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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
 
 
Articoli del 26/01/2019

È gioia grande, carissimi: mancano pochi giorni ormai alla tanto attesa Festa della Pace che quest’anno verrà accolta dalla Vicaria di Galatina e in particolare dall’Azione Cattolica di Noha. Come Associazione territoriale e principalmente come comunità, abbiamo nel cuore la bellezza di vivere lo stile di comunione ecclesiale che ci fa essere la voce di un lieto messaggio di pace e di speranza, tradotto nella trepidazione che accompagna le tante attività di ogni giorno per organizzare al meglio questo evento così importante.

La Festa della Pace nasce da un’iniziativa nazionale dell’Azione Cattolica Italiana. Il principale obiettivo è la riflessione sull’importanza del valore della pace e della concordia fra i popoli, favorendo un dibattito su tematiche decisive quali: il ripudio della guerra, l’equa distribuzione del cibo, il rispetto dell’ambiente, l’impegno politico a favore del bene comune, la dignità sacra e inviolabile di ogni essere umano indipendentemente dal colore della pelle, dalla religione, dall’etnia e dalla classe sociale d’appartenenza. Si tratta di un’iniziativa che coinvolge molte parrocchie dell’Arcidiocesi di Otranto e ciò fa in modo che il numero medio di partecipanti sia compreso fra un minimo di 1900 e un massimo di 2700, provenienti da circa 40-50 paesi del territorio diocesano. La festa è rivolta a gente di tutte le età e ha nell’intergenerazionalità il suo punto forte. “La pace è servita” è lo slogan che ci accompagnerà in questa giornata. Quest'anno lo stesso Papa Francesco nel suo Messaggio per la LII Giornata Mondiale della PaceLa buona politica è al servizio della pace”, ha più volte sottolineato l’esigenza di una politica capace di dare risposte inedite ed efficaci. Egli ci ricorda che l’unica risposta per costruire la pace è la pratica della nonviolenza come «lo stile caratteristico delle nostre decisioni, delle nostre relazioni, delle nostre azioni, della politica in tutte le sue forme». Il luogo originario da cui partire per educare alla non violenza è la famiglia e in tale orizzonte costruire la pace significa tutelare i diritti e la libertà e ciò si coniuga in un progetto che pone al centro la dignità delle persone e dei lavoratori che impiegano i propri sforzi per produrre sostentamento, soprattutto in paesi nei quali le condizioni economiche e sociali sono più difficili. A maggior ragione in questo periodo storico, dove il lassismo delle dinamiche sociali sembrano mettere in discussione i principi cardine che trovano senso nella tolleranza e nel rispetto delle diversità che arricchiscono la nostra condizione di umanità. Gli incontri e le attività dei diversi Settori (Adulti, Giovani e ACR), ci aiuteranno a riflettere su come la pace possa realizzare veramente il vero progresso dell’umanità.

 

Ho avuto modo in questi giorni carichi di lavoro e dedicati interamente all’organizzazione di questo evento, di leggere negli occhi di molte persone la voglia di fare e di fare insieme; non passa inosservata la passione che alimenta il servizio gratuito, la collaborazione e principalmente la corresponsabilità. Continuo ogni giorno ad incrociare sguardi di amici che si mettono in gioco affinchè nulla sia lasciato al caso; ho visto i miei ragazzi e le loro famiglie, con la dinamicità che li caratterizza, essere trepidanti più che mai, ho visto i loro occhi brillare di una luce particolare, come per dire che questa festa la stanno “costruendo” anche loro; ho visto mamme e papà che non hanno esitato a dire “Eccomi!” nei momenti in cui serviva il loro aiuto; ho sentito poi, e continuo a sentire le parole del mio Parroco, leggo i suoi messaggi e ogni volta che qualcosa non va per il verso giusto ha sempre pronto un “Coraggio, si avvicina il giorno e andrà tutto bene, perché abbiamo nel cuore la gioia di annunciare Gesù e nulla può andar male!” Non è forse questo lo spirito di AC? Un’Associazione che diviene attrattiva, una realtà che trova la sua forza nell’azione condivisa per il bene comune. Il lavoro è tanto, ma nulla potrà scalfire le grandi emozioni di questi giorni, nessuna fatica potrà essere tanto grande quanto le relazioni che si istaurano.

Vi aspetto allora, domenica 27 Gennaio alle ore 8,30 in Via Castello, dove sarà allestito il palco. Dopo la Celebrazione Eucaristica presieduta da S. Ecc. Rev.ma Mons. Donato Negro, inizieranno gli incontri e le attività per Settore in diverse aree del paese (appositamente interdette al traffico) al termine delle quali ci ritroveremo ancora una volta in Via Castello per fare festa insieme. L’invito è esteso a tutti, vi aspetto!

Michele Scalese
Presidente A.C. - Noha

 
Di Redazione (pubblicato @ 10:30:06 in Comunicato Stampa, linkato 762 volte)

Sabato 26 gennaio alle ore 19:00 presso la Chiesa del Collegio a Galatina, si terrà il secondo appuntamento della Rassegna Incontri al Collegio” ideata ed  organizzata dalla libreria Fiordilibro in collaborazione con la Chiesa di Santa Maria della Grazia dal titolo  Confraternite religiose”. 

Le Confraternite hanno una lunga ed importante storia, sono nate infatti nel Medioevo quando supplivano all’assenza di qualsiasi forma di assistenza verso i ceti più svantaggiati, sono attive e presenti  più che mai ai nostri giorni e sono ben radicate in ogni regione e  diocesi d’Italia. Non possono essere considerate solo società di mutuo soccorso, né solo società filantropiche né tantomeno solo depositarie e custodi di atti di devozione popolare. Ci aiuteranno a tracciarne la storia, a conoscerle meglio soffermandoci anche su alcuni episodi che riguardano la realtà cittadina la prof.ssa Tina Petrelli Coordinatrice per il Sud Puglia e Consigliere Naz. le della Confederazione Confraternite d’Italia con il suo intervento Le Confraternite tra passato e presente” e l’ing. Giovanni Vincenti Cultore di Storia locale con “ Le Confraternite a Galatina:episodi di vita cittadina” .

Introduce il Rettore della Chiesa di Santa Maria della Grazia Don Antonio Santoro.

Emilia Frassanito

 

 

Domenica 27 GENNAIO 2019, dalle 09:30 alle 12:30, ultima apertura straordinaria delle due sedi della scuola in Viale Don Tonino Bello (settore Tecnico-Tecnologico) e in Viale Don Bosco n. 48 (settore Professionale).

L’Istituto d’Istruzione Superiore “Laporta/Falcone-Borsellino” di Galatina continua ad accogliere gli studenti delle Scuole Secondarie di I grado e le loro famiglie per l’orientamento scolastico “in entrata”, e per offrire supporto nella procedura di iscrizione on-line.

Nel corso delle giornate di orientamento “OPEN DAYS”, i ragazzi interessati ai nostri corsi di studio potranno fare esperienza nei laboratori scientifici, tecnologici ed artistici, guidati dai docenti e dagli studenti della scuola e conoscere nei dettagli l’offerta formativa dell’Istituto Tecnico-Professionale.

In occasione dell’ultimo OPEN DAY di DOMENICA 27 GENNAIO 2019 (ore 09:30-12:30), sarà quindi possibile visitare la sede del settore TECNICO-TECNOLOGICO di Viale Don Tonino Bello, che ospita i corsi ed i laboratori dei seguenti indirizzi: Tecnico-Economico (A.F.M. amministrazione finanza e marketing, S.I.A. sistemi informativi aziendali, R.I.M. relazioni internazionali per il marketing e TUR turistico) e Tecnologico (informatica e telecomunicazioni).

Passando ai corsi dell’istruzione PROFESSIONALE, la storica sede di Viale Don Bosco sarà aperta per presentare l’offerta relativa ai seguenti indirizzi: Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale con Qualifica O.S.S. (Operatore Socio-Sanitario), Odontotecnico, Servizi Commerciali, Manutenzione e Assistenza Tecnica, Corsi Serali per adulti.

Per tutte le informazioni, è possibile contattare il front-office dell’Istituto ai seguenti numeri 0836/56.11.17 (Tecnico) - 0836/56.10.95 (Professionale), oppure collegarsi al sito web WWW.IISSLFB.EDU.IT e scaricare il QR Code per accedere alla app “Scuola in Chiaro”.

I docenti dell’I.I.S.S. “Laporta/Falcone-Borsellino”

 

Nonostante in questo periodo la Regione Puglia stia mettendo a disposizioni dei comuni degli importantissimi finanziamenti, l’incapacità nel redigere i progetti da parte di questa Amministrazione ci sta facendo sfuggire, una dopo l’altra, molte opportunità utili e necessarie per rilanciare il territorio.

L’ultimo finanziamento perso, in ordine di tempo, è quello inerente l’efficientamento energetico degli edifici pubblici.

Molto spesso i progetti presentati dal nostro comune si sono collocati nelle parti basse delle graduatorie escludendo così la possibilità di essere finanziati. Questa volta però siamo riusciti a fare ancora peggio perché i progetti presentati che riguardano l’efficientamento energetico dell’edificio Polo 1 di Via Orazio a Collemeto, dell’edificio Polo 3 di Via Spoleto a Galatina e dell’edificio sede del Palazzo comunale sono stati direttamente esclusi dalla graduatoria. Ciò è dovuto al mancato rispetto di alcuni requisiti minimi previsti dal bando, come l’assenza dello studio di fattibilità tecnica ed economica e la diagnosi energetica redatta da un tecnico abilitato iscritto ad albo professionale.

Come avvenuto per il progetto presentato nell’ambito del CUIS, anche questa volta abbiamo fatto una figuraccia e abbiamo impedito alla città di ottenere dei fondi che avrebbero concretamente contribuito a tutelare l’ambiente e ad ottimizzare le risorse economiche ed energetiche della nostra città. Figuraccia che diventa ancora più grave se pensiamo che ben due comuni su tre della provincia di Lecce hanno ottenuto i finanziamenti per i progetti presentati.

Quel che è certo è che i progetti la cui paternità è sicuramente attribuibile a questa amministrazione vengono puntualmente esclusi dal finanziamento, o per una ragione o per un’altra.

Il Sindaco, sempre più in balia dell’apparato burocratico, anch’esso responsabile di questo declino, sta giocando con il futuro della città e la sta mettendo in ginocchio. Agli errori tecnici che spesso ci vedono tagliati fuori da questi finanziamenti, che in futuro probabilmente non saranno così disponibili e corposi, si sommano quelli politici derivanti da un isolamento istituzionale di un’amministrazione che dimostra di non avere la forza necessaria per imporsi nelle sedi opportune. O forse non ha le capacità per farlo.

Il problema però è sotto gli occhi di tutti ed il Sindaco deve correggere il tiro al più presto assumendosi la responsabilità di modificare e cambiare tutto ciò che fino ad ora ha portato solo a mortificare una città che sta morendo.

Giuseppe Spoti

Consigliere comunale – Partito Socialista

 

Fotografie del 26/01/2019

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