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		Le perfezioni provvisorie 
		 Le perfezioni provvisorie è l’ultimo episodio – parlare di  “indagine” forse è eccessivamente iperbolico - della fortunata serie che  vede protagonista l’avvocato Guerrieri. Nel momento in cui mi accingo a  scrivere queste poche righe a scopo recensorio purtroppo  un’involontaria, amara e nostalgica constatazione mi attanaglia: mi  spiace ammetterlo ma non c’è, no, non esiste una storia in quest’ultimo  romanzo di Carofiglio.     La scomparsa della giovane studentessa Manuela sembra essere solo un  appiglio per scarabocchiare i tre quarti del romanzo – permettetemi la  misura matematica su una materia concettualmente indivisibile - con  un’unica parola: Guerrieri, Guerrieri e ancora Guerrieri (o forse  Carofiglio, Carofiglio e ancora Carofiglio). Difatti, nei primi tre  romanzi (Testimone inconsapevole, 2002; Ad occhi chiusi, 2003 e Ragionevoli dubbi,  2006), i pensieri e i ricordi, le abitudini e gli amori, le passioni e i  gusti, le serate per le vie e i locali di Bari del giovane avvocato  erano un ottimo e piacevole diversivo dall’indagine – quelle sì che  erano degne dell’accezione del termine - per far riprendere fiato al  lettore, senza mai tediarlo. Ora invece le piacevoli pause si sono  trasformate in ingombranti monologhi dell’avvocato Guerrieri, che non si  limita più a dire la propria su tutto, ma arriva al punto di elevarsi a  giudice saccente e in taluni casi arrogante.  No, non mi piace questo  nuovo Guerrieri, non mi va a genio la sua eccessiva invadenza, il  disgustoso egocentrismo e quel dito puntato su tutto e tutti che non si  limita più ad indicare, ma arriva a selezionare. Non mi sta bene che il  lettore sia preso in giro, che illuso dal successo dei precedenti  romanzi acquisti il nuovo caso dell’avvocato Guerrieri e poi si ritrovi  in mano le sue memorie. Non che io abbia nulla in contrario con questo  genere letterario, ma di certo il Carofiglio de “Le perfezioni  provvisorie” non ne è all’altezza per contenuti e stile. Quindi se  l’ultimo romanzo dello scrittore barese non è il legal thriller  che ci aspettavamo, ma nemmeno un buon diario dell’avvocato Guerrieri,  come lo si potrebbe classificare? Come il sopruso di uno scrittore verso  i suoi lettori, mi verrebbe da dire.
 Michele Stursi Le perfezioni provvisorie, Gianrico Carofiglio, Sellerio editore Palermo, pp. 336, € 14,00 Tempo di lettura: 2-3 giorni |