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PER NOHA (da FareAmbiente Laboratorio Galatina-Noha)
Di Redazione (del 29/08/2017 @ 22:12:37, in NoiAmbiente, linkato 2025 volte)

A proposito di Legge n. 257 del 1992.

La produzione e lavorazione dell'amianto è fuori legge in Italia dal 1992, compresa la vendita.

La sua ormai accertata nocività per la salute ha portato a vietarne l'uso in molti paesi. Le polveri contenenti fibre d'amianto, respirate, possono causare gravi patologie, come per esempio  l'asbestosi, tumori della pleura (ovvero il mesotelioma pleurico), e il carcinoma polmonare.

L'amianto è stato utilizzato fino agli anni ottanta per la coibentazione di edifici, tetti, navi, treni; come materiale da costruzione per l'edilizia sotto forma di composito fibro-cementizio (noto anche con il nome commerciale Eternit) utilizzato per fabbricare coperture per tetti, pavimenti, tubazioni, vernici, canne fumarie, e inoltre nelle tute dei vigili del fuoco, nelle auto (vernici, parti meccaniche, materiali d'attrito per i freni di veicoli, guarnizioni), ecc. 

La forma più presente di amianto nelle nostre case la ritroviamo nel materiale da costruzione per l'edilizia sotto forma di composito fibro-cementizio (noto anche con il nome commerciale Eternit) utilizzato per fabbricare tegole, pavimenti, tubazioni, vernici, canne fumarie.

Spesso ci ritroviamo questi oggetti nei campi, disseminati a piccole quantità. Questo tipo di frammentazione facilità la dispersione e lo sbriciolamento. Con conseguente dispersione nell’aria delle micro fibre. Una fibra di amianto è 1300 volte più sottile di un capello umano. Non esiste una soglia di rischio al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell'aria non sia pericolosa: un'esposizione prolungata nel tempo oppure a elevate quantità aumenta significativamente le probabilità di contrarne le patologie associate.

Questi dati sono pubblicati sul sito  https://it.wikipedia.org/wiki/Eternit#L.27Eternit_e_l.27amianto.

Quello che wikipedia invece non ci dice è che l’abitato di Noha è circondato quasi nella totalità da tanti piccoli mucchi di questo materiale. La condizione di frammentazione e l’ignoranza di molte masse organiche senza cervello (persone) ne favoriscono lo sbriciolamento, infatti, non essendo ben visibili, tutti ci passano sopra, a piedi o con mezzi meccanici. Inoltre vengono puntualmente sottoposti ad alte temperature con i periodici incendi dei campi in cui si trovano. Il vento completa l’opera di dispersione portandone le micro particelle ovunque, comprese le nostre case e i nostri polmoni. L’ignoranza  non esenta nessuno dal beccarsi una delle patologie riportate e indicate dalla conoscenza. Per cui preghiamo gli ignoranti di Noha (perché è molto improbabile che tutta questa porcheria sia portata nei campi intorno a Noha da forestieri), di smetterla di suicidarsi e di ucciderci.

Fareambiente Laboratorio Galatina-Noha