Dall'ultimo Report dei tumori di Asl - Lecce 2021, comprendente il periodo che va dal 2013 al 2017, in provincia di Lecce, rispetto alla media regionale, il primo dato che balza all’occhio è l’eccessiva incidenza del tumore al polmone (+24%):

le aree maggiormente colpite sono quelle servite dai distretti sanitari di Galatina e Gagliano del Capo.

Nel frattempo il Salento, senza nessun piano programmato, rischia di diventare il Far West per siti di trattamento di rifiuti per mezza Italia.

 

 

La proposta di un impianto di trattamento dei rifiuti speciali a Santa Barbara (Galatina - Le), per una capacità di trattamento, secondo il progetto iniziale, di 90.000 tonnellate/anno, è solo l’ultima di una nutrita serie di proposte di impianti per il trattamento di rifiuti speciali e pericolosi, che presentano un’anomala e inquietante concentrazione nella Provincia di Lecce ed in particolare nel comprensorio Galatina-Galatone e comuni vicini.

Riportiamo qui un elenco non esaustivo di tali insediamenti:

  • Colacem. Gruppo Financo, terzo produttore e distributore di cemento in Italia, con dodici unità produttive tra cui Galatina (dove è in funzione con varie forme societarie dal 1953). Nel 2012 l’Agenzia europea dell’ambiente inseriva la società al 586° posto in Europa tra le industrie a maggiore impatto ambientale e sanitario. La società è autorizzata al recupero di rifiuti per 408.800 tonnellate/anno.
  • Entosal, Galatina-Santa Barbara. Impianto già autorizzato nel 2010, che ha di recente chiesto l’autorizzazione allo smaltimento di 90.000 tonnellate/anno di rifiuti speciali anche pericolosi, con l’obiettivo aziendale dichiarato di fungere da punto di riferimento di gestione dei rifiuti dentro e fuori la Puglia.
  • Salento Riciclo, Galatina, S.P. 47 Galatone-Galatina. Impianto per il trattamento di rifiuti speciali autorizzato nel 2020 per una quantità 27.000 tonnellate annue. Esempio emblematico della gestione delle pratiche ambientali da parte della Provincia di Lecce: la richiesta di autorizzazione, presentata in origine per il trattamento di rifiuti urbani ma che incontrava vincoli normativi a causa della carente distanza di sicurezza dalla popolazione, è stata “convertita” in corso d’opera in autorizzazione al trattamento di rifiuti speciali.
  • Cave Marra Ecologia, Galatone, S.P. n° 47 Galatone - Galatina. Gestisce un impianto di recupero e smaltimento rifiuti urbani e speciali, con stazione di trasferenza per forsu, autorizzato dalla Provincia di Lecce nel 2010 con rinnovo nel 2020 per una quantità di circa 4800 tonnellate/anno di rifiuti speciali, più una stazione di trasferenza da 10.400 tonnellate annue (di cui nel 2022 si è richiesto il raddoppio), più circa 2000 tonnellate/annue di rifiuti urbani assimilabili.
  • Cave Marra Ecologia, Zona Industriale Nardò-Galatone. La stessa Società è autorizzata all’esercizio di un secondo impianto di recupero rifiuti speciali, autorizzato dalla Provincia di Lecce nel 2018, per un totale complessivo di 2.000 tonnellate annue, di cui recentemente è stato richiesto un potenziamento.
  • Ecom S.A. Galatina. La Società è stata autorizzata recentemente a compostare scarti ligneo-cellulosici per un totale di 75.000 tonnellate/anno.
  • Ambiente e Riciclo, Galatina, S.P. 47. Autorizzata dalla Provincia al trattamento di rifiuti speciali derivanti da costruzioni e demolizioni per circa 35.000 tonnellate/anno, con voltura dalla Società Salento Riciclo.
  • Progest, Galatone, Zona Industriale Galatone-Nardò. Autorizzata nel 2017 al trattamento di rifiuti urbani e speciali, ha richiesto di recente un potenziamento delle capacità trattate di rifiuti urbani e speciali per circa 39.000 tonnellate annue.
  • Bianco Igiene Ambientale, Zona Industriale Galatone-Nardò. La società è stata recentemente autorizzata a gestire rifiuti speciali con stazione di trasferenza per circa 68.000 tonnellate annue.

Da questi dati derivano alcune importanti considerazioni:

  1. Nella Provincia di Lecce ed in Puglia in generale è saltato qualunque tentativo di attuare una razionalizzazione nella gestione dei rifiuti, in attuazione dei principi comunitari e nazionali di “autosufficienza” (in ogni bacino si dovrebbe tendere ad un sostanziale equilibrio tra produzione e capacità di trattamento dei rifiuti, riducendo le importazioni e le esportazioni dei rifiuti stessi), e di “prossimità” (ogni rifiuto va trattato nell’impianto più vicino, evitando il più possibile i trasferimenti);
  2. La disapplicazione sostanziale da parte della Provincia dei compiti di localizzazione degli impianti, previsti dal D.Lgs. 152/06, ed il recente Piano dei Rifiuti Speciali della Regione a maglie larghe, che ratifica la situazione esistente rinunciando ad ogni razionalizzazione degli impianti di trattamento, stanno causando una generale deregolamentazione nel settore, che ostacola la tracciabilità dei rifiuti ed agevola traffici illeciti;
  3. La tendenza a proporre (ed approvare) impianti in cui si trattano indifferentemente rifiuti urbani, come la forsu, e rifiuti speciali anche pericolosi, oltre che in contrasto con la normativa di settore (vietato miscelare rifiuti pericolosi aventi differenti caratteristiche di pericolosità ovvero rifiuti pericolosi con rifiuti non pericolosi, ai sensi dell’art. 187 D.Lgs. 152/2006) contribuisce alla perdita della tracciabilità dei rifiuti e apre la strada alle illegalità.

Per sottolineare la gravità del fenomeno in corso e la necessità di un deciso cambio di rotta da parte delle autorità preposte alla pianificazione, alle autorizzazioni ed ai controlli degli impianti (Regione, Province, Comuni, Arpa, Asl) basti considerare che, se la produzione media annua di rifiuti speciali in Italia è di circa 2,5 tonnellate pro capite (circa 147 milioni di tonnellate per 59 milioni di abitanti), nei soli Comuni di Galatina e Galatone si concentra una capacità di trattamento di almeno 600.000 tonnellate anno, corrispondente ad una capacità media di circa 15 tonnellate per abitante e per anno!

Ci rifiutiamo di pensare che i nostri amministratori accettino consapevolmente di trasformare il nostro territorio in un ricettacolo nazionale di rifiuti speciali, come purtroppo sta avvenendo. Ci attendiamo pertanto un conseguente sussulto di orgoglio, con il recupero della corretta programmazione ed immediate contromisure rispetto ai fenomeni in atto.

Il presente Comunicato viene inviato agli uffici competenti della Regione Puglia, della Provincia di Lecce, dell’Arpa, dell’Asl, ai comuni di Galatina, Galatone, Seclì, Neviano, Aradeo, Collepasso, Cutrofiano, Sogliano, Soleto, Sternatia, Zollino, Maglie, Melpignano, Castrignano dei Greci, Corigliano, Cursi, agli organi di informazione.

Le associazioni:

 
Di Albino Campa (del 18/04/2023 @ 13:34:40, in Comunicato Stampa, linkato 288 volte)

DAL 23 AL 25 APRILE Galatina ospiterà un appuntamento internazionale di danza con ballerini e ballerine da tutta Italia e anche dall’estero. Nel programma della decima edizione del World Dance Festival, patrocinata dall’amministrazione comunale e dalla provincia di Lecce, i concorsi riservati a danza classica, moderna, contemporanea, danze popolari, orientali, street dance e balli latino-americani, con un montepremi importante, pari a 60mila euro, borse di studio, contratti lavorativi e premi in denaro per le diverse categorie di età, per solisti, duo e gruppi di amatori e professionisti.

LA KERMESSE di tre giorni - tutti i dettagli sul sito worlddancefestival.it - porterà nel Salento oltre duemila partecipanti, ospiti e giudici di grande importanza per ciascuna delle diverse sezioni. A nobilitare l’evento la presenza di tanti personaggi dello spettacolo e artisti di chiara fama. Dagli Stati Uniti è inoltre atteso lo show “pro-am” di Maya Dang e Cristiano Callegari, che nella speciale occasione coinvolgerà anche un gruppo selezionato di danzatori pugliesi.

L’ORGANIZZAZIONE. A illustrare il festival è Pietro Luigi Petracca, direttore generale della manifestazione nonché presidente dell’Associazione nazionale maestri di ballo, che commenta: “Dopo le edizioni di Ugento e Lecce, l’organizzazione si è spostata a Galatina grazie alla sensibilità e all’accoglienza del sindaco Fabio Vergine e della sua giunta, che hanno messo a disposizione il teatro Cavallino Bianco, una location elegante e degna di grandi eventi di qualità come il World Dance Festival. Per noi questa decima edizione è un anniversario importante e anche un interessante banco di prova per far diventare questo centro e tutto il suo territorio la sede ideale e stabile per una serie di ulteriori appuntamenti di grande richiamo all’insegna della danza, dell’arte e della cultura”.

 

Nuove tappe pugliesi per il tour del docufilm: Galatina (LE), Collepasso (LE), Tricase (LE), e Bisceglie (BT). Dopo il sold out nazionale e la programmazione su territorio regionale nuove proiezioni per “Il tempo dei Giganti”.

Il libro a cui è ispirato il docufilm, “La morte dei Giganti” di Stefano Martella, recentemente è stato tra i vincitori del Premio Letterario Internazionale Nabokov.

Il Tempo dei Giganti”, il film documentario diretto da Davide Barletti e Lorenzo Conte, prodotto da Dinamo Film e Fluid Produzioni con il contributo di Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia a valere su risorse del POR Puglia FESR-FSE 2014/2020, continua il suo tour in Puglia con le seguenti tappe: 20 Aprile Cinema Tartaro GALATINA (LE), 21 Aprile Cinema Ariston COLLEPASSO (LE), 27 Aprile Cinema Paradiso TRICASE (LE) (Replica), 28 Aprile Politeama Italia Cinema e Teatro BISCEGLIE (BT). A ogni proiezione seguirà un dibattito in sala.

In Puglia è in corso la più grave pandemia botanica del secolo: un batterio da quarantena, Xylella Fastidiosa sta uccidendo milioni di alberi d’ulivo, stravolgendo paesaggio, economia e relazioni umane. “Il Tempo dei Giganti” narra il viaggio di Giuseppe verso la terra del padre, nella Piana degli ulivi monumentali, laddove è imminente l’arrivo dell’epidemia. Dovrà spiegare all’anziano contadino come la loro vita verrà̀ sconvolta da questo batterio invisibile, finora sconosciuto in Italia e che lentamente sta diffondendosi in Europa.

Con Il Tempo dei Giganti i registi Davide Barletti e Lorenzo Conte portano avanti il racconto del territorio pugliese e della sua comunità iniziato con Italian Sud Est (2003), proseguito con Fine pena mai (2008), Diario di uno scuro (2009) e La guerra dei cafoni (2017).

Il documentario è liberamente ispirato al libro di Stefano Martella “La morte dei Giganti. Il batterio Xylella e la strage degli ulivi millenari”, edito da Meltemi. Il libro recentemente è stato tra i vincitori del Premio Letterario Internazionale Nabokov.

Il film, senza pregiudizi o condizionamenti, lascia spazio a opinioni scientifiche, suggestioni e storie di chi, in prima linea, cerca di fornire una visione sul futuro di un territorio devastato dalla più grave pandemia botanica del secolo.

 

Nel primo anniversario della scomparsa di Suor ORSOLINA D'ACQUARICA missionaria della consolata siete invitati a partecipare alla celebrazione di suffragio che avrà luogo martedì 25 aprile alle ore 19.00 nella Chiesa Cuore Immacolato di Maria in via Soleto a Galatina.

La celebrazione sarà presieduta da suo fratello P. FRANCESCO.

L'anima mia allende il Signore (salmo)

 

L’Associazione "𝑪𝒊𝒕𝒕𝒂̀ 𝑵𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂” di Galatina organizza per il giorno 23 aprile alle ore 10:00, in occasione della Giornata della Terra, un evento denominato "Il Paesaggio come opera d'arte". Previsto nell’ambito del progetto "𝑾𝒆 𝒂𝒓𝒆 - 𝑺𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒊𝒍 𝒑𝒂𝒔𝒔𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒗𝒊𝒗𝒊𝒂𝒎𝒐" Puglia Capitale Sociale 3.0, l’evento si terrà all’interno del Parco Naturale di Punta Pizzo.

Insieme ad Angela Serafino ci porteremo all'interno dei luoghi del Parco, immerso nella macchia mediterranea, con ambienti particolari che si armonizzano in un caleidoscopico ambiente unico nel suo genere. Il paesaggio è infatti composto da macchia mediterranea, pseudo-steppe mediterranee, il tutto cela al suo interno un’immensa varietà di flora, dalla macchia mediterranea alta e bassa (corbezzolo, alaterno, erica arborea - ginestra spinosa, mirto, lentisco dafne, asparago spinoso) a quelle della gariga (rosmarino, timo, lentisco, erica arborea, ginestra spinosa) alla consistente vegetazione erbacea interna (orchidee, tra cui la rarissima orchidea italica, calendule, cardo santo, pratoline ecc.).

Samuel Mele, musicista nativo di Castrignano dei Greci, si esibirà in performance musicali dai ritmi mediterranei con strumenti a corda.

Inoltre, in collaborazione con ECOM Servizi Ambientali, avverrà la raccolta di rifiuti abbandonati, occasione che darà ai partecipanti in maniera facoltativa di omaggiare la Terra e la sua giornata.

L’appuntamento è gratuito, per conoscere meglio una perla paesaggistica del Salento, che sarà accompagnata da un assaggio di prodotti tipici.

È gradita la prenotazione.

Città Nostra Aps
Galatina
Tel. 334 6291335 Andrea

 

E’ passato un anno da quella data così importante per noi e per Suor Orsolina che con la pace e la serenità interiore, terminava la sua vita su questa terra.

Sono stati anni belli quelli trascorsi con lei e non perdeva occasione per chiamarci, incontrarci a qualsiasi costo. Amava stare in mezzo alla gente, amava tornare a Noha, che adorava immensamente nonostante i suoi lunghi anni trascorsi in altre parti del mondo. Mai un attaccamento alla propria terra è stato così grande come il suo. Questi e tanti altri valori, Suor Orsolina ci ha lasciato. Tanti, ma che poi infine si costringono da soli intorno all’unico grande messaggio per eccellenza: attuare il Progetto di Dio.

Lo si capisce al volo, basta leggere i suoi scritti che ha voluto lasciarci, tantissimi. Una parte l’ha trasmessa a Padre Francesco pochi mesi prima della sua “partenza”, e sono stati raccolti in un opuscolo di una 80na di pagine con tante bellissime immagini delle sue esperienze di vita. Ne conserviamo copia in famiglia, e in un certo senso ci aiuta a sentirla di più in mezzo a noi. Un’altra parte di quei suoi articoli, li aveva a suo tempo inviati a me. Ne riporto qui alcuni con titolo e data, estrapolando qualche frase significativa che mette in evidenza il suo insegnamento che diventa anche messaggio per noi.

“A mio fratello Marcello e famiglia”

Inizia così l’ultima in forma cartacea che Suor Orsolina mi inviò il 18 giugno 2017. All’interno della busta contenente oltre atanti articoli scritti per la rivista “Andare alle Genti” delle Suore Missionarie della Consolata, vi era un suo manoscritto che dettava così:

“Caro fratello Marcello, come avevo promesso, in questa busta grande ci sono vari articoli che riguardano la mia vita missionaria, 30 anni in Amazzonia – Brasile e 17 a Lisbona in Portogallo. Li ho messi in ordine di data e magari potranno essere utili per far conoscere alle future generazioni le esperienze di vita di una Suora Missionaria della Consolata.”

 
Di Michele Scalese (del 24/04/2023 @ 08:04:21, in Comunicato Stampa, linkato 331 volte)

Carissime democratiche e carissimi democratici,

domani ricorrerà il 78esimo Anniversario della Liberazione dal nazifascismo. In questa data la forza dei giusti ha prevalso sulla visione totalitaria del mondo. Certo, da quel giorno la società è cambiata, emancipandosi fino a proporre un nuovo modello di democrazia che ha bisogno quotidianamente di essere alimentato, e  se ci pensiamo, settantotto stagioni sono davvero tante: corrispondono a tre generazioni di donne e di uomini, a incredibili trasformazioni sociali, conquiste e traguardi della storia, rivoluzionari progressi della scienza e della tecnologia. Tuttavia continuiamo ad assistere da spettatori – purtroppo -  anche a nuove guerre che hanno ridisegnato i confini del mondo. E allora qual è il senso di ricordare con orgoglio la storia di donne  e uomini che hanno rivoluzionato il nostro agire quotidiano? Occorre non dare mai per scontati i diritti di cui godiamo oggi, così faticosamente conquistati e difesi anche con il sangue. Li dobbiamo vivere, difendere ed esercitare insieme ai doveri che non devono rimanere solo sulla carta ma devono essere interpretati da ogni singolo cittadino ogni giorno. Questo è il nostro omaggio più vero e concreto a questa giornata. Non possiamo dimenticare che tra i principi fondamentali della nostra Costituzione, all’articolo 2, vi sono proprio i diritti umani.

 
Di Antonio Mellone (del 24/04/2023 @ 10:06:55, in NohaBlog, linkato 797 volte)

A Noha, per istrada, non è inconsueto imbattersi nel passaggio di un calesse o di una carrozza trainata da uno o più cavalli, quando non di un cavaliere errante a bordo del suo destriero. Non so agli altri, ma a me certi quadretti trasmettono un senso di bucolica, georgica serenità, nonostante le nostre contrade non siano ubicate né letterariamente nell’idilliaco mondo dell’Arcadia (tipo quello cantato dal Metastasio), né letteralmente, vale a dire geograficamente, dato che il Peloponneso è in Grecia e non nella Grecìa Salentina.

Eppure questo piccolo mondo antico (concetto affatto diverso da quello di Jurassic Park) sembra voler sopravvivere nelle nohane lande, sfidando la post-modernità di una società liquida e tendenzialmente nichilista che ci vorrebbe tutti intruppati al servizio del capitale, indifferenti ai valori della tradizione e viepiù del sacro, e subalterni ai mercati: ergo consumatori eterodiretti in gregge alla volta del centro commerciale di rito o in alternativa della piattaforma Amazon (chissà quando riusciremo a dedurre una buona volta che, di questo passo, la vera merce siamo noi).

E questa voglia di comunità e di esistenza (o resistenza) in vita avviene perché in maniera più o meno consapevole sopravvive in loco un pizzico di senso del bene comune non disgiunto da una spolverata di passione: complemento essenziale, quest’ultima, dell’asse ereditario che si apprende soprattutto per imitazione, onde questo borgo viene appellato ormai da un bel po’ “Città dei cavalli” pur senza un visto ufficiale da parte delle cosiddette istituzioni, reputando dunque più che sufficiente alla bisogna la vox populi. Mo’ non per fare una scampanata campanilistica (chiedo venia per l’allitterazione), ma nell’appena passata Fieracavalli di Verona, novembre 2022,  la scuderia Sant’Eligio di Noha dei fratelli Bonuso, che annovera tra le sue fila addirittura un istruttore di nazionalità spagnola, s’è aggiudicata il primo premio assoluto per la categoria “Tiri a 4” nel XII concorso “Verona in carrozza”. Per dire che, almeno in questo campo, non siamo secondi a nessuno.

 
Di Redazione (del 26/04/2023 @ 08:29:00, in Comunicato Stampa, linkato 422 volte)

Sabato e Domenica scorsi, in occasione della manifestazione “artigiani del gusto”, il centro storico della città era ancora una volta gremito di persone, intere famiglie, cittadini di ogni genere ed età, giovani, anziani, insomma tutti, e, a distanza di poco più di nove mesi dall'insediamento della amministrazione, una considerazione va fatta.
La breve prospettiva storica – di soli nove mesi - non ci deve infatti esimere da una importante riflessione su ciò che è avvenuto e sta avvenendo nella nostra città. I cittadini di Galatina sono ritornati ad occupare - ad ogni manifestazione organizzata dalla A.C.- piazze e strade del centro storico. Partecipano, condividono, fruiscono degli spazi allestiti, scambiano esperienze concrete, insomma vivono attivamente ogni proposta turistica, culturale, ogni occasione di sana aggregazione preconfigurata dalla programmazione comunale.
Si percepisce, passeggiando fra la gente, una gradevolissima sensazione di condivisa consapevolezza di appartenere ad una comunità coesa, dell’importanza dello stare insieme in quella particolare circostanza, ...e questo, per chiunque tenga alla propria città, è un fatto esaltante.
Come sia avvenuto è presto detto.
La risposta- senza scomodare ingombranti trattati sociologici- è, tutto sommato, semplice: è nata la partecipazione collettiva, la cittadinanza attiva che contagia, che contamina gli animi, che rompe l'inerzia del distacco dalle istituzioni, che rilancia il gusto della condivisione, del ritrovato piacere di vedere e di vivere la bellezza del nostro centro storico.
Dal mio punto di vista, che puo’ vantare oltre trentacinque anni di osservazione della vita amministrativa e sociale di Galatina, è di tutta evidenza che tutto cio’ accade è in dipendenza di un cambiato rapporto tra le istituzioni e la città. Proprio come aveva sin dall’inizio anticipato nel programma di governo, il Sindaco è riuscito a coinvolgere nell’azione amministrativa una fetta importante della società civile, una massa di persone che progressivamente aumenta e partecipa alla promozione di Galatina.
Lo si vede in continua osmosi con la gente, quella che percepisce come la “sua gente”, indipendentemente dalle ideologie o appartenenze politiche di ciascuno, rivolto esclusivamente a cercare di trasmettere nuovo entusiasmo e nuova vitalità alle iniziative che possano dare lustro alla città.

 

Canto notturno di un pastore ...

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