Di Fabrizio Vincenti (del 07/01/2022 @ 18:59:29, in Comunicato Stampa, linkato 1319 volte)

Qualcuno, giorni fa, ha asserito che studiare la storia non serve a nulla.

Costui o è totalmente deficiente, o è maledettamente furbo. La storia la si studia poiché è una delle più efficaci maestre di vita che l’uomo ha a disposizione. Vi porto un esempio.

Nel 480 a.C. l’Impero Persiano stava per invadere la Grecia. Serse aveva un grosso esercito e una potente flotta.

Il greco Temistocle ebbe un’idea: bloccare l’avanzata dell’esercito persiano alle Termopili, una località dove esisteva uno stretto passaggio costiero, una sorte di passaggio quasi obbligato tra l’antica Locride e la Tessaglia. Lì il re di Sparta Leonida insieme ad altri 299 valorosi soldati, si schierò a difesa della via d’accesso e rallentò l’avanzata dei persiani.

Trecento uomini fermarono per giorni e giorni migliaia di persiani alle Termopili, rallentando la loro avanzata. Dopo una estenuante lotta, i trecento furono sconfitti e Serse invase la Grecia, entrando ad Atene. Ma questa storia non finisce qui poiché la flotta greca, verso la fine del 480 a.C., sconfisse gli invasori persiani nella battaglia di Salamina, costringendo Serse e ciò che era rimasto del suo esercito e della sua flotta alla ritirata.

Qualcuno potrebbe pensare che il sacrificio di quei trecento uomini, tra i quali c’era lo stesso re di Sparta Leonida, non sia servito a niente. Non è così. Il perché sta nel fatto che è grazie a quei trecento che oggi abbiamo capito che un gruppo di uomini coraggiosi e determinati può tenere a bada l’avanzata di forze molto superiori ed ostili, forze mosse soltanto da interessi e prive di nobili valori. Forse è per l’esempio dato dalla determinazione di quei trecento che infine l’esercito greco riuscì a sconfiggere quello persiano.

La situazione attuale non può che rimandarmi a quell’episodio. Dopo circa duemilacinquecento anni io vedo un certo parallelismo.

Delle forze ostili mosse solo da interessi e prive di qualsiasi nobile principio etico stanno per invadere la “nostra Grecia” e stanno per entrare nella “nostra Atene”, razziandola. Eppure anche qui ci sono le Termopili, uno strettissimo passaggio difeso da gente coraggiosa e determinata, alla quale è stato tolto tutto, dal lavoro allo stipendio, dal diritto allo studio a quello di muoversi liberamente, ma che ha deciso che quel passaggio va difeso al costo della vita perché quei trecento sanno che ad Atene ci sono le loro mogli ed i loro figli che devono essere difesi. Infatti, semmai dovessero cedere alle Termopili, Atene cadrà nelle mani del nemico. 

 
Di Redazione (del 08/01/2022 @ 14:19:20, in Comunicato Stampa, linkato 800 volte)

Come diceva un vecchio statista, ora scomparso: “ A pensarci male quasi sempre s’indovina”. Una massima sempre attuale alla quale non sfuggono in tanti.

La fine dell’anno appena trascorso è stato animato dal febbrile lavoro, che ha bloccato nella giornate prefestive il traffico cittadino e suscitato le sacrosante proteste di tanti cittadini, per “toppezzare” o rifare parte del manto stradale di alcune strade di Galatina, Collemeto e Noha.

Alcune mesi fa, quando venne pubblicata la delibera dei futuri lavori, non pochi furono coloro che avrebbero voluto conoscere i motivi della scelta delle strade da rigenerare. In tanti si chiedevano se l’individuazione fosse libera da condizionamenti o favoritismi, da personalismi, od altro. Qualcuno si spinse a ricordare fatti accaduti nel passato remoto, allorquando ad essere favoriti erano amici degli amici, compagni di banco o di gioventù, amanti segrete, anzi segretissime. Altre strade, infatti, avevano bisogno di interventi urgenti: nella foto Via Giovanni XIII, nei pressi della Parrocchia San Sebastiano.

Per rinfrescarsi la memoria è bene ripassare l’elenco delle strade: Via Monte Rosa, Via Papadia, Via Novara, Via Petrarca, Via Spoleto, Via Macerata, Via Lucca, Via Metauro, Via Martiri d’Otranto, Via De Ferraris, Via Montebianco, Via Vernaleone, Arco Nachi, Via Emilia, Via Giulia, Via Monte Cassino, Via Cafaro, Via Galluccio, Via Guidano (Galatina), Via Rimini,  Piazza Italia, Via Padova, Via Fiume, Via Rovigo (Collemeto), Via Benedetto Croce, Via Agrigento, Via P.pe Umberto, Via Maddalena, Via Aradeo, Via Tiziano (Noha). Facendo mente locale si possono trarre gradevoli sorprese.

 
Di Redazione (del 08/01/2022 @ 14:33:38, in Comunicato Stampa, linkato 555 volte)

Per il secondo anno consecutivo la Città di Galatina ottiene un finanziamento di  9.204 euro da parte del Ministero della Cultura destinato al sostegno del libro e della filiera dell’editoria.

Soddisfatti e felici per l’ulteriore finanziamento che arricchisce la nostra Biblioteca comunale di altri volumi al servizio della comunità, mi ritrovo tuttavia a smentire notizie infondate e tendenziose che non corrispondono alla verità dei fatti.

Ed è tutto indicato nella determinata a contrarre, pubblicata sull’albo pretorio e che la consigliera Carrozzini, nel ruolo istituzionale che riveste, non avrebbe difficoltà nel reperire e leggere. Come successo per il primo finanziamento e per garantire la maggiore trasparenza, la Città di Galatina, in particolare l’ufficio cultura – polo bibliomuseale, pubblicava un avviso esplorativo atto a reperire tutte le manifestazioni di interesse da parte di librerie che si rendono disponibili alla vendita di volumi che l’Ente potrebbe acquistare tramite il finanziamento ministeriale ottenuto. All’avviso partecipano n. 4 librerie della Provincia di Lecce e con rammarico e dispiacere abbiamo verificato che tra queste non compariva alcuna di Galatina, come invece accaduto nell’avviso precedente, relativo al primo finanziamento.

Qualsiasi altra manifestazione di interesse inviata tramite pec, prima della pubblicazione dell’avviso, non può essere tenuta in debita considerazione in virtù della pubblicazione dell’avviso esplorativo come nel caso in questione, proprio al fine di garantire la parità di trattamento e, quindi, anche la trasparenza tra gli operatori commerciali.

 
Di Antonio Mellone (del 08/01/2022 @ 15:36:59, in NohaBlog, linkato 1112 volte)

A commento della prima immagine, pubblicata qualche anno fa su questo stesso schermo, un’amica scriveva tra le altre cose: “Lo scultore pare egli stesso una scultura e la sua opera di sabbia una sua proiezione, anche nella fragilità: un’opera di grande bellezza ma già predestinata a vita breve”.

Consapevolmente o meno, la mia amica in maniera lapidaria e granitica aveva vergato l’epitaffio di Gino Tarantino, nohano e artista enciclopedico, che oggi di 15 anni fa s’era congedato dal piattume (anche senza i) di questo mondo. Aveva 53 anni.

Per chi non lo avesse conosciuto e per chi non lo sapesse ancora, Gino era l’esponente di un’avanguardia che aveva fatto non solo dell’opera figurativa o plastica, delle performance teatrali o dell’architettura, della sperimentazione audiovisiva o del linguaggio, ma anche della sua stessa vita e delle sue mille a volte inedite relazioni un’opera d’arte.

Tutto quello che toccava diventava claritas, integritas et proportio, fosse anche, come in questo caso, un pugno di sabbia. Non potevi sottrarti alle sue provocazioni, ti inchiodava alle tue responsabilità come i suoi enormi poster sul muro, mentre i dogmi ancestrali rischiavano di caderti sui piedi.

Chissà cosa avrebbe detto oggi nel bel mezzo della fiction distopica nella quale ci siamo andati a cacciare se non tutti, quasi. Probabilmente, novello Picasso, ci avrebbe rappresentati in una sua personale Guernica.

Certo canonizzare uno fuori dai canoni, vale a dire un anarchico come Gino Tarantino, potrebbe apparire come una forma topica di antitesi: ma, si sa, a volte i monumenti occorrono più a una storia comunitaria che a quella personale, molto di più a una geografia che all’agiografia del personaggio.   

Credo dunque che sia arrivato il momento d’intestare quanto meno una piazza o una strada di Noha a questo suo figlio. E dovremmo farlo non per lui, che al solo pensiero scoppierebbe in una fragorosa risata, ma per noi altri, troppo di frequente contagiati dal virus infettivo e molesto di una smemoratezza che ci ha viepiù ridotti a mere figure di sabbia. 

Antonio Mellone

Note: alcune immagini sono tratte dal profilo fb dell’artista. Si ringrazia l’anonimo autore.

 

È stato approvato ieri, 11 gennaio, in giunta il progetto di ammodernamento, sistemazione, manutenzione straordinaria e messa in sicurezza delle strade di Contrada Guidano, Galatina e Noha.

Intervento reso possibile dal programma regionale straordinario “Strada per Strada” dell’importo complessivo di € 554.851,39, destinando di queste risorse € 258.000,00 al rifacimento delle strade e la differenza all’intervento di sistemazione di Piazza Alighieri.

La scelta dell’Amministrazione è stata quella di programmare, fin dal primo giorno del suo insediamento, degli interventi che eliminassero il pericolo in tutto il territorio comunale, dando la precedenza alle strade con il manto maggiormente ammalorato.

Con questo intervento si è voluto concentrare la maggior parte delle risorse in Contrada Guidano, intervenendo sulle strade più grandi della zona:

 
Di Redazione (del 13/01/2022 @ 19:02:16, in Comunicato Stampa, linkato 510 volte)

Un intero fine settimana dedicato all’orientamento presso l’Istituto Tecnico-Professionale di Galatina: le due sedi della scuola saranno, infatti, aperte alle visite nei giorni di sabato 15 gennaio (16:00-19:00) e domenica 16 gennaio (09:00-12:00).

Si tratta di un’occasione importante per conoscere meglio l’offerta formativa ed i docenti, fare esperienza nei laboratori scientifici e multimediali, visitare i vari ambienti e gli impianti sportivi dell’Istituto.

Nel corso delle giornate di orientamento, inoltre, sarà possibile effettuare l’iscrizione on-line per l’a.s. 2022-2023.

 

Nei giorni scorsi, la Direzione Generale dell’ASL Lecce ha emanato una nuova nota circa il rafforzamento delle misure organizzative per la gestione dell’attuale fase pandemica.

In particolare, per il Pronto Soccorso del P.O. “Santa Caterina Novella” di Galatina sono sospese tutte le attività NO COVID. Di conseguenza, il punto di prima accoglienza galatinese si occuperà esclusivamente dei pazienti COVID, sospetti e confermati.

Prendiamo atto della strada intrapresa dalla Direzione Generale, ma chiediamo rassicurazioni, affinché il polo di Galatina sia trattato a tutti gli effetti come un ospedale Covid. Per questo, chiediamo con convinzione che l’attività per contrastare la pandemia venga supportata dagli strumenti adeguati.

Riteniamo che non possa esistere un ospedale Covid a Galatina, senza la disponibilità di una terapia sub intensiva, senza un reparto di cardiologia e di pneumologia, questi ultimi due già presenti nel nostro presidio e incautamente soppressi a suo tempo.

Per questo motivo, al fine di dare maggiore sicurezza ai percorsi clinici e terapeutici,  

 
Di Redazione (del 18/01/2022 @ 08:20:56, in Comunicato Stampa, linkato 497 volte)

Ad un vecchio sindacalista come me (qualcuno, direbbe ironicamente, superato), allorquando le gare di appalto si vincono grazie ad un forte ribasso, si arriccia il naso. Sono stato, da sempre, contrario ad affidare lavori con sconti altissimi, e spiego il perché.

Per rispettare tempi e modalità di esecuzione dei lavori appaltati, quando si rinuncia a importanti somme, le scappatoie sono due: o si risparmia sulla qualità di esecuzione o si taglia il costo del lavoro. Tralascio i commenti sulla prima, sarà compito degli organi di controllo, mi soffermo sugli aspetti negativi della seconda.

Tagliare il costo del lavoro, come tutti ormai sanno, significa: mancato rispetto dei contratti nazionali di lavoro (CNL), con l’uso dei cosiddetti “contratti pirata”, stipulati da sindacati di “comodo” poco rappresentativi, cancellazione di diritti elementari (ferie, straordinari, permessi, malattie, ecc.), assunzione di lavoratori in grigio o in nero, di disoccupati che usufruiscono di benefici economici pubblici, percettori del reddito di cittadinanza o di dignità, risparmio sulle norme di sicurezza. Le cronache quotidiane ci danno la misura di quello che  accade.

Sono queste le considerazioni che ho tratto, leggendo la Determinazione n. 2229 del 28.12.2021 del nostro Comune, con la quale si affidano i lavori di “Potatura e messa in sicurezza di alberature di Galatina e Frazioni”.

La ditta è risultata vincitrice (questo il motivo dell’arricciamento nasale) grazie a un ribasso del 35 per cento: un risparmio per le casse comunali di ben 18.991,75 euro (lo stipendio annuale di un lavoratore metalmeccanico), su un totale di 54.262,14, a tanto ammontava la somma preventivata dagli uffici.

Sono certo che la ditta in questione, pur avendo proposto un ribasso così alto,  non è certamente da annoverare tra quelle per le quali ho manifestato la mia contrarietà. I lavori saranno, certamente, eseguiti nel rispetto rigoroso del capitolato d‘appalto, i lavoratori trattati con regolarità, con assunzioni altrettanto regolari, nel rispetto di tutte le norme contrattuali e di sicurezza del lavoro. Da sindacalista navigata, com’è l’Assessora ai Lavori Pubblici, vigilerà perché ciò accada, ma è bene che Il tecnico proposto a seguire la procedura verifichi la correttezza di esecuzione.

Infine. Sono debitore, sempre nei confronti dell’Assessora, di una risposta. Nel coacervo di documenti pubblicati sul portale “TUTTO GARE”, in relazione al rifacimento di alcune strade, tra queste Via Guidano, mi era sfuggita la “Messa in quota di pozzetti, chiusini e caditoie”. Nel prendere atto, mi riprometto per il futuro di navigare con maggiore attenzione. Ma, devo invitare l’Assessora, che eventualmente non conosce a sufficienza la situazione delle strade della nostra Città, di fare un giro attento e noterà che in tante, con i lavori precedenti di messa in sicurezza del manto stradale, non si è provveduto a “mettere in quota” tombini e avvallamenti.

Ninì De Prezzo

 
Di Redazione (del 19/01/2022 @ 19:57:56, in Comunicato Stampa, linkato 756 volte)

L’intervento, dal costo di circa € 120.000,00, è stato realizzato dall’amministrazione del Sindaco Marcello Amante interamente con fondi regionali partecipando all’avviso regionale per la realizzazione di un sistema integrato di sicurezza.

L’impianto di videosorveglianza cittadino oggi comprende poco meno di 50 punti di rilevamento, sia con telecamere di contesto che di osservazione, dislocati su punti strategici di tutto il territorio comunale, con una supervisione integrata tra la Polizia Municipale e la Polizia di Stato.

“Con questo intervento abbiamo voluto monitorare punti sensibili e di maggior interesse generale, tra gli altri e il quartiere fieristico, i Cimiteri di Galatina, Noha e Collemeto e Piazza XXIV Maggio a Noha dove è allocata la “Trozza”– dichiara il Sindaco Marcello Amante – ma anche zone a tutela della sicurezza dei galatinesi come Piazza Vecchia e Piazza Arcudi nel centro storico a Galatina e Largo via Sassari a Collemeto per il quale si è dovuto installare un ponte radio, vista la notevole distanza dal centro stella della centrale operativa”.

 

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