lug052023
L' associazione Città Nostra di Galatina organizza per il giorno 7 luglio alle ore 20.30 una visita inusuale alle botteghe artigiane e le locande che animano il centro storico alla presenza dei protagonisti.
Sarà possibile ammirare la mostra di artisti locali nelle bellissime sale di palazzo Orsini.
Evento previsto nell’ambito del progetto We are Siamo il paesaggio che viviamo Puglia Capitale Sociale 3.0.
Partenza alle ore 20.30 da Piazza Orsini durante la visita si terrà un workshop di pizzica.
La visita è gratuita.
lug052023
Quattro comitati italiani - composti da medici, cittadini, ricercatori e amministratori – replicano a quanto dichiarato da Fabrizio Pedetta, ingegnere e direttore generale del colosso industriale Colacem Spa, nell’intervista rilasciata alla nostra testata un mese addietro. Tra le risposte fornite dal numero uno della società proprietaria di diversi cementifici in Italia, il rifiuto di una eventuale correlazione tra emissioni degli stabilimenti e i danni alla salute. Il numero uno del colosso industriale umbro ha in quell’occasione argomentato le sue dichiarazioni, citando degli studi eseguiti dal Cnr e dall’Università La Sapienza e commissionati dal Comune di Gubbio.
Ma i comitati e i medici che lottano a tutela dell'ambiente ribattono: “Ci saremmo aspettati che dicesse, per esempio: un singolo studio del CNR che ha accuratamente misurato un solo inquinante atmosferico (le Pm10) non ha riscontrato la provenienza industriale di quell’inquinante”. Lo scrivono il Coordinamento Civico Ambiente e Salute, l’Associazione Mamme per la Salute e l’Ambiente-Venafro, il Comitato per la Tutela ambientale della Conca Eugubina e il Comitato No Css nelle cementerie di Gubbio. Pedetta ha infatti negato collegamenti e rapporti di causa-effetto fra cemento e tumori, nonostante anche solo il circondario galatinese sia stato da tempo dichiarato come zona “rossa” per via dell’alta incidenza di cluster tumorali nella popolazione del luogo, patologie polmonari in primis, emersa dalle evidenze scientifiche di report e dossier e poi rimarcata in interrogazioni parlamentari e appelli da parte di numerose sigle mediche. La stessa Asl di Lecce, nei mesi scorsi, aveva scritto all’Aress, l’Agenzia regionale strategica per la salute e il sociale, per chiedere di procedere alla valutazione di eventuali danni alla salute dei cittadini del Galatinese e del distretto di Maglie. Una missiva che era partita dall’Osservatorio ambiente e salute che vi avevamo allegato in esclusiva nel 2021.
Nel documento, sottoscritto dai salentini e dagli altri componenti dei comitati ambientalisti d’Italia, viene ripreso e "smontato" dunque il passaggio relativo allo studio citato dal direttore di Colacem: “Nel 2021 il Comune di Gubbio ha commissionato a due ricercatrici del Cnr e della Sapienza uno studio sulla “qualità dell’aria”, per la durata di un anno al costo di 170.000 Euro. Alla fine di maggio 2023 è stata presentata la relazione conclusiva. Il giudizio sulla qualità dell’ aria è limitato alla analisi di un solo componente inquinante: il particolato di 10 micron di diametro, o PM10. Perlopiù, lo studio non considera la raccomandazione UE del 26 ottobre 2022, che ha adottato le soglie stabilite dall’Oms (Organizzazione Mondiale ella Sanità) riducendo i limiti annuali delle PM10 da 20 mcg/mc a 15 mcg/mc anno. Nello studio non viene descritta alcuna valutazione di dati meteorologici e climatici, tantomeno si tiene conto della complessità orografica dell’area in questione, che certamente determinano la dispersione del particolato. Né sono nemmeno nominati i processi di combustione del comparto industriale, sebbene dal registro emissioni in atmosfera Umbria si ricava la presenza di metalli pesanti e IPA (Idrocarburi polciclici aromatici). Infine, nello studio si ripete l’incongruenza già riportata nel 2015 Arpa-Umbria, dove viene indicato che l’inquinamento dell’aria a Gubbio è provocato per l’87,6% dal riscaldamento domestico e solo per il 3,8% dalle attività produttive. Cio’ e’ assai poco plausibile, poiche’ dai dati regionali di allora risultava che gli NOx prodotti dal riscaldamento domestico erano 50 ton/anno, mentre quelli prodotti dalle attività produttive erano 2.626 ton/anno”, scrivono.
“Una delle autrici, la dottoressa Canepari (Silvia, ndr, scienziata che ha contribuito allo studio commissionato dal Comune di Gubbio), ha dichiarato che sarebbe utile misurare non solo le polveri PM10, bensì le piu’ piccole PM 2,5 e le nanoparticelle, e anche alcuni gas. Effettivamente, prima di dichiarare la salubritaà dell’aria sarebbe stato opportuno estndere le misure alle deposizioni accumulatesi a medio termine di altri composti tossici e cancerogeni, quali Diossine, PoliCloroBiFenili e metalli pesanti: tutte sostanze che, come dimostrato da numerose ricerche scientifiche, sono associate alla combustione di materiali derivati da scarti o rifiuti. L’ingegnere e la ricercatrice certamente conoscono il principio di precauzione, e sanno bene che l’assenza di una prova non costituisce una prova di assenza”, proseguono i firmatari della lettera.
lug032023
La nota diffusa dall'Amministrazione comunale, redatta su richiesta e sotto dettatura del consigliere Antonaci (come facilmente desumibile dalla lettura di uno dei suoi tanti autocelebranti post apparsi sui social poco prima) conferma la genesi della Commissione, così come conferma l'inganno perpetrato in spregio alle più elementari regole democratiche. Infatti, è chiara l’intenzione di voler mistificare la realtà, facendo apparire tale commissione guidata da un esponente della minoranza, quando è del tutto evidente che il "Presidente" è un componente della maggioranza che, oltre a suggerire allucinanti interventi a sua difesa, da oltre un anno in consiglio comunale si comporta in tal senso adeguandosi alle loro decisioni, magari con opportunistiche assenze. Un’amministrazione che in campagna elettorale si è vantata del sostegno da parte di autorevoli esponenti regionali, accogliendoli nella nostra città sempre con reverenza e sudditanza e che oggi si guardano bene dal tutelare il nostro ospedale dovendo difendere le ragioni di quello del proprio territorio (è il caso dell’assessore Leo di Copertino).
Riteniamo inoltre non dignitoso far parte di un organismo che millanta risultati non attribuibili certamente al lavoro della commissione ed oggettivamente riscontrabili da documenti che non possono essere sconfessati. Senza sottacere, infine, sull’incapacità politica del presidente che artatamente chiede collaborazione ma, nei fatti, non perde occasione per denigrare ed offendere i componenti della minoranza.
Prendiamo atto che, allo stato, non sussistono i presupposti per una discussione seria, oggettiva e non inquinata da ingiustificabili personalismi e, pertanto, abbiamo formalmente ed irrevocabilmente rassegnato le dimissioni.
Invitiamo, dunque, il Sindaco ad assumersi la piena responsabilità del ruolo che riveste. Ribadendo che saremo sempre al suo fianco per un’azione concreta a difesa del nostro nosocomio.
I CONSIGLIERI:
MARIANO EMANUELE
AMANTE MARCELLO
TUNDO LOREDANA
lug032023
A poco meno di un anno di distanza dalla promozione in B2 (era l’11 luglio del 2022), il Circolo Tennis “G. Stasi” di Galatina conquista la promozione nella serie B1 dopo aver disputato un campionato straordinario ed aver gestito in maniera esemplare le due gare dei playoff. Una promozione che conferma l’ottimo lavoro compiuto dalla squadra, dalla direzione sportiva e da tutto il Circolo, i cui soci hanno sempre creduto nell’obiettivo e sostenuto i giocatori.
Nell’ambiente del circolo nessuno ha mai nascosto che l’obiettivo del 2023 fossero proprio i playoff, raggiunti dopo un campionato intenso e quasi perfetto, a parte pochissime sbavature. Una squadra determinata, dalle grandi capacità tecniche e dal forte valore umano, che anche oggi ha voluto imporre il proprio gioco per non lasciare alcuno spiraglio agli avversari.
Senza cedere nessun set al Circolo Tennis Canottieri di Roma, infatti, il CT Galatina ha conquistato i quattro singolari e, in virtù del pareggio 3: 3 ottenuto a Roma la scorsa settimana, si è guadagnato la promozione in serie B1.
“Che cosa dire – dichiara ancora frastornato il capitano Donato Marrocco – sono emozionato, una vittoria straordinaria, una promozione frutto di tanti sacrifici. Il risultato odierno è il traguardo finale di un anno trascorso tra organizzazione di viaggi, selezione e formazione dei giocatori, allenamenti, strategie e motivazione. La gara di oggi è l’ennesima dimostrazione di quanto siamo stati in grado di costruire. Volevamo con forza raggiungere i playoff e quando ci siamo riusciti l’obiettivo era quello di raggiungere la promozione. È un momento straordinario e mi mancano le parole, ma mi sento di fare subito un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno supportato, dalla direzione sportiva, ai soci – i primi tifosi - che ci hanno sostenuto anche fuori casa. È un risultato importante per il Tennis a Galatina. Grazia ancora ragazzi per questo ennesimo traguardo raggiunto e grazie alla mia famiglia che mi è stata sempre accanto in questi mesi!”.
Ecco tutti i risultati: Bellifemine Alessandro Raffaele contro De Filippo Gian Rocco 6-3/6-0, Costamagna Alfonso contro Abbruciati Lorenzo 6-4/6-3, Fuele Matyas Lajos contro Noce Gabriele Maria contro 6-3/6-3, Cardinale Andrea contro Mogos Gabriele 6-3/6-0.
Antonio Torretti
Ufficio Stampa CT “Giovanni Stasi” Galatina
lug012023
I nohani sapevano già da tempo (ché di certe cose tengono rigorosa contabilità) che domenica prossima 2 luglio don Francesco Coluccia festeggerà il venticinquesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale, avvenuta appunto un quarto di secolo fa nella piazza principale di Sogliano Cavour, suo paese natale, all’ombra della bella chiesa seicentesca dedicata all’Annunziata, per l’imposizione delle mani e l’unzione sacra dell’allora arcivescovo di Otranto Francesco Cacucci, davanti a una moltitudine di suoi concittadini.
È inutile dire che la maggior parte del suo presbiterato (ventun anni su venticinque del suo ministero) è stato svolto a Noha nella parrocchia di San Michele Arcangelo, onde lo stemma cittadino scolpito sul fastigio della chiesa madre, le famose tre torri, potrebbe diventare per osmosi (se non proprio per usucapione) la simbologia preponderante della sua arma sacerdotale. Oltretutto la scienza araldica non impiegherebbe chissà quanto a interpretarne le immagini. Del resto tre è numero biblico fortemente simbolico: tre sono le persone della trinità, i vangeli sinottici, le virtù teologali, e le fasi di passione, morte e resurrezione del Cristo (che avvenne dopo i tre giorni di sepolcro), eccetera.