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Una serie di contraddizioni e storture che rimarcano la loro totale inaffidabilità
Di Redazione (del 28/04/2017 @ 18:13:54, in Comunicato Stampa, linkato 1723 volte)

Gli avvenimenti che si stanno verificando sullo scenario politico cittadino non cambieranno di una virgola la nostra agenda programmatica improntata sulla stesura di un progetto che possa far rimettere in piedi un territorio che è stato costretto a ingiuste mortificazioni ed umiliazioni da parte di una classe politica inadeguata ed inconcludente.

Ritengo tuttavia necessario affidare qualche riflessione alle Vostre considerazioni, anche in vista dell'ormai imminente appuntamento elettorale di giugno per la scelta della nuova Amministrazione Comunale.

Chi ha seguito con una certa attenzione la nascita delle coalizioni che si propongono come futura classe dirigente non può non aver individuato in alcune di esse una serie di contraddizioni e storture che rimarcano la loro totale inaffidabilità.

Penso per esempio alla crisi esistenziale del Partito Democratico che si frantuma in diverse fazioni contrapposte nel grottesco tentativo di riuscire a recuperare quella credibilità perduta dopo la tragicomica caduta dell'amministrazione Montagna.

Nel disperato tentativo di riconquistare il potere, la vicesegretaria regionale del PD, Sandra Antonica, ha stretto un patto di ferro con due ex amministratori di centrodestra: Pino Romano, ripescato dall'oblio in cui era caduto anche nella stessa Collemeto e Carmine De Paolis, scudiero dell'ex sindaco

Giancarlo Coluccia. Non solo.

Non contenta della sua impresa, prova anche un disperato approccio con Fratelli d'Italia e convince la sua ignara candidata sindaco, Paola Carrozzini, ad ingoiare il rospo.

Tutto questo nella evidente irrazionale logica politica e programmatica e in barba ai valori del centrosinistra e di chi ancora crede nei suoi ideali.

E l'ex sindaco Giancarlo Coluccia? Dimenticando completamente le ingiurie e le diffamanti accuse espresse nei suoi confronti dal socialista Peppino Spoti, che lo spinse alla crisi della sua maggioranza, stringe nuovamente un patto di ferro con lo stesso Spoti e accetta di essere declassato da sindaco a

consigliere comunale. Coluccia e Spoti tirano fuori dal cilindro l'imprenditore Giampiero De Pascalis che, non contento dell'opera, chiama a raccolta anche i PD Piero Lagna e Teresa Spagna, avamposti di un possibile accordo di ballottaggio con quel che resta della sinistra di Sandra Antonica, al secondo turno.

 

Pensate davvero che i vari Coluccia, Spoti, Lagna, Villani, Antonica, Pepe, Romano, debbano ritornare alla guida di una città in ginocchio a causa loro?

Io e la mia coalizione pensiamo proprio di no.

E per questo ci batteremo!

 

Marcello Amante

Polo Civico per Galatina

 

 

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