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Appello ai candidati per il Consiglio della Regione Puglia 2025

Chiediamo a tutti i candidati di inserire con urgenza la questione ambientale tra i temi prioritari della campagna elettorale regionale. La Puglia, e in particolare il Salento, sta vivendo un’emergenza ambientale senza precedenti, che richiede misure concrete e trasparenti. Tra le principali criticità:

1.Consumo di suolo – la cui causa principale è la sovraproduzione di energia alternativa da fotovoltaico;

Il consumo di suolo, ci vede primeggiare in campo nazionale e regionale. In seguito al disseccamento degli ulivi secolari, identità connaturata dei salentini e riconosciuti dall’Unesco come “Patrimonio dell’Umanità”, indicati con numeri farlocchi e che i dati della Regione Puglia non confermano, sempre a causa della mancanza di un’idonea pianificazione regionale, provinciale e comunale, il territorio salentino, in nome della transizione energetica, è diventato terra di conquista per impianti fotovoltaici, eolici e agrivoltaici, compresi attraversamenti di migliaia di chilometri di cavidotti ed elettrodotti, decine e decine di ettari di container con batterie di accumulo (BESS) e uno spropositato numero di impianti per la produzione di biometano, che vedono soprattutto i territori dei comuni prossimi alla centrale Terna di Galatina, depauperati del bene più importante per la vita stessa: la biodiversità.

Non a caso Galatina ed il suo hinterland è indicata, come confermato dal registro dei Tumori di Asl pubblicato lo scorso anno (Home – pugliasalute), tra le città con i picchi di patologie tumorali più alti rispetto agli altri comuni del circondario; situazione gravissima emersa nello Studio Protos, Studio caso-controllo sui fattori di rischio per tumore polmonare in Provincia di Lecce (Report tecnico protos_luglio 2019_f_CDS_COLACEM.pdf), in cui risulta la persistenza di un’area cluster per tumori polmonari maschili nel Salento centro-adriatico corrispondente ai 16 Comuni del circondario Colacem (Galatina, Galatone, Maglie, Soleto, Sternatia, Zollino, Corigliano d’Otranto, Cutrofiano, Cursi, Neviano, Collepasso, Seclì, Melpignano, Castrignano dei Greci, Sogliano Cavour).

 
Di Loredana Tundo (del 02/11/2025 @ 16:08:17, in Comunicato Stampa, linkato 250 volte)

In qualità di Consigliera provinciale con delega alle Pari Opportunità, desidero esprimere il mio fermo sostegno all'iniziativa della "Cassetta Rossa", promossa dall'Associazione "Un Cuore Protetto", un progetto già operativo con successo in diverse province italiane.

Ritengo imprescindibile che tutti noi in quanto rappresentanti delle istituzioni e delle realtà associative siamo compatti nel combattere gli episodi di violenza, riconoscendo il valore degli strumenti di supporto che non intendono sostituirsi alle istituzioni, ma rappresentano un complemento fondamentale nel percorso di accoglienza e aiuto alle vittime.

Mi sorprende e non comprendo come la Commissione Pari Opportunità di Galatina abbia scelto di attaccare un'associazione che, da tempo, segnala casi alle autorità competenti e sviluppa iniziative volte a garantire sicurezza e assistenza, come la Cassetta Rossa.

Vorrei inoltre chiedere chiarimenti riguardo alla scelta di indirizzare la comunicazione solo ad alcune Commissioni Pari Opportunità della provincia, escludendone altre, senza un criterio esplicito.

Resto a disposizione per un confronto costruttivo e per lavorare insieme al fine di rafforzare e migliorare le azioni di contrasto alla violenza di genere sul nostro territorio.

 

L’Associazione “Un Cuore Protetto – ODV” esprime sconcerto e profonda amarezza per quanto apparso negli ultimi giorni su alcune testate  in merito al progetto “Cassetta Rossa”, un’iniziativa che nasce con finalità di solidarietà sociale e che, invece, viene oggi strumentalmente travisata, piegata a logiche politiche e comunicative che nulla hanno a che vedere con la verità e con la tutela delle vittime di violenza.

Le affermazioni diffuse in questi giorni rappresentano un grave attacco non solo all’associazione, ma alla rete di enti pubblici, istituzioni e associazioni che hanno condiviso e patrocinato il progetto, riconoscendone il valore umano, psicologico e preventivo.

È doveroso ribadire con fermezza che la Cassetta Rossa, come chiaramente espresso nel documento ufficiale sottoscritto dalla Commissione Provinciale Pari Opportunità e dalla Provincia di Lecce, “è uno strumento simbolico e concreto di ascolto e prevenzione, volto a facilitare l’emersione delle situazioni di violenza, discriminazione o fragilità, attraverso il raccordo operativo con i Servizi Sociali, i Centri Antiviolenza, le Forze dell’Ordine e le altre strutture istituzionali del territorio”.

La Cassetta Rossa non sostituisce i Centri Antiviolenza, né si propone come struttura alternativa. Essa è, invece, un canale di segnalazione e di ascolto utile a raggiungere chi non riesce a chiedere aiuto nei canali tradizionali: vittime di bullismo, anziani maltrattati, uomini o donne in situazioni di violenza domestica, persone discriminate per orientamento sessuale o identità di genere.
È una mano tesa nel silenzio, non un simbolo di contrapposizione.

 

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