicato il trascorso anno 2010!), di crisi del settore zootecnico d’eccellenza e qualità, di scomparsa delle produzioni silvicole, ecc. ecc. E' un danno al paesaggio, all'economia e alla salubrità del territorio salentino inimmaginabile ed inquantificato!
Un “imperativo categorico” irrinunciabile e non più procrastinabile del nostro territorio e della sua gestione ed amministrazione, è quello della "Riforestazione" e "Rinaturalizzazione" con essenze autoctone e reintroduzione delle specie botaniche recentemente scomparse, a seconda dei casi previa “Bonifica” dei luoghi! Un imperativo che, come, con stupore, ognuno di noi può notare, è scomparso dall'agenda politica da decenni, mentre in passato era tra le principali priorità politiche della nostra terra; scomparso dall'agenda di tutti i partiti, scomparso dal mondo dell'informazione; scomparso dalla nostra memoria ... ma gli ambientalisti del Grande Salento non se ne sono dimenticati, ed oggi, contro la famelica antropofaga foga speculativa che domina quasi ogni atto amministrativo e ogni trama partitica, vogliono e chiedono, con forza e determinazione, di riportare nella prima pagina dell'agenda di ogni istituzione territoriale e di ogni partito, che voglia ancora sperare nella “credibilità” agli occhi dei cittadini, il più grande dei bisogni di questa terra: i Grandi Boschi pubblici e l'incentivazione massima dei rimboschimenti dei suoli dei privati!
Oreste Caroppo
Hanno già dato loro adesione:
- Forum Ambiente Salute del Salento- Gruppo apartitico d’azione locale a difesa dell’ambiente - sede centrale in Lecce
- Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio, della Salute e dei Diritti del Cittadini - sede centrale in Maglie (Le)
- Save Salento - Salviamo il Salento
- Nuova Messapia - sede in Soleto (Le)
- Movimento per La Rinascita del Salento
- Associazione Arneotrek - trekking & outdoor - Salento
- Biomasseria Santa Lucia - Macurano (Lecce)
- I DIALOGHI DI NOHA
dic272013
Comunichiamo che il gruppo consiliare del Partito della Rifondazione Comunista, circolo di Galatina, in data odierna ha inviato una missiva, nella quale si richiede l'impegno da parte degli Enti e delle Istituzioni interessate al fine di attivare ogni procedura atta a garantire l'accesso alla Fiera del Salento S.p.A. al contributo straordinario per la ristrutturazione degli Enti Fieristici come previsto nel bilancio di previsione 2014 della regione puglia.
I consiglieri Comunali
Antonio Congedo
Luigi Longo
feb072013
Cemento e asfalto per fare del Salento un groviglio di strade, spesso inutili, quasi sempre a quattro corsie, frutto di progetti faraonici partoriti in altri tempi, quando lo sviluppo del Salento sembrava legato ad un modello industriale, rivelatosi illusorio. Oggi, invece, tutti gli strumenti di pianificazione urbanistica, dal piano territoriale di coordinamento della Provincia al Piano paesaggistico regionale di prossima presentazione, guardano al territorio in un’altra dimensione, facendone un elemento unico e insostituibile di uno sviluppo sostenibile basato su tre pilastri: Turismo, Ambiente e Cultura.
Ma pezzi del Governo e delle stesse amministrazioni pubbliche, dall’Anas alla stessa Regione puglia fino alla Provincia di Lecce, marciano in tutt’altra direzione, dando il via libera a progetti devastanti che continuano a consumare il suolo, abbattendo uliveti, ingoiando campi coltivati e rovesciando tonnellate di cemento e asfalto che altereranno per sempre il paesaggio del Salento. E spesso, mentre la magistratura amministrativa si sostituisce alla politica con una lunga serie di verdetti, il ricatto occupazionale con la “necessità” di spendere i fondi europei stanziati fa il resto.
Eppure il Salento ha la sua rete di strade efficiente e diffusa sul territorio, strade che diventano “della morte” quando vengono percorse a velocità ben superiori dai limiti di velocità imposti dal Codice della strada, e solo raramente per carenze strutturali. D’altro canto, si continuano a progettare arterie in grado di indirizzare sempre maggiori volumi di auto verso la litoranea, ma già ora in alta stagione lunghi tratti della costa risultano intasati dalle auto per l’assenza di parcheggi e/o di mezzi alternativi. Una progettazione, dunque, che non guarda al futuro e che vede protagonista il partito dell’asfalto e del cemento con un fatturato previsto, solo per queste cinque strade, di una cifra che sfiora complessivamente i 500 milioni di euro.
Per rompere questo circolo vizioso, nasce la mobilitazione di un gruppo di cittadini che ha lanciato una petizione via Internet dal titolo “Basta strade inutili. Salviamo la terra del Salento” (> leggi la petizione).
Ecco quali sono attualmente i progetti che nella petizione si chiede di fermare e/o di rivedere legandoli alle esigenze reali del territorio.
> REGIONALE 8, AGRICOLTORI IN GINOCCHIO. Ufficialmente il cantiere non è ancora partito, ma le ruspe sono lì e il primo crinale verde alle porte di Vernole è stato già aggredito dalle macchine movimento terra che si sono dovute fermare, dopo la segnalazione dei lavori abusivi da parte di alcuni cittadini. Circostanza che ha portato all’apertura di un’inchiesta della Procura della Repubblica.
Il ventilato avvio del cantiere della Regionale 8, ha provocato la ferma reazione di numerosi agricoltori, supportati dalla Coldiretti (> vedi denuncia) che si vedono cancellare le loro aziende, paradossalmente finanziate dagli stessi enti pubblici. Il progetto è in piedi da più di un quarto di secolo e nel corso tempo, peraltro, ha subito variazioni che ne hanno snaturato gli stessi presupposti. La strada, infatti, nasce come “Circumusalentina”, un progetto faraonico che negli anni Ottanta prevedeva di costruire un anello parallelo alla costa, un nastro di asfalto a quattro corsie. Di tutto ciò rimane solo il primo tratto, completamente stravolto nel tracciato ma non nella invasività.
Si tratta di un’arteria a quattro corsie lunga poco più di 14 chilometri con ben dieci rotatorie e, come se non bastasse, 16 chilometri di strade complanari e raccordi. Il tracciato ora parte dalla Tangenziale est di Lecce, all’altezza della strada di Fondone, quattro corsie per un tratto correranno quasi parallele alle quattro corsi della tangenziale per andare a innestarsi sulla Provinciale 1, ovvero la Lecce- Vernole) all’altezza della rotatoria vicina al residence Giardini di Atena. Da questo punto (e quasi fino a Vernole) la Regionale 8 prevede l’allargamento della provinciale sul tracciato esistente per poi diventare nuova strada per aggirare con circonvallazioni sia Vernole sia Melendugno per andare a finire sulla Melendugno-San Foca. La colata di cemento è impressionante: migliaia e migliaia di ulivi sradicati (2.400 nel solo territorio di Melendugno): oltre ai 14,230 chilometri a quattro corsie con spartitraffico e complanari, un cavalcavia a Melendugno, svincoli con la costruzione di dieci grandi rotatorie.
L’opera è finanziata con ben 57 milioni di euro dal Cipe e ricade tra le strade di categoria C considerate non prioritarie (in teoria potrebbe essere anche a doppia corsia). I comuni attraversati dalla Regionale 8 sono Lecce, Lizzanello, Vernole e Melendugno. L’appalto è stato aggiudicato all’Associazione temporanea di imprese (Ati), composta dal Consorzio cooperative costruzioni, Leadri e Montinaro Gaetano e figli.
Fra gli altri problemi, non soltanto una Via (valutazione di impatto ambientale) scaduta nel 2011 ma anche vincoli idrogeologici in quello che la Gazzetta del Mezzogiorno ha definito “tormentato e lacunoso procedimento”, da cui emergono più ombre che luci. Anche per questo la Coldiretti di Lecce nei giorni scorsi ha annunciato che la sua organizzazione sarà al fianco degli agricoltori che si stanno costituendo in giudizio per fermare la realizzazione della strada (>vedi articolo). Anche le altre organizzazioni degli agricoltori, Cia e Confagricoltura stanno seguendo la vicenda al fianco degli agricoltori interessati.
> 275 STRADA PARCO? MACCHÈ. L’hanno chiamata strada-parco per tentare di mitigarne l’impatto. Ma la momento, soprattutto nel tratto che va da Montesano a Leuca, non è altro che una nuova superstrada a quattro corsie con un’enorme rotatoria tra San Dana e Leuca, sempre a quattro corsie. Il progetto della Maglie-Leuca prevede il raddoppio della statale 275 da Maglie fino a Montesano Salentino, ma da quel punto in poi è tutto un nuovo tracciato che sbancherebbe il cuore del Capo di Leuca. Il progetto della nuova 275 ha un importo complessivo di ben 288 milioni di euro e prevede la realizzazione di viadotti, ponti, rotatorie, svincoli e complanari. Si calcola che non meno di ventimila alberi che verranno abbattuti per la realizzazione della strada e tonnellate di cemento e di asfalto modificheranno irrimediabilmente l’attuale morfologia di una delle zone più incontaminate del Salento. Attualmente il progetto sembra fermo, incagliato nelle pieghe della burocrazia, ma l’appalto sembra già a buon punto nonostante le voci di protesta che si levano da una parte del territorio.
> MAGLIE-OTRANTO, RUSPE IN AZIONE. L’allargamento della statale 16 è iniziato. Non sono serviti gli appelli, neanche del Difensore Civico della Provincia di Lecce, il senatore Giorgio De Giuseppe, a bloccare un progetto definito “faraonico”. A settembre scorso, mentre le ruspe stavano per entrare in azione, De Giuseppe, raccogliendo le istanze degli ambientalisti e delle associazioni, aveva scritto alla Regione puglia invitandola a “scongiurare il danno macroscopico che tali opere arrecano al territorio compromettendo, per altro, sviluppo e benessere futuri” e per dire no ai “progetti faraonici”. “Correre a gran velocità sulla strada, infatti”, spiegava, “è inconciliabile con la valorizzazione di un territorio che merita visite e scoperte appropriate”. Appello caduto nel vuoto e lo scempio ha avuto inizio con quasi ottomila alberi di ulivo che dovranno essere espiantati o abbattuti, per far posto all’allargamento della strada Maglie - Otranto, tra il km 985 e il km 999,1 trasformandosi in una superstrada a quattro corsie con tanto di svincoli con cavalcavia e lunghe complanari per il traffico locale. Si tratta di poco meno di venti chilometri con un progetto che prevede una spesa di quasi 55 milioni di euro. Attualmente è cantierizzato il primo lotto, da Maglie a Palmariggi. Il secondo, fino a Otranto, potrebbe essere meno invasivo?
> OTRANTO-GALLIPOLI, STRADA MOSTRO. L’hanno chiamata “strada mostro” gli ambientalisti salentini. Si tratta della provinciale che dovrebbe collegare Otranto a Gallipoli, un progetto approvato e finanziato con 20 milioni di euro con fondi Fas (che pur fanno gola). La strada è progettata dalla Provincia di Lecce e il tratto più criticato è quello dell’attuale provinciale 361 da Maglie ad Alezio, che, passando per Parabita e Collepasso, devasterebbe la serra con le due tangenziali di Alezio e di Collepasso. La strada ignorerebbe distese di ulivi secolari, con i relativi vincoli paesaggistici e attraverserebbe aree archeologiche ma anche straordinarie dal punto di vista paesaggistico, come la la collina di Sant’Euleterio che, con i suoi duecento metri di altitudine, è il punto più alto del Salento. Il tutto quando si potrebbe più agilmente mettere in sicurezza l’attuale rete stradale della zona.
> CASALABATE-PORTO CESAREO, L’ULTIMO SOGNO. In ordine di tempo è ultimo, ma il progetto della Casalabate-Porto Cesareo non ha niente da invidiare ad altri progetti quanto ad invasività. Per il solo secondo lotto è di pochi giorni fa l’approvazione del progetto preliminare, con un impegno di 8 milioni di euro per la sola tangenziale di Campi Salentina. La strada dovrebbe collegare le due coste nel Nord Salento, congiungendo la direttrice per Salice e Veglie con la strada provinciale Campi-Squinzano. Anche qui si tratta di finanziamenti europei: fondi Fas relativi al “Piano per il Sud”.
> FIRMA LA PETIZIONE SUL SITO DI PETIZIONEPUBBLICA.IT
ROBERTO GUIDO
fonte: quiSalento
apr032019
Siamo contenti che faccia tappa anche Galatina l’iniziativa “sporchiamoci le mani” promossa dal Quotidiano di puglia in collaborazione con Legambiente.
A causa dell’inciviltà di qualcuno e degli scarsi controlli nelle periferie della città, anche da noi è aumentato il fenomeno delle micro discariche nei luoghi pubblici e nelle campagne.
L’ambiente è un bene comune e proprio per questo è dovere di ciascun cittadino mantenere e tutelare il suo decoro e la sua pulizia. Su questi temi e su queste lodevoli iniziative, dall’elevato valore civico e sociale, non c’è politica, non ci sono partiti e non ci sono divisioni. Bisogna essere uniti e da cittadini attivi occorre sporcarsi insieme le mani per pulire e ridare dignità alla città che amiamo.
Per questa ragione anche noi del Partito Socialista, da subito sensibili all’iniziativa, prenderemo parte all’iniziativa e ci uniremo a tutti coloro che vorranno mettersi a disposizione per ripulire la città dai rifiuti abbandonati che recano danni sia sotto il profilo estetico ma soprattutto sotto il profilo igienico e sanitario.
Per questo, nell’esprimere il nostro apprezzamento per il lavoro che sta svolgendo il circolo di Legambiente di Galatina, invitiamo tutti i cittadini ad unirsi alla causa ed a schierarsi dalla parte dell’ambiente.
L’appuntamento è fissato per domenica 7 Aprile alle ore 9:30.
Pierluigi Mandorino
Segretario PSI Galatina
apr262017
La Showy Boys Galatina conquista il pass per la finale play off promozione. La squadra bianco-verde, vincitrice della Coppa puglia 2017, fa sua anche l'opportunità di giocarsi l'ultima fase della stagione che porta al salto di categoria e arriva a questa prossima delicata sfida dopo aver superato in semifinale la Pallavolo 2000 Ostuni.
Stesso risultato, 3-0, per i ragazzi della Showy Boys sia nella gara di andata giocata in terra brindisina che in quella di ritorno disputata Sabato 22 aprile al palazzetto dello sport "Fernando Panico" di Galatina. Forte del vantaggio ottenuto in gara 1, la squadra di casa gioca con maggiore tranquillità ma sempre con la giusta attenzione che deve riservare un match delicato come una semifinale play off.
Al cospetto dei bianco-verdi, in campo in un insolito orario delle 21, una giovane compagine dell'Ostuni guidata da mister Macelletti, squadra, però, apparsa quasi arrendevole di fronte a un sestetto, quello della Showy Boys, determinato a conquistare l'intera posta in palio.
Poco da raccontare di una gara terminata in appena un'ora di gioco e in cui la compagine locale è riuscita a gestire il gioco nel migliore dei modi senza mai consentire agli ospiti alcun tipo di reazione. I tre set si sono rispettivamente chiusi con il risultato di 25-13, 25-18 e 25-18. Da segnalare, nell'ultima frazione, l'ingresso in campo del giovane allievo bianco-verde Marco Martina, classe 2002, al quale il tecnico Gianluca Nuzzo ha dato l'opportunità di debuttare nel torneo regionale di serie D. Un segnale importante che conferma il prezioso lavoro che sta svolgendo la Showy Boys Galatina in seno al settore giovanile e confermato anche dalla convocazione del Centro di Qualificazione Regionale Fipav dello stesso Martina e di altri due allievi, sempre categoria under 16, Marco Petracca e Francesco Schiattino.
L'attenzione si concentra ora sulla preparazione della sfida del prossimo week-end, valida per gara 1 della finale play off promozione, contro la formazione leccese della Bee Volley.
www.showyboys.com
gen122021
Il Comune di Galatina è stato ammesso al finanziamento di € 41.000,00 per interventi di rimozioni di rifiuti illecitamente abbandonati su aree private: è tra i 25 Comuni ammessi in tutta la Regione puglia!
E' un risultato importante che si aggiunge a tutti gli altri che in questi anni sono stati ottenuti dall'Amministrazione Amante nella lotta contro gli abbandoni dei rifiuti non solo su aree pubbliche ma anche su quelle private. L'Ente, su sollecitazione dell'Assessore alle politiche ambientali Cristina Dettù, ha redatto un progetto secondo quanto disposto dall'avviso pubblico della Regione puglia: è stato un lavoro congiunto tra vari uffici, dal settore urbanistica ai lavori pubblici passando dalla Polizia Locale che, come di consueto, ha svolto la propria attività di individuazione e sorveglianza delle aree oggetto di abbandono illecito di rifiuti. Ancora una volta è evidente come la Città di Galatina dimostri attenzione e cura verso l'ambiente, il proprio territorio, verso la salvaguardia di un bene che deve essere tutelato da tutti, non solo dalle istituzioni. Infatti, come dichiara l'Assessore Dettù, "i risultati ottenuti sono un incentivo per continuare in questa direzione: la sensibilizzazione, l'educazione e il lavoro ordinario devono proseguire perché è necessario innanzitutto alimentare una cultura in grado di far sì che ognuno dei nostri concittadini possa considerare l'ambiente come proprio". "Il nostro lavoro si sviluppa in tal senso - prosegue il Sindaco Marcello Amante - c'è ancora tanto da fare ma siamo in perfetta marcia. E questo grazie anche all'impegno di tutti i cittadini nella gestione della raccolta differenziata che consente alla Città, in tema di percentuale di RD, di collocarsi tra i Comuni virtuosi, beneficiari tra l'altro di agevolazioni proprio in sede di partecipazione a bandi regionali come questo".
Ufficio stampa Marcello Amante
sindaco di Galatina (LE)
gen072017
IL COMMISSARIO STRAORDINARIO
PREMESSO CHE:
- nella nota circolare (prot. n. 1686) del 07.01.2017 della Prefettura di Lecce si comunica, tra l'altro, che nel corso delle riunioni di C.C.S. — Centro Coordinamento Soccorsi — tenute in data odierna, è stata sottolineata la necessità di assumere idonee determinazioni per la sicurezza della circolazione e soprattutto degli studenti che riprenderanno l'attività scolastica lunedì 9 gennaio, concordando, alla presenza dei rappresentanti del MIUR- Ufficio Scolastico Territoriale di Lecce e dei soggetti gestori della rete viaria e trasporti pubblici, sulla necessità, a tutela della pubblica e privata incolumità, di procedere alla chiusura degli istituti scolastici di istruzione secondaria superiore, per i quali è presente più forte il fenomeno del pendolarismo; - La Regione puglia — Sezione Protezione Civile ha diramato in data odierna, alle ore 17,55, messaggio di allerta meteo nel quale sono previste nevicate sino al livello del mare e persistenza di temperature molto basse con diffuse gelate;
PRESO ATTO della forte nevicata che ha investito il Comune di Galatina in queste ore;
ATTESO che nelle prossime ore le strade potrebbero rendersi ancora impraticabili, con conseguenti difficoltà alla circolazione stradale e pericolo per la sicurezza dei veicoli e delle persone;
CONSIDERATO che i disagi della giornata odierna potranno persistere ed aggravarsi a causa del ghiaccio che, certamente, si formerà sulla sede stradale nel corso della nottata, in conseguenza dell'ulteriore abbassamento delle temperature e nelle successive 24-36 ore;
RITENUTO, pertanto, di dover garantire la pubblica incolumità, in particolare a favore degli alunni e del personale scolastico proveniente dai paesi limitrofi;
RAVVISATA, quindi, l'opportunità di disporre la chiusura degli istituti scolastici di secondo grado per il giorno 09 Gennaio 2017;
VISTI gli art. 50 e 54 del D. Lgs. 18.8.2000 n. 267,
ORDINA
1. la chiusura delle scuole secondarie di secondo grado ricadenti nel territorio comunale per il giorno 09 Gennaio 2017, con la consequenziale sospensione delle lezioni;
2. la presente ordinanza va comunicata:
• alle segreterie scolastiche; • al Prefetto di Lecce; • alle Forze di Polizia; • alla stampa locale online.
RENDE NOTO
A norma dell'art. 8 della Legge 241/1990 che responsabile del procedimento è il Dirigente della Direzione VI — Polizia Municipale — S.U.A.P. e Protezione Civile — dott. Antonio Claudio OREFICE.
Avverso la presente Ordinanza è proponibile:
Ricorso al TAR competente per territorio entro 60 giorni dalla pubblicazione;
- Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla pubblicazione. SI AVVISA L'Ufficio Protocollo per la notifica della presente Ordinanza:
• alla Prefettura di Lecce — protocollo.prefle@pec.intemo.it;
• al Dipartimento della Regione puglia — Servizio Protezione Civile — servizio.protezionecivile@pec.rupar.puglia.it;
• All'Associazione di Protezione Civile — A.N.O.P.C. — protezionecivilegalatina@pec.it
• Ai Funzionari scolastici: LEIS 024007@pec.istruzione.it; leis02700p@pec.istruzione.it; letd03000q@pecistruzione.it, leps04000e@pec.istruzione.it;
• Alle Forze di Polizia — Stazione Carabinieri — tle31047@pec.carabinieri.it; Polizia di Stato: comm.galatina.le@pecps.poliziadistato.it;
• Alla stampa locale on — line: dinovalente@galatina.it; ilsedile@tiscali.it; redazione@inondazioni.it; telegalatina@libero.it; info@noha.it; info@radiorizzonti.net.
• Il presente atto va, altresì, pubblicato sul sito web istituzionale del Comune.
Commissario Straordinario
Il DIRIGENTE
Dott. Antoni FICE
ott262021
Il Quartiere Fieristico di Galatina è da sempre al centro dell’attenzione dell’amministrazione del Sindaco Amante, e mia per specifica delega assessorile.
Si è partiti dalle macerie, una tra le tante ereditate.
Non possiamo non ricordare che la lunga storia della “Fiera Campionaria”, nel cuore di tutti i galatinesi, fu interrotta per vicende di mala gestione dell’Ente Fiera culminata con la dichiarazione di fallimento nel 2016. I fatti ormai appartengono alla storia di questa città e sono anche stati sottoposti al giudizio di tutti, ma qualcuno, tra chi oggi ne invoca un generico rilancio, essendo all’epoca politicamente attivo, dovrebbe provare a spiegare ai galatinesi come sia stato possibile giungere a una fine ingloriosa con una situazione debitoria imbarazzante.
Le nostre energie non sono mai state orientate alle facili recriminazioni e come consuetudine abbiamo valutato ogni possibile opportunità, seppur in un contesto finanziario difficile. Tante le interlocuzioni con organismi ed enti regionali e nazionali, qualcuna assunta anche alle cronache cittadine in occasione di un incontro a Roma, nel febbraio 2020, con l’allora viceministro all’economia.
Il rinnovato interesse che solo oggi alcune parti politiche riversano sul Quartiere Fieristico di Galatina, che affianca quello dell'Amministrazione, non può che farci piacere, per una battaglia che è della città e per la città, alla luce anche delle tante risorse che stanno per giungere sui territori dal PNRR nelle cui maglie siamo certi potrebbero essere individuate le risorse necessarie per l’adeguamento strutturale.
L’idea funzionale che deve affiancare la ristrutturazione del complesso è articolata ed è quella di realizzare un centro polifunzionale integrato che permetta una fruibilità ed una operatività sostenibile nel tempo, facendo, dei 32.000mq su cui insistono gli immobili, un’area viva per tutto l’anno.
Se la storia, non cancellabile, ha collocato il quartiere fieristico come casa primaria per eventi fieristici è altrettanto vero che vicende più recenti ci hanno insegnato che la sostenibilità della struttura per essere al passo con i tempi, funzionale e fruibile per 365 giorni all’anno, deve avere un utilizzo polifunzionale.
È un passo verso questa direzione l’accordo sottoscritto con ARPAL puglia per il nuovo Centro per l’Impiego che si allocherà in una parte di quelli che già oggi sono uffici, al piano superiore della palazzina. Una prima azione di rivitalizzazione del complesso fieristico con un recupero strutturale della zona interessata di circa € 835.000,00, interamente a carico della Regione puglia e senza gravare sulle tasche dei cittadini galatinesi.
Quindi non solo fiere, laddove queste comunque necessitano di padiglioni in parte recuperati ed ampliati, adeguati e funzionali alle reali esigenze degli espositori, ma anche un centro congressi che permetta di offrire al Salento una struttura degna di grandi manifestazioni in una Città gradita anche per la centralità territoriale o spazi adeguati alla realizzare di grandi eventi al coperto, contribuendo alla destagionalizzazione dell'attrattività turistica.
La candidatura di una parte dell’area invece presso ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive sul Lavoro) per realizzare un Centro per la formazione e riqualificazione professionale è quindi da considerarsi un’opportunità che nella nostra idea globale non pregiudica in alcun modo la possibilità di raggiungere l'obiettivo in maniera completa.
L’attenzione con cui il Governo Nazionale guarda al lavoro, sia per i risvolti di tipo sociale che economico, non può non trovare sensibilità ed attenzione da parte di che ha nel proprio dna politico simili problematiche.
Creare in un polo integrato di sviluppo per il territorio, un centro di formazione per il settore manifatturiero e dei servizi (compresi quelli Sanitari), delle produzioni agro-alimentari, del turismo è dal nostro punto di vista avere una visione di prospettiva ampia e non limitante.
L'approssimarsi della campagna elettorale predispone a radicalizzare le opinioni ma nell’interesse superiore di Galatina sarebbe dannoso e irresponsabile cadere nella strumentalizzazione senza un confronto costruttivo finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo. Quello che oggi serve alla Città non sono le polemiche ma una idea di comunità capace di lavorare verso direzioni condivise di interesse pubblico.
Nico Mauro
Assessore alla attività produttive e turismo
set162014
Credevate voi che l’affaire TAP fosse l’unico pensiero dei salentini sul fronte adriatico? Nossignore. C’è un tale Saverio Congedo, consigliere della Regione puglia (e a quanto pare pure simpatizzante di CasaPound), che, tanto per cambiare, è intervenuto nel dibattito intorno al tema del turismo nostrano dicendosi “convinto, da tempo, che il Salento deve puntare sulla portualità per caratterizzare la propria offerta turistica e per andare incontro alle esigenze di chi vede il tacco d’Italia come una splendida meta da raggiungere via mare […] Un territorio a vocazione turistica come il nostro non può sprecare il treno di opportunità che, ad esempio, altri Paesi del Mediterraneo come Croazia, Montenegro o Albania stanno già cogliendo, sottraendo all’Italia e alla puglia fasce molto importanti di utenza turistica […]” E ancora“[bisognerebbe] sbloccare una situazione paradossale, quella del progetto del porto turistico, ingarbugliata da ostacoli tecnici e volontà burocratiche che hanno reso la faccenda una telenovela lunga ben 8 anni”. [oh poverino, come s’offre, ndr.].
In parole povere il Congedo quando blatera di treno intende navi. Sì, vorrebbe un porto turistico nuovo di zecca a Otranto (e dove sennò?). Infatti come potevamo mai dar corso a prove tecniche di Salento Romagnolo senza Opere Pubbliche magnifiche e progressive come quest’altra? Potevamo noi, dopo il TAP, farci mancare sulla costa adriatica anche l’n-esimo torto turistico? Ovvio che no.
In altre parti d’Europa una notizia del genere infiammerebbe tutta la comunità; qui, invece, nulla, bocche cucite, penne giornalistiche a secco, vuoti pneumatici, elettroencefalogrammi lineari e aderenti al bordo inferiore del monitor.
In questo buttanissimo Sud sembra che la classe digerente a tutti i livelli sia assisa intorno ad un tavolo di concertazione per distruggere onza onza il nostro territorio, e giacché si trova anche il mare.
Funziona più o meno così: un politico lancia un’ideona come questa e un riccone calcola che duecento barche parcheggiate per due mesi estivi non sarebbe un cattivo affare (oddio, non si sa di preciso se sia il politico a dare lo spunto al riccone, o viceversa: sicché rimarremo sempre con il dubbio se sia nato prima l’uovo o il pollo), tanto poi l’accordo operativo si trova sempre. Sta di fatto che questa è la più classica delle trattative – altrimenti detta conflitto di interessi, vale a dire consonanza di interessi, partito trasversale, inciucio sottobanco, larghe intese, bicamerale costituente, banda larga, lobby politico-affaristica, patto (del Nazareno2), rete di influenti amicizie, fratellanza Pn (con n=2, 3, 4), profonda-sintonia-tra-le-parti, sistema informativo parallelo [il che, chissà perché, rievoca vagamente l’altra Trattativa, quella tra stato e mafia, anche se è difficile distinguere ormai quale sia l’uno e quale l’altra, ndr.] – la più classica delle trattative, dicevo, alla base dello scempio di ogni territorio.
Dunque dopo la trattativa il plutocrate di turno si fa stendere il progetto da alcuni studi tecnici tra i più smaliziati, quelli cioè che sanno nuotare nel mare delle mille e contraddittorie norme ambientali (anche se sovente codesti progetti sembrano redatti con i piedi: ma poi basta oliare un po’ i meccanismi di certi uffici pieni zeppi di funzionari di bocca buona e si riesce a far passare davvero di tutto e di più); subito dopo si presentano gli incartamenti al Comune compiacente (meglio se della maggioranza fanno parte due o tre consiglieri di Rifondazione per far sembrare il tutto più sofferto) e zac!, passano 90 giorni, arriva la Conferenza dei Servizi (“servizio” da intendere stavolta in quel senso là, insomma m’avete capito); si aspettano altri 90 giorni, e ri-zac! in quattro e quattro otto ti arrivano caterpillar, ruspe e betoniere, benedetti da un tweet di Renzi.
Signori, cosa volete da me: questo è il modello di sviluppo che ci hanno inculcato (volendo potreste anche togliere la seconda c).
Antonio Mellone
ago312021
Secondo il rapporto sul “Consumo di suolo in Italia”, presentato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, nel 2020 le colate di cemento nel nostro Paese non si sono mai fermate nonostante il periodo di blocco del lockdown. Per ogni italiano ci sono 360 mq di cemento e la crescita negli anni è stata costante e irrefrenabile. Si pensi solo che negli anni ’50 i mq di cemento a disposizione di ogni italiano erano 160. L’incremento maggiore, secondo il rapporto, si è avuto in Lombardia, con 765 ettari in più in 12 mesi. La puglia si attesta al terzo posto, dopo il Veneto, con un incremento di 493 ettari a testa.
Per quanto riguarda i Comuni, è Roma il Comune italiano che più ha trasformato il suo territorio in quest’ultimo anno con un incremento di superficie artificiale di 123 ettari. Al secondo posto, c’è Troia, nel Foggiano, con 66 ettari di incremento. Nell’elenco, ma più in fondo, anche Brindisi, Foggia e Bari.
Di Consumo del suolo parleremo venerdì 3 settembre 2021, a partire dalle 19.30, nell’ex Monastero delle Clarisse di Santa Chiara, in Piazzetta Galluccio a Galatina (LE) in una nuova tappa del progetto “Di Terra di Mare di Cielo”, nato da un’idea della storica dell’arte Lia De Venere, realizzato dall’Associazione Culturale ETRA E.T.S. e promosso dalla “Teca del Mediterraneo”, la Biblioteca multimediale del Consiglio Regionale della puglia.
Il progetto torna ad illuminare le più belle e attive biblioteche della regione con temi che raccontano di presente e di futuro.
<
Alla serata, organizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale, interverranno il sindaco Marcello Amante, l’assessore al Polo Bibliomuseale e all’Ambiente Cristina Dettù e la Presidente del consiglio regionale pugliese Loredana Capone. Sarà quest’ultima a consegnare alla Biblioteca oltre 30 volumi scelti per approfondire i problemi ambientali.
<
<
<
Ai saluti istituzionali, seguirà la presentazione, da parte della storica dell’arte Lia De Venere, di Jasmine Pignatelli.
L’artista, che vive e lavora tra Bari e Roma, è impegnata in un personale percorso nella scultura e le sue opere ben rappresentano ciò che pensa sulle tensioni dinamiche dello spazio e su tematiche di rilevanza sociale. Nel 2019 presenta a Bari (e nel 2021 sul lungomare Taulantia a Durazzo) l’opera pubblica Sono persone, in ricordo dell’arrivo della nave Vlora (8 agosto 1991) e tiene al MUSMA di Matera la mostra Heimat. Vince il Premio Memorie del Trust Floridi Doria Pamphilj (2018), mentre è del 2017 l’opera pubblica permanente Locating Laterza, Segnali d’Arte, realizzata nell’ambito di un progetto del Segretariato Regionale MiBACT.
A Galatina presenterà l’installazione intitolata Landless: tre figure geometriche – quadrato, triangolo, cerchio – sulla cui superficie si intravedono sezioni di antiche mappe geografiche. La loro presenza si fa metafora di una visione del mondo che privilegia il presidio dei confini fisici e l’isolamento dei popoli. Per Jasmine Pignatelli perdere la terra non è solo una questione di ordine materiale, ma anche una grave sconfitta dal punto di vista culturale.
Ad approfondire il problema del consumo del suolo, sarà Paolo Pileri autore di “100 parole per salvare il suolo. Piccolo dizionario urbanistico-italiano” (Altrɘconomia, Milano 2018).
Pileri è docente ordinario di Pianificazione e progettazione urbanistica al Politecnico di Milano. È membro di gruppi di ricerca nazionali e internazionali e consulente scientifico di ministeri, enti pubblici e amministrazioni locali. Si occupa di suolo, consumo di suolo ed effetti ambientali, e di progettazione di infrastrutture cicloturistiche in chiave antifragile. Ideatore e responsabile scientifico del progetto VENTO, il percorso cicloturistico che sarà realizzato lungo il fiume Po. Tiene la rubrica «Piano Terra» sulla rivista Altreconomia. È stato finalista al Premio Alessandro Leogrande 2021 con il libro “Progettare la lentezza” (ed. People). Nel suo libro svela il significato di oltre 100 parole dell'urbanistica, per insegnare ai lettori a "tradurre" in italiano e interpretare la legge della propria Regione, il piano del Comune o una sentenza del Tar, e denunciarne le incongruenze.
Dialogherà con l’autore, Maria Antonietta Aiello, docente di Tecnica delle Costruzioni, delegata all’edilizia e alla sicurezza dell’Università del Salento.
L’ingresso è libero, sino ad esaurimento posti, previa presentazione del Green pass.
Ufficio Stampa “Di Terra di Mare di Cielo”
giu302020
Al via la seconda edizione del ReD 3.0 presso l’Ambito Territoriale Sociale di Galatina. La misura è rivolta a tutte le persone e le famiglie pugliesi in condizioni di fragilità economica che potranno presentare istanza di partecipazione a partire da lunedì 29 giugno 2020 alle ore 14.00 accedendo alla pagina web dedicata alla misura attraverso il seguente indirizzo www.sistema.puglia.it/red2020 e registrandosi preventivamente al portale regionale, o contattando i Servizi di Segretariato Sociale Professionale e SPIOL dei sei Comuni dell’ATS o il Servizio Immigrazione con Welfare d’Accesso se utenti stranieri. Sarà inoltre possibile rivolgersi presso uno sportello di Caf e Patronato tra quelli convenzionati.
Si dà così piena attuazione ad un percorso cominciato lo scorso 19 giugno con l’approvazione del nuovo Avviso Pubblico regionale rivolto ai cittadini per la presentazione delle istanze di partecipazione alla misura in oggetto, così come definita nelle Del. G.R. n. 430/2020, n. 688/2020 e n. 944/2020 con A.D. n. 548/2020.
L’ATS di Galatina ha seguito tutti gli step procedurali che hanno portato all’approvazione dell’accordo di collaborazione con la Regione puglia propedeutico all’attivazione della sopra citata misura di sostegno al reddito di cui alla D.G.R. n. 688/2020 e ss.mm.ii..
Questa seconda edizione del ReD 3.0 prevede come principale, ma non unico, requisito di ingresso un valore ISEE non superiore a 9.360,00 euro (parametro innalzato per alcune particolari tipologie di utenza come le famiglie “numerose” o quelle “con tre minori”). E’ stato reso unico, inoltre, per tutti i beneficiari l’importo del contributo economico da concedersi a seguito della sottoscrizione del Patto di inclusione che sarà pari ad € 500,00 mensili, a fronte di un impegno richiesto di 62 ore complessive sempre su base mensile da svolgere in un percorso di inserimento socio-lavorativo attraverso un tirocinio finalizzato all’inclusione sociale L.R. 23/2013 come riformulata dalla L.R. n.14 del 2015 Del G.R. n.928/2016, un Progetto di sussidiarietà presso enti no profit o un Lavoro di comunità (Del. G.R. 972/2017) con particolare riferimento a quello extra familiare.
La misura regionale del ReD è incompatibile con la misura nazionale del Reddito di Cittadinanza.
Per maggiori informazioni e per avere supporto nella compilazione della domanda è possibile contattare i front-office dei servizi di Segretariato Sociale Professionale PUA, SPIOL e Servizio Immigrazione con Welfare d’Accesso.
L’assessore ai Servizi Sociali
Antonio Palumbo
mag292016
Non so più chi m’ha fatto notare l’ultimo piccolo decreto, o meglio ordinanza, la n. 34/2016, partorita qualche giorno fa dal genio del nostro sindaco Mimino Montagna.
Il testo della più recente delle grida sindacali è un capolavoro tutto da incorniciare. Non per la forma (no, non è questo il Sindaco che solitamente dà filo da torcere a sintassi, lessico o grammatica della lingua italiana - per favore non confondiamo un cognome qualsiasi con la carica pubblica di primo cittadino), quanto purtroppo per la sostanza.
Il noto esponente del PD (Partito Diserbante) se n’è uscito con l’ennesimo editto (scritto evidentemente con il decespugliatore) con il quale ordina a tutti “i proprietari e/o conduttori dei terreni ricadenti nell'intero territorio del Comune di Galatina, di provvedere immediatamente […], alla pulizia degli stessi tramite aratura e/o taglio della vegetazione spontanea ivi presente con rimozione del relativo sfalcio, e di conservarli liberi da materiali di scarto, anche se abbandonati da terzi, al fine di scongiurare il degrado ambientale e salvaguardare l'igiene e la salute pubblica”, visto che “numerosi lotti di terreno versano spesso in stato di abbandono con presenza di folta vegetazione spontanea, rovi, sterpaglie e materiale vario” [siamo ormai giunti a confondere la vegetazione con il materiale di scarto, ndr.] e considerato che “dette aree favoriscono la proliferazione di animali e insetti nocivi con grave pregiudizio per l'igiene e la salute pubblica”.
Seguono le sanzioni amministrative, penali et corporali in caso di inosservanza delle disposizioni emanate dal presunto tutore della salute pubblica.
State pensando che questa è paranoia? Pure io.
Infatti, se il tutto non fosse tragicamente incompatibile con intelligenza, buon senso e ambiente ci sarebbe da scompisciarsi dalle risate.
Intanto sarebbe il caso di avvisare il poveretto del fatto che uno dei proprietari con più appezzamenti di “terreni ricadenti nell’intero territorio del Comune” (tra cui le strade) pieni di “vegetazione spontanea e materiali di scarto” è il Comune medesimo, per cui il primo a subire le conseguenze dell’eventuale violazione delle norme comunali potrebbe verosimilmente essere il loro estensore.
Ma quel che fa più riflettere è la “cultura” di certi politici contrari a tutto ciò che è spontaneo e naturale. Sembra quasi che gli unici vegetali permessi nel perimetro del comune siano quelli di palazzo Orsini, meglio noti - nella loro varietà autoctona - come Zanguni.
*
Ma come si fa a spiegare a tutto il cucuzzaro di palazzo che vegetazione spontanea, erbe selvatiche, animali e insetti sono componenti essenziali della biodiversità, condizione necessaria alla sopravvivenza dell’ecosistema? E che la spazzatura (specie quella abbandonata sulle banchine stradali) è tutt’altra cosa?
Come si fa a far comprendere ai cosiddetti amministratori pubblici dal pollice verso più che verde che le specie erbacee (pervinca, primula, anemone, ortica, aglio selvatico, gramigna, biada spontanea, papavero, cardo, rovo, rucola, brucacchia e rasapiedi) sono ottimi disinfestanti naturali, e che gli insetti che ospitano sono impollinatori anche delle specie coltivate e alimentari?
Per favore, qualcuno spieghi a Sterminator che il mondo non è una sala operatoria asettica, e che api, bombi e altri insetti sono attirati dalle fioriture primaverili di erba medica, trifoglio, girasole, robinia, camomilla, frangola, prugnolo e che la loro presenza attira gli uccelli migratori che volentieri si fermano a rifocillarsi tra i cespugli.
Qualche anima pia provi a convincere l’autore del novello piano Silletti di Galatina che il nostro comune è più bello, colorato e sano se ricco di tratturi campestri, di nidi e tane, di cespugli e folte sterpaglie, e poi ancora di farfalle, formiche, ricci, moscardini, mosche, gazze, vespe, rondini, scarafaggi, passere, pipistrelli, lucertole, e topi campestri.
Invece qui pare che siano d’ingombro addirittura le superstiti monumentali querce vallonee. E chissà quando l’Unno del Signore e i suoi prodi capiranno che, per il bene di tutti, gli unici Boschi da far fuori dovrebbero essere quelli legati alla Maria Elena.
*
Conclusioni.
Antonio Mellone
mag212019
Torna A CUORE SCALZO, la rassegna estiva di Galatina, con la sua II Edizione e un programma ricco di eventi. La Conferenza Stampa ufficiale si terrà venerdì 31 maggio alle ore 10:00 nella suggestiva cornice del Museo Cavoti.
Parteciperanno il Sindaco della Città di Galatina Marcello Amante, l’Assessore alla Cultura Cristina Dettù e l’Assessore al Turismo Nico Mauro. Saranno presenti il presidente di Arci Lecce Anna Caputo, il presidente di pugliarmonica Graziano Cennamo, e l’ufficio stampa dei Cantieri Teatrali Koreja, Paola Pepe.
Un’estate che, anche quest’anno, è “A Cuore Scalzo”, ma che segue ancora di più il battito che ne accompagna lo spirito. Energia e delicatezza di una donna che stringe tra le mani sole e musica. L’estate di Galatina è in questo quadro di passione e leggerezza, in un vortice di emozioni che la bella stagione sa suscitare.
La rassegna estiva di Galatina “A Cuore scalzo” nasce dalla città per la città. Si inaugura per il secondo anno consecutivo una nuova stagione che punta a far diventare Galatina punto nevralgico di una strategia culturale ben definita, che guarda all’intero Salento e a tutta la puglia. “A Cuore scalzo” si sviluppa tra eventi musicali, letterari, artistici, enogastronomici, tra feste patronali in tutto il territorio e momenti di puro intrattenimento. Una rassegna così concepita non può che coinvolgere i soggetti che conoscono e vivono giorno dopo giorno Galatina, Collemeto, Noha e Santa Barbara, che amano a tal punto la loro terra da colorare di gioia, pensieri, ricordi e sorrisi le sere d’estate.
Grande risalto, anche quest’anno, viene attribuito alla festa dei SS. Pietro e Paolo. Dopo il successo della scorsa edizione, si dedicherà un’intera settimana alla festa, con eventi, mostre e spettacoli incentrati sul culto del tarantismo, ma anche “sull’abito della festa”, quello che Galatina vestirà in quei giorni.
La Città ha una maturità culturale tale da potersi “intrecciare” anche con altre culture, all’apparenza molto lontane da noi, ma che di fatto parlano la stessa lingua.
E poi ancora i libri, la letteratura, la libertà entrano anche quest’anno nel circuito del Salento Book Festival. “Libri, letteratura e liberà: non ci discosteremo mai da queste tre parole e da ciò che muovono – afferma l’assessore alla cultura Cristina Dettù - le porteremo anche nelle calde sere di scirocco, mentre la luna illumina le piazze e i bambini aprono le ali alla loro fantasia. A Cuore Scalzo è quindi carico, pieno di quell’entusiasmo che ha il sapore della bellezza, della storia, della musica che accompagna i nostri passi. “A Cuore scalzo” è un invito a porte aperte per tutti quei turisti che rimangono affascinati dalla semplicità e dallo stile di una città straordinaria com’è Galatina”.
Ufficio Stampa Amante
giu022020
Ho appreso dalla stampa locale della richiesta di dimissioni che il consigliere Spoti avrebbe formulato nei miei confronti per la mancata presenza, a suo dire, di progetti galatinesi tra quelli finanziati o finanziabili dalla Regione. Non posso che constatare, quanto al bando dell’edilizia scolastica, che già quando venne pubblicata la prima graduatoria l’opposizione denunciò il mancato finanziamento salvo poi ritrovarsi, poche ore dopo, a contare ben 11 progetti presentati da questa amministrazione tra quelli ammissibili.
Ecco, la storia si ripete, ma nelle stesse ore in cui il consigliere Spoti preparava il suo comunicato stampa per chiedere le mie dimissioni, la Regione protocollava al comune di Galatina la conferma dell’ammissione a finanziamento per gli interventi a valere sull’azione 10.8, Piano Triennale di Edilizia Scolastica, POR puglia 2014-2020, Asse X. Ed in particolare tale ammissione a finanziamento riguardava:
- € 1.413.000,00 destinati alla scuola secondaria di primo grado di via Corigliano, polo 2 e del polo 3;
- € 650.186,35 destinati alla scuola dell’infanzia di via Orazio a Collemeto, polo 1;
- € 940.500,64 destinati alla scuola primaria di via Arno, polo 2;
- € 1.136.248,60 destinati alle scuole dell’infanzia e primaria di via Spoleto, polo 3.
Un totale di circa € 4.140.000,00 per istituti scolastici di competenza comunale ai quali vanno ad aggiungersi € 122.000,00 destinati all’istituto superiore Laporta-Falcone-Borsellino di competenza provinciale, oltre € 891.000,00 già assegnati per la realizzazione di una palestra nel plesso di Collemeto. In tutto, più di € 5.160.000,00 destinati alla messa in sicurezza delle scuole di Galatina. Parlano i fatti rispetto alle considerazioni politiche sul mio operato. Continuerò il mio impegno per questa Città almeno fino a quando risultati come questo e la fiducia del Sindaco mi permetteranno di farlo.
Loredana Tundo
Assessore ai Lavori Pubblici
feb132023
La proposta di un impianto di trattamento dei rifiuti speciali a Santa Barbara, per una capacità di trattamento di 90.000 tonnellate / anno, conferma la tendenza in atto a trasformare il comprensorio di Galatina in uno snodo di raccolta e smistamento di rifiuti speciali al servizio non solo della Provincia di Lecce ma di vasti territori regionali ed extra-regionali.
Appare significativa in tal senso la dichiarazione d'intenti contenuta nel progetto Entosal per cui "L'impianto per la sua posizione geografica, può concretamente fungere da centro di riferimento per le attività di raccolta recupero e trasporto di particolari tipologie di rifiuti speciali (soprattutto pericolosi, prodotti nella Provincia di Lecce e nella Regione puglia. Il gestore punta a riferirsi ad un mercato più ampio di quello locale, avendo accesso anche a clienti nazionali grazie alla specificità dei rifiuti trattati.”
Beninteso il termine “specificità” dei rifiuti trattati non esprime la eterogeneità e la nocività dei rifiuti stessi; un elenco di circa 400 variegate tipologie, che comprende quanto di più inquinante e pericoloso provenga dalle lavorazioni industriali; non stupisce quindi che vi siano in Italia diversi produttore lieti di liberarsi di tali sostanze, che costituiscono però una vera bomba ecologica per le comunità locali. L'elenco dei codici CER (Codice Europeo dei Rifiuti) spazia dai residui dalle lavorazioni siderurgiche agli scarti animali, dai fanghi di vario tipo a bagni con cromo e inchiostri dai residui delle concerie ai reflui petroliferi, dai rifiuti della lavorazione dell'amianto ai residui di pitture e vernici. Alcuni di questi scarti hanno una composizione talmente problematica da poter essere definiti “rifiuti di rifiuti", avendo un Codice CER indicato come "scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione".
Un aspetto della proposta che inquieta fortemente è la presenza in gran parte delle operazioni previste di trattamenti di “frantumazione" e di "miscelazione” che potrebbero determinare, se non correttamente gestiti e controllati da enti terzi, la perdita delle caratteristiche nei rifiuti in ingresso, con possibili difficoltà successive a garantire la tracciabilità dei singoli rifiuti ed a evitare la miscelazione di rifiuti pericolosi e non pericolosi, come previsto dalla legge. La proposta, prima ancora di entrare nel mento dei contenuti, appare in contrasto non solo per il progetto in sé, ma anche per il contesto politico-amministrativo in cui si pone con alcuni fondamentali indirizzi comunitari, contenuti nella Direttiva 2008.98.CE e successive modifiche e recepite nella normativa nazionale (D.Lgs. 152'06):
Nel progetto in esame non si intravede né dove sia "l'integrazione" tra i vari impianti in esercizio o previsti, né quali strategie siano adottate dagli enti locali per rispettare il principio di autosufficienza e minimizzare i trasferimenti.
Di fatto nella realtà questi principi vengono troppo spesso ignorati grazie ad una programmazione a maglie larghe della Regione, e alla totale inosservanza da parte della Provincia di Lecce degli obblighi di corretta localizzazione e di controllo degli impianti (art. 197 D. Lgs. 152/2006), ogni procedimento autoriz zativo considera ogni proposta come a sé stante, senza una ottimizzazione del sistema di raccolta ed una minimizzazione degli spostamenti cui è soggetto ciascun carico di rifiuti. Ciò indubbiamente agevola i produttori ed i gestori, grazie ad una sostanziale deregolamentazione, che amplia discrezionalmente i limiti di mercato e facilità i traffici di rifiuti da e verso altre regioni o altri stati, imponendo però alle popolazioni locali pesanti e spesso inaccettabili ricadute ambientali, come nel nostro caso. Intanto prolificano nel comprensorio di Galatina gli impianti di trattamento di rifiuti speciali anche pericolosi, oltre alla Entosal, sono già autorizzati o in via di autorizzazione le società “Ecom S.A.", "Salento Riciclo" e "Ambiente e Riciclo" di Gelatina; "Cave Marra Ecologia” di Galatone (con 2 sedi sulla S.P. Galatone-Galatina e nella zona industriale di Galatone-Nardò), “Progest" di Galatone (Zona Ind.) e la stazione di trasferenza dei rifiuti organici "Bianco” nella stessa zona industriale, oltre alla ben nota Colacem di Galatina /Soleto, che da sola è autorizzata a trattare fino a 400.000 tonnellate anno di rifiuti speciali.
L'atteggiamento benevolo della Regione nei confronti dei vari gestori è particolarmente evidente esaminando le variazioni intervenute nella stesura dell'ultimo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali, approvato con Delibera Giunta Regionale n. 673 del 11.05.2022. Nella precedente versione del 2015 (approvato con Deliberazione Giunta Regionale n. 1023 del 19.05.2015) erano imposte delle distanze minime di sicurezza per la popolazione insediata nell'area e per alcuni siti sensibili come scuole e strutture sanitarie, da definire in fase di autorizzazione previo studio di approfondimento delle condizioni climatologiche locali (venti dominanti. altezza dei camini, tipo di emissione ecc.)
Nella versione attuale del Piano tali vincoli incredibilmente scompaiono, cosi come l'obbligo del relativo studio propedeutico. Perché un'area sia considerata inidonea occorre che sia oggetto di un esplicito vincolo ai sensi del Piano Regionale di Qualità dell'Aria (Legge Regionale n. 52 2019). In assenza di tale vincolo, gli insediamenti possono essere localizzati anche in prossimità di centri abitati, con poche blande prescrizioni sull'inquinamento acustico.
Un altro aspetto inquietante su cui meditare è costituito da una strategia che si sta diffondendo in questi anni nelle amministrazioni pubbliche, pressate da un lato dai gestori, desiderosi di dare avvio alle attività, e dall'altro lato dalle associazioni e comunità locali preoccupate per gli effetti ambientali: la finta opposizione.
In pratica la Provincia o il Comune di turno emettono il diniego all’autorizzazione alla conclusione del procedimento autorizzativo ma senza poi motivarlo con solide argomentazioni scientifiche. In tal senso fa scuola e merita di essere riportata per stralcio la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Comune di Gelatina, che chiedeva la conferma del diniego stabilito dalla Provincia di Lecce e annullato dal Tar ad uno degli impianti prima citati poi effettivamente realizzato anche sulla base di questa sentenza: 'Il Consiglio Comunale di Galatina si è limitato a richiamare l'esistenza di un ambito paesaggistico tutelato ma non ha saputo o potuto indicare quali specifiche caratteristiche dell’intervento in progetto arrechino pregiudizio al contesto tutelato".
Per quanto concerne poi gli impatti cumulativi (aspetto essenziale collocandosi l'insediamento in un contesto in cui operano altre strutture simili), il Tar aveva notato "la genericità delle obiezioni del Comune nelle quali non è contenuta nessuna valutazione tecnico-scientifica quanto al consumo di territorio, non si citano infatti le superfici già interessate dagli impianti in esame, nonché la vicinanza dell'impianto dal più vicino centro urbanizzato, e le ripercussioni negative che la sua realizzazione determinerebbe sulla collettività - (Gazzetta del Mezzogiorno. 22.06.2020).
Ma questo atteggiamento dell'Amministrazione Comunale non è isolato, se anche la nuova compagine oggi al governo cittadino ha fatto notare la sua assenza alla Conferenza di Servizi convocata sull'argomento. Grave segnale di indifferenza nei confronti della salute collettiva e dei beni comuni.
Né stupisce, se questo è l'andazzo nei procedimenti amministrativi nella nostra realtà, che nel Rapporto Ecomafia 2022 di Legambiente, la puglia occupi il 3° posto in Italia per reati ambientali e che nella stessa classifica la provincia di Lecce si ponga al decimo posto, mentre nella classifica dei reati legati al ciclo dei rifiuti la puglia occupi il 4° posto in Italia, mentre la provincia di Lecce sia al 18° posto.
La criminalità odierna non è quella di un tempo, che agiva a suon di lupara ed estorsioni, ma si è evoluta ed ha infiltrati nelle nostre istituzioni nutrendosi di assenze e silenzi, istruttorie carenti, di autorizzazioni a maglie larghe e di controlli inadeguati. come è stato denunciato più volte dalla nostra magistratura.
Antonio De Giorgi
apr032012
Mercoledì 4 aprile alle ore 20:00 il candidato Sindaco Antonio Pepe inaugurerà il suo comitato elettorale, allestito in Piazza Alighieri. L’occasione sarà propizia per salutare la cittadinanza e presentare, assieme ai rappresentanti delle forze politiche, le liste che lo sostengono.
Saranno presenti all’evento il Presidente della Provincia di Lecce e Coordinatore Provinciale del Pdl Antonio Gabellone, il consigliere regionale Andrea Caroppo, in rappresentanza de “La puglia Prima di tutto”, il consigliere regionale e presidente di “Moderati e Popolari” Antonio Buccoliero, l’europarlamentare Raffaele Baldassarre, in veste di commissario cittadino del Pdl, l’Avv. Enrico Colazzo, segretario provinciale del Partito Socialista, e l’Avv. Fabio Mariano, per la lista civica “Città Libera”.
Il candidato Sindaco Antonio Pepe sarà lieto di salutare tutti i cittadini che vorranno presenziare e illustrare loro i punti cardine del programma elettorale.
È inoltre possibile seguire l’evento sulla pagina Facebook “Antonio Pepe Sindaco” (http://www.facebook.com/
L’Ufficio Stampa
lug232021
Sono 271, in tutta Italia, le proposte ammesse al finanziamento del Programma Nazionale della qualità dell’Abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili. Di questi, 27 progetti ammessi sono pugliesi, per un valore di circa 482 milioni di euro.
Fondi stanziati dal Governo Conte con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale.
Ai fondi inizialmente previsti (400 milioni) si aggiungono inoltre i 2,8 miliardi del Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
«Sono risorse fondamentali per permettere la riqualificazione degli spazi urbani delle nostre città, partendo dal concetto di sostenibilità - commenta Leonardo Donno, Deputato salentino del MoVimento 5 Stelle - Di fatto i progetti selezionati miglioreranno la qualità della vita di migliaia di persone, andando ad incidere sull’inclusione sociale, anche tramite il coinvolgimento del terzo settore nella successiva gestione dell’intervento.
Più nel dettaglio, la Provincia di Lecce è interessata da due interventi, per un totale di 30 milioni (15 a progetto). Il primo: il recupero dell'ex sanatorio turbecolare "Antonio Galateo" per farlo diventare un edificio accogliente da ri-abitare con il social housing e servizi innovativi per la casa e la città, con la realizzazione di 70 appartamenti. È stato presentato dalla Regione puglia, proprietaria dell'immobile.
Il secondo riguarda la realizzazione di 60 nuovi alloggi di edilizia popolare nel quartiere Santa Rosa, con recupero di spazi pubblici destinati a verde, sport e socialità, il potenziamento anche dell'area mercatale, per farla diventare un'area destinata al food. Il progetto è stato presentato dal Comune di Lecce.
Nelle selezione dei progetti - prosegue Donno - si è tenuto conto dell’impatto sociale, culturale, urbano-territoriale, economico-finanziario e tecnologico delle opere. Una misura straordinaria per rendere ogni singolo territorio del nostro Paese più sostenibile e pronto ad affrontare le sfide del futuro.
Per questo motivo il mio personale plauso lo rivolgo alle amministrazioni che hanno accolto la sfida e presentato progetto sostenibili e inclusivi degni di questo nome. Il risultato portato a casa è più che incoraggiante, considerata la battaglia che ho sposato sull'emergenza abitativa e sugli alloggi popolari sin dall'inizio del mio mandato parlamentare e che ha evidenziato gravi lacune sul fronte dell'edilizia residenziale pubblica in tutta la Provincia di Lecce. Un input che è stato accolto positivamente e che oggi porta a casa un primo risultato importante. Risultato che - continua Donno - dobbiamo certamente al lavoro del MoVimento 5 Stelle e di Giuseppe Conte, che appena un anno fa conquistò in Europa oltre 200 miliardi che, come vediamo, stanno arrivando in Italia e sui territori.
Quando la politica è mossa dalla reale volontà di fare il bene del Paese, gli sforzi congiunti e a più livelli portano sempre ad ottenere risultati importanti. E questi finanziamenti sono la testimonianza concreta».
M5S
ott312019
Continua a comparire sul taccuino del professore Julio Velasco, direttore tecnico dell’attività giovanile del settore maschile della Fipav, il nome di Lorenzo De Matteis atleta di belle speranze della Salento Best Volley Galatina.
Il suo è uno slalom continuo per evitare la tagliola delle scremature nei vari raduni collegiali nazionali: infatti, solo fornendo prestazioni di rilievo funzionali al progetto federale, è riuscito ad ottenere la riconferma da parte dei tecnici selezionatori.
Un’ulteriore attestazione di merito al giovane atleta è rappresentata dalla convocazione ad un raduno collegiale di atleti della Rappresentativa Regionale FIPAV puglia. Infatti presso il Centro Sportivo dell’Acqua Acetosa “ Giulio Onesti” in Roma, la selezione composta da 15 atleti sarà impegnata dal 28 ottobre al 03 novembre in un periodo di formazione riservato ai migliori atleti(2004/2005) della Regione puglia e ad altrettanti della Regione Alto Adige.
Il raduno fa parte del progetto di qualificazione federale a livello nazionale, denominato “Club Italia allargato” che prevede appunto la partecipazione degli atleti selezionati ad un periodo di allenamenti con i tecnici delle Nazionali giovanili.
La volontà del direttore tecnico del settore giovanile maschile è stata quella di creare un “Club Italia Allargato”: in sostanza, in ognuno dei dodici appuntamenti calendarizzati da fine settembre a marzo 2020 due regioni parteciperanno, assieme alla loro rappresentativa regionale e ai propri allenatori, a un raduno della durata di una settimana coordinato dai tecnici federali.
Questo programma di lavoro permetterà di conciliare un importante numero di allenamenti con una limitata perdita di giornate scolastiche. Durante ciascun incontro si terranno degli incontri tra i tecnici federali e quelli regionali, creando la possibilità di un confronto tra quanto messo in pratica in palestra definendo al contempo le linee guida da adottare.
Oltre agli incontri già in calendario sono previsti degli interventi di selezione in ogni regione così come degli interventi specifici nelle regioni che necessitano di maggiore sviluppo.
Gli obiettivi del progetto sono quelli di creare entusiasmo e motivazione; migliorare il livello delle regioni; migliorare il processo di reclutamento; accelerare e massimizzare la formazione dei giocatori nelle categorie giovanili; migliorare il livello tecnico, didattico e metodologico degli allenatori e dei preparatori fisici del settore giovanile.
Significativo è stato l’invito che il segretario generale della FIPAV, Carlo Rabiti, ha rivolto ai Dirigenti scolastici invitandoli a giustificare l’assenza e di considerarla ricadente nelle casistiche ammissibili a deroga, in considerazione della valenza educativa della pratica sportiva.
Questa la struttura tecnica dell’attività di qualificazione nazionale
Direttore tecnico giovanile: Julio Velasco
Coordinatore: Angiolino Frigoni
Referenti nazionali: Monica Cresta, Vincenzo Fanizza, Michele Zanin
Collaboratori: Pippo Gennaro, Luca Leoni, Paolo Mattia, Daniele Morato, Bruno Morganti, Giampiero Panzini.
Piero de lorentis
AREA COMUNICAZIONE
SBV OLIMPIA GALATINA
ago312021
Giovedi 2 settembre 2021, a partire dalle ore 21:00, a Galatina, presso l’ex complesso monastico delle Clarisse, la pianista Ilia Kim si esibirà per il secondo appuntamento della XXI edizione de I Concerti del Chiostro.
Dopo il conclamato successo della prima serata, che ha visto esibirsi il duo Musica Nuda, la seconda serata della stagione concertistica, diretta dal Maestro Luigi Fracasso e finanziata dalla Regione puglia, avrà come protagonista la pianista coreana di Seoul.
La carriera di Ilia Kim vanta numerosi premi e riconoscimenti. Una vita al piano, iniziata sin dalla giovane età: debutta a undici anni con un recital nel Sejong Arts Centre, che le conferisce un premio per fanciulli eccezionalmente dotati.
Dopo il diploma alla Hochschule der Künste di Berlino, preso col massimo dei voti, nel 1994 inizia l’attività concertistica in giro per il mondo: dalla Germania agli Stati Uniti, passando per Austria, Francia, Portogallo, Cina e Italia, dove risiede dal 1998.
Nel 2020, l’uscita del suo ultimo lavoro discografico, dedicato a Debussy, che ha avuto in cinque mesi più di cento mila streaming su Spotify. Tutti i suoi dischi sono disponibili sulle più importanti piattaforme digitali: iTunes, Spotify, Amazon, e presso altri distributori.
Di recente, ha anche partecipato ad una docuserie, “Con le note sbagliate”, trasmessa su Rai 5 e RaiPlay e che ha avuto uno straordinario riscontro di pareri positivi del pubblico.
All’interno della sua biografia, Ilia afferma: “So esattamente cosa si aspetta la gente da me: "la musica è la mia vita e il pianoforte è il mio strumento scelto". Ma decido di non mentire, quindi do loro la verità. Il pianoforte non è certamente il mio strumento preferito. Mi è stato imposto e sicuramente mi ha impedito di fare tante esperienze di vita come avrei voluto.
Ma, mi rendo conto che il mio lavoro è portare gioia ed entusiasmo alle persone. Questa, ne sono certa, è una cosa molto bella. Mi rende molto felice sapere che il pubblico, mentre mi ascolta suonare il pianoforte, può dimenticare le difficoltà della vita e sentirsi trasportato nel mondo della pace e della bellezza”.
L’ingresso al concerto è gratuito ed è riservato ai possessori di Green Pass o di un tampone negativo effettuato con un massimo di 48 ore dall’inizio dell’evento.
Il concerto è sold out. Tuttavia, qualora dovessero liberarsi dei posti, sarà possibile occuparli senza prenotazione, in base all’ordine di arrivo.
In caso di condizioni meteo avverse, l’evento verrà spostato all’interno della Chiesa Madre, in Piazza San Pietro, a Galatina.
Ufficio Stampa - I concerti del Chiostro
lug052019
L'Ambito Territoriale Sociale di Galatina è stato invitato a partecipare a Roma ad un incontro presso la Camera dei Deputati in quanto in grado di elaborare uno dei primi progetti finanziati dalla Regione puglia per la realizzazione di una rete contro gli sprechi alimentari e farmaceutici e per il riutilizzo a scopi sociali delle eccedenze alimentari. Il progetto di Galatina, chiamato " Sprecomeno", ha ricevuto un finanziamento di 50 mila euro destinati a organizzare la rete tra vari attori sociali, amministrazione pubblica e soggetti del terzo settore, per affrontare situazioni di bisogno socio economico e nel contempo promuovere le buone prassi destinate alla riduzione dei rifiuti.
Il nostro Comune era presente con l’assessore alle Politiche Sociali Antonio Palumbo che ha dichiarato: “Sono soddisfatto del lavoro svolto e dei risultati ottenuti. Il nostro comune ha assoluta necessità di questi finanziamenti per provvedere a migliorare i diversi aspetti della vita dei nostri concittadini. La collaborazione con il terzo settore è vitale per intervenire laddove esistano situazioni di difficoltà e di disagio.”
Ufficio Stampa - Marcello Amante
nov142013
A proposito di campi di concentramento di impianti fotovoltaici nohani volevo cogliere l’occasione per ricordare, nel loro terzo anniversario, le storiche parole dell’ex-sindaco di Galatina Giancarlo Coluccia pronunciate nel corso di un intervista apparsa on-line anche su questo sito il 2 settembre 2010, conversazione davanti a telecamera e microfono, condotta dal bravo Tommaso Moscara. Che davvero non so come faccia a non scoppiare in fragorose risate in faccia all’interlocutore di turno, rimanendo invece imperturbabile di fronte alle scemenze propinategli dai politici di ieri e di oggi, inclusi gli americani e i Russi. Ma questa è un’altra storia.
Il per fortuna ex-sindaco di Galatina, a proposito del fotovoltaico, riuscì in quell’intervista da manuale a concentrare in poche ma sintatticamente malferme parole un incredibile numero di baggianate.
Dopo aver premesso che probabilmente la calura estiva poteva aver annebbiato la mente a qualcuno (inclusa certamente anche quella del sottoscritto) che s’era permesso addirittura di lottare insieme ad altri contro l’invasione dei pannelli in mezzo alla campagna, dopo essersi retoricamente chiesto se noi fossimo o meno per le energie alternative, e dopo aver aggiunto che comunque la sua amministrazione non aveva alcuna responsabilità in merito al fotovoltaico, il Giancarlo nostrano si è esibito in sperticati numeri da trapezista che neanche al circo Orfei. Se si fosse fermato alle prime elucubrazioni forse avrebbe fatto miglior figura. Ma i salti mortali evidentemente provocano in certi folkloristici personaggi una qualche forma, come dire, di ebbrezza.
Così continuava a blaterare il nostro pervicace e per grazia di Dio ex-sindaco: “…Se andiamo a vedere quei terreni, sono terreni impervi, dove prima andavano a pascolare i greggi. Non sono terreni effettivamente dalla grande produzione agricola. Fermo restando che dovranno essere come da statuto piantumati nel loro perimetro in maniera da risultare quanto meno impattanti”. E così via di questo passo.
Chiaro? Il sindaco e la sua giunta non ne erano i responsabili. Ma se dobbiamo dirla tutta, di fatto, almeno politicamente un pizzico lo erano, eccome. Questo si evince dagli atteggiamenti e dalle parole. Il sindaco sembrava quasi rammaricarsi per non essere stato lui, ma altri, a dare l’imprimatur a codesto impianto di “energia alternativa”. Del resto nessun esponente dell’allora maggioranza (e a dire il vero anche della sedicente opposizione) sembrava non dico avversare ma almeno batter ciglio contro lo scempio dei nostri campi occupati dall’invasore. Anzi! Visto che i “terreni sono impervi” e non “dalla grande produzione agricola” tutto sommato – così si arguisce – si poteva pure fare il megaparco di pannelli in contrada Roncella. E così sia.
Chi va a dire al poveretto che anche “i terreni impervi, dove prima andavano a pascolare i greggi” sono fondamentali per la biodiversità vegetale ed animale? Che la fotosintesi clorofilliana non è solo quella delle “grandi produzioni agricole” ma anche quella delle erbe spontanee, molte delle quali edule, e dei “pascoli per i greggi”? Che per quanto si possa “piantumare” con siepi perimetrali un parco fotovoltaico di quella estensione, il disastro rimane nei secoli dei secoli? E che eventuali siepi anche fitte sarebbero niente altro che il classico tappeto sotto il quale nascondere la polvere? E che la siepe del parco nohano, fatta tra l’altro con alcuni ulivi già secchi, è semplicemente ridicola?
Chi va a spiegare a questi mostri di intelligenza che per un piatto di lenticchie anzi di briciole, oltretutto una tantum, gentilmente concesse dai nostri conquistadores, non si può svendere la nostra primogenitura e che, dunque, non sono sufficienti “la ristrutturazione del canile di Galatina” ed “il rifacimento della villetta Fedele in via Soleto” per indennizzarci della perdita del panorama, del futuro, della faccia, della dignità, della bellezza e, non ultimo, dei soldi (che tra l’altro, a quanto pare, imboccano la strada per la Germania direttamente da contrada Roncella senza manco transitare da Galatina)?
Chi va a spiegare a chi si rifiuta di capire persino l’ovvio che questa non è assolutamente “energia alternativa”?
E’ “alternativa” (oltre che rinnovabile) quell’energia che compensa la minor produzione di corrente elettrica prodotta ad esempio da fonti fossili come petrolio, gas e carbone. Il che non è. Abbiamo cercato di dire, ridire e ricordare minuziosamente almeno un milione di volte che questi impianti fotovoltaici danno ai titolari il diritto di ottenere i cosiddetti “certificati verdi”. Cosa sono? Ma sicuramente l’ennesima truffa, in quanto si tratta di veri e propri permessi di inquinare, liberamente negoziabili a prezzi di mercato. I suddetti attestati, dunque, vengono venduti, tra gli altri, anche e soprattutto alle centrali di produzione di energia tradizionale, che a loro volta, grazie a questi permessi di inquinare, possono addirittura aumentare e non ridurre la produzione di corrente da fonti non rinnovabili. Altro che “energia alternativa”.
La centrale di Cerano, per dire, nonostante la puglia sia ormai completamente ricoperta da pannelli fotovoltaici (e tra poco anche da pale eoliche: non ci facciamo mancare niente) non ha ridotto di un solo kw la sua produzione, anzi l’ha addirittura aumentata. Con quali conseguenze? Ma ovviamente con maggiori emissioni di fumi, anidride carbonica, gas di scarico ed altre schifezze che arrivano anche da noi grazie a quel “gasdotto” naturale che è la tramontana. A questo si aggiungano le autoproduzioni salentine di diossina e miasmi ed esalazioni varie provenienti dai camini di certi altiforni svettanti intorno a noi come la torre Eiffel ed il quadro è completo.
Poi uno si chiede come mai nel leccese, e a Galatina e dintorni in particolare, si muore molto di più che in altri luoghi per neoplasie, mesoteliomi, e cancro all’apparato respiratorio.
Infine, come far comprendere a questi signori, per i quali sembra che la logica sia un’allergia, il concetto basilare per cui non serve una centrale da un milione di kw ma un milione di utenti che mettono in rete un kw ciascuno? Dunque l’energia solare va benissimo, ci mancherebbe altro; ma in impianti di micro-generazione energetica e non in mega-impianti in mezzo alla campagna, anche se piena di cozzi, impervia, o morfologicamente assimilabile ad una pseudo-steppa. E’ così difficile da comprendere questa roba? Questi signori hanno mai preso in mano un libro, che so io, di un Jeremy Rifkin, ammesso che conoscano il professore e le sue ricerche scientifiche?
Anzi, formuliamo meglio: hanno mai preso in mano un libro (che non sia, per favore, il tomo-panettone di Bruno Vespa)?
feb122015
Galatina "ombelico del Salento", così chiamata in quanto posta esattamente al centro del territorio salentino.
Rappresenta uno dei principali poli turistici del territorio grazie alla ricchezza ed all’originalità del proprio patrimonio storico, culturale ed enogastronomico.
I gioielli artistici di Galatina sono custoditi principalmente all’interno della cinta muraria del XVI secolo, dove palazzi nobiliari, corti e vicoli, rendono suggestiva la visita e l’ammirazione del barocco galatinese.
Autentico fiore all’occhiello è la francescana basilica di Santa Caterina d’Alessandria del XIV secolo situata nell’antica Piazzetta Orsini, come anche la centrale chiesa matrice dei Santi patroni Pietro e Paolo che impone la sua facciata barocca sull’omonima piazza nel cuore del centro antico.
La vastità e l’imponenza del patrimonio architettonico espresso, ha portato alla conquista da parte di Galatina del titolo di “Città d’arte”, che ha spinto l'amministrazione comunale ad investire sulla creazione di alcuni brand turistici che focalizzano l’attenzione proprio sulle potenzialità espresse della città.
In questo senso è giunta già alla quinta edizione la manifestazione “Le Corti a Mezzanotte”, che rappresenta uno dei principali brand turistici su cui Galatina ha deciso di puntare, anche alla luce dei risultati.
Nata nel 2011, “Le Corti a Mezzanotte” è una manifestazione che si tiene all’interno della splendida cornice del centro storico di Galatina, nell’arco di una serata, generalmente nell’ultima settimana di Agosto (VI edizione 21 agosto 2015).
Durante questa serata oltre agli antichi palazzi barocchi, il borgo apre a tutti i visitatori le sue principali corti, che sono valorizzate ed arricchite da esposizioni pittoriche, da spazi musicali e da percorsi enogastronomici, che contribuiscono
a far assaporare in tutte le sue forme il barocco galatinese. (www.lecortiamezzanotte.it)
Non a caso Galatina oltre al marchio di “Città d’arte” possiede anche il marchio di “Città del vino”, in virtù dell’antica e sempre attuale produzione di vino locale, portato avanti negli anni da importanti cantine vinicole che contribuiscono ad esportare il nome di Galatina a livello nazionale ed internazionale.
Ecco perché nasce, il festival “Barocco wine music” attivando un sistema di promozione ed avvicinamento alla cultura del vino con oltre 200 etichette regionali.
Barocco wine music, manifestazione organizzata nel mese di Ottobre (edizione 2015 10 ottobre), rappresenta da questo punto di vista il secondo brand turistico sul quale l'amministrazione comunale ha investito, in linea con la tradizione e con i marchi posseduti dalla città. (www.baroccowinemusic.it)
Molte le tradizioni culinarie e sopratutto dolciarie del territorio: africano, mustacciolo, sibilla, mafalda e il famoso pasticciotto, una grande tradizione che esplode già nel 1745 nella bottega pasticciera della famiglia Ascalone con questo dolce tipico composto da pasta frolla farcita di crema pasticcera e cotto in forno.
Così da una grande tradizione dolciaria ma anche enogastronomica nasce "Dolce Città Nostra" che si presta alla sua seconda edizione dopo il grande consenso ottenuto.
La manifestazione si terrà domenica 12 aprile 2015 in occasione della giornata
"La Penisola del Tesoro" del Touring Club che ha scelto, insieme ad altri otto comuni italiani, anche Galatina dove saranno presenti circa 900 associati.
La Penisola del Tesoro 2015 è un’iniziativa importante del Tci che da 16 anni porta i soci a scoprire i beni culturali meno noti prendendo come punto di riferimento, il patrimonio negato, per valorizzare un patrimonio fondamentale per il futuro del Paese.
“Galatina investe anche nei nuovi sistemi di comunicazione on-line per dare servizio alla città stessa ma soprattutto – come rimarcano il sindaco Cosimo Montagna e l’assessore al Turismo Alberto Russi - per incentivare i turisti a fruire e muoversi liberi nel grande patrimonio architettonico. Già da due anni Galatina ha investito nella guida virtuale con i codici qr diffusi tramite paletta sui maggiori monumenti del centro storico che permettono al turista di avere tutte le informazioni utili senza nessuna guida.
Aderisce quest'anno al progetto dell’Associazione culturale AMiCA (Audio Musei a Cielo Aperto), che ha il principale obiettivo di promuovere il patrimonio culturale attraverso lo sviluppo di progetti e strumenti innovativi”.
Strumenti che si fondono con la creazione dell’APP GalatinaAmica, disponibile in italiano e inglese per IOS e Android che presenta 6 sezioni principali: Monumenti (contenente le schede dei beni esaminati con foto, descrizioni, ubicazione nonché la relativa traccia sonora), Categorie (in cui sono presenti alcuni selezionati consigli per l’utenza), Itinerari (sezione in cui sono presenti i percorsi per fruire di tutti i beni analizzati), Mappa (contenente i punti di interesse) e Downloads (sezione contenente l’elenco delle audioguide disponibili sul proprio dispositivo e quindi fruibili in OFFLINE). Lo strumento realizzato è una proposta per una visita multimediale della città, un cicerone interattivo che grazie alla funzione Realtà Aumentata porterà il visitatore a scoprire ciò che ha intorno. (www.arteamica.com)
mag302021
Ancora una volta enti, politici, associazioni si trovano contrapposti su temi importanti come ambiente, salute e lavoro discutendo delle autorizzazioni ambientali di Colacem Galatina.
I molti che non hanno responsabilità istituzionali scrivono comunicati con buoni propositi fatti di “vuote parole” che tutti potremmo sottoscrivere: la salute non sia ostaggio del lavoro; tutelare il lavoro senza dover pagare un tributo all’ambiente e altre cose scontate buone per una serata di miss Italia.
Gli enti istituzionali non perdono occasione per contraddire quello che essi stessi sino a poco prima hanno dichiarato.
Nel mezzo i cittadini di Galatina ma anche dei comuni limitrofi che disorientati non hanno idea di quale sia la reale situazione.
In questo clima di confusione in qualità di consigliere comunale del m5s, insieme al collega Michele De Paolis, ho richiesto di convocare la commissione consigliare permanente Ambiente in modo che in una sede istituzionale aperta a tutto il consiglio comunale, l’amministrazione possa in modo trasparente comunicare qual è la posizione che il Comune intende far valere nella conferenza dei servizi.
La vicenda è lunga, complessa e non priva di passaggi tortuosi.
Un momento “trasparenza” è d’obbligo, la richiesta di riunire la commissione consigliare Ambiente ha proprio lo scopo di informare tutta la cittadinanza su quello che sta succedendo e su quello che potrebbe ancora succedere soprattutto se non verranno adottate le scelte più saggie.
Provo a presentare i punti salienti per dare un’idea della complessità della “faccenda”.
Nel 2018 viene rinnovata l’AIA alla Colacem di Galatina. L’iter autorizzativo ha visto coinvolto come parte attiva l’attuale sindaco di Galatina, dott. Amante, il quale ha avuto in quella sede l’opportunità di esprimere tutte le criticità e concordare le soluzioni più appropriate.
Successivamente all’autorizzazione la Regione puglia muove rilievi al rinnovo dell’AIA. Questa è già la prima stranezza, il rinnovo è stato concesso anche dietro il parere favorevole dell’ARPA puglia che della Regione è emanazione.
Di fronte a questa “novità” amministrativa alcuni sindaci della provincia, tra cui quello di Galatina, decidono di promuovere un ricorso amministrativo. Questa è la seconda stranezza, non era passato molto tempo dall’autorizzazione concessa anche con il contributo del comune di Galatina che lo stesso Comune decide di adire alle vie legali: quasi a disconoscere l’iter autorizzativo in cui è stato parte attiva.
Il Tar accoglie il ricorso, da quindi “ragione” alla Regione puglia e ai sindaci “accodati”. Il giudice amministrativo però fa “ultra petita”, una volta chiamato in causa dai ricorrenti provvede alla nomina dei periti d’ufficio (alcuni di questi già noti per essere CTU nel giudizio contro ex ILVA). La relazione dei periti invalida l’intero rinnovo autorizzativo di Colacem Galatina. A questo punto senza l’opposizione dell’azienda decadrebbero le autorizzazioni ambientali compromettendo le attività produttive con gravi conseguenze sui livelli occupazionali. Durante tutto questo vorticare di procedure amministrative, gli abitanti nei dintorni dell’azienda vedono comparire strani cartelli monitori che invitano ad usare particolari cautele ambientali. Per non citare le notizie di stampa che periodicamente riportano una situazione epidemiologica del territorio provinciale soggetto ad una anomala incidenza di malattie respiratorie.
Mi scuso per la ricostruzione sintetica e necessariamente incompleta ma è doverosa per far comprendere quanto sia fondamentale in questa fase adottare la massima TRASPARENZA.
La richiesta di convocare entro brevissimo la commissione ambiente è il passaggio che garantisce che le posizioni del Comune siano chiare e nette.
La cittadinanza ha il diritto di essere costantemente informata perché sull’ambiente, il lavoro e la salute NON si può delegare in bianco il proprio futuro.
Paolo PULLI
mar012018
Chi l’avrebbe mai detto che nel corso di questa esilarante campagna elettorale la bandiera No-Tap avrebbe messo d’accordo quasi tutte le cosiddette forze politiche in Diciamo competizione (prodromica delle prossime venture grandi intese).
Da un lato abbiamo addirittura il proletario Berlusconi (già presidente-partigiano, nonché presidente-operaio) che si mette a sciogliere inni e canti a favore di chi si oppone a un’opera “anacronistica e devastante” [il cavaliere decaduto parla appunto di Tap e non anche, per dire, del Ponte sullo Stretto che invece sembra essere la soluzione di tutti i mali d’Italia e soprattutto di Sicilia - tipo il Traffico di Johnny Stecchino, ndr.]; dall’altro lato (della stessa medaglia), nientepopodimeno che Mr. D’Alema, leader Massimo di Leu (acronimo di Lies Easily Uploads: bugie facilmente scaricabili), il quale, in compagnia dei suoi novelli ineffabili cortigiani in lista (d’attesa), è diventato d’emblée così convintamente No-Tap, che al confronto Gianluca Maggiore sarebbe un consulente marketing della multinazionale di ‘sto gas (ovvero uno dei tanti troll a costo zero per perorarne la causa).
A volte mi vengono dei dubbi atroci, e mi chiedo: Ma se tutti sono contro questa Tap, vuoi vedere che alla fin fine la Tap l’ho voluta io (magari a mia insaputa)?
In tutto codesto partitico fervore No-Tap, del PD (acrostico sempre più asintotico a quello di una imprecazione blasfema) nemmeno un’alzata di spalle. Meglio far finta di nulla, e parlare d’altro. Sissignore, il tema Tap è un vero tabù: vietato addirittura farne cenno nei comizi. Troppo rischioso. La cosa fa perdere consensi. Sicché non conviene mica svegliare il can che dorme (anzi, i cani, al plurale - ce ne stanno a bizzeffe). Preferibile inserirlo nel Programma, tanto chi lo legge.
E in effetti, nel programma di questo Participio Passato, dopo le solite palle sul “cambiamento di paradigma” (quale?), sull’“Accordo di Parigi sul clima” (Oh, Paris, Paris), sulla “cessazione di produzione di energia elettrica da carbone nel 2025” (campa cavallo), sullo “Svi-lup-po So-ste-ni-bi-le” (in sigla SS), su “qualità e bellezza [che] sono alla base della nostra economia”, sull’“azione di penetrazione delle rinnovabili” (chissà cosa intenderanno precisamente per penetrazione), e sul fatto che “l’unico sviluppo possibile passa dalla tutela e valorizzazione dell’ambiente” (che geni, che idee inedite), ecco che viene fuori la vera indole del cosiddetto pensiero piddiota: “Due rimangono gli obiettivi principali: ridurre i prezzi dell’elettricità, rispetto alla media UE, e azzerare il differenziale di prezzo all’ingrosso tra il gas italiano e quello del Nord Europa. Per il gas, che riveste un ruolo importante nella fase di transizione, sarà importante migliorare le infrastrutture di interconnessione accrescendo nel contempo la sicurezza degli approvvigionamenti. Occorre rendere veramente competitivo il mercato elettrico e del gas, dando piena attuazione a quanto previsto dalla recente legge sulla concorrenza, con un consumatore consapevole in grado di operare in un mercato trasparente e di facile accessibilità, anche grazie alla standardizzazione delle offerte e alla comparabilità dei prezzi, con una regolamentazione tesa a far sì che la maggiore concorrenzialità si traduca in una vera riduzione delle tariffe”. [sic].
Insomma tutto e il contrario di tutto, espresso in forma così bisbetica, capziosa e inintelligibile che i poeti ermetici al confronto sarebbero dei principianti. Non so voi, ma io, nel leggere questi periodi d’un fiato, in mancanza di brevetto in apnea (diurna), ho rischiato seriamente l’ipossia.
Ma torniamo alle larghe intese di Destra, Centro-Destra e Centro [chiedete a Nanni Moretti se D’Alema ha mai proferito qualcosa di Sinistra, ndr.] per rivolgere un pensiero deferente alla Lega (specialmente ai deputati Bizzotto, Fontana, Borghezio, ecc.), a Forza Italia (nelle persone di Gardini, La Via, Pogliese, ecc.), al PD (con i vari Picierno, Bonafè, Kyenge, Cozzolino, Soru, nonché l’ineffabile Paolo De Castro, già Ministro delle Politiche Agricole, e molti altri) e ovviamente a Liberi e Uguali (tipo Panzeri e Zanonato: liberi chissà da cosa e uguali a chissà chi), per ricordare che giusto qualche giorno fa al Parlamento Europeo tutti insieme appassionatamente questi signori largo-intendenti hanno votato contro un emendamento che bocciava il finanziamento a Tap di 1,5 miliardi di euro da parte della BEI (Banca Europea degli Investimenti).
Risultato: un bell’OK alla distruzione della puglia e del senso dello Stato con i soldi nostri. Sissignore, per quanti sforzi facciamo di certi politici non riusciremo mai a pensare abbastanza male.
Di questo passo, anche stavolta seggio per loro farà rima con peggio per noi.
Antonio Mellone
ago092016
In puglia ogni angolo, ogni paese, è l’occasione per scoprire la straordinaria ricchezza di un patrimonio musicale unico. Ritmi che parlano un linguaggio semplice, ma incredibilmente affascinante. Una terra che può essere percorsa seguendo i flussi della musica, fuori dalle consuete indicazioni turistiche. Dove non esiste alcuna differenza tra il musicista e l’ospite. Dove il turista è immediatamente uno del posto. Non rimane che lasciarsi andare al piacere della musica e della scoperta, farsi travolgere dalle note che raccontano questa terra e la sua gente, contagiati da una frenesia che sembra non finire mai. Uno spettacolo che ci farà entrare, sempre più, nel cuore autentico della puglia.
Basta il suono di un tamburello per evocare riti antichissimi e per entrare in quel miscuglio di sentimenti autentici che vive nel Salento più profondo; il set perfetto, quello originale, per storie di tarantate e di donne morsicate dal ragno maculato, di antiche abitazioni dove andava in scena il rito della guarigione.
Cercatene le tracce a Galatina, un posto al di fuori dei più battuti circuiti turistici, un luogo di misterica suggestione, con uno splendido ed esteso centro storico e la suggestiva piazza San Pietro, tripudio di barocco e rococò. Luogo simbolo del tarantismo – la Cappella di San Paolo –, nel tempietto a navata unica le devote ammorbate dal veleno dal ragno venivano a chiedere la grazia e a bere l’acqua del pozzo che zampillava nell’androne del palazzo. Dopo un lungo restauro, la pala di Francesco Saverio Lillo è tornata a vegliare dall’altare e a preservare il ricordo delle sorelle Farina, immortalate ai piedi del Santo. Leggenda narra che le due donne erano note in tutto il circondario per i loro poteri taumaturgici. Non avendo figli a cui passare questa eredità, le sorelle sputarono nel pozzo di palazzo Tondi-Vignola, dando così origine alle ben note processioni delle “tarantolate”. Ma forse, osservando la tela, sarebbe il caso di declinare al maschile il sostantivo: tra le braccia delle due donne non giace infatti una giovane, bensì un uomo.
Un itinerario guidato alla scoperta di suggestioni d’un tempo ormai lontano, tuttavia oggetto di indagine per antropologi e studiosi di musica mentre la pizzica è diventata negli ultimi anni la colonna sonora di un Salento che, forte della sua identità, di un patrimonio culturale e naturalistico vastissimo e del folklore, rapisce il cuore dei suoi visitatori.
16 AGOSTO 2016 | 10:30 - 11:30 - 16:30 - 18:30
Meeting point:
IAT Informazione e Accoglienza Turistica
GALATINA, c/o Torre dell’Orologio - via Vittorio Emanuele II, 35
T. +39 0836 569984 - +39 392 9331521 – E: iat.galatina@gmail.com
Prenotazione obbligatoria
#VisitGalatina
gen282011
Eccovi un bellissimo video che ritrae la sala prove e registrazioni di Carmine Tundo, in arte ROMEUS, cittadino di Noha, arredata con strumenti musicali e con gli olii su tela che le fanno da sfondo.
Come si potrà vedere, qui si fondono musica e pittura, suoni e immagini.
Ancor più bella questa musica e queste immagini in quanto figlie di artisti nohani.
Ma qual è l'artista per eccellenza, amica dei plurisecolari ulivi di puglia, se non la splendida PAOLA RIZZO? E qual è la voce più rock e graffiante di questo inizio secolo italiano se non quella di Romeus?
Buon ascolto e buona visione.
ott222017
Siccome parlare di certi argomenti con i diciamo rappresentanti del municipio di Galatina è fiato sprecato, mi rivolgo a voi, egregi esponenti degli altri Comuni invitati alla Conferenza dei Servizi convocata a Bari presso la Regione puglia, una prima volta il 20 ottobre 2017, poi rimandata al 23, e definitivamente, pare, al 3 novembre prossimo venturo [diciamo in piena atmosfera da festa dei morti, anzi, meglio, di Halloween, cioè delle zucche vuote, ndr.] avente ad oggetto “richiesta di proroga [l’ennesima, ndr.] all’autorizzazione per la realizzazione di un’area commerciale integrata in località Cascioni”, per alcune raccomandazioni.
Si tratta, in parole povere, del famigerato Mega-porco commerciale Pantacom, rara opera di archeologia economica ancor prima del suo impianto [scusate se utilizzo il lemma “porco”: ma “parco” mi pare un po’ esagerato, essendo, quest’ultimo, un concetto legato più ad un’area alberata che ad una cementificata, ndr.].
Gentili Rappresentanti dei Comuni intorno a Galatina, convocati alla suddetta conferenza dei servizi, vi prego, nell’esclusivo interesse dei vostri rispettivi territori, di prendere buona nota degli appunti che seguono in merito allo scempio economico-ambiental-razionale che si vuol perpetrare intorno a voi.
1°) Chiedetevi innanzitutto chi è l’interlocutore, nella fattispecie la Pantacom srl, che ha in progetto un centro commerciale (l’ennesimo nel Salento) di 25 ettari da impiantare in contrada Cascioni, nei dintorni di Collemeto. Dando un’occhiata ad un prospetto Cerved (documento pubblico della Camera di Commercio, che per sommi capi evidenzia le caratteristiche delle imprese) si evince che Pantacom è una SRL, società a responsabilità limitata, costituita nel 2001, con un capitale sociale pari ad euro 35.000, avente quale oggetto sociale: “la progettazione, la costruzione, l’acquisto, la vendita, la gestione e la locazione attiva e passiva di centri commerciali […]”). Codesta Pantacom srl risulterebbe “Inattiva”. Come mai? Dimenticanza? Si è forse in attesa di particolari autorizzazioni per la “dichiarazione di inizio di attività”? Non si direbbe mica che sia in (dolce) attesa: tutt'altro. Osservando la frenesia con la quale si muove l’amministratore unico, evidentemente in contatto continuo con gli enti pubblici e i suoi emissari, l’azienda appare invece attiva, attivissima. Perché non lo è anche di diritto, oltre che di fatto?
2°) Il capitale sociale, come detto, risulta essere pari a 35.000 euro (dico trentacinquemila, non trentacinquemilionidieuro). Bene. Mi dite, per favore, come fa una società con questo patrimonio a portare avanti un progetto con investimenti di svariati milioni di euro? Dove prenderebbe i fondi per iniziare a sbancare i venticinque ettari di campagna da trasformare poi in decine di capannoni da adibire a centro commerciale? Dai soci, forse? Vale a dire dai componenti della famiglia Perrone (quella dell’ex-sindaco di Lecce)? O magari da finanziamenti di terzi? E se anche fosse, “basta la parola” di codesti fantomatici capitali provenienti da chissà dove per garantire i portatori di interessi diffusi (e non particolari), come quelli degli enti pubblici territoriali, espressione della sovranità popolare che voi rappresentate? Non servirebbero forse dei documenti più concreti dei semplici proclami, dei sentito dire, delle promesse con la mano sul cuore?
3°) Oltre al risibile importo del capitale sociale (inadeguato a tutto, finanche al saldo della parcella di un progettista), osserviamo che la società “inattiva” presenta per più anni, proprio perché inattiva, un fatturato pari a zero. E questo ci può stare. Un’azienda può anche esistere sulla carta, può pure essere inattiva, e può anche per più anni consecutivi non aver venduto nulla. Ma in questo caso nell’attivo dello stato patrimoniale, sempre per più anni consecutivi, lo zero assoluto la fa da padrone anche tra le rimanenze, tra le immobilizzazioni materiali e, giacché ci siamo, anche tra le attività finanziarie. Di terreni, nello stato patrimoniale della Pantacom, nemmeno l’ombra. Né risulterebbe, al di là della linea di bilancio, diciamo tra i conti d’ordine, nessuna opzione all’acquisto dei terreni interessati. Che questi diritti/impegni siano registrati fuori bilancio? Cominciamo bene. Alla luce dei pochi dati a nostra (a vostra) disposizione, non riuscite anche voi a inferire agevolmente quanto si sia di fronte a un’entità astratta, uno spirito, un fantasma (Fantacom, appunto)? Vi stanno cioè facendo conferire, cari rappresentanti delle istituzioni comunali invitate, non con dati reali, incontrovertibili, garantiti, ma con delle congetture, con delle ipotesi, con delle promesse, con delle supposizioni (anzi, supposte).
In base ai basilari principi di buona amministrazione, di precauzione, di diligenza, di interesse collettivo, vi chiedo: è sufficiente che una società qualsiasi, oltretutto “inattiva”, presenti “istanze urgenti” perché si convochi in tutta fretta un consiglio comunale, magari ad hoc, o sia invitata a una conferenza dei servizi, o altro consesso pubblico, per cose tipo: delibere, proroghe, istanze, compensazioni, eccetera? E fino a quando continueremo a perder soldi, tempo e denaro pubblico dietro queste pantomime (etimologia non casuale)? Magari fino a quando non si troverà qualche cinese disposto a comprare il pacchetto (anzi il pacco) preconfezionato? E se non ci fosse nessuno disposto ad acquistare il diciamo progetto, cosa facciamo? Continuiamo a concedere proroghe su proroghe sine fine dicentes?
4°) Che garanzie occupazionali una società così eterea, labile ed evanescente da più punti di vista (commerciale, patrimoniale e finanziario) può dare alla collettività? Come mai un’azienda come questa, pronta “a combattere la disoccupazione dando lavoro a 200 persone” [sic] (all’inizio la promessa era di 300 posti di lavoro [ri-sic]), non ha nemmeno un dipendente, nemmeno un ragioniere, un portantino, un commesso? Possiamo noi consolarci con la promessa di 200 nuovi posti di lavoro prossimi venturi, scritti sulla carta con inchiostro simpatico?
5°) Andando ancor più nel dettaglio, ci si chiede: ha senso dal punto di vista della politica economica di un comune un altro centro commerciale di grandi dimensioni come questo, quando a meno di dieci minuti di auto si trovano agevolmente il complesso Bricoman (Lecce), e a meno di un quarto d’ora i centri commerciali di Cavallino (a Est) e di Surbo (a Nord), e chissà quante altre formule facilmente raggiungibili nei dintorni, tra supermercati, discount, megastore, ipermercati e cash & carry?
6°) Quali utilità potrebbero vantare i vostri Comuni, il loro Pil, la vitalità dei vostri centri abitati, il piccolo e medio commercio intramoenia, il vostro bilancio pubblico, il benessere economico delle vostre popolazioni, eccetera, da questo ennesimo centro commerciale fuori-porta? E quali benefici potrebbe portare un eco-mostro di 25 ettari (oltretutto su di un terreno a medio rischio idro-geologico, con annesse rotatorie, viadotti, traffico, inquinamento e stravolgimento del paesaggio) nei paraggi del vostro territorio?
7°) Se non ci fossero danni all’ambiente e all’economia locali con l’installazione di questo centro commerciale [ma il discorso è valido per ogni “grande opera” sul territorio, ndr. ] come mai si parla sempre di “ristori” e di “compensi” ai comuni che ospitano queste strutture [posto che nelle casse dei vostri enti non entrerà il becco di un quattrino a titolo, appunto di “ristori” e “compensi”, nonostante la svendita (anche) del vostro territorio, ndr.]? E, in base a banali considerazioni di Economia Aziendale, può mai un “ristoro” o un “compenso” bilanciare la “diseconomia esterna” (o “esternalità”) provocata da un siffatto investimento aziendale? Non credete che se così fosse, saremmo di fronte a un principio (antieconomico, dunque assurdo) per il quale un’azienda rinuncerebbe all’idea di profitto (trasformandosi di fatto in una Onlus)? Vi pare plausibile una sciocchezza del genere? Il discorso varrebbe anche per TAP (altra storia).
8°) Come già detto altrove, svariati comuni italiani hanno bandito i centri commerciali dal loro ambito. Ultimamente perfino un’intera provincia, quella di Trento, al fine di “salvaguardare l’ambiente, ridurre il traffico veicolare, e rinnovare il metodo degli insediamenti commerciali sul territorio all’insegna della qualità e della valorizzazione dei piccoli esercizi”. Orbene. Cosa vi sembra più anacronistico: una scelta come quella della provincia di Trento, o non piuttosto quella di continuare ad aver fede nella Beata Cementificazione?
9°) Negli Stati Uniti il mito del centro commerciale è crollato da un pezzo (gli Stati Uniti anticipano generalmente la nostra socio-economia di circa un decennio). Secondo molti analisti nei prossimi anni chiuderanno addirittura 400 dei 1.100 centri commerciali statunitensi. Esiste un’inchiesta del New York Times che attesta che svariati Malls (centri commerciali) sono ormai alla stessa stregua di vere e proprie città-fantasma, deserte, vuote, fallite.
Bene. Con questi chiari di luna (e con queste luci in fondo al tunnel), vorreste voi continuare a credere alle allucinazioni di marketing di una società a responsabilità modesta, che vale quel che vale, per giunta “inattiva”, e giacché dar retta anche ai suoi supporter politici più o meno local, vale a dire agli asini volteggianti nell’aere?
Antonio Mellone
ott102016
Molte le novità in casa Showy Boys Galatina. In ordine di tempo, la notizia che interessa la prima squadra arriva da Bari e, più precisamente, dalla Commissione organizzativa della Fipav puglia che ha comunicato la composizione dei gironi del campionato di Serie D e le norme di svolgimento con la formula dei play off e play out per la stagione sportiva 2016/2017. Il torneo regionale è suddiviso in tre gironi per un totale di trenta squadre. La Showy Boys Galatina è stata inserita nel girone C insieme a SS Annunziata Mesagne, Asd Volley Leverano, Polisportiva San Pio Soleto, Esseti Pallavolo Nardò, New Volley Torre, Bee Volley Lecce Asd, Asd Alliste Volley, Polisportiva Grecia Salentina e Asd San Vito Progetto Volley. L’inizio del campionato è previsto per il 29 ottobre mentre il termine della fase regolare il 19 marzo 2017. A seguire, prenderà il via la fase play off e play out con il termine massimo fissato per il 14 maggio. I ragazzi allenati da Gianluca Nuzzo debutteranno in casa, al Palazzetto dello Sport “Fernando Panico”, Sabato 29 ottobre con inizio alle ore 18:30 e il primo avversario della stagione sarà il New Volley Torre. In questi giorni è stato presentato il campionato di categoria under 18 e under 16. I primi a scendere in campo saranno gli allievi di mister Nuzzo che debutteranno nel torneo under 18 organizzato in un girone unico e con altre otto squadre: Pallavolo Azzurra Alessano-Ugento, Fulgor Tricase Volley, Pallavolo Marittima, Salento Best Volley, M.B. Volley Ruffano, Scuola Volley Salento, Volley Calimera e Volley Specchia. "Partecipare al campionato under 18 è un'ottima opportunità per i nostri allievi - spiega il tecnico Gianluca Nuzzo - l'obiettivo è quello di fare crescere il gruppo da un punto di vista tattico e agonistico e dare la possibilità di confrontarsi e maturare partita dopo partita". Nel torneo under 16, invece, la Showy Boys Galatina è stata inserita nel girone B insieme a Falchi Ugento, Volley Tuglie, Flyblue Taviano, Lecce Volley, Salento Best Volley e Casarano Volley. La Showy Boys Galatina ha scelto in Joma lo sponsor tecnico che grifferà le maglie bianco-verdi per la stagione sportiva 2016/17. Primo brand sportivo in Spagna, Joma, fondata nel 1965, è nelle prime dieci aziende del ranking mondiale e può vantare i maggiori volumi di vendita. La sponsorizzazione prevede la fornitura di abbigliamento e materiale tecnico per la prima squadra, impegnata nel campionato regionale di serie D, e per il settore giovanile.
www.showyboys.com
nov042021
Il 4 novembre 2021 si è celebrato il centenario della solenne traslazione e tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria a Roma.
Nell’ambito della Rassegna culturale “Incontri al Collegio”organizzata dalla libreria Fiordilibro in collaborazione con la Rettoria della Chiesa Madonna della Grazia, venerdì 5 novembre si svolgerà l’incontro con Francesco De Cillis ed il suo libro - Il giorno del Milite Ignoto. Cronaca delle celebrazioni in Italia e all’Estero. La partecipazione della provincia di Terra d’Otranto -.
Francesco De Cillis ha svolto un encomiabile lavoro poiché attraverso un’ approfondita ricerca d’archivio, ha riportato alla memoria, permettendo in questo modo la conoscenza e diffusione delle cerimonie in onore del Milite Ignoto avvenute in tutte le città d’Italia comprese le più piccole cittadine di provincia. All’interno del volume viene descritta la cerimonia che si svolse a Galatina con Vito Vallone Sindaco.
Dialoga con l’autore Adolfo Notaro, introduce Don Antonio Santoro Rettore della Chiesa di Santa Maria della Grazia a Galatina.
L’incontro si svolge presso la Chiesa del Collegio in Piazza Alighieri, alle ore 18,30 con il rispetto della normativa anti Covid 19.
Francesco De Cillis nato a Lecce, laureato in Scienze politiche e delle Relazioni Internazionali, ha all’attivo molte pubblicazioni ed articoli su temi di storia militare e locale. Ha pubblicato nel 2021:
Il pellegrinaggio medievale. Cavalieri santi viandanti per le vie della puglia . Il Cammino di San Giacomo Maggiore in Terra d’Otranto Iconografia e culto giacobeo ;
Il giorno del Milite Ignoto- Cronaca delle celebrazioni in Italia e all’Estero. La partecipazione della provincia di Terra d’Otranto.
Emilia Frassanito
set202017
Il Comune di Galatina, tramite l’assessore ai lavori pubblici e urbanistica Loredana Tundo, nell’ambito del progetto di rigenerazione urbana promosso dalla Regione puglia, in attuazione dell’ASSE PRIORITARIO XII “Sviluppo Urbano Sostenibile”, invita tutte le associazioni di categoria artigianali, commerciali e agricole presenti sul territorio, le associazioni di tutela dei consumatori, tutti i soggetti, pubblici o privati, interessati, e le organizzazioni sindacali a prendere parte al tavolo di partecipazione che si terrà in data 21 Settembre 2017 alle ore 18,00 presso la Sala Consiliare del Comune di Galatina.
Nel corso dell’Assemblea, saranno raccolte idee, valutati i bisogni e le proposte da parte dei soggetti chiamati a partecipare.
Ufficio stampa Marcello Amante
mag262014
QUANDO IL “BENE COMUNE” diventa obiettivo condiviso dalle Istituzioni, dal libero Associazionismo e dagli operatori economici locali, quando la progettualità e la progettazione diventano strategie di lavoro; quando la collaborazione è aperta e sincera e rifugge dai rancori, dai risentimenti di parte e dai particolarismi, possono realizzarsi evenbti importanti e iniziative, se non storiche, memorabili. E’ il caso di Sport Day 2014!
Il 10, l’ 11 e il 18 maggio a Galatina si è festeggiato lo sport in tutte le sue migliori espressioni.
Si è scelto di utilizzare piazza san Francesco per mettere in mostra le società sportive che fanno sport a Galatina: Tennis, Ping Pong, Danza, Ginnastica ritmica, Basket, Volley, Scherma, Corsa.
Anche gli Istituti scolastici comprensivi hanno partecipato all’iniziativa coinvolgendo i ragazzi il sabato mattina. E’ sempre bello ed educativo far partecipare i ragazzi alle iniziative sportive perché lo sport unisce, definisce gli ambiti del rispetto e delle regole comportamentali.
L’idea, poi, di unire lo sport e la cultura ha reso possibile la collaborazione con l’associazione CittàNostra e le guide turistiche che hanno accompagnato i ragazzi alla conoscenza delle bellezze architettoniche e storiche della nostra Galatina. Né secondari sono stati gli interventi di animazione dei “Portatori sani di sorrisi” e di “Magic Clown”.
Domenica 18 maggio SPORT Day ha visto la sua massima espressione presso la struttura sportiva del palazzetto dello sport “Panico” dove circa 600 atleti provenienti da ogni luogo della puglia, accompagnati da almeno altrettanti genitori, dirigenti e allenatori, si sono incontrati per gareggiare nelle specialità di minibasket, minivolley, calcio e scherma. La grande e importante collaborazione del Centro Sportivo Italiano di Terra d’Otranto, che quest’anno festeggia il 50 esimo della sua fondazione a Galatina, ha fatto la differenza. Dirigenti ed operatori allenati da tempo al servizio per gli altri, hanno reso possibile avvalorare , anche attraverso una Rassegna fotografica e un pubblico dibattito, il diritto allo sport di tutti e per tutti.
Il Centro Sportivo Italiano, concluderà a livello nazionale la celebrazione del 70 ° della sua fondazione il 7 giugno in Piazza S. Pietro con l’incontro storico e straordinario con Papa Francesco.
SPORT Day 2014, che ha visto il coinvolgimento attivo di tante realtà sportive di Galatina, è stato un successo per numero di partecipanti, per simpatie realizzate, per l’entusiasmo serpeggiante tra gli atleti ed il pubblico.
Ancora una volta è stato dimostrato che la sinergia tra le istituzioni pubbliche, società sportive, enti di promozione sportiva e associazioni culturali e di volontariato , operatori economici è di fondamentale importanza sia per la realizzazione di manifestazioni ed eventi di largo interesse pubblico sia per rinverdire la centralità di Galatina nel Salento.
L’Assessorato allo sport e tutta l’Amministrazione comunale che hanno voluto fortemente Sport Day 2014, visti l’ottima riuscita della iniziativa e l’alto indice di gradimento, si propongono la riedizione l’anno prossimo.
Andrea Coccioli
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
gen312017
Giovedì 02 febbraio ultima apertura straordinaria della scuola dalle 16:00 alle 20:00. Iscrizione on-line entro il 06 febbraio 2017.
Dopo le numerose visite in occasione dei precedenti appuntamenti, l’Istituto Professionale “Falcone e Borsellino” di Galatina apre ancora una volta la propria sede in Viale Don Bosco n. 48 alla Città, agli studenti delle Scuole Secondarie di I grado e alle loro famiglie.
Nel corso dell’ultima giornata di orientamento “OPEN DAYS”, prevista per giovedì 02 febbraio 2017, i docenti del Polo Professionale galatinese, coadiuvati da alcuni studenti dell’Istituto, guideranno i ragazzi di terza media in un breve percorso didattico, per presentare l’offerta formativa della scuola nei suoi diversi settori: Servizi SOCIO-SANITARI con QUALIFICA O.S.S. (protocollo di intesa con la Regione puglia), Settore ODONTOTECNICO, MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA (Elettrotecnica, Elettronica, Meccanica e Termomeccanica) e Servizi COMMERCIALI (con QUALIFICA di OPERATORE GRAFICO e DIPLOMA DI TECNICO DELLA PROMOZIONE COMMERCIALE E PUBBLICITARIA). Sarà inoltre possibile visitare i numerosi laboratori, l’auditorium e gli impianti sportivi presenti nell’Istituto.
Inoltre, lo staff e gli uffici di segreteria continueranno l’attività di supporto alle famiglie nella procedura di iscrizione “on-line” alla classe prima per l’A.S. 2017/2018.
Per tutte le informazioni è possibile contattare la segreteria didattica al numero 0836/56.10.95 oppure collegarsi al sito web della scuola www.professionalegalatina.it.
Vi aspettiamo numerosi!
I docenti dell’I.I.S.S. “Falcone e Borsellino”
feb142019
«Il trasporto pubblico locale non può essere oggetto di tagli e spending review, tutt'altro. La vera rivoluzione, nella quale abbiamo investito sin da subito, consiste nel garantire ai cittadini spostamenti adeguati, facendo passi in avanti verso l’intermodalità, incentivando modalità di viaggio a basso impatto ambientale»
È la rflessione del portavoce alla Camera dei deputati del M5S Leonardo Donno, al margine della firma del Ministro Toninelli al decreto con cui vengono ripartiti alle Regioni 3,89 miliardi di euro per il trasporto pubblico locale e sbloccati i 300 milioni della legge di Bilancio 2019. Alla puglia saranno destinati 316 milioni di euro.
I fondi in questione vengono erogati come anticipazione dell’80% del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario.
«Tra i fondi, come richiesto dal Ministro Toninelli al collega all’Economia Giovanni Tria, sono stati conteggiati, e dunque di fatto sbloccati, i 300 milioni di euro accantonati dalla legge di Bilancio 2019 -continua Donno- per noi è motivo di grande soddisfazione essere riusciti a sbloccare le risorse accantonate in Manovra, dacchè sul Tpl non è ammissibile risparmiare. Bisogna, al contrario, invertire la rotta”.
set062017
Si terrà a Galatina, nel Chiostro dei Domenicani, presso il Palazzo della Cultura, il giorno venerdì 8 settembre, alle ore 20, la seconda tappa della Staffetta della Responsabilità. Incontro/dibattito di carattere storico e culturale per la comunità galatinese e salentina in generale, dal titolo: "Una donna, un uomo: un impegno comune".
L’iniziativa è incentrata sulla figura di Palmina De Maria ed il rapporto con il fratello Beniamino, entrambe figure fondamentali della politica galatinese e forse, primo storico e simbolico esempio di stretta collaborazione e vicendevole passaggio del testimone tra donna e uomo nei processi decisionali delle Istituzioni.
Tra gli esempi più importanti di tale collaborazione, la realizzazione e la direzione dell'Ospedale Santa Caterina Novella.
La serata sarà aperta dai saluti del Sindaco di Galatina, Marcello Amante, e da quelli del Vicesindaco e Assessore alle Pari Opportunità, Maria Rosaria Giaccari.
L’incontro proseguirà con l'intervento dell'Assessore all'industria turistica e culturale della Regione puglia Loredana Capone e con i ricordi del Senatore Giorgio de Giuseppe, storico della prima repubblica ed amico fraterno della famiglia De Maria.
Leggerà alcune lettere di Beniamino De Maria alla sorella, la giovane attrice Sofia Palmieri.
Coordinerà l'incontro, il giornalista Rossano Marra.
Intermezzo musicale della violinista Katerina Maci.
Partner dell'iniziativa: Inondazioni.it, Rete dei centri antiviolenza SanFra, Associazione Donne a Sud, Associazione Metoxè, Associazione Core De Villani.
giu242018
Questo quarto appuntamento di Tour d’Autore è dedicato al Tabacco ed alla tabacchicoltura salentina. Punto di partenza sarà il libro di Salvatore Colazzo “I Tabacchi Orientali del Salento - Quattro storie e loro dintorni” Giorgiani Editore. Lavoro di studio e recupero , di un passato che pur recente e con tracce ancora visibili sul territorio, ha subito una “damnatio memoriae” collettiva. L’ autore, in questo suo primo volume, ricostruisce la storia del tabacco, dal ‘500 fino alla fine dell’800. Al novecento sarà dedicato un altro volume in fase di preparazione. Ripercorreremo la storia di questa pianta tanto odiata, quanto amata partendo dalla scoperta dell’America fino alle sperimentazioni avvenute nel Salento ed all’’introduzione delle varietà orientali che ne hanno caratterizzato tanto la produzione. Conosciamo alcune delle varietà levantine del tabacco anche da pagine straordinarie come quella dedicata allo Xanti Yaca di Vittorio Bodini :
l Al tempo dell'altra guerra contadini e contrabbandieri
si mettevano foglie di Xanti-Yaca
sotto le ascelle
per cadere ammalati.
Le febbri artificiali, la malaria presunta
Di cui tremavano e battevano i denti,
erano il loro giudizio
sui governi e la storia.
Appuntamento alle ore 19:00 presso Hostaria Amarcord in Piazza San Pietro con la presentazione del libro di Salvatore Colazzo “I Tabacchi Orientali del Salento- Quattro storie e loro dintorni” Giorgiani Editore. Con l’autore Salvatore Colazzo , dialogherà Antonio Mellone profondo conoscitore del Salento con le sue dinamiche, trasformazioni e tradizioni e Francesca Casaluci antropologa culturale. Introduce Andrea Panico di Note d’Arte.
Ci aiuteranno in questo viaggio anche foto, libri dell’epoca, documenti e video in una collettiva di autori, che sarà possibile visionare all’interno dell’Hostaria Amarcord e che rimarranno a disposizione dal 25 al 30 giugno. Si ringraziano per i contributi e per aver aperto i loro archivi : Ambrà Mongiò, Salvatore Colazzo, Franco Cudazzo, Pantaleo Musarò, Adalgisa Romano, Arts and Gallery, Alessandro Romano, Enzo Congedo, Rita Colazzo.
Ingresso gratuito
Salvatore Colazzo studia presso l’Università di Bologna , dove si laurea in Scienze Agrarie con tesi sui Tabacchi Orientali Italiani. Dopo un periodo di perizie in una struttura del comparto tabacchi colo seguono anni di insegnamento in Emilia Romagna. Vicende familiari lo portano a rientrare nella sua terra dove attualmente opera nel settore delle piante officinali. “I Tabacchi Orientali del Salento- Quattro storie e loro dintorni” Giorgiani Editore vuole essere un tributo a una pianta, la sua terra e la sua gente.
Emilia Frassanito
feb082023
Si è svolta oggi a Palazzo Adorno a Lecce la pre conferenza stampa digitale, organizzata dalla rivista di turismo e cultura del Mediterrano, Spiagge, diretta da Carmen Mancarella, in collegamento con giornalisti e tour operator per annunciare la partecipazione della città di Galatina alla prossima edizione della Borsa Internazionale del Turismo dal 12 al 14 febbraio 2023 a Milano.
La conferenza stampa, in presenza per i media locali ed in digitale in collegamento con giornalisti e tour operator nazionali e internazionali, ha permesso di presentare l’offerta turistica accompagnata da una campagna di comunicazione a largo raggio su siti specializzati in moda, eventi e turismo per valorizzare la partecipazione del Comune alla Bit di Milano.
È previsto un secondo appuntamento in fiera a Milano il 13 febbraio con una conferenza nell’area stampa dello stand della Regione puglia durante la quale la città presenterà le bellezze architettoniche, l’orgoglio della cultura e tradizioni, le esperienze e la bontà dei prodotti locali, per una Galatina e un Salento oltre i luoghi comuni e da vivere oltre l’alta stagione.
Galatina si presenta in fiera con una nuova immagine e nuove proposte innovative ma sempre legate alla tradizione e al territorio che ha tutte le potenzialità per attrarre quanti non vedono nell’esperienza di viaggio in Salento solo il mare, ma un insieme di relazioni più profonde ed autentiche con chi vive quotidianamente questi luoghi.
“La nostra presenza come città in una fiera di un contesto internazionale,” - sostiene l’Assessore al turismo e alle attività produttive Maria Grazia Anselmi presente alla Conferenza, “è la dimostrazione tangibile della consapevolezza che rappresenta questo settore per l’economia di Galatina. Abbiamo già gettato le basi per una programmazione di medio e lungo periodo, al fine di poter far conoscere la città e non solo, ad un pubblico nazionale ed internazionale e attento alla cultura locale e a quello che si va sempre più affermando come slow-tourism. Galatina è una città ricca di bellezza, ne abbiamo piena consapevolezza, ora è giunto il tempo di far conoscere quanto possiamo offrire. Dalle bellezze architettoniche, gemme preziose capaci di essere attrattive tutto l’anno per le diverse tipologie di viaggiatori come la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, al fenomeno del tarantismo, nato a Galatina e che attraverso la musica si è affermato sulla scena mondiale, fino ad arrivare all’innovazione applicata ai beni culturali e alla loro conservazione attraverso una mappatura digitale dei monumenti della città per raccontare e preservarne la storia.
Da questa fiera, inizierà il nuovo corso per Galatina e per quanti la metteranno come destinazione per il loro prossimo viaggio,” - conclude l’Assessore.
Fabio Vergine Sindaco
Ufficio Stampa
set212015
Sorprende leggere un articolo approssimativo con annesso titolo roboante apparso alcuni giorni fa sulla testata giornalistica di trnews.it. “Un Ospedale abbandonato?” recita il titolo, riferendosi all’Ospedale Santa Caterina Novella di Galatina. Poi leggendo ancora, si punta il dito al reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva. Si pubblicano foto, senza specificare a quale area si riferiscano.
Da responsabile dell’associazione AMICI Onlus, esprimo tutta la mia solidarietà a quanti, medici e personale infermieristico lavorano ininterrottamente da anni per rendere un servizio di qualità ai tanti pazienti di quell’ospedale e in particolare del reparto che per ovvi motivi conosco molto bene e frequento. Un reparto sempre pulito e funzionante, che risponde bene alla domanda di salute e assistenza che viene dal territorio. Non è corretto pubblicare foto che ritraggono altri ambienti interdetti al pubblico, ai pazienti, ambienti non funzionali alla normale vita del reparto alludendo al cattivo funzionamento dell’intera divisione di gastroenterologia. Sembra più un attacco frontale all’Ospedale di Galatina che, tra l’altro, da molto tempo chiede maggiore attenzione perché attrattore di numerosi pazienti che richiedono sempre migliori servizi sanitari. Inviterei chi ha scritto il pezzo giornalistico ad andare in reparto, intervistare i medici e i pazienti, non limitandosi a visitare, forse, un sottoscala inutilizzato. Sarebbe auspicabile intanto fornire informazioni corrette al fine di stimolare una migliore e giusta interlocuzione tra chi deve e può fare di più per l’ospedale, e i fruitori che sono sempre la parte debole a cui bisogna dare risposte. Un’aggressione gratuita come quella che è stata perpetrata ai danni del Reparto di Gastroenterologia di Galatina indebolisce un sistema fragile e certamente migliorabile, con il rischio di distruggere un indispensabile riferimento per i malati salentini. Da parte in causa, amerei sentire di iniziative volte a potenziare e rinforzare anziché ad aumentare la distanza tra il ‘bisogno’ e il ‘servizio’.
Galatina, 20-09-2015
lug112016
Lo scorso anno, qui a Galatina, nel cartellone dell'estate galatinese, Luciano Toriello con il suo documentario “Le vite accanto” ha fatto emozionare e riflettere quanti hanno avuto la curiosità e pazienza di scoprire attraverso l'arte delle immagini, prospettive nuove, diverse.
Il lavoro del regista narrava di migranti, delle loro storie spesso “invisibili”, dei loro calvari esistenziali, ma anche e soprattutto della loro forza, tenacia e speranza.
Caratteristiche comuni le ritroviamo nel suo nuovo documentario dal titolo “ Colibrì”, primo
appuntamento presentato dall' AssociazioneCulturale CityTelling, nella suggestiva cornice di Piazzetta Orsini martedì 12 luglio alle ore 21 all'interno della minirassegna estiva Note a Margine 2016 “Le periferie dell'umano”.
“Nelle proposte di Note a margine 2016, - sottolinea Andrea Coccioli, Presidente dell'Ass.Culturale CityTelling - una Periferia non solo fisica ma volutamente umana. Di chi la Periferia la racconta, di chi la fotografa, di chi la vive quotidianamente. Racconti di storie
sottovoce, capaci di vedere quello che non c'è. Un percorso breve sull'importanza della memoria, sulla forza della volontà, sulla necessità del presente, sull'epica della realtà, sul superamento dei pregiudizi, sul futuro delle nostre città”.
Dalla puglia all'Amazzonia una storia di amicizia, di cooperazione, di possibilità, di inclusione, e sopratutto di costruzione. Perchè Pino e Alessio i due volontari italiani della Ong, Amigos do bem estar, alla fine della storia filmata da Toriello, costruiscono un presidio medico nel villaggio dell'estremo Nord del Brasile, dove la malaria continua ad avere un'incidenza molto elevata.
Denunciano i protagonisti una realtà difficile, complessa, arcaica. Ma non solo, per fortuna.
“Forse non spengo il fuoco, ma sto facendo la mia parte.” spiega il colibrì ad un impetuoso leone. Da vedere, da consigliare, per conoscere non il migliore dei mondi, ma immaginare un mondo migliore.
Presenti il regista Luciano Toriello, il protagonista del film Pino Maiorano con un suo reportage fotografico (visitabile all'interno dell'atrio comunale) e Andrea Pignataro, coordinatore regionale puglia del G.U.S. (Gruppo Umana Solidarietà) i quali dialogheranno a fine proiezione con il pubblico presente.
Ingresso libero.
Vi aspettiamo.
Associazione Culturale CityTelling
associazionecitytelling@gmail.com
mar042014
Venerdì 7 marzo, alle ore 19:00 nella sala del Cinema Teatro Tartaro di Galatina, si inaugura IDENTITA’ IN DIALOGO #PATRIASENZAPADRI, rassegna culturale della Città di Galatina, con il patrocinio della Regione puglia, Assessorato al Mediterraneo Cultura e Turismo, Apulia Film Commission e Lecce 2019, in collaborazione con gli Istituti Superiori di Galatina, le Associazioni Intervalla Insaniae e Inondazioni e con il coordinamento del Servizio Cultura e Comunicazione del Comune.
Ospiti di questo primo incontro Antonella Gaeta, Presidente di Apulia Film Commission e Francesco Miccichè, regista del documentario Lino Miccichè, mio padre. Una visione del mondo.
Con il grande Lino Miccichè, intellettuale italiano, che fu critico e storico del cinema, editorialista ed organizzatore di eventi culturali, Gaeta intratterrà un dialogo ideale su “Il Cinema: prospettiva di lettura e di cambiamento del nostro Paese”, attraverso la voce del figlio, conosciuto dal grande pubblico per aver diretto numerose serie televisive e documentari pluripremiati.
L’iniziativa, che proseguirà con altri due importanti appuntamenti, si svolge nell’ambito del progetto Identità in dialogo-Prospettive Meridiane, giunto alla III edizione, promosso dall’Amministrazione del Sindaco Montagna, a cura dell’Assessorato alle Politiche Culturali diretto da Daniela Vantaggiato, su tematiche di carattere storico-filosofico, politico-sociale e antropologico con particolare attenzione alle prospettive del territorio.
L’obiettivo è aprire il dibattito sul ruolo sociale del padre nel passaggio generazionale, del padre portatore della storia e della cultura, elementi fondanti della struttura dei figli, e contestualmente sviluppare l’interesse, la conoscenza e la comunicazione sui Padri della Città di Galatina.
Per questo sono state invitate ad intervenire personalità di spicco che offriranno dal proprio osservatorio spunti sulla visione del mondo che transita da padre in figlio.
Successivamente, nelle specifiche attività di ricerca per la divulgazione della biografia e dell’ opera dei Padri Galatinesi saranno in particolare coinvolti gli Istituti Scolastici e le Associazioni che ne portano il nome.
Si registra già in questa prima fase del progetto la partecipazione attiva di docenti, genitori e studenti che, sensibilizzati dai dirigenti d’istituto, presenteranno le loro performance in tutti gli incontri in programma.
Mio padre aveva chiaramente in testa una ‘visione del mondo ’ che ha tentato di migliorare proprio in virtù di quel suo punto di vista. Le domande poste dalla sua generazione, in fondo, non sono molto diverse dalle nostre. La questione è che le loro risposte, per quanto molto chiare, alla fine, non sono state sufficienti a cambiarlo. E le nostre?
Su questo punto di domanda posto da Francesco Miccichè si apriranno momenti di riflessione con i giovani nella diversità di linguaggi, tra immagini, parole e musica.
Nell’occasione al regista verrà consegnata la targa ricordo del Premio Marcello Romano per il Cinema-Città di Galatina-2014. Il Premio, istituito nel 2009 dal Comune in partenariato con l’ex Istituto d’Arte ora Liceo Artistico Statale “P. Colonna”, è dedicato alla memoria del galatinese Marcello Romano, cultore di cinematografia, il quale fin da giovane nutrì grande passione per il cinema, approfondendo in particolare lo studio del cinema d’autore.
Lunedì, 17 marzo alle ore 19:00, nella sala del Tartaro, ospite della rassegna sarà Massimo Ciancimino, autore di “Don Vito”, racconto di una vicenda umana dove il rapporto difficile con il padre padrone si intreccia con oltre trent’anni di storia italiana vissuta dall’interno.
Il libro, scritto insieme al giornalista Francesco La Licata, già autore di libri su mafia e politica, è uscito nell'aprile 2010 e ha fatto molto discutere, suscitando anche le attenzioni delle Procure di Palermo e Caltanissetta che ne hanno acquisito copia nelle inchieste sulla presunta trattativa.
Molteplici le critiche associate al nome dell’ultimogenito dell’ex Sindaco di Palermo che ha accettato di venire a Galatina per testimoniare la propria esperienza di figlio su un modello di padre stigmatizzato dalla famiglia e dalla comunità.
Un incontro che si presenta carico di interesse anche per la conduzione affidata alla giornalista e scrittrice tedesca Petra Reski. Conosciuta e apprezzata per il suo lavoro giornalistico iniziato per la rivista Stern, deve la sua notorietà nel nostro Paese per la sua produzione letteraria “di denuncia” sulla criminalità organizzata.
La prima parte del progetto si concluderà sabato 22 marzo alle ore 19:00 a Palazzo della Cultura nella sala “C.Contaldo” in occasione della prima presentazione di “Luigi Mariano: la materia e il colore” a cura di Paolo Maria Mariano e di Giovanna Rotondi Terminiello. Il volume è un omaggio della Città alla figura dell’artista galatinese che nel viaggiare con le sue opere per l’Italia in un percorso sempre più ricco,tra realtà e visione, approda all’originalità assoluta delle sue xilopitture. Le belle immagini, che arricchiscono la pubblicazione, esprimono le scelte di vita che hanno accompagnato il maestro che rivive nella ricostruzione del figlio Paolo Maria, docente universitario, degno erede di scienza arte e cultura, e dei ricordi di Giovanna Rotondi Terminiello, emerito Soprintendente dei Beni Artistici e Storici della Liguria, del sodalizio urbinate del nostro con il padre professor Pasquale Rotondi, storico dell’arte al quale l’Italia deve la salvezza durante la guerra di incommensurabili capolavori artistici.
Con queste premesse, illuminanti sono le riflessioni del grande psicanalista Massimo Recalcati contenute nel libro-intervista “Patria senza Padri” sugli errori del mito dell’autogenerazione che permea la civiltà ipermoderna, dell’essere genitori di se stessi, nella convinzione che non ci può essere autentico cambiamento se non attraverso la conoscenza delle generazioni che ci hanno preceduto.
Un impegno che l’ Amministrazione Comunale di Galatina assume per un’azione efficace volta a offrire prospettive per il nostro territorio chiamando tutti ad esprimere la propria visione.
(comunicato del Servizio Cultura e Comunicazione Città di Galatina)
mag252016
Il Patronato Acli Regionale puglia ha organizzato per il prossimo 26 maggio 2016 una giornata di studi seminariale dal titolo “Titolari di Protezione internazionale e Mercato del Lavoro in puglia”. Il seminario s’inserisce all’interno del percorso di formazione e servizio che il Patronato Acli sta svolgendo nel suo insieme a favore dei titolari di protezione internazionale e, soprattutto, nell’ambito delle iniziative di politica attiva del lavoro che si sono attivate in puglia in maniera strutturata dallo scorso anno e che hanno visto nella recente richiesta di accreditamento come agenzia del lavoro accreditata da parte della Regione puglia uno dei propri momenti più significativi.
L’arrivo sempre più consistente di profughi in Italia ha determinato un aumento dell’accoglienza sia tramite canali istituzionali che della solidarietà.
La rete SPRAR costituita da una rete di enti locali su tutto il territorio italiano ha dato vita a una accoglienza di titolari di protezione internazionale assicurando un’azione integrata degli interventi atti a favorire l’inserimento socio-lavorativo di queste persone nel tessuto del territorio in cui vivono.
Oltre questa opportunità, altre reti hanno avviato progetti di prima e seconda accoglienza di titolari di protezione internazionale che sta permettendo di gestire l’arrivo sempre più importante di persone da zone di conflitti, di mancanza di libertà, di scarsa opportunità economica e lavorativa.
Tra queste si può annoverare la Caritas Italiana che ha lanciato il Progetto “ProTetto: Rifugiato a casa mia” che intende assicurare una seconda accoglienza presso famiglie che si sono rese disponibili per almeno sei mesi a persone rifugiate che abbiano già transitato per la rete SPRAR. Le ACLI nazionali e il Patronato ACLI hanno aderito a questo progetto della Caritas Italiana mettendo a disposizione i propri servizi e le proprie reti associative. In particolare ACLI e Patronato ACLI hanno realizzato un “kit dell’integrazione” , ovvero un pacchetto di strumenti di inclusione calibrato sulle persone e sulle concrete opportunità che localmente si possono presentare.
Le esigenze che potranno trovare soddisfazione non saranno esclusivamente in campo lavorativo o di formazione e orientamento, ma potranno interessare i più disparati ambiti come la dimensione culturale, la dimensione ricreativa, la partecipazione alla vita di comunità, l’apprendimento o il consolidamento delle competenze linguistiche, e molto altro. In sostanza tutto ciò che può contribuire alla conoscenza della società e della comunità di accoglienza e all’avvio di relazioni che possano arricchire il capitale sociale dei beneficiari.
Se la prima accoglienza ha trovato nelle realtà istituzionali e nelle reti territoriali soggetti sempre più capaci ed attenti nell’organizzarla in maniera dignitosa, non vi è dubbio che la questione nodale rimane l’integrazione dei titolari di protezione internazionale nei nostri contesti territoriali, sociali e produttivi.
Nel corso degli anni molteplici soggetti hanno attivato svariate sperimentazioni per garantire percorsi di inserimento sociale o lavorativo con i migranti per ragioni economiche e per i titolari di protezione internazionale. Fra questi il Patronato ACLI ha potuto sperimentare e sperimenta tutt’ora, tramite la sua rete territoriale nella Regione puglia, l’attività di assistenza per l’ottenimento dei titoli di soggiorno, la certificazione delle competenze linguistiche, percorsi di emersione e validazione delle competenze nonchè di riconoscimento dei titoli, progettualità collegate all’inserimento lavorativo di fasce deboli all’interno del mercato del lavoro e interlocuzioni positive e propositive che si vanno sempre più sostanziando con le Istituzioni Regionali e locali.
Sulla base di queste opportunità ma anche in considerazione del fatto che l’aumento dei richiedenti asilo non potrà più essere pensato e gestito in maniera emergenziale ed autoreferenziale, ma dovrà trovare reti capaci di condividere progettualità e competenze per contribuire a trasformare l’esperienza spesso traumatica dell’arrivo nel nostro Paese in opportunità per tutti e convinti che il lavoro sia stato e dovrà continuare ad essere uno dei principali ambiti in cui costruire accoglienza ed integrazione, il Patronato ACLI intende promuovere una giornata seminariale di riflessione e di progettualità sulla realtà dei titolari di protezione internazionale in puglia.
L’obiettivo del seminario è quello di arrivare a compendiare vari saperi al fine di giungere a costituire una rete e una filiera di servizi in grado di dialogare a tutto campo con le Istituzioni Regionali e locali per il miglior progresso del territorio in funzione di una coesione sociale serena e proficua sia in termini lavorativi che umani.
Il Seminario si svilupperà in due sessioni: la prima sarà dedicata a una lettura, effettuata sia dalle Istituzioni che dalle Agenzie preposte, sulla situazione dei titolari di protezione internazione e sul mercato del lavoro in puglia, valutandone opportunità e progressi sia per i cittadini stessi che per i lavoratori migranti e i titolari di protezione internazionale presenti in Regioni.
Una seconda sessione sarà dedicata alla progettualità: si tratterà di dialogare tra le realtà che a vario titolo intervengono all’interno del mercato del lavoro e della situazione dei titolari di protezione internazionale al fine di condividere progettualità e strumenti, ma anche per integrare qualificando le reciproche conoscenze e competenze.
Terminata la stagione congressuale, siamo persuasi che il seminario al di là dei contenuti che emergeranno potrà essere una grande occasione per rilanciare l’azione sociale e di rappresentanza dell’intero sistema delle Acli di puglia, candidandole ad un ruolo di primo piano nella definizione e gestione delle politiche migratorie e del lavoro.
Certi di una vostra partecipazione vi salutiamo caramente
Ernesto Cipriani |
Antonio De Donno |
Direttore Regionale Patronato Acli puglia |
Presidente Regionale Acli puglia |
mag272018
Gentile Presidente Michele Emiliano,
L’Ospedale di Galatina rappresenta per la maggior parte della popolazione salentina un punto di riferimento assoluto, una risorsa che risponde da molto tempo e in maniera efficace ai bisogni di salute delle persone.
Chiediamo con forza che il Santa Caterina Novella possa continuare ad avere il Punto Nascita associando anche il servizio essenziale della T.I.P.O. (Trattamento Intensivo Post Operatorio) che assicura sorveglianza minuziosa delle funzioni vitali, per prevenire delle complicazioni e in caso si verifichino potervi porre rimedio istantaneamente.
Il piano di riordino ospedaliero voluto dalla Regione puglia non può prevedere la chiusura di un servizio di eccellenza che a Galatina da sempre viene utilizzato nel migliore dei modi.
Vorremmo farle presente inoltre che il punto nascita di Galatina dà più garanzie cliniche per la presenza al suo interno di branche specialistiche ad indirizzo sub-intensivo come la Nefrologia e Dialisi, la Pneumologia le Malattie infettive che sono importanti per eventuali complicanze che possano insorgere e che altri presidi ospedalieri non possiedono.
Approfittiamo della presente per chiederLe un incontro al fine di esplicitare meglio le istanze che il nostro territorio rivendica e per confrontarci circa il futuro del Santa Caterina Novella.
Salutandola cordialmente,
Le auguriamo buon lavoro.
Il Segretario del Circolo PD Galatina
Andrea Coccioli
Circolo Partito Democratico Galatina
Piazza Toma
Galatina
www.pdgalatina.it
ago042016
L’associazione nazionale AMICI ONLUS - Associazione Nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali - intende denunciare pubblicamente la grave situazione in essere nel reparto di gastroenterologia dell’Ospedale Santa Caterina Novella di Galatina dove i servizi per i pazienti sono a rischio per la cronica mancanza di personale.
I problemi sono arcinoti a tutti e attribuibili alla sottostimata pianta organica rispetto ai minimi normativamente previsti e alle effettive esigenze del reparto. In più, nelle ultime settimane, gli infermieri rimasti in servizio sono stati utilizzati in altri reparti causa blocco dei ricoveri deciso dalla direzione medica. e questo non ha garantito e continua a non garantire neppure il minimo servizio necessario ala numerosa utenza. Appare assolutamente evidente come l’attuale organico, rapportato ai posti letto sia deficitario e insufficiente a garantire i livelli minimi di assistenza all’utenza.
Inoltre, molti pazienti che a Galatina si sottopongono a terapia biologica non hanno più certezza di seguire il trattamento previsto dal protocollo di somministrazione del farmaco in totale sicurezza. E’ una emergenza da risolvere immediatamente per garantire la funzionalità di un reparto di gastroenterologia storico ed efficiente, punto di riferimento indiscutibile per tanti pazienti di MICI e presente da tantissimi anni nel territorio salentino. E’ preoccupante per i pazienti non avere certezza della continuità della somministrazione di una terapia fondamentale che garantisce la normale conduzione di vita di pazienti affetti da malattia di Crohn e RCU grave.
E’ necessario avere risposte rapide per mettere nelle condizioni i pazienti di MICI di essere prontamente informati anche al sol fine di poter decidere per tempo di trovare un altro ospedale o magari, come sempre più spesso accade, di prendere un treno o un aereo e di spostarsi in altre regioni con i gravi danni anche economici diretti e indiretti, che tale situazione comporta. Da salentino e responsabile della Associazione Nazionale AMICI Onlus sezione puglia, trovo tutto ciò assurdo anche alla luce del fatto che in altre parti d’Italia, l’Associazione siede ai tavoli decisionali per la definizione del PDTA - Piano Diagnostico Terapeutico Assistenziale - mentre la situazione contingente al reparto di Gastroenterologia di Galatina è di emergenza assoluta.
Leggo dalla stampa, con sorpresa, la nascita di un reparto di “Gastroenterologia Chirurgica” quindi non di formazione gastroenterologica come da legislazione sanitaria e tabelle ministeriali di specialità all’Ospedale Vito Fazzi e trovo preoccupante il fatto che a Galatina il reparto di Gastroenterologia è chiuso da circa cinque settimane. Una interruzione di servizio preoccupante e lesiva della dignità e della cura e presa in carico di tantissimi pazienti che hanno come punto di riferimento per il trattamento delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, proprio il Presidio Ospedaliero di Galatina. A nome di tutti i pazienti di MICI chiedo alle autorità sanitarie, già informate della incresciosa situazione, di esprimersi pubblicamente in merito al ripristino completo di tutti i servizi previsti nonchè alle relative dotazioni organiche e strumentale che risultano deficitarie o fortemente critiche del reparto di Gastroenterologia dell’Ospedale Santa Caterina Novella di Galatina.
Andrea Coccioli
Responsabile Associazione Nazionale AMICI ONLUS sez. puglia
cell. 3282929804
mail: coccioliandrea@gmail.com
gen132017
Domenica 15 gennaio prima apertura straordinaria della scuola dalle 9:00 alle 12:00, dal 16 gennaio supporto alle famiglie per l’iscrizione on-line.
L’Istituto Professionale “Falcone e Borsellino” di Galatina apre le porte della propria sede in Viale Don Bosco n. 48 alla Città, agli studenti delle Scuole Secondarie di I grado e alle loro famiglie.
Nel corso delle giornate di orientamento “OPEN DAYS”, i docenti del Polo Professionale galatinese, coadiuvati da alcuni studenti dell’Istituto, guideranno i ragazzi di terza media in un breve percorso didattico, per presentare l’offerta formativa della scuola nei suoi diversi settori: Servizi SOCIO-SANITARI con QUALIFICA O.S.S. (protocollo di intesa con la Regione puglia), Settore ODONTOTECNICO, MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA (Elettrotecnica, Elettronica, Meccanica e Termomeccanica) e Servizi COMMERCIALI (con QUALIFICA di OPERATORE GRAFICO). Sarà inoltre possibile visitare i numerosi laboratori, l’auditorium e gli impianti sportivi presenti nell’Istituto.
Le prossime iniziative di orientamento si svolgeranno secondo il seguente calendario:
Inoltre, dal 16/01/2017, gli uffici di segreteria saranno a disposizione delle famiglie per supportarle nella procedura di iscrizione “on-line” alla classe prima per l’A.S. 2017/2018.
Per tutte le informazioni è possibile contattare la segreteria didattica al numero 0836/56.10.95 oppure collegarsi al sito web della scuola www.professionalegalatina.it.
Vi aspettiamo numerosi!
I docenti dell’I.I.S.S. “Falcone e Borsellino”
apr052016
Il referendum trivelle. Di che si tratta? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della ricerca di idrocarburi in Italia?
Il “referendum trivelle” va oltre il referendum in se. Si pone all’attenzione un sistema lobbistico-finanziario e di sfruttamento del suolo e delle popolazioni che non produce alcuna ricchezza per le popolazioni stesse
1. Il quadro della situazione: l’economia fossile italiana
Cominciamo con alcuni dati sulle quantità e qualità degli idrocarburi in Italia: scarsi, di scarsa qualità, in giacimenti estremamente frammentati e a grandi profondità.
Tuttavia, i sommovimenti tettonici hanno distrutto la maggior parte delle accumulazioni petrolifere di quell’epoca in Italia, mentre, invece, sono rimasti nelle zone geologicamente più tranquille di, per esempio, il nord America e il Medio Oriente. Come ci possiamo aspettare, dunque, il petrolio Italiano è frammentato in piccoli pozzi di origine molto varia. (fonte)
La prima domanda che dobbiamo porci, quindi, è “Se l’estrazione è difficile e il è petrolio scarso sia quantitativamente sia qualitativamente, perché le compagnie petrolifere investono in ricerca ed estrazione in Italia?“
La risposta è semplice: È praticamente gratis:
In Italia, i giacimenti di idrocarburi sono patrimonio indisponibile dello Stato (articolo 826 c.c.). Tuttavia lo Stato non si impegna direttamente nella ricerca e nel loro sfruttamento, che lascia in concessione ad imprese private.
Il concessionario è soggetto al rispetto dei programmi di lavoro, al pagamento di canoni proporzionati alla superficie coperta dai titoli minerari e al pagamento di royalties, proporzionate alle quantità di idrocarburi prodotte. (Ministero dello Sviluppo Economico)
Nell’anno 2014 il gettito da royalties è stato pari a € 401.915.004.65, nel 2015 è sceso a € 340.143.425,64 (Ministero dello Sviluppo Economico).
Le royalties italiane sono le più basse al mondo, mantenendosi al 10%, mentre per il resto del mondo si va dal 25% della Guinea all’80% della Russia e della Norvegia.
In realtà il sistema delle “franchigie” rende il tutto ancora più conveniente (per i petrolieri). Le società non pagano nulla se producono meno di 20mila tonnellate di petrolio su terra e meno di 50mila in mare. Se si superano le soglie, c’è un’ulteriore detrazione di circa 40 euro a tonnellata (sconto del 3%).
Quindi viene pagato solo il 7% delle royalties dopo le prime 50mila tonnellate di greggio estratto. In buona sostanza, i giacimenti sono patrimonio dello Stato, ma il loro sfruttamento viene lasciato (gratis) in mano ai privati, inoltre per le compagnie petrolifere è più conveniente continuare ad estrarre piccole quantità piuttosto che smantellare (e smaltire) le piattaforme.
Questo è proprio l’oggetto dell’unico referendum trivelle rimasto
2. L’oggetto del “referendum trivelle”
Ho scritto “Questo è proprio l’oggetto dell’unico referendum trivelle rimasto” perché i quesiti referendari originariamente ammessi dalla Corte di Cassazione erano sei.
A metà dicembre, però, con alcune modifiche operate nella legge di stabilità che fingono di recepire i quesiti referendari il Governo ha “sterilizzato” gli altri cinque quesiti che sono diventati inammissibili.
Il “referendum trivelle”, quindi ci consente di esprimerci per evitare che le “coltivazioni” già autorizzate entro le 12 miglia dalla costa possano continuare ad essere sfruttate fino all’esaurimento che, come abbiamo visto, non apporta tra l’altro alcun ritorno economico allo Stato.
Si vota il 17 Aprile. È un referendum abrogativo, quindi con il “SI” si abroga la norma che consente lo sfruttamento fino all’esaurimento, il “NO” mantiene la norma e si continuerà a vedere le piattaforme entro le 12 miglia dalla costa.
Il quesito in se può apparire un problema secondario, ininfluente e privo di interesse vero, ma così non è. Adesso vedremo il perché.
3. Questione di semantica: La “coltivazione” degli idrocarburi
Se si coltivano melanzane, la produzione consente di soddisfare il fabbisogno dell’anno e di produrre i semi per l’anno successivo. Mangiamo le melanzane mature, ma basteranno poche melanzane per seminare un nuovo campo.
Anche per l’estrazione di idrocarburi viene utilizzato il termine “coltivazione”, come si trattasse di agricoltura e un giacimento esaurito viene definito “maturo”.
Come abbiamo avuto modo di vedere al punto 1. (qui la fonte) gli idrocarburi sono il prodotto lungo e complesso di una serie di eventi e condizioni che devono verificarsi contemporaneamente. I giacimenti di idrocarburi si sono formati fra il Giurassico e il Quaternario (fra i 195 milioni e i 2 milioni di anni fa).
Se vogliamo chiamare “coltivazione” il prosciugamento di questi preistorici serbatoi naturali facciamolo pure, ma occorre sapere che prosciugato un giacimento non è possibile seminarne un altro. Ne discende, quindi, che raddoppiare o decuplicare l’estrazione dell’idrocarburo serve solo ad accelerarne l’esaurimento (chiamiamolo pure “maturazione”, se vogliamo).
4. Il “referendum trivelle” e la dipendenza energetica: Il ruolo delle energie alternative
Come ci spiega nientedimeno che la TOTAL, nel 2011 l’estrazione di idrocarburi copriva all’incirca il 7% del fabbisogno nazionale. Seguendo il principio della “coltivazione”, basterebbe decuplicare le estrazioni per raggiungere l’indipendenza energetica.
Peccato che così non è. L’estrazione degli idrocarburi in Italia è un affare solo per le multinazionali estrattive.
In una intervista a “Tempi” del 19 Giugno 2014 il Presidente di Federpetroli, Michele Marsiglia, diceva:
D.: Ma è vero che il nostro Paese potrebbe raddoppiare la sua produzione di idrocarburi se solo decidesse di trivellare l’Adriatico?
R.: Non solo, nell’arco temporale di 10/15 anni l’Italia potrebbe diventare una potenza energetica sfruttando i propri giacimenti a terra e in mare con una soddisfazione del fabbisogno nazionale del 47 per cento. Consideri che dopo l’estrazione vi è indotto di raffinazione, logistica, oleodotti, rete carburanti. Ad ogni modo, è vero che il Mar Adriatico è sempre stato ricco di idrocarburo, in particolare olio.
Spertugiando in terra e mare, devastando i fondamenti della nostra economia: siti archeologici, agricoltura, pesca e turismo (oltre che vite umane) non supereremmo il 47% del fabbisogno. E per quanto tempo? Se con l’attuale andamento si prevede di mantenere il 7% fino al 2050, incrementando lo sfruttamento fino al 47% entro 5 anni non ci sarebbe comunque una sola goccia di petrolio.
Secondo i dati ENEA, al 2011 la composizione per fonte del fabbisogno energetico era la seguenteMentre, nel 2013
In due anni l’apporto del petrolio e del gas è sceso dal 72,1% al 64%, mentre quello delle rinnovabili sale dal 13,3% al 20%. Ricordiamo che di petrolio e gas ne produciamo il 7%, il resto lo importiamo.
Riassumendo, trasformando terra e mare in un groviera così distruggendo per sempre i fondamenti della nostra economia (agricoltura, turismo, pesca e siti archeologici) potremmo arrivare a coprire per qualche anno il 47% del nostro fabbisogno (continuando a importare il resto), se si investisse nelle rinnovabili si arriverebbe probabilmente in breve tempo all’indipendenza energetica con surplus da esportare. Per sempre.
Mantenendo l’economia caratterizzante che ci ha consentito (fin’ora) di superare le crisi economiche. Per sempre!
E invece il Governo Renzi se per “sbloccare” l’Italia ritiene necessario intervenire a favore delle multinazionali dell’estrazione degli idrocarburi, per le energie rinnovabili ha ritenuto di abbattere gli incentivi per ottenere un risparmio in bolletta (risparmio mai visto) addirittura in modo retroattivo
si assiste quindi a una inversione di tendenza e le energie rinnovabili sono in frenata netta anche per la
totale incertezza in cui il settore si trova a seguito di interventi normativi che in questi anni hanno introdotto tagli agli incentivi, barriere e tasse senza al contempo dare alcuna prospettiva chiara per il futuro. La scure di Palazzo Chigi si è dunque abbattuta su un mercato che vale più di 100 mila posti di lavoro. (La Repubblica)
5. I 25.000 nuovi posti di lavoro fantasma: Il tragico esempio siciliano
Per “Assomineraria” consociata di Confindustria se si raddoppiassero le estrazioni si creerebbero 25.000 nuovi posti di lavoro.
Sussistono autorevoli e circostanziati pareri contrari. Leonardo Maugeri (ex manager ENI – vedi curriculum – e docente ad Harvard) su Sole24Ore:
Anzitutto, l’industria del petrolio non è ad alta intensità di lavoro. Si pensi, per esempio, che la Saudi Aramco, il gigante di stato saudita che controlla le intere riserve e produzioni di petrolio e gas dell’Arabia Saudita, impiega circa 50.000 persone
[…]
gran parte dei siti produttivi si controllano con poche persone, in molti casi da postazioni remote. Anche nel caso di un via libera generalizzato alle trivelle, quindi, è alquanto dubbio che si possano creare i posti di lavoro di cui si è parlato (25.000): forse il numero sarebbe di poche migliaia.
Inoltre, a fronte di poche unità lavorative in più, quanta economia verrebbe meno con effetti negativi permanenti?
I più evidenti sarebbero sul turismo e sulla pesca. Se sul turismo l’impatto è intuitivo, sulla pesca e sull’ecosistema del Mediterraneo voglio soffermarmi.
Occorre ricordare che il Mediterraneo è un mare chiuso e il suo ecosistema è particolarmente delicato.
Sono già noti i danni provocati a causa del petrolchimico installato sulla costa orientale siciliana, nella rada di Augusta. I pesci che arrivano in tavola, sani all’apparenza, presentano profonde mutazioni e malformazioni.
All’inizio ho evidenziato che i giacimenti italiani si trovano a grande profondità. Per rilevarli, quindi, occorrono tecniche particolari di “prospezione” che, specie in mare, sono particolarmente devastanti: l’air-gun.
Si tratta di onde sismiche provocate da esplosioni di aria fortemente compressa. I punti di monitoraggio del ritorno delle onde sismiche consentono di verificare la densità in profondità sotto il fondale marino alla ricerca di eventuali “sacche”.
Ogni 5-12 secondi, 24 ore su 24 per mesi.
Per tutto il tempo previsto dall’autorizzazione alla “prospezione” il rumore provocato da ogni singola esplosione è di circa 240-260 decibel. Come termine di paragone pensiamo che un jet al decollo ne produce “solo” 140.
Fra i danni:
cambiamenti nel comportamento, elevato livello di stress, indebolimento del sistema immunitario, allontanamento dall’habitat, temporanea o permanente perdita dell’udito, morte o danneggiamento delle larve in pesci ed invertebrati marini. (fonte)
L’air gun era previsto fra gli Ecoreati fino a che un emendamento soppressivo su cui c’era il parere favorevole del governo non è stato approvato il 5 Maggio 2015 (Ansa).
L’ecosistema marino e del Mediterraneo in particolare non può reggere una violenza di questo genere. In un mare chiuso il danno sarebbe permanente
In Sicilia ci dissero che con il petrolchimico saremmo usciti dal sottosviluppo. Ci dissero che ci sarebbe stata occupazione. Prospettarono l’eldorado.
Nessuno ci disse che avremmo dovuto serrare i finestrini delle auto e tappare le bocchette di aerazione attraversando la SS 114. Un inferno col sole estivo, ma preferibile al respirare i miasmi che chi abitava nella zona respirava 24 ore su 24.
Nessuno ci disse che l’occupazione si sarebbe verificata a scapito di altra occupazione e che lo “sviluppo” passava per morti per tumori e feti malformati.
Nessuno ci disse che avremmo respirato e mangiato veleni.
Quella macchietta del Presidente della Regione Sicilia (ma pure dipendente ENI), Rosario Crocetta addirittura profetizza 10.000 nuovi posti di lavoro solo in Sicilia.
Se al referendum trivelle vincesse il no o non si raggiungesse il quorum si avrebbero nientedimeno che 10.000 nuovi posti di lavoro solo in Sicilia. Saremmo prossimi alla piena occupazione? Ma si sente, quando parla?
È forse il miglior spot per il SI al “referendum trivelle”.
http://www.dailymotion.com/video/k1ppWg6R1mOLCVg09My
Per Crocetta “noi non abbiamo mai avuto un disastro ambientale petrolifero“. E gli incidenti H24 ai petrolchimici? E l’enorme incidenza tumorale? E l’elevatissima incidenza di malformazioni nei feti? (fonte: Il petrolchimico uccide e licenzia)
Suggerisco anche un servizio de La 7: “Morire di Sviluppo“
Il “SI” al referendum trivelle, quindi, è un SI al divieto di uccidere in nome di uno sviluppo che è lo sviluppo economico di pochi sulla pelle di tanti. È un SI al futuro.
Anche a voler prescindere dal quesito il SI al referendum trivelle è l’unica arma che abbiamo per la salvaguardia della salute e del futuro nostri e dei nostri figli. Non sprechiamola.
fonte: ilcappellopensatore.it
set092013
Caro Tonino Baldari,
Buona resistenza, compagno di lotte Tonino Baldari
Antonio Mellone
mar092016
“E chi scende da qui? Ci misi giorni di fatica e bestemmie a salire, tra cadaveri maleodoranti e rocce e grida di morte, ci misi l’orrore stampato negli occhi e il coraggio, tutto questo ci misi, tanto che adesso non scendo! Resto quassù. Che poi, se anche scendo, nessuno mi può riconoscere, che la faccia me la fece saltare un mortaio e la voce fu graffiata da schegge. E il mio nome sparì dalla testa quando fu il grande scoppio. Lo scoppio che tutti ammazzò qui all’intorno. Tranne me che, però, non so più chi sono. A volte mi paio uno, a volte un altro... Io sono uno, nessuno e tutti quelli saltati per aria, morti a fuoco, alla baionetta, asfissiati di gas e ghiacciati di freddo. Che tutti me li sento addosso e mi credo nei loro pensieri. Certo, delle volte penserò di sicuro coi miei veri sentimenti, ma non so quando. Perché io mi ignoro. Sono ignoto persino a me stesso, figurati al mondo! Ma io, il mondo, lo aspetto qui sopra, in trincea – tutto lo aspetto – che il mondo tutto è coinvolto. E questa è l’unica cosa che ricordo: che sono in guerra, una guerra enorme, mondiale addirittura e io – io che non so più chi sono, da dove vengo e chi mi ha messo al mondo; io sconosciuto anche alla sola madre che mi resta, la Madre Patria – io, per essa, la patria, giurai di morirmene, proprio come le altre 90.000 tonnellate di muscoli e ossa, morte prima di me. Io non scendo!”
Mario Perrotta, racconta la Grande Guerra e lo fa come lui sa fare: dopo un’attenta ricerca e concentrandosi sulle piccole storie, per gettare altra luce sulla grande Storia. Su una pagina scelta perché è il racconto del primo, vero momento di unità nazionale. MILITE IGNOTO - quindici diciotto, è un’altra grande prova per l’attore salentino, Premio Ubu 2015: lui in scena è il soldato ignoto di una guerra in cui, gradatamente anche il nemico diventa ignoto. Nelle trincee di sangue e fango veneti e sardi, piemontesi e siciliani, pugliesi e lombardi si sono conosciuti e ritrovati vicini per la prima volta, accumunati dalla paura e dallo spaesamento per quell’evento più grande di loro. Racconta tutto il soldato Perrotta, con la consueta e straordinaria intensità, e lo fa in una lingua d’invenzione nata dal mescolamento di tutti i dialetti italiani.
Lo spettacolo è il 12 marzo 2016 nel rinnovato Teatro Cavallino Bianco per la stagione di prosa 2016 organizzata dalla Città di Galatina in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese (TPP) e con il Patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) e della Regione puglia - Assessorato all’Industria turistica e culturale.
Orario della rappresentazione:
porta ore 20:30 / sipario ore 21:00
Prezzo del biglietto:
1 settore – intero 20,00€ / ridotto 18,00€
2 settore – intero 18,00€ / ridotto 15,00€
ott272014
“Pagine strappate, immaginate, salvate… … pagine di scuola” è questo il tema dell’edizione 2014 de La Festa dei Lettori Cittadina, promossa dalla Biblioteca Giona – Presìdio del Libro di Noha e Galatina, in collaborazione con la Biblioteca “P. Siciliani” e l’Assessorato alla Cultura. Giovedì 30 ottobre, fin dal mattino il Palazzo della Cultura di Galatina farà da cornice a quello che anno per anno sta diventando un appuntamento formativo d’eccezione per piccoli e grandi lettori.
Il tavolo degli origami, il tavolo per la costruzione di pagine, il tavolo “Dalle parole alle immagini”, l’angolo dedicato alla lettura per i piccoli, lo spazio per le scritture sul muro. Queste alcuni dei laboratori per l’occasione. Ed ancora la web radio di Inondazioni.it per una narrazione in tempo reale dell’evento, l’angolo dedicato alla musica e alle letture, gestito da Raffaello Murrone, la Sala Contaldo per le videolettere.
Molto particolare sarà la presentazione del libro d’arte “Multiversi di carta”, costituito da fogli, piegati, strappati, scritti, disegnati in questo periodo e nel giorno stesso dell’evento. Un libro dedicato all’incontro, ai tanti universi personali e istituzionali – tutti di pari dignità- che chiedono di essere ascoltati.
Nel pomeriggio, invece, ci si sposta presso il Cine Teatro Tartaro dove alle ore 18.00 sarà presentato ”Il sogno di scrivere”. Perché lo abbiamo tutti perché è giusto realizzarlo” il libro del giornalista, scrittore e critico letterario Roberto Cotroneo. Modera l’incontro la prof.ssa Daniela Vantaggiato. Diretta web su Inondazioni.it
L’iniziativa rientra nel circuito “La Festa dei lettori” nata nel 2004 con l'intento di "festeggiare" la lettura ed i lettori, portando i libri allo scoperto, nelle piazze e per le strade, nei ristoranti e nei bar, tra le vetrine dei negozi, nei palazzi storici, nei giardini pubblici, nei castelli e nei porti. Gli incontri con gli autori, le letture pubbliche, i giochi per i più piccoli e le tante altre festose iniziative promosse dai presìdi su tutto il territorio nazionale, hanno visto partecipare le scuole (sempre più numerose attraverso la collaborazione dell'Ufficio Scolastico Regionale per la puglia e di quelli delle altre regioni in cui operano i presìdi), le biblioteche, tante realtà che già operano per la promozione del libro e della lettura ed un pubblico di bambini, ragazzi e adulti, lettori e non lettori.
fonte:g2000.it
nov302006
Scarica il Flash Player per visualizzare il Filmato.
gen042017
Il Comitato per la difesa dell’Ospedale S. Caterina Novella, con la collaborazione di A.V.O. (associazione volontari ospedalieri), del Tribunale dei Diritti del Malato e dell'Associazione Aeronautica Galatina, ha organizzato, in occasione dell’epifania, il 5 gennaio 2017 alle ore 11.30 una visita presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale di Galatina per alleviare la permanenza dei bambini ammalati.
Saremo accompagnati da “PrestigiaPaolo” (Paolo Congedo del Covo delle Streghe) che allieterà con le sue strabilianti magie e doneremo ad ogni bambino/a la calza delle befana.
L’iniziativa nasce anche con l’intento di mantenere alta l’attenzione sull’eventualità della chiusura, tra gli altri, di tale reparto prevista dal Piano di Riordino Ospedaliero predisposto dalla Regione puglia pur essendo il primo per numeri di nascite, dopo solo il Fazzi e il Panico.
Vito Tundo
dic062017
L’autunno si scopre sempre più ricco ed animato. Dopo il successo di novembre delle iniziative gratuite inpuglia365 - Sapori e colori d’autunno, rivolte ai viaggiatori ed i cittadini pugliesi, a dicembre ancora tante occasioni per sperimentare e vivere una stagione unica ed affascinante. Tra questi gli appuntamenti di Profumi e Sapori...dal centro alla campagna, progetto inserito nel programma dell’Agenzia Regionale del Turismo (ARET) pugliapromozione, promosso dall’Associazione “Città Nostra”, tra turismo slow ed enogastronomia che si snoda nei prossimi week-end nei comuni di Castrignano de’ Greci, Sogliano Cavour e Soleto. Massima attenzione al tema dell’alimentazione sana come elemento fondamentale per il benessere, insieme allo sport, ed al tema delle intolleranze alimentari. Una serie di attività per famiglie e bambini.
Sabato 09 dicembre 2017, ore 16.00, itinerario alla scoperta di Soleto in compagnia della guida abilita Francesco Manni. Un viaggio fra le strette strade lastricate e le piccole piazzette del centro antico su cui domina la Guglia di Raimondello. La Chiesa di Santo Stefano, centro religioso e culturale italo-greco, dov’è dispiegato all’interno un prezioso ciclo pittorico del XIV secolo. E poi storie di “macare”, demoni e del filosofo alchimista Matteo Tafuri. E poi la chitarra e voce di P40 e Donna Lucia un incontro tra la figura del cantautore e quella dell’attore, che insieme convivono portando lungo il percorso una rappresentazione quasi teatrale, essenziale, a tratti geniale ma nello stesso tempo ricca di improvvisazioni, che giocano sugli equivoci e sulle sensazioni del pubblico. Gustando i sapori della tradizione non potremo fare a meno di provare le tipiche crocchette di patate della trattoria Zonzi con un buon bicchiere di vino locale.
Meeting point: Porta San Vito, Via Umberto I, Soleto (LE)
Domenica 10 dicembre 2017, ore 16.00, itinerario alla scoperta di Castrignano de’ Greci con incursioni teatrali in abiti d’epoca a cura di ImprovvisArt, accompagnati dalla guida abilitata Angela Beccarisi. Conosceremo la storia e la bellezza del paese, accompagnati da attori teatrali, lungo le strade del centro antico dove spiccano le corti, “àvili” in greco, che attorno al Palazzo Baronale De’ Gualtieris serbano ancora l’eredità di antiche civiltà. Curioseremo nel Museo del Ricamo a mano e dei Pizzi e dei Merletti, nato dalla volontà dell’amministrazione comunale e dalla passione delle maestre rimatrici dell’Associazione RicamArte, dove si possono vedere trine e ricami, trame preziose dal XIX secolo al secondo dopoguerra, anche ferri da stiro a carbone, attrezzi da ricamo, telai antichi e riviste specializzate. A concludere il gusto tipico della tradizione presso Kalò Faï con un assaggio di “pittule dell’Immacolata”, “pitta di patate salentina”, “polpette della domenica”.
Meeting point: Parco Pozzelle, Via Boccaccio, Castrignano de’ Greci (LE)
T. +39 0836 569984 - +39 392 9331521 – E: iat.galatina@gmail.com
Partecipazione gratuita con prenotazione
Seguiteci su Instagram | Facebook • Info Point Galatina
giu032018
Doppia convocazione per lo schiacciatore della Showy Boys Galatina Marco Martina. L’atleta bianco-verde, classe 2002, è tra i convocati ai collegiali Fipav della selezione pugliese in preparazione al Trofeo delle Regioni 2018. Il primo collegiale si terrà da venerdì 8 a sabato 9 giugno, mentre il secondo da martedì 12 a sabato 16 giugno presso la palestra Caramia-Gigante di Locorotondo e sotto la direzione dello staff tecnico regionale. Sono sedici gli atleti chiamati dal Centro di Qualificazione per partecipare alle sedute di allenamento e cinque sono quelli provenienti dalla provincia di Lecce. L’attività di selezione è finalizzata alla partecipazione al Trofeo delle Regioni - Kinderiadi, manifestazione nazionale che rappresenta il fiore all’occhiello dei vivai regionali con 650 atleti partecipanti per un vero e proprio “esercito” di ragazzi a rappresentare il movimento pallavolistico del futuro. Organizzato sin dal 1982 (fino al 1987 riservato solo alle formazioni maschili), il Trofeo delle Regioni – Kinderiadi è la più importante delle competizioni italiane di pallavolo giovanile e ha come obiettivo quello di sviluppare, promuovere e qualificare la pratica del volley sull'intero territorio nazionale. Una preziosa occasione, quindi, per l’allievo bianco-verde Marco Martina che, in questa stagione sportiva, ha partecipato ai tre precedenti collegiali organizzati dal Centro di Qualificazione Fipav puglia e nella stagione agonistica da poco conclusa ha disputato con la maglia della Showy Boys Galatina il campionato di categoria under 16 e under 18 sotto la guida del suo allenatore Gianluca Nuzzo e su convocazione dello stesso tecnico ha debuttato nel campionato nazionale di I° livello Serie C.
www.showyboys.com
giu102019
Con Determina Dirigenziale Sezione Sicurezza del Cittadino, Politiche per le Migrazioni, Antimafia Sociale n. 19 del 04 giugno 2019, la Regione puglia ha ammesso a finanziamento due progetti del Comune di Galatina nell'ambito dell'avviso pubblico "Discrimination Free puglia" per la realizzazione di progetti di contrasto alle discriminazioni.
Nello specifico si tratta del progetto “L.I.F.E.” (Lavoro, Informazione, Formazione e Empowerment) avente ad oggetto interventi in favore di donne vittime di violenza, così come specificato nella Linea A dell’avviso n. 1/2018 PO FESR-FSE puglia 2014-2020, finanziato per un totale di € 150.000, e del progetto “ IN.S.I.EME Saperi Integrati” che andrà a supportare interventi a favore di minori stranieri non accompagnati prossimi alla maggiore età, così come specificato nella Linea B dello stesso avviso, sempre per un importo finanziato di € 150.000.
- Il progetto “L.I.F.E.” (Lavoro, Informazione, Formazione e Empowerment), che vede la partecipazione dell'Associazione Programma Sviluppo, del Centro Antiviolenza Malala dell'Ambito Territoriale Sociale di Galatina e del Comune di Galatina in qualità di Comune capofila dello stesso Ambito, è risultato primo in graduatoria tra quelli ammessi al finanziamento.
Il progetto prevede percorsi formativi rivolti a vittime di violenza di genere per promuovere l'inclusione sociale, la lotta alla povertà e ogni forma di discriminazione. Obiettivo specifico del progetto è favorire l'incremento dell'occupabilità e la partecipazione al mondo del lavoro con interventi di contrasto alle discriminazioni. I percorsi sono finalizzati a formare 18 Tecnici di Cucina attraverso 600 ore complessive di cui 240 di Work - Experience , Stage presso le Aziende Solidali dell'Ambito Territoriale Sociale di Galatina e dei Comuni di Lecce, Galatone, Casarano e Cavallino.
- Il progetto “ IN.S.I.EME Saperi Integrati” è stato presentato dall’ Ente di Formazione KHE e vede il Comune di Galatina come capofila dell'Ambito Territoriale Sociale impegnato in ATS con la Cooperativa sociale Polvere di Stelle, la Società Cooperativa “ATUTTOTENDA” onlus ed il Patronato ACLI quale parte attiva nell’intera realizzazione del progetto.
La finalità generale dell'intervento è quella di migliorare il livello di occupabilità e di qualificare i percorsi di inserimento socio–lavorativo di 18 MSNA presenti nelle strutture dell’Ambito del Comune di Galatina. L’obiettivo specifico è l’inserimento socio –lavorativo dei MSNA, con l'erogazione di una gamma di servizi di politica attiva individualizzata e condivisa, supporto alla valorizzazione e sviluppo delle competenze, attraverso la costruzione di piani di intervento personalizzati.
Le azioni che si andranno a realizzare, anche con il supporto del Servizio Immigrazione dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, saranno mirate alla formazione linguistica, all’alfabetizzazione digitale, all’orientamento finalizzato al supporto e rinforzo delle competenze per la ricerca attiva del lavoro, a work-experience/stage in favore dei MSNA inseriti nel progetto.
Esprime soddisfazione per l'ottimo risultato raggiunto l'Assessore alle Politiche Sociali Dott. Antonio Palumbo, che sottolinea come grazie all’elevata capacità progettuale del personale dell' Ambito Territoriale Sociale di Galatina unitamente agli enti privati che hanno collaborato, si è riusciti ad ottenere un cospicuo finanziamento su due linee di azione differenti che comunque riguardano interventi di contrasto alle discriminazioni.
Servizio Immigrazione - A.T.S. di Galatina
giu172021
Arriva oggi a conclusione una situazione imbrigliata dalla burocrazia che Galatina si trascinava dietro dal lontano 2007. Nonostante le ordinanze sindacali e le sollecitazioni intervenute nel corso degli anni, infatti, non si era arrivati alla soluzione definitiva che doveva necessariamente prevedere lo smantellamento della struttura sempre più fatiscente e pericolosa, oltre che indecorosa Stiamo parlando della stazione di distribuzione carburanti di via XX Settembre, nei pressi della Villetta della Stazione.
Nei mesi scorsi, l'assessore ai Lavori Pubblici Loredana Tundo con il consigliere Vito Albano Tundo, dopo una ulteriore interlocuzione con la curatela fallimentare della società proprietaria e con il supporto fondamentale degli uffici LLPP, hanno sollecitato la rimozione.
Questa mattina la Società puglia Carburanti s.a.s., azienda specializzata nel settore degli impianti di carburanti, ha provveduto allo smontaggio delle strutture esterne ed al ripristino della pavimentazione.
Certo, siamo consapevoli che la villetta ha necessità di una ristrutturazione generale, anche su questo obiettivo L'amministrazione si è già attivata, ma aver dato un po' di dignità e decoro in più al luogo è un passo verso la giusta direzione.
Ufficio stampa Marcello Amante
feb252014
Le liste civiche Galatina in Movimento, novaPolis Galatina, Galatina altra e Movimento per il Rione Italia manifestano, con preoccupazione, tutto il loro sconcerto e imbarazzo.
Sconcerto nel vedere disatteso ogni principio di buona pratica amministrativa quando, il Sindaco Montagna e la sua squadra assessorile, continuano ad operare con piglio autoritario e presuntuoso, ritenendo superflue, se non fastidiose, la trasparenza e la condivisione dei progetti, trattando i galatinesi più da sudditi che da cittadini.
Imbarazzo quando, nel relazionarsi con altre amministrazioni quale quella regionale in “contiguità” politica, sembra che l’Amministrazione galatinese non abbia un normale dialogo istituzionale finendo per assumere posizioni ufficiali discutibili, tali da provocare reazioni ufficiali (vedasi il comunicato dell’Assessore Nicastro apparso nei giorni scorsi sui siti locali e la diatriba dialettica con il Consigliere Regionale Galati)
Preoccupazione, in fine, per i seri danni che la superficialità di questa Amministrazione rischia di far ricadere sulla città anche negli anni a venire.
Contestiamo, altresì, al Sindaco Montagna e ai suoi Assessori il metodo della totale e sistematica NON INFORMAZIONE e DISINFORMAZIONE che sempre più sta caratterizzando il loro operato.
Come si può pensare di mettere in cantiere un’ennesima mastodontica opera, qual è un Centro di Compostaggio da 33.000 t. senza coinvolgere e informare la cittadinanza su benefici o svantaggi?
Esiste uno studio di impatto ambientale che tenga conto, tra gli altri, della mole di autocarri provenienti da altri comuni che quotidianamente lo dovranno raggiungere?
Far nascere tanti dubbi serve solo ad alimentare le polemiche, a dare fiato a chi è contrario a prescindere e fa pensare che questa Amministrazione, ancora una volta, non abbia idee chiare.
Demoralizza constatare, poi, la totale confusione e approssimazione nella gestione complessiva del ciclo dei rifiuti.
Quasi sicuramente per quest’anno non pagheremo la tanto temuta ecotassa solo grazie all’ennesima proroga regionale, che ha abbassato di molto i parametri, ma dal prossimo però a poco varranno i DATI NON CERTIFICATI comunicati dall’Amministrazione e i galatinesi saranno probabilmente costretti a vedere aumentare la già esorbitante bolletta sui rifiuti.
La Regione riconosce ai Comuni virtuosi, con almeno il 40 % di raccolta differenziata certificata, un premio economico che Galatina quest’anno non riceverà, attestatasi ufficialmente al di sotto del 30%.
A tal proposito sei comuni dell’ARO 5, a cui anche Galatina appartiene, stanno programmando per conferire temporaneamente l’umido nel Centro di Compostaggio di Modugno per il recupero risparmiando nei costi e contribuendo con una VERA soluzione ecologica al “problema rifiuti”.
http://www.regione.puglia.it/index.php?page=burp&opz=getfile&file=o-54.htm&anno=xlv&num=20
Il Sindaco Montagna e l’Assessore al ramo che fanno? Pensano d’aspettare il nuovo centro galatinese? O, come oramai ci hanno abituato, si accoderanno con ritardo e affanno?
Domande per le quali i galatinesi attendono risposte chiare, dettagliate ma ancor più realistiche e veritiere, perché alla fine poi, nel passaggio dalle parole ai fatti, a pagare saranno sempre e solo loro.
giu242018
L’allievo della Showy Boys Marco Martina è nella lista dei tredici giocatori che rappresenteranno la puglia alla 35° edizione del Trofeo delle Regioni - Kinderiadi, la più grande manifestazione nazionale di volley giovanile che debutterà in Abruzzo il prossimo 25 giugno. L’ufficialità è arrivata al termine del doppio collegiale che ha visto l’atleta bianco-verde impegnato a Locorotondo in dieci giorni di lunga preparazione fisica e tecnica prima della convocazione e del rompete le righe da parte dello staff del Centro di Qualificazione Regionale.
Un ottimo risultato per Marco Martina, classe 2002, schiacciatore di banda della Showy Boys che da anni svolge un puntuale lavoro in palestra e che prima della convocazione nella rappresentativa pugliese si era già distinto in campo provinciale. Da quattro stagioni il giovane giocatore galatinese prosegue l’attività sotto l’attenta guida del suo allenatore Gianluca Nuzzo e nell’annata da poco conclusa ha partecipato ai campionati di categoria under 16, under 18 e al torneo nazionale di I livello serie C.
Soddisfazione in casa Showy Boys per un risultato che premia l’impegno e soprattutto la grande passione che contraddistingue l’atleta Martina e mette in evidenza la crescita tecnica che l’allievo ha conseguito nel corso di questi anni di preparazione. Un risultato che esalta anche le capacità organizzative dello staff dirigenziale della Showy Boys e dei suoi allenatori che, nel progetto sportivo voluto dalla storica società di Galatina, sono rivolte alla promozione della pallavolo e allo sviluppo e perfezionamento dei suoi allievi.
Le Kinderiadi - Trofeo delle Regioni, che per la prima volta vengono organizzate in Abruzzo, inizieranno lunedì 25 giugno con la cerimonia di apertura dei giochi, per poi concludersi nella mattinata del 30 giugno con le finalissime che assegneranno il titolo sia nel settore maschile che femminile. Nei palasport di Pineto, Montesilvano, Pescara, Francavilla al Mare e Chieti si sfideranno i migliori talenti di ogni regione italiana, coloro che potrebbe divenire i campioni del futuro. Sono ventuno le rappresentative regionali under 16 al maschile e ventuno under 15 al femminile (il Trentino e l’Alto Adige porteranno due distinte selezioni) a contendersi il trofeo più ambito. Le Kinderiadi sono un autentico evento sportivo, come d’altronde dimostrano i numeri: scenderanno in campo 523 atleti che saranno seguiti da 210 componenti degli staff delle varie delegazioni. Numeri da capogiro, a cui va aggiunta la presenza di 16 tecnici dello staff squadre nazionali della Fipav, 71 componenti del settore arbitrale e circa 150 tra dirigenti federali e accompagnatori delle delegazioni, per un totale di circa mille presenze. A loro si aggiungeranno i tanti genitori e tifosi al seguito dei ragazzi per l’intera manifestazione.
www.showyboys.com
gen112011
AEC delegazione Italia Associazione ha interesse ad organizzare, per l’anno 2011, il concorso Fotografico di Beneficenza: “Vecchi e Antichi Mestieri”: Viaggio fra quelli che un tempo erano gli antichi mestieri praticati nel nostro territorio, così ricco di spunti interessanti, di tradizioni e di magiche atmosfere.
Il Concorso Fotografico di Beneficenza è aperto a tutti i fotografi, dilettanti, amatori o professionisti.
Ogni autore dovrà depositare, a partire dal 15 Gennaio 2011 e fino al 28 Febbraio 2011, insieme alla propria opera e alla scheda di iscrizione, la somma di euro 5,00= (cinque,00) che l’Associazione devolverà poi in beneficenza a:
Cuore e Mani Aperte verso chi soffre - Onlus
Iscritta al n. 771/07 del reg. reg. puglia
Sede Leg.: Casa di Accoglienza "S. Caterina Labouré"
Presidio Osp.: "V. Fazzi" - V.le Moscati, 1 - LECCE
Le somme raccolte con l’iscrizione dei partecipanti e di quanti vorranno sostenere il progetto, con adesione all’iniziativa, consentirà di finanziare l’acquisto di una “Bimbulanza”.
Tale progetto, sostenuto dall’Associazione Cuore e mani aperte, nella persona di Don Gianni Mattia, ha come obiettivo quello di sdrammatizzare e di rendere meno traumatico il potenziale viaggio in ambulanza di un bambino attraverso l’acquisto di una ambulanza idonea e attrezzata al trasporto dei bambini.
Le opere ammesse al concorso saranno oggetto di una mostra fotografica che sarà allestita dal 19 Marzo 2011 al 27 Marzo 2011 presso il Centro Commerciale Ipercoop Lecce Mongolfiera di Surbo (Lecce).
Conseguentemente, alla data del 02 Aprile 2011, presso la sala Celestino Contaldo – Palazzo della Cultura “Zeffirino Rizzelli in Galatina (LE), a tutti i partecipanti i cui lavori saranno stati ritenuti idonei al tema in oggetto del medesimo Concorso Fotografico in Beneficenza, nonché precedentemente esposti nella summenzionata mostra permanente, verrà rilasciato pubblicamente un attestato di partecipazione.
Le tre opere ritenute di maggiore pregio saranno comunque premiate.
In tale circostanza, con la presenza delle Autorità locali, verranno pubblicamente consegnati all’Associazione Fondo di Solidarietà Permanente Cuore e Mani Aperte verso chi soffre – Onlus, tutti i fondi raccolti con l’iscrizione al Concorso Fotografico in Beneficenza per il progetto BIMBULANZA.
Il regolamento del concorso, con la scheda di partecipazione è scaricabile sul sito www.tutelare.it
Il Vice Presidente A.E.C. per la Regione puglia
E Presidente A.E.C per la Provincia di Lecce
apr102018
Il Club per l'UNESCO di Galatina, in collaborazione con il Comune di Galatina, intende celebrare la memoria di quei Giovani Galatinesi che il 19 Aprile 1903, ricorrenza e festa del Cristo Risorto, caddero uccisi, vittime della miseria e dello sfruttamento, ma che, allo stesso tempo, con il loro sacrificio, contribuirono al risveglio delle coscienze civili del Salento, e finalmente alla pronuncia di uno dei Primi Contratti di Lavoro tra Contadini ed Agrari.
Il programma dell'evento prevede:
Sabato 14 Aprile 2018, Auditorium Liceo Artistico di Galatina in Via Martinez, 4
Ore 17.30 - Saluti del Sindaco Marcello Amante, dell'Assessore al Turismo Nico Mauro e dell'Assessore alla Cultura Cristina Dettù.
Convegno sui fatti del Cristo Risorto, con la partecipazione di Giancarlo Vallone Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Lecce, di Salvatore Coppola Storico, di Pino Gismundo Segretario Generale CGIL puglia, di Maurizio Nocera Storico, di Valentina Fragassi Segretaria Generale CGIL Lecce, di Ninì De Prezzo Segretario Provinciale SPI Lecce. Modera Salvatore Coluccia, Presidente Club per l'UNESCO di Galatina.
Ore 18.30 - Presentazione del Saggio "Per amore di libertà, I caduti del Cristo Risorto - 19 Aprile 1903" di Giuseppe Serra, Edizioni Club per l'UNESCO di Galatina.
Ore 19.00 - Presentazione dello Spettacolo di Elio Coriano "Galatina 1903, Pane, lavoro e Sangue", con Elio Coriano testo e voce narrante, Stella Grande canto, Vito Aluisi musica e canto.
Domenica 15 Aprile 2018, Piazza San Pietro
Ore 11.30 - Raduno delle Autorità, dei Cittadini e delle Scolaresche in Piazza San Pietro e successivo Corteo in Via Vittorio Emanuele sino a Largo Orologio.
Ore 12.00 - Esecuzione dell'Inno Nazionale ad opera degli Studenti della Scuola Media "G.Pascoli" di Galatina diretti dal Maestro Antonio Mastria, Saluti del Sindaco Dr Marcello Amante e Scopertura della Targa Commemorativa alla Memoria dei Caduti del Cristo Risorto del 19 Aprile 1903.
Evento realizzato con il contributo incondizionato di Istituto Immacolata ASP - Galatina
lug052017
A festa conclusa, continua “ancora per un giorno” il viaggio-racconto sulle tre giornate del 28, 29 e 30 giugno, e il loro “ruolo” differente all’interno dei festeggiamenti, in onore dei SS. patroni Pietro e Paolo, per rimarcare la differenza esistente tra i due Santi nella Città: una differenza mirabilmente sintetizzata nel famoso detto locale Paulu busca e Pietro mangia e nell’appellativo di San Paolo, chiamato lu santu de li forastieri.
l’architettura e gli spazi...in tour: - Chiesa Santi Pietro e Paolo Apostoli - Cappella San Paolo c/o Palazzo Marra Tedesco (già Tondi Vignola) - Casa Museo del Tarantismo - Museo Civico “Pietro Cavoti” opere del maestro Luigi Caiuli “Tarantate” mostra “IL VELENO DELLA DEVOZIONE” a cura di Federica Tornese e Toni Candeloro.
Calendario visite guidate:
07 luglio 2017 >> start 18.00
su prenotazione sarà possibile effettuare il tour guidato i “luoghi” della festa nelle giornate antecedenti il 07 luglio 2017.
info, costi e prenotazioni: T. +39 392 9331521 – E: iat.galatina@gmail.com
#Patronidipuglia #VisitGalatina #WeAreinpuglia
---------------------------------------
prorogata fino al 07 luglio 2017 | GALATINA
“IL VELENO DELLA DEVOZIONE” a cura di Federica Tornese e Toni Candeloro. Opere e documenti sul tarantismo dal ‘500 al ‘900 dalla collezione di Toni Candeloro.
Museo civico “Pietro Cavoti”. Palazzo della Cultura “Zefferino Rizzelli” (già convento dei Domenicani – ex convitto Colonna). Piazza Alighieri, 51. Info: +39 0836 561568
mar172014
In collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, sotto l’egida del Ministero per i Beni, le Attività Culturali e Turismo, e della Regione puglia, Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo, la Rassegna è rivolta non solo al pubblico affezionato, che ha accolto la notizia con grande entusiasmo, bensì a tutti i cittadini e in particolare agli educatori e ai giovani. L’Amministrazione Comunale tutta, consapevole dell’impegno di energie e delle risorse investite in un momento di generale difficoltà, ha inteso assumere un atteggiamento di non rinuncia, riproponendo la “Stagione Teatrale” che a partire dal 1988 e fino alle soglie del 2000 aveva portato in scena al CavallinoBianco indimenticabili opere.
Giovedì 20 marzo,“Una serata veramente orribile” per inaugurare con Carmela Vincenti,attrice brillante e versatile, incontri con il pubblico che si presentano, tra comicità, ironia e satira,occasione di divertimento e improvvisazione, affidata alla bravura di attrici e attori che si sono già cimentati in avventure sceniche difficili su ben altri gloriosi palcoscenici, con grande apprezzamento di critica e di pubblico.
Capa tosta, passionale e generosa, con questi aggettivi si definisce la Vincenti, cresciuta da Mirabella e stimata da Banfi,già conosciuta dal pubblico di Galatina in una esilarante serata della scorsa estate. Intriganti la raffinata esistenza di “nostra signora del crudo”,le feste anni ’60, la vita e le confessioni di una donna che ci racconta il vero nudo e crudo, in Una serata veramente orribile, nel senso buono, cioè assai forte.
Gli altri protagonisti, tutti meridionali, sono Ippolito Chiarello e Egidia Bruno che, appena dopo il recital “6°(sei gradi)” di Giobbe Covatta, con “Oggi Sposi” lui, e con “La mascula” lei,ci regaleranno straordinari momenti, narrando di temi e di stereotipi con stile, passione e riguardo alla saggezza popolare ma fuori da schemi ordinari. Il 3 maggio, “Serata d’onore” (poesia e musica),appuntamento esclusivo con Michele Placido per chiudere un cartellone che ha puntato sulla qualità dell’offerta culturale.
Giobbe Covatta, comico, attore e scrittore di grande successo, deve la sua fama nazionale a Maurizio Costanzo Show, doveinizia la sua carriera fortunata anche nel campo dell’editoria, a partire dal primo libro Parola di Giobbe. Nel 2010 porta in teatro Trenta, uno spettacolo dedicato ai 30 articoli della Dichiarazione universale dei diritti umani. A marzo 2011, in coppia con Enzo Iacchetti a teatro con “Niente progetti per il futuro" una commedia con ben 87 repliche nei teatri di tutta Italia. A gennaio 2012, debutta in 6° (sei gradi). Anche in questo caso il numero ha un forte significato simbolico: rappresenta l’aumento in gradi centigradi della temperatura del nostro pianeta. Covatta, in “6°(sei gradi)” ,attore-autore del testo insieme a Paola Catella, si è divertito a immaginare le stravaganti invenzioni scientifiche, ma anche sociali e politiche, che l’umanità metterà a punto in futuro per far fronte all’emergenza ambientale.Per tutti giovedì 27 marzo un’occasione per sorridere degli “scherzi” del grande comicosul tema della sostenibilità del Pianeta e delle sue popolazioni.
Ippolito Chiarello è unartista eclettico che, spaziando dal teatro al cinema e alla musica,si è cimentato principalmente come attore ma ha praticato anche la strada della regia e della formazione anche in ambito di disagio sociale. Ha lavorato per circa dieci anni con la Compagnia Koreja di Lecce e con altre compagnie pugliesi. Al cinema come attore ha partecipato, tra gli altri, ai film "Italian Sud-Est”, “Galantuomini" e "Fine pena mai”.
Con la sua Compagnia, Nasca Teatri di Terra, ha prodotto, scritto e interpreta da dieci anni con successo lo spettacolo "Oggi Sposi”.
“Oggi Sposi” inreplica a Galatina venerdì 11 aprile è uno spettacolo “leggero”, tra il serio e il comico, un alternarsi ubriacante di sollecitazioni al riso e all’emozione, secondo i canoni del teatro comico musicale. Attraverso la musica, la letteratura, l’improvvisazione e le massime della saggezza popolare l’attore scava “pericolosamente” nei meandri del “rapporto di coppia” raccontando anche della sua stessa vita, con gli amori finiti e quelli mai iniziati.
Egidia Bruno è un altro volto noto a Galatina. Attrice dal dicembre 1990, la sua attività artistica è caratterizzata dalla trasversalità,dal teatro di prosa tradizionale, a quello di narrazione, a quello per ragazzi, dalla televisione al cinema, dalla radio al cabaret. Tutto questo la porta a essere coautrice dei suoi testi: “Io volevo andare in America e invece so' finita in India”, “Non sopporto le rose blu”, sviluppando la corda a lei più congeniale, quella dell'ironia. Dopo il successo di “La mascula” nel 2007 scrive e interpreta lo spettacolo “ANTIGONE 2000 d.C. ‘Na tragggedia!!”. La svolta, quindi, con “ W l'Italia.it... Noi non sapevamo", monologo "serio" sulla “questione meridionale”, rappresentato il 23 novembre 2012 a Galatina nell’ambito della Rassegna Culturale Identità in Dialogo _ guardare la Storia dal Sud, e con il quale vince il premio internazionale "Teatro dell'Inclusione - Teresa Pomodoro" 2012 .
Torna martedì 29 aprile con “La Mascula” scritto e diretto con Enzo Jannacci, per raccontare di un pallone calciato da gambe femminili nel Meridione d'Italia. Si racconta la storia di Rosalbadetta la mascula a cui piace giocare a pallone. La storia di un modo di essere, inconsapevole della sua purezza, e forse per questo ancora più libero. La storia di una libertà che non ha bisogno di provocare.
Michele Placido, attore tra i più carismatici e apprezzati degli ultimi vent'anni, vanta una lunga carriera cinematografica e teatrale, oltre ad una positiva esperienza come autore e regista. In tutti i ruoli interpretati emerge sempre uno spiccato interesse per le problematiche sociali, affrontate con grande sensibilità e coraggio.
L’appuntamento esclusivo a Galatina sabato 3 maggio con “Serata d’onore” è un omaggio al teatro. Passeggiando nella sua vita tra teatro e cinema, Placido farà rivivere magicamente le più classiche poesie d’amore. Alla poesia si alternerà la canzone, lasciando il posto per l'umorismo e le risate.
All’insegna di Il teatro è azione! lacampagna abbonamentiè stataaperta con la presentazione della Rassegna nella conferenza stampa a Palazzo Orsini mercoledì 12 marzo scorso.
È già quindi possibile acquistare la tessera e i biglietti presso il botteghino del Teatro Tartaro ( Corso Principe di Piemonte,n.19 - tel.0836 568653) che sarà aperto dal martedì alla domenica dalle h.19:00 alle h. 22:00.
(comunicato del Servizio Cultura e Comunicazione Città di Galatina)
nov212017
E’ di questi giorni la notizia secondo la quale la Regione puglia sia in procinto di indicare al Governo le aree da ricomprendere nelle costituende Zone Economiche Speciali. Il D.L.91/2017 , cd. Decreto Sud, recentemente entrato in vigore, ha programmato un nuovo piano per favorire la crescita economica nelle aree del Mezzogiorno, e introduce a questo fine due misure principali:
1) la misura denominata Resto al Sud per l’imprenditoria giovanile
2) il nuovo concetto di Zona economica speciale, c.d. ZES, già diff use all'estero, che individua zone del paese collegate ad una area portuale, destinatarie di importanti benefici fiscali e semplificazioni amministrative, che consentano lo sviluppo di imprese già insediate e che si insedieranno, attraendo anche investimenti esteri. Le principali caratteristiche di una ZES sono:
- deve essere istituita all’interno dei confini statali, in una zona geografica chiaramente delimitata e identificata.
- può essere composta anche da aree territoriali non direttamente adiacenti, purché abbiano un nesso economico funzionale
- deve comprendere un’area portuale, collegata alla rete trans europea dei trasporti (TEN- T), con le caratteristiche stabilite dal regolamento (UE) n. 1315/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2013.
I benefici previsti comprendono agevolazioni fiscali e semplificazioni degli adempimenti, sia per le nuove imprese che per quelle già esistenti nella ZES. E' prevista inoltre l’applicazione, in relazione agli investimenti effettuati nella ZES, del credito d’imposta di cui all’articolo 1, commi 98 e seguenti, della legge 2015, commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti, entro il 31dicembre 2020, nel limite massimo, per ciascun progetto d’investimento, di 50 milioni di euro. Il decreto Sud prevede di crearne almeno cinque in altrettante Regioni meridionali (Calabria, Campania, Sicilia, Basilicata e puglia).
La Regione puglia ha già identificato le aree portuali di Bari e Brindisi-Taranto, ricomprendendo, quale collegamento logistico ferroviario, lo scalo merci di Surbo e l’area della relativa ASI di Lecce-Surbo, nonché l’area industriale di Nardò, ove ha sede il noto polo tecnologico. Il passo successivo consisterà nella individuazione delle due aree industriali da ricomprendere nella ZES. Come è noto, il Consorzio dell’Area di Sviluppo Industriale di Lecce, annovera ben sei Agglomerati industriali, e cioè, oltre a quello di Lecce-Surbo, le aree di Gallipoli, Galatina-Soleto, MaglieMelpignano, Nardò-Galatone e Tricase-Specchia-Miggiano, cui si deve aggiungere l’area industriale di Casarano, non consorziata.
Dopo una iniziale attenzione mediatica, l’argomento sembra caduto nel dimenticatoio, dando l’impressione di un ingiustificato disinteresse o viceversa di una irrevocabile decisione già assunta dalle autorità competenti. Il Coordinamento di Forza Italia di Galatina intende esprimere la propria preoccupazione per il rischio che l’area industriale della nostra Città resti esclusa da questa importante occasione di rilancio economico e di sviluppo.
Non possiamo tacere il fatto che una eventuale esclusione della nostra ASI dalla ZES, non solo causerà la perdita dei benefici economici e fiscali per i nostri imprenditori, ma spingerà verso altre aree ricomprese nella ZES, chi vuole investire e fare impresa. Il tutto, con buona pace di ogni buona politica di marketing territoriale e opportunità di sviluppo economico.
Offriamo quindi la nostra voce ed il nostro fattivo impegno e collaborazione all’Amministrazione Comunale di Galatina, per poter insieme perseguire l’interesse della nostra collettività alla conquista di questa significativa opportunità di sviluppo, consci che le legittime contrapposizioni politiche, non debbano essere di ostacolo, quando è in gioco l’interesse comune.
Il Coordinamento Cittadino di Forza Italia
nov152018
Confessiamo che siamo stati a lungo indecisi se rispondere o meno alla lettera del comitato pubblicata online sui network locali il 10/11/2018.
Lo facciamo sollecitati dalle tante attestazioni ricevute sui social, lo facciamo perché notiamo finalmente toni garbati da parte degli interlocutori e non ultimo lo facciamo per dare un contributo di riflessione agli amministratori e alla nostra città.
Cari commercianti, perdonateci, ma in primis vorremmo cercare di farvi comprendere chi sono i soggetti in causa in questa vicenda.
Da una parte ci siete voi, per carità con legittime aspettative, dall'altra parte ci sono i residenti (circa 1300) ed i cittadini galatinesi (circa 27000).
Voi siete persone intelligenti e sicuramente non vi sfugge che in democrazia contano i numeri….
Non dovete offendervi se si afferma che siete un gruppo portatore di interessi privati perché così è e lo sapete benissimo e non potete millantare di essere associazione di categoria di valenza nazionale perché all'interno delle stesse siete netta minoranza.
Comunque sia non fareste un grande salto perché da gruppo passereste a essere definiti corporazione.
Dall'altra parte c’è un interesse collettivo che partendo dai residenti si estende alla città tutta e via via si espande fino alla comunità internazionale vista l’importanza dei beni in questione.
A questo punto il vostro comportamento da aspiranti “padroni del vapore “, permetteteci la semplificazione, è incomprensibile tanto più perché inevitabilmente si ritorce contro voi stessi oltre che a nuocere a tutta la città.
Potete pretendere, e fare mille riunioni con gli amministratori locali, potete organizzare innumerevoli e discutibili manifestazioni, potete forzare la comunicazione sulla carta stampata, ma non potrete mai fermare il “sentire comune”, non potrete mai fermare il progresso civile, non potrete mai fermare il corso della storia.
La vostra è una battaglia anacronistica e velleitaria. E’ come voler fermare il tempo!
L’automobile nei centri storici è unanimemente considerata un disvalore assoluto.
Pretendere di realizzare un “drive in” in piazza San Pietro è un’offesa alla bellezza e alla sacralità del luogo. Crea indicibile imbarazzo per chiunque, locali e visitatori, che abbiano un minimo di rispetto per il patrimonio storico, artistico ed architettonico esistente.
Le avete mai osservate le facce dei turisti in carovana che devono destreggiarsi nel traffico veicolare e ancora peggio, lo sgomento degli ospiti, quando il maleducato di turno strombazza per chiedere strada libera?
Tutto ciò forse si poteva tollerare 20 anni fa, ma non più oggi.
Anche perché, e con questo vorremmo tornare sulla visione del nostro centro antico, moltissimo è cambiato.
Una stima in difetto valuta in oltre 100 i grandi interventi di ristrutturazione ed in circa 200 gli interventi minori effettuati negli ultimi 25 anni nel cuore della città. Qualcosa di enorme, che come detto, ha riportato in vita il 90 per cento dell’intero patrimonio immobiliare privato esistente. Qualcosa che ha comportato ingenti investimenti superiori a 200 milioni di euro, sopportati interamente e senza alcun contributo pubblico dai 1300 attuali residenti dei quali, è bene ricordarlo, numerosi stranieri. Da notare che i residenti non hanno mai rivendicato niente e forse è giunto il momento di cominciare a farlo. Ma questo è un altro discorso che faremo più avanti con i nostri Amministratori.
Un vero miracolo anche dal punto di vista demografico considerato che, in controtendenza rispetto alla maggior parte degli altri comuni, il centro si è ripopolato.
Sono tornati a splendere praticamente tutti i palazzi della città che rappresentano la trama principale dell'agglomerato urbano di riferimento.
Si sono recuperati immobili degradati e fatiscenti, sì è bonificato il tessuto urbano, sono stati curati gli spazi all'aperto, sia quelli pubblici che quelli privati, sono comparse diverse piscine per rendere piacevole il soggiorno dei turisti e dei proprietari. Il centro antico oggi è un luogo di accoglienza molto apprezzato dove sorgono tante dimore storiche adibite a strutture ricettive (Hotel e B&B) e residenze private.
Le loro immagini viaggiano in rete sui più prestigiosi siti del settore promuovendo l'unicità dei luoghi e le tante bellezze di Galatina. Date un’occhiata anche voi. Provate a cliccare su Google Palazzo Nuzzo-Gorgoni o Palazzo Pindaro o Palazzo Congedo o Palazzo Tanza Venturi o Arco Cadura o Corte del Fuoco o Palazzo Mongiò dell’elefante, Palazzo Aloisi, Palazzo Di Lorenzo, Palazzo Cavoti, Palazzo Adriani Sansò ecc. e diteci se avete mai visto niente di simile prima.
A questi interventi privati si sono aggiunti quelli sul patrimonio ecclesiastico di inestimabile valore interamente e splendidamente recuperato; ed infine sono da segnalare i numerosi interventi pubblici effettuati in questi anni sul patrimonio comunale.
Tutto ciò ha permesso a Galatina di rinascere e guadagnarsi l’attenzione e l’ammirazione delle più prestigiose riviste nazionali ed internazionali, le riprese televisive delle tv nazionali ed i commenti lusinghieri ed entusiasti di chi arriva in città. (Vedi Allegato 1)
Il giudizio è unanime: Galatina è una città di rara bellezza, un autentico scrigno di tesori, materiali e immateriali da custodire gelosamente.
Alla luce di quanto innanzi la visione da parte di un gruppo di commercianti che definisce il centro antico morto, abbandonato, nell'oblio, desolante ed inquietante, si commenta da solo.
Dio mio che distanza siderale separa la visione sognatrice di Philippe Daverio che vede Galatina a pieno titolo candidarsi quale capitale di una Europa del futuro che comprende i paesi che si affacciano sul Mediterraneo e quella riduttiva di un gruppo di nostri concittadini commercianti.
Questo d'altro canto, suscita preoccupazione perché manifesta un disagio incredibile che chiarisce e spiega gli assurdi comportamenti ai quali assistiamo.
Di fronte a tale realtà non si può rimanere indifferenti anche perché il disagio è contagioso e fa star male tutti.
Un gruppo di cittadini residenti
In rappresentanza
Dante De Ronzi
Alessio Filieri
Galatina 15/11/2018
Solo per fare un accenno si ricordano:
YOU TUBE Lectio magistralis di Philippe Daverio,
YOU TUBE Riprese televisive di Piero Angela,
YOU TUBE Servizi di BelSalento
YOU TUBE A drive around Galatina
YOU TUBE We are HAPPY from Galatina
YOU TUBE Trek on the Clock: Galatina - Gli Econauti-
YOU TUBE Galatina città d’arte
IFooD.it Galatina l’Assisi del Sud,
THELAZYTROTTER.COM Galatina uno dei più bei posti da visitare nel Salento,
RAI 1 Linea Verde ,
REGIONE puglia Galatina città d'arte entra a far parte delle città ad Economia turistica, SARANATHAN.IT Galatina : la suite del vescovo,
RAI 1 La vita in diretta,
M.LECCESETTE.IT La chiesa più straordinaria d'Italia per Philippe Daverio è Santa BORGHIMAGAZINE.IT Borgo di Galatina, Lecce,
MORETIMETOTRAVEL.COM Discovering Galatina e Little Italian Town With a Lot of Tradition, IBORGHID’ITALIA.COM Galatina,
TRIPADVISOR.COM Basilica di Santa Caterina d'Alessandria,
Rai 2 mezzogiorno in famiglia
ecc. ecc.
lug062014
Antonio Congedo
Consigliere Comunale al Comune di Galatina
Gruppo Consiliare di Rifondazione Comunista
apr172017
CARO RENZI,
temo che quello che si vocifera in giro sia vero. E cioè che nella sua recente visita pastorale alle pecorelle di Bari che si spellavano le mani nell’applaudirla (incluso qualche candidato Sindaco del mio paese), lei abbia solennemente formulato uno dei suoi pensieri inediti più alti, nobili e profondi in merito allo “sviluppo” e, immagino, alle “ricadute occupazionali” da conseguire nel settore turistico pugliese: quello per il quale sarebbe ormai d’uopo qui e ora procedere al copia-incolla del “modello Rimini”.
Chissà cosa ci vede di bello nel “modello Rimini” (scusi il pleonasmo). Forse le migliaia di alberghi che infestano la riviera romagnola ridottisi quasi tutti ad imprese marginali, con notevoli difficoltà economico-finanziarie per via dei costi crescenti e dei ricavi decrescenti (codesta deflazione si registra anche in altissima stagione), e un valore degli immobili che oggi quotano la metà rispetto a quanto non fosse solo qualche anno fa. Forse il calo inesorabile dei turisti stranieri. Forse il dissesto delle banche emilian-romagnole che hanno finanziato questa tracotante e monotona “idea-guida”, e non riusciranno mai a recuperare i capitali prestati.
O forse le discoteche, i luna park, le piscine in riva al mare, gli stabilimenti balneari uno dietro l’altro, i frizzi, i lazzi e le mille altre strutture artificiali false come un centro commerciale schierate alla stessa stregua di un plotone di esecuzione contro l’esercito di habitué, spesso ignaro della propria schiavitù (lo sa benissimo anche lei quanto la civiltà dei consumi dispensi dal pensare con la propria testa e quindi di decidere in autonomia). O forse quella cosa che chiamano mare.
Ebbene, io inorridisco al solo pensiero che il mio Salento si trasformi in maniera strutturale nella bolgia riminese (oddio, in alcuni tratti d’estate qui stiamo riuscendo anche a fare di peggio); e guardi che la mia visione non è soltanto estetica, ma anche civile e politica.
Io penso, caro Renzi, che la mia terra non abbia bisogno di copiare proprio un bel nulla, né da Rimini, né dai grattacieli di Dubai, né dalle Seychelles. Credo anzi che debba continuare, ove possibile - e nonostante i numerosi tentativi di imbastardimento voluto dalle multinazionali, spesso con successo - a rimanere se stessa.
Per quanto mi riguarda, sono certo che il Salento non abbia alcun bisogno di promozioni, semmai di bocciature. E che i lidi privati (con il contorno di parcheggi a pagamento) siano un danno per tutti, tranne che per quei quattro cosiddetti imprenditori, amici degli amici, perennemente con il cappello in mano e con le pezze al culo.
La mia terra non ha bisogno né di resort né di escort, ma di libertà dal profitto; non necessita di turismo diventato degrado, ma di viaggiatori delicati.
E’ ancora convinto che il nostro modello di turismo - come suggerirebbe la sua sicumera - sia quello di andarsi a rinchiudere in un villaggio turistico? Ma davvero lei crede, come facevano i politici degli anni ’80 del secolo scorso (quello dei paninari e del debito pubblico che si metteva a galoppare) che certi ammassi di calcestruzzo e cafonaggine portino ancora oggi ricchezza alla puglia? Non pensa invece che questa maniera rétro di fare economia convenga soltanto a quattro speculatori, ai Briatore di complemento, nonché ai mafiosi la cui mamma sembra essere perennemente incinta?
Io non credo che il vero Salento abbia il bisogno improcrastinabile d’ammalarsi di omogeneità, di riempirsi di “baretti sulla spiaggia” con movida a parcella, di affogare negli aperitivi che fanno tanto tendenza specialmente se shakerati con calca, ressa e fiumana di gente.
Io penso invece che sia giunta l’ora della sveglia, e che dunque i salentini inizino a ribattere colpo su colpo alle corbellerie che lei e suoi megafoni (incluso il quotidianato locale simpaticamente definito “giornalismo”) cercate di inculcarci.
Per fortuna v’è un crescente numero di conterranei che finalmente ha iniziato a lottare per la propria e l’altrui felicità. Sta così man mano denunciando gli imbrattacarte asserviti al potere del cemento; sta ribattendo colpo su colpo agli opinionisti organici al clan delle pale eoliche; sta smascherando gli editori e i loro portaborse refrattari alla verità; sta strenuamente opponendosi alla lobby dei transadriatici tubi del gas (fiore all’occhiello del suo disastroso governo); sta condividendo la lotta alle cosche dell’asfalto di autostrade a doppio senso, anzi senza; sta insorgendo contro le bande armate di trivelle petrolifere; sta sbugiardando giorno dopo giorno la frode della Xylella, nonostante i tromboni provino pervicacemente ad insistere con la solita manfrina dell’“emergenza”; sta iniziando a provare repulsione per i centri commerciali che svuotano i (veri) centri delle città; sta mobilitandosi contro i novelli porti turistici, i comparti edilizi, le aree parcheggio e le zone di depressurizzazione.
E finalmente ha votato NO al referendum su quella pigliata per fessi chiamata “riforma” a lei tanto cara, più per salvare la Costituzione che con la speranza che lei mantenesse la sua parola - alla quale, invero, non ha mai creduto (“Se perdo il referendum lascio la politica”- [sic]).
Il vero Salento è quello in grado di dire di No a molte cose, piuttosto che di Sì a tutto, e s’accontenta del poco che è abbastanza, anzi già troppo.
Il turismo può uccidere, caro lei. Può uccidere un territorio, il suo mare, la sua economia, il suo habitat, la sua identità, come ha già fatto altrove.
Sì, senza dubbio, chi ama il Salento lo difende da persone che la pensano come lei.
Con immutata stima.
Antonio Mellone
set192017
Nella mattinata di lunedì 18 settembre, così come concordato nell’incontro del 9 agosto, il Direttore del Dipartimento delle Politiche della Salute e benessere sociale della Regione puglia, Giancarlo Ruscitti, ha fatto visita al nosocomio galatinese.
Accompagnato dal Direttore sanitario dell’ASL Lecce, Dott. Antonio Sanguedolce, dalla Dott.ssa Antonella Caroli responsabile del servizio strategie e governo dell’assistenza ospedaliera della Regione, dal Sindaco di Galatina Dott. Marcello Amante e sotto la guida del Direttore Sanitario dell’Ospedale di Galatina, Dott. Giuseppe De Maria, il Direttore Ruscitti ha visitato gran parte dei reparti soffermandosi ad ascoltare le istanze di operatori e medici.
Al termine della visita, in un confronto aperto e concreto con il Sindaco Amante, il Dott. Ruscitti, pur confermando l’impostazione regionale che mira ad una rimodulazione dell’offerta sanitaria che possa offrire “qualità” più che quantità, ha assicurato il Sindaco che la Regione non metterà in atto alcun provvedimento che possa in qualche misura limitare la possibilità di cura dei salentini. A tal proposito ha anche assicurato che ogni azione strutturale sarà possibile solo dopo che i lavori dell’Ospedale "Vito Fazzi" saranno completati e che lo stesso offra ampie garanzie di poter assorbire la maggiore utenza che deriverà dalle previste dismissioni.
Ufficio Stampa Marcello Amante
nov162017
E’ buio profondo in casa OLIMPIA S.B.V. e a meno di un’urgente soluzione da adottare, il trend non subirà scostamenti né inversioni di tendenza.
Il divario tecnico con le squadre di fascia medio-bassa è decisamente sfavorevole alla compagine galatinese che, in estate, ha subito un radicale rinnovamento del roster ,non proprio all’altezza della passata stagione.
L’aver smembrato un gruppo compatto ed affiatato ,che in due anni ha conquistato traguardi importanti come la vittoria del campionato di serie C , la coppa puglia e garantito una tranquilla permanenza in serie B , la dice lunga sulle strategie dirigenziali messe in atto .
Con tutto il rispetto per l’organico che mister Stomeo ha avuto in mano con il compito di amalgamare e mettere in sintonia i vari reparti, l’aver mantenuto in squadra i soli Buracci, Guarini e Pierri è stato un azzardo.
Dal punto di vista dei rapporti interpersonali manca, o non è ancora maturato, tra i nuovi arrivati quel feeling che diventa il filo di congiunzione che ottimizza attività professionale e vivere sociale.
L’abbandono poi, per motivi personali, dell’opposto Maracchia è la cartina tornasole di un malessere latente nel gruppo, acuito dalla negatività dei risultati che inchiodano squadra e società alle rispettive responsabilità.
E dire che la trasferta di Potenza, contro una compagine costruita per posizioni di vertice, nel suo primo atto ha illuso tutti : un primo set conquistato per 25 a 18 con un contributo di un Roberti molto falloso , ma soprattutto con una percentuale positiva del 75% in ricezione , che ha messo Calò in condizioni di distribuire al meglio.
Poi la caduta libera per 25-18 e 25-17 nel secondo e terzo set, una minima reazione nel quarto 25-21 e in un ‘ora e cinquanta l’incontro si è chiuso a favore dei lucani.
I dati oggettivi rilevati dagli scout della gara sono scoraggianti nella loro globalità.
Su 116 attacchi portati dagli uomini di Stomeo ,ben 12sono stati i muri subiti, quelli realizzati solo 6 , con una percentuale di punti pari al 34%. Il Potenza ha attaccato 120 palloni , subito 6 muri e realizzato 12 muri punto: la percentuale realizzativa è stata del 44%.
La rotazione più penalizzante è stata la P3 , con Iaccarino e Buracci in prima linea ,che ha causato un -8 pesantissimo, mentre Guarini (6 punti) e Iaccarino (8 punti) hanno fatto segnare la miglior percentuale realizzativa (50%) sul totale degli attacchi serviti.
Migliori realizzatori della gara : nelle file dei padroni di casa l’opposto Roberti con 22 punti e tra i galatinesi il laterale Buracci con 14 punti.
TABELLINO
VIRTUS POTENZA -OLIMPIA S.B.V. GALATINA (18/25, 25/18, 25/17, 25/21)
OLIMPIA S.B.V. GALATINA
GUARINI 6, CORSETTI 4, ROSSETTI 1, IACCARINO 8, APOLLONIO(l), MUCCIONE (n.e.), CALO’ 1, PIERRI(L) , PERSICHINO(n.e.), MASTROPASQUA 8, PETROSINO 5 , BURACCI 14, All. STOMEO Ass. BRAY
GIOCOLERIA VIRTUS POTENZA
DI NUCCI (L), LUPERTO 10,LISTRATOV 6,LAURITA,PARISI 6,STARACE 11,GRIBOV 15,MULIERE,AMODIO(n.e.),ROBERTI 22
All. MARANO
Piero de lorentis
AREA COMUNICAZIONE
OLIMPIA S.B.V. GALATINA
apr092019
Dopo aver ottenuto il riconoscimento di "Città che legge", Galatina si impegna a sottoscrivere il "Patto locale per la lettura".
Obiettivo principale è quello di avviare azioni condivise e orientate all'incremento e alla diffusione della lettura sul nostro territorio, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. L'Amministrazione Comunale avrà il compito di incentivare le adesioni al “Patto locale per la lettura” e a sostenere tutte le azioni e i programmi ad esso coordinati.
Possono aderire al “Patto della lettura della Città di Galatina” gli Istituti d’Istruzione di ogni ordine e grado, le Scuole dell’Infanzia pubbliche e private, gli Istituti, Enti, Associazioni culturali e di volontariato, le Ludoteche, gli Editori, i Librai, i liberi professionisti - quali educatori, psicologi, giornalisti, ecc. – i soggetti del Terzo Settore, gli autori e lettori organizzati in gruppi e/o Associazioni, i cittadini, che dimostrino di aderire ai principi del Patto e che svolgano o vogliano svolgere attività di promozione della lettura coerenti con le finalità nello stesso riportate.
Tutti i firmatari del Patto devono avere a cuore alcuni principi cardine: la conoscenza è un bene comune, il libro e la lettura sono strumenti insostituibili di accesso alla conoscenza e la promozione degli stessi crea una rete territoriale delle professionalità più direttamente coinvolte, rappresentando il fine comune delle Istituzioni pubbliche, della società civile e del mercato.
“Il Patto per la lettura – dice l’Assessore al Polo Bibliomuseale Cristina Dettù - si innesta nel solco di una serie di politiche culturali che questa Amministrazione persegue sin dal primo giorno, in linea con la programmazione strategica della Regione puglia. Dopo aver ottenuto il finanziamento di 2 milioni di euro per la Community Library (i cui lavori partiranno nei prossimi mesi), l’azione di promozione della lettura e delle spazi della biblioteca “Siciliani” rappresenta un punto imprescindibile della politica culturale dell’Amministrazione Amante. E tanto deve essere per una Città come Galatina, ricca di storia, cultura e tradizione. A ciò si aggiunge un fermento culturale che coinvolge le fasce più giovani della popolazione: ne è prova la presenza importante di piccoli, giovani studenti e famiglie all’interno della biblioteca “Siciliani”. Ciò è motivo di orgoglio per tutta la Città, oltre che un servizio essenziale”.
Per aderire basta scaricare e leggere il regolamento:
https://www.comune.galatina.le.it/amministrazione/attivita/avvisi-pubblici/item/avviso-pubblico-per-acquisizione-di-manifestazione-di-interesse-a-sottoscrivere-il-patto-per-la-lettura-della-citta-di-galatina-scadenza-presentazione-domanda-di-adesione-il-30-aprile-2019
Ufficio Stampa Amante
nov062019
Nell’ambito del progetto "Community Sport: Sport Identity and Memory", avrà luogo Domenica 10 Novembre 2019, a partire dalle ore 9.00, l’evento Community Soccer evento che coinvolgerà bambini, ragazzi e famiglie della provincia, attraverso un’azione capillare di sensibilizzazione della comunità alla partecipazione attiva e al benessere sportivo.
Il Comitato Csi Terra d’Otranto, l’associazione Sportiva ASD SECYD Deffo Football School e l’Oratorio Madonna delle Grazie con i partner di progetto, Csi Collepasso, Oasis Terra d’Otranto, Associazione Easy Language Aradeo e la preziosa collaborazione delle Associazioni Virtus Basket Galatina, Accademia di Scherma Lecce sono liete di Invitare la comunità tutta all’evento che si terrà nell’area adiacente l’Oratorio Madonna delle Grazie di Noha.
In programma, tornei di calcio, lezioni open di scherma, fitness, pallacanestro, tennistavolo, attività creative e laboratoriali di storytelling.
Il progetto vincitore del bando di puglia Sportiva, Programma Operativo 2018, Azione 1.2, ideato dal Comitato Territoriale Csi di Terra d’Otranto, giunge al cuore della sua operativà con una programmazione ricca di seminari, corsi di formazione, eventi e incontri partecipativi e di coinvolgimento della comunità locale.
Community Sport è un progetto di inclusione sociale attraverso lo Sport, finalizzato a contrastare fenomeni di disagio e marginalità e, al tempo stesso, di promozione del dialogo intergenerazionale giovani, adulti, anziani, di coinvolgimento di ragazzi con minori opportunità ed è un progetto di rivalutazione delle periferie che inverte le tradizionali dinamiche sociali del nostro Paese.
Community Sport incoraggia lo spostamento dal centro alle periferie, periferie urbane ed esistenziali del nostro territorio attraverso lo SPORT.
ASD SECYD
feb042015
Mi è capitato per caso di imbattermi in un triste racconto. La tristezza però ha avuto ragion d’essere perché, di fatto, si tratta di una storia vera, di persone comuni, come me o voi che state leggendo qui, e di un posto neanche tanto distante da casa nostra. Si tratta di orti fertili inquinati dal ricatto occupazionale, di malattie mortali, di ciminiere che sputano morte, di amministrazioni che si lasciano plagiare da sponsorizzazioni e compromessi politici. Ho deciso di condividerlo perché la similitudine con quello che sta accadendo a Galatina e dintorni (ovviamente Noha compresa), è alquanto inquietante.
I dati dello stato di gravità che interessano soprattutto Galatina, sono riportati dal Quotidiano di puglia di qualche giorno fa, di cui allego il collegamento in rete:
LA MORTE CHE DAL NORD
ARRIVÒ NEL VOSTRO ORTO
La storia del Sud colonizzato che passa da Taranto - I puntata
di Gianluca Coviello
(E’ un giovane collega di Taranto, fra gli organizzatori del sorprendente Primo Maggio jonico promosso dal Comitato Cittadini e lavoratori liberi e pensanti di cui fa parte. Lavorava a Taranto Oggi, l'unico giornale che il responsabile delle relazioni esterne dello stabilimento siderurgico, come risulta dalle intercettazioni telefoniche, “accusava” di non accettare "suggerimenti" e aiuti dall'Ilva sotto forma di campagne pubblicitarie ben retribuite).
Immaginate di avere un orto adiacente alla vostra abitazione. Ipotizzate che un giorno uno sconosciuto bussi alla vostra porta e vi faccia una proposta: una bella ciminiera sul vostro terreno. Vi offre mille euro al mese, il doppio di quanto guadagnate rivendendo le vostre zucchine. Accettate. Nel giro di pochi anni arrivano aziende da lontano, dal nord, e iniziano a costruire la ciminiera. Arriva il progresso. Alcune ditte, sempre "straniere", si occupano di trasportare i materiali di costruzione; altre, poi, a lavoro ultimato, di provvedere al trasporto delle materie prime e del lavoro finito. Ai vostri vicini di casa viene dato solo il compito di cucinare per gli operai e di tenere pulito.
Passa qualche anno e vi accorgete che il vostro nipotino ha spesso la tosse. Ne passa qualcun altro e la zia si ammala. Dopo trent'anni dalla scelta di mettere a disposizione il vostro orto, tutta l'economia del quartiere gira intorno ai piccoli servizi forniti all'azienda (quelli più remunerativi continuano ad essere svolti da ditte del nord). La zia muore di tumore e vi arriva all'orecchio la notizia che anche quelli sull'altro versante della strada non stanno tanto bene.
Iniziate a pensare che la colpa sia della ciminiera e chiamate la proprietà, che non è più lo Stato ma dei privati, per esporre i vostri dubbi. Loro ti ascoltano e poi ti inviano un sacco di dati rassicuranti. Voi non ne capite molto di certe cose ma i nomi degli scienziati che sottoscrivono questi dati sembrano importanti. Parliamo di studi che vengono anche presentati in pubblico con in prima fila tutti i rappresentanti istituzionali. Ne hanno parlato anche in tv. Per stare ancora più sereni, chiamate chi per legge deve controllare i fumi e salvaguardare il territorio. Vi tranquillizzano tutti.
I giornali parlano ogni tanto di queste strane malattie ma riportano anche degli spazi pubblicitari in cui i proprietari della ciminiera dichiarano che hanno investito una marea di soldi per non inquinare (più di un miliardo di euro!). Alcuni giornalisti sostengono il contrario, scrivono che le cose non vanno affatto bene, ma non hanno una buona reputazione, vi dicono che non sono attendibili.
I capi della ciminiera vi convincono che il problema sia tutto nei vostri errati stili di vita. Avranno tanta esperienza per essere arrivati dove sono. Non sapete che sono diventati proprietari di un impero così importante da un giorno all'altro, passando dall'amministrare piccole ferriere a un colosso industriale solo grazie a un regalo dello Stato. Era anche vostra la ciminiera una volta, ma lo ignorate; non sapete che è stata costruita con soldi pubblici, di tutti, e poi regalata per quattro soldi a questi uomini del nord (rientreranno nella spesa sostenuta dopo un anno e mezzo di attività).
Vi fidate di loro: basta sigarette, alcol e cibi grassi.
Passano altri 15 anni. Il piccolo nipotino è oggi un adulto e non ha mai smesso di avere problemi respiratori. Avrebbe voluto studiare ma in città non c'è l'università e non c'erano i soldi per mandarlo altrove. Ha trovato lavoro sulla ciminiera.
Qualche anno dopo di colpo tutto sembra cambiare: le indagini della magistratura dimostrano che i fumi provenienti dal vostro orto procurano la morte. Il padrone della ciminiera scompare, si defila, lascia tutto. A voi resta un giardino incoltivabile perché contaminato e una ciminiera da rimuovere. Non va meglio ai vostri vicini che non dipendevano economicamente, in modo diretto o indiretto, dalla ciminiera. Hanno dovuto abbattere centinaia di animali contaminati del proprio allevamento, in tutto circa 1600 capi (64 bovini solo pochi giorni fa). Altri, per lo stesso motivo, hanno dovuto mandare al macero tonnellate e tonnellate di cozze.
Un giorno però il Governo bussa alla vostra porta. Voi pensate: finalmente si riprenderanno la ciminiera e mi ridaranno il mio orto com'era prima. Ma non va così. Vi dice che la ciminiera deve continuare ad essere operativa. Metteranno dei filtri ma non vi dicono né quando né con quali soldi. Vi parlano di "eco-compatibilità" e voi restate a bocca aperta. Sul momento non date a vedere la vostra perplessità ma, appena restate da soli, correte a cercare quel termine sul vocabolario, senza trovarlo. Poi l'uomo che lo Stato ha messo a capo della ciminiera va dai vostri vicini e dice loro che, nonostante non vengano più pagati da mesi per i loro servizi, quelli esternalizzati (i lavoratori non percepiscono stipendio da otto mesi), DEVONO continuare lo stesso a lavorare.
Intanto dalla ciminiera continua ad uscire fumo nero, anche se un amico vi ha detto che produce milioni di debiti ogni mese, non sviluppa più ricchezza. Nell'orto accanto hanno da tempo realizzato un grosso buco dove buttano qualcosa di giorno e di notte. Una volta sul giornale avevate letto che era stato arrestato il Presidente della Provincia perché voleva autorizzare lo sversamento in quel buco. Una follia. Pochi mesi dopo, però, il Governo aveva approvato quella stessa identica autorizzazione senza che nessuno andò in galera.
Oramai siete anziano e decidete di andare a trovare un vecchio amico fuori città. Anche da lui erano andati a proporre l'installazione della ciminiera nel giardino. Lui disse di no. Oggi ha messo su una piccola produzione di prodotti biologici che esporta al nord ma anche all'estero. I suoi vicini si stanno organizzando per realizzare una piccola industria di trasformazione grazie ai finanziamenti europei.
Tornate a casa malinconico, guardate la vostra ciminiera e gli occhi spenti di chi vive nel vostro quartiere. Proprio come i vostri. Chiudete la porta, avete un po' d'affanno. Poi vi prende quella fitta che ogni tanto si fa viva. Vi siete convinti: domani andrete a farvi controllare. Anzi, ci andrete quando la Asl vi dirà che c'è posto, pagando il ticket. Avete fatto finta di niente per tanto tempo ma ora non potete più nasconderlo: non vi sentite bene neanche voi.
feb182015
Finalmente al via i lavori del PIRU - Piano Integrato Riqualificazione Urbana.
Il centro storico si rigenera con il finanziamento di 2 milioni di euro ottenuti dall'amministrazione Montagna per la rigenerazione del centro urbano.
Grazie alle modifiche apportate dall'assessorato all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici il progetto, originariamente scartato dalla Regione puglia nella versione presentata dall'amministrazione Coluccia, è stato riammesso a finanziamento.
Si è passati da una prima versione che concentrava la maggior parte dei finanziamenti pubblici in superflui interventi nel centro nuovo della Città, ad una versione che giustamente li concentra nella riqualificazione del centro antico e delle sue strade di accesso, incontrando in tal modo il pieno consenso dei tecnici regionali, che avevano bocciato la prima versione, relegandola agli ultimi posti della graduatoria.
Quindi si parte con i lavori sul tratto di Corso Porta Luce che va da Via Galatone a Via D'Enghen, ora interamente finanziati con fondi regionali, che porteranno alla realizzazione di ben 30 parcheggi a spina e di una pista ciclabile funzionale all'accesso nel centro storico da Porta Luce.
Al via anche i lavori di sistemazione degli spazi di accesso al Palazzo della Cultura e dell'area verde ad esso annessa, che sarà riqualificata anche con la collaborazione dell'Università del Salento.
In dirittura di arrivo anche le gare per l'affidamento dei lavori di riparazione del basolato in piazza San Pietro e nelle strade del centro in direzione della Basilica di Santa Caterina.
Grazie all'intervento della nostra Amministrazione il PIRU, da occasione persa, è tornato ad essere un efficace strumento di finanziamento pubblico, con il quale avviare la riqualificazione del nostro prezioso centro antico preservando il bilancio comunale.
Roberta Forte
Assessore Urbanistica
Andrea Coccioli
Assessore Lavori Pubblici
ott032015
Caro sindaco Mimino Montagna,
anche se non sembra….. sono la sottoscritta tua delegata per la frazione di Noha. Premetto subito che… devo evitare di mettere tutti questi…..puntini di sospensione sennò quel saputello nonché…. rompicoglioni di Antonio Mellone mi prende per il….. LOCULO da qui all’eternità!!!!!!!
Non mi è facile, proverò in tutti i modi a ridurli ai minimi termini, questi puntini, anzi ai Mimini termini, hahahahahaha.
Tu sai che io quando mi ci metto faccio le cose con il cuore (anche se il Mellons’ di cui sopra, quando gli prudono le mani, scrive che utilizzo un altro organo posto un po’ più in basso, e che inizia sempre con CU. Ma, sai, lui è fatto così, non è cattivo: è solo che ha il brutto vizio di canzonare il POTERE: e io, modestamente, può). E poi, detto tra noi, quella che lui pensa sia satira (che a me non piace, anzi non mi fa per niente ridere) altro non è che…….tutta pubblicità per me. Tiè!!!!
*
Stavolta cercherò di essere, come dire, alquanto stitica, evitando di produrre le….. sette cartelle (cliniche) dell’altra volta. Come, non ti ricordi più? Dai, quelle di autodifesa dalle accuse (INFONDATE!!!!) da parte della direttrice della scuola di Noha per via della transumanza di due sedie volanti da un plesso ad un complesso scolastico. Non le avessi mai scritte quelle pagine: ancora mi stanno prendendo in giro per via del fatto che, stanca morta com’ero, non mi andò manco di rileggere e quindi correggere qualche piccolissimo, invisibile, IRRILEVANTE….. strafalcione scritto in fretta e furia. A dirla tutta….. pensavo che non leggesse nessuno quella roba lì, tranne te ovviamente (che, come noto, sei di bocca buona, tanto è vero che te ne uscisti con una baggianata delle tue, ché ancora la gente sta ridendo). Poi capitarono nelle mani del nostro amico che si crede uno scrittore (quando non è nemmeno uno scrivente), e…. apriti cielo!!!!
*
Ma bando alle chianche, e veniamo a noi, anzi a Noha. Caro Mimino, voglio dirti sempre in premessa che finché scrive Antonio Mellone non ce ne può fregar de meno: è da anni che scrive (non letto e non ascoltato da nessuno) e figurati poi se noi altri facciamo finta di dargli retta: ma manco per l’anticamera del cervelletto. Ma se si mettono a scriverti lettere aperte anche i ragazzi delle scuole medie siamo fritti, finiti, cassati.
*
Oh, Mimino, ma che figura mi fai fare?????
Mi dice l’uccellino che ci sono in palio da parte della regione puglia ben 17.000.000 di euro (DICO: DI-CI-AS-SE-TT-EM-IL-IO-NI-DI-EU-RO) per raddrizzare i BENI CULTURALI e noi non presentiamo nemmeno un progetto uno per la mia Noha????
E’ vero che potrebbe esserti sfuggito, ma santo cielo, per Noha, nonostante i libri, i convegni, le istanze e gli articoli sui beni culturali, non possiamo non avere uno straccio di disegno da farci finanziare!!!! Dai, sindaco mio, com’è possibile? Non dirmi che per Noha non c’è uno sputo di progetto da presentare, sennò m’incavolo come una iena.
E’ vero anche che è da un bel po’ che non ti fai vivo a Noha.
L’altra sera, per dire, dopo tanti anni di assenza, sei apparso nel centro della frazione per la nostra festa patronale come il Risorto doveva essere apparso a San Tommaso: un sacco di nohani, infatti, non credevano ai propri occhi, e come l’Apostolo incredulo volevano metterti le dita da qualche parte (per esempio negli occhi) per potersene convincere. Però almeno l’altra sera, per una sera, mi hai evitato l’onere di girarmi la processione, come in genere sono costretta a fare, da sola e con tanto di fascia tricolore (UNA FATICACCIA CHE NON TI DICO!!!!).
Te lo chiedo per favore, ogni tanto, e non solo ogni dimissioni di papa, fatti un giro in questa novella Pompei salentina dove tutti i beni culturali comunali, come per esempio la torre dell’orologio ubicata in piazza (non sullu Piezzu!!!!!!!), stanno in piedi tienime ca mo’ casciu.
Caro Mimino, riusciamo magari PRIMA delle prossime elezioni non dico a fare o dire qualcosa di sinistra, seeee, ma almeno qualcosa di meno sinistrato rispetto a quello che abbiamo fatto finora, o meglio non fatto?? Sennò il piccolo scrivano nohano mi combina a dick-dick [che non è il famoso complesso degli anni ’70 – quelli, come ben sai, erano i Dik-Dik - ma il soprannome di una storica famiglia di macellai di Noha, che in italiano suonerebbe più o meno così: “pene-pene”, vabbè te lo dico in indialetto così ci intendiamo meglio: “pica-pica”].
Io vorrei una volta, una soltanto, rispondere NON ad Antonio Mellone [che detto tra noi non è NESSUNO: infatti mi sono ripromessa di non rispondere MAI PIU’ AI SUOI ARTICOLI: SE VUOLE MI FA UN’INTERVISTA con i controcazzi, sennò andasse al diavolo, lui e tutti quelli che gli mettono mi piace su feisbuk!!!!!], ma alla popolazione tutta E CON I FATTI. Perché DANIELA SINDACO RISPONDE CON I FATTI E NON CON LE CHIACCHIERE. E non voglio che nessuno un domani mi possa dire: DA QUALE PURPU VIENE LA PREDICA.
Io sto dando tutta me stessa per Noha, sto addirittura trascurando il mio lavoro (E LA MIA DICHIARAZIONE DEI REDDITI LO CERTIFICA DAL PRIMO FINO ALL’ULTIMO CENTESIMO), sto cercando di portare in alto il nome del mio paese, organizzo da non so più quanti anni i moto-raduni di agosto (vabbè fanno tutto loro, ma io ci metto la faccia), sono presente ad ogni funerale con tanto di manifesto che sembra più grande il mio nome che quello del morto, sto facendo un sacco di altre belle iniziative che per la verità non mi ricordo manco più quali siano, e qual’è il risultato? (cara prof. Daniela Vantaggiato, hai visto che ce l’ho messo l’apostrofo e come sono migliorata da quando vengo a ripetizione da te?) E – dicevo - qual’è il risultato? Quello di essere presa in giro perché a Noha non stiamo facendo nulla? No, Mimino Montagna, a queste condizioni io non ci sto.
Io sono pronta a votarti in Consiglio tutte le schifezze della tua giunta (tipo il Mega-porco commerciale o l’Area Mercatale, e altri scempi simili), però non voglio passare alla storia di Noha solo per un paio di sedie da asporto come le pizze.
A proposito di “Buona Scuola”, nel complesso scolastico di Noha abbiamo un’aula con tante postazioni-computer bellissima, ma (INCREDIBBILE MA VERO) senza linea Internet, e dunque di fatto inutilizzabile da circa un paio d’anni. Come mai? A Noha è vietato connettersi? Non è che quando si parla di BANDA LARGA qui bisogna sempre intendere le solite Bande note alla cronaca nera? Non dirmi, ti prego, che la legge di cui sopra, anche per Noha, si è trasformata nel decretino della “Buona Sòla”?
*
Non voglio dire niente altro per l’amor di Dio sull’allaccio Enel del centro Polivalente. Dico solo che non c’è la faccio più!!!!! Ma lo sai che l’altro giorno – robba de pacci, Mimino – ‘stu benedetto centro si è trovato al buio mentre noi altri eravamo all’oscuro di tutto.
Tra l’altro la sfiga ha voluto che proprio all’indomani ci fosse la Festa dei Lettori (dove doveva partecipare anche ‘stu rompipalle di Antonio Mellone, che invece di chiamarmi al telefono per avvisarmi, si è messo a scrivere il solito articolo sarcastico e così tutti o quasi hanno saputo della cosa…..).
Insomma, Mimino mio, hanno portato via puru dhru stozzu de “contatore di cantiere” che permetteva almeno di accendere le lampadine dei cessi di ‘sto cavolo di centro-periferico (ma, tranquillo, non sufficiente per far funzionare ascensore, aria condizionata, riscaldamento e fotovoltaico). Del resto non saprei più da dove partire e soprattutto dove arrivare con questa via-crucis-tragicomica, con questa telenovela nohan-messicana. Vedi, per favore te lo chiedo, di dare una voce tu a Mr. Coccioli, il nostro assessore ai lavori pubici, affinché in qualche modo ci illumini di incenso.
Su dai, Mimino, (anzi sudai, e molto!) diamoci una mossa e facciamo meno mosse. Ad oggi, mentre ti scrivo, sempre se non sbaglio (ma è difficile che io sbaglio!!!!), l’unica luce che c’è è quella diurna del pozzo luce.
*
Ancora una cosa. Si spendono dei SOLDI PUBBLICI, pare 26.000 euro per l’estate galatinese e altri 16.000 euro per la festa patronale di san Pietro. Va bene tutto, ma perché questo Bancomat (che sarebbe il Comune) funziona solo…… per certe aree geografiche, tipo la capitale galatinese, e non per altre (come Noha, i cui abitanti comunque – SALVO I SOLITI CASI DI EVASIONE FISCALE - pagano le tasse con le stesse percentuali)? Perché, per dire, per la festa di San Pietro, come mi dicono, sono stati stanziati 2.000 euro in più, espropriati paro paro dalla festa di San Michele Arcangelo, sicché il contributo per San Pietro è passato da 14.000 a 16.000 mentre quello per San Michele da 4.000 a 2.000? Al paese mio si dice: quandu lu poveru dè allu riccu lu diavulu sotto li piedi de san Micheli si la ride. E mo’ che cosa possiamo inventarci per buttare un altro po’ di fumo negli occhi dei nohani, soprattutto di quelli – e sono tanti grazie a Dio - che si bevono di tutto e di più, e quindi imperterriti continuano a votarci?
*
Giorni fa, nella seconda fetta di Mellone 2015 (secondo il detto nohano: QUANDU RRIVA LA FICA LU MALONE VE E SE ‘MPICA - e speriamo cu rriva ‘mprima ‘sta benedetta fica), il suddetto Mellone mi ha inviato una lettera (veramente l’ha indirizzata anche agli altri tre moschettieri delegati di Noha, anzi tre mosche – ma figurati se quelli prendono carta e penna e si mettono a rispondere, ma io, Daniela Sindaco sottoscritta, ho una dignità da difendere, mentre loro, cioè gli amici LULO, ANPE, e GICO, non hanno le palle per ribattere - ma come quelle che dico io). Ebbene, dicevo, di loro non m’importa nulla, ma io la risposta vorrei darla, come detto sopra, NON con le lettere (che poi mi vengono come vengono) ma CON I FATTI CONCRETI.
Caro Mimino, penso di essere stata chiara e circoncisa come sempre. Ti dico solo, in conclusione, che se non vi darete una mossa lì a Palazzo Orsini, la sottoscritta Daniela Sindaco sarà costretta a trasformarsi in quattro e quattro otto in una ostinata e implacabile DANIELLA FASTIDIOSA.
E sappi che per estirparla non c’è sega che tenga.
Cordialmente tua e sottoscritta,
avv. Daniela Sindaco
gen292015
Oggi, presso la sede della Regione puglia, é stato effettuato un incontro tecnico tra l'assessore alle politiche giovanili Andrea Coccioli, il dott. Antonio Scrimitore, segretario generale del comune di Galatina e il funzionario regionale responsabile del procedimento. Si é avuto modo di effettuare una verifica congiunta sulla rendicontazione complessiva e sulle risorse per finanziare l'ultima fase del progetto denominato "Bollenti Spiriti". A conclusione dell'incontro i funzionari, preso atto della corretta e regolare impostazione delle procedure, si sono impegnati a erogare ulteriori risorse che saranno tempestivamente trasferite ai comuni partner affinché si possa concludere la fase di gestione prevista dall'intero progetto.
Si é evidenziato il fatto che nessuna risorsa é stata trattenuta indebitamente dal comune capofila. Nelle more del trasferimento del saldo da parte della regione puglia, il comune di Galatina si é impegnato a sbloccare somme residue, circa 29.000,00, attualmente disponibili sul capitolo di spesa e che saranno trasferite ai comuni partner, alla luce della documentazione trasmessa da alcuni comuni. Nei prossimi giorni altri 70.000,00 circa verranno accreditati dalla Regione puglia al comune capofila come saldo del finanziamento.
Per il rispetto delle isituzioni e del ruolo di tutto il Consiglio , ruolo che evidentemente i consiglieri di opposizione non sanno neppure dove e' di casa, risponderemo alla questione posta nella prox seduta del Consiglio comunale, visto che vi e' una interrogazione in merito. Riguardo alla valutazione politica poi non sono io che sono in un apparente torpore. E'tutta o quasi l'opposizione che e'in uno stato di reale( e non apparente) coma profondo irreversibile purtroppo non trattabile piu' neppure terapeuticamente. L'assessore non ha detto bugie : un argomento cosi'complesso tecnicamente necessita di una spiegazione articolata e puntuale. Stiano tranquille le opposizione. Sara' fatto tutto nelle sede opportune.
Sindaco
comune Galatina
Cosimo Montagna
Assessore politiche giovanili
Comune di Galatina
Andrea Coccioli
giu102019
Stagione agonistica ai titoli di coda per la pallavolo galatinese, sponda SBV OLIMPIA, che si lustra gli occhi per il bilancio estremamente positivo di un’annata finita in crescendo. I verdetti finali emessi nei vari campionati, anche nella joint venture sportiva con Olimpia Volley, hanno premiato una programmazione societaria legata ai valori tecnici degli atleti a disposizione, senza imprimere forzate accelerazioni o passi fuori portata.
Messe in archivio tutte le manifestazioni giovanili e promozionali, gli ultimi a staccare la spina per la SBV OLIMPIA GALATINA saranno i ragazzi dei mister Pendenza e De Matteis. Reduci dal raduno coinvolgente del 01 giugno a Lecce, nell’ambito della giornata nazionale “GIOCA VOLLEY S3 IN SICUREZZA” catalizzata da un Lucky Lucchetta spaziale, offriranno l’ultima prestazione dell’anno sportivo nell’omonima festa in programma il 16 Giugno a Maglie.
Poi la concomitante fine dell’anno scolastico sancirà vacanze per tutti.
E no! : si saltava il passo più importante, quello del saluto finale che il presidente Corrado Panico porterà ad atleti, tecnici , tifosi e dirigenti societari.
La tradizionale festa è in calendario per il 21 di giugno sul prato del PalaPanico e ci si augura di avere una massiccia risposta, in termini di presenza, da parte di tutti gli atleti che con frequenza o saltuarietà hanno gareggiato per i colori blu celesti.
Chi ancora invece suda, nell’ambito di un’attività di qualificazione e selezione regionale, sono gli atleti pugliesi Under 16, riuniti in un collegiale a Castellana Grotte ,e le atlete Under 15 a Galatina, sotto la supervisione rispettivamente dei responsabili tecnici Diego Vannicola e Donato Radogna.
La “sei giorni” per le due selezioni rientra nel programma voluto dal centro di formazione regionale, teso a migliorare tecniche e tattiche di gioco dei gruppi, alla ricerca di un affiatamento corale tra gli atleti e facendo emergere le capacità individuali e sociali dei partecipanti.
Preme sottolineare come tra i 18 selezionati a rappresentare l’intera regione puglia vi siano solo due salentini a resistere nella dura selezione, uno dei quali è il centrale Stefano Pepe di S.B.V. GALATINA che con tenacia sgomita e si fa valere nella rappresentativa.
Piero de lorentis
Area Comunicazione
SBV OLIMPIA GALATINA
dic042017
Nell'ambito della strategia SMART IN puglia, Galatina è tra i primi Comuni della Regione ad aggiudicarsi un sostegno finanziario per l'elaborazione di progettazione di qualità, assicurando così la presenza di giovani professionisti al di sotto dei 35 anni nelle procedure di affidamento delle progettazioni.
L'Amministrazione comunale si dimostra in piena linea con la politica regionale in materia di valorizzazione dei beni culturali, sostenuta fortemente dall'Assessore di riferimento, Loredana Capone.
Inoltre, ciò dimostra il costante e attento lavoro di tutta l'Amministrazione, pronta nel partecipare a bandi "a sportello" come questo, a seguito di opportuna valutazione, e nello stesso tempo capace di pensare in grande, con progetti a lungo termine.
Ufficio Stampa Marcello Amante
mar172014
“La storia del Salento e della puglia è stata pure storia dell’Islam. Storia di Arabi, Berberi, Andalusi e Turchi che muovevano pervasi da Allah, anche da Allah: anche allora era tutta una questione di grossi interessi internazionali, che spesso celavano nel pretesto religioso finalità eminentemente politiche ed economiche: far legna in selve boscose, far schiavi in contrade popolose, far razzia in province facoltose…… Non mancarono le occasioni di odorarsi, azzannarsi o leccarsi, fra due società e altrettante fedi. E comunque di confrontarsi, con le armi e con la cultura che ciascuna si portava dietro, nel baule della propria civiltà………..Nel gioco d’equilibrio fra musulmani e cristiani, la lente d’ingrandimento ha mostrato una puglia che ha assorbito non poco dalla civiltà araba, sul piano culturale, storico-artistico, toponomastico e onomastico” (Prof.Vito Bianchi).
5° Incontro per la Serie “Dialogoi Sto Monastiri”, Notizie storiche e culturali intorno alla Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, Giovedì 20 Marzo 2014 alle ore 18,30 presso la Sala di cultura Francescana della Basilica di Santa Caterina d’Alessandria in Piazzetta Orsini, con l’intervento del Prof.Vito Bianchi, Docente di Archeologia presso l’Università degli Studi di Bari, Studioso di Relazioni culturali e religiose fra l’Europa, il Mediterraneo e l’Oriente, Archeologo specialista ed Autore di numerose Pubblicazioni con tipi di De Agostini-Rizzoli, Mondadori, Laterza, Capone, nonché Autore e Conduttore di programmi culturali per Radio Due e Radio Tre Rai.
Dopo i saluti di Frà Rocco Cagnazzo, parroco della Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Galatina Prof.ssa Daniela Vantaggiato, introdurrà i lavori il Presidente del Club UNESCO di Galatina Salvatore Coluccia.
L’evento ideato e promosso dal Club UNESCO di Galatina, in collaborazione con la libreria Fiordilibro, l’Associazione Culturale Il Mandorlo e la Comunità Francescana di Santa Caterina d’Alessandria, ha il Patrocinio del Comune di Galatina, e vuole essere un primo passo del complesso iter necessario per ottenere il riconoscimento UNESCO del complesso di Santa Caterina d’Alessandria come Monumento di Pace e Bene Materiale dell'UNESCO.
Sala della Cultura Francescana, piazzetta Orsini – info 3396845616
nov252019
Di seguito le due interrogazioni:
Oggetto: operatività del Centro di Salute Mentale - Centro Diurno
PREMESSO CHE:
-Con la nota ASL dell’11 Ottobre 2019 era stata stabilita la sospensione temporanea delle attività presso l’attuale sede del Centro di salute Mentale – Centro Diurno sito in via P. Siciliani n.8 e lo spostamento del personale sanitario e degli operatori presso il Centro di Salute Mentale di Nardò;
- La stessa nota stabiliva inoltre che gli operatori esperti assegnati presso il Centro Diurno di Galatina avrebbero svolto la propria attività presso il Centro Diurno di Nardò e/o Lecce;
-La ragione di questo provvedimento risiede nelle perizie effettuate dai vigili del Fuoco che, in una propria nota richiamata dalla stessa ASL, hanno stabilito come la struttura sita in Via Siciliani n.8 risulti priva di autorizzazione antincendio oltre a presentare condizioni non accettabili dal punto di vista della sicurezza, in particolare per quel che riguarda i percorsi di uscita dal primo piano;
-Con una successiva nota ASL del 16 Ottobre 2019 è stato definito il trasferimento temporaneo del CSM presso la sede di Via Roma, ubicata al piano terra della palazzina uffici del P.O. Santa Caterina Novella;
-La palazzina ed i locali dell’Ospedale Santa Caterina Novella che ospitano attualmente il CSM non sono idonei allo svolgimento delle prestazioni necessarie al tipo di assistenza richiesta;
-Questa soluzione tampone dà solo l’illusione di aver risolto il problema e le precarie condizioni in cui si opera non scongiurano del tutto il rischio di un trasferimento definitivo del CSM nella città di Nardò;
-Il Centro Diurno a tutt’oggi è senza sede provocando un continuo spostamento sul territorio da parte degli operatori che sono in attesa di un sede temporanea;
CONSIDERATO CHE
-La sospensione delle attività del CSM di Galatina con conseguente spostamento delle funzioni a quello di Nardò, metterebbe in ginocchio ed umilierebbe ulteriormente la nostra città oltre a negare servizi e assistenza a particolari categorie di pazienti;
-Il CSM di Galatina serve un bacino di utenza di circa 4.000 utenti ed offre, tra le altre cose, visite psichiatriche con ingresso diretto e senza alcun onere relativo al ticket da pagare, rinnovo patenti di guida, idoneità psichica per concorsi, psicoterapia individuale e/o di coppia, idoneità psichica per adozioni internazionali, certificazioni per invalidità;
-Il CSM è anche sede di un Centro Diurno dove circa 20 pazienti frequentano tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 12.30, attività come laboratori di arte, musica, sport con il supporto e l’assistenza di operatori sanitari del settore
tanto premesso si interroga IL SINDACO
-Per sapere se e quali provvedimenti concreti intenderà adottare per evitare di perdere il CSM a vantaggio di Nardò.
************************************************************
Oggetto: riqualificazione Palazzo della Cultura
PREMESSO CHE:
- Il progetto di riqualificazione ed innovazione della Biblioteca presentato dal comune di Galatina è stato finanziato dalla Regione puglia, nell’ambito dell’Asse VI del POR puglia 2014/2020 Azione 6.7, con un importo di 2 milioni di euro;
- Oltre ai lavori di ristrutturazione, funzionalizzazione e fornitura di attrezzature speciali, il finanziamento prevedeva anche la realizzazione di interventi di tutela finalizzati alla catalogazione e digitalizzazione del patrimonio librario della biblioteca e l’avvio di servizi socio-culturali;
- Qualche giorno fa sono iniziati i lavori presso il Palazzo della Cultura;
- Con determina dirigenziale, nell’ambito della digitalizzazione del patrimonio librario, attraverso incarico diretto, il comune di Galatina ha inteso avvalersi del supporto professionale di un esperto esterno in materia con le competenze professionali specialistiche, riconoscendogli, per la progettazione esecutiva, 13.500 euro oltre IVA, corrispondenti ad un totale di 30 giorni lavorativi;
professionali specialistiche, riconoscendogli, per la progettazione esecutiva, 13.500 euro oltre IVA, corrispondenti ad un totale di 30 giorni lavorativi;
CONSIDERATO CHE
- Sin dai tempi della campagna elettorale questa maggioranza ha sempre sostenuto di voler governare la città seguendo i principi della legalità e della trasparenza;
tanto premesso si interroga IL SINDACO
- Per conoscere le mansioni dettagliate che l'operatore economico incaricato dovrà svolgere a giustificazione dell'importo giornaliero;
- Per sapere secondo quale metodo si è determinato il tempo necessario a svolgere le mansioni affidate;
- Per sapere se, il nostro Ente è dotato di Albo fornitori di servizi tecnici per affidamenti "sottosoglia";
- per conoscere, inoltre, se la procedura di individuazione dell'operatore economico prescelto è stata eseguita in forma telematica cosi come previsto dalla legge a far data da gennaio 2019 oppure, se così non fosse, in quale altro modo.
Giuseppe Spoti
Partito Socialista Italiano
dic172015
Non ti puoi distrarre nemmeno per un attimo, o provare ad abbassare la guardia. Nossignore. Quel disastro, altrimenti definito “politica galatinese” (in una parola: antipolitica) zero ne pensa ma in compenso cento ne combina. Un po’ come quei bambini discoli o bizzosi che riescono a sfuggire al controllo dei genitori cacciandosi nei guai.
Ormai la suddetta antipolitica ha bisogno di una badante, non fosse altro che per il cambio del pannolone: il che accade come minimo ogni volta che prova a decidere qualcosa in giunta o in consiglio, e invero anche quando si esibisce al di là delle sedi istituzionali (vale a dire quando la fa di fuori). E non sai mai cosa sia meglio: che decida e dica qualcosa (rischiando di prendere cantonate) ovvero che si astenga e taccia (riuscendo a fare di peggio).
*
Uno degli scherzi di carnevale, anzi una delle palle di Natale che ogni tanto ritorna come il fantasma formaggino della barzelletta è il famigerato mega-porco Pantacom.
Uno pensava che la mega-minchiata del secolo fosse morta e sepolta, essendo ormai diventata articolo d’archeologia (ma soprattutto oggetto di studio della psichiatria, specie nelle versioni “ricadute occupazionali per metro quadro” e “volano per lo sviluppo”), per una serie di motivazioni legate oltretutto all’economia, all’ambiente, alla statistica, alla finanza, alla matematica, alla fisica, alla politica, e soprattutto alla scadenza dei termini previsti dalla Convenzione, e, non ultimo, anche al fatto che la inattiva SRL proponente, al di là delle solite promesse ad aria compressa ma soprattutto fritta, ha già dimostrato di non essere in grado di produrre nemmeno uno straccio di garanzia - motivo per cui ha fatto ricorso al Tar, onde il comune di Galatina ha dovuto pure stanziare un po’ di soldi (3.600,00 euro per la precisione) per la nomina di un avvocato “difensore” esterno all’ente, nonostante in consiglio comunale siedano fior fiori di principi e principesse del foro [chissà che tipo di “foro”: forse il solito buco con tante chiacchiere intorno, ndr].
Ora, fresca fresca di giunta regionale, sì quella capeggiata da Michele Emiliano, c’è la Deliberazione del 16 novembre 2015, n. 2042, pubblicata sul Burp (che non è ma somiglia tanto all’onomatopea di un rutto); delibera, che ovviamente il Comune di Galatina s’è guardato bene dal rispedire politicamente al mittente per manifesta ridicolaggine oltre che per anacronismo conclamato. Nulla. Silenzio stampa. Elettroencefalogramma coincidente con l’asse delle x. Punto. “Roberta, perché non parli?” – direbbe Michelangelo.
*
Se non fosse drammatica, la lettura di questo ennesimo de-cretino regionale farebbe scompisciare dalle risate. Dal testo vergato da chissà quale favolista seriale sembra addirittura che il merda-parco non sia un’enorme colata di cemento e asfalto di decine e decine di ettari, non un alibi della speculazione edilizia, non uno scempio con strade d’accesso, viabilità interna, e parcheggi sine fine dicentes, con tanto di rotatorie di complemento (e te pareva?), non capannoni cubisti stile Auditorium piantato in asso in fondo a viale don Bosco (ma molto più voluminosi - tuttavia “non più alti di 14 metri” ), e, non ultimo, un bel distributore di carburanti. Niente di tutto questo: non sembra nemmeno che stiano per costruire un centro commerciale, ma un bosco, una selva, un vivaio con tanti alberi e verde che al confronto il Parco Nazionale d’Abruzzo e l’Amazzonia messi assieme ci farebbero un baffo. Roba da provocar danni indelebili ai polmoni per iperossiemia.
Nella delibera si parla infatti di “conservazione dei caratteri identitari e delle sistemazioni agrarie tradizionali” (mei cojoni, ndr.), di “corretto inserimento paesaggistico” (sì, come no, correttissimo, ndr.), di “viali alberati” (di cipressi, evidentemente, ndr.), di “ampi spazi di verde” (per favore non esagerate con questo “ampi”, ndr.), di “percezione del profitto [sic] degli orizzonti” (forse volevano dire “profilo”, lapsus freudiano, scusateli, ndr.), di “isole ecologiche” (e pure qualche penisola, ndr.), di “qualificazione ecologica dell’area” (se questa è la qualificazione, chissà quale sarebbe la squalificazione dell’area, ndr.), di “piantumazione di essenze arboree autoctone a basso consumo idrico” (a condizione che non si tratti di ulivi, oleandri, mandorli, ciliegi, mirto, rosmarino e corbezzoli, sennò Silletti sarà costretto a passare con la sua inseparabile sega: dunque più che essenze arboree, assenze, ndr.), e ancora di “riduzione della superficie di intervento di circa 5 ha” (mi voglio rovinare, ndr.), di “notevole abbattimento della CO2” (dai, così non vale: questa è copiata pari pari dal protocollo di Kyoto, ndr.), di “valorizzare la struttura estetico-percettiva dei paesaggi della puglia” (e giacché ci siamo anche della Basilicata: però solo estetico ma soprattutto percettiva, ndr.), di “sistemi di raccolta e riutilizzo della acque meteoriche” (i classici risultati del meteorismo, ndr.), e altre amenità del genere. Sembra un progetto di rimboschimento del Salento redatto dal “Forum Ambiente e Salute”.
Quasi quasi un giorno di questi mi metto finalmente a vergare un bell’articolo a favore di questo benedetto mega-porco.
Non mi sarei mai aspettato, alla mia età, di dover cambiare sponda.
Antonio Mellone
apr052016
Il 07 aprile 2016 il palcoscenico del rinnovato Teatro Cavallino Bianco di Galatina, si fa ‘cattedra’ ed accoglie i giornalisti Ernesto Assante e Gino Castaldo per una delle loro fortunatissime LEZIONI DI ROCK, un format che i due portano avanti già da tempo per raccontare importanti pagine di storia della musica.
Nel 1969 i Beatles tornavano in studio per l’ultima volta, per registrare quello che in molti considerano il loro capolavoro assoluto, “Abbey Road”. La band era già virtualmente finita, le liti tra i quattro erano arrivate al punto di rottura, eppure la bellezza, la ricchezza, la complessità, l’emozione di Abbey Road mostrano una band al suo assoluto apice creativo. I due giornalisti di Repubblica e Radio Capital, vi accompagneranno nel cuore di Londra, per attraversare insieme quelle strisce pedonali che sono diventate un monumento per ogni appassionato del rock.
LEZIONI DI ROCK - The Beatles: Abbey Road, è inserito nel programma della stagione di prosa 2016 organizzata dalla Città di Galatina in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese (TPP) e con il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) e della Regione puglia - Assessorato all’Industria Turistica e Culturale.
Prezzo del biglietto per lo spettacolo: 10,00€
Orario della rappresentazione: porta ore 20:30 / sipario ore 21:00
Vendita dei biglietti: Il servizio di vendita degli abbonamenti e dei biglietti è disponibile presso l’Ufficio IAT (via Vittorio Emanuele II, 35 – Torre dell’Orologio) tutti i giorni dalle 09:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:00. Il botteghino del Teatro Cavallino Bianco sarà aperto solo il giorno degli spettacoli dalle ore 19:00. Per informazioni: tel. 0836.569984 – cell. 392.9331521 – iat.galatina@gmail.com
set252021
Lunedi 27 settembre, alle ore 21:00, a Soleto, in Largo Osanna, andrà in scena il quarto appuntamento della XXI edizione de I Concerti del Chiostro, la stagione concertistica finanziata dalla Regione puglia e che vede la collaborazione dei Comuni di Galatina e Soleto.
Protagonista della serata, il pianista Danilo Rea.
Dopo i primi tre appuntamenti di Galatina, con Musica Nuda, Ilia Kim ed il duo Sella Canino - sold out in tutte le occasioni - ed una serie di riscontri positivi da parte del pubblico presente, I Concerti del Chiostro, diretti dal Maestro Luigi Fracasso, fanno tappa a Soleto, dopo un primo rinvio a causa del maltempo.
Danilo Rea è vicentino di nascita ma romano d’adozione. Nella sua lunga esperienza nella Capitale, Rea si forma, sperimenta nuove tecniche musicali e, nel frattempo, si fa strada nell’ambiente del jazz, fino a suonare con alcuni tra i più grandi solisti statunitensi: da Chet Baker a Lee Konitz, per passare da John Scofield e Joe Lovano.
Anche in Italia, vanta numerose collaborazioni di prestigio, con artisti del calibro di Claudio Baglioni, Pino Daniele, che un giorno gli dice: “Sei il primo musicista nato a nord di Napoli con il quale collaboro”.
Da anni, Danilo Rea ha allargato il suo repertorio, con risultati straordinari, ad arie di melodrammi, pagine di musica classica, il rock dei Rolling Stones e Beatles, la canzone d’autore, da Fabrizio De André a Mina.
Danilo Rea è un artista equilibrista, un esperto della musica jazz, che riesce perfettamente a bilanciare il pop e il rock, così come la musica classica e perfino la lirica.
Il direttore artistico de I Concerti del Chiostro, il Maestro Luigi Fracasso, commenta cosi l’arrivo di Danilo Rea: “È con grande gioia che ospitiamo a Soleto Danilo Rea. Il poliedrico pianista jazz rientra ampiamente nel progetto de "I Concerti del Chiostro" di portare la Grande Musica, intesa come Buona Musica, tra la gente.
Sono felice, anche, - prosegue Fracasso - di constatare il consenso di pubblico che i nostri concerti stanno riscuotendo in questa edizione. Questo gratifica tutti gli sforzi di chi crede e si spende per il nostro festival”.
L’ingresso al concerto è gratuito ed è riservato ai possessori di Green Pass o di un tampone negativo effettuato con un massimo di 48 ore dall’inizio dell’evento.
Restano gli ultimi posti disponibili, prenotabili all’interno del sito iconcertidelchiostro.it
Sara Romano
Ufficio Stampa - I concerti del Chiostro
nov232019
Ordinanza Sindacale n.119/2019
OGGETTO: ALLERTA METEO ARANCIONE PER RISCHIO IDROGEOLOGICO PER TEMPORALI E VENTO PREVISTA PER LA GIORNATA DI DOMENICA 24 NOVEMBRE 2019. PROVVEDIMENTI PER LA PUBBLICA INCOLUMITÀ’. ANNULLAMENTO MANIFESTAZIONI IN PROGRAMMA. DIVIETO DI ACCESSO E STAZIONAMENTO NEI PARCHI E LUOGHI PUBBLICI NON RECITANTI.
IL SINDACO
Premesso che:
Considerato che per motivi legati alla pubblica incolumità è opportuno:
Ravvisata pertanto la necessità di provvedere a quanto sopra riportato per le motivazioni esposte;
Visti l’art. 50 e 1’ art. 54 della Legge 267/2000 - Testo Unico degli Enti Locali - che assegna al
Sindaco l’esercizio delle funzioni attribuitegli quale Autorità locale nelle materie previste da
specifiche disposizioni di legge;
ORDINA
Per la giornata di DOMENICA 24 NOVEMBRE 2019:
Polizia Municipale Galatina
ott032015
Entro il 2016, la regione puglia sarà una delle più avanzate realtà italiane con soluzioni tecnologiche di nuova generazione grazie alla connettività conbanda ultralarga che sarà realizzata con la posa di nuove infrastrutture in fibra ottica in 148 comuni, oltre i Capoluogo di provincia già coperti dal servizio, per favorire il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea.
Grazie a questo importante progetto, l’88% del territorio regionale sarà raggiunto dalla rete NGAN (Next Generation Access Network) ad altissime prestazioni.
La diffusione estesa della Banda Ultralarga sul territorio regionale permette e migliora l’erogazione di servizi on-line per i cittadini e le imprese, la diffusione dell’informazione, la condivisione ed accessibilità del patrimonio regionale, l'inclusione dei cittadini nella vita amministrativa regionale, l’adozione di nuove tecnologie a supporto dell’innovazione e del cambiamento nel campo sociale, sanitario ed economico.
Finalmente a seguito di questo importante investimento effettuato dalla Regione puglia, si potrà nell’immediato futuro avere la possibilità di collegarsi alla rete internet a velocità elevate.
L’infrastruttura BUL raggiungerà 148 Comuni pugliesi,
Proprio in questi giorni anche GALATINA è interessata ai lavori di posa della fibra ottica che permetteranno di cablare la Città e renderla Smart.
Questo progetto sarà completato entro giugno 2016.
Cordiali Saluti
Andrea Coccioli