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Nuove minacce per Noha e Galatina
Di Albino Campa (del 22/08/2010 @ 22:25:50, in No alla Discarica, linkato 3878 volte)

Eccovi di seguito un articolo di Raimondo Rodia che ci riguarda da vicino, tratto da galatina.blogolandia

Continua ancora la distruzione dell’ambiente e delle campagne galatinesi, dispiace che quello che Antonio Mellone chiama il ” sacco di Noha ” stia avvenendo proprio con un sindaco originario di Noha, eletto dalla frazione con grande giubilo. Tra nuovo comparti artigianali, commerciali e di edilizia civile, riempiremo di cemento le campagne, il resto saranno campi di silicio con il mega fotovoltaico e le pale dell’eolico, come torri di Babele che si stagliano nel cielo del Salento. A questo aggiungiamo nuove fonti di stravolgimento del nostro ambiente, preservato dai nostri antenati e che noi in capo ad un paio di generazioni rischiamo di cancellare definitivamente. Ma torniamo ai nuovi accadimenti e sentiamo le parole di Antonio Mellone. ” Non finiremo mai. Siamo assediati. Ci stanno mettendo nel sacco ancora una volta. Stanno preparando ” il sacco di Noha “. Ebbene non ci crederete ma a Noha abbiamo un’altra emergenza (oltre al fotovoltaico selvaggio in svariati ettari di campagna nohana, oltre all’imminente Comparto 4 e le oltre 50 villette schierate come un plotone d’esecuzione, oltre a tutto il resto). Avete visto il video di Dino Valente su galatina.it a proposito della cava De Pascalis ? Sembra uno spot pubblicitario. L’intervistatore si rammarica pure della burocrazia e dei suoi lacci e lacciuoli, anzichè chiedere regole lacci e lacciuoli anche per il suo bene e la sua salute. Lo sapete che cosa verrà conferito in quella cava, a due passi dall’antica masseria Colabaldi, sito archeologico importantissimo? Di tutto, di più. Leggete l’elenco. Ma andate oltre: dietro quell’elenco c’è un altro elenco invisibile e innominabile, tra l’altro, facilmente immaginabile. Anche se non ce lo dicono ci saranno materiali pericolosi insieme a tutto il resto.Scommettiamo? Pensate che qualche eternit, o qualche altro materiale viscoso “ben chiuso” in qualche bidone, o qualche altra roba da sversare non ci sarà in mezzo alle altre schifezze che verranno portate qui da noi da tutto il Salento ? Suvvia, non cadiamo dalle nuvole da qui a qualche anno con le solite lacrime da coccodrillo. Cerchiamo di anticipare i tempi. E per favore andatevi a vedere il film “Gomorra” (proprio nelle scene delle cave dismesse), se proprio non riuscite a leggere l’omonimo libro di Roberto Saviano. Sappiamo come vanno le cose in Italia e soprattutto qui, nel nostro Sud. Conosciamo bene il senso di responsabilità e la correttezza di molti imprenditori.
E poi perchè tra la roba conferita deve esserci il vetro e la plastica? Non sono, questi ultimi, materiali da riciclare? Andatevi a vedere l’elenco delle cose conferibili (conferibili, ovviamente, a pagamento).
Credono lor signori che noi siamo così fessi da non capire che dietro questa n-esima “scelta ecologica” non ci sia un piano diabolico? Che potrebbe essere questo: guadagnarci ovviamente nell’immediato (i conferimenti da parte delle ditte di tutto il Salento è a pagamento, un tot. di euro a tonnellata). Ma guadagnarci anche e soprattutto nel futuro. Come ? Semplice. Una volta riempita la cava (non ci vorrà mica un secolo, basterebbe un decennio ma anche meno di conferimenti, con la fame di discariche che c’è ) si farà diventare edificabile quella “nuova area”, tra Noha e Galatina. Altro comparto, altra villettopoli. Altro giro altro vincitore, e molti perdenti: noi. Mentre altrove le cave dismesse diventano centri culturali (tipo Le Cave del Duca a Cavallino, sede di concerti e di convegni, o l’area Verdalia a Villa Convento, area di freelosophy, eccetera eccetera), qui da noi diventano l’immondezzaio del Salento. A due passi dalla povera Masseria Colabaldi. Non c’è rispetto nè della storia nè del futuro. Siamo schiavi del presente purtroppo. Manco i barbari permetterebbero certi scempi. Ma noi sì. Bisogna allora avvisare tutti i nohani, ma anche i galatinesi della 167, quelli che abitano nell’intorno della parrocchia di San Rocco, del fatto che anche loro ne sono coinvolti: ne va anche della loro salute. Bisogna far presto. Bisogna far girare queste mail, magari arricchendole con nuove notizie e nuove informazioni. Bisogna far svegliare i nostri rappresentanti (ma dove sono con i loro cervelli in fuga) cercando di far capire loro che con certe scelte e certe decisioni (prese all’oscuro e senza informare preventivamente i cittadini) stiamo andando con gioia verso il disastro. Stavolta annunciato.” Tutto giusto quello che scrive Antonio Mellone nel virgolettato, l’unica cosa da rimproverargli e che questa non è solo la battaglia della gente di Noha e della 167 di Galatina. Questa deve essere la battaglia di ogni cittadino del Salento, che vuole la sua terra ricca e salubre.

Raimondo Rodia

 

Commenti

  1. # 1 Di  Cici (inviato il 23/08/2010 @ 18:40:57)

    La discarica ci mancava proprio. Mo' siamo apposto.

    Ma quiddri della 167 de Galatina sannu nienzi o sta dormanu tranquilli?

  1. # 2 Di  Michele D'Acquarica (inviato il 23/08/2010 @ 18:54:07)

    Niente paura ragazzi, i cittadini di Noha sanno già come agire:
    1)a breve i parchi fotovoltaici nei dintorni di Noha saranno oscurati da immensi e maestosi aquiloni;
    2)la discarica di via C. A. Dalla Chiesa sarà costantemente monitorata dal sistema satellitare Global Monitoring for Environment and Security (GMES) messo a punto dal Parlamento europeo, con un finanziamento di 107 milioni di euro. L'Unione europea, nell'ambito del VII Research Framework Programme, ha poi già stanziato altri 209 milioni per la prima fase di avvio del monitoraggio che durerà fino al 2013. (http://www.climaenergia.it/content/l-ue-d%C3%A0-il-via-al-monitoraggio-satellitare-di-clima-ed-ambiente)
    Fantascienza? Può essere.
    Io intanto provo a immaginare se i cittadini di Noha acquistassero un aquilone per ogni gratta e vinci. Secondo i miei calcoli di aquiloni ce ne avanzerebbero anche per i conterranei di Galatina, Soleto e probabilmente Cutrofiano. Aquiloni che non oscureranno nel vero senso della parola gli impianti fotovoltaici, ma ci aiuteranno sicuramente a volare alto, e magari raggiungere ROMA.
    Infine la faccenda del satellite è scienza, non fantascienza!
    Michele D'Acquarica

  1. # 3 Di  alibaba e i 40 ladroni.... (inviato il 23/08/2010 @ 19:34:55)

    Non ci resta,che piangere ed aspettare, che ci scippino tutto cio'che,hanno fatto in anni in secoli, i nostri antenati.
    Se,non ci coalizziamo per monitorarare il nostro sacrosanto territorio di NOHA,ci ritroveremo, buttati in mezzo ad un mare di guai.
    A quale santo ci dovremo,poi rivolgere?
    San terreno, o e tutta colpa mia.
    Perche',ho lasciato che,ci fossero i 40 ladroni,ed Alibaba'neanche sfregiando la lampada,riusci a trovare la giusta via d'uscita.....

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