Di Michele Scalese (del 07/04/2024 @ 19:03:00, in Lettere, linkato 1316 volte)

Esistono scorci di vita che non passano mai, sono gli stessi che ci portiamo dentro da anni, che ogni tanto ritornano e che ci fanno ricordare come gli affetti più cari in realtà, non si siano persi mai per davvero. Una cena per ritrovarsi nuovamente tutti insieme, nell’anno in cui noi del 1994 compiamo i fatidici 30 anni. Sebbene alcuni erano assenti perchè fuorisede o impossibilitati per imprevisti dell’ultimo minuto, ciò che è emerso è stato un momento di emozione e nostalgia nel rivederci dopo tanto tempo, con i nostri partners, figli, figlie, con la nostra storia personale che si fonde con la storia degli altri e che ci fa tornare di nuovo lì, in quella scuola elementare “Gaetano Martinez” dell’anno 2000, passando dai vissuti e nei racconti della scuola media “Pascoli” sempre  e rigorosamente a Noha, sempre tutti insieme.  Quello che nessuno di noi poteva immaginare è che il 30 marzo, davanti ad una tavolata, avremmo ritrovato istantaneamente noi stessi, con la stessa atmosfera di un tempo, quell'antica familiarità che sperimenta solo chi condivide nel quotidiano gli anni bollenti dell'infanzia. È stato come se ci fossimo salutati l'ultima volta il giorno prima per rivederci poche ore dopo, ritrovando all'istante quella sana, robusta follia che come allora ci ha fatto perdonare

 
Di Redazione (del 02/08/2023 @ 08:17:09, in Lettere, linkato 662 volte)

Ho letto con attenzione la lettera aperta rivoltami dal Direttivo di Noiambiente e Beni Culturali di Noha e Galatina. Probabilmente è opportuno dare delle risposte alle garbate domande poste.

Innanzitutto continuo ad annunciare il bisogno di pazienza da parte dei cittadini per i lavori che sono partiti, stanno partendo e continueranno a partire nei prossimi mesi.

Abbiamo visto alcuni cantieri già aperti in luglio come i lavori stradali nella contrada Guidano o il cantiere appena consegnato alla ditta appaltatrice per l’ecocentro.

Abbiamo già i primi confronti, a tratti anche complicati, per i lavori in partenza come quelli del plesso scolastico del 3 Polo dove è necessario organizzare lo spostamento dei giovani studenti per realizzare i lavori. Non ci sfugge quindi che i lavori previsti in piazza Alighieri, in piazza stazione, il corso Re D’Italia, ecc… richiederanno grande pazienza nei cittadini e capacità di gestione da parte nostra.

Una cosa voglio chiarirLa: è chiaro da tempo che nel  2021 e nel  2022 l’Europa ha chiesto che si procedesse   velocemente  all’impegno   delle  risorse  del   PNRR  motivo per  cui   molte  idee progettuali sono state finanziate sulla base di progetti di massima.

Ed è chiaro a noi,  che amministriamo oggi,  che  far diventare quei progetti di massima, dei progetti  reali,  delle gare  d’appalto, dei cantieri e infine delle opere  pubbliche è un’azione amministrativa unica per comunità piccole come la nostra. Rivoluzionaria direi.

A noi  la responsabilità di tutto questo, con buona pace di  parte dell’opposizione che ironizza e cavilla, intendendo a modo suo il proprio mandato, che dovrebbe essere sempre finalizzato al bene comune e non ad un gioco stucchevole delle parti e che, soprattutto, ha spesso praticato lentezza richiedendo oggi una velocità incompatibile con i tempi che richiede il buon lavoro degli uffici.

Passando al successivo punto richiamato tengo a chiarire che la ZES non è una piattaforma on line (la piattaforma è solo uno strumento digitale) e non è un progetto legato al T.U. delle leggi sanitarie Regio Decreto 1265/1934.

Le  Z.E.S.  sono Zone  Economiche  Speciali collocate  in  alcune zone industriali  esistenti, che godono di agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative. Sono rette da un Commissari del Governo e sono state istituite con una serie di decreti a partire dal 2017.

In questi mesi stanno divenendo pienamente operative e affinché ciò accasa è necessario che vengano adottati degli atti da parte delle amministrazioni locali. Noi siamo stati i primi perché crediamo nel bisogno dello sviluppo economico e nella necessità che la nostra zona industriale sia attrattiva.

Tutti  gli argomenti utilizzati nella vostra comunicazione colpiscono la sensibilità di moltissimi di noi  e sono attuali  se pensiamo alla recente modifica  dell’articolo 41 della nostra Costituzione che declama  che “l'iniziativa  economica  privata è libera.  Non può  svolgersi  in  contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all'ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.”

Nessuno vuole agire allinfuori del dettato Costituzionale. Credo che il futuro sia proprio questo: conciliare sviluppo e benessere economico con il grande faro che ha acceso Agenda 2030.

Andando avanti,  non entrerò in polemica sulla Zona Fiera  in  cui si  parla di realizzazione di  un parco urbano complesso e di opere sportive, espositive e culturali oltre che di ampi spazi verdi

(compreso  un   orto botanico) che  recupera  e  rende  fruibile   una intera   area  oggi non a disposizione  della  comunità.  Non si  tratta solo di  “Imponenti  cubature”  e presto speriamo  di dimostrarlo.

Chiudo rispondendo  in merito alle Comunità energetiche. Saremmo tutti felici se potessimo con un colpo di bacchetta, rinunciare all’energia o al gas o ai manufatti. Purtroppo non è così. La politica e l’amministrazione è l’arte del possibile e noi a quello dobbiamo tendere. Realizzeremo la produzione di fotovoltaico sui tetti dei palazzi comunali e creeremo una comunità energetica per massimizzarne l’utilizzo. Siamo convinti che sia una cosa giusta da fare. Sostenibile.

Spero di incontrarvi presto e di potervi ascoltare sui tanti temi affrontati oggi e su altri che potremo trovare insieme.

Grazie.

Sindaco Fabio Vergine

 

Le scrivo per rispondere alla lettera della nostra concittadina Marisa Scalese, in virtù dell’amicizia e lunga conoscenza che mi lega a Marisa e alla Sua famiglia, e non solo  per il ruolo che rivesto in questa amministrazione di Assessore ai lavori pubblici e urbanistica.
Ho appreso attraverso la pagina del Suo giornale dell’episodio che si è verificato in occasione dell’estumulazione del povero papà di Marisa Scalese.
Alcuni giorni prima mi ero recata al cimitero e con la custode avevamo fatto un giro di verifica. Mi aveva segnalato alcuni problemi la cui soluzione avevo già  provveduto a programmare con gli uffici tecnici.
Il primo luglio, come riportato dalla Signora Marisa, c’è stato l’episodio che la stessa racconta nell’articolo, e che personalmente ieri ha raccontato a me.
L’acqua fuoriuscita dalla tomba al momento dell’apertura, per quanto mi ha riferito la stessa Marisa,  era bianca e pulita, segno che non ristagnava da molto. In effetti giorni prima c’era stato un forte temporale che aveva provocato l’allagamento della parte terminale del cimitero, oltre alle probabili infiltrazioni che ci sono state attraverso il lastricato solare.

 
Di Redazione (del 12/06/2019 @ 22:28:21, in Lettere, linkato 1995 volte)

Egr. Direttore,
Vorrei attraverso la pagina del Suo giornale rispondere a tutte le domande e sollecitazioni che attraverso la rete o direttamente mi sono state poste in merito al progetto di sistemazione di alcune strade a Galatina.
Innanzitutto vorrei rassicurare i nostri concittadini che il progetto è frutto di una programmazione che insieme al Sindaco Marcello Amante, il Dirigente Nicola Miglietta, il geometra Saverio Toma e i colleghi assessori e consiglieri abbiamo condiviso.
Siamo partiti con il censire le strade tra Galatina e le frazioni di Noha, Collemeto e Santa Barbara che avessero maggiore necessità di essere asfaltate.
Contemporaneamente stiamo lavorando ad un progetto per consentire a tutti i cittadini di Galatina, Noha, Collemeto e Santa Barbara, di allacciarsi alla rete idrica e quindi il completamento dei tronchi mancanti.
Premesso che alcune strade delle frazioni sono state già oggetto di interventi di manutenzione nello scorso anno, non abbiamo programmato interventi in quest’anno poiché stiamo cercando di realizzare il progetto con AQP e quindi le stesse strade avrebbero potuto essere oggetto di tagli del manto stradale per la realizzazione dei tronchi idrici.
Per amore di chiarezza non vuol dire che quelle che saranno oggetto di intervento non potrebbero avere dei tagli per allacci, in quanto se ci saranno delle urgenze saremo costretti ad autorizzarli, ma nel limite del possibile se sappiamo già che potrebbero esserci degli interventi, cerchiamo di evitare di rifarle due volte.
Se avessimo dovuto asfaltare buona parte delle strade che necessitano di manutenzione avremmo dovuto spendere più di 500.000,00 euro. Ciò che era previsto in bilancio era di gran lunga inferiore, tanto che abbiamo dovuto rimpinguare il fondo per dare consistenza al progetto. 
Abbiamo poi deciso di seguire dei criteri dando priorità a quelle strade maggiormente frequentate e quelle che hanno presentato maggiore sinistrosità.
La somma residua l’abbiamo spalmata su tutte quelle strade che presentavano un preventivo di spesa basso, scegliendo così di fare quante più strade possibile.
Unitamente alle strade abbiamo scelto di intervenire su alcuni marciapiedi. 
Abbiamo deciso di completare il marciapiede in Piazzetta Toma, così come si è deciso di sistemare il marciapiede in Via Kennedy, dove si presenta assolutamente mancante e pericoloso per l’incolumità dei pedoni. Tutte scelte sono state dettate dall’urgenza di mettere in sicurezza automobilisti e pedoni.
Molti mi chiedono delle strade del centro storico: al momento avendo in corso un altro progetto le strade del centro storico sono state escluse.
Riguardo le strade extra urbane è già previsto che a breve si sistemeranno alcune ad alta frequentazione per mettere in sicurezza i cittadini che abitano nelle periferie.
Ritengo che con i cittadini bisogna condividere le scelte e spiegare i motivi di come stiamo operando, nella consapevolezza che le cose da fare sono tantissime e le risorse sono, come tutti sappiamo, esigue.

Loredana Tundo, assessore ai Lavori Pubblici

 
Di Mariano Lino (del 20/07/2017 @ 13:51:51, in Lettere, linkato 1988 volte)

Bersani e Annunziata, su Huffington, parlano di “agenda di destra”.

...allora da elettore del PD che alle primarie Bersani/Renzi ha sostenuto e votato Bersani mi pongo e pongo delle domande, facendo mie quelle di ERRICO CAPIZZI su un articolo del 18/07 su UNITA' TV " alleanze ma con chi? "....

"Io avrei una piccola ,semplice domanda da porre a Bersani ( e, di riflesso, a Lucia Annunziata): potrebbe, di grazia, dirmi quali leggi “di sinistra” sono state approvate durante il periodo in cui lei ha ricoperto l’incarico di Segretario del PD? Me ne basterebbe una sola. Ti prego, Pierluigi, dì una cosa di sinistra approvata durante il tuo mandato di Segretario. E’ vero o non è vero che tu eri Segretario del PD durante i governi Monti e Letta, sostenuti e votati da Forza Italia (a dal diavolo Verdini)? E che, quindi, tu sei l’unico Segretario del Pd che ha governato con Berlusconi? Sono forse “di sinistra “le leggi Fornero sul mercato del lavoro e sulle pensioni? Sono forse “di sinistra” le stangate fiscali che hanno distrutto il Paese, pesando soprattutto su lavoratori dipendenti e pensionati? Per favore, Bersani, indicami una sola legge “di sinistra” che la tua Segreteria ha prodotto".

....di seguito riporto al fine di un confronto sereno e DEMOCRATICO traendo sempre dallo stesso articolo i provvedimenti legislativi presi dal Governo Renzi...

Errico Capizzi scrive.....

"Da parte mia, posso farti un lungo elenco dei provvedimenti di sinistra che il Governo Renzi, ed in continuità il governo Gentiloni, hanno portato a casa. Qualche esempio? Il cosiddetto bonus da 80 euro, che in realtà, come peraltro qualificato anche dall’Ocse, è una detrazione fiscale, è stata un’enorme manovra di redistribuzione del reddito a favore dei redditi medio-bassi.

 
Di Redazione (del 09/07/2017 @ 11:26:19, in Lettere, linkato 2278 volte)

Purtoppo sono a segnalarvi, nel caso non ve ne foste già accorti, l'ennesimo rogo.

Purtroppo questa volta non è stato in aperta campagna, non è stato per la pessima abitudine, che alcuni hanno, di bruciare le stoppie, ma si è trattato di deficienza pura elevata all'ennesima potenza!!!

Il luogo è la fine di via Seneca, dove sino a pochi giorni fa alcuni palmizi facefano bella mostra di loro. lo stato attuale è quello che si vede in foto.

Nella, forse vana, speranza che i colpevoli vengano individuati e puniti come meritano, cordialmente saluto.

Ranieri De Leito

 
Di Redazione (del 12/05/2017 @ 21:04:57, in Lettere, linkato 2932 volte)

C’era una volta… ed ora, forse, non c’è più.
Mi sento molto Leopardiana nella prima fase di un pessimismo storico che mi assale quando sono seduta ad un tavolino di un bar nella splendida piazza del mio Paese a guardare attorno, ad osservare, ad analizzare, a cercare di intuire e capire. Capire come sia possibile essere arrivati a cotanto dissesto e come sia ancora più possibile vedere riproposti stessi volti, stessi nomi, stesse vane illusioni. Il solito ciclo continuo, che gira all’infinito, il movimento ciclico degli avvenimenti mi disarma.
Ma ecco, che spuntano insieme e “contro” vecchi e ormai conosciuti visi, tanti nuovi sorrisi, movimenti, liste civiche create appositamente qualche mese prima delle elezione ad hoc per l’occasione, che si celano dietro a poveri giovani agnellini sacrificali manovrati da papà, zii e parenti vari (che corrispondono poi ai “vecchi”, e non intendo solo anagraficamente, all’interno del panorama sociale, politico ed economico Galatinese). Però son giovani, son fighi, gli facciamo un po’ di manipolazione durante le riunioni, gli insegniamo a scrivere qualche frase da gran professoroni e via stampati anche loro prima o poi sulle fantastiche figurine che iniziano a tappezzare le “chianche” ormai decadenti.
Mi sento molto Leopardiana nella sua seconda fase di pessimismo psicologico quando capisco bene che la gente vive senza accontentarsi mai, ergo, che nessuno me ne voglia, sopravvive: che è di gran lunga più triste come posizione. Ostentare alla gloria, al potere, calpestando diritti e doveri. Calpestando dignità di persone e alimentando una piazza e delle stanze che da pochi mesi ascoltano frasi, parole, pensieri comizianti che devono solo convincere. Persuadere.
Incontro gente che mi chiede il voto che a mala pena riesce ad accostare due parole e ad usare un congiuntivo. Non è pregiudizio né discriminazione.  Ma quei bei discorsi, che si son susseguiti da sempre nel corso della storia, chi mai li rifarà? E poi ci lamentiamo dei nostri politici senza laurea e di un Renzi che non riesce a fare un discorso in lingua inglese. Dovremmo iniziare a guardare nel piccolo, che solo così si costruisce il grande. Chi guarda in alto non ha il coraggio di guardarsi accanto. Ed è brutto. Ovviamente tutte queste parole nascono da miei umili pensieri e nella mia consapevole ignoranza e incompetenza. Il mio bel Paese tappezzato da foto di ogni modo, da selfie, quasi fosse una passerella al candidato più bello. Candidati sindaci allo sbaraglio per trovare giovani volti da piazzare per "inchimento", che per carità, ben venga. Ma poi a Pasqua prossima li scanniamo? O ci si incontra in qualche campagna la notte successiva alle elezioni per concludere il rito? Destra, sinistra, centro, una destra che va a sinistra  e un centro che va a destra, gente non classificata che dietro una visione ampia e che va oltre cela il suo essere inesorabilmente ormai schematizzato. E schedato, aggiungerei. Non so, in questi miei ventuno anni chi crociare, a chi dare il mio voto, mi trovo in una totale confusione e in questo stato di transito, di caos. W le Donne, ora che c'è l'obbligo della doppia scelta, ora le includiamo e magari le candidiamo anche come sindaco (o sincada o sindachessa, insomma ci siamo capiti) , le spediamo in tivù, non si ricordano neppure le loro stesse liste e per fortuna che quest'ultime son composte da, udite udite, persone. Sti cazzi, direbbe sicuramente un saggio indiano, per fortuna che lo abbiamo specificato, perché avevo difficoltà a riconoscere le persone dai cani e porci.

Infine mi sento Leopardiana nel suo ultimo stadio, quello cosmico, la morale la condivido anche, ma non so se, attualmente, può essere concretizzata. Vedo negli sguardi che incrocio e scontro per strada la mia stessa amarezza, delusione, desolazione. Vedo occhi di giovani estirpati da quella luce che dovrebbe caratterizzarli, quella luce che dovrebbe fare da tramite, da forza promotrice di volontà, vedo menti in stand-by , dimenticate, pensieri accantonati per mancanza di tempo, per paura, perché “poi che deve pensare la gente”.. la solidarietà del mio caro scrittore Giacomo, che mi ha aiutata ad esprimere la mutazione e la maturazione del mio pensiero riguardo questa tematica, sarebbe un’ottima idea ed anche soluzione, ci vuole solo tanta consapevolezza. Di essere tutti sulla stessa barca che sta naufragando, lentamente, ignara del proprio destino. Posso elencare soluzioni, forse possibili, probabilmente utopiche, posso dire cosa è stato fatto e cosa invece non è stato fatto, di certo nella mia barchetta, anzi, oserei chiamarla zattera, ho sempre io il comando e dove mi porterà la corrente non lo so, ma ho fame di armonia, di rispetto e di rapporti. Ho sete di giustizia. Sono piena, al limite dell’intolleranza, della falsità e dell’omertà. Del silenzio e del leccaculaggine o leccaculismo (passatemi il termine, quale sempre più orecchiabile) . Non ho altro da aggiungere, chiedo scusa solo per aver tediato abbastanza con queste pippe di una giovane mente, chi capirà ogni sarcasmo sottile son sicura che non lo vedrò su nessuna figurina. A tutti gli altri, auguro una felice campagna elettorale e che vinca il migliore, uomo (inteso come essere umano), ovviamente.

Silvana Bascià

 
Di Redazione (del 12/01/2017 @ 13:25:32, in Lettere, linkato 5436 volte)

(foto inviataci da un lettore di Noha.it )

Ringrazio il cittadino di Noha che ha chiesto pubblicamente chiarimenti sull’attività della discarica controllata per rifiuti inerti speciali gestita dalla società “Ecologica De Pascalis”, situata a Galatina in località Masseria Colabaldi, perché mi permette di sciogliere dubbi e di dare informazioni corrette. “Domandare è lecito, rispondere è cortesia”, dice un vecchio proverbio, ma in questo caso ritengo la risposta doverosa sia come imprenditore, che come candidato che si propone di amministrare la città.  

Le mie aziende hanno una storia che per la società madre risale al 1950 e di cui sono solo un socio. Ogni imprenditore ambisce a una lunga vita per la sua azienda, ma è la cosa più difficile da ottenere. Non si arriva facilmente al traguardo della lunga vita di un’azienda: si raggiunge per capacità imprenditoriale, ma anche rispettando le norme. Mi preme poi precisare che anch’io vivo a Galatina con la mia famiglia, ci sono cresciuti i miei figli e i miei nipoti, qui vivono tutti gli affetti più cari e tanti amici. Aldilà della mia personale sensibilità alle tematiche ambientali rimane il fatto che se danneggiassi l’ambiente lo farei anche a mio danno e a danno delle persone a cui voglio bene.

 
Di Marcello D'Acquarica (del 23/09/2014 @ 12:44:48, in Lettere, linkato 3635 volte)

Carissima Martina,

ti scrivo mettendo anche gli altri per conoscenza, perché la tua iniziativa di raccolta firme, da inviare al FAI (Fondo Ambiente Italia) per la tutela delle nostre casiceddhre, coinvolge tutti.
Quindi è giusto che tutti sappiano di cosa si tratta.
Come sai, durante la sera della festa di San Michele, con la collaborazione del Circolo culturale Tre Torri, porteremo avanti la raccolta delle firme per le casette di Cosimo Mariano da inviare al FAI.
Come abbiamo fatto sempre (spesso non riuscendovi, ma noi non ci diamo facilmente per vinti) cercheremo di far passare questo messaggio:
"le nostre casiceddhre non sono, come qualche stupido di complemento purtroppo crede (vedi commenti su Noha.it), un banale mucchio di pietre più o meno raggruppate ad arte, bensì espressione della dignità di un paese lasciato nella più totale trascuratezza".
Il fatto che al di fuori delle nostre quattro mura domestiche ci sia il degrado più assoluto non è questione da poco. E a noi non va di continuare a tacere. Le nostre battaglie sono sacrosante, e tutti noi dovremmo pretendere un pizzico di interesse in più da parte degli addetti ai lavori. Il degrado chiama altro degrado, è una questione psicologica. Infatti, come spesso accade, quando qualche incivile butta un sacchetto di immondizia fuori posto (vedi per esempio l'angolo in largo "cisterneddrha"), quasi sempre altri si sentono autorizzati a fare altrettanto.

 

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