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Galatina si conferma "capitale della fortuna"
Di Redazione (del 09/07/2025 @ 08:30:34, in Comunicato Stampa, linkato 137 volte)

A pochi giorni dalla nostra segnalazione dei pericoli che insistono nell’ex villaggio azzurro e sulla zona circostante a causa della mancata manutenzione e cura degli alberi,  che continuano a cadere, un altro episodio similare si è verificato, questa volta sulla piazza principale della nostra Galatina.

Ancora una volta Galatina è stata baciata dalla fortuna!!!

Certamente l’episodio assume dimensioni molto più gravi se si considera che l’evento si è verificato nei giorni della festa patronale dei Santi Pietro e Paolo, con centinaia di persone presenti in Piazza Alighieri.

Tutto sommato è andata bene: solo piccole escoriazioni per una persona. Ma ciò è bastato per far si che l’ufficio comunale preposto, dopo aver sentito la prefettura, e probabilmente qualche agronomo esperto, procedesse con una urgentissima potatura e abbattimento di diversi alberi di pino ritenuti pericolosi per la pubblica incolumità. E fin qui tutto bene: il buon senso e la logica hanno guidato la nostra amministrazione.

Ciò che non va assolutamente bene sono le decisione assunte dalle competenti funzioni qualche mese fa, in occasione dei lavori di ristrutturazione di piazza Alighieri: perché gli alberi oggi “inquisiti” sono stati ritenuti “in salute” solo pochi mesi fa? L’agronomo che riteniamo sia stato irterpellato e  chi deve controllare sono in grado valutare lo stato delle piante “supestiti”? Perchè sono stati abbattuti alberi che fino a pochi mesi fa  erano considerati in buona salute? E quanto ci vorrà per ripristinare lo stato dei luoghi sia in termini temporali sia in termini economici? Pur non essendo degli esperti, ci vuole poco a capire che, per estirpare completamente le radici degli alberi eliminati bisognerà smantellare il pavimento calpestabile da poco rifatto, con quali costi per la comunità? E visto che siamo in ambito di tutela del verde pubblico, sarebbe interessante capire che fine hanno fatto i circa 200 alberi d’ulivo, che nel periodo di Natale 2024, fecero  da comparsa nel centro della città unitamente a dei “bellissimi” bidoni.  Dove sono andati a finire? Gli ulivi sono stati effettivamente piantumati, come promesso, in uno dei terreni di proprietà comunale? Dove?

Che i nostri amministratori siano dotati di pollice verde, lo dimostra anche la recente la comparsa di diversi alberi di melograno: bella iniziativa. Peccato che gli stessi abbiano bisogno di esserre innaffiati (insieme a tutti gli altri presenti in città), e nessuno se ne cura.

Ma in questo periodo, probabilmente, non c’è molto tempo per la “coltura”, siamo tutti impegnati con la “cultura”!  In effetti le manifestazioni atte a promuovere “Galatina capitale italiana della cultura 2028” si sprecano!

Gli appuntamenti oramai sono settimanali, a volte giornalieri: tutto si fa  con l’obiettivo che la candidatura venga accolta favorevolmente. In effetti i tempi sono serrati: entro il 3/7/25 i comuni o le unioni dei comuni devono aver presentato formale richiesta al DIAC ( dipartimento per le attività culturali), entro il 25/9/25 è necessario perfezionare la candidatura con l’invio di apposito dossier, entro il 18/12/2025 l’apposita giuria esamina i progetti e richiede eventuali integrazioni, entro il 12/03/2026 la giuria convoca i comuni finalisti per una pubblica audizione e presentazione del progetto, entro il 27/3/26 la giuria raccomanda al Ministero della Cultura il Comune  (o l’unione dei comuni) ritenuto idoneo ad essere insignito del titolo di “Capitale Italiana della Cultura 2028”.

Perché raccontiamo di questo cronoprogramma? Perché i galatinesi devono sapere che almeno fino a marzo 2026 avremo manifestazioni di ogni tipo, invitati prestigiosi allocati nei migliori resort, passaggi pubblicitari su Telerama con il beneplacido di chi la rappresenta, abbracci in piazza e premiazioni a go go (con tutto il rispetto per i premiati)! Ma a NOI galatinesi, cosa resterà di tutto questo battage pubblicitario in grande stile? Ovviamente tutti saremmo ben contenti se si arrivasse ad ottenere la sperata candidatura: ma invece di spendere risorse pubbliche a destra e manca, perché non si destina quanto necessario, per esempio,  al risanamento delle mura urbiche? Una candidata a capitale della cultura, potrà accogliere i visitatori/turisti con le sue mura mediovali cadenti? E’ questo il bilglietto da visita che vogliamo dare all’Italia intera? Si spera che non crollino anche quelle, come gli alberi in Piazza Alighieri! E Non pensate sia opportuno che, oltre a gestire l’accoglienza “dei forestieri”, sia opportuno pensare anche al benessere dei Galatinesi? Probabilmente saremo tacciati anche noi di “temerarietà”, per aver contestato l’operato di una amministrazione che viaggia “a vista” e senza una programmazione pubblicamente conosciuta e riconoscibile, anche a livello economico.

Un lettore di un Giornale locale, scrive: Galatina è diventata un porto di mare.Vi attracca chiunque, anche chi una barca non ce l’ha. In nome di una cultura che tale non è, data in pasto a chiunque, c’è spazio per tutti: marinai e pirati — soprattutto pirati — arrivati dai paesi vicini, purché benedetti da un politico di riferimento al quale occorre genuflettersi.   

Condividiamo il pensiero del lettore e lo ringraziamo per avercelo ricordato. Nel frattempo prepariamo comunque l’abito della festa: si balla in piazza! 

PARTITO DEMOCRATICO

CIRCOLI DI GALATINA E NOHA