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Immanità di gregge
Di Antonio Mellone (del 08/04/2020 @ 21:39:15, in NohaBlog, linkato 953 volte)

Immanità (cioè crudeltà, bestialità), ma pure inanità (vale a dire inutilità, soprattutto per se stesso). Ci andrebbero bene anche imbecillità, immaturità, immutabilità, e molte altre parole ossitone. Perfino immunità. Il gregge infatti è immune dal concetto di pensiero autonomo: s’adegua piuttosto compatto a quello dell’uomo forte di turno, incapace com’è di farsi un esame di coscienza di classe.

Non sono un epidemiologo - al più un (apprendista) epistemologo - sicché ora, più che parlare di anticorpi, a me preme dire un paio di cosette, come dire, da quarantena.

Da quel che leggo di sfuggita sui social network (benché ultimamente mi venga automatico di starne lontano il più possibile manco fossero infetti) v’è più di qualche aspirante ad almeno un giorno da pecora. E non parlo degli slogan-tormentone che non so a voi ma a me hanno stufato più degli arresti domiciliari, quanto delle esternazioni dei novelli filosofi della politica, per di più economica.

Insomma, c’è chi crede, beato lui, che questo Shock (o meglio Sciocc) abbia dato una spallata definitiva al capitalismo, che tutto cambierà (senz’altro in meglio), che finalmente nascerà una nuova era di solidarietà nazionale, che dico, internazionale, che finalmente non avremo più a che fare con il neoliberismo: vocabolo, quest’ultimo, da non proferire nemmeno per isbaglio, in quanto quelli che lo sostengono non hanno interesse a dare agli altri un’arma concettuale importante per combatterlo; mentre quelli che lo osteggiano non ne parlano troppo apertamente, per via del fatto che, come diceva quello, il buon senso si è ormai eclissato per paura del senso comune.     

E così non ci accorgiamo che il capitalismo tutt’altro che fallito, già diffuso da anni con la progressione geometrica del contagio, continua a insinuarsi nella società apparentemente liquida, adattarsi alle nuove forme, impregnarci pure i vestiti convincendoci che non v’è alternativa. A prima vista in quiescenza, insiste invece a signoreggiare, totalitario come sempre, guerrafondaio, ecocida, pieno zeppo di effetti collaterali micidiali visibili ormai soltanto al microscopio dell’Agnotologia (che sarebbe lo studio della produzione scientifica dell’ignoranza e della disinformazione).

Dicono che non esista (più) la lotta di classe. Al contrario, esiste eccome: è la lotta delle élites contro il gregge appunto, e la stanno pure vincendo, queste élites, corroborate dalla vaselina dell’intellighenzia composta da “giornalisti”, “scienziati”, “ricercatori”, “intellettuali”, e altre frattaglie del genere.     

Tanto per fare un esempio, c’è chi s’illude che d’ora in poi la Sanità pubblica non vedrà più tagli di personale, né riduzioni di posti letto, e men che meno smantellamenti o “riordini” ospedalieri; anzi assumerà, stabilizzerà, addirittura investirà in ricerca, tecnologia, macchinari, presidi necessari al funzionamento del settore (e giacché darà in regalo pure un bel set di coltelli in acciaio inox, anzi di bisturi).

A coronamento del corona, ci mancavano ultimamente pure i Super Mario Bros., cioè i fans di Draghi, meglio noto come mister establishment; e, per farla completa, perfino i nostalgici della dittatura (giuro, ho letto anche di questo).  

Ssssh. Non ditelo a nessuno: si vocifera che la mamma dei cretini, dopo aver fatto il tampone, abbia scoperto di essere ancora una volta incinta.

Antonio Mellone