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Mostra personale Paola Rizzo, Grafite e Musica presso il Tequila di Alezio
Di Albino Campa (del 12/05/2010 @ 12:59:11, in Grafite è Musica, linkato 4707 volte)
In mostra dal 21 Maggio al 23 di Maggio presso il “Tequila” di Alezio le opere del nuovo progetto artistico della pittrice salentina Paola Rizzo.
In esposizione i bellissimi ritratti da lei abilmente e artisticamente eseguiti a matita di alcuni musicisti di fama nazionale ed internazionale, conosciuti personalmente nel corso di questi anni.
Ritratti come quello di Caparezza, Terron Fabio, Roy Paci, Raffaele Casarano, Claudio Prima, Emanuele Coluccia, Roshaun Bay-c Clark, Cesare Dell’Anna, Eneri, Romeus, saranno esposti nelle sale del Tequila Pub di Alezio.
La mostra sarà ospite di un contesto, in cui non mancherà certamente il buon vino o la birra, le specialità tipiche della nostra gastronomia, né mancherà di certo la musica.
Ad accompagnare Paola nella serata inaugurale 22 Maggio, che avrà inizio alle ore 22.00, mentre disegnerà live il ritratto a Ludovico Einaudi, la musica dei Bon–Tone con Paolo Marzo, Angela Persano, Marco Tuma, Alessio Borgia.
Il connubio è vincente. Arte, musica, la bella compagnia ed il buon vino!
Paola Rizzo è pittrice laureata nel 1997 all’Accademia delle belle Arti di Lecce con una tesi in anatomia artistica dal titolo “Fisicità e psichicità di un linguaggio universale: il volto”.
Bravissima con la matita, nei chiaroscuri, il suo talento sembra esprimersi al meglio nella tecnica della pittura ad olio.
Nature morte, vedute marine, paesaggi bucolici, panorami, soggetti religiosi, scene di vita quotidiana, ritratti di volti umani o fantastici, sono stati i soggetti della sua prima produzione artistica.
Poi improvvisamente incontra un soggetto che è diventato quasi la costante della sua opera: l’ulivo, la pianta che per eccellenza rappresenta l’ambiente, la natura della terra salentina.
Sembra esserci ormai una dipendenza, quasi ancestrale, tra Paola e quest’albero considerato “sacro” dai nostri avi, alla stessa stregua di un nume tutelare del luogo.
Chiunque, ammirandoli, può sentire la suggestione delle piante che si abbracciano teneramente nella brezza del meriggio che muove dolcemente l’erba; che piangono all’aurora, che ridono beffardi; che danzano o fuggono in mezzo ai campi di papaveri e margherite nella luce meridiana.
Nel corso degli anni continua a dedicarsi amina e corpo all’arte, poi entrano a far parte del suo mondo l’amore per la fotografia e la Musica.
Lei pensa che sia bellissimo fermare scatto dopo scatto, un istante in una foto. Poi quando la riguarderà, ricordi affioreranno e inevitabilmente saranno anch'essi impressi come su di una pellicola fotografica nella sua mente.
La musica rappresenta per Paola fonte di ispirazione primaria. Musica e Pittura, in connubio tra loro, divengono così inscindibili l'una dall'altra.
Nascono così i sui dipinti, prendono vita da note che guidano ed accompagnano tocchi di pennello sulla tela.
La musica collante per artisti la porta frequentare gli ambienti musicali conoscendo alcuni tra i suoi musicisti preferiti, così scatto dopo scatto ferma le loro espressioni e la loro anima che poi viene impressa nei tratti decisi del suo tratto. Nascono così i suoi ritratti.
Paola Rizzo dipinge e disegna con la musica. Non come colonna sonora, che pure non manca mai nel suo studio d'arte, ma come moto dell'anima-artista.
Le sue tele e i suoi ritratti sono spartiti musicali su cui si adagiano note in bianco e nero e note di colore, spalmate con pennelli o incise nel tratto al cui ritmo risuona l'armonia del creato. Nei suoi dipinti, i colori a volte stridono e lottano in contrasto come rulli di tamburi e tamburieddhri, a volte sfumano malinconici sul diesis o sul bemolle di un ottone a fiato o di un'armonica a bocca, a volte esplodono nella maestà degli ulivi che si ergono nella gloria dei cieli come trombe o antiche canne di un organo solenne.
I volti di Paola Rizzo e le loro espressioni li trovi ovunque nei suoi quadri. La natura delle sue tele non è mai morta, ma viva, pulsante, danzante, cantante.
Il pennello o la matita di Paola finiscono per essere nelle sue mani come la bacchetta di un direttore d'orchestra, e i suoi volti e le sue immagini la composizione e l'esecuzione più bella della sua pittura lirica.
Questi volti stanno cantando e suonando: tendete l'orecchio, liberatevi dal tappo che ostruisce ed ottura, e li sentirete anche voi.