Venerdì 8 giugno ore 22.00 inaugurazione mostra itinerante "Grafite È Musica", presso lo Skatafashow Aradeo. Performance artistica di Paola Rizzo che ritrarrà Francesco Arcuti (Cesko from Après la Classe) e musica di Beppe Vivaz. Non potete mancare amici: Arte musica gastronomia...
In esposizione i ritratti a matita di alcuni musicisti di fama nazionale ed internazionale, conosciuti personalmente nel corso di questi anni. Ritratti come quello di Caparezza, Terron Fabio, Roy Paci, Raffaele Casarano, Giuliano Sangiorgi. Marco Ancona, Marco Rollo, Giancarlo dell'Anna, Cesare dell'Anna, Luca Aquino, Ludovico Einaudi...
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Sabato 22 Ottobre giornata finale de "Li Ucci Festival", evento dedicato all'ultimo cantore salentino Uccio Aloisi, scomparso un anno fa. Il concerto che dalle 20.30 vedrà tantissimi gruppi, cantanti, danzatrici, musicisti e artisti salentini.
Sul palco si alterneranno tante generazioni di musica popolare: Raffaella Aprile, Anna Cinzia Villani, Enza Pagliara, Gianluca Longo, Antongiulo Galeandro, Carlo Canaglia, Gianni De Santis, Cardisanti, Melegari & i suoi Compari, Robba de Smuju, Menamenamò, Zimbaria, Arakne Mediterranea, Canzoniere Grecanico Salentino, Edoardo Zimba, Ninfa Giannuzzi, Daniele Durante, Massimiliano Morabito, Dario Muci, Giancarlo Paglialunga, Kamafei, Alessia Tondo, Puccia “from Apres la Classe”, Emanuela Gabrieli, Carla Petrachi, Marco Rollo, Triace, Officina Zoè, Antonio Castrignanò, Emanuele Licci, Antonio Amato ensemble, Andrea Presa, Andrea Stefanizzi, Stefano Calò, Narduccio Vergaro, Giovanni Avantaggiato, Maristella Martella.
A far da cornice anche l'arte con un’estemporanea di pittura a cura di Teresa Gravili con la partecipazione di Francesco Cuna e la mostra itinerante di Paola Rizzo con la sua "Grafite è Musica" che dipingerà sul palco un ritratto di Uccio Aloisi.
Paola Rizzo afferma "GRAFITE è MUSICA ed io saremo a Cutrofiano per condividere una serata di musica dedicata al cantore scomparso esattamente 1 anno fa. Lo farò rivivere attraverso la mia grafite, e lui sarà li ad ascoltare, chissà! La posa che ho scelto sembra dire quello..."
"Grafite è Musica" in connubio con "I dialoghi di Noha" è passata da noi domenica 6 marzo 2011 in prima serata.
La bottega della Paola Rizzo, come sempre, è stata fucina di incontri, dialoghi, idee, quadri belli come il sole, ritratti d'artisti e la musica, senza la quale la nostra vita sarebbe senz'anima.
I musicisti ospiti della serata (grandissimi, straordinari!): Marco Rollo alla tastiera e Giancarlo Dell'Anna alla tromba. Il Dell'Anna è l'artista ritratto stavolta dalla grafite della Paola nel corso di questa splendida serata.
L'appuntamento è andato benissimo. Ora ci attendiamo tanti nuovi artisti in quel vero circolo culturale che è la bottega d'arte di Paola Rizzo, la pittrice più in gamba del Salento.
Eccovi un scorcio della serata in un video girato a più mani da improvvisati cameramen.
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Il 13 Agosto durante la rassegna "Neviano d'estate" l'artista Paola Rizzo si esibirà in una performance che la sta portando in giro fra i locali e gli eventi della Provincia di Lecce e non solo, dal titolo "Grafite è Musica" nella quale realizzerà "live" sul palco il ritratto a Gaetano Carrozzo che contemporaneamente si esibirà con il gruppo della Bandadriatica, capeggiato dall'organetto di Claudio Prima.
PAOLA RIZZO è pittrice laureata nel 1997 all’Accademia delle belle Arti di Lecce con una tesi in anatomia artistica dal titolo “Fisicità e psichicità di un linguaggio universale: il volto”. Bravissima con la matita, nei chiaroscuri, il suo talento sembra esprimersi al meglio nella tecnica della pittura ad olio. Nature morte, vedute marine, paesaggi bucolici, panorami, soggetti religiosi, scene di vita quotidiana, ritratti di volti umani o fantastici, sono stati i soggetti della sua prima produzione artistica. Poi improvvisamente incontra un soggetto che è diventato quasi la costante della sua opera: l’ulivo, la pianta che per eccellenza rappresenta l’ambiente, la natura della terra salentina, cui si aggiunge nel corso degli ultimi anni l’amore per la fotografia e per la musica. Musica e pittura, in connubio tra loro, divengono per lei inscindibili. Nascono così i suoi famosi ritratti a matita di alcuni musicisti di fama nazionale ed internazionale protagonisti della conosciutissima mostra itinerante “Grafite è musica”. Attualmente è impegnata in una personale di pittura al “Dona Flor”, lo storico american bar del Teatro Petruzzelli. Paola Rizzo dipinge e disegna con la musica. Non come colonna sonora, che pure non manca mai nel suo studio d'arte, ma come moto dell'anima-artista. Le sue tele e i suoi ritratti sono spartiti musicali su cui si adagiano note in bianco e nero e note di colore, spalmate con pennelli o incise nel tratto al cui ritmo risuona l'armonia del creato. Nei suoi dipinti, i colori a volte stridono e lottano in contrasto come rulli di tamburi e tamburieddhri, a volte sfumano malinconici sul diesis o sul bemolle di un ottone a fiato o di un'armonica a bocca, a volte esplodono nella maestà degli ulivi che si ergono nella gloria dei cieli come trombe o antiche canne di un organo solenne.I volti di Paola Rizzo e le loro espressioni li trovi ovunque nei suoi quadri. La natura delle sue tele non è mai morta, ma viva, pulsante, danzante, cantante. Il pennello o la matita di Paola finiscono per essere nelle sue mani come la bacchetta di un direttore d'orchestra, e i suoi volti e le sue immagini la composizione e l'esecuzione più bella della sua pittura lirica. Questi volti stanno cantando e suonando: tendete l'orecchio, liberatevi dal tappo che ostruisce ed ottura, e li sentirete anche voi.
Uno dei ritratti live di Paola Rizzo
Riappropriarsi dello spazio, del tempo, che segna le distanze fra ciò che abbiamo ricercato, attraverso il contatto percettivo, e ciò che ne resta.
Se Walter Benjamin parlava di "aura" in riferimento all'opera d'arte e della conseguente perdita di "unicità" del gesto artistico, non si può non considerare tutto questo in rapporto all'evoluzione delle tecnologie, come lo stesso autore tedesco aveva già affermato parlando della fotografia e della sua selezione percettiva che riduceva, accostandolo al numero zero, il valore stesso dell'irripetibilità dell'arte.
Hans Plomp in "La battaglia per l'immaginazione" su "Encyclopedia Psychedelica, Londra 1986" scriveva che «Ognuno interpreta un ruolo in un dramma, partecipa ad una storia differente con interpretazioni differenti, anche se molti drammi sono solo noiose imitazioni di altri drammi. Ognuno di noi alla nascita era un originale divino, molti di noi moriranno come una brutta copia.»
Il divino che è proprio dell'originarietà, dunque, va a ricongiungersi all'atto della creazione artistica nella filosofia di Walter Benjamin in quel nesso che serve a stabilire ed indicare come divino nient'altro che il senso unico e irripetibile del Gesto che si rende e trasforma in arte, azzerando i frutti dell'omologalienazione di ispirazione tecno/urbana di diretta appropriazione di un apparato socioculturale derivante dall'appiattimento dell'immaginario, in virtù di uno sragionamento della ragione stessa come esaltazione della nullificazione delle masse.
E se il poeta Edward E. Cummings ebbe a dire che «La conoscenza è una parola cordiale per morire, ma non per seppellire l’immaginazione» la capacità pittorico/emozionale del catturare l'unicità dell'immagine e la sua irripetibilità che si realizza nell'atto del ritrarre - dell'artista salentina Paola Rizzo - fa in modo che la massificazione del prodotto-oggetto di matrice fotografica assuma caratteristiche di una poetica dell'eccesso, in un gioco di anime che intrecciano i loro sguardi nell'atto unico dell'istante poetico-visivo.
Così, il 28 luglio a Caprarica di Lecce durante l'ottava edizione del festival "Caprarica in Jazz", l'artista Paola Rizzo si esibirà in una performance che la sta portando in giro fra i locali e gli eventi della Provincia di Lecce - ma anche al di fuori di essa - dal titolo "Grafite è musica" nella quale realizzerà "live" il ritratto al chitarrista Guido Di Leone che contemporaneamente si esibirà col quartetto del sassofonista statunitense Jim Snidero.
Francesco Aprile
2010/7/26
fonte: www.salentoinlinea.it
In mostra dal 21 Maggio al 23 di Maggio presso il “Tequila” di Alezio le opere
del nuovo progetto artistico della pittrice salentina Paola Rizzo.
In
esposizione i bellissimi ritratti da lei abilmente e artisticamente eseguiti a
matita di alcuni musicisti di fama nazionale ed internazionale, conosciuti
personalmente nel corso di questi anni.
Ritratti come quello di Caparezza,
Terron Fabio, Roy Paci, Raffaele Casarano, Claudio Prima, Emanuele Coluccia,
Roshaun Bay-c Clark, Cesare Dell’Anna, Eneri, Romeus, saranno esposti nelle
sale del Tequila Pub di Alezio.
La mostra sarà ospite di un contesto, in cui
non mancherà certamente il buon vino o la birra, le specialità tipiche della
nostra gastronomia, né mancherà di certo la musica.
Ad accompagnare Paola nella
serata inaugurale 22 Maggio, che avrà inizio alle ore 22.00, mentre disegnerà
live il ritratto a Ludovico Einaudi, la musica dei Bon–Tone con Paolo Marzo,
Angela Persano, Marco Tuma, Alessio Borgia.
Il connubio è vincente. Arte,
musica, la bella compagnia ed il buon vino!
Paola Rizzo è pittrice laureata nel 1997 all’Accademia delle belle Arti di Lecce con una tesi in anatomia artistica dal titolo “Fisicità e psichicità di un linguaggio universale: il volto”.
Bravissima con la matita, nei chiaroscuri, il suo talento sembra esprimersi al meglio nella tecnica della pittura ad olio.
Nature morte, vedute marine, paesaggi bucolici, panorami, soggetti religiosi, scene di vita quotidiana, ritratti di volti umani o fantastici, sono stati i soggetti della sua prima produzione artistica.
Poi improvvisamente incontra un soggetto che è diventato quasi la costante della sua opera: l’ulivo, la pianta che per eccellenza rappresenta l’ambiente, la natura della terra salentina.
Sembra esserci ormai una dipendenza, quasi ancestrale, tra Paola e quest’albero considerato “sacro” dai nostri avi, alla stessa stregua di un nume tutelare del luogo.
Chiunque, ammirandoli, può sentire la suggestione delle piante che si abbracciano teneramente nella brezza del meriggio che muove dolcemente l’erba; che piangono all’aurora, che ridono beffardi; che danzano o fuggono in mezzo ai campi di papaveri e margherite nella luce meridiana.
Nel corso degli anni continua a dedicarsi amina e corpo all’arte, poi entrano a far parte del suo mondo l’amore per la fotografia e la Musica.
Lei pensa che sia bellissimo fermare scatto dopo scatto, un istante in una foto. Poi quando la riguarderà, ricordi affioreranno e inevitabilmente saranno anch'essi impressi come su di una pellicola fotografica nella sua mente.
La musica rappresenta per Paola fonte di ispirazione primaria. Musica e Pittura, in connubio tra loro, divengono così inscindibili l'una dall'altra.
Nascono così i sui dipinti, prendono vita da note che guidano ed accompagnano tocchi di pennello sulla tela.
La musica collante per artisti la porta frequentare gli ambienti musicali conoscendo alcuni tra i suoi musicisti preferiti, così scatto dopo scatto ferma le loro espressioni e la loro anima che poi viene impressa nei tratti decisi del suo tratto. Nascono così i suoi ritratti.
Paola Rizzo dipinge e disegna con la musica. Non come colonna sonora, che pure non manca mai nel suo studio d'arte, ma come moto dell'anima-artista.
Le sue tele e i suoi ritratti sono spartiti musicali su cui si adagiano note in bianco e nero e note di colore, spalmate con pennelli o incise nel tratto al cui ritmo risuona l'armonia del creato. Nei suoi dipinti, i colori a volte stridono e lottano in contrasto come rulli di tamburi e tamburieddhri, a volte sfumano malinconici sul diesis o sul bemolle di un ottone a fiato o di un'armonica a bocca, a volte esplodono nella maestà degli ulivi che si ergono nella gloria dei cieli come trombe o antiche canne di un organo solenne.
I volti di Paola Rizzo e le loro espressioni li trovi ovunque nei suoi quadri. La natura delle sue tele non è mai morta, ma viva, pulsante, danzante, cantante.
Il pennello o la matita di Paola finiscono per essere nelle sue mani come la bacchetta di un direttore d'orchestra, e i suoi volti e le sue immagini la composizione e l'esecuzione più bella della sua pittura lirica.
Questi volti stanno cantando e suonando: tendete l'orecchio, liberatevi dal tappo che ostruisce ed ottura, e li sentirete anche voi.
In mostra dal 30 Aprile al 14 di Maggio presso il circolo “
Arci kilometro Zero” di Galatina le opere del nuovo progetto artistico della pittrice salentina Paola Rizzo.
In esposizione i bellissimi ritratti da lei abilmente e artisticamente eseguiti a matita di alcuni musicisti di fama nazionale ed internazionale, conosciuti personalmente nel corso di questi anni.
Ritratti come quello di Caparezza, Terron Fabio, Roy Paci, Raffaele Casarano, Claudio Prima, Emanuele Coluccia, Roshaun Bay-c Clark, Cesare Dell’Anna, Eneri, saranno esposti nelle piccole e accoglienti sale del circolo Arci.
La mostra sarà ospite di un contesto, in cui non mancherà certamente il buon vino o la birra tutta di produzione salentina e le specialità tipiche della nostra gastronomia, né mancherà di certo la musica.
Ad accompagnare Paola nella serata inaugurale del 30 Aprile, che avrà inizio alle ore 22.00, mentre disegnerà live il ritratto a Romeus, il cantautore salentino esibitosi alla 60esima edizione del festival di Sanremo, la musica elettronica dalle sperimentazioni abstract hip hop, minimal tekno, aphex twin, boards of canada e molta improvvisazione del duo Vault Tec. composto da Mirko De Lorenzis e Giacomo Merchich.
Il connubio è vincente. Arte, musica, la bella compagnia ed il buon vino!
Paola Rizzo è pittrice laureata nel 1997 all’Accademia delle belle Arti di Lecce con una tesi in anatomia artistica dal titolo “Fisicità e psichicità di un linguaggio universale: il volto”.
Bravissima con la matita, nei chiaroscuri, il suo talento sembra esprimersi al meglio nella tecnica della pittura ad olio.
Nature morte, vedute marine, paesaggi bucolici, panorami, soggetti religiosi, scene di vita quotidiana, ritratti di volti umani o fantastici, sono stati i soggetti della sua prima produzione artistica.
Poi improvvisamente incontra un soggetto che è diventato quasi la costante della sua opera: l’ulivo, la pianta che per eccellenza rappresenta l’ambiente, la natura della terra salentina.
Sembra esserci ormai una dipendenza, quasi ancestrale, tra Paola e quest’albero considerato “sacro” dai nostri avi, alla stessa stregua di un nume tutelare del luogo.
Chiunque, ammirandoli, può sentire la suggestione delle piante che si abbracciano teneramente nella brezza del meriggio che muove dolcemente l’erba; che piangono all’aurora, che ridono beffardi; che danzano o fuggono in mezzo ai campi di papaveri e margherite nella luce meridiana.
Nel corso degli anni continua a dedicarsi amina e corpo all’arte, poi entrano a far parte del suo mondo l’amore per la fotografia e la Musica.
Lei pensa che sia bellissimo fermare scatto dopo scatto, un istante in una foto. Poi quando la riguarderà, ricordi affioreranno e inevitabilmente saranno anch'essi impressi come su di una pellicola fotografica nella sua mente.
La musica rappresenta per Paola fonte di ispirazione primaria. Musica e Pittura, in connubio tra loro, divengono così inscindibili l'una dall'altra.
Nascono così i sui dipinti, prendono vita da note che guidano ed accompagnano tocchi di pennello sulla tela.
La musica collante per artisti la porta frequentare gli ambienti musicali conoscendo alcuni tra i suoi musicisti preferiti, così scatto dopo scatto ferma le loro espressioni e la loro anima che poi viene impressa nei tratti decisi del suo tratto. Nascono così i suoi ritratti.
Paola Rizzo dipinge e disegna con la musica. Non come colonna sonora, che pure non manca mai nel suo studio d'arte, ma come moto dell'anima-artista.
Le sue tele e i suoi ritratti sono spartiti musicali su cui si adagiano note in bianco e nero e note di colore, spalmate con pennelli o incise nel tratto al cui ritmo risuona l'armonia del creato. Nei suoi dipinti, i colori a volte stridono e lottano in contrasto come rulli di tamburi e tamburieddhri, a volte sfumano malinconici sul diesis o sul bemolle di un ottone a fiato o di un'armonica a bocca, a volte esplodono nella maestà degli ulivi che si ergono nella gloria dei cieli come trombe o antiche canne di un organo solenne.
I volti di Paola Rizzo e le loro espressioni li trovi ovunque nei suoi quadri. La natura delle sue tele non è mai morta, ma viva, pulsante, danzante, cantante.
Il pennello o la matita di Paola finiscono per essere nelle sue mani come la bacchetta di un direttore d'orchestra, e i suoi volti e le sue immagini la composizione e l'esecuzione più bella della sua pittura lirica.
Questi volti stanno cantando e suonando: tendete l'orecchio, liberatevi dal tappo che ostruisce ed ottura, e li sentirete anche voi.