nov172015
Sono lontanissimo da Noha, eppure so che a Noha gira voce che… Anzi, girano molte voci, anche se non posso scrivere nulla a riguardo: mi beccherei, in men che non si dica, una querela. E allora qualcuno si starà già chiedendo. “dunque, cosa scrive a fare, questo?”. È vero, se non devo dir nulla, allora dovrei rinunciare a scrivere. Ma non posso, non posso proprio. Perciò, correndo il rischio di passare da ipocrita, dirò solo quel che posso. Da un po’ di tempo a questa parte si chiacchera nei confronti di qualcuno, lì a Noha, e ciò che si vocifera mi lascia sbalordito. Sia ben chiaro, ce ne vuole per scandalizzarmi! La questione sembra proprio essere sotto gli occhi di tutti; tutti ne parlano, a qualcuno scappa qualche sorrisetto, ai più seri compare in faccia una smorfia, qualcun altro tramuta la notizia in sarcasmo. Eppure, nonostante quella che a dir di qualcuno è la verità, è evidente che questa proprio non intende far sconti a nessuno, neppure a chi, per riguardo al ruolo che riveste, essa potrebbe aver un pizzico in più di clemenza, e il soggetto in questione potrebbe avvalersi del “segreto d’ufficio”. Ma dei segreti la verità se ne frega, li sbeffeggia da ogni direzione. E visto che non si può stare tranquilli da nessuna parte, neppure tra le mura di casa o tra le pareti di qualche altro edificio, si dovrebbe prendere una decisione. E due soltanto sono le possibilità. La prima potrebbe essere quella di far cessare le voci, se quest’ultime stanno mentendo. Il fatto è che le bugie potrebbero ferire qualcuno, e quella ferita potrebbe essere talmente grave tanto da risultare inguaribile per sempre. Non è etico danneggiare con la menzogna quello che riteniamo essere il nostro antagonista. La seconda possibilità potrebbe essere quella di dare più importanza a quelle voci, ma solo se corrispondono per intero a tutta la verità. Qualora ci fosse anche un piccolo dubbio a riguardo, infatti, si farebbe bene a soffocare ogni sorte di pettegolezzo. Ma se è la verità quella che corre sotto banco, allora chi ne ha assoluta consapevolezza delle cose che dice, dovrebbe portarle alla luce del sole. Sarebbe l’intera cittadinanza (io preferisco il termine ‘comunità’) a trarne beneficio.
nov172015
Daria Colombo sarà ospite a Galatina, giovedi 19 novembre presso la Sala Contaldo del Palazzo della Cultura “Z. Rizzelli ” alle ore 19,00.
Daria Colombo, art director, giornalista, scrittrice, ha dato vita al movimento dei Girotondi a livello nazionale ed è impegnata in numerose iniziative di solidarietà.
È sposata con Roberto Vecchioni, con il quale collabora da oltre vent’anni. Ha già pubblicato Meglio Dirselo (Rizzoli 2010), con cui ha vinto il premio Bagutta Opera Prima.
Durante l’incontro a Galatina, a cura della Libreria Fiordilibro, presenterà il suo nuovo romanzo “ Alla nostra età con la nostra bellezza” Rizzoli, in cui esplora nuovamente l’universo femminile.
“Ho voluto raccontare – spiega Daria Colombo - una storia di sentimenti e amicizia tra due donne, una giovane ventenne e una trentottenne che frequentano l’università insieme e gradualmente, con alti e bassi, diventano amiche pur apparendo molto diverse, anzi proprio per questo si scambieranno molto. Ma è anche una vicenda di condivisione – prosegue – che si svolge sullo sfondo degli anni che vanno dal 1992 al 2007, un periodo significativo per l’Italia”.
nov172015
L'appello è per il Partito Democratico, principale partito di maggioranza, e per tutti i Consiglieri Comunali a sostegno di questa Amministrazione sui quali inevitabilmente cadrà la responsabilità dell'azione di governo del Sindaco Montagna e della sua squadra "fortissimi" che stanno conducendo ben OLTRE il baratro la città.
Gli assessori passano ed i "santoni", stranieri e cittadini, che dovevano far rinascere (sic!!) la città torneranno (si spera) ai loro paeselli ed alle loro dimore lasciando però a tutti i galatinesi i danni da pagare ed alle future Amministrazioni macerie politiche incalcolabili.
nov152015
nov122015
Ancora Vatileaks. Ancora documenti trafugati in Vaticano che raccontano di scandali, cupidigia, speculazioni, ipocrisia, mancanza di carità. Un cardinale dovrebbe essere un “cardine” su cui poggia la Chiesa, uno dei prescelti a testimoniare il Vangelo fino all’estremo, fino al sangue, rappresentato dalla porpora che indossa; è un “principe” della Chiesa, ma essere principe nella Chiesa è diverso da essere potenti nel mondo: significa essere uno dei prìncipi di quel re, Gesù Cristo, che si è chinato a lavare i piedi ai suoi discepoli, prima di morire in croce.
Invece apprendiamo che molti cardinali assomigliano più a prìncipi mondani che a testimoni di Cristo; pavoneggiandosi nelle loro ricche porpore, hanno trasformato il Vaticano in una “spelonca di ladri”, usano le canonizzazioni per accumulare ricchezze, rubano i soldi destinati ai poveri.
nov102015
Domenica 15 Novembre presso la Casa del Donatore (Via Calvario, 15 - Noha) saremo attivi con un'altra giornata dedicata alla donazione del sangue. Si può donare dalle ore 8:30 fino alle 11:30.
I medici consigliano di fare sempre una piccola colazione prima della donazione.
Puoi bere caffè, tè, succhi di frutta.
Puoi mangiare Fette biscottate e biscotti secchi.
Da evitare invece, latte e creme.
TI ASPETTIAMO.
nov092015
Il corso ha la durata totale di 8 ore, suddivise in 2 sessioni di 4 ore ciascuna, si svolgera presso il Centro Polivalente di Noha in piazza Ciro Menotti nei seguenti giorni:
L’obiettivo del corso è fornire a coloro che si iscrivono un quadro concreto dei vantaggi dati dall’utilizzo delle nuove tecnologie.
In particolare, il percorso è orientato a svelare i segreti del tablet e ad esercitarsi con le applicazioni utili per sbrigare le piccole e grandi attività di tutti i giorni.
Per ogni bisogno, esiste un’app.
Durante il corso vedrai una selezione delle applicazioni più utili per fare molte cose che appartengono alla tua quotidianità in maniera più semplice e veloce.
Ad esempio:
nov062015
La cerimonia si terrà domenica 8 novembre 2015, di seguito riportiamo il programma completo per Galatina, Noha, Santa Barbara e Collemeto.
GALATINA
ore 09.00: Raduno Piazzetta Orsini.
ore 09.15: Formazione del Corteo e partenza per raggiungere la Chiesa SS. Pietro e Paolo - itinerario: Piazzetta Orsini, Via Orsini, Via D’Enghien, Corso Porta Luce, Piazza San Pietro.
ore 10.00: Santa Messa celebrata da Mons. Aldo Santoro.
ore 10.45: Partenza del Corteo per raggiungere la Targa “Atene e Roma” - itinerario: Piazza San Pietro, Piazza Alighieri, Via Diaz, Via Toma, Corso Re d’Italia.
Cerimonia di deposizione di una corona d’alloro da parte della delegazione degli Studenti galatinesi.
nov042015
Se non ci avesse lasciati nel mese di febbraio del corrente anno, aggi, 4 novembre 2015, don Donato Mellone (1925 – 2015) avrebbe compiuto 90 anni. Tra le sudate carte del suo archivio, che stiamo compulsando proprio in questi giorni, abbiamo rinvenuto alcune foto e questi “appunti per un discorso” relativi al passaggio della parrocchia di Noha dalla diocesi di Nardò-Gallipoli all’archidiocesi di Otranto. Eccoli pubblicati di seguito (foto e omelia) a beneficio di tutti: curiosi, ricercatori, storici, fedeli, studiosi di fatti di ieri e di oggi.
E’ un modo come un altro per ricordare l’antico parroco di Noha, e un evento storico di cui Egli fu, come nel suo stile, umile protagonista. (A. M.)
* * *
Una data storica questa del 26 novembre 1988 perché segna l’inizio di un nuovo capitolo nella storia della vita religiosa di questa comunità parrocchiale. Se infatti andiamo indietro nel tempo sappiamo che Noha, comune a sé stante, all’inizio, e fino al 1284, appartenne alla diocesi di Gallipoli.
In seguito alla distruzione di Gallipoli da parte delle truppe di Carlo I D’Angiò, questa comunità venne assegnata nel 1348, dal papa Clemente VI, alla diocesi di Nardò. Da allora son passati più di sei secoli e precisamente seicentoquaranta anni ad oggi, 26 novembre 1988, giorno in cui sta avvenendo il passaggio di questa comunità dalla diocesi di Nardò-Gallipoli all’archidiocesi di Otranto. E per dare esecuzione solenne a questo storico passaggio sono convenuti nella nostra comunità il primo vescovo di Nardò-Gallipoli, mons. Aldo Garzia, e l’arcivescovo di Otranto, mons. Vincenzo Franco.
E’ certamente per noi motivo di grande gioia avere contemporaneamente in mezzo a noi due eccellentissimi vescovi: si tratta di un avvenimento straordinario, del tutto singolare, unico nella storia della nostra comunità parrocchiale. Come dunque non esultare di gioia?
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |