Sono partiti da qualche settimana i lavori su Via Carlo Alberto Dalla Chiesa e, con stupore, ho notato la mancanza dei cartelli di cantiere previsti per legge. Presumibilmente, perché non è dato avere notizie in più, si tratta della realizzazione di una pista ciclabile che congiungerebbe Noha a Galatina.
A tal proposito ho inoltrato sabato 11 ottobre una PEC al sindaco di Galatina Vergine, all’assessore ai lavori pubblici Sporti, agli uffici dei lavori pubblici e al comando della Polizia Municipale in cui ho evidenziato tutto questo.
La cartellonistica garantisce trasparenza e informazioni ed è obbligatoria per far sapere ai cittadini la durata, l’importo, il responsabile del procedimento e altre notizie utili. Trovo assurdo che i cittadini non sappiamo cosa si stia facendo, con quale atto di autorizzazione, chi sia il progettista, il direttore dei lavori, l’esecutore dei lavori, il coordinatore per la sicurezza, la ditta esecutrice e ogni altro atto previsto dalle norme vigenti.
L’assenza della cartellonistica sui lavori commissionati dall’Ente Comunale, ho notato, non è negli ultimi anni un caso: più volte ho segnalato queste mancanze, nonostante i tentativi di impedire (talvolta riusciti) alla sottoscritta di monitorare i lavori, svolgendo la funzione di consigliera comunale, intendendo tutelare la sicurezza pubblica e il rispetto della legalità.
Con la mia PEC ho chiesto, a tutela stessa dell’Ente, di intervenire con urgenza per esporre quanto si deve. Sottolineando inoltre che non era presente alcun parere tecnico previsto per la realizzazione di una pista ciclabile, e chiedendo, laddove esistano, di venirne a conoscenza.
Per tutta risposta, dalla giornata di ieri (lunedì 13 ottobre) i lavori sono fermi e non si vedono operai sul cantiere.
Allego, per completezza di informazione, la PEC che ho inoltrato.
Loredana Tundo
Consigliera Comunale CON
Parte col piede giusto nel campionato di pallavolo di serie D, girone B, il sestetto di mister Martina, regolando una giovanissima Materdomini Castellana che si oppone al sestetto locale con la freschezza e l’inesperienza giovanile.
E’ stata una gara stagnante, priva di emozioni perché infarcita di errori su tutti e due i fronti e rimasta in bilico solo fino a metà dei tre set. Poi l’allungo finale dei padroni di casa, di stagionata esperienza, ha chiuso la partita, peraltro appena sufficiente sotto l’aspetto prestazionale.
A costo di essere ripetitivo, nonostante questo sia stato solo l’esordio in campionato, la squadra pecca di condizione fisica. Non è un difetto di preparazione, si badi bene, ma è la ripetizione del solito canovaccio visto l’anno scorso, dove l’indisponibilità di rispettare un piano di allenamento che possa combinare attività aerobica e di forza, con tecnica e tattica è una certezza incrollabile.
Tutto è riconducibile ad un impianto (il palazzetto di via Montinari) la cui disponibilità di utilizzazione non ha sbocchi se non nei soli giorni di lunedì e mercoledì, appena a ridosso della gara giocata la domenica. Poi si arriva in campo nel fine settimana con uno sbilanciamento sulla mobilità articolare che può causare malanni fisici e pregiudicare la prestazione, anche dal punto di vista dell’assieme tattico che necessita di continuità.
Ma questo passa il convento e lo si sapeva.
E non è compensativo lo sforzo fatto dalla società di innalzare il tasso tecnico con l’innesto di buoni elementi, se poi la preparazione fisico-atletica viene inficiata da una lunga pausa temporale che azzera i parametri di allenamento di un micro ciclo.
Non intendo indossare le vesti di difensore d’ufficio del gruppo squadra, ma buttare al vento un progetto di crescita e di rilancio della pallavolo a Galatina, sponda Olimpia Sbv, è un vero peccato.
Ora testa alla trasferta di Ruffano, altra squadra giovanissima e di ottime prospettive che annovera talento in alcuni elementi e grinta in tutto il gruppo.
Piero de Lorentis
Dal 9 al 13 ottobre 2025, una delegazione del Liceo A. Vallone ha partecipato al Summit Internazionale “Next Generation AI” svoltosi a Napoli. L’evento, promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha visto la partecipazione di oltre 6.000 studenti, docenti, esperti e rappresentanti istituzionali provenienti da più di 40 Paesi.
A rappresentare l’istituto sono stati gli studenti Giacomo Colazzo (5AS), Davide Papadia (4AQTrED), Dalila Carrisi (5AL), Daniela Giannelli (5CSA), accompagnati dalla prof.ssa Chiara Leo. Le attività si sono svolte tra location prestigiose come il Palazzo Reale, il Teatro San Carlo, il Maschio Angioino e la Stazione Marittima, trasformate per l’occasione in un campus internazionale dedicato al futuro dell’IA nella scuola e nella società.
Durante i seminari mattutini, i partecipanti hanno potuto ascoltare interventi di esperti di fama mondiale come Luciano Floridi (Università di Yale), Andreas Schleicher (OCSE), Darya Majidi (UN Women Italia) e Fengchun Miao (UNESCO), che hanno affrontato temi come l’etica dell’IA, l’innovazione didattica, l’inclusione e la cittadinanza digitale.
Nei laboratori pomeridiani, gli studenti hanno potuto sperimentare in prima persona applicazioni avanzate dell’intelligenza artificiale: realtà aumentata e virtuale, sistemi di personalizzazione dell’apprendimento, strumenti per l’inclusione e tutor digitali.
Un momento particolarmente significativo ha visto protagonista la studentessa Dalila Carrisi (5AL), scelta per salire sul palco del Teatro San Carlo e leggere, a nome degli studenti italiani, la lettera indirizzata al Ministro Valditara per il G20. Un gesto simbolico e potente, seguito in diretta dal Ministro stesso collegato all’evento.
“È stata un’esperienza entusiasmante e arricchente – raccontano gli studenti – che ci ha permesso di confrontarci con nuove idee e di comprendere come la scuola possa guidare, con responsabilità e visione, l’integrazione dell’intelligenza artificiale nella didattica quotidiana.”
Un plauso va alla Dirigente Scolastica, prof.ssa Angela Venneri, che ha fortemente voluto la partecipazione al summit, riconoscendo l'importanza di esperienze che aprano la scuola al dialogo internazionale e all’innovazione.
“Come comunità scolastica crediamo in una scuola che educhi a comprendere e abitare il mondo con consapevolezza. L’intelligenza artificiale rappresenta una sfida educativa, ma anche un’opportunità per ripensare il ruolo formativo della scuola nella società di domani. E’ necessario che la scuola educhi a un uso consapevole ed etico di queste tecnologie, evidenziando rischi legati alla qualità e all’affidabilità delle informazioni generate. Nella odierna società digitale diventa fondamentale sviluppare negli studenti e nelle studentesse pensiero critico per comprendere i limiti tecnici e le implicazioni etiche dell’IA. Il Summit organizzato a Napoli dal MIM ha costituito una grande opportunità formativa/orientativa che il nostro liceo – con un lavoro di squadra - ha saputo cogliere sia per gli studenti e le studentesse che per i docenti permettendo loro di vivere un’esperienza formativa ed orientativa in chiave internazionale importante per la loro crescita personale e professionale, che dissemineranno ai loro colleghi.”
— Prof.ssa Angela Venneri, Dirigente Scolastica
La partecipazione al Summit Next Generation AI ha rappresentato un momento di grande orgoglio per il Liceo Scientifico e Linguistico “A. Vallone” che, grazie alla visione della Dirigente e all’impegno di studenti e docenti, si conferma promotore di percorsi formativi innovativi, capaci di apertura internazionale e di sollecitare un costante dialogo tra scienza, etica e cultura.
Per saperne di più: https://scuolafutura.pubblica.istruzione.it/nextgenai
Maria Rosaria Campa
E’ stato un sabato all’insegna di una tradizione che si rinnova da diciannove anni volta a ricordare la figura di Fernando Panico. L’evento che ha fatto da apripista alla nuova stagione pallavolistica è stato un mix di ricordi ed emozioni per familiari, amici e per quel gruppo storico de I ragazzi di Fernando da lui plasmati alla disciplina sportiva e alla vita.
Ne hanno ravvivato la memoria, perché continuasse a diventare storia, gli attori principali dell’evento: Allianz Green Volley Galatone ed Aurispa DFV Alessano/Tricase che si sono affrontate nel palazzetto di via Montinari a Galatina in un’anteprima di campionato.
Le attese per questo primo confronto, sia pur privo di una posta in palio in termini di punti, hanno stuzzicato il pubblico sollevando il solito dubbio.
Quanto varranno le due formazioni oggetto di rifondazioni? Chi delle due salentine potrà ambire ai play off o stazionare nel limbo evitando i play out?
Le incertezze si sono diradate nel momento in cui la formazione mandata in campo da mister Licchelli si è presentata priva dell’opposto titolare Padura Diaz che è stato preservato a causa di un risentimento muscolare, mentre mister Ambrosio disponendo dell’organico tutto, ha schierato un 6+1 nuovo di zecca, eccezion fatta per il solo riconfermato Mazzone.
Già con una diagonale depotenziata e con il diciannovenne Passari responsabilizzato a surrogare il cubano, la gara sembrava ostica e squilibrata a favore dell’Aurispa. Comunque i tifosi galatonesi confidavano nell’ardore di gruppo, sul senso di appartenenza, sulla grinta, fattori che sicuramente non annullano un gap tecnico ma che psicologicamente agevolano la reattività.
Ci si aspettava una prestazione solida, intensa e piena di energia ma, dopo aver offerto una blanda resistenza nel primo parziale (16 -15, 18-21 ,21-25) , la squadra di mister Licchelli si è disunita palesando un’ insufficienza grave nel fondamentale di ricezione attestatosi su un modesto 39% di positività.
Le difficoltà nella regia ne sono state una conseguenza: Kindgard non ha potuto far valere al meglio la velocità della sua distribuzione e ha forzato le soluzioni. La prima linea ospite quasi mai ha concesso l’uno contro uno contro i laterali galatonesi, realizzando ben 15 muri- punto, di cui quattro messi a segno dal ventunenne palleggiatore Bernardis.
Al contrario il regista ospite ha giocato sul velluto, trovando in Mazzone un vero ariete, tecnicamente e caratterialmente (rispolverata qualche vecchia ruggine tra lui e Giuliani?) e con un’assistenza perfetta a muro di Grottoli e Mellano a cui si è aggiunta la classe limpida di Zornetta.
Non c’è stata storia negli altri due set terminati con punteggi inusuali (13-25,19-25) a favore dell’Aurispa, per una Green Volley che nella fase precampionato ha fatto della combattività una componente imprescindibile delle sue prestazioni.
Niente drammi però, anche se l’assenza di Padura Diaz come finalizzatore e soprattutto come trascinatore ha pesato molto più del dovuto sull’economia della squadra privata del suo leader.
Sarà il triangolare di sabato 18 ottobre in terra barese, con i padroni di casa gioiesi e il sestetto di Castellana a caratterizzare il ritrovato spirito agonistico dei ragazzi di Licchelli e Cozzetto.
Piero de Lorentis
Addetto stampa Green Volley Galatone
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