Di Albino Campa (del 30/03/2011 @ 09:56:59, in Un'altra chiesa, linkato 3307 volte)

Il papa ha scritto al presidente della Repubblica in occasione dell’Unità d’Italia che è disertata dai Leghisti che, come si sa, quanto ad ignoranza non sono secondi a nessuno. Pensate che in Lombardia la scelta è stata fatta da Bossi Trota che dall’alto della sua esperienza e cultura si stacca dall’Italia e dall’inno nazionale per trovare la sua identità cioè il nulla.

In compenso il papa dice che il merito se l’Italia è una nazione lo si deve alla religione cattolica che ha creato, bla bla, bla bla. Sarà! Sta di fatto che Pio IX scomunicò Vittorio Emanuele II e Cavour e tutti gli altri implicati nella fine temporale del papato.  Il contributo della religione cattolica all’unità d’Italia fu tale che il 30 gennaio 1868 Pio IX impose ai cattolici il «non expedit», cioè la proibizione di partecipare alla vita politica della nazione nascente. Il divieto di fatto cessò con Pio X nel 1913 con il «patto Gentiloni», ma ufficialmente fu abrogata da un papa genovese, Benedetto XV, solo nel 1919. Per 51 anni i cattolici furono per imposizione vaticana assenti dalla vita politica; per 20 anni almeno la gerarchia cattolica fornicò con il duce e il fascismo. La somma fa 71 anni, cioè metà quasi di 150 anni. Mi chiedo se in Vaticano sanno fare di conto.

Credo che la celebrazione dell’Unità d’Italia sia «un obbligo» per tutti noi, per contrastare questo gevernicchio fascista/leghista, ma credo anche che la maggioranza degli Italiani non abbia di che celebrare: precariato, disoccupazione, scuola, sanità, ricerca, servizi sociali… tutte medaglie che questo governo appende alla bandiera come primato senza precedenti nella storia dell’unità d’Italia. Un solo modo ci sarebbe per celebrare degnamente: dare il benservito al governo del disonore e della vergogna, al governo della distruzione dell’unità fittizia d’Italia, se è vero che il Paese è diviso in due dall’ingordigia dei ricchi e dei mafiosi amici e sodali del governo e del suo presidente del Consiglio.

 
Di Albino Campa (del 25/03/2011 @ 19:04:46, in La videodenuncia , linkato 2867 volte)

La raccolta differenziata porta a porta e i soliti furbi, coloro che si ritengono superiori alle regole e che continuano a buttare la spazzatura dove c'era il cassonetto dell'indifferenziata.

 

 

 
Di Albino Campa (del 25/03/2011 @ 12:11:13, in NohaBlog, linkato 2199 volte)

Utilizzerà Internet, la Rete, il Web per raccontare un mondo spesso sconosciuto, fatto di emozioni, di sofferenze, di voglia di vivere. Lo farà per aprirsi alla realtà circostante, per dire "io ci sono: conoscimi". Lo farà attraverso le nuove tecnologie, perché sono più immediate, veloci, dirette. "Darà voce a chi sente le voci", una frase forte pronunciata dal presidente Maria Mazzone, per far comprendere il vissuto intenso di tante persone. Si tratta della società cooperativa sociale "L'Adelfia" che, in tutto il territorio pugliese si occupa da quasi trent'anni di persone disagiate e con problemi psichici. Non bastava il giornale "Cantieri", L'Adelfia ha deciso di entrare in rete per aprire le sue porte attraverso il progetto "La nostra voce in web".

 
Di Albino Campa (del 25/03/2011 @ 09:16:16, in TeleNoha , linkato 3026 volte)

Lezione dell'Università Popolare di Galatina su "Mascheroni Apotropaici, esoterismo e magia" intervento di Raimondo Rodia

 
Di Albino Campa (del 25/03/2011 @ 00:00:00, in Fidas, linkato 2651 volte)
DOMENICA 27 Marzo 2011
dalle ore 8,15 alle 11,30

VIENI ANCHE TU ad NOHA
nella sede della FIDAS in via Calvario n°15
Tel. 0836.524092
E-mail: noha@fidasleccese.it

Regalati la Gioia di una Donazione di Sangue

 
Di Albino Campa (del 23/03/2011 @ 21:15:36, in Musicando pensieri, linkato 4033 volte)

Ai tempi della sua prima uscita, “Il giorno della civetta”, romanzo breve di Leonardo Sciascia, fece grande scalpore nella sua Sicilia e in tutta Italia. Era la prima volta che un letterato si occupava di mafia. Ancora oggi però, rileggendolo, si scopre che poco o niente è cambiato: la si combatte tutt’oggi la mafia, ma a differenza di allora, sembrano essere aumentati coloro che denunciano con convinzione questa piaga sociale.

 Non è facile parlarne, questo dobbiamo riconoscerlo e immedesimarci una volta tanto in scrittori come Sciascia, che pur trovando il coraggio di portare alle stampe la sua opera scrive ai suoi lettori in una nota: “Non mi sento eroico al punto da sfidare imputazioni di oltraggio e vilipendio; non mi sento di farlo deliberatamente. (…) perciò mi sono dato a cavare, a cavare. (…) è scomparso qualche personaggio, qualche altro si è ritirato nell’anonimo, qualche sequenza è caduta. Può darsi che il racconto ne abbia guadagnato. Ma è certo, comunque, che non l’ho scritto con quella piena libertà di cui uno scrittore dovrebbe sempre godere”.
 

Giovedì 24 marzo alle ore 18.30, presso la sala “Celestino Contaldo” Palazzo della Cultura di Galatina, la Società Cooperativa Sociale “Adelfia” e l’Associazione “Galatina2000” presentano il progetto “la nostra voce in web”. Interverranno la Dott.ssa Maria Mazzone (Presidente Adelfia), Balzani Caterina (referente progetto), Guido Turano (coll. Progetto), Tommaso Moscara (Ass. Galatina2000), Dott. Giancarlo Coluccia (Sindaco di Galatina) e l’Ass. LIlly Villani (Ass. Servizi Sociali Comune di Galatina). Di seguito riportiamo un breve articolo scritto da Viviana della sede “Adelfia” di Galatina. Il presente vale come invito. Buon lavoro.

 
Di Albino Campa (del 23/03/2011 @ 21:09:07, in CDR, linkato 3920 volte)

Copione già scritto, quello dell'Amministrazione Coluccia, che in assenza di argomentazioni e braccata dalle rivendicazioni dei cittadini, sferra il solito prevedibile attacco da dinosauro della vecchia politica.

Come si può essere così miopi da pensare di poter fermare l'onda di un'opinione pubblica che ha ripreso consapevolezza e rivendica un ruolo attivo nelle scelte che riguardano la propria vita?

Questa Amministrazione, anziché difendere il Comitato, formato da cittadini che pretendono tutela per la propria salute, lo attacca strumentalmente, scordando che la vera minaccia è l'incenerimento.

L'intera classe politica che ci guida dovrebbe esser fiera di avere una piazza gremita di gente attenta ai problemi della Città e non esserne spaventata.

Fin dall'inizio il Comitato ha sempre manifestato il sospetto che, nel corso degli anni, Colacem per mezzo di ambigue sponsorizzazioni, abbia alimentato una sorta di sudditanza delle amministrazioni sulle decisioni in materia ambientale.

 
Di Albino Campa (del 22/03/2011 @ 14:51:35, in 150 anni Unità di Italia, linkato 2894 volte)
L’Italia Unita. L’Italia dei polentoni e dei terroni, dei prelati e dei comunisti, dei furbi e degli onesti, dei vandali e degli eroi, l’Italia dei servi e dei padroni, degli idealisti e dei baciapile, degli im-potenti e delle veline, dei superuomini e degli eterni attendisti. Quanto ancora dobbiamo attendere per renderci conto che sono stati sconfitti la schiavitù, i despotismi e l’ignoranza? Quanto dobbiamo ancora attendere per uscire dall’indifferenza che ci ricopre come una coperta che qualcuno puntualmente tira dalla sua parte? Quanti altri compleanni unitari dovremo festeggiare affinché anche a Noha ci si risvegli dal torpore dell’attesa per riprenderci la nostra dignità ed il diritto di decidere le nostre sorti?
Quando riempiremo la piazza cantando il nostro meraviglioso inno nazionale contro il potere mafioso che sia lo spaccio della droga o l’incenerimento dei rifiuti o l’ignoranza dei furbi? Quando saremo uniti contro i falsi profeti della politica e contro le false promesse?
Quando saremo cittadini uniti? Quando salperemo dalle nostre tre torri per riconquistare il nostro decoro? 
 

Canto notturno di un pastore ...

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