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GALATINA e SOLETO HUB ENERGETICI del MEDITERRANEO. Chiediamo un incontro urgente con i Ministri e Regione Puglia.
Di Marcello D'Acquarica (del 19/05/2025 @ 13:31:27, in Comunicato Stampa, linkato 48 volte)

Perché  Galatina e Soleto da vent’anni a questa parte stanno  diventando un gigantesco Hub di rifiuti industriali, industrie inquinanti, snodo di elettrodotti nazionali ed internazionali, impianti energetici rinnovabili sovradimensionati e su terreni agricoli ed oggi si aggiungono i primi 25 ettari di Batterie di Accumulo Energetico industriale (BESS) zeppe di sostanze chimiche e a rischio rilevante di esplosione? Chiediamo un  incontro urgente con  i  Ministri  dell’Agricoltura, dell’Ambiente e dello Sviluppo Industriale, della Salute, delle Imprese, del made in Italy, della Protezione Civile e con la Regione Puglia e chiediamo che le amministrazioni comunali di Galatina e Soleto assieme alla Provincia di Lecce si uniscano a questo appello di salvezza del cuore del Salento e della salute dei cittadini perché così non si può più andare avanti.

ALLEGATO 1

Chissà cosa ormai si voglia intendere per “transizione ecologica”. A noi sorge  il dubbio  che dietro questo certo  lessico ripetuto  fino allo sfinimento si celi tanto  greenwashing, paravento di enormi speculazioni ai danni delle comunità locali, come se non bastasse il dato di fatto che a Galatina  e dintorni si muore di cancro e prematuramente più che in qualsiasi altro distretto d’Italia.

Ad aggravare il tutto l’inconsapevolezza del dramma che vive questa terra, ovvero (il che forse è ancora peggio), la consapevolezza da parte  dei pubblici rappresentanti locali. Peccato che l’unica politica di cui si riesca a blaterare qualcosa sia soltanto quella delle “compensazioni”. 

D’altronde i salmi responsoriali ripetuti a pappagallo non si contano più, tipo:

  • L’energia rinnovabile è il futuro;
  • Il cemento diventa green limitando al massimo gli impatti sull’ambiente;
  • I rifiuti  rientrano nell’economia circolare e creano lavoro;
  • Il campo volo militare arma la guerra per salvare la pace;
  • Il fotovoltaico nelle campagne non supera il 15% del territorio, e quindi si può dare di più;
  • La Xylella ha fatto il deserto [mica  la speculazione e gli altri crimini, sempre in nome  della Xylella], creando il vuoto nei nostri campi: una voragine di 112.km quadrati, e dunque, giacché “sfruttiamo” questa minaccia divenuta opportunità.
  • L’energia rinnovabile serve a Galatina.

ALLEGATO 2

Il nuovo collegamento tra l’Italia e la Grecia, in gran parte sottomarino, garantirà una maggiore affidabilità di scambio tra i due Paesi e rafforzerà il ruolo dell'Italia di hub energetico del Mediterraneo, e l’Italia siamo noi: Galatina, Soleto e dintorni.

Nuova  interconnessione  Italia – Grecia  (GR.ITA 2) - Terna  spa

ALLEGATO3

Quindi per soddisfare il fabbisogno “sovrannazionale”, oltre a far ricoprire di ferraglia e silicio centinaia di ettari di campagna dov’era la selva secolare degli ulivi che supplivano anche alla mancanza di boschi, durante il Consiglio Comunale dello scorso febbraio,  l’A.C. di Galatina, tramite  la delibera “61991_Delibera_Originale_9_2025“ha deciso di svendere 25 ettari per Le Bess. Per chi volesse approfondire i dettagli di tale baratto straordinario, può accedere ai dati dell’albo Pretorio comunale:

61991_Delibera di Consiglio_Originale_9_2025.pdf

Cosa  sono  le Bess?  Anche se  è da  oltre  due  mesi  che  aspettiamo una  risposta dai nostri amministratori, per aver fatto una richiesta di accesso agli atti e ad oggi non siamo stati presi in considerazione da nessuno, proviamo  a spiegarvelo lo stesso, anche se in modalità semplificata: l’acronimo   BESS si  traduce in  Battery  Energy  Storage   System   (Sistema   di accumulo di energia a batterie).

Sono  in pratica delle  batterie ricaricabili  particolari   sistemate opportunamente con  altri dispositivi elettrici dentro  degli scatoloni di lamiera,  dei container, e a seconda se di bassa o media tensione, possono essere di 20 piedi o di 40 (il piede equivale a 0,3048 metri), insomma grandi all’incirca  come  un tir. Questi  sistemi  pare  che  siano  in grado di accumulare energia elettrica che  può  essere utilizzata  su  richiesta,  anche quando la  fonte  di energia  non  è disponibile come, per esempio, di notte e ogni volta che il cielo è coperto. L’adozione di questi sistemi, tuttavia, richiede specifici protocolli di sicurezza, specialmente per quanto riguarda i rischi di incendio ed esplosione, o cose del tipo: Fughe termiche; Cortocircuiti; Sovraccarico e il sovra-  de-scarico; Condizioni ambientali, come  le temperature estremamente  elevate nei mesi  estivi; Accumulo  di gas infiammabili;  Difetti di fabbricazione e usura. Però tranquilli,  è tutto  sotto  controllo, dicono  i proponenti. Per garantire  la sicurezza di persone e proprietà ci sono  sensori di rilevamento precoce di fumi e gas infiammabile, e sistemi  di monitoraggio  in tempo reale che  permettono di identificare tempestivamente  le anomalie e intervenire  per prevenire condizioni pericolose. Oltretutto qualsiasi sistema tecnologico moderno è dotato di questi dispositivi, ma, nonostante ciò, e proprio a Galatina ne sappiamo qualcosa, gli incidenti capitano ugualmente. Ma va sempre tutto bene, l’aria è ottima, anche se i dati Arpa disponibili in rete,  riscontrano un continuo superamento dei valori riguardanti  il particolato di PM10 e PM2,5. Ma questa è un’altra storia.

Danni alle persone, agli impianti e alle proprietà vicine, non ci saranno. E non scherzano mica questi grandi professionisti, adempiono a tutti i requisiti normativi di sicurezza, così si evitano sanzioni   e   si  facilitano   i  processi   di  approvazione  dei   progetti.   E  poi  con   qualche compensazione tutto  sarà  sistemato. E così  vissero  tutti felici e contenti. Possiamo quindi dormire sonni tranquilli, siamo  al sicuro insieme  alle nostre case, che probabilmente – non - saliranno di valore, mai più, intanto  salgono  ben altri numeri,  quelli di cittadini  inermi che si ammalano più che altrove.

Perché Galatina e Soleto da vent’anni a questa parte stanno diventando un gigantesco Hub di rifiuti industriali, industrie inquinanti, snodo di elettrodotti nazionali ed internazionali, impianti energetici rinnovabili sovradimensionati e su terreni agricoli ed oggi si aggiungono i primi 25 ettari di Batterie di Accumulo Energetico industriale (BESS) zeppe di sostanze chimiche e a rischio   rilevante  di   esplosione?   Chiediamo  un  incontro  urgente  con  i   Ministri dell ’Agricoltura,  dell ’Ambiente e  dello Svilupp o Ind ustriale e con  la Regione Puglia  e chiediamo che le amministrazioni comunali di Galatina e Soleto, assieme alla Provincia di Lecce, si uniscano a questo appello di salvezza del cuore del Salento e della salute dei cittadini perché così non si può più andare avanti.

GALATINA, 17 MAGGIO 2025

Le Associazioni:

Medici per l’Ambiente-ISDE Italia- Lecce Coordinamento Civico Ambiente e Salute (Galatina) 

Forum Amici del Territorio (Cutrofiano)

Noi Ambiente e Beni Culturali (Galatina) 

Nuova Messapia (Soleto)

Comitato Salute e Ambiente No Metano (Soleto) 

Natural-Mente No Rifiuti (Galatina)