Di Antonio Mellone (del 15/02/2014 @ 14:39:43, in NohaBlog, linkato 3041 volte)

Basta vedere chi votiamo per capire il livello di torpore nel quale siamo caduti da qualche decennio a questa parte. E fosse solo torpore.

Non è mia intenzione di pontificare qui di seguito sulle magnifiche sorti e progressive dell’Italia intera, poveretta, ma limitarmi a qualche denuncia concernente le cose di casa nostra, che molti finti tonti locali ancora una volta considereranno come la classica filippica a firma del sottoscritto, cui non dare alcun seguito (e dimostrando, se ce ne fosse ancora il bisogno, che è ormai giunto il tempo di rimuovere quel “finti”).
Vi confesso subito che ho dovuto contare fino a cento, anzi fino a mille, prima di vergare queste note, che altrimenti rischiavano di essere composte soltanto da espressioni indistinguibili da quelle proferite da uno scaricatore di porto inviperito formate da improperi, invettive e castime tra le più triviali (benché il mio idioma aborra certi scurrili frasari).  
Vi dico in breve che di recente son salito sulla torre dell’orologio di Noha per dare un’occhiata al suo, diciamo così, stato dell’arte. E forse sarebbe stato meglio non vedere, prima, o far finta di nulla, poi; ergo bendarmi gli occhi, turarmi le orecchie ed imbavagliarmi, sia ex-ante e sia ex-post (come fanno molti nohani e altrettanti loro compari galatinesi). Invece son qui a certificare l’estremo degrado in cui versa da diversi lustri quel bene culturale nohano, nonché il mancato rispetto delle più elementari condizioni di messa in sicurezza di quella specie di torre di Pisa, o meglio degli asinelli (in minuscolo), prospiciente la pubblica piazza cittadina.
Sì, perché a compromettere oltremodo la staticità, anzi a peggiorare la precarietà di quelle pietre antiche e belle, in cima alla terrazza della torre del fu-orologio di Noha s’è sviluppata una vegetazione spontanea così rigogliosa e fitta, un vero e proprio giardino pensile, che dico?, un pascolo, una flora fatta di tarassachi e cicore creste e forse anche gramigna, un insieme di ruddhre, insomma un vivaio di piante così ricco e variegato che le praterie de lu Runceddhra o quelle di contrada Cascioni vorrebbero assomigliargli. Una sorta di verde pubblico alternativo e a costo zero.
Ma quel monumento di tutto ha bisogno men che della fitoterapia.
All’interno della costruzione, poi, che sembra essersi trasformata da ex-casa comunale in torre colombaia, c’è un sudiciume, un’aria mefitica, un olezzo pestilenziale tale che non si ha più davvero il coraggio di pensare a cosa possa nascondersi sotto il primo corposo strato di guano di piccione.
Ma non è solo questo.
E’ che il cosiddetto Comune di Galatina (che sembra non aver proprio nulla in comune con Noha), non sa nemmeno dell’esistenza di questa torre ottocentesca, degli annessi locali (che un tempo erano gli uffici dell’anagrafe cittadina), dei muschi e dei licheni che stanno crescendo e moltiplicandosi in cima alla lammia cumonale prospiciente la piazza San Michele.
Eppure ogni tanto i nostri “amministratori”, con qualche funzionario da riporto, ci passano accanto, anzi sotto (ed il rischio che l’immobile diventi mobile rovinando inesorabile sulle loro testoline più o meno implumi diventa sempre più concreto). Evidentemente anche costoro non ci vedono, non ci sentono, e soprattutto non ci pensano.
“Ma quand’è che questi signori si fanno vivi nel cuore di Noha, passando accanto a quella torre?”  – mi chiederete curiosi, se non con un pizzico di scetticismo.
Risposta: ma obviously nelle occasioni solenni, nel corso dei pubblici comizi durante le campagne elettorali, e anche tutte le volte in cui, quando non impettiti e fasciati di tricolore, si esibiscono in  sperticati elogi dell’evento, dell’ospite, del santo, della reliquia in visita di cortesia, e, giacché si trovano, della propria fazione (stavo per dire Frazione: ma quando mai?) non disdegnando neppure di farsi immortalare, in foto o video amatoriali, proni al bacio del sacro anello dell’alto (e ove capitasse anche del basso) prelato di turno.
*
L’orologio della torre civica di Noha, ormai da troppo lustri, segnala solo un fatto: mala tempora currunt.
Antonio Mellone
 
Di Redazione (del 12/02/2014 @ 21:23:35, in Comunicato Stampa, linkato 3224 volte)

Continua a Galatina, il ciclo di incontri di approfondimento sui diversi aspetti storici, culturali ed artistici della Basilica di Santa Caterina d'Alessandria.

 “MARIA D’ENGHIEN: Contessa, Regina, Committente”, questo il titolo del secondo incontro che si terrà, venerdì 14 febbraio alle ore 18.30, presso la Sala di Cultura Francescana, con l’intervento del Dr. Mario Cazzato, Architetto e Storiografo salentino, nonché Autore di numerose pubblicazioni, in particolare quelle sulla Basilica di Santa Caterina e sulla Famiglia degli Orsini del Balzo; presenta la Dott.ssa Angela Beccarisi, Storica dell’Arte.

Contessa, Principessa, Regina, Guerriera, Mecenate, Amministratrice, Maria d’Enghien rappresenta, tra le donne dell’Italia meridionale di fine Trecento, prima metà del Quattrocento, una donna di governo, esperta nell’arte della politica e della diplomazia, in definitiva un modello femminile di straordinaria attualità.

 
Di Antonio Mellone (del 10/02/2014 @ 21:15:51, in Compostaggio, linkato 4113 volte)

Ragazzi, lo confesso, è dura. E’ quasi impossibile star dietro a quella macchina da guerra che è l’amministrazione Montagna (che non fa proprio rima con campagna), composta da un bel gruppo di novelli Attila, i quali ce la stanno mettendo tutta (riuscendoci benissimo) per passare alla storia come i nuovi flagelli del bio.

L’ultima boutade (da tradurre con buttanata) di sindaco Cosimino e assessora Roberta, che hanno pure fatto finta di azzuffarsi nel pollaio con il consigliere regionale Galati(nese), riguarda il nuovo impianto di compostaggio “in conformità a quanto previsto nel Piano Regionale dei Rifiuti, che la individua (Galatina, ndr.) come uno dei tre siti necessari per il conferimento della frazione organica e congeniali per situazione geografica e bacino di utenza”.

 
Di Albino Campa (del 10/02/2014 @ 20:17:32, in Eventi, linkato 3803 volte)

 Si è celebrata anche a Noha la giornata nazionale per la Vita, con casa Betania, che accoglie e aiuta a nascere i bimbi anche nei casi difficili.

“I figli sono la pupilla dei nostri occhi. che ne sarà di noi se non ci prendiamo cura dei nostri occhi?”. Sono parole di papa Francesco e con esse si celebra la Giornata Nazionale per la Vita dal Tema “Generare Futuro”. e Casa Betania-Noha ha festeggiato la ricorrenza in grande. I volontari hanno promosso il Progetto Gemma con la vendita delle primule al termine delle Ss. Messe presso le Parrocchie di “San Michele Arcangelo” di Noha -guidata da don Francesco Coluccia- la parrocchia “Cristo Re” di Collepasso e tutte quelle del circondario. La suggestione più grande è andata in scena di sera. Casa Betania ha lanciato 45 lampade volanti  per i 45 bambini aiutati a venire al mondo finora.

Il tutto accompagnato da una coreografia di danza sui trampoli, attorno ad una culla, segno dei tre bimbi che nasceranno nei prossimi giorni. Ed ogni abitante di Noha ha esposto alla finestra una luce come ad indicare la strada, come ad accogliere ogni nuova Vita.

fonte: TRNEWS

 
Di Albino Campa (del 09/02/2014 @ 22:16:06, in PhotoGallery, linkato 2482 volte)

La photogallery del lancio di 45 lampade volanti  per i 45 bambini aiutati a venire al mondo grazie a Casa Betania

Guarda la photogalley su Noha.it

Guarda la photogallery su Facebook

 
Di Paola Congedo (del 09/02/2014 @ 20:28:36, in Eventi, linkato 3309 volte)
Immagine
Ultimi appuntamenti dedicati alla Shoah:
- lo sguardo lucido e partecipe dello storico nell'incontro con Bruno Maida, martedì alle 10,00 nella scuola di Noha;
- la passione, il dolore e la capacità di guardare il cielo, nonostante tutto, nella mostra dei libri d'artista del Presidìo del Libro di Sannicola, nella biblioteca Giona di Noha, fino a venerdì. Vi aspetto tutti, non mancate!
 

Nel rispetto del ruolo di Consigliere Comunale è costante la mia attenzione sulle problematiche che riguardano Galatina e i galatinesi.

Già nel mese di Dicembre ‘13 avevo sollecitato l'Amministrazione a dare rassicurazioni, informando, sui lavori per la realizzazione della Tangenziale Ovest.

Oggi come tanti cittadini, ho preso atto che i lavori sono ripresi, ma a rilento ed a giorni alterni.

Le preoccupazioni, quindi, persistono e la pazienza dei galatinesi, in particolare  quella di residenti, alunni, genitori e personale del secondo Polo di via Arno,  è messa a dura prova.

 
Di Antonio Mellone (del 07/02/2014 @ 23:06:34, in NohaBlog, linkato 4174 volte)

Martedì mattina, 4 febbraio 2014, un collega sottopone alla mia attenzione una pagina del più diffuso giornale locale, cioè “Il Quotidiano di Lecce”, o “Nuovo Quotidiano di Puglia”, o come diavolo si chiami, indicandomi un trafiletto in cui si parlava di Noha.

Il collega sa bene, e da tempo, che ho una certa idiosincrasia nei confronti di quell’ammasso di morbida carta a più veli (a mio avviso ottimo per la differenziata) e non tanto perché di proprietà della famiglia Caltagirone (sì, l’Azzurra, figlia di Francesco Gaetano, e moglie in seconde nozze - i valori della famiglia! - di Pier Ferdinando Casini - in nomen omen), ma perché, davvero, preferisco impiegare i ritagli delle mie ore nella lettura di ben altre penne. Non si tratta di snobismo, ma, diciamo così, di personale allocazione ottimale di una risorsa sempre più scarsa come il tempo.

Comunque, quando si tratta di Noha, metto da parte ogni remora, supero ogni barriera architettonica, abbatto steccati e cancelli, e mi fiondo voracemente nella lettura di ogni riga, ogni parola, ogni sillaba che la riguardano, fossero pure vergate, queste righe, sulle superfici più impensate o improbabili del mondo, ovvero riportate su giornali satirici (come in questo caso).

 
Di Redazione (del 07/02/2014 @ 11:06:53, in Cronaca, linkato 2900 volte)

Noha, Neviano, insieme a Carovigno nel brindisino, Trani, Modugno e Manduria, tra i comuni pugliesi in cui risulta più allarmante il fenomeno del randagismo. E’ emerso nell’incontro che lunedì 3 febbraio si è tenuto un incontro tra l’assessore regionale alle Politiche della Salute Elena Gentile e le associazioni animaliste convocate a seguito di sequestro di alcuni canili lager in Puglia.

Dopo le numerose denunce e sollecitazioni, è ora al vaglio della Regione Puglia l’integrazione della legge 12/95 “Interventi per la tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo”, provvedimento regionale emanato dopo la Legge Quadro del 1991 con la modifica avuta nel 2006. Tra le principali modifiche, l’inserimento dell’eventuale commissariamento dei Comuni o delle Asl inadempienti su un problema che da quasi vent’anni ha superato la caratteristica della straordinarietà per divenire strutturale. Sarà attivato, inoltre, un tavolo tecnico sulla questione randagismo, guidato dall’ingegnere Luisella Guerrieri. Al centro del dibattito, le responsabilità di bilancio dei Comuni e la possibilità di regolamentare le “discariche” dei cani così come quelle dei rifiuti, prevedendo obblighi e sanzioni per chi non rispetta la legge.

 

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