apr202013
 Martedi 23 aprile 2013 la città di Galatina fa omaggio a Renata Fonte  ricordando le sue gesta ed il suo contributo per la salvaguardia del  territorio salentino. Per questo omaggio si ringrazia la libreria  Fiordilibro in via Vittorio Emanuele 31 a Galatina, che ha organizzato  la serata al meglio, la serata che vede il patrocinio del comune di  Galatina, in ricordo di chi pagò con la vita la difesa di quel paradiso  terrestre che è ancora oggi Porto Selvaggio. Tra gli invitati Raimondo  Rodia, a quei tempi studente a Nardò tra il 1978 ed il 1984, che  tratteggerà un ricordo personale di quegli anni e della vita politica  movimentata della Nardò di quel periodo. Con lui a ricordare Renata  Fonte, la figlia Viviana Matrangola, l'amica di mille battaglie Claudia  Raho, l'autrice del libro Ilaria Ferramosca, porterà i saluti  dell'amministrazione comunale l'assessore alla Cultura Daniela  Vantaggiato. Insomma ognuno porterà un suo particolare contributo di  conoscenza. I partecipanti, testimoni diretti di chi ha conosciuto a  quei tempi Renata Fonte, il tutto attraverso uno strumento, facile e  leggero, il fumetto. La serata si svolgerà nelle sale della biblioteca  comunale presso il palazzo della Cultura nella centralissima piazza  Alighieri, tutti insieme per non dimenticare una donna, un politico, una  madre che ha lottato e pagato per le proprie idee. Il 31 marzo del  2012, tre donne, Claudia, Sabrina e Viviana, camminano tra i sentieri  del parco naturale di Porto Selvaggio, in Puglia. La loro non è una  semplice escursione tra i boschi; al contrario, ha più il sapore di una  commemorazione. Lo stesso giorno di ventotto anni prima veniva uccisa  con tre colpi di pistola Renata Fonte, madre di Sabrina e Viviana,  colpevole di essersi opposta allo sfruttamento edilizio di quel luogo  incontaminato. All'epoca dei fatti, le due non erano che ragazzine,  mentre Renata aveva appena compiuto 33 anni. La sua morte rappresenta il  primo omicidio di mafia del Salento ed è anche l'unico, in Italia, ad  aver fatto come vittima una donna impegnata in politica. In questo  graphic novel, la vicenda umana di Renata si intreccia con quella  giudiziaria successiva al suo omicidio, sul quale ancor oggi permangono  aspetti oscuri. Ed è soprattutto il ritratto di Renata madre, moglie e  donna, a trasparire dalle pagine della storia, raccontata attraverso gli  occhi delle sue figlie. Ciò che questo fumetto si ripropone di  trattare, dunque, è qualcosa che va oltre la cronaca, già narrata negli  anni '80 con due libri giornalistici e un film; il graphic novel,  infatti, è incentrato, prima di ogni cosa, su un aspetto "inedito" di  Renata. La narrazione è costellata da ricordi personali: allegri, teneri  o dolorosi, che tratteggiano e completano un'unica immagine,  sottolineata dalle parole della stessa Renata Fonte mediante alcuni suoi  scritti mai dati alle stampe. Ma non manca, in ogni caso, l'aspetto  legale, fondamentale come denuncia ed essenziale per risvegliare una  coscienza collettiva sin troppo sopita. Prezioso, quindi, il contributo  di Sabrina e Viviana Matrangola nell'accettare di condividere, con  disponibilità e pazienza, ricordi così intimi e personali; altrettanto  lo è quello di Claudia Raho, una delle amiche storiche di Renata assieme  alla quale si è battuta per la salvaguardia di Porto Selvaggio,  supporto indispensabile nella ricostruzione della vicenda giudiziaria.  Il volume si pregia, infine, di una prefazione di don Luigi Ciotti,  fondatore di " Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie " e  di uno scritto introduttivo del Procuratore Capo della Procura di  Torino, Gian Carlo Caselli.
Martedi 23 aprile 2013 la città di Galatina fa omaggio a Renata Fonte  ricordando le sue gesta ed il suo contributo per la salvaguardia del  territorio salentino. Per questo omaggio si ringrazia la libreria  Fiordilibro in via Vittorio Emanuele 31 a Galatina, che ha organizzato  la serata al meglio, la serata che vede il patrocinio del comune di  Galatina, in ricordo di chi pagò con la vita la difesa di quel paradiso  terrestre che è ancora oggi Porto Selvaggio. Tra gli invitati Raimondo  Rodia, a quei tempi studente a Nardò tra il 1978 ed il 1984, che  tratteggerà un ricordo personale di quegli anni e della vita politica  movimentata della Nardò di quel periodo. Con lui a ricordare Renata  Fonte, la figlia Viviana Matrangola, l'amica di mille battaglie Claudia  Raho, l'autrice del libro Ilaria Ferramosca, porterà i saluti  dell'amministrazione comunale l'assessore alla Cultura Daniela  Vantaggiato. Insomma ognuno porterà un suo particolare contributo di  conoscenza. I partecipanti, testimoni diretti di chi ha conosciuto a  quei tempi Renata Fonte, il tutto attraverso uno strumento, facile e  leggero, il fumetto. La serata si svolgerà nelle sale della biblioteca  comunale presso il palazzo della Cultura nella centralissima piazza  Alighieri, tutti insieme per non dimenticare una donna, un politico, una  madre che ha lottato e pagato per le proprie idee. Il 31 marzo del  2012, tre donne, Claudia, Sabrina e Viviana, camminano tra i sentieri  del parco naturale di Porto Selvaggio, in Puglia. La loro non è una  semplice escursione tra i boschi; al contrario, ha più il sapore di una  commemorazione. Lo stesso giorno di ventotto anni prima veniva uccisa  con tre colpi di pistola Renata Fonte, madre di Sabrina e Viviana,  colpevole di essersi opposta allo sfruttamento edilizio di quel luogo  incontaminato. All'epoca dei fatti, le due non erano che ragazzine,  mentre Renata aveva appena compiuto 33 anni. La sua morte rappresenta il  primo omicidio di mafia del Salento ed è anche l'unico, in Italia, ad  aver fatto come vittima una donna impegnata in politica. In questo  graphic novel, la vicenda umana di Renata si intreccia con quella  giudiziaria successiva al suo omicidio, sul quale ancor oggi permangono  aspetti oscuri. Ed è soprattutto il ritratto di Renata madre, moglie e  donna, a trasparire dalle pagine della storia, raccontata attraverso gli  occhi delle sue figlie. Ciò che questo fumetto si ripropone di  trattare, dunque, è qualcosa che va oltre la cronaca, già narrata negli  anni '80 con due libri giornalistici e un film; il graphic novel,  infatti, è incentrato, prima di ogni cosa, su un aspetto "inedito" di  Renata. La narrazione è costellata da ricordi personali: allegri, teneri  o dolorosi, che tratteggiano e completano un'unica immagine,  sottolineata dalle parole della stessa Renata Fonte mediante alcuni suoi  scritti mai dati alle stampe. Ma non manca, in ogni caso, l'aspetto  legale, fondamentale come denuncia ed essenziale per risvegliare una  coscienza collettiva sin troppo sopita. Prezioso, quindi, il contributo  di Sabrina e Viviana Matrangola nell'accettare di condividere, con  disponibilità e pazienza, ricordi così intimi e personali; altrettanto  lo è quello di Claudia Raho, una delle amiche storiche di Renata assieme  alla quale si è battuta per la salvaguardia di Porto Selvaggio,  supporto indispensabile nella ricostruzione della vicenda giudiziaria.  Il volume si pregia, infine, di una prefazione di don Luigi Ciotti,  fondatore di " Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie " e  di uno scritto introduttivo del Procuratore Capo della Procura di  Torino, Gian Carlo Caselli.|  |  |  |  | 
 
				
Commenti
Galatina rende omaggio a Renata Fonte? E come? Con l'approvazione del progetto del mega-porco in contrada Cascioni a Collemento? Oppure basta far la presenza alla presentazione di un libro su di una martire dell'anti-cemento per stare apposto con la propria coscienza? Come fanno alcuni 'politici' (anche e ormai soprattutto della maggioranza) a proferire il nome di Renata Fonte senza nemmeno un pizzico di pudore, quando sanno (facendo finta di non saperlo) che con le loro scelte da ecocidio sono i responsabili della devastazione di 20 e passa ettari di terreno agricolo, in nome soltanto della speculazione e di null'altro? Povera Renata Fonte: in tal modo ti stanno uccidendo un'altra volta.
L’unica crescita che si vede a Galatina (soprattutto di questi ultimi anni), è il degrado della politica, e pensare che in passato ha dato i natali a tanti personaggi illustri. Si sarà esaurito il filone? Purtroppo sarà ancora più triste vedere, oltre ai venti ettari di Creato distrutto, tante piccole attività galatinesi chiudere i battenti. Speriamo che si pentano prima di fare il danno. E non debbano poi umiliarsi nel chiedere perdono a nostro Signore.
Bisognava,era doveroso l'omaggio alla dottoressa Renata Fonte....dico solo questo....rieleggere Giorgio Napolitano in mio avviso e'stata una vera "debacle"in mio avviso si ritorna alle votazione.....e questo,non fa altro che,creare dissapori in Italia.....onore e gratificazione alla repubblicana Renata Fonte,(era dello stesso partito di Giovanni Spadolini).
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