dic142012
Fin dalla vigilia si preparava in piazza San Michele, dove di solito ancora oggi viene posizionata la cassa armonica che ospita l’orchestra per la festa del nostro santo protettore, la focara. Portare sarcine di sarmente per la gente di allora non era un problema. Si faceva quasi a gara per fare in modo che il falò fosse bello e quasi imponente.
Nell’attesa della mezzanotte si accendeva il falò per scaldare Gesù Bambino che nasceva (in realtà per scaldare se stessi nella notte invernale trascorsa per lo più all’addiaccio).
Durante la seconda guerra mondiale la focara in piazza fu sospesa per evidenti ragioni; ma la tradizione riprese subito dopo, a guerra finita.
A mezzanotte nasceva Gesù Bambino.
Quando la chiesa era ormai quasi colma, cominciava la Messa di mezzanotte.
dic142012
Abbiamo preso atto del comunicato dell’Amministrazione Montagna, in cui si evince che nella realizzanda Tangenziale Sud-Ovest ALCUNE delle problematiche evidenziate da più parti, avrà un'evoluzione positiva grazie "all'immediata disponibilità e sensibilità dell'Amministrazione Provinciale nell'affrontare e risolvere le problematicità".
Non era un risultato scontato, vista la rigidità dei tecnici provinciali intervenuti in occasione dell'incontro pubblico del 30 ottobre u.s., quindi oggi riconosciamo a tutti coloro che si sono interessati al problema la considerazione che meritano; in particolare va riconosciuto al Presidente Gabellone attenzione e concretezza verso il problema, nella consapevolezza che essendo un bando e un finanziamento dell’Amministrazione Provinciale, l’impegno maggiore è avvenuto proprio da quest’ultima. Parte del merito crediamo di poterlo distribuire a quanti, tra cui noi, hanno contribuito a sollevare ed evidenziare le potenziali problematiche, con relative perplessità, sul progetto previsto e già in fase di realizzazione.
dic132012
Il Natale della mia infanzia. Altri tempi.
Il consumismo e la profanazione moderna non erano ancora di moda.
Le luminarie per le strade la prima volta le ho viste in America quando negli anni ’60 fui missionario in Canada. In Italia sono arrivate più tardi. L’albero di Natale: anche quello è un’invenzione americana. Non parliamo poi di “Babbo Natale” che credo sia la profanazione del Natale cristiano.
La cultura nostrana prevedeva usanze e tradizioni più consone al nostro ambiente religioso, sociale e cristiano.
Già all’Immacolata si cominciava a gustare l’anticipo di una festa tanto cara con l’assaggio delle pittule. E’ vero che nella festa della Madonna era tradizione che si mangiassero le pucce, ma l'assaggio delle pittule per i bambini era il segno che la festa del Natale era vicina.
Nelle famiglie e in chiesa si faceva il presepio.
dic132012
Lucia cara,
so che oggi hai deciso di salutarci, per continuare il tuo viaggio in luoghi nei quali noi, per ora, non possiamo seguirti. Spero, assieme alle persone che tanto hanno amato il tuo garbo, la tua bellezza e la tua dolcezza, di rivederti un giorno per godere ancora del nostro reciproco raccontare.
So però, con certezza, che continui a vivere tra noi, nella carne dei tuoi figli, nel cuore di tuo marito e di tutti i tuoi cari e nelle pagine dei tanti libri che hanno sempre accompagnato il tuo cammino.
Ti saluto dunque, sapendo che sarai con me, con le parole di Isabelle Allende (ti è sempre piaciuta moltissimo!)
dic122012
L’antica Masseria Colabaldi, che si staglia dall’acropoli di Noha da oltre cinque secoli, anche quest’anno accoglierà nelle sue braccia materne il più bel presepe vivente del Salento. Qui l’habitat è natura e storia, e il teatro apparecchiato è tra i più attigui all’Umanità; qui gli attori son più persone che personaggi.
dic122012
L’Associazione Galatina Arte Storia e Cultura presenta una serie di laboratori didattici natalizi di Soul Kitchen, rivolti ai bambini. Ideatori e responsabili dei progetti sono Daniela Bardoscia, Silvia Cipolla e Francesco Luceri.
Christmas around the world
Un viaggio intorno al mondo, un’avventura alla scoperta delle tradizioni natalizie per capire come ogni Paese e popolo del mondo si prepara alla festa più magica dell’anno.
Svolgimento del laboratorio:
· Introduzione storico-geografica;
· Lettura animata (racconti + poesie);
· Gioco;
Durata del laboratorio: 3 h
Target di utenza: bambini dai 6 ai 12 anni. Max 30 bambini.
dicembre 2012 - gennaio 2013
22, ore 15.30 – 18.30
23, 24, 27, 28, 29, 30, 31, 2, 3, 4, 5, ore 9.30 - 12.30
dic122012
È partita la sottoscrizione della petizione popolare promossa dalla rete delle associazioni e dei cittadini e dal nascente Comitato per la tutela del territorio, contro il consumo del suolo intorno alla città di Galatina.
Lo scopo di questa petizione è quello di far riflettere l’amministrazione sull’utilità delle opere pubbliche previste dal piano vigente, ma anche quello di sollecitare un confronto tra la società civile e gli amministratori in modo da avviare un percorso di partecipazione che sia visto come una risorsa e non come un luogo in cui nascono polemiche strumentali.
C’è bisogno che questa amministrazione dia avvio a vere politiche di sviluppo sostenibile che, anziché dare seguito alle sciagurate politiche del passato, prendano in considerazione le reali esigenze del territorio.
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"Che bisognava volare", patrocinata dal Comune di Galatina, è stata promossa dal "Presìdio del libro di Noha", dalla "Biblioteca Giona", e - the last but not least - da "L'Osservatore Nohano".
"Che bisognava volare" è un augurio, di più, un'urgenza, una necessità, una impellenza per tutti.
Che tutti, ma proprio tutti, dunque, mettendo da parte risentimenti o turbamenti vari, si battano affinchè - dopo questa straordinaria esperienza - questo bene culturale nohano diventi il segno dell'impegno della popolazione e delle istituzioni del comprensorio per il benessere dei giovani (come previsto dal progetto e come spiegato molto bene dall'Ass. Daniela Vantaggiato).
La legalità, il rispetto dell'altro, la cura dell'ambiente, il benessere, finanche la prosperità economica - in breve, il Bene Comune - si perseguono anche con l'ausilio di questi preziosissimi presidi.
Dopo anni di assenza mi è capitato di ritornare a Noha. Per identificare le persone che incontravo mi facevo dire il cognome della famiglia. Non sempre la memoria mi aiutava; bastava però che mi dicessero il soprannome o ingiuria e tutto era più facile.
Eh sì, da sempre, anche a Noha, accanto al cognome si è usato il soprannome. Ho trovato questa usanza già presente nei registri parrocchiali dell’antico archivio parrocchiale della Chiesa di Noha, dove sovente l’arciprete, registrando un documento, sentiva il bisogno di aggiungere un nomignolo, per specificare meglio. Accanto al nome aggiungeva la “njuria” con la locuzione latina “alias” da “alias vices” che vuol dire 'altre volte', o meglio ancora “altrimenti detto”.
Ne riporto qui di seguito alcuni come si leggono nei registri di quei tempi, anche se non sempre ne è chiaro il significato. Nella prima colonna ho messo l’anno del documento e accanto il nome e cognome con il relativo soprannome con eventuale spiegazione.
1698 - Domenico (il cognome non è leggibile) alias Garzia di Tisciano.
1701 - Leonardo Vonghia alias Scardali (da scarda = scheggia di pietra)
1709 - Caterina Bienna alias Roccalena (Lena la moglie di Rocco)
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