set172023
Si è svolta in un clima amichevole ed informale, alla presenza delle autorità cittadine (il Sindaco Dottor Vergine Fabio, i Consiglieri Sabato Francesco e Pierluigi Mandorino) e di una nutrita rappresentanza dell’Associazione “Casamica Galatina ONLUS”, la cerimonia di inaugurazione di piazzetta Fedele.
L’area in via Soleto, nel Rione Italia, è stata oggetto di un processo di riqualificazione e rinnovamento a cura dell’Associazione “Virtus Basket Galatina”. Si tratta di un progetto modulare, e non assolutamente di un intervento risolutivo, tutt’altro. Nel corso degli ultimi mesi si è provveduto a ritinteggiare la ringhiera, a riposizionare i marmi divelti, ad effettuare alcune riparazioni del tappeto antitrauma e ad installare alcuni giochini nuovi. Prossimamente seguiranno altri lavori ed altre installazioni. Il progetto si pone lo scopo di restituire alla cittadinanza aree gioco che rispondano alle esigenze di un’ampia fascia di utenza, offrendo proposte ludiche versatili, che favoriscono l’inclusione e la socializzazione. Abbiamo trovato una Amministrazione non solo attenta e sensibile al problema delle aree gioco per i bambini, ma anche pronta ad affrontare il problema con delle soluzioni efficaci in un arco temporale piuttosto breve. Coscienti come siamo che si tratta di un tema complesso e dalla non facile risoluzione non possiamo che essere ragionevolmente speranzosi.
set172023
Il grandissimo successo della manifestazione “Bimbulanza in piAzza”, svoltasi presso “Il Covo della Taranta”, riconosciuto in maniera integrale dai protagonisti, andato oltre ogni più rosea aspettativa è il frutto di giorni di lavoro, è la conferma che la serietà, la programmazione, la tenacia, restano valori grazie ai quali è possibile ambire a qualsiasi traguardo.
1.800 volte GRAZIE
1.800 euro è, infatti, il frutto della raccolta fondi della serata dell’8 settembre u.s. che ha visto la partecipazione di circa 200 persone o meglio di 200 cuori che hanno battuto all’unisono.
Siamo particolarmente emozionati e al contempo soddisfatti per l’ottima riuscita dell’iniziativa che abbiamo organizzato. Il progetto, volto a reperire risorse per le spese di funzionamento della Bimbulanza, ha ampiamente superato le aspettative, anche le più ottimistiche…
La Bimbulanza, gestita dall'Associazione “Cuore e mani aperte – OdV” di DON Gianni Mattia e Franco Russo è, ormai, un patrimonio del nostro territorio, e la sua utilità è universalmente riconosciuta.
set152023
Continua ad essere assai mortificante assistere a spettacoli da commedia greca in stile aristofanico, non tanto per i contenuti (simili anche loro) quanto per l’abbondante uso e ab-uso di maschere come strumento di adattamento ad un contesto scenico che colmi l’assenza di attori o per coprire le umane sembianze vestendosi da divinità scesa in campo per salvare le sorti del territorio. Ebbene, siamo a Noha nel settembre del 2023 e i protagonisti di questa scena, che di comico ha ben poco, sono innumerevoli. Sono gli stessi che pensano di soddisfare i bisogni e le richieste della nostra frazione promuovendo solo feste e balli, sono gli stessi che intendono dare lustro e visibilità ad un territorio facendosi immortalare con microfono in mano assieme a quattro o cinque seguaci (che chiamano coorganizzatori) che a loro volta sfruttano la prossimità alla figura istituzionale nella speranza di essere riconosciuti come “un* di loro” in barba al fallimento elettorale. Sono gli stessi che rispettano e promuovono così tanto le tradizioni di una porzione di territorio, da confondere e fondere assieme Noha a Galatina. Siamo a Noha, dicevamo, e alla luce dei fatti sembra che Noha si possa accontentare di una tinteggiatura al cancello del cimitero o dell’istallazione delle bandiere presso gli uffici comunali, per farla sembrare tutta bella. Effettivamente Noha bella lo è già, ma pensiamo che la sua bellezza sia incentrata sull’essere ma non nel divenire. Al maldestro tentativo di porla al centro di una azione amministrativa che fa acqua da tutte le parti, si finisce sempre con il promuovere combriccole che poco o nulla danno a questa frazione. Quello che c’è stato continua ad esserci così come gli eventi tradizionali quali ad esempio le Fiere (Sfilate) dei Cavalli, ma gli stessi sono interamente organizzati da privati cittadini che spendono tempo e denaro per amore del proprio territorio. In tutto questo notiamo però la totale assenza di politiche che mirino allo sviluppo del territorio, di progetti volti al miglioramento della qualità della vita dei cittadini, di azioni volte alla salvaguardia delle opere culturali, sicchè continuiamo a perdere finanziamenti pubblici di risanamento e riqualificazione. E a proposito di maschere, nella Grecia Antica era d’uopo oltre all’uso delle maschere, il “tinteggiare” il volto degli attori dando un’immagine si sé diversa dalla realtà. Ci sorprende sempre di più quanto Noha e l’Antica Grecia abbiano così tanti elementi in comune, come le maschere e le tinteggiature [per l’appunto]. È sotto gli occhi di tutti l’opera di questi giorni che vede protagonista l’Ufficio comunale in Via Calvario. Fanno bella mostra di sé i Santi Pietro e Paolo e una graziosa ragnatela (simbolo del tarantismo), un connubio tra sacro e profano su uno sfondo azzurro altamente discromico. Ci preme ricordare come tutto ciò, pur mantenendo il rispetto che si deve, non appartiene a Noha in quanto la stessa conserva e custodisce gelosamente le sue tradizioni, i suoi simboli, i suoi costumi. Perché dare ad un territorio un’immagine che non gli appartiene? Noha da sempre è considerata la Città dei Cavalli, delle distillerie di Brandy, delle colonie messapiche e ci fa specie pensare che quei murales sono il risultato di un finanziamento regionale di 40.000 euro (ottenuto non da questa Amministrazione, ovviamente!). Occorrerebbe, dal nostro punto di vista, lavorare per tutelare l’identità attraverso una azione amministrativa attenta, prossima ai bisogni della gente e che abbia visione di futuro; ciò che continuiamo a notare però, è il maldestro tentativo di fornire un’immagine che diverge completamente dalle aspettative di quanti abitano Noha. Non sarebbe il caso di essere più che apparire?
Michele Scalese
Segretario Circolo PD - Noha
set142023
I sottoscritti Consiglieri Comunali Emanuele Mariano e Loredana Tundo, chiedono alle S.V. la disponibilità a partecipare ad un incontro pubblico, da svolgersi presso la frazione di Noha, per illustrare le ragioni che hanno portato alla realizzazione del murales (oggetto di discussione e critica in tutta la Frazione) sulle pareti perimetrali della casa comunale, invitando in tale occasione la cittadinanza tutta e le associazioni operanti sul territorio della frazione, al fine di valutare le proposte migliorative che potranno essere avanzate in tale circostanza.
Si chiede inoltre, una sospensiva dei lavori attualmente in corso.
In attesa di un Vs. benevolo riscontro porgiamo distinti saluti.
I CONSIGLIERI COMUNALI
Emanuele Mariano
Loredana Tundo
set142023
All’improvviso, quasi come un fulmine a ciel sereno, la parete dello stabile dell’anagrafe in via Calvario, a due passi dalla chiesa madre di san Michele Arcangelo, è diventata la tela di un quadro astratto (astratto nel senso etimologico del termine).
A volte ci chiediamo se la città di Galatina abbia toccato il fondo della famigerata "cultura" su cui fondava la sua storia o se siamo noi a non essere più al passo con i tempi.
Davvero sono troppe le ombre che oscurano quel glorioso passato sancito dalle vite di numerosi personaggi illustri che hanno portato Galatina agli onori della Storia e dell'Arte, le quali resistono ancor oggi nelle piazze, nei palazzi e nelle sue chiese.
Sono talmente tante, le ombre, che rischiano di sovrapporsi alla bellezza in maniera così prepotente da farti venire il dubbio che sia forse questa la normalità.
Non entriamo nel merito dei problemi economici, e quante migliaia di euro i cittadini di Galatina e frazioni pagheranno per il disegno murale (impropriamente detto affresco, attesa una tecnica affatto diversa da quel metodo): murale del tutto inaspettato, una sorpresa (invero tra le più sconcertanti) che sta per essere "scoperta" sul muro degli uffici dell’anagrafe comunale che s’affaccia su via Calvario, in pieno centro storico.
Non entriamo nemmeno nel merito della questione urbanistica, e l'attuale non è certamente degna di una città d'Arte & Cultura, compresa la iattura dello "zero" in tema di polmoni di verde cittadino, senza parlare poi di quell'infausto primato che molti enti della salute pubblica stanno da tempo denunciando, Asl in primis. E speriamo davvero che quei problemi che vedono Galatina purtroppo ai primi posti, diventino quanto prima prioritari su tutto il resto, e soprattutto sul banale pensiero che sia sufficiente "affrescare" dei muri per uscire dal degrado.
Ora il buon senso dice che se una comunità come Noha ha resistito quasi due millenni seppur contro la più ostinata ignavia di tante distratte amministrazioni, mantenendo la sua identità in storia e tradizioni e superando ambigui tentativi di annullamento di tale identità, vuol dire che Noha - e si direbbe anche i nohani, non vuole che la sua immagine venga rimossa, o peggio sostituita a pie' pari da un evidente falso storico.
Noha è per i nohani e per il Salento la "Città dei cavalli".
Noha è per la storia la Baronia dei De Noha, secondo lo storico Jacopo Antonio Ferrari, dal 1192.
Noha ha uno stemma civico complesso, bellissimo, ricco di storia e significati.
Noha è stata per secoli la roccaforte della valle dell'Asso grazie alle sue tre torri, che resistono ancora nonostante l'arroganza che vorrebbe coprirle con dei falsi stereotipi, come quella ragnatela che forse Galatina non riesce a tessere diversamente.
Apprezziamo l'idea delle integrazioni culturali, anche quella dei gemellaggi fra comunità, perché sono azioni che tendono a unire ciò che è separato.
Ma che cosa ha di separato Noha da Galatina a tal punto da portarci i santi Pietro e Paolo, che in un certo senso i nohani fin dalla nascita li sentono già come propri.
Noha, e lo sanno pure le pietre, ha già i suoi Santi protettori e proprio in questo mese sono nel cuore e negli occhi dei nohani.
Quindi ben vengano gli “affreschi”, ma per favore lasciamo i santi e le ragnatele al loro posto, proviamo tutti a rispettare il Genius Loci di ogni comunità, mentre le Autorità provino a sbrogliare quell’altra matassa di problemi certamente più gravi e urgenti.
Il Direttivo di NoiAmbiente e Beni Culturai di Noha e Galatina
set102023
Sarà stata l'atmosfera, o la luce inconfondibile del settembre nohano, specie quando s'appressa l'ora meridiana, oppure il piacevolissimo caldo con tramontana di fine estate che qui dura più del solito; o sarà stata la passione dei partecipanti con cavalli maestosi (dai più grandi Frisoni o Murgesi, ai più piccoli Pony) e quindi i carri, le carrozze, i traìni e i calessi provenienti da ogni dove (Avetrana, Brindisi, Matino, Galatone, Nardò, Cutrofiano...) con attracchi a uno a due e a tre; o sarà stato il pubblico discreto che ha goduto dell'ospitalità di un paese che quando si mette d'impegno non ha pari quanto ad accoglienza e buona creanza; ovvero sarà stata l'organizzazione e l'attenzione ai dettagli delle scuderie di Noha, prima fra tutte il Centro Ippico Sant'Eligio dei fratelli Bonuso (che con i suoi istruttori spagnoli ha già raccolto apprezzamenti e importanti premi in manifestazioni equestri conosciute in mezzo mondo); oppure sarà stato l'impegno delle istituzioni territoriali, che in presenza di storici vincoli di bilancio (del resto siamo al Sud), cercano di fare il possibile e più spesso l'impossibile.
O forse sarà stato tutto questo insieme, e molto altro ancora (non ultimo i flash di Noha.it che riportiamo qui di seguito), a rendere indimenticabile quest'altro appuntamento con la storia di Noha chiamato "Fiera Madonna delle Grazie".
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set092023
Oggi è un giorno importante per il nostro Paese, importante dal punto di vista storico. Sono certo che per molti italiani, spero tanti, questo ricordo rappresenti un monito, una sferzata di giustizia non disgiunta da un velo di tristezza.
La storia uno può accomodarsela come vuole, ma la verità supera ogni forma di revisionismo. Voglio dire che nessuno può cancellare l’epilogo che vide molte città italiane semi-distrutte dai bombardamenti anglo-americani con quasi 800.000 morti, di cui 85.000 civili.
Numeri che forse non danno l'esatta idea della sofferenza e dei sacrifici che buona parte degli italiani subirono.
L'8 Settembre del 1943, scatenò l'immediata repulsione della guerra da parte di tutto il popolo italiano, perlomeno quella parte che ebbe il coraggio di ribellarsi al fascismo.
Che fine ha fatto questa memoria? Come mai i venti di guerra spirano forti ancor oggi ad appena ottant’anni da quella tragedia?
Perché continuiamo imperterriti a incrementare le spese per le armi, e tagliamo quelle per la sanità, l’istruzione, la ricerca scientifica, i beni comuni?
Anche a Noha si abbatterono i simboli nefasti del fascismo. Si dice che fu presa di mira l'aquila del nostro orologio, simbolo emblematico, e in quel giorno di presunta fine della disperazione, nel tentativo di cancellare la storia a colpi di mazza, venne demolito il fascio littorio presente fra gli artigli dell'aquila. La testa invece le venne mozzata dall’incuria dei decenni successivi.
set062023
Domenica 10 Settembre a partire dalle 8:30 per le vie di Noha si potrà ammirare la tradizionale 𝘀𝗳𝗶𝗹𝗮𝘁𝗮 𝗲𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗿𝗲 "𝗠𝗮𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗚𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲" organizzata dal Centro Ippico Sant'Eligio di Noha.
La sfilata, patrocinata dal Comune di Galatina, partirà da via Giotto nei pressi del campo sportivo per poi proseguire nell'intero abitato e concludersi sempre in via Giotto.
Una tradizione unica che fa parte della nostra storia e che affascina grandi e piccoli provenienti da tutto il Salento.
Tonia era un peperino: piccoletta, spiritosa, la battuta sempre pronta, il saluto spontaneo e cordiale. E generosa: sapeva tirarti su anche quando aveva la testa piena di pensieri.
Fu lettrice attenta de L'Osservatore Nohano (che, prima fra tutti, ritirava direttamente dalla sede della redazione, vale a dire la bottega d'arte della Paola Rizzo, sua nipote), e partecipe delle iniziative sociali e culturali di Noha.it.
Ci ha lasciati troppo presto, non aveva che 71 anni, e ci mancherà tanto.
Ci stringiamo affettuosamente intorno al marito, Giuseppe Contaldo, ai figli, Federica, Chiara e Carmine, e a tutti gli altri parenti e amici.
Noha.it
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