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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
 
 
Articoli del 11/03/2022

Sto cercando di individuare una qualche differenza nei pensieri, parole e opere pubbliche dei quattro candidati in gara per la cadrega di sindaco della mia città. Ma finora nulla, solo similitudini: tipo che tutti costoro hanno studiato a Modena (per dire quanto la fuga di cervelli a volte funzioni al contrario).

Chissà se lo slang imperiale, così gradito alla Galatina progressista e gretina, tutto impregnato di smart city (anzi smart land: fa più figo), e quindi di valorizzazione, riqualificazione, attrattività, green, e soprattutto inclusione e sostenibilità (e forse forse pure resilienza) proverrà dalle sudate carte compulsate in quella benedetta Alma Mater Studiorum Mutinensis et Regiensis. A saperlo.

Sta di fatto che con gran senso di responsabilità (ma soprattutto dell’umorismo), oltre a un paio di novelli Carneade pronti a indossare la fascia tricolore, e a un altro che pare abbia intenzione di cucirsela addosso per almeno un’altra legislatura, s’è rifatta viva anche la Sandra (una “ca li coddhra”: l’ha detto lei, eh) confidando probabilmente nelle proverbiali amnesie dei suoi concittadini e ancor più nella loro stoica, tendente a storica, rassegnazione.

La Sindaco in pectore ha debuttato in campagna elettorale con la tecnica del branding (a proposito del gergo persuasivo di complemento) tappezzando Galatina e dintorni con manifesti 6x3 pieni zeppi di slogan anonimi, ma così anonimi che appena ne leggevi uno non potevi non esclamare immantinente (come nel Fantozzi contro tutti): “Sandra, è lei?”

Dopo qualche giorno di suspense il diciamo arcano viene dunque svelato e la criptocandidata appare al suo popolo in tutto il suo splendore nel corso di una memorabile conferenza stampa di due ore e passa, ripresa, a perenne anamnesi e per comune fortuna, dall’occhio e dall’orecchio indiscreti delle telecamere, quindi trasmessa urbi et soprattutto orbi. A dire il vero io me l’ero persa ‘sta cosa qua e non è che ne stessi facendo una tragedia esistenziale, se non che una carissima amica quasi m’implora: “Ma come puoi farne a meno: se non vedi e non senti non ci puoi credere”. E così, novello san Tommaso, mi fiondo ad abbeverarmi direttamente alla fonte dei famosi punti: dico i punti programmatici della politica rediviva.

Per questioni di spazio e soprattutto di pazienza del mio unico superstite lettore non posso star qui a parlare dei quattro giornalisti presenti e delle loro domande ficcanti, che dico, ostili proprio, pregne di anglosassone perfidia: tanto che a un paio viene offerta la candidatura (immagino nella coalizione della stessa intervistata), mentre un altro se ne esce con una elucubrazione tipo “il Pd è una delle poche realtà serie che sono rimaste nell’attuale scenario politico” (questa sì che è satira politica, altro che la mia all’acqua di rose, ndr.).

Vien poi la volta di una “stakeholder” (ipse dixit: io veramente all’inizio avevo capito stalker) che dopo un po’ di circonlocuzioni eteroclite trova finalmente il bandolo della matassa e parla di pulmini scolastici (per i quali ovviamente la Sandra dovrebbe avere già in tasca almeno un paio di soluzioni). Arriviamo di buona lena all’ultimo intervento, grazie al quale apprendiamo che Galatina fu promossa al rango di Città mica con un Regio Decreto sul finire del ‘700, ma addirittura da Urbano VI (non si sa se in persona o tramite bolla pontificia), vale a dire quattro secoli prima, lustro più lustro meno.

Un errore ci può stare, tutti sbagliamo, ci mancherebbe; ma visto che sull’argomento nessuno dei qualificatissimi astanti ha battuto ciglio, pare anzi muovessero la testa in continua annuenza, allora sì, Galatina può certamente candidarsi, e con ottime probabilità di successo, al concorso per l’incoronazione di Capitale italiana (ma pure mondiale) della Cultura.

[continua]

Antonio Mellone

 

Preso atto di una nuova fase politica, che vede alcuni consiglieri eletti nelle nostre liste proiettati anzitempo verso una coalizione alternativa, ho verificato, a stretto giro, la sussistenza delle condizioni per il sostegno alla mia azione di governo.

È emersa, con grande senso di responsabilità verso la città, la volontà di voler continuare a garantire un governo stabile e operativo, che sappia cogliere le opportunità che in questo momento storico si presentano attraverso il PNRR. La scelta della squadra assessorile che mi affiancherà fino alla naturale conclusione dell'esperienza amministrativa va nel solco del rispetto della coalizione che ci ha permesso di vincere le elezioni nel 2017 ponendo, comunque, l’attenzione anche sulla volontà di condivisione di una progettualità futura. Ritengo doveroso qui ringraziare l’apporto del Consigliere Michele De Paolis che, con spirito costruttivo, ha scelto di affiancarci sin da subito.

Ho provveduto in data odierna a nominare i componenti dell'esecutivo:

  • Cristina Dettù con deleghe alla Cultura e Polo Bibliomuseale, Pubblica Istruzione, Politiche ambientali e di gestione dei rifiuti, Politiche Comunitarie e Innovazione Tecnologica;
  • Salvatore Santoro con deleghe allo Sport e alle Politiche Giovanili;
  • Nicola Mauro con deleghe al Commercio, Polizia Locale e Protezione Civile, Centro Storico e Periferie, Turismo e Marketing Territoriale, Forme Associative e Cooperazione tra Enti;
  • Antonio Palumbo con deleghe ai Servizi Sociali e dell’integrazione;
  • Loredana Tundo con deleghe ai Lavori Pubblici, Urbanistica e Pari Opportunità.

Confermando l’impegno fin qui svolto, mi sono riservato le deleghe al Bilancio e Programmazione Economica, Tributi, Politiche del Personale e Organizzative e Avvocatura.

Una scelta condivisa nell’apprezzamento del lavoro svolto, nel segno della continuità e che possa tutelare le competenze acquisite necessarie per portare a compimento i tanti progetti in corso. Ho ritenuto di affidare le deleghe allo Sport e alle Politiche Giovanili al signor Salvatore Santoro, fondatore e promotore della lista “Idea Galatina” nonché primo dei non eletti nella stessa e rivolgo alla dottoressa Maria Rosaria Giaccari un sincero ringraziamento per il lavoro svolto. Ho altresì deciso di affidare l’incarico di Vice Sindaco all’avvocato Cristina Dettù che, grazie all’esperienza maturata, alla valenza politica e espressione della volontà popolare che nel 2017 l’aveva decretata come la più suffragata della coalizione, sono certo saprà affiancarmi al meglio in questa fase politico-amministrativa.

La consiliatura, quindi, volge al termine senza alcun stravolgimento nella volontà di questa amministrazione di voler rispettare, sino in fondo, l'impegno assunto con gli elettori.

Ufficio Stampa Marcello Amante

 

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