ago012011
 I Beni Culturali di Noha in spv (stato vegetativo permanente) resistono all’accanimento di indifferenza da parte dei “legittimi” proprietari e degli enti competenti (Soprintendenza della Provincia e relativi addetti ai lavori del Comune di Galatina, che non sono essenze virtuali ma reali funzionari e dipendenti dello Stato).
I Beni Culturali di Noha in spv (stato vegetativo permanente) resistono all’accanimento di indifferenza da parte dei “legittimi” proprietari e degli enti competenti (Soprintendenza della Provincia e relativi addetti ai lavori del Comune di Galatina, che non sono essenze virtuali ma reali funzionari e dipendenti dello Stato).
Marcello D’Acquarica
 Indice
 Indice
 1. NOHA
 1. NOHA
 2. ARCHITETTURA RELIGIOSA
 2. ARCHITETTURA RELIGIOSA
 3. ARCHITETTURA CIVILE
3. ARCHITETTURA CIVILE
4. ARREDO URBANO E DEL TERRITORIO
5. ARCHITETTURA MILITARE
6. ARCHITETTURA RURALE
7. ARCHITETTURA RUPESTRE
8. ARCHITETTURA FUNERARIA
9. ARCHITETTURA INDUSTRIALE
10. AREA ARCHEOLOGICA
11. BENI CULTURALI E AMBIENTALI SCOMPARSI
12. BENI ETNOANTROPOLOGICI
13. AREA NATURALISTICA
14. BENI CULTURALI LIBRARI
lug302011
 L'associazione Arcabalena propone spettacoli per  i più piccoli  in piazza Madonna delle Grazie a Noha il 4 Agosto alle ore 20.00. Il Teatro di  Marionette Arcabalena è tra pochi in Italia in grado di ideare e  realizzare autonomamente le originali marionette animate da fili, alte  80 cm. e costruite con singolare maestria, che rappresentano di per sé  un’insolita attrattiva, per i propri originali spettacoli, i cui testi,  ispirati ai canoni della tradizione favolistica, suscitano autentico  divertimento ed al tempo stesso costituiscono uno strumento educativo di  grande coinvolgimento ed efficacia, confermato dal grande e costante  successo di pubblico, di critica e di stampa, che sempre apprezzano e  sottolineano la validità dei testi, la suggestione delle musiche, delle  particolari scenografie e degli effetti luminosi e speciali.
L'associazione Arcabalena propone spettacoli per  i più piccoli  in piazza Madonna delle Grazie a Noha il 4 Agosto alle ore 20.00. Il Teatro di  Marionette Arcabalena è tra pochi in Italia in grado di ideare e  realizzare autonomamente le originali marionette animate da fili, alte  80 cm. e costruite con singolare maestria, che rappresentano di per sé  un’insolita attrattiva, per i propri originali spettacoli, i cui testi,  ispirati ai canoni della tradizione favolistica, suscitano autentico  divertimento ed al tempo stesso costituiscono uno strumento educativo di  grande coinvolgimento ed efficacia, confermato dal grande e costante  successo di pubblico, di critica e di stampa, che sempre apprezzano e  sottolineano la validità dei testi, la suggestione delle musiche, delle  particolari scenografie e degli effetti luminosi e speciali.
fonte: http://www.galatinalive.info
lug282011
 Ogni volta che leggo un romanzo o racconto di Stefano Benni un pensiero  mi schiocca rumorosamente in testa e puntualmente sono tentato di uscire  per strada e chiedere alla gente che passa: “scusi, sa dirmi quanto  pesa la Fantasia?”. Da qualche parte ho letto che la Fantasia non ha  limiti, ma di sicuro avrà un peso, altrimenti non riesco a spiegarmi  cosa diavolo toccavo con mano mentre leggevo La compagnia dei Celestini.    Quindi posso affermare che è dalla lettura di questo libro che ho  subitaneamente (è orrendo questo termine, lo so, ma è adatto al contesto  filosofico che si sta creando) dedotto che la Fantasia esiste e che  molto probabilmente è fatta di fili che si intrecciano intorno al nostro  mondo, tanti fili colorati che pendono dal soffitto della nostra  camera, che fuoriescono dalla tazza del water, che imbottiscono i nostri  vestiti, foderano gli oggetti che ci trasciniamo dietro tutti i giorni.
Ogni volta che leggo un romanzo o racconto di Stefano Benni un pensiero  mi schiocca rumorosamente in testa e puntualmente sono tentato di uscire  per strada e chiedere alla gente che passa: “scusi, sa dirmi quanto  pesa la Fantasia?”. Da qualche parte ho letto che la Fantasia non ha  limiti, ma di sicuro avrà un peso, altrimenti non riesco a spiegarmi  cosa diavolo toccavo con mano mentre leggevo La compagnia dei Celestini.    Quindi posso affermare che è dalla lettura di questo libro che ho  subitaneamente (è orrendo questo termine, lo so, ma è adatto al contesto  filosofico che si sta creando) dedotto che la Fantasia esiste e che  molto probabilmente è fatta di fili che si intrecciano intorno al nostro  mondo, tanti fili colorati che pendono dal soffitto della nostra  camera, che fuoriescono dalla tazza del water, che imbottiscono i nostri  vestiti, foderano gli oggetti che ci trasciniamo dietro tutti i giorni.lug272011
Continua la nostra rubrica 'un'altra chiesa' con gli interessanti articoli di don Paolo Farinella. I preti-manager a volte si sentono talmente investiti da Dio da ritenere che per le loro "opere" sempre e comunque il fine giustifichi i mezzi
 Sono appena rientrato da una serata di festa celebrata a Genova per gli 83 anni di don Andrea Gallo, a cui ha partecipato una folla enorme di amici e cittadini e alcuni politici. A fare festa c’era anche il gotha del «Il Fatto Quotidiano» (Padellaro, Travaglio, Sansa), Moni Ovadia, Gino Paoli e tanti, tanti altri. Un popolo attorno ad un uomo, un partigiano, un prete che da tutta la vita vive sul marciapiede per acchiappare chi sul marciapiede può finire e vi è già finito. Un prete, un uomo, un partigiano, invocato e riconosciuto come leader morale indiscusso.
Sono appena rientrato da una serata di festa celebrata a Genova per gli 83 anni di don Andrea Gallo, a cui ha partecipato una folla enorme di amici e cittadini e alcuni politici. A fare festa c’era anche il gotha del «Il Fatto Quotidiano» (Padellaro, Travaglio, Sansa), Moni Ovadia, Gino Paoli e tanti, tanti altri. Un popolo attorno ad un uomo, un partigiano, un prete che da tutta la vita vive sul marciapiede per acchiappare chi sul marciapiede può finire e vi è già finito. Un prete, un uomo, un partigiano, invocato e riconosciuto come leader morale indiscusso.
La forza di don Gallo è la «nudità»: è nudo di tutto ciò che oggi è di moda: il denaro, il potere, il sesso. Egli ha il vestito della parola, che si fa profezia di giustizia e di trasparenza nella coerenza. Sopra il vestito la bandiera della Pace dipinta dall’arcobaleno. Genova, città medaglia d’oro della Resistenza, il giorno 18 luglio 2011  ha messo sul candelabro evangelico il lume splendente della bella persona di don Gallo e lo ha proposto a tutti come punto di riferimento dell’Italia migliore, quell’Italia che è disprezzata dal governo in carica per voce del ministro Brunetta. 
Ieri ho visto attorno a don Gallo Andrea l’Italia del cuore, quella che non si rassegnerà mai al potere del malaffare e del ricatto, della delinquenza e del mercimonio. Mentre la festa scorreva allegra e intensa, tra gli epitaffi graffianti e micidiali di Enzo Costa e gli apologhi esilaranti e per questo densi di spiritualità di Moni Ovadia, istintivamente il mio pensiero correva ad un altro prete, don Luigi Maria Verzè, 91 anni, che cominciò come segretario di San Giovanni Calabria, vescovo dei poveri e dei diseredati e finì, anzi sta finendo, come complice di Berlusconi, boss che affoga nei sospetti di corruzione.
lug262011
 È nato il “Comitato Nazionale Contro Fotovoltaico Ed Eolico Nelle  Aree Verdi”. Come prima iniziativa pubblica del Comitato Nazionale: si è  levato un appello forte ed apartitico al Governo e a tutto il Parlamento, perché facciano rispettare la nostra Costituzione ed i diritti dei cittadini frodati, ingannati e danneggiati da questa maxi-speculazione della Green Economy Industriale in atto    , perché si abroghino d’urgenza gli immorali ed esosissimi incentivi pagati  da tutti i cittadini a queste implementazioni industriali per la  vendita delle energie rinnovabili, che come tali, per il loro  elevatissimo impatto ambientale, non sono più energie “pulite” !!!
È nato il “Comitato Nazionale Contro Fotovoltaico Ed Eolico Nelle  Aree Verdi”. Come prima iniziativa pubblica del Comitato Nazionale: si è  levato un appello forte ed apartitico al Governo e a tutto il Parlamento, perché facciano rispettare la nostra Costituzione ed i diritti dei cittadini frodati, ingannati e danneggiati da questa maxi-speculazione della Green Economy Industriale in atto    , perché si abroghino d’urgenza gli immorali ed esosissimi incentivi pagati  da tutti i cittadini a queste implementazioni industriali per la  vendita delle energie rinnovabili, che come tali, per il loro  elevatissimo impatto ambientale, non sono più energie “pulite” !!!Perché sia imposta una moratoria urgente per tutte le miriadi di impianti eolici e fotovoltaici industriali in progetto nel paesaggio del Bel Paese, l’ Italia, e che comporterebbero se realizzati la cancellazione totale di tutto ciò che significa “Italia” nel mondo, nonché gravi problemi di disagio e mobilitazione sociale a difesa del vitale spazio vitale e del territorio! Fatta l’Italia, fatti gli italiani, dopo 150° anni di speculazioni crescenti, ed impennatesi esponenzialmente oggi nella grave aberrante iper-speculazione della mala della Green Economy Industriale, ora abbiamo bisogno di rifare il paesaggio identitario, rurale, storico e naturale, d’Italia, e di farlo risorgere e restaurarlo a 360°!
lug252011
 Il mastino dei Baskerville sino a qualche giorno fa giaceva del  tutto ignorato nella sotto-sottocategoria “LIBRI DIMENTICATI” della mia  libreria. Ad essere sinceri era già da qualche mese che aveva raggiunto  questa nuova posizione, dopo aver transitato inconsapevolmente per  “LIBRI IN LETTURA”, “LIBRI IN STAND BY”, “LIBRI DA LEGGERE” e da ultimo  “LIBRI DA LEGGERE SENZA FRETTA”.    Poi domenica mentre cercavo di togliere un po’ di polvere e cambiare per  l’ennesima volta la disposizione dei libri negli scaffali – è  un’operazione che tendo a ripetere più volte durante l’anno – mi sono  accorto che il vecchio Holmes sonnecchiava, sicuramente con immenso  disappunto, tra i libri che in genere ripongo nell’angolo inferiore  sinistro della libreria nascosto da una poltrona, libri che mi sono  stati regalati da persone che non erano al corrente dei miei gusti  letterari oppure che ho comprato perché stupidamente attratto dal titolo  o dalla copertina.
Il mastino dei Baskerville sino a qualche giorno fa giaceva del  tutto ignorato nella sotto-sottocategoria “LIBRI DIMENTICATI” della mia  libreria. Ad essere sinceri era già da qualche mese che aveva raggiunto  questa nuova posizione, dopo aver transitato inconsapevolmente per  “LIBRI IN LETTURA”, “LIBRI IN STAND BY”, “LIBRI DA LEGGERE” e da ultimo  “LIBRI DA LEGGERE SENZA FRETTA”.    Poi domenica mentre cercavo di togliere un po’ di polvere e cambiare per  l’ennesima volta la disposizione dei libri negli scaffali – è  un’operazione che tendo a ripetere più volte durante l’anno – mi sono  accorto che il vecchio Holmes sonnecchiava, sicuramente con immenso  disappunto, tra i libri che in genere ripongo nell’angolo inferiore  sinistro della libreria nascosto da una poltrona, libri che mi sono  stati regalati da persone che non erano al corrente dei miei gusti  letterari oppure che ho comprato perché stupidamente attratto dal titolo  o dalla copertina.
lug222011
Eccovi il secondo, ed ultimo, articolo a firma di quel "mangiapreti" che risponde al nome di Antonio Mellone apparso sul volume AA.VV., "Don Mario Rossetti, un sacerdote della comunità galatinese - Giudizi sull'opera e l'eco della stampa", Panìco Editore, Galatina, 2011.
 Avevo già scritto qualcosa (anzi più di qualcosa, come mi capita quando mi prudono le mani) subito dopo aver sfogliato e letto il menabò in bianco e nero del libro che - nuovo di zecca e ancora caldo di torchio - ho ora invece per le mani nella bella ed elegante edizione definitiva. Il libro è il “Don Mario Rossetti, un sacerdote della comunità galatinese”, scritto da Domenica Specchia e stampato dalle Arti Grafiche Panìco di Galatina, che in questo caso hanno assunto anche la veste dell’editore.
Avevo già scritto qualcosa (anzi più di qualcosa, come mi capita quando mi prudono le mani) subito dopo aver sfogliato e letto il menabò in bianco e nero del libro che - nuovo di zecca e ancora caldo di torchio - ho ora invece per le mani nella bella ed elegante edizione definitiva. Il libro è il “Don Mario Rossetti, un sacerdote della comunità galatinese”, scritto da Domenica Specchia e stampato dalle Arti Grafiche Panìco di Galatina, che in questo caso hanno assunto anche la veste dell’editore. 
Sono stato uno dei primi a vedere l’opera prodotto-finito della Specchia, tanto che quando don Mario m’ha convocato nella sacrestia della Chiesa di Santa Lucia per farmene dono, il pacco di questi libri era ancora chiuso e sigillato in uno scatolone di cartone (che poi ho disimballato io stesso, come un novello ostetrico di libri, utilizzando una penna a mo’ di temperino per fenderne i sigilli di nastro adesivo, e per spacchettare finalmente quell’involucro).
lug202011
 La straordinaria sorpresa di questo breve romanzo di Conrad è  l’universalità del linguaggio. L’autore racconta una vicenda prettamente  autobiografica, ma è inevitabile poi per il lettore portarsi con la  mente al momento in cui anche lui, come il giovane protagonista della  storia, guardando indietro nella vita si è reso conto di aver  oltrepassato non senza difficoltà “la linea d’ombra”, lasciandosi per sempre alle spalle la “spensierata e fervente giovinezza”.    La continua ricerca introspettiva dell’autore mette a nudo pensieri e  passioni che accompagnano il passaggio attraverso un “giardino  incantato” in cui tutto ha un suo fascino, tutto è ancora da scoprire,  inventare, creare, nonostante la consapevolezza di un passaggio  obbligatorio per tutta l’umanità. Dirà Conrad nel suo romanzo: “è la seduzione dell’esperienza universale, da cui ci si attende una sensazione singolare e personale: un po’ di se stessi”. Ed  ecco quindi che, ormai adulto, Conrad tenta di ridestare i ricordi e  consegnare in questo modo uno scritto che possa servire da monito alle  future generazioni. “L’effetto che ha la prospettiva sulla memoria è  di ingigantire le cose, perché ciò che è essenziale emerge isolato da  una congerie di insignificanti fatti quotidiani di contorno, che  naturalmente sono svaniti dalla mente”, scriverà infatti lo stesso  autore nella prefazione all’opera. A questo punto viene da chiedersi:  qual è l’”essenziale” che emerge dalla lettura di queste memorie?
La straordinaria sorpresa di questo breve romanzo di Conrad è  l’universalità del linguaggio. L’autore racconta una vicenda prettamente  autobiografica, ma è inevitabile poi per il lettore portarsi con la  mente al momento in cui anche lui, come il giovane protagonista della  storia, guardando indietro nella vita si è reso conto di aver  oltrepassato non senza difficoltà “la linea d’ombra”, lasciandosi per sempre alle spalle la “spensierata e fervente giovinezza”.    La continua ricerca introspettiva dell’autore mette a nudo pensieri e  passioni che accompagnano il passaggio attraverso un “giardino  incantato” in cui tutto ha un suo fascino, tutto è ancora da scoprire,  inventare, creare, nonostante la consapevolezza di un passaggio  obbligatorio per tutta l’umanità. Dirà Conrad nel suo romanzo: “è la seduzione dell’esperienza universale, da cui ci si attende una sensazione singolare e personale: un po’ di se stessi”. Ed  ecco quindi che, ormai adulto, Conrad tenta di ridestare i ricordi e  consegnare in questo modo uno scritto che possa servire da monito alle  future generazioni. “L’effetto che ha la prospettiva sulla memoria è  di ingigantire le cose, perché ciò che è essenziale emerge isolato da  una congerie di insignificanti fatti quotidiani di contorno, che  naturalmente sono svaniti dalla mente”, scriverà infatti lo stesso  autore nella prefazione all’opera. A questo punto viene da chiedersi:  qual è l’”essenziale” che emerge dalla lettura di queste memorie? lug182011
 I cittadini e le Agende Rosse  organizzano anche  Galatina (Le) una marcia di commemorazione per i  giudici morti ma anche per sostenere quei magistrati che a Palermo, a  Caltanissetta e a Firenze, stanno cercando di togliere quel pesante velo  nero che fino ad oggi, grazie a depistaggi, archiviazioni forzate,  leggi studiate per scoraggiare i collaboratori di Giustizia, hanno  impedito di arrivare ai mandanti occulti di quelle stragi.
I cittadini e le Agende Rosse  organizzano anche  Galatina (Le) una marcia di commemorazione per i  giudici morti ma anche per sostenere quei magistrati che a Palermo, a  Caltanissetta e a Firenze, stanno cercando di togliere quel pesante velo  nero che fino ad oggi, grazie a depistaggi, archiviazioni forzate,  leggi studiate per scoraggiare i collaboratori di Giustizia, hanno  impedito di arrivare ai mandanti occulti di quelle stragi. 
E’ ora di svegliarci dal torpore che per troppo tempo ha annichilito la città insieme alla nazione tutta!
E’  ora di assumerci la responsabilità  della presenza attiva sul  territorio, lo dobbiamo ai nostri figli e alle generazioni che verranno.  Basta con il silenzio egoista e vigliacco che è più pericoloso della  delinquenza!
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