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Di Redazione (del 01/07/2023 @ 16:15:55, in NohaBlog, linkato 1493 volte)

I nohani sapevano già da tempo (ché di certe cose tengono rigorosa contabilità) che domenica prossima 2 luglio don Francesco Coluccia festeggerà il venticinquesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale, avvenuta appunto un quarto di secolo fa nella piazza principale di Sogliano Cavour, suo paese natale, all’ombra della bella chiesa seicentesca dedicata all’Annunziata, per l’imposizione delle mani e l’unzione sacra dell’allora arcivescovo di Otranto Francesco Cacucci, davanti a una moltitudine di suoi concittadini. 

È inutile dire che la maggior parte del suo presbiterato (ventun anni su venticinque del suo ministero) è stato svolto a Noha nella parrocchia di San Michele Arcangelo, onde lo stemma cittadino scolpito sul fastigio della chiesa madre, le famose tre torri, potrebbe diventare per osmosi (se non proprio per usucapione) la simbologia preponderante della sua arma sacerdotale. Oltretutto la scienza araldica non impiegherebbe chissà quanto a interpretarne le immagini. Del resto tre è numero biblico fortemente simbolico: tre sono le persone della trinità, i vangeli sinottici, le virtù teologali, e le fasi di passione, morte e resurrezione del Cristo (che avvenne dopo i tre giorni di sepolcro), eccetera.

 

A poco meno di un anno di distanza dalla promozione in B2 (era l’11 luglio del 2022), il Circolo Tennis “G. Stasi” di Galatina conquista la promozione nella serie B1 dopo aver disputato un campionato straordinario ed aver gestito in maniera esemplare le due gare dei playoff. Una promozione che conferma l’ottimo lavoro compiuto dalla squadra, dalla direzione sportiva e da tutto il Circolo, i cui soci hanno sempre creduto nell’obiettivo e sostenuto i giocatori. 

Nell’ambiente del circolo nessuno ha mai nascosto che l’obiettivo del 2023 fossero proprio i playoff, raggiunti dopo un campionato intenso e quasi perfetto, a parte pochissime sbavature. Una squadra determinata, dalle grandi capacità tecniche e dal forte valore umano, che anche oggi ha voluto imporre il proprio gioco per non lasciare alcuno spiraglio agli avversari. 

Senza cedere nessun set al Circolo Tennis Canottieri di Roma, infatti, il CT Galatina ha conquistato i quattro singolari e, in virtù del pareggio 3: 3 ottenuto a Roma la scorsa settimana, si è guadagnato la promozione in serie B1. 

“Che cosa dire – dichiara ancora frastornato il capitano Donato Marrocco – sono emozionato, una vittoria straordinaria, una promozione frutto di tanti sacrifici. Il risultato odierno è il traguardo finale di un anno trascorso tra organizzazione di viaggi, selezione e formazione dei giocatori, allenamenti, strategie e motivazione. La gara di oggi è l’ennesima dimostrazione di quanto siamo stati in grado di costruire. Volevamo con forza raggiungere i playoff e quando ci siamo riusciti l’obiettivo era quello di raggiungere la promozione. È un momento straordinario e mi mancano le parole, ma mi sento di fare subito un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno supportato, dalla direzione sportiva, ai soci – i primi tifosi - che ci hanno sostenuto anche fuori casa. È un risultato importante per il Tennis a Galatina. Grazia ancora ragazzi per questo ennesimo traguardo raggiunto e grazie alla mia famiglia che mi è stata sempre accanto in questi mesi!”. 

Ecco tutti i risultati: Bellifemine Alessandro Raffaele contro De Filippo Gian Rocco 6-3/6-0, Costamagna Alfonso contro Abbruciati Lorenzo 6-4/6-3, Fuele Matyas Lajos contro Noce Gabriele Maria contro 6-3/6-3, Cardinale Andrea contro Mogos Gabriele 6-3/6-0.  

Antonio Torretti
Ufficio Stampa CT “Giovanni Stasi” Galatina

 

La nota diffusa dall'Amministrazione comunale, redatta su richiesta e sotto dettatura del consigliere Antonaci (come facilmente desumibile dalla lettura di uno dei suoi tanti autocelebranti post apparsi sui social poco prima) conferma la genesi della Commissione, così come conferma l'inganno perpetrato in spregio alle più elementari regole democratiche. Infatti, è chiara l’intenzione di voler mistificare la realtà, facendo apparire tale commissione guidata da un esponente della minoranza, quando è del tutto evidente che il "Presidente" è un componente della maggioranza che, oltre a suggerire allucinanti interventi a sua difesa, da oltre un anno in consiglio comunale si comporta in tal senso adeguandosi alle loro decisioni, magari con opportunistiche assenze. Un’amministrazione che in campagna elettorale si è vantata del sostegno da parte di autorevoli esponenti regionali, accogliendoli nella nostra città sempre con reverenza e sudditanza e che oggi si guardano bene dal tutelare il nostro ospedale dovendo difendere le ragioni di quello del proprio territorio (è il caso dell’assessore Leo di Copertino).

Riteniamo inoltre non dignitoso far parte di un organismo che millanta risultati non attribuibili certamente al lavoro della commissione ed oggettivamente riscontrabili da documenti che non possono essere sconfessati. Senza sottacere, infine, sull’incapacità politica del presidente che artatamente chiede collaborazione ma, nei fatti, non perde occasione per denigrare ed offendere i componenti della minoranza.

Prendiamo atto che, allo stato, non sussistono i presupposti per una discussione seria, oggettiva e non inquinata da ingiustificabili personalismi e, pertanto, abbiamo formalmente ed irrevocabilmente rassegnato le dimissioni.

Invitiamo, dunque, il Sindaco ad assumersi la piena responsabilità del ruolo che riveste. Ribadendo che saremo sempre al suo fianco per un’azione concreta a difesa del nostro nosocomio.

 

I CONSIGLIERI:

MARIANO EMANUELE

AMANTE MARCELLO

TUNDO LOREDANA

 

Quattro comitati italiani - composti da medici, cittadini, ricercatori e amministratori – replicano a quanto dichiarato da Fabrizio Pedetta, ingegnere e direttore generale del colosso industriale Colacem Spa, nell’intervista rilasciata alla nostra testata un mese addietro. Tra le risposte fornite dal numero uno della società proprietaria di diversi cementifici in Italia,  il rifiuto di una eventuale correlazione tra emissioni degli stabilimenti e i danni alla salute. Il numero uno del colosso industriale umbro ha in quell’occasione argomentato le sue dichiarazioni, citando degli studi eseguiti dal Cnr e dall’Università La Sapienza e commissionati dal Comune di Gubbio.

Ma i comitati  e i medici che lottano a tutela  dell'ambiente ribattono: “Ci saremmo aspettati che dicesse, per esempio: un singolo studio del CNR che ha accuratamente misurato un solo inquinante atmosferico (le Pm10)  non ha riscontrato la provenienza industriale di quell’inquinante”. Lo scrivono il Coordinamento Civico Ambiente e Salute, l’Associazione Mamme per la Salute e l’Ambiente-Venafro, il Comitato per la Tutela ambientale della Conca Eugubina e il Comitato No Css nelle cementerie di Gubbio. Pedetta ha infatti negato collegamenti e rapporti di causa-effetto fra cemento e tumori, nonostante anche solo il circondario galatinese sia stato da tempo dichiarato come zona “rossa” per via dell’alta incidenza di cluster tumorali nella popolazione del luogo, patologie polmonari in primis, emersa dalle evidenze scientifiche di report e dossier e poi rimarcata in interrogazioni parlamentari e appelli da parte di numerose sigle mediche. La stessa Asl di Lecce, nei mesi scorsi, aveva scritto all’Aress, l’Agenzia regionale strategica per la salute e il sociale, per chiedere di procedere alla valutazione di eventuali danni alla salute dei cittadini del Galatinese e del distretto di Maglie. Una missiva che era partita dall’Osservatorio ambiente e salute che vi avevamo allegato in esclusiva nel 2021.

Nel documento, sottoscritto dai salentini e dagli altri componenti dei comitati ambientalisti d’Italia, viene ripreso e "smontato" dunque il passaggio relativo allo studio citato dal direttore di Colacem: “Nel 2021 il Comune di Gubbio ha commissionato a due ricercatrici del Cnr e della Sapienza uno studio sulla “qualità dell’aria”, per la durata di un anno al costo di 170.000 Euro. Alla fine di maggio 2023 è stata presentata la relazione conclusiva. Il giudizio sulla qualità dell’ aria è limitato alla analisi di un solo componente inquinante: il particolato di 10 micron di diametro, o PM10. Perlopiù, lo studio non considera la raccomandazione UE del 26 ottobre 2022, che ha adottato le soglie stabilite dall’Oms (Organizzazione Mondiale ella Sanità) riducendo i limiti annuali delle PM10 da 20 mcg/mc a 15 mcg/mc anno. Nello studio non viene descritta alcuna valutazione di dati meteorologici e climatici, tantomeno si tiene conto della complessità orografica dell’area in questione, che certamente determinano la dispersione del particolato. Né sono nemmeno nominati i processi di combustione del comparto industriale, sebbene dal registro emissioni in atmosfera Umbria si ricava la presenza di metalli pesanti e IPA (Idrocarburi polciclici aromatici). Infine, nello studio si ripete l’incongruenza già riportata nel 2015 Arpa-Umbria, dove viene indicato che l’inquinamento dell’aria a Gubbio è provocato per l’87,6% dal riscaldamento domestico e solo per il 3,8% dalle attività produttive.  Cio’ e’ assai poco plausibile, poiche’ dai dati regionali di allora risultava che gli NOx prodotti dal riscaldamento domestico erano 50 ton/anno, mentre quelli prodotti dalle attività produttive erano 2.626 ton/anno”, scrivono.

“Una delle autrici, la dottoressa Canepari (Silvia, ndr, scienziata che ha contribuito allo studio commissionato dal Comune di Gubbio), ha dichiarato che sarebbe utile misurare non solo le polveri PM10, bensì le piu’ piccole PM 2,5 e le nanoparticelle, e anche alcuni gas. Effettivamente, prima di dichiarare la salubritaà dell’aria sarebbe stato opportuno estndere le misure alle deposizioni accumulatesi a medio termine di altri composti tossici e cancerogeni, quali Diossine, PoliCloroBiFenili e metalli pesanti: tutte sostanze che, come dimostrato da numerose ricerche scientifiche, sono associate alla combustione di materiali derivati da scarti o rifiuti. L’ingegnere e la ricercatrice certamente conoscono il principio di precauzione, e sanno bene che l’assenza di una prova non costituisce una prova di assenza”, proseguono i firmatari della lettera.

Su Galatina

 
Di Redazione (del 05/07/2023 @ 13:19:06, in Comunicato Stampa, linkato 632 volte)

L' associazione Città Nostra di Galatina organizza per il giorno 7 luglio alle ore 20.30 una visita inusuale alle botteghe artigiane e le locande che animano il centro storico alla presenza dei protagonisti.

Sarà possibile ammirare la mostra di artisti locali nelle bellissime sale di palazzo Orsini.

Evento previsto nell’ambito del progetto We are Siamo il paesaggio che viviamo Puglia Capitale Sociale 3.0.

Partenza alle ore 20.30 da Piazza Orsini durante la visita si terrà un workshop di pizzica.

La visita è gratuita.

 
Di Marcello D'Acquarica (del 05/07/2023 @ 13:23:04, in NohaBlog, linkato 943 volte)

Nel 2021 P. Francesco D'Acquarica, in occasione del suo sessantesimo di sacerdozio, ha dato alle stampe la nuova Storia di Noha, un novello volume di 488 pagine del formato 23X16 cm, con copertina semirigida.

Il libro ricco di immagini e grafica a colori, oltre ai dati della "vecchia" storia di Noha, contiene anche i risultati delle nuove ricerche dell'autore sulla sua sempre amata piccola patria: uno scrigno di parole e storie tutte da scoprire.

Il volume è fuori catalogo, ma oggi chi volesse regalarsene (o regalare) una copia potrebbe farlo contattando la redazione di Noha.it prenotandone una ristampa alla modica cifra di 50 euro: il costo equivalente di due pizze e due birre.

Marcello D'Acquarica

 

L'attesa è alle stelle per gli studenti dell'I.I.S.S. “Laporta/Falcone-Borsellino” di Galatina, che si preparano a festeggiare la conclusione del loro percorso scolastico il 14 luglio 2023, alle ore 19.00 presso il Teatro Comunale “Cavallino Bianco”.

Questo evento rappresenta un momento di gioia e soddisfazione per gli studenti, i loro familiari e tutto il personale scolastico, mentre i neo-diplomati ripensano agli anni trascorsi sui banchi di scuola, tra ricordi, aneddoti e un pizzico di nostalgia.

La serata di gala è certamente l'occasione ideale per celebrare i successi ottenuti dai ragazzi, mettendo in risalto i risultati raggiunti attraverso impegno, dedizione e passione.

La Festa inizierà con una cerimonia ufficiale, durante la quale gli ormai ex-alunni riceveranno simbolicamente il loro meritato diploma di scuola superiore: l'atmosfera sarà carica di emozione e orgoglio, con i ragazzi che saliranno sul palco per ritirare il frutto del loro duro lavoro, applauditi da genitori, amici e comunità scolastica al completo.

La cerimonia darà ai neo-diplomati anche l’opportunità di ringraziare gli insegnanti per il loro costante impegno e supporto nel corso degli anni di scuola, e sarà un momento di gratitudine e riconoscimento per tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito alla loro crescita umana e professionale.

 
Di Redazione (del 10/07/2023 @ 08:25:54, in Comunicato Stampa, linkato 774 volte)

Tutti potranno liberamente prendere parte agli allenamenti, alle partite ed ai giochi organizzati da ciascuna associazione sportiva sulla porzione di strada attrezzata in base alla disciplina:

  • Giuseppe Specchia della palestra Vitasnella PalestraGalatina si occuperà dell'organizzazione della tappa nazionale dello "SPARTAN WORKOUT TOUR", prima tappa salentina del 2023;
  • Virtus Basket Galatina si occuperà di gestire allenamenti, esercizi e partite di Basket;
  • Showy Boys ASD si occuperà di gestire allenamenti, esercizi e partite di Pallavolo;
  • Deffofootballschool, all'interno del campetto dell'oratorio, si occuperà di gestire allenamenti, esercizi e partite di Calcetto;
  • Circolo Tennis "Giovanni Stasi" Galatina si occuperà di gestire allenamenti, esercizi e partite di Tennis;
  • Asd Galagym Galatina si occuperà di esibizioni, allenamenti ed esercizi di ginnastica ritmica;

A partire dalle ore 21 ci sarà l'imperdibile intrattenimento musicale del gruppo "Viaggio Popolare Trio" a cura di Fabio Tribal, Pizzeria Frumento, La Frutteria e Zucchero Cannella.

 

 
Di Antonio Mellone (del 12/07/2023 @ 17:40:45, in Fetta di Mellone, linkato 768 volte)

A inizio primavera dello scorso anno venivo assolto dal tribunale di Lecce nel processo durato un lustro abbondante – rito abbreviato, eh -  scaturito dall’ennesima querela un tantino temeraria vergata da un personaggio politico di non so più quale partito (probabilmente un emulo del maestro matteo renzi), per via di una delle mie Fette di Mellone andatagli di traverso. Si conoscono pure le motivazioni di codesta assoluzione (in pratica il giudice sentenziò che il reato di satira non esiste né in dottrina né in giurisprudenza), ma molti ignorano il drammatico dibattimento avvenuto in aula tra le parti in causa. Soltanto di recente ho rinvenuto (invero fortuitamente) il resoconto stenografico di quell’udienza della quale, ai sensi del combinato disposto della riforma Cartabia e del decretino Nordio, sono costretto a riportare qui di seguito solo qualche stralcio preventivamente approvato dal Minculpop: pensieri, parole, papere e omissis che forse ci consentiranno di cogliere il succo di quel giudizio, passato ormai agli annali della giustizia come Processo alle Invenzioni, o più semplicemente Pro Cesso.

Giudice togato: “La parola dunque alla parte offesa”.

Parte Offesa, inscenando un attacco alla Filomena Marturano: “Signor giudice ho dovuto denunciare più volte questo deficiente, nonché stupido, perché è una persona povera, dico io, misera di contenuti, non è nessuno, ha stancato tutti, e si permette di coglionare la gente [chiedo venia per gente, ndr.]. Statti a casa tua! E poi dice che io o probblemi con la grammatica è la sintassi è pure con l’orografia. Insomma ha cercato di farmi passare per un utile idiota della politica”. Imputato: “Mea culpa, signor giudice, temo di aver esagerato con l’utile”.

Giudice: “Al di là del lessico impressionistico e di codeste comprensibili reazioni da racconto picaresco, così su due piedi darei il 41bis al qui presente imputato, non tanto per il vizio di schernire tutti, dalla A di avvocato alla Z di zampognaro passando per la S di sindaco, quanto per la prolissità del pezzo, benché a tratti addirittura erudito”. Un testimone dell’accusa: “Sissignore giudice, se io sarei in lei glielo tagliassi proprio quel dito”.  

 

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