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Siamo in guerra e a Galatina si dà la priorità ai centri commerciali
Di Marcello D'Acquarica (del 02/10/2017 @ 22:49:05, in NohaBlog, linkato 1930 volte)

Questo insistere nel voler installare ad ogni costo un centro commerciale (l'ennesimo ) a due passi da una città come Galatina, che ha un bellissimo centro anche ricco di servizi commerciali e altro, e non mancano nemmeno i tanti supermercati d'ogni specie, tutto questo insistere, dicevo, lascia pensare alla disperazione di un mostro che sta esalando gli ultimi rantolii.

• Abbiamo la falda che si sta assottigliando ed è già inquinata dai fitofarmaci.
Trovare un pozzo artesiano indenne dai veleni è molto difficile se non impossibile.

Per fortuna si sono svegliate Asl di Lecce e Regione con il Progetto Minore. E speriamo che siano capaci di portarlo a termine (Acque contaminate? Asl vuole vederci chiaro con il progetto "Minore"
"la Puglia è al terzo posto nella classifica delle regioni che utilizzano prodotti fitosanitari, il loro uso non è sufficientemente monitorato nelle acque sotterranee. Tra questi spicca il noto Glifosate, un erbicida dichiarato potenzialmente cancerogeno e massivamente usato dagli agricoltori, anche per contrastare gli effetti della temuta Xylella. “ http://www.lecceprima.it/…/acque-contaminate-asl-vederci-ch…)

• Abbiamo l'aria che ogni giorno cambia minestra (vedi in ultimo le esalazioni quotidiane della zona industriale Galatina-Soleto).
• Abbiamo la terra intrisa da almeno quarant'anni di rifiuti (che fra l'altro derivano esattamente da un tipo di commercio brucia e fuggi - forse dallo stesso genere del famigerato megaporco desiderato).

• Abbiamo una massa di personaggi accecati da tutto questo "bendischifo", vedi ultime bandierine d'allarme di Cerano-Enel; Ilva; Cementir, etc.

E la nuova amministrazione di Galatina, con tutto il rispetto, non riesce a vomitare il boccone di contrada Cascioni, rimettendocelo sul piatto.

Ma di cosa ci stiamo preoccupando? 
Abbiamo la corretta misura delle priorità?

Ma davvero l’occupazione (di quante persone?) necessita la produzione di tanti morti?

Sembra una guerra. Durante la 2a Guerra Mondiale ci furono fra militari e civili, 444.000 morti in cinque anni e mezzo.
Oggi in Italia, ogni anno muoiono per patologie tumorali 87000 persone all'anno, moltiplicato per cinque anni e mezzo, si superano di gran lunga i caduti dell'ultima guerra in Italia.

Quanti altri concittadini dobbiamo veder morire prematuramente per toglierci la crema con cui affoghiamo la coscienza?

 Marcello D'Acquarica