Di Antonio Mellone (del 19/11/2023 @ 15:24:35, in Fetta di Mellone, linkato 708 volte)

Mi son fatto prestare le copie del Quotidiano di Lecce, pardon di Caltagirone, di domenica 12 e lunedì 13 novembre scorsi per scopi esclusivamente scientifici: volevo accertarmi del fatto che la sequenza dialettica (e viepiù dialettale) tutta tesi-antitesi-sintesi che applico nell’analizzare personalmente lo storytelling di codesto “giornale” (lo definisco così solo perché vado di fretta – giusto il tempo di apporci le virgolette), non registrasse contraddizioni esiziali.

In estrema sintesi l’evidenza empirica ha corroborato ancora una volta le mie ipotesi (i suoi pollowers le chiamerebbero pregiudizi) che sostanzialmente corrispondono alla seguente asserzione: molto di ciò che non viene impresso su quei fogli è senz’altro una Notizia.

Di cosa vado blaterando è presto detto. Se non tutti, in molti sanno che il sabato pomeriggio 11 novembre 2023 allo stadio di Via del Mare s’è giocata la famigerata partita Lecce-Milan. Non ero presente a quell’incontro, né mai mi sarebbe saltato in mente di guardarlo su qualche schermo più o meno portatile, da un lato per via di un concerto d’organo di musica barocca cui non volevo assolutamente mancare (vuoi mettere?), e dall’altro perché di quello sport nazionale so poco o niente, se non che vi girano molti soldi oltre che le palle.

Ebbene, di quel match diciamo storico, anche grazie a certa sTAMPA come la nostra, tutti conoscono il risultato finale, le emozioni, le pagelle dei calciatori, i cartellini arbitrali con i colori sociali (gialli e rossi), le presenze in termini di spettatori, il fallo del pestone (lemma quest’ultimo di cui prima del corrente mese di novembre mi sfuggiva il significato), e ancora lo “scandalo” del o della Var, l’annullamento del goal della vittoria casalinga, ergo le correlate polemiche approdate perfino in Parlamento (della serie tutto il Fascio minuto per minuto).

 
Di Loredana Tundo (del 18/11/2023 @ 18:22:54, in Comunicato Stampa, linkato 574 volte)

Che fossimo stati un’Amministrazione anomala l’ho sempre saputo.

Che avessimo lavorato a testa bassa e senza tanti fronzoli pure.

Che per me hanno sempre contato più i fatti delle parole anche.

Prova ne sono le opere lasciate.

Quando un’opera viene conclusa la buona creanza insegna che tutti andrebbero coinvolti a vedere l’opera nella sua interezza. Non solo la parte politica, ma chi di quel lavoro si è dovuto far carico e che ha contribuito alla sua realizzazione, per dare il giusto onore e merito.

Qui invece sembra come se ci si vergognasse delle opere che si portano a termine, perché non sono da attribuire all’attuale amministrazione. Ed anzi si cerca di sminuire o infangare il lavoro che si è trovato già fatto.

Da parte mia invece ringrazio l’attuale amministrazione per aver concluso il lavoro e consegnato ai bambini la palestra, che per me è la cosa più importante.

Così come sarà importante la consegna della palestra di Collemeto, che dovrebbe avvenire a breve, o l’inizio dei lavori di Piazza Alighieri, la sistemazione della torre dell’orologio di Noha, la realizzazione del tronco Galatina – Santa Barbara e di tutti quei tronchi di acqua e fogna che verranno realizzati a breve. Per non parlare dei progetti di rigenerazione urbana e quelli di ampliamento dei recapiti finali di fogna bianca, o del progetto delle case popolari di Noha e di tutti quei progetti che abbiamo lasciato nei cassetti e che sono sicura cercheranno di non perdere.

 

Si è svolta il 17 novembre 2023, una breve, ma intensa cerimonia di inaugurazione della targa BRAILLE de “Il muro del Coraggio” presso il plesso scolastico del 3° Polo in via Spoleto a Galatina.

Una canzone simbolo della lotta alla mafia. Vincitore di Sanremo 2007, “Pensa” è uno dei pezzi più celebri del cantautore italiano Fabrizio Moro. Il testo, secondo quanto ha dichiarato dallo stesso Moro, è stato scritto di getto, subito dopo aver visto un film sulla vita di Paolo Borsellino. Si tratta di un invito alla riflessione, contro ogni forma di violenza e contro la mafia. Oggi abbiamo avuto l’onore di ascoltarla, in apertura cerimonia, perfettamente intonata, grazie ai ragazzi delle quinte dell’istituto comprensivo Polo 3 galatina.

Magistralmente diretti dalle splendide Maestre e capeggiati da una infaticabile Dirigente, Rosanna Lagna, i ragazzi hanno fatto scoppiare il cuore ai tanti presenti per le emozioni suscitate.

Gli occhi lucidi dei tanti genitori presenti sono le “immagini” che meglio rappresentano le emozioni vissute stamattina.

L’invito della Dirigente mira a costruire un mondo di valori, perché i piccoli possano aver chiaro il rispetto della legalità, attraverso il dialogo costruttivo tra la scuola, la famiglia e con tutti coloro che intendono far parte della crescita dei nostri piccoli alunni che saranno gli adulti del domani…

Durante la coinvolgente e intensa cerimonia la Dirigente ha ringraziato l’Assessore Palombini, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, per il rapporto proficuo di collaborazione, aspetto essenziale perché la scuola comunichi sempre con il territorio.

Un compito senz’altro difficile quello a cui è oggi chiamata la nostra scuola, soprattutto quando si parla di impegno antimafia. Fare la differenza, però, è possibile, se offriamo ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze gli strumenti per accrescere la loro autostima e se riusciamo a dare loro gli strumenti che possono servire ad acquisire consapevolezza, rendendoli liberi e libere di scegliere di dire no. Si impara a essere anti mafiosi sui banchi di scuola perché, nel momento n cui si opera sopraffazione nei confronti del compagno, della compagna più deboli, più fragili, nel momento in cui si crea una cerchia solidale nei confronti del prepotente, quando si avallano comportamenti di prepotenza sin da bambini, già mettiamo in atto comportamento mafiosi.

 
Di Redazione (del 18/11/2023 @ 17:57:41, in Comunicato Stampa, linkato 636 volte)

Alla presenza del Presidente del Circolo Sig. Antonello De Pascalis e del nostro Dirigente Scolastico Prof. Andrea Valerini, siglato oggi 16 novembre importante accordo che formalizza la già consolidata collaborazione tra I.I.S.S. “Laporta/Falcone-Borsellino” e A.S.D. CIRCOLO TENNIS GALATINA.

La rete sociale che nasce dalla Convenzione consentirà agli studenti frequentanti le classi 1^ - 2^ - 3^ dell’Indirizzo Professionale “Servizi Commerciali con curvatura Sportiva” di effettuare 2 ore al mese di Scienze Motorie, tra quelle previste nel proprio quadro orario curriculare, presso il Circolo Tennis di Galatina, usufruendo degli impianti sportivi e della professionalità di un istruttore qualificato di tennis.

L’iniziativa ha suscitato grande entusiasmo da parte degli alunni coinvolti, che potranno così diversificare la pratica sportiva presso una struttura ben attrezzata e vicina agli obiettivi formativi del percorso scolastico frequentato, l’unico attivo a Galatina con potenziamento delle Scienze Motorie (4 ore settimanali).

 
Di Redazione (del 17/11/2023 @ 22:40:11, in Comunicato Stampa, linkato 873 volte)

In occasione della Festa Nazionale dell’albero l’Associazione Città Nostra nell'ambito del progetto “We Are: siamo il paesaggio che viviamo” avviso Puglia Capitale Sociale 3.0, organizza sabato 18 novembre una passeggiata in bici alla scoperta di alcune curiosità sulla storia di Noha. L’evento precederà l’iniziativa di Legambiente Galatina “Pianta un Amico” e lo spettacolo dell’artista Bluelady per i più piccoli.

 
Di Marcello D'Acquarica (del 16/11/2023 @ 18:56:41, in NoiAmbiente, linkato 1110 volte)

Le zone circoscritte in colore verde nell’immagine rappresentano i parchi (anche nel senso di “contenuti”) di Galatina

Premesso che per sopperire alla desertificazione in corso, non solo delle campagne ma anche dell’abitato, non basterebbero miliardi di feste dell’albero. Una città senza boschi è una città senza polmoni, o comunque malata. Nel seguente collegamento si possono riscontrare i dati del RTP relativi al periodo 2013-2017  del DSS di Galatina  (sanita.puglia.it)

Parliamo quindi di Galatina in quanto “Città Vivibile e Verde”.

Nei sei numeri della storia urbanistica di Galatina e frazioni, pubblicati su Il Galatino di questi ultimi mesi, a proposito di “città vivibile” ne scrive l’Arch. Rosario Scrimieri.   Si tratta di uno scrigno di informazioni di un grande valore storico.

Da questa raccolta precisa si capisce per quale ragione Galatina si ritrova ad essere oggi una città sofferente dal punto di vista urbano e ambientale.

In una nota delle varie controversie per adottare un PUG (Piani Urbanistico Generale), scrive così l’architetto nel primo numero de Il Galatino:

 ..”potenti” cittadini che miravano a salvaguardare soprattutto i loro personali interessi, chiedendo estensioni di edificabilità ai loro terreni e l’aumento delle cubature, si favorì l’edificazione dei cosiddetti “Grattacieli” che trasformarono la città in un disastroso scenario urbano, inquieta e confusa”.

E poi ancora:

“Così diversi da quelli edifici precedenti con le loro facciate e cortili, dai palazzi storici e strutture religiose campanili compresi, pregnanti di armonia e bellezza offuscata dal nuovo stile che della bellezza ha ben altra considerazione. La figurabilità del passato, che identificava Galatina in una città rilassante, si trasforma in pochi anni in una identità moderna,  inquieta e confusa.

E così che dalla specifica disamina si evince il percorso rocambolesco con cui Galatina partorisce un PUG, “rigonfio” di cubature utili ai pochi e dannosi ai molti. A partire dagli anni 1967/68 (con il tentativo dell’ingegnere Saverio Congedo, degli anni 1971/’73; e poi con l’affidamento all’Arch. Raffaele Panella, sospeso ancora per il Programma di Fabbricazione con relativo Regolamento dell’architetto Carlo Martines) arriviamo fino agli anni ’90 con il progetto dell’ingegnere Luigi Cervellati, integrato e modificato sempre a favore di maggiori cubature dall’ingegnere Claudio Conversano con cui Galatina vede finalmente l’approvazione del Piano Urbanistico Generale con delibera n.62 del 6 /12/ 2005.

A parte le infinite vicissitudini “tribali” fra i vari contendenti il metro cubo da “strappare” per definire un Piano Urbano Generale decente in circa 40 anni di tempo e di soldi spesi, è chiaro che il risultato della “Città stratificata” non può essere degno di quell’altra cosiddetta “Città d’Arte”.

Piantare un albero o due all’anno è soltanto un segnale promosso da un’associazione ambientalista come la nostra, ma non la soluzione del problema: chi dovesse pensare che questa sia la panacea di tutti i mali ambientali o è un illuso o in mala fede.

Contando le villette e/o parchi pubblici ibridi, misti cioè con verde e mattoni, presenti a Galatina, e cioè: Falcone e Borsellino; Bersaglieri; San Francesco; villa Comunale; Parco di via Calatafimi; Stazione e Giovanni Fedele, secondo un calcolo approssimativo a Galatina vi sono meno di 2,80 mq di verde pubblico pro capite (mentre il Decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444 impone ai comuni un minimo di 9 mq pro capite). Il Verde urbano.pdf — Qualità dell'ambiente urbano (isprambiente.it)

Ma non occorrono decreti o normative per capire che la proporzione fra verde pubblico e area cementata è contro natura. La stessa cosa, ovviamente, vale per le frazioni di Noha, Collemeto e Santa Barbara.

Se alla fame di terra da ricoprire di cemento e asfalto (con connesse autorizzazioni trionfalistiche da parte degli uffici preposti) si aggiunge anche il fatto che i cosiddetti “parchi cittadini” (tipo quello della Stazione) sembrano abbandonati a se stessi, mentre su alcuni viali (tipo viale don Bosco) la scure si è abbattuta su alberi sanissimi, mentre su altri viali sta senza dubbio per abbattersi ancora inesorabile, il quadro è chiaro o quasi.

Qui serve una svolta fatta prima di tutto di un linguaggio nuovo (nuovo dico, non tutto chiacchiere e marketing buono per i followers), e quindi di una Politica finalmente attenta più all’uomo che al suo fatturato. La vita è “natura” e l’inquinamento è malattia, e questo è un dato di fatto. Se non facciamo qualcosa per lasciare ai posteri spazi sani e reversibili, il futuro di Galatina e frazioni resterà quello di un borgo bloccato nel cemento senza servizi pubblici primari. Come scrive lo stesso Arch. Rosario Scrimieri nella sua relazione: “basta con le espansioni residenziali a catena ma… Qualità e non più quantità”.

Marcello D’Acquarica

Presidente di NoiAmbiente e Beni Culturali di Noha e Galatina

 

 

Veritas filia temporis

La verità è figlia del tempo ed il tempo scopre tutto.

Il 17 settembre avevamo posto un’interrogazione al Sindaco di Galatina sull’utilizzo del Kartodromo, bene confiscato alla mafia con procedimento definitivo ed affidato all’ Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata, (ANBSC), in occasione del concerto dei Negramaro tenutosi il 12 agosto u.s.

Attesa la risposta che è pervenuta a firma del Sindaco solo il 24 ottobre, abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro con la Prefettura di Lecce, giacché nella risposta, evasiva, confusa nel merito, piena di inesattezze, si faceva riferimento al “conforto” della Prefettura circa le modalità di gestione del procedimento in questione.

Quasi a tirare in ballo il Prefetto, cioè lo Stato, nella scelta di “derogare” al codice antimafia che disciplina tale materia con fermezza e rigore.

Siamo usciti da tale incontro, non pubblicizzato prima per rispetto del Prefetto e della Prefettura tutta, rafforzati nel convincimento che LO STATO NON DEROGA, e che le funzioni di controllo sugli atti amministrativi messe in campo dalla minoranza sono risultate necessarie a ristabilire la verità e rafforzare la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni.

Nel ringraziare la Prefettura per i chiarimenti fornitici, durante l’incontro abbiamo appreso che la stessa Agenzia Nazionale che amministra i Beni confiscati alla mafia il 20 settembre, appena due giorni dopo aver ricevuto per conoscenza la nostra interrogazione, ha inviato una nota molto chiara e incontrovertibile al Sindaco Vergine (Nota nr. 57668 del 22.09.23).

La risposta del Sindaco, (Nota nr. 60421 del 03.10.23) ha lo stesso tenore della risposta inviata a noi consiglieri di minoranza.

Assistiamo sgomenti ad un capovolgimento della verità e all’assoluta inconsapevolezza del Sindaco Vergine della portata del problema posto.

Riassumiamo dunque per aiutare a comprendere:

  1. I beni confiscati alla mafia sono dati in concessione alle ONLUS senza scopo di lucro e/o per fini di pubblica utilità anche economicamente con l’obbligo di utilizzare le risorse rinvenute da tale utilizzo per fini sociali o per il fondo unico per la lotta alle mafie.
  2. Il Prefetto Bruno Corda, direttore della ANSBC SCRIVE il Comune NON POTEVA e NON DOVEVA sub concederlo a terzi smentendo categoricamente e chiaramente le affermazioni del Sindaco Vergine.
  3. Il bene è stato concesso con solo atto di indirizzo della Giunta nr. 304 del 9 agosto (presenti Vergine, Anselmi, Perrone, Palombini, Lisi);
  4. Nessun atto di convenzione è stato firmato dagli uffici competenti e non c’è nessuna determina di affidamento in concessione;
  5. La società Friends & Partners ha dunque utilizzato il bene confiscato alla mafia per parcheggi a pagamento in assenza di convenzione (la domanda precisa sarebbe: chi ha dato loro le chiavi?).
 

La struttura della facciata odierna della chiesetta dedicata in Noha alla Madonna di Costantinopoli è molto semplice. Presenta un’unica porta d'accesso con cornice in pietra leccese. Lateralmente vi sono due paraste lisce sempre in pietra leccese e al di sopra della porta vi è un rosone. La parte superiore del prospetto si chiude a capanna con elementi decorativi nel medesimo materiale lapideo.

L’interno si sviluppa in un’unica navata. La costruzione ha un piccolo campanile con una sola campana. Anche nella relazione della visita pastorale del 1452, nella chiesa “S.Maria de…” di cui ho detto più sopra, si dice che la chiesa ha una sola campana. Negli anni della mia infanzia quando anch’io dimoravo a Noha, ricordo molto bene che nella stanza che oggi funge da sacrestia, separata dalla cappella da una parete, vi abitava una famigliola molto modesta.

Nella nostra chiesetta di via Collepasso oggi vi è un quadro di 134 cm di altezza per 105 di larghezza raffigurante la Madonna di Costantinopoli. Il dipinto è a olio su tavole di legno. Una mano maldestra ha tentato di restaurarlo credo purtroppo non nel migliore dei modi. La bellissima Madonna col Bambino un tempo era sulla parete centrale dell’abside. La Madre di Dio è assisa sulle nubi, indossa un abito rosso mentre un manto azzurro l’avvolge tutta, scendendole fino ai piedi. Un’aureola di luce rischiara il suo volto con le 12 stelle (4 non visibili) secondo l’iconografia tratta dal libro dell’Apocalisse.

La Madonna regge il Bambin Gesù con la sinistra, tenendolo stretto a sé. Il Bambino è vestito di bianco (simbolo di luce) e regge il mondo nella mano sinistra mentre con la destra sembra benedirlo. Ai due lati, uno per parte, sono collocati due Santi: Santa Lucia (Siracusa 283 – Siracusa 304) e San Gaetano de Thiene (Vicenza 1480 - Napoli 1547). In basso, sullo sfondo, ancora una volta la città di Costantinopoli che brucia. Sarebbe bello che questo quadro venisse ripreso da un’equipe di restauratori, e dopo opportuni restauri, rimesso al suo posto, vale a dire al centro dell’abside.

 
Di Redazione (del 14/11/2023 @ 19:37:29, in Comunicato Stampa, linkato 983 volte)

Anche quest’anno si avvicina l’attesissima “Festa dell’Albero 2023” con il bellissimo slogan “Pianta un Amico” e per questo l’associazione Legambiente “La Poiana” con sede a Galatina, ha deciso di piantare qualche amico sul nostro territorio!

Quest’anno saranno varie giornate: si parte venerdì 17 Novembre alle ore 15:00 con la piantumazione di un bellissimo albero di Melo Verde presso la scuola per l’Infanzia sita in via Montecassino a Galatina, con la quale l’associazione “La Poiana” aveva già intrapreso delle attività sul tema dei diritti naturali dei bambini.

A seguire ci sarà Sabato 18 Novembre a Noha, dalle ore 11:00, la piantumazione di un’essenza arborea presso un’area verde in via Tito Lucrezio ed inoltre un momento di convivialità insieme a tutti i cittadini e all’associazione “Città Nostra” APS con presidente Dino Bandello, che in bicicletta raggiungeranno l’area verde succitata con l’animazione della bravissima Marta Sfragara, in arte “BlueLady” che allieterà i più piccoli con giochi con bolle di sapone e tante altre sorprese.

Il terzo incontro e il terzo “amico” piantato da Legambiente sarà a Collemeto, Domenica 19 Novembre alle ore 9:30, insieme alle associazioni “Fidas” Collemeto di Carlo Perrone e “Natural-mente NO Riufiti” di Antonio Geusa, presso la nuova Palestra in via La Spezia.

Martedì 21 Novembre alle ore 10:30 invece ci sarà la quarta piantumazione all’interno dell’area verde dell’Asilo Comunale di Via Arno, a Galatina, appartenente al Polo 2, con un momento di festa insieme ai piccolini che conosceranno il loro nuovo amico e compagno d’avventure dell’anno scolastico.

“Anche quest’anno ci impegniamo con delle piantumazioni, da quando abbiamo fondato il nostro circolo, abbiamo portato sul territorio di Galatina oltre 60 alberi” , dice il presidente del circolo Legambiente, Silvana Bascià, “tanti li abbiamo perduti, perché purtroppo non è semplice come sempre piantarli e prendersene cura, nonostante le promesse fatte e le euforie dei primi giorni da parte degli istituti scolastici, e far comprendere quindi a grandi e piccini che l’albero ha bisogno di cure e attenzioni proprio come un essere umano, ecco perché quest’anno ne pianteremo solo quattro su Galatina e in zone dove è garantita l’acqua e la cura”.

 

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