apr152015

Cento anni fa da Galatina, come dal resto d’Italia si partì per la  guerra, la “grande guerra” che si immaginava in realtà breve e che fu  una carneficina dalle dimensioni mondiali. A salutarli in partenza per  il capoluogo in treno, il 25 maggio del 1915, il Sindaco della città  Vito Vallone e parenti, amici e curiosi. E tra i milioni di esseri  umani, militari e civili, che trovarono la morte 615.000 furono gli  Italiani e 325 i Galatinesi. Arida e fredda contabilità da cui però  occorre ripartire per ricostruire la memoria della comunità che  guardando al passato costruisce, insieme, un futuro di speranza. Ecco  perché si è voluto cento anni dopo “partire per la pace” con una  delegazione dei giovani che frequentano gli Istituti di Galatina. 
Questo lo spirito con cui la città di Galatina, nell’ambito delle  celebrazioni internazionali per il centenario della Prima Guerra  Mondiale, ha voluto fortemente sostenere e promuovere, quale momento di  riflessione storica sull’evento, la partecipazione degli  studenti degli  Istituti che hanno inteso aderire: il Liceo Scientifico “A. Vallone”,  il Liceo Classico, Artistico e delle Scienze Umane  “P. Colonna” e  l’Istituto “Falcone e Borsellino” di Galatina, insieme ad una  delegazione comunale, al Meeting della Pace che si terrà a Udine e  Gorizia il 17 e 18 aprile prossimi a cento anni dalla prima Guerra  Mondiale.
Il Meeting di Pace nelle trincee della Grande Guerra è  promosso dal Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i  diritti Umani con sede a Perugia, unitamente ad altri Enti ed Organismi  nazionali e dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Il Comune di  Galatina – Assessorato alla Cultura -  dando seguito al protocollo  sottoscritto  nell’autunno scorso relativo al progetto didattico –  scientifico triennale “Cento anni fa … la grande Guerra”, ideato e  proposto dal Centro di Studi e Relazioni Atlantico Mediterranee (CESRAM)  presidente la Prof.ssa Giuliana Iurlano, con Intercultura Onlus,  insieme ad altri Soggetti come l’Università del Salento, la Prefettura,  la Provincia, l’Ufficio scolastico territoriale di Lecce, il Comune di  Lecce, il Centro di Documentazione Storica sulla Grande Guerra (Comune  di San Polo di Piave) CEDOS, Archivi di Stato e Archivi Privati, Museo  Castromediano, progetto inserito nell’ambito delle Manifestazioni  Nazionali per il centenario della nascita dell’Associazione  Internazionale AFS (American Field of Service-Intercultura) con il  Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, della Provincia Autonoma  di Trento, Comuni di Trento e Rovereto, del Comitato per il Centenario  della Prima Guerra Mondiale (istituito dal Governo italiano il 3  novembre 2013), ha voluto garantire la propria presenza ad Udine per  educare i giovani cittadini a riflettere e sviluppare una coscienza  critica nella lettura degli avvenimenti storici.
Esperienza di  vita che si rende possibile grazie anche alla sponsorizzazione della  ditta Tundo Vincenzo Autoservizi che ha messo a disposizione un pullman  GT e ad un contributo della Banca Popolare Pugliese. 
“Protagonisti – come spiega l’assessore Vantaggiato - saranno i giovani  che si incontreranno da tutta Italia nelle trincee della prima guerra  mondiale per dare voce alla pace, contro tutte le guerre, la violenza e  il terrorismo. In collaborazione con le scuole e gli operatori culturali  interessati si è inteso sviluppare il tema delle barbarie della guerra  con riferimento alle stragi passate e presenti e al recupero delle  storie dei nostri Caduti”.
Il programma prevede, tra i  momenti più significativi, i Laboratori di Pace e la marcia per la Pace  nella città di Udine il 17, ed i Laboratori di Pace, dialogo e  fraternità a Gorizia sulle trincee della prima guerra mondiale la  mattina del 18. 
Il Raduno per la partenza a cui è invitata tutta la cittadinanza oltre alle Associazioni cittadine già coinvolte nel progetto pluriennale, avverrà giovedì 16 alle ore 8.30 presso  il Monumento dei caduti in Piazza Alighieri, il Sindaco Cosimo Montagna  saluterà i partecipanti che partiranno al fronte della prima guerra per  questa importante “missione per la pace”.
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