Di Marcello D'Acquarica (del 28/03/2024 @ 13:25:18, in NoiAmbiente, linkato 171 volte)

Ve la ricordate la vora di Noha? Veramente a Noha ce n’é più di una, ma la vora di Noha per eccellenza è sempre stata quella lungo la via per Sirgole, subito dopo la chiesetta di Costantinopoli.  Negli anni ’60 del secolo scorso, la ricordo sempre inaccessibile, difesa da una fitta boscaglia di fichi selvatici, una vera foresta concentrata sulla sua grande bocca, senza puteale ovviamente.

Già a quei tempi si mormorava di strani automezzi che si soffermavano nottetempo nei suoi pressi per scaricarvi dentro abusivamente liquami vari, ma anche di muggiti strazianti e di cattivi odori, anche di vernici o simili. Già allora si stava assistendo alla sua crisi: quella cioè di non riuscire ad assorbire le piene di acqua piovana che allagavano i campi, così come racconta anche in un suo articolo il prof. Gianluca  Virgilio, reperibile in rete [Lu ruttu de la vora | Zibaldoni e altre meraviglie].

Poi per la solita questione della mancanza di lavoro, lasciai Noha e quando ebbi modo di rendermene conto, la ritrovai recintata e soffocata da una massicciata di cemento che, forse secondo i nostri pubblici amministratori, dovrebbe avere la funzione di sistema drenante e filtrante delle acque fluviali. Ammesso che il progetto fosse davvero funzionante, è stato realizzato troppo tardi: si chiusero i cancelli della stalla ma dopo che i buoi erano fuggiti. Difatti nel 2017 con le debite autorizzazioni da parte delle autorità competenti, insieme ad un gruppo di speleologi, il GST di Tricase, provammo a scendere nella voragine per capire in che stato si trovasse.

Ci dovemmo arrendere subito: la vora era ed è colma da una impenetrabile massicciata di rifiuti, i più disparati. Ma un sottilissimo anfratto al fondo, verso sud ovest lascia ancora scivolare l’acqua, che ovviamente viene dapprima filtrata dall’ammasso indefinito di pattume. Anzi no, il nome giusto, quello per cui occorrerebbero tanti soldi per la bonifica, è “rifiuti speciali”. Che non vuol dire che sono preziosi, bensì altamente pericolosi.

Strano come si trovino tante risorse per creare parchi in cemento vibrati, nuovi comparti edilizio-commerciali, lottizzazioni per ville copia-incolla, e altre trovate del genere, ma s’intende sempre per lo sviluppo. Ciliegina sulla torta, sostanze oleose e rifiuti galleggianti sull’acqua di falda, l’unica acqua di cui disponiamo.

Ora quello che ci preoccupa è che la stessa cosa avvenuta alla vora della via per Sirgole, stia accadendo alle altre due vore distanti poche centinaia di metri, visto che non sono “protette” da alcun sistema idoneo di gestione delle acque meteoriche che dilavano in continuo tutte le strade e i campi del promontorio nohano.

Noi di NoiAmbiente e Beni Culturali, insieme ad altre sei associazioni del nostro territorio, abbiamo sottoscritto un comunicato che pubblicheremo quanto prima, in cui chiediamo alla Amministrazione Comunale di Galatina che siano messe in sicurezza le nostre vore, in quanto potenziali porte d’accesso di inquinanti nell’acqua di falda, deleteri per la salute umana.

Vi aspettiamo all’incontro pubblico organizzato per il 14 aprile, dalle ore 18,30 presso Levera di Noha dove, grazie all’aiuto di professionisti del settore, cercheremo di capire quali sono i pericoli causati dalla assoluta mancanza di precauzione verso la gestione delle nostre vore.

Marcello D’Acquarica

 

 
 

In occasione della XXIX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, le classi terze del Polo 1 di Galatina/Collemeto hanno partecipato attivamente ad una serie di incontri, in presenza e online, per riflettere sul tema della legalità.

Il 20 marzo, organizzato dalla nostra scuola, in collaborazione con Libera associazioni nomi e numeri contro le mafie, col Presidio Libera “R. Fonte” e l’Istituto Professionale Nicola Moccia di Nardò, si è tenuto un incontro presso l’auditorium del Liceo “P. Colonna” di Galatina. Il 21 marzo, un collegamento streaming con Don Ciotti, fondatore di Libera ed il 25 marzo in collegamento dall’aula magna dell’Istituto Professionale “N. Moccia” di Nardò.

Nel primo incontro la nostra dirigente Luisa Cascione, Camilla Palombini (assessore del comune di Galatina), Tommaso Condò (coordinamento provinciale di Libera Lecce) e Roberta Viva (Presidente Levera aps) hanno accolto Brizio Montinaro, fratello di Antonio Montinaro, ombra di Giovanni Falcone e morto con lui a vent’anni nella strage di Capaci.

Tutti i presenti si sono rivolti ai ragazzi perché prima di essere il futuro, sono il qui e l’ora. Si è parlato di legalità, di impegno, di educazione sociale e di rispetto verso il prossimo, sottolineando che il nostro io non deve prevalere sull’altro perché chi è morto per dovere, le vittime di mafia in questo caso, ha dato la sua vita perché si sentiva parte di una comunità. Si possono fare anche scelte sbagliate, ma - soprattutto nella scuola - è importante correggere, prevenire, intervenire: questa è l’età delle scelte, l’età in cui si forma il proprio pensiero. La strage di Capaci è stata, quindi, il punto di partenza per una realtà che deve cambiare, che deve mettersi a disposizione della persona vicina, del Paese, della Nazione di cui facciamo parte.

 

Da venerdì 22 marzo a domenica 7 aprile il Centro pastorale "Opere Antoniane" in via XXV Aprile a Cutrofiano, ospita la IIIª Edizione del Presepe pasquale.

Il percorso nasce da un'idea di don Emanuele Vincenti, parroco della parrocchia "Santa Maria della Neve", per rivivere alcune suggestive scene della nascita, della vita, della passione, della morte e della resurrezione di Gesù Cristo.

Si tratta di un allestimento molto realistico che si avvale di un'accurata e dettagliata fattura d'insieme, il tutto realizzato grazie al lavoro di maestri artigiani e degli Animatori dell'Oratorio parrocchiale. Cospicua anche la collaborazione dei volontari di alcune associazioni del territorio per l'organizzazione della visita delle scolaresche.

 

Di Redazione (del 21/03/2024 @ 20:06:24, in Comunicato Stampa, linkato 294 volte)

La giornata si articola in due momenti, organizzati dall'Associazione Furia nohana in collaborazione con il centro ippico Sant'Eligio e con il patrocinio e sostegno del Comune di Galatina: la mattina in via Collepasso nei pressi del Calvario a partire dalle ore 9:00 ci sarà il raduno e la partenza della 68° Sfilata Equestre "Madonna di Costantinopoli" che vedrà passare per le principali strade della città le numerose scuderie partecipanti. Al ritorno alle ore 11:30, sempre nei pressi del Calvario, andrà in scena lo spettacolo equestre che vedrà la partecipazione degli artisti Mattia Ruggio e Olimpia Conte. Come da tradizione ci sarà anche un piccolo mercatino e le giostre per il divertimento dei più piccoli.

Grazie alla collaborazione della Parrocchia di San Michele Arcangelo il programma continuerà anche nel pomeriggio.

Alle ore 17:30 ci sarà il ritorno, dopo anni di assenza, della tradizionale Cuccagna che vedrà l’esibizione della squadra "warriors" che ha partecipato anche allo show dei record di Jerry Scotti.

L’intrattenimento andrà avanti con i festeggiamenti in onore della Madonna di Costantinopoli in compagnia dell'Orchestra di Fiati "S.Gabriele dell'Addolorata" di Noha e dello spettacolo pirotecnico a cura della ditta "Piero Coluccia".

 

Oggi venerdì 22 marzo alle ore 18:00, nella Sala conferenze dell’ex Palazzo De Maria, in Corte Taddeo, è in programma il terzo e conclusivo incontro che l’Università Popolare dedica alla poesia: l’evento odierno, che sarà introdotto dalla Vice Presidente Maria Rita Bozzetti, prevede una relazione del prof. Simone Giorgino su “La linea poetica salentina: appunti ed ipotesi di lavoro”.

Simone Giorgino, è ricercatore universitario di Letteratura italiana contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento. È presidente del Centro Studi Phoné e membro del Centro Studi “Vittorio Bodini”, del Gruppo di ricerca ALIEN–Archivio Letterario Italiano ed Europeo del Novecento e di MeMo-Memorandum Europeo della Modernità Otto/Novecentesca.

Oltre a vari saggi in riviste e miscellanee su scrittori italiani del Novecento, ha pubblicato: Antonio L. Verri. Il mondo dentro un libro (Lupo, 2013), L’ultimo trovatore. Le opere letterarie di Carmelo Bene (Milella, 2014) e Poeti in rivolta. Poesia e industria nella letteratura italiana contemporanea (Sinestesie, 2018). Ha curato i volumi Vittorio Bodini-Vittorio Sereni, «Carissimo omonimo». Carteggio (1946-1966) (Besa, 2016), Nicola G. De Donno, Tutte le poesie (Milella, 2017), Girolamo Comi, Poesie. Spirito d’armonia, Canto per Eva, Fra lacrime e preghiere (con Antonio Lucio Giannone, Musicaos, 2019), Vittorio Pagano, Poesie. Calligrafia astronautica, I privilegi del povero, Morte per mistero, Zoogrammi (Musicaos, 2019) e Vittorio Pagano, Antologia dei poeti maledetti, Besa Muci, 2020, Carta poetica del Sud. Poesia italiana contemporanea e spazio meridiano, Musicaos, 2022.

 

Di Redazione (del 21/03/2024 @ 19:52:37, in Comunicato Stampa, linkato 105 volte)

Lunedì 18, martedì 19 e mercoledì 20 gli alunni e i docenti delle classi terze della secondaria di primo grado del Polo 1 di Galatina/Collemeto hanno dedicato le loro serate all'osservazione del cielo presso il Parco Astronomico Sidereus di Salve.
Un viaggio nell'astronomia multisensoriale in una struttura completamente progettata, realizzata e gestita da Vito Lecci, divulgatore scientifico.
Un percorso che ha previsto la visita al Plenetario Interattivo per la visione di nebulose, galassie, ammassi stellari, sistemi stellati binari, pulsar e buchi neri.
I nostri ragazzi hanno toccato e tenuto in mano i meteoriti: materiale extraterrestre proveniente dalla fascia asteroidale e poi precipitato sulla terra.
Hanno, poi, lanciato un vero e proprio razzo, scoprendo lo scopo e la funzione di ogni singolo componente, prevedendone la sua accelerazione, velocità, l'apogeo prima e durante il lancio.

 

Di Redazione (del 20/03/2024 @ 18:57:38, in Comunicato Stampa, linkato 103 volte)

La Cappella di San Paolo, uno dei pilastri di grande attrazione turistico-culturale per la città di Galatina, da sabato 23 Marzo 2024 diventa, dopo anni di incerte aperture, visitabile in modo organizzato e programmato.
La restituzione alla fruizione pubblica, sia ai cittadini che ai tanti viaggiatori e studiosi ricercatori del tarantismo, è il frutto di un grande lavoro di squadra che ha messo insieme le competenze e la volontà pubblica, privata e pastorale.

L’apertura di questo bene culturale territoriale, è un obiettivo che l'amministrazione guidata dal sindaco Fabio Vergine, in sinergia con l'AIG - Associazione Imprese Galatinesi, composta da 40 aziende del territorio e coordinata dal presidente Matteo Costantini, che ha permesso di aggiungere un altro tassello importante per accrescere l'attrattivita' turistica della città.
La Cappella di San Paolo situata in corso Garibaldi 2,  parte del Palazzo Tondi - Vignola, da sabato 23 Marzo, sarà visitabile ogni fine settimana, gratuitamente, grazie alla presenza dei volontari - Gruppo Reading - del Servizio Civile Universale che nelle giornate di sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18 e domenica dalle 10 alle 13, accoglieranno i visitatori coinvolgendoli all'interno delle attività di progetto.


La capacità di rendere un sito d'interesse aperto in modo programmato ed organizzato, sottolinea il sindaco Fabio Vergine, ci permette di creare valore e attrattività culturale non solo verso quanti sono interessati a vedere con i propri occhi la culla del rito del tarantismo, ma anche di creare economia del turismo. Abbiamo cominciato il 2024 presentando alla città il progetto di progettazione, programmazione e marketing territoriale - Destinazione Galatina con il focus del tema "Radici. Nel cuore delle emozioni", e la Cappella di San Paolo era uno dei pilastri da restituire alla comunità. Questo non è un punto di arrivo, sottolinea il Sindaco, ma solo un nuovo punto di partenza che sono certo, contribuirà ad attrarre interesse sulla nostra città, grazie anche ai riscontri degli operatori turistici che abbiamo raccolto con la nostra presenza di città in BIT a Milano e al BTM a Bari nel mese di febbraio. E se l’apertura e la calendarizzazione è il segno visibile dell’operato della mia squadra amministrativa, quello di cui io sono particolarmente orgoglioso è quanto non è visibile, ma che ha permesso che tutto ciò accadesse, ovvero la capacità di concertazione e valorizzazione dei saperi e dei talenti dei diversi attori coinvolti, conclude Vergine.

 

Di Albino Campa (del 19/03/2024 @ 22:00:09, in Necrologi, linkato 1279 volte)

Angiolino ha voluto diventare un Angelo proprio il giorno della festa dei papà: e dunque se non ha potuto brindare oggi su questa terra, di sicuro oggi stesso in paradiso avrà trovato San Giuseppe pronto ad accoglierlo e a farlo sedere con lui a ben altro banchetto.

Contadino, gran lavoratore, affabile e generoso con tutti, saluto sempre pronto, battuta “alla bona”, lascerà in tutti i suoi compaesani un ottimo ricordo.

La redazione di Noha.it abbraccia affettuosamente la moglie Costanza, i figli Maria Agata e Michele, e i rispettivi consorti, Gianfranco e Graziana, la sorella Michelina, i cari nipoti, e gli altri parenti e amici.

Noha.it    

 

“Io non vi parlo da maestro ma da compagno. Non vi esorto da capitano ma vi invito da soldato. Sono coetaneo vostro e condiscepolo vostro ed esco dalle stesse scuole con voi, cresciuto tra gli studi e gli esercizi vostri, partecipe dei vostri desideri e delle speranze e dei timori. Abbiate pietà di questa bellissima terra, dei suoi monumenti, delle ceneri dei nostri padri e fate che la povera patria nostra in tanta miseria non rimanga senza aiuto perché non può essere aiutata fuorché da voi.”

Il passo riportato sopra e letto all’inizio della presentazione della mostra di pittura realizzata il 16 marzo presso il Circolo Arci Levera di Noha, è preso dal "Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica" di Giacomo Leopardi, e ovviamente è rivolto ai giovani del tempo del sommo poeta. Michele D’Acquarica, attraverso il linguaggio delle sue opere ci vuole dire le stesse cose, cioè, esortarci ad amare la bellezza in ogni sua manifestazione.

Il pittore di Noha ha dipinto tantissime opere, centinaia, forse migliaia. Purtroppo, sono sparse in giro per il mondo. Infatti, alcuni dei suoi figli emigrarono anche in Brasile. La maggior parte sono a Milano e in Sicilia, altre sono visibili a Cutrofiano e sono per lo più affreschi sacri, così come il San Michele Arcangelo e il Calvario a Noha, paese natio di Michele D’Acquarica.

Nei quadri di quadri di Michele D’Acquarica, notiamo che l’artista non è votato solo per la pittura a sfondo religioso, ma la sua passione rientra anche in paesaggi di diverse zone geografiche d’Italia e figure mitologiche, frutto probabilmente di profonde letture. Infatti tra le sue molteplici opere troviamo anche illustrazioni di episodi per romanzi, come per esempio “La Macchia di sangue”.

Ci ricorda il Filosofo Umberto Galimberti:

“Quando osserviamo un quadro ci comportiamo come quando ammiriamo una perla, dimenticando che la perla è la malattia della conchiglia, così senza la “fatica” dell'artista quell'opera non sarebbe mai nata”.

Alea iacta est

«il dado è stato tirato», o «la sfida è ormai lanciata».

La frase la pronunciò Giulio Cesare nel 49 a.C. quando decise di infrangere la legge entrando con le armi nei confini di Roma.

Come sappiamo tutti dalla storia, nel 1920 l’Italia viveva un grande fermento, il 1919 e 1920 fu chiamato il biennio rosso, il periodo storico che seguì alla fine della Grande Guerra e in tutta l’Europa c’erano lotte sociali, scioperi e sentimenti di ingiustizia seguiti dai risultati non soddisfacenti del Trattato di Versailles. Possiamo immaginare che anche i giovani di Noha fossero presi nella fase di forti cambiamenti socioeconomici.

Michele D'Acquarica in questo periodo ha 34 anni, ed è vedovo da soli due anni, con due figli da mantenere, eppure insieme a tanti altri concittadini trovano la forza per lottare. Anche Noha non era esclusa dalle lotte contadine per le terre e gli scioperi del mondo operaio. Sappiamo anche che purtroppo il tutto finì per essere fagocitato da una delle dittature più tragiche della storia d’Italia.

Possiamo spiegarci quindi l’immagine della Libertà in posa di vittoria, che rappresenta la giovane Italia, coronata d'alloro dopo la vittoria della Prima Guerra Mondiale, con i simboli di fertilità (le spighe nella destra) e di santità e purezza (il giglio nella sinistra), e a questo punto il selvaggio abbattuto sembrerebbe essere quindi l'Austria asburgica, di cui il nostro artista ricorda i colori, giallo e nero.

Per contestualizzare il tutto possiamo ancora notare la presenza dello scudo monarchico e del fantastico stemma di Noha con le tre torri, stranamente privo dei due velieri.

Michele D'Acquarica, mediante le sue opere d’arte, ci lascia un messaggio importante, e cioè che nella vita è necessaria sì la competizione, ma non per sovrastare l'altro, ma ci fa capire che è necessario competere in bellezza, partecipare con le proprie qualità e conoscenze alla costruzione di riferimenti positivi, sforzarsi d'essere un esempio che faccia migliorare l'ambito di tutti, perché, ognuno di noi, primi ed ultimi, anzi soprattutto gli ultimi, quelli che faticano, che sono meno fortunati, possano avere a loro volta delle certezze, e quindi essere parte accolta  di una grande famiglia: LA COMUNITA’.

Al momento non sappiamo come, ma certamente sarebbe bellissimo se con una parte di queste opere, si potesse allestire una mostra permanente, magari con l’aiuto della Amministrazione Comunale di Galatina in un luogo pubblico di Noha, come segno di riconoscenza verso il nostro artista ma anche di testimonianza all’armonia e all’eleganza espressa nella sua arte, quella cosa che gratuitamente e senza fare alcun rumore, contribuisce anche alla formazione positiva dell’identità delle nuove generazioni.

Marcello D’Acquarica

IL PITTORE DI NOHA IL PITTORE DI NOHA
IL PITTORE DI NOHA IL PITTORE DI NOHA
IL PITTORE DI NOHA IL PITTORE DI NOHA
IL PITTORE DI NOHA IL PITTORE DI NOHA
IL PITTORE DI NOHA IL PITTORE DI NOHA
IL PITTORE DI NOHA IL PITTORE DI NOHA
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IL PITTORE DI NOHA IL PITTORE DI NOHA
IL PITTORE DI NOHA IL PITTORE DI NOHA
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IL PITTORE DI NOHA IL PITTORE DI NOHA
IL PITTORE DI NOHA IL PITTORE DI NOHA
IL PITTORE DI NOHA IL PITTORE DI NOHA
IL PITTORE DI NOHA IL PITTORE DI NOHA
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IL PITTORE DI NOHA IL PITTORE DI NOHA
IL PITTORE DI NOHA IL PITTORE DI NOHA
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IL PITTORE DI NOHA IL PITTORE DI NOHA
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