gen142013
Si tratta di riuscire ad essere sufficientemente liberi e indipendenti, oltre che professionalmente preparati, per ricercare la verità che è intorno a noi.
Perché quello che ci accade è già accaduto 30 o 40 anni fa in Inghilterra, in Germania e negli USA ! Che Dio ci aiuti.
Cordialmente.
gen112013
Cara amica ti scrivo e siccome l’anno è passato, di terra ancora ti parlerò. “Questo tuo libro - mi dici quasi sussurrando, - è presa di coscienza”. Parlare di coscienza per te è sacro. Mi sembra che tu abbia paura che qualcuno ci senta e pensi di te come ad una persona all’antica e lo bisbigli piano. Lo ripeti ancora che è presa di coscienza, a voce bassa . La coscienza, questa sconosciuta, è:
…una grossa novità, l’anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va.
Continua così la canzone poesia del grande Lucio: “L’anno che verrà”. Poi ti fai coraggio e annunci ai nostri 25 amici che: “Cultura è solidarietà incondizionata, è educazione, è la famiglia, è l’esperienza degli anziani, la salute pubblica, l’acqua, l’aria, la terra, la scuola, i sentimenti, la condivisione, l’attenzione all’altro, il sacrificio per il bene comune, l’amore disinteressato, non discriminante”.
Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione…
Si la trasformazione. Quella che molti amano esteriorizzare a spese della povera gente, dei giovani e del loro futuro.
gen112013
gen112013
Domenica 13 gennaio si incomincia dalle ore 8:30 alle 11:30 con la donazione del sangue nella Casa del Donatore in Via Calvario, 15.
Alle ore 18:00 celebrazione s. Messa nella Chiesa Madonna delle Grazie, al termine trasferimento presso il Salone dell’Oratorio dove alle ore 19:15 ci sarà il saluto del Presidente a seguire la premiazione dei soci Benemeriti che hanno raggiunto le 7-15-30-50 donazioni al 31/12/12 e consegna dei premi della Lotteria pro-FIDAS.
Si continua alle ore 20:00 con lo spettacolo di cabaret con gli Alti & Bassi dal nome “C’è poco da ridere”, tra la I^ Parte e II^ parte dello spettacolo ci sarà un buffet offerto dall’Associazione.
gen072013
Sull'arcata del portone principale dell’attuale masseria Colabaldi si legge la data 1595 che indica l'anno di costruzione dell'ultima parte del fabbricato. In alto, scolpito su pietra, c'è lo stemma della famiglia Baldi (o Bardi) Nicola.
Vediamo di capire meglio chi erano i Baldi o Bardi.
I Bardi furono una famiglia fiorentina di banchieri e mercanti che creò una ricchissima compagnia commerciale nel Basso Medioevo. Li troviamo a Firenze fin dal secolo XI e si dedicarono all'attività mercantile e in seguito bancaria.
Al massimo del loro splendore la loro compagnia era una delle più ricche d'Europa. Aveva numerose filiali in Italia (Ancona, Aquila, Bari, Barletta, Castello di Castro, Genova, Napoli, Orvieto, Palermo, Pisa, Venezia) e in tutto il continente (Avignone, Barcellona, Bruges, Cipro, Costantinopoli, Gerusalemme, Maiorca, Marsiglia, Nizza, Parigi, Rodi, Siviglia, Tunisi). Con i Peruzzi e gli Acciaiuoli essi ebbero di fatto il monopolio delle finanze pontificie.
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Con questa photogallery si conclude il nostro lungo reportage dedicato al presepe vivente di Noha allestito nella Masseria Colabaldi.
Un grazie a tutti i partecipanti con la speranza di rivederci anche l’anno prossimo.
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Eccovi di seguito il discorso dell'ultimo saluto a Giovanni De Benedetto pronunciato a Noha nella chiesa dedicata alla "Madonna del Consiglio" dall'avv. Daniela Sindaco il 2 gennaio 2013.
SALUTO AL MIO AMICO E COMPAGNO GIOVANNI DE BENEDETTO (di Daniela Sindaco)
“Pronto, Giovanni?”
“Ehi, ciao Daniela, dimmi” - mi rispondeva sempre così…
Quante telefonate, quante riunioni, quanti veleni, quante angosce, quante gioie, quanto abbiamo condiviso insieme a tutti i nostri compagni.
Oggi siamo qui per darti un ultimo saluto. Ma a me piace pensare che così con sarà. Perché ci ricorderemo sempre di te così com’eri, anzi come sei, perché sei sempre vivo in tutte le nostre menti e ci lascerai un segno tangibile ed indelebile che ci accompagnerà nel nostro cammino.
Tu Giovanni che hai dato tanto a tutti noi, a me personalmente hai insegnato tanto, soprattutto a mantenere la calma in tante circostanze (a noi ben note di pensieri comuni). In particolare quando per determinati aspetti c’era da alzare la voce od arrabbiarsi, tu mi rispondevi: “citta, spetta, calmati, non fare così, mo’ ragionamu, mo’ cuntamu, poi vidimu. Ma camina camina, citta citta. Allora se senti c’è dice la Maria mia?!”.
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È tutto un magna magna.....
gen052013
Il giorno di capodanno abbiamo chiesto ai visitatori del presepe di dare un voto alla manifestazione.
Ricordiamo che domani (6 gennaio 2013) sarà l’ultimo giorno di apertura del Presepe Vivente.
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