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Anna Antonica: "Il referendum è un appuntamento fondamentale che ci chiama a esprimerci su cinque quesiti"
Di Redazione (del 03/06/2025 @ 08:19:52, in Comunicato Stampa, linkato 241 volte)

Un saluto a tutte e a tutti,

sono un Dirigente scolastico, ma soprattutto una cittadina profondamente convinta che la partecipazione attiva sia il cuore pulsante della democrazia e in qualità di Consigliera Comunale di minoranza, rappresentate del PD di Galatina, voglio dirvi qualcosa a proposito del voto dell' 8 e 9 giugno prossimi.

 Il referendum è un appuntamento fondamentale che ci chiama a esprimerci su cinque quesiti riguardanti il lavoro e la cittadinanza. Temi che toccano la vita quotidiana di ciascuno di noi, dei nostri figli, dei nostri studenti.

Perché è importante votare?

Perché ogni voto è una voce che si alza per dire "io ci sono", "io partecipo", "io voglio contribuire al futuro del mio Paese". Non votare significa rinunciare al diritto di incidere sulle scelte che plasmeranno la società in cui viviamo.

I cinque quesiti referendari:

  1. Licenziamenti illegittimi: Si propone di abrogare la norma che, per i lavoratori assunti dopo il 7 marzo 2015, prevede solo un'indennità economica in caso di licenziamento ingiustificato, senza possibilità di reintegro.
  2. Indennità per licenziamenti nelle piccole imprese: Attualmente, nelle imprese con meno di 16 dipendenti, l'indennizzo per licenziamento illegittimo è limitato a sei mensilità. Il quesito mira a eliminare questo tetto, permettendo ai giudici di determinare l'indennità in base al danno effettivo subito dal lavoratore.
  3. Contratti a termine e causale obbligatoria: Si propone di reintrodurre l'obbligo di specificare una causale per i contratti a termine inferiori a 12 mesi, al fine di contrastare la precarietà lavorativa.
  4. Responsabilità negli appalti per gli infortuni: Il quesito propone di abrogare la norma che esclude la responsabilità solidale del committente per gli infortuni sul lavoro subiti dai dipendenti dell'appaltatore o del subappaltatore, quando i danni sono causati da rischi specifici dell'attività di questi ultimi.
  5. Cittadinanza italiana: da 10 a 5 anni di residenza: Si propone di ridurre da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia necessario per richiedere la cittadinanza, facilitando l'integrazione dei cittadini stranieri che vivono, lavorano e contribuiscono alla nostra società.

A chi invita a non votare, rispondo:

Non votare è una scelta che pesa. È un silenzio che può essere interpretato come indifferenza. Ma noi non siamo indifferenti. Noi crediamo nel potere del cambiamento, nella forza delle idee, nella possibilità di costruire un futuro più equo e inclusivo.

Invito ciascuno di voi a informarsi, a riflettere e, soprattutto, a votare. Perché ogni voto conta. Perché il futuro si costruisce con la partecipazione di tutti.

Per quanto detto, e con l’obiettivo di informare i cittadini il Partito Democratico sarà in Piazza Alighieri martedì 3 giugno,  dalle 19,00 alle 21,00.

Anna Antonica

Consigliera Comunale del PD