Di Antonio Mellone (del 22/11/2025 @ 17:57:45, in Comunicato Stampa, linkato 58 volte)

Che ingenuo che sono. Pensavo che la campagna elettorale per le elezioni regionali pugliesi 2025 (ma ogni campagna elettorale) servisse a far cogliere agli elettori superstiti le differenze non dico tra i partiti - specie che appare in via di estinzione - ma tra le più o meno larghe coalizioni: sembra invece che tutti stiano facendo a gara per evidenziarne le somiglianze nascondendo sotto il tappeto le (eventuali) microscopiche discrepanze. A partire dai candidati, alcuni medaglia d’oro di salto in lungo anzi corto, altri muniti del dono della bilocazione come novelli taumaturghi. A Galatina, per esempio, alcuni soggetti te li ritrovi contemporaneamente, convintamente e purtroppamente (ebbene sì, Cetta La Qualunque colpisce ancora) sia nella maggioranza destronza in consiglio comunale che nella coalizione sinistrata in regione (onde partito è quasi voce del verbo).

A corroborare graficamente il suddetto dato scientifico è sufficiente studiare il simbolo della Lega, già maggioranza relativa in queste contrade [dato reale benché surreale, ndr.] che, oltre a ostendere l’Alberto da Giussano con tanto di spada alzata, in basso, a mo’ di tondeggiante (e frangibile) binomio anatomico, presenta due palle o cerchi: uno con il ritratto del partito prezzemolo, vale a dire lo scudo crociato; l’altro con il garofano rosso del partito socialista, simbolo storico del movimento operaio e quindi della lotta per l’equità sociale condotta contro classismo razzismo disuguaglianze e cosiddetta autonomia differenziata (o meglio autotomia, cioè auto-evirazione). Per dire che al grottesco non c’è limite, abbiamo un ulteriore bell’ossimoro anche all’interno della medesima palla: il garofano rosso con al sommo la scritta “Liberali”. Ora, da che mondo è mondo o sei socialista (più Stato e meno Mercato) o sei liberista (tutto Mercato e se capita solo un pizzico di Stato), tertium non datur. Certo uno può cambiare idea, e ci mancherebbe: ma può cambiarla lui, il soggetto singolo o il suo gruppo, non può mica farla cambiare a una dottrina, a una storia, a una fede, a un sistema coerente di pensiero filosofico, come appunto il Socialismo. Saranno pure categorie del Novecento queste, ma a ‘sto punto le lasciassero in pace una buona volta e utilizzassero ben altre specie di emblemi o dogmi o disegni di cui oggi c’è ampia scelta dentro e fuori le agenzie di marketing.     

Per dire quanto ormai sia stata messa da parte la Politica, nel corso della corrente campagna elettorale non s’è fatto riferimento alcuno alla genialata del riarmo europeo e ai connessi 800 miliardi da buttare nel cesso – possibilmente dorato - per acquistare strumenti di morte, e men che meno a una certa correlazione tra queste strategie e - per dirne una - la sanità ridotta al lastrico: sarà perché tutte ‘ste differenze tra una fazione e l’altra non sussistono.

 

In compenso i due principali concorrenti al trono di Puglia non si risparmiano con le loro boutade (leggi buttanate). L’altro giorno, per esempio, uno se n’è uscito imputando il disseccamento degli ulivi a tutti quelli che “abbracciando gli alberi, incatenandosi agli alberi, hanno di fatto consentito alla xylella di divorare 21 milioni di ulivi” [questa l’ha gettata davvero eh, ndr.], e l’altro, facendosi ritrarre in un oleificio probabilmente per la prima volta in vita sua, ammirando un bicchierino di olio color giallo paglierino, s’è messo a blaterare di Salento, di “reimpianto di olivi favolosa e leccino” così resistenti, signora mia, al batterio maledetto, e poi ancora di un “commissario” [‘ntorna, ndr.], e infine di prossime venture distese intensive di “kiwi gialli e carrubi e [giacché pure] di cotone” (tanto qualche schiavo per raccoglierne i batuffoli come tradizione vuole si trova sempre).       

Al suddetto duo mainstream bisognerebbe aggiungere il restante paio di candidati del tutto ignoti a giornali e tv: poverini, pare esistano solo virtualmente su gruppi WhatsApp o su blog clandestini. Nulla in confronto alla potenza di fuoco del patron e padron di Telepagliaroama, il quale imperversa fuori e soprattutto dentro i tg, in lungo e in largo per il territorio, per la gioia degli occhi (il t9 mi correggeva con allocchi).

Mi riferisco a quel signore così fotogenico passato di recente ai Fratelli d’Italia: dalla Regione Salento alla Repubblica Salò.

Antonio Mellone

 
Di Marcello D'Acquarica (del 22/11/2025 @ 11:59:34, in NoiAmbiente, linkato 306 volte)

“A Galatina 1.200.000 euro per la costruzione di un asilo nell'area dell'ex-foro boario”

È il titolo di una notizia trionfalistica riportata sui quotidiani locali tipo il seguente:

 (A Galatina 1.200.000 euro per la costruzione di un asilo nell'area dell'ex-foro boario)

Ma non entriamo nel merito delle modalità utilizzate per informare i cittadini messi di fronte al fatto compiuto per opere come questa, talmente straordinarie da far cambiare la vita ai vivi e ai futuri viventi, (benché, sempre a proposito di asilo, la natalità sia in forte calo). 

RISCHI IDROGEOLOGICI

Secondo le cartografie dell’ISPRA, relative al rischio idrogeologico e a quello delle frane, disponibile sul sito internet dell’ente, Galatina presenta il rischio più elevato proprio nella zona indicata dalla grande opera pubblica: https://idrogeo.isprambiente.it/app/pir/c/75075

Secondo i dati, esite un corso d’acqua sotterraneo, censito e segnalato come vincolo di pericolosità idraulica dall’attuale Piano dell’Autorità di Bacino, le cui norme di attuazione impongono limiti all’edificazione e agli interventi che varino la permeabilità dei suoli. L’area in questione è inoltre attraversata nell’asse nord-sud dalla condotta della fognatura bianca, e sul confine Nord-Ovest si rileva la presenza della centrale di sollevamento della fogna nera cittadina, che risulta antiquata e del tutto insufficiente rispetto al carico di lavoro cui è sottoposta. Ne deriva un degrado olfattivo già noto nell’area, che si è provato a mitigare in fase di progetto con soluzioni specifiche ma senza alcun risultato efficace. Alla suddetta fonte di miasmi si aggiunge la vicinanza della zona industriale: parliamo di circa 500 metri in linea d’aria, dunque quasi a contatto con il primo opificio industriale/artigianale dell’area; stabilimento che insieme a molti altri dell’agglomerato produttivo Galatina-Soleto non spicca per la salubrità dei suoi dintorni.

RIASCHI SANITARI

Secondo i dati riportati dall’Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA) i bambini sono particolarmente vulnerabili all'inquinamento atmosferico, dal momento in cui sono nel grembo materno fino all'età adulta. Il periodo di maggiore vulnerabilità è quello dei primi 1000 giorni, cioè dal concepimento al compimento del 2° anno di vita. La frequenza respiratoria dei bambini è più alta rispetto a quella degli adulti. Inoltre, i bambini inalano una frazione maggiore d'aria attraverso la bocca rispetto agli adulti. A causa di questo aumento della respirazione orale, l'inquinamento penetra in profondità nelle vie respiratorie inferiori, che sono più permeabili (US EPA, 2019). Anche i corpi e gli organi dei bambini, inclusi i polmoni, sono ancora in fase di sviluppo (Chen et al., 2015), il che aumenta ulteriormente il rischio. Inoltre, il sistema immunitario in via di sviluppo dei bambini è più debole di quello degli adulti, rafforzando gli effetti dell'inquinamento (OMS, 2018). Per questa occasione abbiamo anche chiesto aiuto alla dottoressa Laura Reali, Presidente ISDE Roma e Lazio, e per chi volesse approfondire l’argomento, alleghiamo la relazione scientifica.

https://www.eea.europa.eu/en/analysis/publications/air-pollution-and-childrens-health

Secondo il professor Floriano Bonifazi, (Video | Facebook) per decenni primario dell’allergologia dell’ospedale di Torrette, le generazioni che nella prima fascia d'età, e quindi da zero a 10 o 15 anni, sono state interessate dallo sviluppo tecno/industriale, e quindi in quella fascia d'età primaria hanno respirato nanoparticelle o cosiddette polveri sottili, seppur con dosaggi bassi e considerati "normati" cioè entro i 5 micro grammi al metro cubo, (cosiddetta soglia di sicurezza, oramai conclamata una emerita bufala)  nell'arco dei primi cinquant'anni di vita avranno il cancro al polmone.

CHIEDIAMO:

Di procedere pure con la costruzione del suddetto asilo, ma in area comunale decisamente meno critica per la salute dei bambini e delle famiglie. E di Trasformare il Foro Boario in un vero bosco, piantumando alberi autoctoni (tipo querce carrubi, pini, ulivi, ecc.) evitando possibilmente l’invasione di mattoni e di altri materiali cementizi, plastici o bituminosi.

Il suddetto parco sarebbe un vero polmone verde per la città, uno spazio aperto per natura intrinseca, accessibile alle persone di ogni età e condizione, fattore di mitigazione delle esalazioni provenienti dalla centrale di sollevamento della fogna nera, e avrebbe altresì la funzione di protezione acustica e polmonare dagli impianti insalubri provenienti dall’area produttiva. La nostra proposta è quella di uno spazio aperto, accessibile a tutti, vivacizzato da flora e fauna (anche spontanee), necessario per la salvaguardia del già fragilissimo ecosistema galatinese, continuamente minacciato dalle opere dannose e costose, quando non del tutto inutili, venduteci invece come grandi opportunità per le solite “crescita”, “sviluppo”, “riqualificazione”: in una parola “attrattività”.

 

Marcello D’Acquarica,

NoiAmbiente e Beni Culturali di Noha e Galatina

Download PDF su Considerazioni sanitarie sui rischi derivanti dalla collocazione di un asilo nido in prossimità di scarichi fognari e di aree industriali con opifici insalubri.

 
Di Redazione (del 18/11/2025 @ 16:45:30, in Comunicato Stampa, linkato 971 volte)

Siamo lieti di comunicare a tutti la nascita dell’associazione “L'ARETE’ DE NOHA", sbocciata da impegno e passione di 9 (ovviamente NOVE) amici;

Fabio Bonuso; Antonio Greco (Taralla); Emanuele Maritati; Simone Maritati; Anna Giaracuni; Graziano Rossetti; Mauro Mandorino; Biagio Mele; Alessio Arcadi;

L’obiettivo è quello di dar vita a una serie di attività sociali per il bene della comunità, cercando di portare sorrisi e divertimento, ove possibile nel rispetto di tradizioni e cultura.

Tra le iniziative in cantiere, il grande carro per il CARNEVALE NOHANO 2026, per il quale si sta già lavorando alacremente già da qualche settimana.

Le porte dell’associazione sono aperte a tutti coloro che hanno voglia di mettersi in gioco e di collaborare per il bene comune.

Siamo certi che sarete in tanti.

L'ARETÈ "DE NOHA"                  

 

Sogliano Cavour un piccolo paese collocato quasi al centro della fascia più larga tra Gallipoli ed Otranto, incastrato tra Maglie e Galatina. La quiete del paese venne rotta qualche anno fa dal commissariamento per ingerenze mafiose dell'intera amministrazione comunale, uno scandalo incredibile, una grande mortificazione per i suoi abitanti sentire le pale degli elicotteri sorvolare le case, lo strazio delle sirene spiegate di polizia e carabinieri. Quel giorno un uomo innamorato del proprio paese si ripromise in primis a sè stesso che avrebbe fatto di tutto per cambiare la storia politica amministrativa e sociale del suo paese. Quella promessa fatta anni fa, oggi si sta realizzando, l ‘uomo che fece la promessa si chiama Vincenzo Zuccaro, un imprenditore molto rinomato e conosciuto. Il primo passo sarà rompere gli indugi nella corsa a sindaco di Sogliano Cavour candidandosi. Il secondo una volta eletto CANTIERIZZARE l’intero paese per poi consegnarlo alle future generazioni.

L'occasione sarà giovedì 20 novembre 2025 a partire dalle ore 19.30, una serata di musica, poesia, letteratura e cultura che si svolgerà a villa Mariantonia, tra il salone di casa e il bordo piscina. Saranno presenti il cantautore e scrittore di Taranto Leo Tenneriello, con il suo spettacolo " Si nasce Poeti ", intimo ed essenziale con canzoni, poesie e brevi monologhi solo voce e chitarra. Il candidato sindaco svelerà parte del suo progetto amministrativo ed i suoi programmi per cambiare in meglio la vita degli abitanti di Sogliano Cavour. Un intervento atteso sarà anche quello del ricercatore culturale Raimondo Rodia, che svelerà ai presenti la storia e le leggende intorno alla nascita ed alla morte del grande statista ALDO MORO. In futuro ci saranno altri eventi per indicare la squadra che andrà a governare il paese nei prossimi 5 anni di amministrazione e soprattutto il programma di governo in tutte le sue fasi e nei modi più rapidi e dettagliati. Ingresso libero a tutti.

 

 
Di Russo Piero Luigi (del 17/11/2025 @ 20:06:49, in Comunicato Stampa, linkato 218 volte)

La A.S.D. VIRTUS BASKET GALATINA vuole ringraziare di vero cuore Nonna Natale Gina che, tramite Enrica e Giorgia Garibaldini, è venuta a conoscenza dell'opera di umanizzazione del reparto di “Ginecologia e Ostetricia” di Galatina che abbiamo avviato lo scorso anno e ha contribuito con una donazione.
Il nostro impegno per l’Ospedale di Galatina, inutile dirlo, non si ferma certamente qui. I nostri prossimi obiettivi sono:

 

  • acquisto e installazione pensilina in plexiglass per il Servizio di continuità assistenziale pediatrica (Scap);
  • acquisto e installazione numero 5 Smart Tv e relative staffe di montaggio presso il Reparto “Malattie infettive”;
  • acquisto saldatore portatile con pinza automatica Mod. AS03 per tubi in PVC ed EVA completi di valigetta di trasporto e kit cappucci protezione manipolo per la “Sezione Trasfusionale”;
  • acquisto e montaggio tenda verticale con tessuto filtrante (ignifuga, antibatterica e antivirale) nella sala giochi dell'U.O.C. di "Pediatria e Neonatologia".

 

Nella sala Mons. “G. Pollio” a Galatina, il 14 novembre, si è svolto un incontro particolarmente significativo per gli alunni delle classi seconde e terze della Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo Polo 3.

Protagonista dell’appuntamento è stata la scrittrice Emilia Zazza, autrice del libro “Trotula, medica rivoluzionaria”, opera che racconta la figura di una donna straordinaria, pioniera della medicina femminile e simbolo di emancipazione.

L’evento rientra nella terza edizione della rassegna “Conversazione con…”, un percorso annuale che il Polo 3 dedica all’incontro con gli autori, con l’obiettivo di avvicinare gli studenti alla lettura e al dialogo culturale. Quest’anno la scelta del testo si intreccia anche con il curricolo di Educazione Civica, grazie al suo valore formativo nella riflessione sugli stereotipi di genere e sul ruolo della donna nella storia e nel presente.

A rendere l’occasione ancor più speciale è stata la presenza di figure istituzionali e del mondo editoriale: insieme all’autrice sono intervenute Camilla Palombini, Assessore del Comune di Galatina, Grazia Manni, editore della casa editrice Manni, che ha pubblicato il romanzo, la Dirigente scolastica, Prof.ssa Patrizia Carra.

La partecipazione dell’editore ha offerto agli studenti un importante momento di orientamento, permettendo loro di scoprire i diversi passaggi che conducono un libro dall’idea alla pubblicazione, arricchendo così il senso formativo dell’incontro.

Durante la presentazione Emilia Zazza ha dialogato con gli studenti svelando la genesi del suo lavoro e portandoli alla scoperta di Trotula De Ruggiero, medica della Scuola salernitana e pioniera nel campo delle scienze, sottolineando l’importanza di riscoprire figure femminili spesso dimenticate dalla storia ufficiale. Attraverso racconti, riferimenti storici e riflessioni attuali, l’autrice ha mostrato come la vita di Trotula, non solo donna di scienza ma anche coraggiosa e anticonformista, possa ancora oggi parlare ai ragazzi, ispirandoli ad affrontare il proprio percorso con determinazione, curiosità e desiderio di conoscenza.

 
Di Antonio Mellone (del 15/11/2025 @ 15:51:14, in NohaBlog, linkato 406 volte)

Poteri occulti, certo, ma solo per chi non legge, ovvero per chi legge perlopiù i bollettini padronali (sottoscrivendone persino l’abbonamento), non si pone domande, non studia, non nutre dubbi, non s’azzarda a proferir critiche a chi sta in alto ma eventualmente solo a chi sta in basso o al più allo stesso livello, non riesce ad articolare un pensiero che non sia quello unico e manicheo del dualismo – o bianco o nero - dei tifosi all’ultimo stadio, e dunque sei un antisemita se parli di genocidio e terrorista se scendi in piazza per dire stop alle armi: stiamo parlando di chi, oltre a dar retta a chi scrive utilizzando il normografo e ai navigatori sotterranei conto terzi, usa nutrirsi di programmi televisivi, reality e pagine social che hanno la medesima funzione del detersivo in lavatrice, solo che stavolta il capo da lavare è il proprio encefalo.

Al contrario sono Poteri Palesi, evidenti e manifesti per chi approfondisce i temi, diversifica le fonti d’informazione, dibatte di fatti senza partiti presi, legge i resoconti del giornalismo di inchiesta e soprattutto li comprende (evitando di sbavare dietro ai soliti mezzibusti che al solo sentirli ti vien da pensare: “Ma se questi sono giornalisti, Assange cos’è esattamente?”). E sono ancora evidenti, oserei dire ovvi, questi poteri, anche per chi s’immerge nella lettura dell’agile libro di Luigi De Magistris intitolato antifrasticamente “Poteri occulti” (Fazi Editore, Roma, 2024, 160 pagine), presentato qualche mese addietro a Noha chez Levèra dall’autore in persona.

Luigi De Magistris, già pubblico ministero a Catanzaro - prima che fosse costretto ad abbandonare la toga in quanto “la nostra fedeltà alla Costituzione era sovversione, la loro eversione normalità” [pag. 60] - e poi eurodeputato, e successivamente sindaco di Napoli per due legislature, ci conduce per mano nel campo minato dei dossier, e con dati nomi e circostanze ci fa comprendere quanto la nostra democrazia stia tendendo asintoticamente al modello orwelliano narrato in “1984”, romanzo che sembra aver descritto la realtà attuale meglio di qualsiasi documentario del National Geographic. Non riuscite a cogliere anche voi tra le righe dei gazzettanti più di grido il martellante slogan: “La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza”? Se non ancora, provate a dare una scorsa a quanto De Magistris sta cercando di dirvi in questo bel volume. E cioè (trovate tutto sparpagliato nel testo) che “l’Italia è un paese a sovranità limitata” (come del resto l’Europa già provincia degli Usa); che la mafia, pur militarmente indebolita, “è sempre più organica al potere grazie alla sua trasformazione da criminalità d’assalto a criminalità istituzionale”; che “la Costituzione del 1948 è stata tradita e indebolita apertamente dal mutato clima ideologico del neoliberismo”, e che appunto “il progetto liberista parla di mercato e concorrenza ma in realtà lascia il campo libero a fortissimi oligopoli, alla logica delle appartenenze, al controllo clientelare del lavoro e del voto, alla sudditanza, alla rassegnazione”; che “le decisioni di politica economica [sono] determinate di fatto dai giganti finanziari internazionali”; che i “diritti fondamentali come quello alla salute, all’ambiente, all’istruzione [sono] ormai del tutto negati”, e dunque “i beni comuni mai considerati prevalenti rispetto alle proprietà private”; che “il pacifismo costituzionale [è stato] tradito, non rispettando il monito del ripudio della guerra”; che le riforme sulla Giustizia degli ultimi quindici anni promosse dai vari Mastella, Cartabia, Nordio, inclusa l’ultima di rango costituzionale appunto sulla cosiddetta divisione delle carriere, realizzando appieno il piano piduista, hanno quale fine precipuo quello di “indebolire l’indipendenza della magistratura, rendendola sempre più gerarchizzata, burocratica e formalistica, aumentando gli strumenti di cui il potere esecutivo può avvalersi per invadere il campo”. Imperdibili infine le pagine sull’omessa perquisizione tempestiva del covo di Totò Riina o il trafugamento di borsa e agenda rossa di Paolo Borsellino [e hai voglia a dipingerne i murales e a istituire giornate della memoria, se poi trascuri questi diciamo particolari, ndr.], nonché quelle sull’insolenza di un Presidente della Repubblica che durante le indagini sulla Trattativa Stato-mafia interviene bruscamente contro la procura di Palermo, non solo sollecitando un’azione disciplinare nei confronti del pm Nino Di Matteo, ma addirittura sollevando il famigerato conflitto di attribuzioni che portò alla distruzione delle intercettazioni telefoniche tra lui medesimo e Nicola Mancino allora vicepresidente del CSM (con un residuale barlume di lucidità riusciresti perfino a chiederti: “Ma perché? Avevano forse qualcosa da nascondere?”).

 
Di Redazione (del 15/11/2025 @ 15:47:30, in Comunicato Stampa, linkato 207 volte)

La mattina del 12 novembre, presso il Cinema Teatro Cavallino Bianco di Galatina, alla presenza delle autorità, tra cui i Sindaci delle due città, si è svolta la solenne cerimonia per la firma del Patto di Gemellaggio tra Galatina e la città greca di Corinto. L’evento, ricco di significato culturale e simbolico, ha rappresentato un ponte tra due comunità accomunate da valori di amicizia, solidarietà e dialogo interculturale.
Tra i protagonisti della giornata, l’Istituto Comprensivo Polo 3 di Galatina, che ha preso parte con entusiasmo alla manifestazione portando sul palco il talento, la passione e la creatività dei propri studenti.
A rappresentare l’Istituto, il gruppo di alunne “Taranta Polo 3”, della scuola secondaria di I grado. Le giovani ballerine hanno incantato il pubblico con una raffinata performance di “Neo Pizzica”, sulle note del brano Nina di Antonio Castrignanò: un momento intenso e suggestivo che ha unito tradizione e innovazione, restituendo in danza l’energia e la vitalità del nostro territorio.
Accanto a loro, gli alunni tamburellisti della Band scolastica e l’organettista, della scuola secondaria di I grado, hanno dato voce e ritmo alla tradizione musicale salentina, contribuendo a rendere l’atmosfera ancora più coinvolgente.
Tra i regali simbolici che le due città si sono scambiate in segno di amicizia, la performance offerta dalla Scuola Secondaria “Giovanni XXIII” è stata un autentico dono d’arte e di cuore. Una nuvola di tessuti colorati ha incorniciato la grazia e l’eleganza delle danzatrici, che con impegno, passione e sacrificio hanno trasformato la musica in gesto e il gesto in emozione, testimoniando l’entusiasmo e la dedizione con cui la scuola coltiva nei suoi studenti l’amore per la cultura e le radici del territorio.

 
Di Marcello D'Acquarica (del 14/11/2025 @ 08:44:42, in NoiAmbiente, linkato 335 volte)

Carissimi, siamo sempre noi, i soliti quattro fissati che si indignano per il maltrattamento che taluni infliggono a nostra Madre Terra.

Vogliamo dirvi che sabato mattina, 15 novembre dalle ore 9 alle ore 12 circa, ci ritroveremo “sotta a sant’ Antonio” a Noha, in via Contrada Bosco, più esattamente all’incrocio con Via Vicinale Bosco. Che faremo? Un paio d’ore in buona compagnia e a goderci la nostra preziosa campagna lontani dal frastuono del famigerato progresso. E magari giacché ci siamo faremo un po’ di pulizia al bordo strada rimuovendo bottiglie e vizi vari dei soliti ignoti distratti.

Adesso però per favore non venirmi a dire che non spetta a te, che è compito della "Comune", che paghiamo già un sacco di euro per il servizio di raccolta rifiuti o altre baggianate da pseudo letterato, la mancanza di senso civico spesso sta proprio nelle troppe parole, così come certe volte gratifica il silenzio. Quindi fallo quando vuoi, ma non aspettare che lo facciano altri. Non è necessario essere iscritti ad una associazione di ambientalisti. Ambientalisti a dire il vero dovremmo esserlo tutti. Banalmente l'ambiente è vita e se lo deturpiamo M U O R E.  Ciò che conta è che anche tu, che dici di rispettare la Natura, che vuoi stare in buona salute, che ami la vita, che ti lamenti della sporcizia, che anche tu riesca a sentire come noi, l'indignazione. E se non potrai unirti a noi sabato 15 novembre, fallo in un’altra occasione, con chi vuoi, anche da solo. È più dignitoso vivere in un posto come natura comanda, piuttosto che nel disprezzo di noi stessi, anche se poi, in fondo, certi vizi ci appartengono, a noi o ai nostri stessi figli. Anche perché di marziani non  se ne vedono ancora in giro, e qui ci siamo solo noi.

NoiAmbiente e Beni Culturali di Noha e Galatina

 

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