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Di Marcello D'Acquarica (del 01/10/2025 @ 09:56:07, in NoiAmbiente, linkato 596 volte)

Per comprendere meglio lo sviluppo sia urbanistico che demografico del nostro Comune abbiamo sovrapposto a una pianta rilevata da Google Maps della Galatina odierna una pianta dell’IGM del 1953, rispettando i requisiti richiesti per la condivisione e cioè per scopi didattici e con una risoluzione minore di 100 dpi.  Da quanto si evince dal confronto si può facilmente capire che la parte urbanizzata è più che raddoppiata nel giro di pochi decenni, mentre il numero di abitanti del periodo considerato è all’incirca il medesimo. Vediamo meglio qualche dettaglio.

Ovviamente, il consumo di suolo, non si è limitato al territorio urbano, secondo l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ISPRA, Galatina è il Comune della provincia di Lecce con la più alta percentuale di suolo cementificato, o piastrellato o asfaltato o comunque reso sterile, e i risultati, purtroppo, si vedono.

Per esempio:

  • Lecce - Ettari 3539,75; (24.100 Ha 7%);
  • Nardò - Ettari 2056,11; (19.048 Ha 10.79 %);
  • Soleto - Ettari 507,29 (2995 Ha - 16.93 %);

mentre

  • Galatina - Ettari 1258,29; (8.200 Ha - 15.35%;

Ma c’è una novità. Nel 2024, con l’avvento di progetti per migliaia di ettari per impianti fotovoltaici, eolici, BESS (Battery Energy Storage System) nelle campagne, per servire Terna S.p.A. una delle principali aziende italiane nel settore dell’energia che guarda ai profitti e molto meno alla salute della popolazione residente, Galatina passa dal 15,35% al 21% di consumo di suolo del suo totale. Ma questa delle campagne fertili trasformate in impianti di rifiuti per la produzione di energia alternativa è un’altra storia.

(in questo sito del Ministero dell’Ambiente, basta scrivere il nome del Comune per accedere agli impianti in progetto Elenco VIA - Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali - VAS - VIA - AIA)

(sito dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale con i dati che riguarda il consumo di suolo  https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/suolo-e-territorio/suolo/il-consumo-di-suolo/i-dati-sul-consumo-di-suolo)

Riguardo invece alla situazione demografica, consultando i dati riportati da Tuttitalia.it con grafici ISTAT, il numero degli abitanti di Galatina risulta pari a 25000 circa, oggi come 70 anni fa. Le motivazioni che portano a tale risultato si possono trovare seguendo quanto riportato nelle tabelle delle nascite e dei decessi, e in quella che riporta il dettaglio del comportamento migratorio, il tutto in una fascia temporale che va dal 2002 al 2023 abbiamo:

NELL’ANNO 2023

TOTALI NEL PERIODO CHE VA DAL 2002 AL 2023

 NATI                161

 4609

 MORTI            370

 6312

 EMIGRATI      444

 9313

Si deduce che i nati risultano in forte calo, mentre i decessi superano di brutto le nascite, e gli emigrati in aumento costante del 5% all’anno rispetto al totale.  Un futuro più per fantasmi, a quanto pare, che godranno quindi di cattedrali nel deserto.  https://share.google/vCdUYbo6Q7dfArhr0

Questo spiega il fenomeno della diminuzione della popolazione galatinese nel corso degli anni.

 

Nel mio ruolo di consigliera provinciale, ho ricevuto diverse segnalazioni dai cittadini affinché mi impegnassi a mettere in sicurezza la Contrada Roncella, che interseca la strada provinciale a Noha. La comunità locale attende da tanto tempo l'intervento, per migliorare la sicurezza stradale e prevenire incidenti che in quella zona, purtroppo, hanno visto tante vittime.

L'intervento è finalmente in fase progettuale. Lo sto seguendo da vicino perché sia efficace e tempestivo con l'obiettivo di garantire percorsi più sicuri per gli automobilisti e per i residenti, con particolare attenzione alla segnaletica e all'installazione di dispositivi di sicurezza.

Ringrazio l'amministrazione provinciale e tutti i tecnici coinvolti per l'impegno profuso e confermo la mia disponibilità a mantenere alta l'attenzione su questa fondamentale opera pubblica.

 
Di Loredana Tundo (del 01/10/2025 @ 07:46:17, in Comunicato Stampa, linkato 233 volte)

La candidatura di Galatina a Capitale Italiana della Cultura 2028 è un’iniziativa lodevole. L’ho detto senza alcun problema. Il fatto che avrei gestito diversamente, con più condivisione e partecipazione popolare, l’iter di partecipazione, non significa che non sarò a fianco all’amministrazione comunale, seppur dall’opposizione, in questa partita che è di tutta la città.

E ci credo talmente tanto che come consigliera provinciale mi sono spesa affinché la Provincia fosse accanto a Galatina in un progetto così ambizioso e affascinante al tempo stesso. Il presidente Minerva, con il Provvedimento n.74 del 12/9/25, ha accolto la proposta del Comune di Galatina, “Adesione al Comitato Promotore per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028”. Come scrive, si tratta di un passaggio significativo, che conferma la volontà dell’ente provinciale di sostenere le iniziative come questa per la crescita di tutti. In pratica un’occasione per l’intera comunità.

 

Il 29 settembre, in occasione della festività di San Michele Arcangelo, Patrono della Polizia di Stato, alcuni rappresentanti degli studenti delle classi terze della Scuola Secondaria di I grado del Polo 3 di Galatina e Noha, hanno preso parte, nella Basilica di Santa Caterina d’ Alessandria, alla Santa Messa officiata da S. Ecc. Rev.ma Monsignor Francesco Neri, Arcivescovo di Otranto, e dal Cappellano della Polizia di Stato, don Antonio Sozzo, alla presenza delle più alte cariche delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate, del Sindaco di Galatina, dei rappresentanti dell’Amministrazione, dei Dirigenti Scolastici e di gruppi di studenti degli Istituti del territorio.

La nostra scuola secondaria ha partecipato attivamente a un momento di riflessione: una studentessa e uno studente hanno letto un toccante componimento, scritto a più mani dai ragazzi stessi, che ha catturato l'attenzione dei presenti; un inno toccante contro ogni forma di discriminazione, violenza e pregiudizio che si sviluppa come un dialogo tra un ragazzo e una ragazza. L’incipit è un elenco di identità e storie di sofferenza: le figure menzionate - un ragazzo vittima di bullismo, una ragazza schiacciata da una relazione tossica, un immigrato dal destino segnato, attivisti per la giustizia e un ragazzo stereotipato per il suo abbigliamento - rappresentano diverse forme di emarginazione e ingiustizia. Le loro voci non sono solo individuali, ma collettive, simboleggiando le molteplici vittime della società.

La seconda parte del componimento si focalizza sulla rinegoziazione dei significati. I concetti di "silenzio", "debolezza" e "diversità" vengono ridefiniti, trasformando ciò che è percepito come negativo in una forza. Il "silenzio" non è assenza di parole, ma il peso delle parole non ascoltate. La "lacrima" non è segno di debolezza, ma di una forza interiore che resiste al dolore. La "diversità" non è una divisione, ma un elemento di bellezza che completa l'umanità.

Infine il testo culmina con un potente messaggio di speranza e azione collettiva. L'odio viene descritto come una ferita, ma la solidarietà e l'abbraccio come un filo che ricuce la speranza. Si esorta ad abbattere i muri e ad aprire le porte, sottolineando che la libertà è un bene comune che si nutre dell'accoglienza.

 

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