dic102013
Probabilmente se ne parla da tempo anche nella nostra parrocchia.
Ma visto che (salvo errori e omissioni) non si ha tanto tempo per l’invio delle risposte (pare che la scadenza ultima sia la fine del prossimo mese di gennaio), ci tenevo a pubblicare sul sito di Noha - anche a beneficio di chi non è assiduo frequentatore del tempio, ma è pur sempre un figlio di Dio, per di più cristiano e cattolico - le trentotto domande rivolte “alla base”, cioè alle famiglie ed al popolo dei credenti, attraverso il famoso questionario proposto da papa Francesco, al fine di far riflettere almeno i nostri venticinque lettori se non su tutte almeno su alcune delle sue famose istanze.
nov302013
L’esortazione apostolica «Evangelii Gaudium» è di fatto il manifesto che il papa vorrebbe attuare nel programma di riforma della Chiesa, a cominciare da se stesso, cioè dal papato. Fa sul serio, ma nello stesso tempo chi collabora con lui, come il prefetto della congregazione della fede, Mueller, ultraconservatore, nominato anche lui dal precedente Ratzinger, lo frena e in parte contraddice le apertura che Francesco tenta. Ci troviamo dunque di fronte ad una fisarmonica: il papa da aria di novità e aperture e Mueller & Company chiudono il mantice e tolgono l’aria. Il documento ne è la prova perché cerca di accontentare tutti e spero che non finisca per scontentare tutti. Per il papa bisogna fare la scelta preferenziale dei poveri, prendendo così uno dei fondamenti della Teologia della Liberazione e un «desiderium» inespresso del concilio Vaticano II (cfr. intervento di Giacomo Lercaro, autorizzato da Paolo VI) e quindi deve sapere che non può accontentare tutti, ma qualcuno lo deve scontentare. E’ nella logica delle cose.
ott102013
set242013
Da anni lo sto dicendo: a che serve la canonizzazione dei santi o dei beati? Quanto costa? Qual è il criterio per scegliere chi canonizzare o no?
La parola canonizzazione significa che la Chiesa riconosce come santi o beati, e li rende di dominio pubblico, quanti hanno vissuto secondo uno stile di vita che è conforme a certe virtù stabilite dalla Chiesa stessa. In breve, occorre essersi comportati come la Chiesa comanda.
Un dubbio c’è: che la Chiesa in tal modo si auto-santifichi. I santi servono alla Chiesa per dare più credibilità alla stessa struttura religiosa.
Anzitutto, non ho capito la differenza tra servo di Dio, beato e santo. Forse la differenza sta nel numero dei miracoli compiuti. Anche qui, quale assurdità far dipendere la canonizzazione dai miracoli. Perché sono indispensabili i miracoli? Come una prova richiesta a Dio stesso? Sappiamo che solo Dio può compierli. Ma questo non è tentare Dio? Ma che cosa sono i miracoli? Guarire fisicamente una persona? Tutto qui? Che assurdità. Una volta bastava che il popolo gridasse “santo”, e la Chiesa approvava. Oggi sarebbe pericoloso, dal momento che si osannano anche i criminali.
lug202013
mag232013
La morte di don Andrea Gallo ci coglie di sorpresa, nonostante fossimo in attesa che accadesse. La verità è che non volevamo che morisse perché ci teneva sulle sue ginocchia e ci consolava, ci coccolava. In un tempo di papi e di gerarchie fissati su un’idea di Dio astratta, don Andrea ci fa vedere un Dio con le mani sporche di umanità, ansioso di sporcarsi e stare con la gente, fuori del tempio isolato da un muro d’incenso e d’ipocrisia.
Lo scorso anno a Palazzo Ducale di Genova, alla presentazione del mio romanzo «Habemus papam», in cui preconizzavo la necessità di un papa di nome Francesco, si entusiasmò e, prendendomi da parte, mi disse: «Sarebbe ora, mi piacerebbe esserci». Ora sono contento che abbia visto l’arrivo di papa Francesco e abbia fatto appena in tempo a pubblicare l’ultimo suo libro «In cammino con Francesco», quasi assaporando il cambio di marcia tanto desiderato.
mag232013
Addio don Gallo, cristiano prima ancora che prete, esponente di "un'altra chiesa" sempre in cerca dell'essenza del Vangelo.
mag152013
1. Gesù, nell’Ultima Cena, si rivolge agli Apostoli con queste parole: «Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi» (Gv 15,16), che ricordano a tutti, non solo a noi sacerdoti, che la vocazione è sempre una iniziativa di Dio. È Cristo che vi ha chiamate a seguirlo nella vita consacrata e questo significa compiere continuamente un “esodo” da voi stesse per centrare la vostra esistenza su Cristo e sul suo Vangelo, sulla volontà di Dio, spogliandovi dei vostri progetti, per poter dire con san Paolo: «Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me» (Gal 2,20). Questo “esodo” da se stessi è mettersi in un cammino di adorazione e di servizio. Un esodo che ci porta a un cammino di adorazione del Signore e di servizio a Lui nei fratelli e nelle sorelle. Adorare e servire: due atteggiamenti che non si possono separare, ma che devono andare sempre insieme. Adorare il Signore e servire gli altri, non tenendo nulla per sé: questo è lo “spogliamento” di chi esercita l’autorità.
mar132013
Il nuovo Pontefice è l'argentino Jorge Mario Bergoglio, 76 anni. Si chiamerà Francesco I
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |