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Un gesto di attenzione istituzionale che commuove e rafforza. Questa mattina, alle ore 10:00, il Presidente dell’associazione Un Cuore Protetto OdV, Dott. Michele Scalese, ha ricevuto una telefonata dalla Segreteria Particolare del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La comunicazione segue l’invio, avvenuto alla fine di maggio, di una lettera indirizzata al Capo dello Stato nella quale l’associazione – impegnata nel contrasto alla violenza in ogni sua forma, alla discriminazione e all’emarginazione – raccontava con profondo senso civico e umano il lavoro quotidiano sul territorio.
Attraverso la sua Segreteria, il Presidente ha espresso apprezzamento per l’operato dell’associazione, facendo sapere di aver letto con attenzione la lettera e di essere pienamente a conoscenza dell’esistenza e dell’impegno
costante di “Un Cuore Protetto”. Il Presidente Mattarella ha voluto complimentarsi con tutti i volontari, incoraggiandoli a non arrendersi di fronte alle difficoltà locali e ribadendo la volontà della Presidenza della Repubblica di sostenere il contrasto ad ogni forma di discriminazione.
 
“Un segnale che ci emoziona e ci responsabilizza – commenta il Presidente Michele Scalese – sapere che il Capo dello Stato conosce la nostra realtà e ci sostiene è qualcosa che va oltre ogni gratificazione: è un invito
concreto a continuare con ancora più convinzione il nostro impegno civile, educativo e umano.”
 
Il Presidente ha inoltre voluto augurare buon lavoro all’associazione, spronandola a continuare ad operare con determinazione e coerenza, al servizio delle persone e della comunità. Per Un Cuore Protetto, realtà radicata a Noha ma attenta alle dinamiche regionali e nazionali, questa risposta rappresenta un riconoscimento profondo del valore del volontariato e della cittadinanza attiva, soprattutto in tempi in cui è fondamentale ricostruire il tessuto sociale attraverso gesti di cura, ascolto e giustizia
 
Un Cuore Protetto OdV
 
 
Di Michele Scalese (del 02/07/2025 @ 08:18:43, in Comunicato Stampa, linkato 114 volte)

Da quando si è insediata l’amministrazione Vergine, Galatina non fa più parte del circuito del Salento Book Festival, una delle rassegne culturali più importanti dell’estate salentina, capace ogni anno di attirare autori di rilievo nazionale e un pubblico appassionato e consapevole.

Un’assenza che pesa. E che contrasta in modo grottesco con l’annuncio trionfale — fatto qualche mese fa dagli stessi amministratori — della candidatura di Galatina a Capitale italiana della Cultura.

Sì, avete letto bene: una città che si candida a capitale della cultura ma che, nei fatti, esclude se stessa dai più rilevanti appuntamenti culturali del territorio.
Una città che pretende di primeggiare sul piano nazionale, ma che non trova spazio nemmeno in un festival letterario a pochi chilometri da casa.

In questi anni, l’amministrazione ha preferito investire su feste, luminarie, eventi effimeri e passerelle, dimenticando sistematicamente tutto ciò che richiede visione, progettualità, confronto.

Del resto, la cultura — quella vera — non porta applausi facili, non regala like, non fa salire consensi last-minute. È impegno, è contenuto, è crescita collettiva.

Il Salento Book Festival rappresenta tutto questo: è una vetrina per i Comuni che credono nella parola, nella lettura, nella costruzione di cittadinanza.
Ed è proprio per questo che Galatina non c’è più. Perché una città che non legge, che non ascolta, che non dialoga, è più comoda da gestire.

È ormai evidente che la parola “cultura”, per questa amministrazione, è solo un’etichetta buona per i comunicati stampa, non una bussola per orientare le politiche pubbliche.

 

Lunedì 30 giugno è stata una serata speciale per l’Orchestra Giovanile “Giovanni Pascoli” dell’Istituto Comprensivo Polo 1 di Galatina e Collemeto.

In occasione della chiusura dei festeggiamenti per i Santi Patroni Pietro e Paolo, i nostri giovani musicisti si sono esibiti in piazza San Pietro davanti a un pubblico numeroso e caloroso, regalando emozioni e applausi.

Con grande impegno e padronanza del palco, l’orchestra ha proposto un programma musicale ampio e curato, capace di unire generi diversi: dalla lirica di “La donna è mobile” al griko di “Kali Nifta”, da “Hijo de la luna” alla colonna sonora dei “Pirati dei Caraibi”, fino a brani jazz come “Waltz for Debby” e melodie da musical come “Hello Dolly!”.

Un viaggio musicale che ha messo in luce non solo le competenze tecniche dei ragazzi, ma anche la loro capacità di lavorare insieme, ascoltarsi, concentrarsi e affrontare con responsabilità esperienze complesse.

È proprio in contesti reali ed extracurricolari come questo che emergono con forza le competenze trasversali degli alunni: la collaborazione, l’autonomia, la gestione dell’imprevisto, la comunicazione e la consapevolezza del proprio ruolo all’interno di un gruppo. La musica, in questo senso, si rivela un potente strumento educativo.

 

Nella serata del 26 giugno, presso l’Oratorio di Noha, si è tenuta la rappresentazione finale del progetto “Espressione corporea-musicale”, che ha visto come protagonisti i ragazzi della Scuola Secondaria di Noha, in Via Petronio, ora Istituto Comprensivo Polo 3 di Galatina-Noha. Il percorso si è articolato in 30 ore extracurricolari sulla base di un’idea progettuale della docente di Lettere Stefania Guarini, nata dall’esigenza di approfondire alcuni focus concettuali scelti appositamente ed elaborati in modo trasversale con approfondimenti letterari, teatrali e con contributi musicali.

Lo spettacolo “E uscimmo a riveder le stelle…..A spasso nella letteratura tra sogni e paure dell’adolescenza” ha rappresentato la concretizzazione di un’attività didattico-formativa impegnata ed entusiasmante al tempo stesso, che ha coinvolto gli studenti in elaborazioni e riflessioni guidate in merito ad emozioni, sogni e paure tipiche dell’adolescenza: il pregiudizio, la paura di essere giudicati, l’omologazione, l’ansia. Tutto con il filtro di apporti creativi studiati e ricercati nell’ambito del mito e della letteratura italiana, scegliendo tra autori e letterati rinomati ed i loro personaggi. Guidati dalla stessa docente di Lettere, Stefania Guarini, autrice del testo teatrale, e dalla docente di Educazione Fisica, Maira Serafino, gli studenti sono stati coinvolti in uno stimolante lavoro interdisciplinare che, partendo dalle pagine del testo scolastico, li ha ancorati con creatività ed entusiasmo.

La trama si costruisce intorno alle vicende e alle paure di un’adolescente che si ritrova a fare i conti con un’ansia ingestibile a causa di alcune prove didattiche e che improvvisamente si ritrova faccia a faccia con alcuni strani personaggi: Ulisse, Dante e Virgilio, Mirandolina, alcune coetanee che ballano allegramente e poi ancora Don Abbondio che corre di qua e di là nella sua stanza cercando Perpetua….e che, per finire, si ritrova seduta a cena proprio a casa Leopardi, con Foscolo, Manzoni e D’Annunzio come commensali. Ognuno di essi, seguendo l’intreccio della vicenda e delle allegre scene teatrali, dona alla protagonista un messaggio motivazionale, volto a rafforzare la fiducia in se stessa e nelle proprie potenzialità, per affrontare con coraggio le sfide della vita, presenti e future. Attraverso la proposta di questo viaggio nella letteratura, i ragazzi si sono potuti confrontare con i grandi della letteratura e del mito, rapportando il loro mondo con i messaggi simbolici offerti da alcuni.

Uno spettacolo teatrale pensato come ponte di lancio verso nuove prospettive, per offrire ai ragazzi ulteriori strumenti di interpretazione della realtà, per motivarli alla ricerca del “pensiero profondo” e per orientarli alla complessità delle relazioni sociali e gruppali con maggiore consapevolezza della propria età e con maggiore spirito critico rispetto alla superficialità di quanto spesso oggi li circonda.

 
Di Redazione (del 23/06/2025 @ 08:20:58, in Comunicato Stampa, linkato 188 volte)

Il Club per l’UNESCO di Galatina e della Grecìa Salentina, da sempre promotore della valorizzazione del patrimonio culturale immateriale del territorio, organizza per venerdì 27 giugno 2025, alle ore 21:00, un evento di grande prestigio nella suggestiva Piazzetta Galluccio: il ventennale dello spettacolo “Morso Reale”, firmato dal celebre ballerino e coreografo Toni Candeloro.

Si tratta di una rivisitazione in chiave contemporanea e profondamente evocativa del fenomeno del tarantismo, attraverso un linguaggio scenico originale, personale e ricco di suggestioni.
Originario del Salento, Toni Candeloro ha costruito una carriera di grande respiro internazionale: étoile ospite in teatri prestigiosi come lo Zurich Ballet, l’Opera di Zurigo, l’Arena di Verona, il Ballet Nacional de Cuba e il Mariinsky di San Pietroburgo.
Ha danzato accanto a figure leggendarie della danza quali Carla Fracci, Galina Panova, Alessandra Ferri, fino a condividere il palcoscenico con Rudolf Nureyev, nel celebre pas de deux Le Chant du compagnon errant di Béjart.
Accanto all’attività performativa, Candeloro ha sviluppato un’intensa opera di ricerca e formazione, tenendo masterclass e seminari in accademie di altissimo profilo, tra cui il Conservatoire National de Paris, l’Accademia Vaganova di San Pietroburgo e l’Accademia Nazionale di Danza di Roma.

Il suo percorso artistico è arricchito da una straordinaria collezione privata di oltre 300 oggetti legati alla storia della danza, tra cui testi rari, costumi, xilografie, video e materiali scenici. Una parte considerevole di questi reperti è dedicata proprio al fenomeno del tarantismo, espressione che Candeloro studia, custodisce e reinterpreta attraverso un’originale sintesi tra antropologia, gesto e narrazione.

Reduce, in questi giorni, dal Balletto Nazionale del Kosovo dove ha creato la prima di “Carmina Burana” e prima dell’esibizione al teatro Massimo di Palermo si inserisce lo spettacolo “Morso Reale”, già rappresentato per la prima volta nel 2005, ritorna oggi in una nuova edizione voluta dal Club per l’UNESCO di Galatina e della Grecìa Salentina, che ne riconosce l’alto valore simbolico e culturale.

 

Milano, 22 giugno 2025 – Si ferma alla semifinale dei play-off la corsa alla promozione del Circolo Tennis “G. Stasi” di Galatina nel campionato maschile di Serie B1. Sul cemento del Quanta Club di Milano, la formazione salentina lotta con grinta e cuore, ma alla fine deve cedere il passo ai padroni di casa, che si impongono con il punteggio di 4-2.

Una sconfitta che brucia, ma che non cancella l’ottimo cammino compiuto dal CT Galatina, protagonista di una stagione di alto livello sia sul piano tecnico che umano.

L'incontro si era aperto con due sconfitte pesanti nei singolari da parte di Andrea Cardinale (2-6, 0-6 contro Marco Berti) e Jacopo Duma (1-6, 2-6 contro Marco Franzini), che avevano portato il Quanta Club sul 2-0.

Ma Galatina ha reagito con orgoglio: Alessandro Bellifemine ha battuto Francesco Maria Gatti in tre set (6-2, 4-6, 7-5) dopo una battaglia di oltre due ore e mezza. Subito dopo è arrivata la straordinaria vittoria di Matyas Lajos Fuele, che ha superato Moez Echargui con il punteggio di 6-4, 0-6, 7-5, riportando il punteggio sul 2-2.

Nei doppi decisivi, però, l’esperienza e la compattezza dei padroni di casa hanno fatto la differenza:

Berti/Echargui hanno sconfitto Duma/Mengoli per 6-1, 6-0;

Franzini/Gatti hanno chiuso i conti superando Bellifemine/Fuele con il punteggio di 6-3, 6-4.

Le parole del Capitano Donato Marrocco

 
Di Redazione (del 20/06/2025 @ 13:16:15, in Comunicato Stampa, linkato 149 volte)

All’interno della manifestazione, “In Moto con l’Arte: Viaggi e percorsi di vita a due ruote”, organizzata da Corrima – Corrado Marra, che sta animando il cuore di Galatina con un originale intreccio tra motociclismo, arte, cultura e introspezione, si terrà una conferenza imperdibile del dott. Claudio Pagliara, medico oncologo di fama nazionale, ricercatore e scrittore, pioniere della Medicina olistica integrata e divulgatore impegnato nella promozione di una Medicina umana, scientificamente fondata ma attenta alla persona nella sua interezza.

L’intervento, dal titolo “Passioni, psiche e salute”, offrirà al pubblico un’immersione nel mondo delle emozioni e delle passioni come forza motrice della salute psicofisica e come le stesse influiscono positivamente sul benessere individuale.

La passione per i lunghi viaggi, ad esempio, è un modo per ritrovare sé stessi, riflettere, liberarsi da stress e pensieri. La medicina olistica riconosce questo valore: viaggiare in moto può essere un’esperienza trasformativa.

L’evento sarà arricchito dalla presenza di ulteriori esperti, tra cui il Dott. Raffele Gemma (curatore della mostra) e la D.ssa Annunziata Marra, nonchè l’appassionato ed esperto di storia della motocicletta Gianluca Misciali che farà un excursus sull’evoluzione storica e artistica del mezzo a due ruote.

Non mancherà chi la moto la vive a livello agonistico.

 

La formazione degli amministratori e dei vertici burocratici   è stata l’oggetto del 2° corso F.P. fortemente voluto dall’associazione Galatina al Centro. Il percorso, intrapreso il 9 maggio si conclude oggi 20 giugno   con la relazione   del Senatore Giorgio De Giuseppe che intratterrà l’attento uditorio sul tema molto interessate e altrettanto preoccupante dal titolo: “Dalla partitocrazia al populismo: gli scenari possibili che preoccupano il vecchio continente”. L’ottima riuscita del 2° Corso di formazione politica è motivo di orgoglio per la nostra Associazione perché denota chiaramente che la strada dell’approfondimento delle tematiche che quotidianamente affrontano gli enti locali è quella non solo giusta ma apprezzata dall’uditorio costituito da 30 iscritti ma soprattutto particolarmente qualificato per la presenza e partecipazione di diversi Sindaci in carica ed ex.

L’ultimo appuntamento è l’unico di taglio politico e non meramente tecnico come i primi cinque. Il titolo sopra riportato denota l’attualità dell’argomento con una valenza geopolitica che coinvolge le diverse potenze economiche del Pianeta. Dopo la recente elezione del 47° Presidente degli Stati Uniti Donald Trump emerge nell’ambito dell’Europa una grande preoccupazione perché gli scenari possibili non sono definiti e, allorquando lo saranno, potranno causare gravissime conseguenze nel sistema produttivo del vecchio continente.

 

Il tarantismo si racconta a Galatina attraverso la mostra Rossi, Mazzacane, Carpitella. La ricerca visiva sul tarantismo, un’esposizione di materiali selezionati riferiti a tre autori d’eccezione: Annabella Rossi, Lello Mazzacane e Diego Carpitella, protagonisti della ricerca visiva e sonora sulle tradizioni popolari e sulle culture subalterne, che con le loro macchine fotografiche e cineprese hanno documentato l’enigmatico fenomeno culturale e storico-religioso tra la fine degli anni Cinquanta e la metà degli anni Settanta del secolo scorso.

Il centro di Galatina, luogo nevralgico per il tarantismo salentino e sua “patria elettiva” nella richiesta di intercessione della grazia a San Paolo, è la principale scena in cui si realizza la documentazione audiovisiva, per la prima volta mostrata all’interno di un racconto corale di vicende e testimoni.

Maria di Nardò, archetipica “sposa di San Paolo”, Michela Margiotta, contadina di Ruffano che stringe un intenso rapporto epistolare con l’antropologa Annabella Rossi restituito nel volume Lettere da una tarantata, sono solo alcune delle protagoniste di foto e video restituiti nella mostra che si snoda trai differenti contesti della vita quotidiana: il rito domiciliare, la piazza, la festa, la campagna.

 

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