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La chiesa di Noha e i Vescovi di Nardò (Parte 22)
Di P. Francesco D’Acquarica (del 13/06/2018 @ 18:32:38, in La chiesa di Noha e i Vescovi di Nardò, linkato 1713 volte)

A grandi falcate siamo giunti quasi agli sgoccioli di questa interessante ricerca condotta con il solito attaccamento a Noha e alla sua chiesa da parte di p. Francesco D’Acquarica. La storie del vescovo Ursi, poi cardinale di Napoli, e dell’arciprete don Paolo Tundo sono avvenimenti, si può dire, dell’altro giorno.

La redazione

 

CORRADO URSI (1908 – 2003)

Vescovo di Nardò dal 31 luglio 1951 al 30 novembre 1961

Motto: Grana multa una hostia (Molto grano per una sola ostia)

Dal 1951 al 1961 i Pontefici furono:

            Pio XII,                                                           Papa dal 1939 al 1958

            S. Giovanni XXIII,                         Papa dal 1958 al 1963

 

            Arcipreti di Noha

            Don Paolo Tundo (1888-1962),                                    parroco dal 1934 al 1962

                                                          

            Corrado Ursi nacque ad Andria, provincia di Bari, da Riccardo e da Apollonia Sterlicchio il 26 luglio 1908. Il 25 luglio 1931 fu ordinato sacerdote e svolse il suo ministero nel seminario regionale di Molfetta, prima come vice rettore, poi come rettore. Da Pio XII (1876-1958) Papa dal 1939 al 1958,  fu nominato prelato domestico e, resasi vacante la diocesi di Nardò, Vescovo della stessa il 31 luglio 1951. Il 21 ottobre 1951 prese possesso della diocesi ed il 28 fece l’ingresso e per la circostanza fu pubblicato un numero unico.

            Ben presto si adoperò per  creare nuove parrocchie ed elevare le vicarie curate in parrocchie autonome.

            Alla fine del 1953 fu nominato amministratore apostolico di Gallipoli, che resse sino al luglio 1954. Dal 7 al 9 giugno 1954 celebrò il sinodo diocesano, le cui costituzioni furono date alle stampe con il titolo: Costituzioni sinodali della Diocesi di Nardò promulgate da Mons. Corrado Ursi Vescovo.

            Nel 1955, dall’otto al 15 maggio, ricorrendo il VII centenario del miracolo del Crocifisso Nero di Nardò, celebrò il secondo congresso eucaristico diocesano.

            L’otto maggio 1955 si aprì il congresso con il solenne ricevimento del taumaturgo simulacro del Crocifisso Nero, che alcuni mesi prima era stato portato a Roma per essere sottoposto a particolari trattamenti chimici, per impedire l’opera corrosiva dei tarli. A chiusura del congresso il cardinale Marcello Mimmi, Arcivescovo di Napoli, celebrò un solenne pontificale in cattedrale.

            Il 25 luglio 1956, ricorrendo il 25° del suo sacerdozio, Corrado Ursi inaugurò la Casa Tabor, sorta nella contrada la Cenate vescovile, per ritiri spirituali al clero e ai fedeli. L’ 8 settembre 1956 elevò a santuario mariano la chiesa della Vergine delle Grazie di Galatone. Il 6 novembre 1956 intraprese la visita pastorale, che si protrasse per due anni, i cui atti si conservano in archivio.

            Nel grande comprensorio dell’Arneo, appartenente a Nardò, vaste zone di terreno erano state espropriate ai latifondisti dall’Ente di riforma fondiaria di Puglia e Lucania. Esse furono assegnate in proprietà a numerose famiglie di contadini e si sentì ben presto il bisogno della presenza del sacerdote, per quei fedeli, che iniziando una nuova vita potessero nutrire i loro sentimenti religiosi e morali. Ursi vi provvide istituendo due nuove parrocchie .

            L’antico seminario era ormai divenuto inadatto alla vita e alle esigenze moderne, per questo egli iniziò la costruzione di un nuovo edificio, in contrada Cappuccini, con la posa della prima pietra avvenuta il 31 maggio 1960. Non vide però il compimento dell’opera, perchè il 30 novembre 1961 fu trasferito alla sede arcivescovile di Acerenza, in provincia di Potenza.

            Il 9 dicembre 1961 fu nominato amministratore apostolico di Nardò, che lasciò definitivamente il 27 maggio 1962. Il 23 maggio 1966 fu promosso Arcivescovo di Napoli ed il  26 giugno 1967 Cardinale, dell’Ordine dei Preti, col titolo di S. Callisto.

 

Relazione con la chiesa di Noha

 

            Non c’è dubbio che l’arciprete di Noha partecipò al Sinodo diocesano del 1954 e accolse con zelo il Pastore della diocesi in occasione della visita pastorale del 1956. Ma Ursi fu grande amico dell’arciprete don Paolo Tundo e perciò lo troviamo sovente a Noha.

            Senza scomodare troppo gli archivi ma semplicemente da alcune foto d’epoca lo troviamo:

*          Alla fine degli anni cinquanta del secolo scorso per la benedizione della  campana piccola della chiesa di San Michele.

*          Nel 1960 una foto lo ritrae all’altare maggiore mentre benedice solennemente  il popolo di Noha radunato per la festa della Madonna delle Cuddhure.

*          Il 29 settembre 1955 è a Noha per l’inaugurazione della scuola materna, tenacemente voluta da don Paolo, come ho cercato di spiegare più sopra.  Corrado Ursi presenziò all’evento con la sua benedizione. Fu una grande festa popolare con la partecipazione del popolo, delle autorità civili e provinciali, fu presente perfino il Prefetto di Lecce, oltre naturalmente alle suore e le autorità religiose.

*          Ancora il 29 settembre 1957 alla presenza del Vescovo Ursi le Suore Discepole  di Gesù Eucaristico presero ufficialmente possesso e cura della scuola mater-  na.

*          E fu Corrado Ursi che, due mesi prima di lasciare la diocesi di Nardò, ottenne per don Paolo il titolo di Cameriere  d’onore di sua Santità. Fu così che il 29 settembre 1961 il Vescovo fu presente per conferire ufficialmente a don Paolo il titolo di Monsignore. Si trattava di un’onorificenza, un’attestazione di stima per tutto quello che Don Paolo aveva  fatto per l’ Azione Cattolica, per lo spirito di ubbidienza e sottomissione sempre dimostrati, ma soprattutto per la fondazione dell’Asilo di Noha.

            Le cronache del tempo riferiscono di una bella cerimonia solenne, iniziata con una processione di ecclesiastici quel 29 settembre 1961. Il corteo partiva dall’antica cappella ottagonale della Madonna delle Grazie, che sorgeva accanto alla chiesa Madre, dove Don Paolo vestì per la prima volta la mozzetta, la veste e la fascia damascata paonazza di Monsignore, segni della sua nuova dignità. Il solenne corteo giunse poi nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, gremita di fedeli ed autorità, dove Mons. Paolo Tundo, con le nuove insegne, fece il suo ingresso commovente.

            Per l’occasione don Paolo fece stampare una immaginetta con la seguente didascalia:

A ricordo della mia investitura a Cameriere d’Onore di S. Santità

domando una preghiera.

Mons. Paolo Tundo - Noha 29 settembre 1961.

           

            Anch’io ebbi l’onore di avere l’attenzione di Mons. Corrado Ursi.

            Il 18 Marzo 1961 a Torino avevo ricevuto il sacramento dell'Ordine Sacro. A Pasqua ritornai a Noha e il 3 aprile 1961, lunedì di Pasqua, festa della Madonna delle "Cuddhrure"  celebrai la prima Messa Solenne. Mons. Corrado Ursi mi onorò di una sua foto con la dedica seguente:

Benedico il Rev.do P. Francesco D’Acquarica auspicando

per la perennità del suo servizio

e per la sua divorante e inestinguibile fiaccola missionaria.

Pasqua 1961. + Corrado Ursi Vescovo di Nardò.

 

      Quel 3 APRILE 1961 per me fu una giornata memorabile.  Don Paolo, ormai vecchio, venne a casa mia in Via Aradeo, in corteo con tutta la gente e la banda musicale e gli altri Sacerdoti,  a darmi il suo abbraccio ora fraterno. Fu il primo e anche l'ultimo da Sacerdote. Poco più d'un anno dopo infatti  lasciava questa terra per andare a ricevere il premio di tutte le sue fatiche pastorali.

     Per la mia prima Messa Solenne a Noha ricordo la chiesa di San Michele gremita all'inverosimile. L'entrare in chiesa con tutta quella gente che mi accompagnava con il canto, che partecipava con grande gioia alla mia prima Messa, mi emozionava: era la chiesa dove ero stato battezzato, cresimato, dove per tanti anni avevo servito all'altare come chierichetto,  dove avevo imparato ad amare le cose di Dio. Adesso ero là per celebrare la mia prima Messa, assistito da don Paolo, don Gerardo Rizzo e don Donato Mellone: giornata memorabile.

P. Francesco D’Acquarica