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ARTICOLO DI GIULIANA COPPOLA, TRATTO DALLA RUBRICA “DA LEGGERE” PUBBLICATO A PAG. 36 DI “QUISALENTO”, ANNO VI, N. 7, 1 LUGLIO 2006, EDIZIONI GUITARS SNC, LECCE.
Di Albino Campa (del 16/07/2006 @ 19:31:50, in NohaBlog, linkato 4252 volte)
NOHA. STORIA, ARTE, LEGGENDA: DA CASA A CASA, TRA GNOMI E DUCHI
DI
GIULIANA COPPOLA

Da dove si comincia? Si comincia sfogliando piano… e i “cittadini del sole” sentiranno il profumo di Noha, tutto il profumo, del passato, del presente e (perché no?) anche del futuro, racchiuso in particolari da scoprire, in un sorriso di bimbo, in un tramonto dolcissimo, ad esempio. “Noha, storia, arte, leggenda” di Francesco D’Acquarica e Antonio Mellone che ne è anche il curatore, regala questo profumo che si percepisce se appena si apre la porta; il libro infatti, è “una porta pronta ad aprirsi se solo lo si vuole, perché come tutti i libri è li ed attende la decisione di chi lo ha scelto”… e allora tu segui parere saggio di Zeffirino Rizzelli, varchi la porta, e ti immergi in questa ricerca “nella quale il territorio, il folklore, la trasmissione orale, le tradizioni, il dialetto, la leggenda, il dato urbanistico, il dato sociologico, religioso e politico s’intrecciano: uno complemento degli altri: ordito di un unico tessuto”.
Non fai in tempo a stancarti, annoiarti o perderti; come ti dicono gli autori, la ricerca è un ordito di un unico tessuto, caldo e dolce come quello d’un tempo. Ti immergi in esso e vai.
Ecco: “Noha, storia, arte, leggenda” è, pagina dopo pagina, la conferma che esiste ancora, certo che esiste, la gioia della coralità, la gioia della tradizione orale; senti che così è, andando da documento a documento, ma anche e soprattutto da casa a casa, da corte a corte, da amico ad amico, da comare a comare, da bar a bar, da angolo ad angolo, cercando e ricercando ancora; ascoltando, in silenzio, la voce delle persone e delle cose, di ciò che si è dimenticato e di ciò che ancora esiste, di quel che si tocca con mano e di quel che s’immagina, di ciò che è storia e di quello che è già leggenda, favola, mito, fede.
Tutti hanno qualcosa da dire su questo angolo, ombelico del mondo, amato a volte più di se stessi; tutti ascoltano ma tutti poi aprono la porta ad Antonio che continua a bussare per sapere, per ricordare insieme, per comunicare, scoprire e condividere; per fermarsi un attimo e poi ricominciare.
Antonio, da curatore, si porta dietro lungo la strada da lui tracciata, un compagno di viaggio dopo l’altro e la storia si dipana colta e allegra, forte di documentazione, leggera di voci presenti; la realtà si accosta alla fantasia e la fantasia diventa mistero ed il mistero gioca tra sacro e profano, tra gnomi, principesse, duchi, nel silenzio di castelli, ipogei, casiceddhre, antiche torri, strade mitiche, fantasiose case rosse, ed è serena, allegra, sorprendente la Noha cristiana protetta da san Michele Arcangelo. Tra passato e presente… il presente è racchiuso in quel profumo di cui si è detto sopra; il presente è giovane come le immagini di Rinaldo, Michele e Daniele Pignatelli, gli ulivi di Paola, i versi dei poeti, le parole di don Donato Mellone che non invecchiano mai, l’augurio di Michele Tarantino, l’editore…
E il futuro?
Il futuro è una sfida… si crede nel libro, si crede che “faccia viaggiare più di un aereo, faccia sentire suoni, gustare sapori, annusare odori”. Ed ora? Ora si va tutti a Noha; sono aperte le porte e c’è ancora voglia di raccontare ed ascoltare.
(Giuliana Coppola)