 Una petizione contro i megaimpianti fotovoltaici industriali e  sperimentali sul territorio agricolo del comune di Cutrofiano, dove si  sta realizzando, con il parere favorevole di Legambiente nazionale,  l’impianto di Exalto s.r.l. su 26 ettari. Partiti, movimenti, liste e  gruppi politici locali, associazioni, comitati e tutti gli altri  organismi sociali presenti e operanti sul territorio comunale, rivolgono  al sindaco ed al consiglio comunale di Cutrofiano una petizione  promossa dal comitato “Forum Amici del Territorio”, in cui si dichiara  la netta contrarietà agli impianti che s’intendono porre in essere.
Una petizione contro i megaimpianti fotovoltaici industriali e  sperimentali sul territorio agricolo del comune di Cutrofiano, dove si  sta realizzando, con il parere favorevole di Legambiente nazionale,  l’impianto di Exalto s.r.l. su 26 ettari. Partiti, movimenti, liste e  gruppi politici locali, associazioni, comitati e tutti gli altri  organismi sociali presenti e operanti sul territorio comunale, rivolgono  al sindaco ed al consiglio comunale di Cutrofiano una petizione  promossa dal comitato “Forum Amici del Territorio”, in cui si dichiara  la netta contrarietà agli impianti che s’intendono porre in essere. 
Considerando  che con le diffuse attività estrattive attraverso la coltivazione di  cave a cielo aperto ed ipogee, il comune di Cutrofiano è già stato  irrimediabilmente deturpato, i sottoscrittori della petizione denunciano  l’abnorme proliferazione su tutto il territorio comunale di progetti  riguardanti insediamenti produttivi di energia elettrica aventi  carattere industriale altamente invasivi, quali impianti di centrali  elettriche fotovoltaiche di media e grande estensione.
La  realizzazione indiscriminata di tali impianti porterebbe, secondo il  fronte del no, allo stravolgimento del territorio agricolo, alla  devastazione del paesaggio tipico salentino, alla svalutazione economica  di immobili limitrofi agli impianti, allo scoraggiamento di  investimenti per attività agro-turistiche nuove ed esistenti, “vero  motore economico nel futuro della comunità cutrofianese”: “La smisurata  incentivazione del Conto Energia italiano, la più alta al mondo – si  legge nel testo -, su sistemi industriali di energie rinnovabili  tecnologicamente poco efficienti, con produzioni discontinue e costosi  per l’utenza finale, sommata a scelte energetiche errate, coronate dal  Piano energetico ambientale regionale pugliese (Pear), hanno prima  favorito e successivamente avallato, con un tardivo ed ambiguo  intervento di parziale limitazione, una logica basata sull’insediamento  selvaggio di impianti energetici da fonti rinnovabili di media e grande  potenza, autorizzati spesso solo con la denuncia di inizio attività o  con un’autorizzazione regionale che comunque offende la partecipazione e  la decisionalità democratiche e la corretta pianificazione  territoriale”.
Le recenti linee guida della Regione Puglia del 30  dicembre 2010, in vigore dall’inizio dell’anno 2011, “non apportano  efficaci strumenti di tutela del territorio agricolo, ma sottolineano la  sempre più discussa discrezionalità degli organismi preposti  all’autorizzazioni degli impianti”. Per questo, i sottoscritti  evidenziano che la “solidarietà energetica” con altre regioni non possa  diventare “il pretesto per avallare una incontrollata proliferazione di  progetti energetici sul territorio comunale e pugliese, per produrre  energia notevolmente sovradimensionata rispetto ai consumi che,  peraltro, determina gravi sprechi nelle linee di trasmissione”.
“Si  rileva altresì – si legge ancora - come grandi holding straniere, del  nord e centro Italia, hanno intrapreso un’azione di ‘colonizzazione  energetica’ ai nostri danni, utilizzando mediatori locali, associazioni  ambientaliste compiacenti e appoggi politici trasversali”. Per quanto  esposto, i sottoscriventi chiedono che il consiglio comunale di  Cutrofiano, in linea con gli orientamenti già espressi, “deliberi una  posizione di contrarietà a qualsiasi impianto fotovoltaico di tipo  industriale e/o sperimentale, sia tradizionale e/o a concentrazione sui  terreni agricoli nel Comune di Cutrofiano, favorendo gli impianti di  autoconsumo privati e pubblici e indicando una limitata e selettiva  scelta di pochi siti in aree industriali ed artigianali per i primi”. 
Inoltre  che il Consiglio comunale di Cutrofiano, la Commissione urbanistica e  l’Ufficio tecnico predispongano ed approvino “un regolamento sulle  energie a fonti rinnovabili per la salvaguardia e tutela del territorio  comunale, integrando quanto previsto dal precedente punto al fine  d’impedire la sfrenata ed incentivata corsa alla speculazione nella  produzione elettrica, a discapito della salute e dell’ambiente”; che  l’assise “faccia proprie tutte le direttive e le indicazioni previste”  dagli appositi documenti regionali e provinciali, “individuando  esattamente le zone di interesse ambientale come il ‘Parco dei Paduli’”.
“E’  opportuno ricordare inoltre – spiegano - quanto sancito dalla  Costituzione Italiana, ossia che ‘La Repubblica … tutela il paesaggio e  il patrimonio storico e artistico della Nazione’ (art. 9), e quanto  contenuto nell’articolo 2 dello Statuto della Regione Puglia, dove si  chiarisce che ‘il territorio della Regione Puglia è un bene da  proteggere e valorizzare in ciascuna delle sue componenti ambientale,  paesaggistica, architettonica, storico-culturale e naturale’”. In virtù  di questi principi i sottoscriventi ribadiscono come il “territorio non  possa diventare la ‘colonia energetica’ figlia di una bolla speculativa  dell’economia italiana ed europea”. La petizione ha già avuto due  sottoscrizioni politiche dai circoli locali di Italia dei Valori e del  Movimento “Io Sud”.
“La petizione – spiega il Geom. Gianfranco  Pellegrino - mira a dare chiarezza sulle posizioni fino adesso ambigue  dei vari gruppi politici locali; inoltre con la stessa il Forum preme  sul Consiglio comunale al che lo stesso faccia  quanto necessario a  contrastare tali progetti. Il Consiglio Comunale di Cutrofiano può  ancora fare molto, se attuasse le richieste indicate nella petizione  renderebbe l'autorizzazione degli impianti molto complicata”.
fonte:www.comunedicutrofiano.com