mar222011
mar172011
Un consiglio comunale tutto particolare quello di ieri pomeriggio, alla vigilia del 150esimo dell’unità d’Italia. Unico tema all’ordine del giorno: la festa tutta “bambina”, per un Paese come il nostro da poco uno. Certo, perché 150 anni sono pochi per uno stato, bisogna crescere ancora in quei valori di fratellanza, uguaglianza e giustizia che ci uniscono o che perlomeno dovrebbero farlo.
E i giovani cittadini delle classi V del comune di Galatina sono stati, di fatto, i protagonisti più emozionati. il baby coro ha aperto il consiglio intonando l’inno d’Italia con tanto di mano sul cuore, in una sala consiliare sgargiante nei colori della bandiera italiana. La parola è passata a un sindaco alto poco più di un metro che, con tanto di fascia tricolore, ha commosso la “platea”, accostando i nostri patrioti risorgimentali ai giovani libici che combattono oggi con forze impari contro un regime ormai insostenibile. La baby sindaco ha concluso il suo discorso con un significativo “le idee si possono cambiare, i valori che ci devono guidare nella vita no!”. La parola è poi passata alla vicesindaco la quale ha sottolineato che, per ricordare le lotte dei nostri patrioti venuti da ogni parte d’Italia, è fondamentale rispettare la Patria e il tricolore. Tricolore i cui colori sono probabilmente ispirati a quell’emozionante descrizione di Beatrice nella Divina Commedia: “così dentro una nuvola di fiori/che da le mani angeliche saliva/ e ricadeva in giù dentro e di fori,/sovra candido vel cinta d’uliva/donna m’apparve, sotto verde manto/vestita di color di fiamma viva.” (Divina Commedia, Purgatorio, canto XXX, versi 28/33). I ragazzi hanno infine ricordato i patrioti galatinesi che hanno dato un apporto fondamentale all’unificazione dell’Italia: Bardoscia, Toma, Albanese, Vernaleone, Siciliani, Cavoti, Vallone, De Maria, Mauro.
mar172011
mar172011
150 anni sono passati ma vivono nel fascino di una bandiera che ha ispirato e commosso sei generazioni, rappresentando ovunque quel diffuso carattere nazionale che anche nei momenti più difficili ha fatto di noi un popolo capace di stupire il mondo.
Sono centocinquanta candeline …E allora forza! Spegniamole insieme in questo 17 marzo che è la festa di tutti noi orgogliosi di essere italiani
Che questo compleanno sia davvero di tutti noi!
Ancora auguri Italia!