set112012
Genova 05-09-2012. – Padre Carlo Maria Martini è morto. Padre Carlo Maria Martini vive più che mai. Il fatto saliente della settimana e dell’anno è la figura di questo nuovo Ambrogio che ha segnato non solo la diocesi di Milano, ma la Chiesa tutta e anche il mondo lontano da essa. La folla silenziosa di credenti e non credenti che, davanti a lui, morto, scorre come un fiume tranquillo, è il «segno dei tempi» di cui parla il Vangelo (Mt 16,3) che fu lampada e luce ai passi del padre Carlo. Abbiamo visto, abbiamo contemplato come ha vissuto e come è morto. Anzi, come ha voluto morire. La coerenza nella verità della sua vita sono stati esemplari fino all’ultimo ed è vero che si muore come si vive.
Lo sfondo sul cielo nuvoloso di Milano era di contrasto. Da una parte il popolo che coglie il cuore del Padre e voleva testimoniare che le sue parole, sigillo autentico della Parola, sono arrivate anche là dove forse nessuno immaginava. Il padre Martini è per tutti il sacramento del «Dio fuori del campo», che ha superato per sempre i confini della Chiesa che cerca di imprigionarlo per andare alla ricerca degli uomini e delle donne di buona volontà, ma anche quelli senza alcuna volontà. Dio non è cattolico, ora lo sappiamo, perché egli è alla fine di ogni percorso di vita, di amore, di giustizia. Dio è il desiderio.
set102012
Dicono che il silenzio, a volte, comunichi molto di più delle parole. Però si dice anche, che se uno tace vuol dire che non ha problemi. Il più delle volte non si dicono le cose per evitare questioni, per il quieto vivere.
Noi non vogliamo infrangere nessuno di questi pensieri filosofici, quello che noi denunciamo è sotto gli occhi di tutti. Né intendiamo disturbare il lavoro di chi si occupa, o si dovrebbe occupare, del bene comune. In questo deserto di cemento e catrame il verde del giardino Madonna delle Grazie, è una folata di aria fresca, è rassicurante, ci ricorda in qualche modo che la natura è meglio di certa pseudo-civiltà. Possiamo dire che il nostro giardino è unico se non altro per le specie di piante che ospita: palmizi di vario genere, carrubi, il vecchio fico che ha visto le glorie calcistiche degli anni ’60 del secolo scorso, melograni, magnolie e tante altre specie rare. Insolito per un giardino cittadino.
Qui nelle sere d’estate, quando la calura rende la vita difficile, molte persone vengono a cercare un po’ di refrigerio.
Se pensiamo che fino ad poco più di una decina di anni addietro a Noha non c’era niente del genere dovremmo esserne felici e farne un vanto. Il condizionale “dovremmo” è legittimo poiché di fatto è come se non ci fosse, soprattutto in alcune delle sue funzioni.
-Per esempio molti marciapiede sono impraticabili per via della limitatissima larghezza;
-fontana e cestini per i rifiuti sono rotti da anni,
-la staccionata di recinzione per fortuna è quasi scomparsa del tutto perché in tutti questi anni non ha fatto altro che esporre pericolosamente enormi chiodi arrugginiti.
-Inoltre non c’è nessun cartello che separi gli spazi giochi dei bambini da quelli dedicati ai cani che fra l’altro dovrebbero essere recintati opportunamente,
- i giochi stessi sono impraticabili, divelti ed alcuni, come questo cavo d’acciaio spelacchiato, sono addirittura pericolosi. Quando piove le sedi delle aree giochi diventano un pantano e per alcuni giorni, fino a quando il sole non secca la fanghiglia, i bambini non possono avvicinarsi ai giochi. A meno di non lordarsi da capo a piedi.
In conclusione non è che con questo vogliamo essere quelli che si lamentano per il gusto di polemizzare ma solo (diciamo così) essere d’aiuto a mettere in evidenza qualcosa di importante per i cittadini e soprattutto per i loro bambini, che né più e né meno come dieci anni fa, quando il parco non esisteva, sono costretti a trasferirsi nei parchi giochi dei paesi vicini.
Ci chiediamo: ma i nostri delegati politici sono contenti di questo stato di disordine urbanistico, oppure Noha per loro è solamente un dormitorio e quindi, per non vedere, fanno come gli struzzi?
Marcello D'Acquarica
set092012
set082012
Ieri (07.09.2012) insieme ad un gruppo di amici di Noha e Galatina ci siamo ritrovati vicino all'ex scuola elementare per fare un sopralluogo dell'interno.
Accompagnati dall'assessore Andra Coccioli, Marcello Memmi progettista esecutivo dei restauri e Daniela Sindaco abbiamo visitato i locali ma soprattutto abbiamo chiesto informazioni perché ancora l'edificio non venga aperto al pubblico.
Dalla spiegazione data dall’assessore, sembra che il problema sia l’allaccio Enel, la quale chiede che sia realizzata una cabina all’interno dell’immobile per fornire i 50 kW necessari alla struttura per funzionare a regime.
set072012
"E’ da questa mattina che ti vedo sbuffare e borbottare … 'cce sta 'tte succede?" - disse il nonno al giovane nipote che, dalle prime luci dell’alba, lo stava aiutando nel sistemare i tralci e nell’estirpare le erbacce per preparare il vigneto all’ormai prossima vendemmia.
"Mi sono stancato e non mi piace lavorare!" - fu la lamentosa risposta del ragazzo.
"Aaahhh …. ma lavorare è necessario" - disse il nonno che, con la schiena china, proseguiva a legare i tralci ai fili passanti tra le viti - "’Nnu sulu pe’ tie stessu, per vivere, ma anche per gli altri. Immagina tie cosa accadrebbe se, d’un tratto, tutti smettessero di lavorare. Il mondo si fermerebbe! Non solo non si andrebbe avanti, ma anche tutto quello che nel passato è stato realizzato non durerebbe a lungo e alla lunga andrebbe distrutto".
Il nipote per nulla convinto ribattè prontamente – "Ma io non dico che gli altri non debbano lavorare … solo io … e da grande vorrei trovare un modo per far soldi velocemente e senza fatica".
Il nonno si fermò, rizzò la stanca schiena e lo guardò a lungo, intensamente – "Sai … tantu tiempu fà conoscevo uno che aveva come unica fissa intra la vita quello di guadagnare soldi in modo facile, senza cu se li suda e senza alcun impegno. Uno a cui la fatia puzzava, come ora accade a te, solo che …".
Il nipote con tono interessato interruppe il nonno chiedendo – "E ci riuscì? Dimmi nonno! … Dopo tutto non sono l’unico ad aver questo desiderio?".
Il nonno con un saggio sorriso che gli attraversava il viso disse – "Se hai pazienza, e mentre mi continuerai ad aiutare in quello che siamo venuti a fare, te cuntu la storia, così accontenterò la tua curiosità".
set072012
Eccovi alcuni flash della bella serata di teatro che ha avuto luogo a Noha in piazza San Michele martedi 4 settembre 2012. La pièce presentata: "Una Domanda di Matrimonio" di Anton Cechov regia e costumi di Annemette Schlosser Bernardelli. Le foto sono state scattate dalla postazione di uno degli spettatori che hanno partecipato alla bella serata culturale. Sarebbe auspicabile che il teatro ritornasse ancora una volta a Noha (magari per non andarsene più).
set062012
set062012
Habemus papam! Finalmente l'assessore Coccioli ci ha dato udienza fissando un appuntamento a Noha, in piazza Ciro Menotti, alle ore 17.15 di venerdì 7 settembre 2012, per una visita all’interno della ristrutturata ma ancora chiusa vecchia scuola elementare di Noha. Degli altri politici nostrani, e solo da qualcuno, soltanto qualche balbettio inconcludente: se facessero qualche sforzo in più rischierebbero probabilmente un’ernia al cervelletto. Abbiamo più volte invitato i nostri rappresentanti politici di tutti i colori, dal rosé al celeste, ad unirsi a noi nella battaglia per la conoscenza, la trasparenza, e finalmente l’efficienza nell’allocazione delle già scarse risorse pubbliche. Purtroppo “i nostri dipendenti” (concetto elementare per qualsiasi democrazia rispettosa dei propri cittadini) in molti casi dimostrano di non avere idee ma solo interessi (e di muoversi di conseguenza soltanto allorché si presentino i secondi, a prescindere dalle prime).
Cari concittadini di Noha, se desiderate conoscere come vengono spesi i soldi pubblici, quindi i vostri soldi, fatevi vivi, partecipate anche voi a questo appuntamento. Se non ve ne frega niente peggio per voi. Statevene a casa vostra. Possibilmente chiusi a chiave.
Antonio Mellone
set052012
Con la seguente lettera il consigliere Marcello Amante del gruppo Galatina in Movimento chiede al Dott. Cosimo Montagna Sindaco del Comune di Galatina, al Dott. Fernando Baffa Presidente del Consiglio Comunale e al Segretario Comunale Dott. Angelo Caretto, chiarimenti sull’ispettore ambientale del di Galatina.
INTERROGAZIONE
(ex art. 18 Regolamento Comunale)
Oggetto: Approvazione disciplinare e protocollo d’intesa per l’istituzione dell’Ispettore
Ambientale.
Il sottoscritto dr. Marcello Pasquale Amante, nella sua qualità di Capogruppo Consiliare di “Galatina in Movimento” e in rappresentanza delle liste civiche “Galatina Altra”, “novaPolis” e “Movimento per il Rione Italia”
PREMESSO
- che con deliberazione n. 96/2012 la Giunta Comunale ha approvato disciplinare e protocollo d’intesa relativi all’istituzione dell’Ispettore Ambientale;
- che nel disciplinare viene evidenziata che tra le funzioni e compiti istituzionali del Corpo di Polizia Municipale rientra la “Tutela Ambientale”;
- che, nell’impossibilità di sottrarre risorse umane al Corpo di Polizia Municipale, si è convenuto con la società Centro Salento Ambiente SpA di istituire la figura degli “Ispettori Ambientali” utilizzando personale della stessa e quindi, di fatto, a regime delegare tale funzione al gestore del servizio rifiuti;
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