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PERSONAGGI FAMOSI DI NOIA E NOHA COMUNE (di Marcello D’Acquarica)
Di Marcello D'Acquarica (del 02/11/2025 @ 16:24:30, in NohaBlog, linkato 167 volte)

Il Nostro antenato Giovanni Cironia di Noia, sposato con la signora Igenia, nell’anno 1390 esattamente il 28 di settembre, vigilia della festività di San Michele Arcangelo, mediante atto notarile, dona parte delle sue proprietà per la costruzione del nuovo ospedale di Galatina. Negli anni successivi, e precisamente sui registri dei ricoverati presso il nosocomio del quadriennio 1816-19, Noha è registrata come il “Comune di Noha”, insieme ad altri del circondario di Galatina.

(Galatina Antica; L’Ospedale di Santa Caterina; di Michele Montinari; Galatina 1941 – XIX Tipografia Ed. Serafini; Copia del documento dalla collezione  privata di Ermanno Rossetti)

Nel Marzo del 1385, con speciali bolle, il Pontefice Urbano VI concede al Conte Raimondello Orsini del Balzo licenza di costruire, e al Ministro dei frati minori di Terra d'Otranto, facoltà di accettare, un convento con ospedale e chiesa “Sub vocabulo Sanctae Chaterinae” in S. Pietro in Galatina. (Vedi Doc. n.10)

I legati e le donazioni a favore della Chiesa e dell'ospedale di S. Caterina, prima e dopo la morte del Principe Raimondello (17 febbraio 1406) sono innumerevoli e provengono da tutta la terra d'Otranto.

Ne vediamo alcuni molto importanti che riguardano le frazioni di Noha e Collemeto.

Per quanto la prima donazione a favore di detto Ospedale risalga al 1382 (vedi doc 8), le più notevoli sono quelle dal 1390 in poi (doc. 12 e seg.)

Importante, ai fini della documentazione storica dell'epoca in cui effettivamente sorge l'ospedale di Santa Caterina, è quello di Giov. Cironia di Noia (Noha) a favore del guardiano priore fra Nicola di Nardò. (Documento numero 13).

Documento numero 13; 1390- 28 settembre.

Strumento in carta pecora della donazione in riservato l'usufrutto vita durante fatta da Giovanni Cironia di Noia a fra Nicola Di Nardò, guardiano priore della Chiesa e spedale da farsi di nuovo di Santa Caterina di Galatina.

Di un giardino in cui vi sono due alberi d'olivo di S. Maria di Noia e due di Sant'Angelo. Posto nelle pertinenze de Pesticiis; di una terra posta nel territorio di Sfeclo, nel luogo detto Padulis; Di una chiusa assegnata vita durante ad Igenia di lui moglie.

Rogito dal notaio Cristoforo Reppante di Galatina nell'anno VII di Ludovico II.

COLLEMETO VIENE DONATO A GALATINA NELL’ANNO 1425

È importante è la donazione della baronessa donna Pippa di Nardò a favore dell'ospedale di Galatina. di tutto il suo feudo di Collemeto nell'anno 1425. (Doc. n. 30); La data dell'atto di donazione è indicata nel modo seguente: hanno XI di Giovanna e V di Gio. Antonio Del Balzo.

Marcello D’Acquarica