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La città insostenibile
Di Redazione (del 01/10/2025 @ 17:16:16, in Comunicato Stampa, linkato 169 volte)

S. Dali’- Les Trois Sphinx de Bikini
(S. Dali’- Les Trois Sphinx de Bikini)

L’obiettivo 11 dell’Agenda 2030 parla di città e comunità sostenibili, specificando gli indicatori della sostenibilità, che quindi sono controllabili e misurabili.

Una città sostenibile è innanzitutto una città in cui è favorita e garantita la partecipazione dei cittadini alla pianificazione (11.3).

E’ una città attenta alla qualità dell’aria, quindi al contenimento delle emissioni in atmosfera, ed alla gestione dei rifiuti (11.6), al fine di azzerare la loro produzione attraverso la riduzione, il riuso ed il riciclo.

E’ una città resiliente al cambiamento climatico (11.9), quindi resistente agli eventi atmosferici estremi, che tanti danni arrecano ai beni pubblici e privati, perchè attenta a non sprecare le risorse - aria, acqua e suolo -, privilegiando a tal fine le soluzioni fondate sulla natura, meno costose in termini di spesa pubblica, soprattutto non distruggendo la natura gia’ presente, nel rispetto del Regolamento Europeo sul Ripristino della Natura 2024/1991, entrato in vigore il 18 agosto 2024 (Regolamento - UE - 2024/1991 - EN - EUR-Lex), che all’art. 8 sul ripristino degli ecosistemi urbani stabilisce innanzitutto un obbligo di non riduzione e quindi di mantenere la natura esistente, prima di imporre l’aumento di almeno il 30% del territorio tutelato; che incentiva la raccolta delle acque piovane (11.5) e l’implemento di zone fresche ed all’ombra negli spazi verdi per proteggere dal calore estremo causa di mortalita’ (11.7).

Dopo questi brevi e non esaustivi cenni esaminiamo la propaganda dell’amministrazione in carica.

Dalla pagina facebook del Sindaco (Fabio Vergine Sindaco di Galatina | Facebook) apprendiamo che verra’ costruito un nuovo palazzetto dello sport a due piani, dunque verra’ effettuato un ulteriore intervento di edilizia, quindi ancora consumo e spreco di suolo, che invece andrebbe preservato.

Anche nell’area dell’ex Foro Boario, in cui si vede una bella tettoia metallica, su cui potrebbero arrampicarsi gelsomini, bouganvillae ed altre piante colorate e profumate, per contenere gli impatti odorigeni e creare uno spazio verde ombreggiato, inclusivo ed accessibile in una zona fortemente urbanizzata, in cui lo spazio minimo a persona adibito a verde pubblico manca, come del resto nella maggior parte delle zone urbanizzate della città, è prevista la realizzazione di un nuovo asilo nido, dunque ulteriore consumo di suolo e spreco di risorsa.

Le costruzioni non impattano solo negativamente sulla difesa del suolo (che è uno spessore, un ecosistema, essendo popolato da piante ed animali, che insieme costituiscono biodiversita’, e che per tali motivi è tutelato come risorsa non rinnovabile, e non è una superficie – v. Paolo Pileri - docente di pianificazione e progettazione urbanistica al Politecnico di Milano-, Dalla parte del suolo. L’ecosistema invisibile; nel Regolamento UE sopra citato nel considerando 23 il suolo è definito parte integrante dell’ecosistema terrestre) dal dissesto idrogeologico, che soprattutto in discesa, dove a maggiore velocità e quantità si riversa l’acqua, sarebbe garantita dalla piantumazione di alberi, che con le loro radici potrebbero trattenerlo e renderlo più sicuro, rallentando con la loro presenza la forza distruttiva dell’acqua, che aumenta con l’aumentare della cementificazione ossia della impermeabilizzazione del suolo, favorendo l’assorbimento di essa e la penetrazione nel sottosuolo, al fine di rimpinguare la falda.

Il mantenimento della permeabilità dei suoli spiega effetti anche sulla qualità dell’aria, in quanto le asserite aree abbandonate e degradate con cui vengono erroneamente definite le aree sterrate ossia quelle permeabili che si vedono nei video presenti sulla pagina facebook del Sindaco sono le piu’ preziose per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e quindi per rendere la citta’ piu’ resiliente, perche’ in grado di assorbire non solo l’acqua ma in maggior misura l’anidride carbonica (CO2) prodotta dalla presenza e dalle attivita’ umane, quindi sono zone di importanza cruciale per la tutela della salute umana in quanto contribuiscono alla riduzione delle emissioni e servono a migliorare la qualita’ dell’aria, senza contare che la presenza di vegetazione specifica sarebbe anche in grado di purificare l’acqua per favorirne il riuso e l’aria dagli altri inquinanti e non solo dai gas serra in essa presenti.

La propaganda del nuovo asilo (la cui necessita’ è dubbia considerate le plurime strutture gia’ esistenti e l’esiguo tasso di nascite) che verrebbe circondato da spazi verdi ed attrezzati con fruitori i soli eventuali bambini iscritti si chiama greenwashing (Greenwashing - Significato ed etimologia - Vocabolario - Treccani), ossia aumento del consumo di suolo, quindi della citta’ grigia che viene dipinta di verde, come quella rappresentata dall’Assessore all’Urbanistica nello sfogo dei c.d. 5 minuti al Consiglio Comunale del 23.09.2025 (Polizia Locale Galatina | Galatina | Facebook), per cui il parco è strumentale allo sviluppo di nuovi comparti.

Infatti i nostri amministratori puntano sui contenitori (Guglielmo Stasi in Consiglio comunale: "La nostra visione di città" ), come se non ce ne fossero gia’ abbastanza non utilizzati o sottoutilizzati,  che ai sensi di legge - a tutela del suolo, base della vita, umana, vegetale ed animale -, dovrebbero essere riqualificati e rigenerati e messi a disposizione dei cittadini, evitando ulteriore consumo, che quindi va fermato, in una citta’ in cui la popolazione diminuisce a causa dell’aumento della mortalita’ e del fatto che il tasso di mortalita’ supera di gran lunga quello delle nascite (Comune di GALATINA : bilancio demografico, trend popolazione, tasso di mortalità, Tasso di natalità, tasso migratorio).

I cittadini non sono i prodotti da inscatolare nei contenitori pensati per loro dagli amministratori di turno (gli sportivi nel nuovo palazzetto dello sport, i bambini nel nuovo asilo) ma i soggetti su cui ricadono i costi e le conseguenze di tali scelte e che quindi hanno diritto – peraltro garantito dalla legge - di essere interpellati con gli strumenti propri di una pianificazione partecipata, come dibattiti pubblici, sondaggi, questionari, interviste, che non sono mai stati messi a disposizione sul sito del Comune, ne’ pubblicizzati sulla pagina facebook della Citta’ di Galatina (Città di Galatina | Galatina | Facebook), e resi accessibili a tutti/e senza discriminazioni.

Pertanto non ci stupisce la lamentata scarsa partecipazione del pubblico alla asserita lezione di sostenibilita’ del predetto Assessore, che nel ruolo che oggi riveste, unitamente al Sindaco ed all’Assessore ai Lavori Pubblici, ha il dovere di praticarla prima di predicarla.

Chiediamo infine il rispetto e l’attuazione dell’art. 6 della L. 2013 n. 10 che riportiamo integralmente: << Art. 6 Promozione di iniziative locali per lo sviluppo degli spazi verdi urbani

1. Ai fini di cui alla presente legge, le regioni, le province e i comuni, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze e delle risorse disponibili, promuovono l'incremento degli spazi verdi urbani, di «cinture verdi» intorno alle conurbazioni per delimitare gli spazi urbani, adottando misure per la formazione del personale e l'elaborazione di capitolati finalizzati alla migliore utilizzazione e manutenzione delle aree, e adottano misure volte a favorire il risparmio e l'efficienza energetica, l'assorbimento delle polveri sottili e a ridurre l'effetto «isola di calore estiva», favorendo al contempo una regolare raccolta delle acque piovane, con particolare riferimento:

a) alle nuove edificazioni, tramite la riduzione dell'impatto edilizio e il rinverdimento dell'area oggetto di nuova edificazione o di una significativa ristrutturazione edilizia;

b) agli edifici esistenti, tramite l'incremento, la conservazione e la tutela del patrimonio arboreo esistente nelle aree scoperte di pertinenza di tali edifici;

c) alle coperture a verde, di cui all'articolo 2, comma 5, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2009, n. 59, quali strutture dell'involucro edilizio atte a produrre risparmio energetico, al fine di favorire, per quanto possibile, la trasformazione dei lastrici solari in giardini pensili;

d) al rinverdimento delle pareti degli edifici, sia tramite il rinverdimento verticale che tramite tecniche di verde pensile verticale;

e) alla previsione e alla realizzazione di grandi aree verdi pubbliche nell'ambito della pianificazione urbanistica, con particolare riferimento alle zone a maggior densità edilizia;

f) alla previsione di capitolati per le opere a verde che prevedano l'obbligo delle necessarie infrastrutture di servizio di irrigazione e drenaggio e specifiche schede tecniche sulle essenze vegetali;

g) alla creazione di percorsi formativi per il personale addetto alla manutenzione del verde, anche in collaborazione con le università, e alla sensibilizzazione della cittadinanza alla cultura del verde attraverso i canali di comunicazione e di informazione.

2. Ai fini del risparmio del suolo e della salvaguardia delle aree comunali non urbanizzate, i comuni possono:

a) prevedere particolari misure di vantaggio volte a favorire il riuso e la riorganizzazione degli insediamenti residenziali e produttivi esistenti, rispetto alla concessione di aree non urbanizzate ai fini dei suddetti insediamenti;

b) prevedere opportuni strumenti e interventi per la conservazione e il ripristino del paesaggio rurale o forestale non urbanizzato di competenza dell'amministrazione comunale.

3. Le modalità di attuazione delle disposizioni di cui al comma 2 sono definite d'intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni.

4. I comuni e le province, in base a sistemi di contabilità ambientale, da definire previe intese con le regioni, danno annualmente conto, nei rispettivi siti internet, del contenimento o della riduzione delle aree urbanizzate e dell'acquisizione e sistemazione delle aree destinate a verde pubblico dalla strumentazione urbanistica vigente >>.

Daniela Giannuzzi

 

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